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Contraccezione

Ecco il Movimento per l’Estinzione Umana Volontaria

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Il massimo quotidiano del pianeta, il New York Times, ha dedicato un lungo articolo alla figura di Les Knight, 75 anni, il fondatore del movimento Voluntary Human Extinction («Movimento per l’Estinzione Umana Volontaria»), che è meno un movimento che un libero consorzio di persone che credono che la cosa migliore che gli esseri umani possano fare per aiutare la Terra sia smettere di avere figli.

 

Il Knight ha aggiunto la parola «volontaria» decenni fa per chiarire che gli aderenti non supportano l’omicidio di massa o il controllo delle nascite forzato, né incoraggiano il suicidio. Il loro ethos è ripreso nel loro motto, «Possiamo vivere a lungo e morire», e in un altro dei loro slogan, che Knight appende a vari convegni e fiere di strada: «Grazie per non aver fatto figli».

 

L’articolo è scattato quando lo scorso 15 novembre il pianeta avrebbe raggiunto, otto miliardi di esseri umani. Tuttavia, come riportato da Renovatio 21, il trend è comunque di implosione demografica, visto il rapporto numerico tra vecchiaia e gioventù.

 

Il tizio è ovviamente tra coloro che credono che la sovrappopolazione sia un fattore principale nella crisi climatica.

 

«L’idea che la popolazione debba essere controllata ha portato anche a sterilizzazioni forzate e misure che si sono dimostrate disumane o sono state collegate a teorie razziste come l’eugenetica» si ricorda improvvisamente il New York Times.

 

Il Knight a sterilizzarsi ci ha pensato da sé nel 1973, all’età di 25 anni. Non ha quindi avuto figli. Oltre a sostenere l’accesso universale al controllo delle nascite – che significa, nel gergo angloide, contraccezione e aborto – e opporsi a quello che chiama fascismo riproduttivo, «la mancanza di libertà di non procreare», il personaggi  afferma che, nonostante i nostri numerosi successi, gli esseri umani costituiscono nettamente un danno per la Terra.

 

«Guarda cosa abbiamo fatto a questo pianeta», ha detto il Knight durante una chiacchierata con l’inviato del NYT nel suo cortile. «Non siamo una buona specie».

 

Non è chiaro quanti aderenti ci siano nel gruppo del signor Knight, o quale sia l’estensione della sua portata. Dopo essere stato in gran parte clandestino, il gruppo è diventato popolare quando Mr. Knight ha creato un sito web nel 1996. Ricco di testi ma disinvolto, il sito include citazioni del filosofo pessimista Schopenhauer e vignette varie, nonché argomenti contro la procreazione e per adozione. È stato tradotto in circa 30 lingue, tra cui spicca la presenza, che sa di utopismo stantio ed impenitente quasi commovente, di lingue artificiali come l’Esperanto, l’Interlingua, l’Ido e perfino la «lingua franca».

 

Insegnante in pensione, arruolato durante la Guerra del Vietnam ma non andato al fronte, al College il Knight ha trovato un gruppo chiamato Zero Population Growth, il quale «ha cementato la sua determinazione a non avere figli». «È sempre stato a causa dell’ecologia, a causa del danno che gli umani fanno all’ambiente», racconta ora il vecchio.

 

È l’idea, oramai mainstream, dell’uomo come cancro del pianeta. «Le sue convinzioni sarebbero radicate nell’ecologia profonda, che sfida i presupposti del dominio umano e sostiene che altre specie sono altrettanto significative. Il signor Knight è arrivato a vedere gli umani come la più distruttiva delle specie invasive e come super predatori».

 

L’articolo scrive che «gli Stati Uniti hanno registrato un aumento delle nascite durante la pandemia di coronavirus , invertendo il calo del tasso di natalità del Paese, un sondaggio del 2020 ha rilevato che un americano su quattro che non aveva avuto figli ha citato il cambiamento climatico come motivo», una questione di cui tempo fa ha dato conto Renovatio 21.

 

Il New York Times tuttavia ci tiene a sottolineare  che «la ricerca ha dimostrato che avere un figlio in meno è forse il modo più significativo per ridurre la propria impronta di carbonio». Questa puntualizzazione, in linea con gli ESG ONU e lo stakeholder capitalism promosso dal Grande Reset del World Economic Forum (che, come riportato da Renovatio 21, ha origine negli ambienti che proponevano e propongono il controllo della popolazione), mica poteva mancare.

 

I pensieri mostruosi non si fermano qui. «Al signor Knight non piace spingere le sue convinzioni sulle persone, tuttavia gli piace pensare che ci siano alcuni esseri umani che non esistono perché dei suoi sforzi».

 

Se ci si fa un giro sul sito del Movimento per l’Estinzione Umana Volontaria (VHEMT), si resta basiti. Innanzitutto, per la forma: se diciamo che pare un sito internet del 1995 non scherziamo, anzi, può fungere tranquillamente come macchina del tempo per chi per ragioni anagrafiche non può ricordare come era fatto il web una volta.

 

Il sito è una grande serie di FAQ, di domande con risposte. Alcuni esempi interessanti.

 

Domanda: «È possibile l’estinzione umana volontaria?» Risposta: «La nostra estinzione non è solo possibile, è inevitabile: miliardi di specie sono già andate e venute».

 

Domanda: «Cosa c’è che non va nei bambini? Non vi piacciono i bambini?» Risposta: «La scelta di astenersi dal produrre un’altra persona dimostra un profondo amore per tutta la vita»

 

Domanda: «Staremmo meglio se non fossimo mai nati?» Risposta: «La filosofia dell’antinatalismo è una delle vie principali verso l’estinzione umana volontaria. L’idea è che non abbiamo il diritto di far esistere qualcuno dove sicuramente soffrirà. Non stanno soffrendo nella non esistenza».

Domanda: «Essere genitori fa male all’ecologia della Terra?» Risposta: «La scelta di astenersi dall’aggiungere un altro di noi riduce notevolmente le nostre potenziali emissioni di gas serra»

 

E via così. Menzione speciale ai discorsi su nuovi virus, guerre, fame e rifiuti tossici che potrebbero aiutare l’estinzione umana: in realtà nemmeno questi sono sufficienti, anzi potrebbero in alcuni casi addirittura fortificare la specie.

 

Da notare come la morte, chiamata Grim Reaper («il tristo mietitore») e  rappresentata nelle vignette  del sito come il classico scheletro con mantello, cappuccio e falce, è qui considerata come un «supereroe».

 

Quella del Knight non è l’unica spaventosa iniziativa di terminazione della specie: anzi, è la più borghese, presentabile – e per questo finisce sui giornali. Maggiormente preoccupante è la Chiesa dell’Eutanasia fondata negli anni Novanta a Boston, una sedicente «fondazione educativa senza scopo di lucro dedicata al ripristino dell’equilibrio tra gli esseri umani e le restanti specie sulla Terra». Ciò sarebbe possibile, dicono i membri del culto, solo tramite una riduzione massiva volontaria della popolazione terrestre

 

Si tratterebbe, secondo il suo fondatore Chris Korda (musicista e sviluppatore di software nato in una famiglia di importanti scrittori e registi), forse dell’unica religione completamente e programmaticamente antiumana del mondo.

 

Uno degli slogan per cui il gruppo è noto è «Save the Planet, Kill Yourself», cioè «Salva il pianeta, ucciditi». Ma c’è anche «Eat a Queer Fetus for Jesus», «Mangia un feto strano per Gesù».

 

Il gruppo si è inevitabilmente scontrato con i gruppi antiabortisti cristiani d’America, per poi generare scandalo quando, dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, la Chiesa dell’Eutanasia ha pubblicato sul suo sito web un video musicale di quattro minuti intitolato Mi piace guardare, che combinava pornografia hardcore con filmati del crollo del World Trade Center, inclusa musica elettronica in sottofondo mentre erano scandite le parole «La gente si tuffa in strada / mentre io gioco con la mia carne». Il riferimento era con probabilità alle povere persone imprigionate nell’incendio delle Torri Gemelle che tragicamente si buttarono dai piani alti del palazzo. La clip mostrava anche un uomo che si masturbava e poi si puliva con una bandiera americana.

 

Secondo Wikipedia, le istruzioni della Chiesa dell’Eutanasia su «come uccidersi» per asfissia con l’elio sono state rimosse dal suo sito web nel 2003 dopo che una donna di 52 anni le aveva usate per suicidarsi in Missouri, con conseguenti minacce legali contro l’organizzazione.

 

C’è da considerare che, sia i moderati del VHEMT che gli estremisti della Chiesa dell’Eutanasia, sono sinceri nel portare avanti (solo in modo «teatrale», certo: perché quelli seri là fuori fanno ben altro) il programma della Cultura della Morte, che è il sistema operativo del mondo moderno. Un mondo dove l’essere umano è visto come nemico, e quindi la sua riproduzione va impedite, e i numeri della popolazione vanno ridotti.

 

Tuttavia, costoro non capiscono che il programma è un altro. È leggermente diverso, più complesso, più sottile.

 

Il vero manovratore della Necrocultura non vuole solo l’assassinio della massa umana. No. Vuole che sia l’uomo stesso a implementarla: vuole cioè, la perversione. Non vuole eliminare del tutto gli uomini: deve conservarne una parte, per offenderli ed umiliarli, perché essi sono a immagine del vero avversario del manovratore della morte.

 

Una parte degli uomini, secondo questo disegno, sarà poi necessaria affinché si adori il manovratore nei tempi ultimi. Come sa il lettore di Renovatio 21, non è improbabile che quantomeno una parte di tali adoratori possano essere creature prodotte in laboratorio, figli della provetta, cioè coloro, dice l’Apocalisse di San Giovanni, « il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo» (Ap 13, 8)

 

Quindi: la riduzione della popolazione terrestre è realtà. Tuttavia, la sua completa estinzione, non è nei piani del Male.

 

Nei piani del Male c’è molto di peggio.

 

 

 

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Contraccezione

Pillola, «qualità della vita fosse significativamente inferiore»: nuovo studio dimostra i danni della contraccezione ormonale

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Le donne che assumono contraccettivi orali potrebbero essere esposte al rischio di una riduzione della salute e del benessere generale, afferma un nuovo studio del Karolinska Institutet condotto con la Stockholm School of Economics pubblicato la scorsa settimana sulla rivista scientifica Fertility and Sterility.

 

L’umore, l’autocontrollo e il livello di energia sono stati tutti influenzati negativamente dai contraccettivi, hanno scoperto i ricercatori svedesi. E le donne che assumevano la pillola anticoncezionale nello studio hanno affermato che la loro qualità della vita era «significativamente inferiore» rispetto a quelle che assumevano placebo.

 

Nonostante il gran numero di donne che prendono la pillola in tutto il mondo, uno dei ricercatori ha affermato che i suoi effetti sulla salute delle donne sono ancora in gran parte sconosciuti.

 

«Nonostante il fatto che circa 100 milioni di donne in tutto il mondo usino pillole contraccettive, oggi sappiamo sorprendentemente poco dell’effetto della pillola sulla salute delle donne», ha affermato la dott.ssa Angelica Linden Hirschberg, professore presso il Dipartimento di salute delle donne e dei bambini del Karolinska Institutet a Stoccolma.

 

«La base scientifica è molto limitata per quanto riguarda l’effetto della pillola contraccettiva sulla qualità della vita e sulla depressione, e c’è un grande bisogno di studi randomizzati in cui venga confrontata con il placebo», ha detto.

 

Lo studio ha incluso 340 donne sane di età compresa tra 18 e 35 anni che sono state trattate in modo casuale per tre mesi con placebo o con una delle forme più comuni di pillola contraccettiva orale (contenente gli ormoni sessuali sintetici etinilestradiolo e levonorgestrel). Né i ricercatori né i suoi soggetti sapevano quali pillole stavano prendendo le donne.

 

«Le donne a cui sono state somministrate pillole contraccettive hanno stimato che la loro qualità della vita fosse significativamente inferiore rispetto a quelle a cui erano stati somministrati placebo», affermano i risultati dello studio.

 

Non è stato osservato alcun aumento notevole dei sintomi depressivi, ma i fattori generali e specifici della qualità della vita sono stati influenzati negativamente dai contraccettivi.

 

I ricercatori hanno concluso che l’effetto negativo sulla qualità della vita delle donne potrebbe essere di importanza clinica.

 

«Questo potrebbe in alcuni casi essere una causa che contribuisce alla scarsa compliance e all’uso irregolare di pillole contraccettive», ha detto il ricercatore Niklas Zethraeus. «Questo possibile degrado della qualità della vita dovrebbe essere prestato attenzione e preso in considerazione in concomitanza con la prescrizione di pillole contraccettive e quando si sceglie un metodo contraccettivo».

 

Gli effetti collaterali negativi dei contraccettivi orali non sono rari. I casi documentati includono il rischio di coaguli di sangue, perdita di capelli , maggiore possibilità di malattia di Crohn e restringimento del cervello, cancro al seno, indurimento delle arterie e maggiore possibilità di glaucoma e cancro cervicale .

 

Una giovane donna britannica è morta nel 2015 dopo aver assunto una pillola contraccettiva derivata dagli stessi farmaci dello studio svedese.

 

A Fallan Kurek, 21 anni, era stato prescritto il farmaco dal suo medico e gli è stato detto di provarlo per tre mesi per aiutare a regolare le mestruazioni. È morta per un coagulo di sangue nel polmone dopo averlo assunto per meno di un mese.

 

Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa uno studio di Oxford ha messo in correlazione l’assunzione della pillola anticoncezionale con il cancro al seno.

 

Tre anni fa un ulteriore studio sulla pillola dimostrò che essa influenza la «struttura e la funzione del cervello delle donne».

 

Gli anticoncezionali ormonali sembrano essere rifiutati dalle ragazze delle nuove generazioni.

 

 

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Contraccezione

Il primo vaccino anticoncezionale è in fase di studio clinico

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Piuttosto che interrompere il ciclo mestruale, come fanno le forme ormonali di controllo delle nascite, il vaccino utilizza il sistema immunitario per prevenire la gravidanza bloccando la fecondazione.

 

 

Il primo vaccino contraccettivo dell’umanità è già in sperimentazione clinica, secondo un articolo pubblicato questa settimana su The Atlantic.

 

La giornalista Katherine J. Wu, Ph.D., ha descritto il vaccino, come previsto dal suo sviluppatore, il professor Gursaran Pran Talwar, affermando che sarebbe:

 

«Una nuova forma di contraccezione che potrebbe bloccare la gravidanza senza i soliti compromessi: un intervento a lunga durata d’azione ma reversibile; economico, discreto e facile da amministrare; meno invasivo di un dispositivo intrauterino e più conveniente di una pillola quotidiana».

 

«Salterebbe effetti collaterali disordinati, a volte pericolosi, come aumento di peso, sbalzi d’umore e coaguli di sangue e ictus rari ma rischiosi. Incarnerebbe il tipo di modello “impostalo e dimenticalo” che è diventato un gold standard per la salute».

 

Piuttosto che interrompere il ciclo mestruale, come fanno le forme ormonali di controllo delle nascite, il vaccino utilizza il sistema immunitario per prevenire la gravidanza bloccando la fecondazione.

 

Talwar ha sviluppato per la prima volta il vaccino e ne ha brevettato una versione all’inizio degli anni ’90. Quella versione, pensata per essere efficace per due anni prima che sia necessario un richiamo, è stata segnalata come «efficace quasi al 100%».

 

Talwar, ex direttore dell’Istituto nazionale indiano di immunologia, ha detto a Wu di aver sviluppato il vaccino perché conosceva donne in India che stavano lottando per nutrire famiglie numerose, ma non erano soddisfatte delle forme di contraccezione esistenti.

 

Ha detto che voleva fare qualcosa, «privo di tutti i problemi», quindi ha creato un vaccino che neutralizzerebbe l’ ormone della gonadotropina corionica umana (hCG), noto come «l’ormone della gravidanza» perché è necessario per l’impianto degli ovuli fecondati.

 

Ma Brian Hooker, Ph.D., PE, chief scientific officer per Children’s Health Defense, ha affermato che un tale vaccino non ha solo problemi: «è un’idea assolutamente orribile».

 

«Molto può andare storto “immunizzando” una donna con hCG identico all’ormone che produce, o uomini con proteine ​​dello sperma per attaccare il proprio sperma nel sito di produzione» ha detto Hooker a The Defender.

 

«La grande domanda che mi viene in mente è “reversibilità”. È molto difficile disattivare una risposta immunitaria completa di cellule B di memoria dopo che è stata attivata. La mia paura è che molti rimarrebbero sterili in modo permanente da questo tipo di vaccino».

 

«Inoltre, i problemi posti da questa tecnologia legata all’autoimmunità sono una miriade».

 

«In sostanza, convincendo il corpo ad attaccare le proteine ​​umane, si mettono anche i tessuti umani, inclusi gli organi riproduttivi principalmente vitali, nella linea di tiro per molti processi infiammatori duri associati a una risposta immunitaria».

 

«Questa è una cattiva idea!»

 

Anche Mary Lou Singleton, ostetrica e infermiera di famiglia, ha sollevato problemi di sicurezza.

 

«Questo sarebbe il primo vaccino progettato per provocare una risposta immunitaria contro un processo corporeo normale e sano» ha detto a The Defender.

 

«Come tutti gli organismi viventi che si riproducono sessualmente, il corpo umano è organizzato attorno al nostro potenziale riproduttivo».

 

«Non abbiamo idea di quali possano essere le conseguenze a lungo termine della programmazione del sistema immunitario per attaccare la parte del nostro corpo che sostiene la gravidanza precoce, ma sappiamo che la storia della medicina è piena di conseguenze indesiderate».

 

L’articolo dell’Atlantic non si concentrava sui possibili rischi per la salute. Invece, ha pubblicizzato la sperimentazione clinica del vaccino di Talwar et al. del 1994, in cui solo 1 donna su 119 nello studio è rimasta incinta.

 

I limiti, ha detto Wu, sono nel fatto che sebbene non siano rimaste incinte, circa il 20% delle donne non ha prodotto la quantità soglia di anticorpi per il successo della sperimentazione. Questo sarebbe considerato sufficientemente efficace per un vaccino regolare, ha scritto Wu, ma per la contraccezione le aspettative sono più alte.

 

Un’altra limitazione che ha notato è che una serie di tre iniezioni potrebbe essere «ingombrante».

 

Ma, ha scritto, «c’è qualche motivo per pensare che questi problemi non siano insormontabili», perché gli immunocontraccettivi sono stati usati per decenni dagli scienziati della fauna selvatica per prevenire le gravidanze «come alternativa più umana all’abbattimento».

 

L’immunocontraccezione è stata utilizzata principalmente su animali in cattività, ma è stata anche utilizzata per il controllo della popolazione di alcune specie selvatiche come cervi dalla coda bianca, cavalli selvaggi, bisonti ed elefanti, secondo la Humane Society degli Stati Uniti.

 

La dottoressa Julie Levy, esperta di malattie infettive feline presso l’Università della Florida, che ha lavorato sugli immunocontraccettivi negli animali, ha descritto la sfida di creare un efficace vaccino contraccettivo come «cercare di immunizzare un animale contro se stesso».

 

Wu ha anche affermato che il vaccino hCG ha «incontrato alcuni problemi di tollerabilità», in quanto alcune donne sviluppano «noduli indolori ma prominenti», il che, secondo lei, indica che gli adiuvanti nel vaccino «stimolano un po’ troppo il sistema immunitario».

 

Ciò significa che gli scienziati dovranno «armeggiare con il dosaggio o gli ingredienti», prima che il vaccino sia pronto, ha scritto.

 

Ma ha sostenuto che questo vaccino è importante perché potrebbe colmare evidenti lacune nel mercato dei contraccettivi.

 

«Quasi la metà delle gravidanze nel mondo non sono pianificate» e l’accesso alla contraccezione esistente è «incoerente, iniquo e ancora ostacolato da stigma e disinformazione», ha affermato.

 

Attingendo a un’intervista con Debanjana Choudhuri, direttore dei programmi e dei partenariati presso la Fondazione indiana per i servizi di salute riproduttiva, Wu ha aggiunto:

 

«Una contraccezione temporanea, confezionata in un vaccino super sicuro, potrebbe offrire comodità e privacy, con potenziale attrattiva per i giovani abitanti delle città, che sono già stati entusiasti dei contraccettivi iniettabili e potrebbero non preoccuparsi di ricevere potenziamenti».

 

«La cosa più importante è che l’aggiunta di un vaccino al repertorio offre alle persone “un’altra scelta”».

 

«La gravidanza non è una malattia»

La vera sfida per il lancio di un vaccino anticoncezionale, ha scritto Wu, è che alcuni potrebbero stigmatizzarlo a causa della storia della contraccezione imposta alle donne, in particolare alle povere, alle malate di mente e alle persone di colore, senza il loro consenso o a loro danno.

 

Sanghamitra Singh, Ph.D., la direttrice Policy and Programs presso la Population Foundation of India, ha detto a Wu che «la gravidanza non è una malattia».

 

Wu ha ammesso che la vaccinazione contro la gravidanza potrebbe «involontariamente» implicare che la gravidanza è un problema da sradicare e che potrebbe stigmatizzare l’iniezione.

 

Singleton ha detto che aveva anche preoccupazioni per potenziali abusi.

 

«Le persone al potere in tutto il mondo continuano a limitare i diritti riproduttivi delle donne attraverso la contraccezione e la sterilizzazione forzate e forzate a lungo termine» ha aggiunto.

 

«Mentre l’antinatalismo e le preoccupazioni per la sovrappopolazione aumentano tra le classi dominanti, questa tecnologia verrà aggiunta ai programmi di vaccinazione imposti dallo stato per adolescenti, donne immigrate, donne povere o altri gruppi etichettati come “ad alto rischio” per gravidanze indesiderate?»

 

Wu ha anche ammesso che la somministrazione del vaccino potrebbe «sollevare lo spettro dell’eradicazione della fertilità nelle sottosezioni più vulnerabili della società», perché, secondo Lisa Campo-Engelstein, Ph.D., un bioeticista riproduttivo presso la University of Texas Medical Branch, la facilità di somministrazione potrebbe significare che sarebbe più probabile che venga somministrato senza un consenso pienamente informato.

 

Questo potrebbe essere un problema, ha sottolineato Wu, nel clima odierno in cui molte persone sono già «poco inclini alle vaccinazioni», soprattutto tra «false accuse secondo cui altre vaccinazioni compromettono la fertilità».

 

Ma i recenti dati Pfizer ottenuti attraverso le richieste del Freedom of Information Act hanno mostrato un legame tra il vaccino COVID-19 e l’aborto spontaneo e i difetti alla nascita.

 

Gli studi sugli animali di Pfizer per il vaccino hanno mostrato importanti segnali d’allarme sia per quanto riguarda la perdita di gravidanza che per le anomalie fetali.

 

I documenti hanno anche rivelato che il produttore di farmaci ha scelto di non seguire la stragrande maggioranza delle gravidanze nelle sperimentazioni umane originali, nonostante gli alti tassi di aborto spontaneo nella minoranza che hanno seguito.

 

Singleton ha affermato che la questione della sicurezza del vaccino era già difficile da discutere e combinarla con una discussione sulla contraccezione potrebbe sollevare ancora più sfide.

 

«Come è diventato evidente negli ultimi anni, la società tradizionale non consente alcun dialogo o critica sul tema della sicurezza dei vaccini. È già difficile per le attiviste per la salute delle donne affrontare il tema della sicurezza e degli effetti a lungo termine della contraccezione ormonale» ha dichiarato.

 

«Combinare le vacche sacre mediche del controllo delle nascite e della contraccezione sembra una ricetta per un intervento medico che nessuno potrà mettere in discussione».

 

L’articolo di Wu attribuisce il fatto che il vaccino di Talwar abbia fatto pochi progressi dall’inizio degli anni ’90 a «cattivo tempismo». Solo di recente ha ottenuto l’approvazione per eseguire prove sulla sua nuova «ricetta del vaccino». Ma ha riferito che la ricerca sta andando avanti e potrebbe anche essere diretta verso l’immunoterapia per alcuni tumori.

 

 

Brenda Baletti

Phd.

 

 

 

© 5 maggio 2023, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

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Contraccezione

Risarcimento per fallimento della fecondazione in vitro dovuto alla «spirale» non rimossa

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Una donna che ha avuto otto cicli falliti di fecondazione in vitro ha ricevuto un risarcimento dopo aver scoperto che un dispositivo anticoncezionale era stato lasciato dentro di lei per quasi 30 anni. Lo riporta BioNews.

 

Una donna del Cheshire, Gran Bretagna aveva il dispositivo intrauterino contraccettivo in rame – la cosiddetta spirale – nel 1989, ma un anno dopo le fu detto dal suo medico di famiglia che era caduto. Successivamente le è stato applicato un ulteriore IUD (Intra-uterine Device), che è stato successivamente rimosso quando lei e suo marito, David, hanno deciso che volevano avere figli.

 

Tuttavia, il primo IUD non era caduto ed era rimasto dentro di lei.

 

«Abbiamo faticato a concepire», ha detto la donna. «Ricordo che il medico di famiglia ha controllato i miei livelli ormonali e mi è stato detto che erano normali. Io e mio marito abbiamo provato tutto ciò che potevamo pensare ma non è successo niente e siamo stati indirizzati a specialisti che hanno suggerito la fecondazione in vitro».

 

La donna e suo marito hanno continuato a sottoporsi a otto cicli falliti di fecondazione in vitro tra il 1995 e il 2002. Sei cicli sono stati finanziati privatamente, il che è costato loro migliaia di sterline.

 

«Anche dopo i cicli iniziali falliti, i medici non sembravano troppo preoccupati. Hanno detto che avevamo embrioni di buona qualità e che avevo anche dimostrato fertilità», ha detto la signora, che ha un figlio da una precedente relazione. «Ricordo che a un certo punto mio marito ha persino chiesto al dottore se fossero sicuri che non ci fosse ancora una bobina? Ci è stato detto “no, sarebbe apparso su una scansione».

 

La signora ha avuto mestruazioni abbondanti, sanguinamento, mal di stomaco e infezioni, ma lo IUD non è stato rilevato fino a una scansione del 2019 per il mal di schiena. Successivamente è stato rimosso chirurgicamente.

 

«Quando nel 2019 mi è stato detto dopo la scansione che potevano vedere la spirale non potevo crederci. Ero devastata. Stavo piangendo e riuscivo solo a pensare ai bambini che io e David avremmo dovuto avere».

 

Il medico di base che ha commesso l’errore iniziale è ora in pensione, ma la donna ha ricevuto un accordo extragiudiziale a sei cifre dai propri assicuratori.

 

L’avvocato che la rappresentava ha dichiarato: «riteniamo che se si fosse stata sottoposta a indagini più approfondite e fosse stata inviata per una radiografia, la sua spirale sarebbe stata trovata e rimossa, il che significa che non avrebbe dovuto affrontare il calvario lei ha affrontato».

 

La donna ha detto «mentre dopo l’intervento chirurgico per rimuovere la bobina i miei sintomi sono scomparsi, non sono sicura che supereremo mai il dolore psicologico degli ultimi 30 anni».

 

Come riportato da Renovatio 21, nel 2020 la Bayer è stata condannata a pagare 1,6 miliardi di dollari a decine di migliaia di donne danneggiate dal dispositivo anticoncezionale Essure. «Almeno una donna è stata uccisa a causa di Essure, dopo che i suoi organi riproduttivi hanno sviluppato necrosi, e il dispositivo è stato accusato di almeno 300 morti fetali e bambini nati morti» aveva all’epoca riferito Catholic News Agency. «In alcuni casi, le donne dovevano sottoporsi a isterectomia di emergenza dopo che i dispositivi si rompevano e migravano in tutto il corpo, altre hanno sofferto di reazioni allergiche estreme ai metalli nel dispositivo, hanno sviluppato mal di testa e disturbi dell’umore e alcune hanno persino sperimentato gravidanze ectopiche»

 

La spirale è ritenuta da molti, più che un contraccettivo, un abortivo precoce, in quanto impedisce, tramite una reazione simil-infiammatoria, l’annidamento di un embrione formato.  Per questo motivo la spirale è da ritenersi un moltiplicatore silenzioso e automatico del sacrificio dell’aborto nel mondo.

 

La professoressa colombiana Gloria Polo, figura nota nel mondo cattolico per le sue visioni mistiche in stato di pre-morte, racconta che, quando fu colpita da un fulmine (che uccise all’istante suo nipote, con cui stava camminando sotto la pioggia), le sue ovaia furono carbonizzate all’istante, in quanto la spirale che aveva impiantata era fatta, come tutti questi dispositivi, di rame, che è un grande conduttore elettrico.

 

 

 

 

 

Immagine di Ceridwen via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 France (CC BY-SA 2.0 FR); immagine modificata.

 

 

 

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