Necrocultura
La guerra e il credito sociale di Gaia. La nostra schiavitù inizia a Bologna?

Il mese scorso i giornali hanno riportato la notizia che è in partenza a Bologna un sistema elettronico che assegna punteggi ai cittadini. Si chiama Smart Citizen Wallet, cioè il «portafoglio del cittadino virtuoso».
Si tratta della più tangibile ed estroversa manifestazione dell’introduzione di piattaforme di controllo sociale a livello cittadino.
A lanciarlo, l’assessore grillino all’Agenda digitale del comune retto dall’asse M5S-PD, Massimo Bugani.
Si tratta semplicemente di una sistema che analizza il comportamento del cittadino e, in caso egli si dimostri «virtuoso», lo premia.
«Il cittadino – è stato spiegato – avrà un riconoscimento se differenzia i rifiuti, se usa i mezzi pubblici, se gestisce bene l’energia, se non prende sanzioni dalla municipale, se risulta attivo con la Card cultura». (Non capiamo cosa significhi quest’ultima cosa: si sarà obbligati a vedere la Corazzata Potemkin al cineclub?)
Non solo: i cittadini virtuosi ad un certo punteggio potranno poi «spendere» i punti in premi ancora da decidere, ma già buttati lì alla presentazione: «Scontistiche Tper, Hera, attività culturali e così via»
Alcune testate la hanno definita «card sociale», talaltre, sempre in vena di eufemismi, «patente digitale».
Alcune tuttavia hanno usato proprio l’espressione «credito sociale», quella con cui definiamo il sistema attivo in Cina. La cosa pazzesca è che certi articoli, che chiamavano la cosa proprio con i termini del totalitarismo digitale pechinese, non lo scrivevano in senso spregiativo.
La realtà è che sappiamo esattamente di cosa si tratta. È l’ennesima declinazione della tendenza del potere odierno al Control Grid, cioè alle piattaforme di controllo sociale.
Bisogna capire che ogni piattaforma attualmente non è fatta per premiarti, è fatta per controllarti. Vale anche per i database dinamici dei comuni ciò che vale per i social media: se è gratis, il prodotto sei tu.
Qui siamo oltre: se ti premiano, il prodotto non solo se tu, è la modifica del tuo comportamento secondo la loro volontà. O ancora più a fondo: ciò che premiano, soprattutto, è la tua disponibilità a dare loro i tuoi dati, cioè a sottometterti. Premiano la tua schiavitù.
Non si tratta di un fenomeno nuovo. Su Renovatio 21 abbiamo parlato molte volte di questo sistema di controllo dell’esistenza dei cittadini che si sta caricando in Europa (al punto da superare, in termini di pervasività, il modello cinese).
Si tratta, come abbiamo illustrato varie volte, di un cambio di paradigma: il cittadino diviene utente.
Lo Stato diviene piattaforma.
La cittadinanza è digitalizzata: cioè resa cibernetica, cioè, nell’etimo, resa controllabile, direzionabile.
Lo abbiamo ripetuto varie volte: il green pass è la prova generale, e più ancora è la stessa architettura, generata nei meandri di Bruxelles prima della pandemia, nella quale faranno girare l’euro digitale, che la BCE stessa dichiara ora inevitabile.
Il green pass è esattamente una piattaforma premiale: ti sei vaccinato? Bravo! Allora puoi entrare al bar, in biblioteca, in ospedale… Il green pass non solo premia il cittadino: lo controlla. Sa se ha o meno eseguito ciò che gli è stato ordinato. Conosce dettagli dello suo stato fisico, se vogliamo dirlo, perfino a livello biomolecolare. Se l’organismo del cittadino è stato iniettato con mRNA sintetico, ora te lo dice il database del green pass, e ti dice anche quando, e quante volte.
Bisogna andare oltre, e capire che stanno mettendo davvero la carota: a Bologna, parlano di premi e sconti. Con la piattaforma informatica dell’euro digitale – lanciata dal green pass – è molto probabile che ci faranno avere dei soldi. Così, aggratis, ex nihilo. Danaro fiat, creato demiurgicamente dalla BCE in maniera totalmente elettronica, con un whatever it takes digitale che non costa nemmeno il prezzo della carta.
Si andrà, con probabilità, ancora più in là. Vi potrebbero dire che vi passeranno un bel reddito di cittadinanza, ovviamente fatto di euro digitali, cioè di danaro programmabile. Non solo sapranno come lo spendete, ma imposteranno loro cosa potrete comprare, e cosa no.
Il sistema del premio al cittadino virtuoso è stato accettato dal plebiscito del green pass. La pandemia, usiamo dire, è stato un grande referendum per vedere fino a che punto l’umanità poteva accettare la distruzione della sovranità, perfino quella biologica personale.
Le costanti demonizzazioni dei no-vax (prima dei vaccini c’erano i jogger, quelli della movida, quelli smascherati; dopo i vaccini ci sono i russi e i filo-russi) sono servite esattamente a questo: a creare nella mente della popolazione l’idea di una società divisa in base alla virtù – ovvero, segmentata secondo la sottomissione di ciascuno ai diktat verticali del potere, perfino i più disumani (non uscire di casa, non abbracciare più chi ami, separarsi dai figli, iniettarsi un siero genico sperimentale forse nocivo più e più volte).
Tecnicamente, si tratta, come in tutto il Reset pandemico, di un processo di liquidazione della democrazia costituzionale – in tutto il mondo.
Negli USA capisaldi del Bill of Rights un tempo ritenuti sacri ed inviolabili, come la libertà di espressione, il diritto di essere giudicato da una giuria di pari (non puoi denunciare le farmaceutiche), il diritto alla libertà religiosa (le chiese chiuse) e via dicendo sono stati disintegrati.
In Germania, l’articolo 1 della Costituzione, che meravigliosamente dichiara il primato della dignità umana («La dignità umana è inviolabile. Rispettarla e proteggerla è dovere di ogni autorità statale») è stato affogato dagli obblighi, lockdown e botte della polizia alla popolazione inerme che osa protestare.
In Italia abbiamo visto che la liquidazione della Costituzione ha toccato vari articoli, partendo (sindacati e padroni d’accordo) dal primo: la base della Repubblica, il lavoro, è stata detronizzata dalla necessità di esclusione dei non sottomessi via vaccino. E poi, la libertà di cura (art. 32) , la libertà di manifestazione del pensiero (art. 21), la libertà di libera circolazione nel territorio nazionale (art. 16) … la lista è lunga.
Nel caso delle piattaforme che stanno invadendoci, pare chiaro che qui ad essere disinstallato è l’articolo 3 della Costituzione:
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali».
La «pari dignità sociale» è l’esatto contrario di un sistema programmato per premiare una parte della popolazione (che gode quindi di una positiva «distinzione di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali») e condannare invece un’altra.
Si tratta della polarizzazione della società di cui abbiamo più volte scritto: la ricetta più pura per la guerra civile, verso la quale non si può dire che vogliano spingerci, perché la loro idea, come ribadiamo, è che il segmento dissidente (cioè, «non virtuoso»), già calcolato nei suoi numeri, sarà semplicemente sacrificato, cancellato, sterminato.
Non si tratta, di fatto, di una minoranza, perché non ne ha i diritti.
E nessuno, né le autorità nei media, vuole parlarci più. Lo sapete.
Lo stiamo vedendo anche con la guerra ucraina: si rivolgono oramai solo alla massa vaccina, al popolo bovino che non fa domande ed è docile al punto da farsi portare al macello, come di fatto sta succedendo ora tra mRNA, fine del gas, carestia di cibo e minaccia atomica.
Le «carte» costituzionali vengono quindi frantumate perché il paradigma prevede l’inversione per cui il cittadino non è più latore di diritti (certificati dalle Costituzioni), ma portatore di comportamenti che devono essere compatibili alle norme cangianti dettate volta in volta dal potere, e talvolta nemmeno conoscibili pubblicamente (pensate agli «Standard della Comunità» di Facebook o YouTube: vi hanno magari bannato perché anche solo ipotizzavate l’origine laboratoriale del COVID).
Lo shift è ancora più profondo: non è lo Stato ad essere creato dalla cittadinanza. È la cittadinanza ad essere permessa dallo Stato. Voi non avete diritti inalienabili. Voi siete utenti: al massimo disponete di un accesso, che è revocabile. Il potere ultimo non risiede nel popolo, ma nell’istituzione che, ci dicono, lo contiene. Lo Stato – cioè, ora, la piattaforma.
A questo punto capite quale ruolo fondamentale hanno svolto i social nella preparazione della nuova era.
Rammentiamolo: l’evo del controllo totale era stato largamente anticipato, o meglio, invocato, sin dalla matrice culturale profonda del maggior partito rappresentato attualmente in Parlamento. L’assessore Bugani del M5s è una delle colonne storiche, sta nel gruppo consiliare a Bologna dal 2011, è stato vice caposegreteria del ministro Giggino di Maio. Era socio di Rousseau – sì, un’altra piattaforma… – di cui Il Foglio scrive che rappresentava la «terza gamba» della creatura di Casaleggio.
Proprio a Gianroberto Casaleggio, che è l’origine culturale vera del M5S, bisogna ritornare per comprendere a fondo questo momento.
Un vecchio, controverso video della Casaleggio Associati (che in una nota prende le distanze dai suoi contenuti), raccontava di una guerra apocalittica a cui sarebbe seguita, evviva, una società interamente digitalizzata, dove chi non ha accesso all’unica piattaforma elettronica pubblico-privata – distinzioni divenute prive di senso – semplicemente «non esiste».
Il conflitto mondiale, con catastrofi fine-di-mondo che riportano la popolazione terrestre all’ecologica cifra di un miliardo di individui, come prodromo di una bella piattaforma. Il software totalizzante di «un Nuovo Ordine Mondiale» (sic), che parte il 14 agosto 2054 (per inciso: l’esatto centenario del Gianroberto).
Questa definitiva piattaforma elettronica di «governo mondiale» si chiamerà Gaia. «In Gaia, partiti, politiche, ideologie, religioni spariscono».
Il video, che impressionò tanti all’epoca, si chiamava Gaia – The Future of Politics. Gaia, la dea pagana della Terra, l’eco-demone degno di devozione ed idolatria.
La piattaforma «virtuosa» di Bologna pare che partirà dopo l’estate. L’assessore Bugani, riferiscono i giornali, in realtà l’aveva già fatta partire a Roma, dove era nello staff di Virginia Raggi, e dove tuttora sarebbe attiva a livello sperimentale.
Vogliamo ricordare che esiste un Paese dove un simile wallet per cittadini virtuosi, munito pure di accesso bancario e facoltà di prenotare servizi pubblici, era stato lanciato in pompa magna pochissimo tempo fa: l’Ucraina.
Come riportato da Renovatio 21, una delle ultime cose che Zelens’kyj ha fatto prima della guerra, è stato lanciare un sistema di identificazione digitale gestito dallo Stato ucraino.
La app governativa, chiamata Diia, combina carta d’identità, passaporto, licenza, libretto delle vaccinazioni, registrazioni, assicurazione, rimborsi sanitari e prestazioni sociali.
Non solo: sulla app era possibile ricevere danaro come premio diretto del proprio comportamento virtuoso, cioè di sottomissione agli ordini dei vertici: 1.000 grivna, cioè circa 30 euro, per una «vaccinazione completa».
Capite bene come nell’ora presente ci tornino in mente gli elementi dell’antico video di Casaleggio: guerra totale, piattaforma elettronica.
E non siamo nemmeno alla fine. La vera battaglia per noi si sta svolgendo sottoterra, ed è l’implementazione dei database blockchain con i quali controlleranno definitivamente l’esistenza del cittadino europeo sotto ogni aspetto: economico, comportamentale, fiscale, genetico.
Voi capite che la posta in gioco è altissima: è la chance definitiva che il despota ha per mettere per sempre il popolo in schiavitù, stringendolo una volta per tutte in infallibili catene invisibili, fatte di elettroni e calcolatori inarrivabili.
È la possibilità definitiva di distruggere ciò che rimane delle sovranità umane (politica, finanziaria, famigliare, biologica perfino spirituale) e sottomettere l’essere umano ad un progetto contronaturale, cioè in pratica la possibilità di resettarlo, e riscriverlo come vorrà il padrone del mondo.
Voi capite che per niente al mondo possono permettere che il programma perda aderenza in questo momento.
Lo stiamo vedendo ora: sono disposti alla guerra totale per il Control Grid. Sono disposti a qualsiasi cosa per non perdere la possibilità di dominarci.
Rifiutate la sottomissione a qualsiasi piattaforma. Rifiutate qualsiasi sottomissione.
Rifiutate la schiavitù della Necrocultura, che vuole trasformare le persone in organismi, i cittadini in numeri, gli esseri umani in androidi riprogrammabili a piacere, gli uomini liberi in servi – trasformare la vita umana nella scienza del controllo e della morte.
Siete stati creati per la libertà. E tutto quello che stiamo esperendo ora altro non è se non un attacco al Creatore divino che ve l’ha infusa e alla divina natura umana.
Roberto Dal Bosco
Immagine di koujioshiro via Deviantart pubblicata su licenza Creative Commons Attribution NonCommercial-ShareAlike 3.0 Unported (CC BY-NC-SA 3.0); immagine croppata.
Necrocultura
Branchi di adolescenti e anarco-tirannia: immagini dall’orrore del crimine giovanile USA

Una serie di video di atti criminali consumatisi in USA stanno colpendo la rete.
In quasi tutti questi filmati è possibile vedere come i criminali siano ragazzi giovani, talvolta giovanissimi, che non sembrano nutrire alcuni rispetto per la dignità e la vita umana, né sembrano temere alcunché dall’autorità.
Immagini di violenza a volte gratuita fino al parossismo, che paiono indicare come oramai i ragazzi crescano immerso nel nichilismo più perverso e belluino.
In un allucinante video da Las Vegas, dei ragazzi rubano un’auto, speronano un’altra automobile mentre guidano in modo sconsiderato quindi, vedendo davanti a loro la strada libera e solo un ciclista in lontananza lo puntano e lo investono senza motivo, che non sia quello di riderci perversamente su.
Il ciclista, un poliziotto in pensione di 64 anni, sarebbe morto per le ferite riportate.
L’autista, 17 anni, sarebbe stato fermato dalla polizia, dopo che era fuggito dalla scena del crimine. Secondo il Las Vegas Review-Journal, i ragazzi hanno pubblicato un video della corsa sui social media. La polizia ha potuto utilizzare il video come prova che mostrava che l’assassinio «intenzionale» del ciclista.
Alla visione di questo video, alcuni hanno invocato la pena di morte.
🚨Las Vegas juveniles involved in two hit-and-run crashes after stealing Hyundai & recording their crimes. One of their victims, a 64 yr old male, was riding a mountain bike & later died of his injuries. Both juveniles were caught by LVPD.
TikTok generation, smh! 🫤 pic.twitter.com/k4o0bKqQip
— Joanne (@NewportBeachNBT) September 16, 2023
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In una pompa di benzina di Seattle si è visto invece un belluino attacco di branco, in cui una gang di teenager, che aveva rubato un’auto, ha fatto razzia del negozio, picchiando brutalmente la commessa.
In tutto il bottino ammonta a 100 dollari contenuti nel registratore di cassa, più delle sigarette.
Si resta impressionati dalla furia senza requie e senza esclusione di colpi nei confronti di una povera donna inerte, qualcosa di completamente lontano dai codici delle organizzazioni criminali di un tempo.
They pummel a woman in order to steal cigarettes in Seattle. How many more of these videos until the public starts to demand another round of tough-on-crime legislation?pic.twitter.com/qWC9cd9PSh
— Christopher F. Rufo ⚔️ (@realchrisrufo) September 18, 2023
A Chicago, scene di violenza si sono viste durante le celebrazioni del giorno dell’indipendenza messicana. Le telecamere hanno ripreso risse a colpi di machete, con un poliziotto colpito alla testa con un bastone.
Durante un incidente avvenuto lungo il percorso di una parata in pieno giorno, si vede un tizio apparentemente vestito da luchador mascherato messicano mentre issa un machete contro alcuni uomini che lo affrontano.
Sad!#MexicanIndependenceDay #Chicago pic.twitter.com/zoPew6FB6a
— Back The Blue (@ChicagoPD19) September 17, 2023
Won’t see this on the news… #chicagonews #chicagopolice #Police #chicagocrime pic.twitter.com/GxDJL5YV1n
— James Sherlock (@jpsher7217) September 16, 2023
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Da New York arrivano le immagini di una enigmatica, sconvolgente esecuzione stradale di un ottantenne, che è stato ucciso davanti a sua moglie mentre tornava a casa da una festa.
Marcelino Valerio e sua moglie erano appena scesi dall’auto che li aveva accompagnati e si stavano preparando a entrare in casa quando un sospetto «vestito da ninja» in bicicletta passa davanti a loro e poi spara a bruciapelo uccidendo Valerio.
L’uomo, dicono, non aveva problemi con nessuno. La polizia brancola nel buio: nessun arresto. Ipotizziamo che possa trattarsi, di una qualche forma di iniziazione ad una gang criminale.
Bronx – 80 Year Old Man Fatally Shot by Gunman on Bike
Full Video https://t.co/8Hq9KLbASQ
Video by Adam NYPD: On Sunday, September 17, 2023, at approximately 0110 hours, while on patrol, police heard shots fired at the intersection of W 168 Street and Ogden Avenue within the… pic.twitter.com/INenUKDugt
— LLN NYC (@loudlabsnyc) September 18, 2023
La settimana scorsa in California un evento di Skateboard, peraltro sponsorizzato da un notissimo marchio di scarpe e indumenti sportivi, si è tramutato in un’orgia di violenza.
Tra i 1500 partecipanti qualcuno, ad un certo punto, ha cominciato a tirare petardi. Ne è seguita la reazione delle forze dell’ordine, quindi, il caos. Sassaiole, lanci di bottiglia, il camion dei pompieri completamente rovinato da graffiti.
🚨 Sep 9, 9:41 PM PDT: Chaos in Hollywood, Los Angeles. Dozens involved in setting a vehicle ablaze at Thrasher Skate Jam. Stay informed on the Citizen App. #CitizenApp #HollywoodLA #LosAngeles #ThrasherSkateJam pic.twitter.com/Y8nLzUwpym
— Citizen (@CitizenApp) September 11, 2023
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Sempre in California, a fine agosto, un branco di 400 adolescenti ha preso d’assalto un centro commerciale.
Risultato: scontri, spari, una donna accoltellata al collo.
La polizia ha poi dichiarato che, come nel caso di Peschiera del Garda nel 2022, l’annuncio del «raduno» vandalico era stato lanciato sui social media.
400 TEENAGERS SWARMED BAY STREET SHOPPING CENTER IN EMERYVILLE, CALIFORNIA TODAY 🚨
WOMAN ST*BBED IN THE NECK AFTER MULTIPLE FIGHTS BREAK OUT, SHOTS FIRED pic.twitter.com/LJsCoYpCBj
— BAY AREA STATE OF MIND (@YayAreaNews) August 28, 2023
Emeryville, just north of Oakland, CA
======================"Emeryville police say they were on the scene Sunday evening after about 300 juveniles broke into groups and were involved in multiple fights near the AMC Theater on Bay and Shellmound Streets."
"Emeryville police… pic.twitter.com/6hAMsvmoRR
— Crime in NYC (@CrimeInNYC) August 28, 2023
400 TEENAGERS SWARMED BAY STREET SHOPPING CENTER IN EMERYVILLE, CALIFORNIA TODAY 🚨
WOMAN ST*BBED IN THE NECK AFTER MULTIPLE FIGHTS BREAK OUT, SHOTS FIRED pic.twitter.com/oHCLj1g59N
— BAY AREA STATE OF MIND (@YayAreaNews) August 28, 2023
Teenager fires a gun after hundreds of teens swarmed Bay Street shopping center in Emeryville, California today 🚨
A woman was also stabbed in the neck while multiple fights broke out. pic.twitter.com/g5wKRVbYSa
— BAY AREA STATE OF MIND (@YayAreaNews) August 28, 2023
Lo scorso mese erano apparse anche le immagini di un borseggio in cui un’anziana signora, che resisteva, era trascinata per metri e metri.
This is scary folks. A robbery yesterday at the B of A parking lot on Azusa Ave in Hacienda Heights, interrupted by good samaritans! Hey @HildaSolis,@SupJaniceHahn and all the social justice warriors, how’s that “reimagining” working out?#VictimsMatter pic.twitter.com/HSFaA0CGDh
— Alex Villanueva (@AlexVilanueva33) August 15, 2023
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In un video ripreso dalle telecamere di sorveglianza del New England, è possibile vedere un uomo rapinato dell’auto nel suo garage, tirato fuori dal veicolo, riempito di pugni e praticamente investito.
La polizia di Wesport ha in seguito arrestato un ragazzino di 16 anni con accuse di strangolamento, rapina, effrazione, tentativo di furto, e aggressione.
Delle immagini colpisce la rilassatezza dei giovanissimi criminali.
BREAKING: Westport police have arrested a 16-year-old from Waterbury in connection to the violent daytime carjacking that happened Sunday in a local man’s garage. He’s charged with strangulation, robbery, burglary, criminal attempt to commit larceny, and assault. @News12CT pic.twitter.com/Wlf1Cgc6Cq
— Marissa Alter (@MarissaAlter) September 19, 2023
Vedendo questi video impressionanti, sembra chiaro che esiste una nuova generazione che percepisce la società in modo totalmente diverso rispetto a prima: non ha paura della polizia, né ha rispetto per la vita umana.
È una generazione cresciuta per la barbarie più distruttiva.
Si tratta, senza dubbio, di un ingrediente di non poco conto nel programma dell’anarco-tirannia dello Stato moderno: non solo gli immigrati devastatori (visti nelle rivolte francesi di luglio, nei capodanni con molestie sessuali, nelle città messe a soqquadro, nei disordini perfino quando il loro Paese vince qualche partita ai mondiali), ma anche un’interazione di ragazzini cresciuti con il nichilismo più immorale possibile, pronti per divenire assassini, pronti per essere sacrificati, pronti per edificare la società della Cultura della Morte.
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Immagine screenshot da Twitter
Contraccezione
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Economia
L’Ucraina attraversa una catastrofe economica e demografica

Secondo un articolo del 20 agosto per la rete mediatica Al Mayadeen English, intitolato «Le condizioni di vita in Ucraina assomigliano a una nuova schiavitù, un trionfo della “democrazia” occidentale nel 21° secolo», l’economia ucraina ha perso la capacità fisica di riprodurre l’esistenza della sua popolazione e sta subendo uno dei più grandi crolli demografici del mondo, anche mentre la sua popolazione maschile nelle forze armate ucraine è massacrata sul campo di battaglia, soffrendo decine di migliaia – e forse centinaia di migliaia di morti e feriti permanenti.
Nell’articolo si legge che nel 1991, quando l’Ucraina dichiarò l’indipendenza dall’Unione Sovietica, il Paese aveva una popolazione di 52 milioni di abitanti. Nel febbraio 2022, prima dell’operazione militare speciale della Russia, il numero era sceso a 37,6 milioni, con un calo di 14,4 milioni di persone, ovvero quasi il 27%.
Oggi, secondo le stime dell’Istituto Ucraino per il Futuro, in Ucraina vivono solo 29 milioni di persone, perché molte donne e bambini se ne sono andati durante le prime fasi della guerra.
Pertanto, la popolazione dell’Ucraina si è contratta del 43% dal 1991. L’Istituto afferma che il tasso medio di fertilità in Ucraina è di 0,7 bambini per le donne in età fertile (di solito nella fascia di età compresa tra 15 e 44 anni).
Perché una società possa riprodursi, ogni donna in età fertile dovrebbe avere 2,1 figli. Il tasso di fertilità dell’Ucraina è una catastrofe, poiché le nascite saranno superate dalle morti naturali, anche rispetto ai disastrosi tassi di fertilità di Europa e Stati Uniti. È uno dei peggiori sulla faccia della Terra.
L’Ucraina ha attualmente una forza lavoro di 9,1-9,5 milioni; deducendo i dipendenti statali, rimangono solo 6-7 milioni nella forza lavoro non governativa. Una parte significativa di questo problema deriva dal fatto che da quando l’Ucraina ha dichiarato la propria indipendenza il 24 agosto 1991, è stata sottoposta alla politica della «terapia shock» e ai lacci del Fondo Monetario Internazionale.
Anche la Russia era stata sottoposta a questa terapia d’urto, ma Evgenij Primakov e Vladimir Putin hanno iniziato a liberare la Russia da quella politica genocida nel 1999.
Oggi, i maschi ucraini disoccupati non si iscrivono all’assicurazione contro la disoccupazione – che paga solo circa 28 dollari al mese – perché temono che il loro nome venga consegnato ai militari, cosa che li porterà alla coscrizione, riporta EIRN.
Ad agosto, i deputati del Partito Servitore del Popolo di Volodymyr Zelens’kyj hanno presentato un disegno di legge alla Verkhovna Rada, il Parlamento unicamerale ucraino, che prescriverebbe l’arruolamento di tutti i maschi aventi diritto, che non fanno parte dell’esercito, per svolgere «lavori pubblici», ma gran parte di questi «lavori pubblici» sono per l’industria della difesa e sostiene un’economia traballante, in un contesto di grave carenza di manodopera.
La capacità dell’Ucraina di generare anche fisicamente la propria popolazione, per non parlare delle truppe, è radicalmente diminuita. In combinazione con ciò che sta accadendo alla sua economia, l’Ucraina si sta «democraticamente» spopolando.
Ciò indica che l’Ucraina potrebbe essere un esempio avanzato, una cavia della Necrocultura globale applicata?
Come riportato da Renovatio 21, alcuni recenti sviluppi, militari e parlamentari, lo fanno presupporre. La Rada ha disegni di legge per i «diritti omosessuali» (tra cui la maternità surrogata) e per la liberalizzazione della pornografia, mentre l’esercito di Kiev ha incredibilmente scelto come portavoce anglofono un transessuale americano.
Tutto questo fa felici i padroni del mondo e coloro che si bevono ancora la balla della «democrazia liberale», tuttavia non produce l’unica cosa di cui una Nazione ha davvero bisogno per continuare ad esistere: i bambini. Cultura gay e video a luci rosse non creano fertilità, ma, tecnicamente, il suo esatto contrario.
Ma questo è proprio il fine del principe, forse: la morte massiva, l’umiliazione della vita umana, la sofferenza più atroce. E un mondo senza più bimbi, cioè senza più l’Imago Dei – perché questo sono i figli, sono immagini di Dio.
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