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Facebook ha cancellato la pagina di Renovatio 21 e l’account collegato

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Lo abbiamo annunciato su Telegram, ora lo scriviamo qui con più calma. La notizia è che Facebook ha cancellato, parrebbe in modo definitivo, la pagina di Renovatio 21 sul social network.

 

Provate voi stessi ad accedervi: vi comparirà questa schermata con il pollice fasciato, che vi lascia pensare che forse siete voi che avete sbagliato a scrivere l’indirizzo. Non è così: è la società californiana che ha disintegrato la pagina che magari voi, assieme ad almeno (almeno) 18 mila follower, vorreste consultare.

 

Niente, non potrete più farlo. Vi hanno tolto la possibilità di leggerci sulla piattaforma più popolare del pianeta  – praticamente, un monopolio dell’attenzione umana – mentre a noi hanno tolto la possibilità (il diritto?) di esprimerci, come previsto dalla Costituzione italiana e pure (visto che stanno là, in teoria) da quella americana.

 

Facebook ha cancellato, parrebbe in modo definitivo, la pagina di Renovatio 21 sul social network

 

C’è qualcosa di più inquietante in quello che è successo: non hanno solo chiuso la pagina, ma bloccato gli account di amministrazione. Nel senso: il profilo personale. L’account con cui si contattavano famigliari e amici, relazioni ben al di fuori dell’agone in cui vive Renovatio 21. Il profilo dove nel corso di tre lustri si facevano confluire fotografie, ricordi, discorsi, contatti, amicizie. Tutto questo non esiste più: l’amministratore ha verificato che non appare nemmeno più tra i famigliari di sua sorella.

 

In pratica, una damnatio memoriae nel XXI secolo, ma con una grande differenza: per la damnatio memoriae, cioè la cancellazione di qualsiasi traccia lasciata dall’esistenza di un individuo ritenuto traditore o nemico del Senato, vi era un processo. Era, cioè, parte del diritto romano. Ora, dietro a decisioni come queste non vi è più alcuni diritto – se non quello della giungla, il diritto del più forte. E i più forti qui non siamo noi. Nessun utente di una piattaforma lo è.

 

Per la damnatio memoriae, cioè la cancellazione di qualsiasi traccia lasciata dall’esistenza di un individuo ritenuto traditore o nemico del Senato, vi era un processo. Era, cioè, parte del diritto romano. Ora, dietro a decisioni come queste non vi è più alcuni diritto

Dicevamo: nessun diritto. Perché, oltre a non aver avuto un «processo» in cui ci può essere data la possibilità di difenderci, non ci è stato comunicato nemmeno cosa abbiamo sbagliato. Non c’è processo, né accusa. Un kamasutra di Kafka e Stalin, dove lo stato di diritto, residuo millenario della civiltà occidentale, è abolito per sempre.

 

E non ci stupiamo: il «metaverso», lo spazio virtuale che Zuckerberg dice apertis verbis di volere edificare per ficcarci dentro l’umanità tutta, non avrà leggi democratiche, lo abbiamo capito: niente processi, niente diritti, solo il volere del Principe. Ma nemmeno nell’universo materiale, quello dove regnano sistemi politici che si dicono ancora democratici, abbiamo capito che costituzioni e diritti non valgono più nulla.

 

Quindi: taci e basta. Taci davvero: non postare più articoli, ma nemmeno le foto dei tuoi figli.

 

La cosa ci sembra enorme. Non solo per la difficoltà a cui andiamo incontro. Il traffico verso renovatio21.com è decimato. Non è una novità, da che è iniziata la pandemia politica. Non ve lo abbiamo mai raccontato, ma è davvero imbarazzante vedere come il numero degli utenti che da Facebook arrivavano su questo sito andasse su e giù con le dichiarazioni politiche della Casa Bianca.

 

Quando Biden e Fauci fecero finalmente capire che l’ipotesi della fuga del virus dal laboratorio di Wuhan non era improbabile, Renovatio21.com – che su questa teoria si è spesa dal giorno 1, attirandosi infamanti accuse pubbliche di diffusione di fake news – fece un salto di visite impressionante: il traffico si moltiplicava per 3, 5, 10 volte, tornando ai numeri di inizio 2020. Ci avevano liberato la pagina Facebook, che finalmente tornava nel feed dei nostri follower. Parliamo di cifre di milioni di articoli letti.

 

Poi, pochi giorni dopo, Biden, in una sua conferenza stampa senile, accusò i social di seminare la morte, perché consentono le fake news su coronavirus e vaccini. Trac. Poche ore dopo, il traffico verso il nostro sito torna ad andare giù.

 

Lo abbiamo detto, lo ripetiamo: il COVID è essenzialmente un processo di allineamento. I social media si allineano ai mainstream media (prima dicevano cose diverse, opposte perfino: chiedete a qualche elettore M5S, magari se lo ricorda), e tutti insieme si allineano al potere politico-sanitario-economico mondializzato.

 

Il COVID è essenzialmente un processo di allineamento. I social media si allineano ai mainstream media (prima dicevano cose diverse, opposte perfino: chiedete a qualche elettore M5S, magari se lo ricorda), e tutti insieme si allineano al potere politico-sanitario-economico mondializzato

L’allineamento prevede giocoforza l’esclusione di ciò che risulta non-riformabile. Abbiamo già scritto tante volte anche questo: preparatevi, perché tutto questo succede perché hanno già calcolato che una parte dei loro clienti-elettori-consumatori può e deve essere sacrificata, per il beneficio della maggioranza bovina, che segue docilmente quel che le si dice, e con i cui numeri si può comunque continuare a vivere, senza contare che delle mucche la qualità che interessa più al potere, nell’ora della Cultura della Morte realizzata, è la facilità con la quale si lasciano portare verso il macello.

 

Il nostro segmento di umanità è già calcolato come sacrificabile, anzi è già sacrificato in questo momento: altrimenti non ci spieghiamo come un’azienda di cui siamo clienti ci molesti fino a farsi querelare (è quello che ci riserviamo di fare), come un partito tradisca i suoi elettori nel modo spudorato, come un governo arrivi a offendere i suoi cittadini sino a impedire loro di presenziare al primo giorno di scuola dei loro figli (se non lo avete sentito: nuova delle ultime ore, green pass per i genitori per entrare a scuola, a poche ore dal debutto di tuo figlio alle elementari).

 

Come dicevamo ancora mesi fa, sì, questa è la ricetta per una società in conflitto, per un apartheid basato sull’mRNA, per una «guerra civile» biotica. Discriminazioni tra fazioni. Accuse. Tensioni.

 

Non siamo sicuri che questo sia qualcosa che il manovratore ha programmato: a volte ci pare che al sommo vertice ci sia solo una beota, stolida stupidità. La stupidità di chi ha sempre viaggiato con l’autista, non ha mai avuto una partita IVA, e non ha mai dovuto difendere i propri figli.

Tutto questo succede perché hanno già calcolato che una parte dei loro clienti-elettori-consumatori può e deve essere sacrificata, per il beneficio della maggioranza bovina, e con i cui numeri si può comunque continuare a vivere: delle mucche la qualità che interessa più al potere, nell’ora della Cultura della Morte realizzata, è la facilità con la quale si lasciano portare verso il macello

 

Eppure, un minimo di saggezza dovrebbe averla conservata qualcuno, da qualche parte, perfino nella stanza dei bottoni. Se togli la parola alle persone, cosa ottieni?

 

Se togli la ragione, cosa ottieni?

 

Riformuliamo in greco: se togli il logos, cosa ottieni? Risposta: il contrario del logos. Il caos.

 

Non abbiamo certezza che, differentemente dai proclami dei loro venerabili maestri (Ordo ab Chao) essi sappiano gestire il caos di una società divisa, impoverita ed esasperata come quella che stiamo vedendo precipitare nelle nostre città ogni giorno di più.

 

Torniamo a noi.

 

In soldoni: questa volta pare ci abbiano cancellato del tutto da Facebook. Cioè, come si dice ora, «depiattaformato». Il deplatforming, dobbiamo guardare in faccia la triste realtà, funziona: chiedete ad Alex Jones, chiedete a Milo Yannopoulos, chiedete a Donald Trump. Personaggi un tempo popolarissimi e decisivi, poi dimenticati una volta che Facebook, Twitter, Apple, etc. hanno deciso di disintegrare la loro presenza e la loro memoria dalla faccia della terra.

 

Se togli il logos, cosa ottieni? Risposta: il contrario del logos. Il caos

Il destino di Renovatio 21, quindi, è finire nell’oblio? No. Neanche per idea. La sfida che abbiamo davanti è riuscire a vivere e prosperare senza i social media. Essere più forti della censura. Credere nella libertà al punto da tenercela anche quando qualcuno di fatto ce la leva. Far splendere la verità in quest’era di menzogna, nonostante la tenebra che ci viene gettata sopra. Perché, come dice il Signore, solo la Verità ci rende liberi.

 

Della causa che probabilmente intenteremo al social media vi faremo sapere, abbiamo già lungamente discusso con gli avvocati. Il percorso non è facile. Avete presente: Davide e Golia.

 

Intanto, aiutateci, e continuate a stare con noi, a cercarci. Restiamo in contatto. Iscrivetevi alla newslettera (sì, con la «a») di Renovatio 21.

 

Iscrivetevi al nostro canale Telegram.

 

Scriveteci, anche solo per salutare. Già in moltissimi di voi ci scrivono per qualsiasi cosa. Noi rispondiamo, aiutiamo come possiamo.

 

Aiutateci anche voi: per chi vuole collaborare in qualsiasi modo con il nostro gruppo, questo è il momento.

 

E infine, sì: potete offrire qualcosa di intimo. Questo è un luogo dove non si chiedono danari, ma qualcosa di estremamente più prezioso: offriteci un vostro pensiero, una preghiera.

 

Noi non andiamo da nessuna parte. Restiamo qui a combattere, per almeno altri decenni.

 

Perché questa è la lotta per la Vita e la Civiltà. La lotta per la rigenerazione del XXI secolo.

 

 

Roberto Dal Bosco

Fondatore di Renovatio 21

 

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Ecco lo shop di Renovatio 21. Cose belle per far vivere la vera informazione, libera e necessaria

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Qualche lettore se ne sarà accorto. Sì, abbiamo lanciato un negozio online, uno shop, come si dice – o almeno l’embrione di esso.

 

Non è facile come sembra: non avendo grande aiuto, e nessun capitale a disposizione, ci abbiamo messo anni. Troppi anni. Ora, tuttavia, anche questo nuovo elemento costitutivo di Renovatio 21 è stato approntato.

 

Il lettore capisca cosa significa: costruire un sistema di vendita, e ancora più importante costruire le cose da vendere, è uno sforzo necessario, praticamente obbligato della nostra traiettoria. Perché, lo ripetiamo, vogliamo vendervi qualcosa di bello, qualcosa di nostro, perché rifiutiamo totalmente la logica pubblicitaria di internet.

 

Cioè: vi chiediamo se volete comprare una maglietta, una felpa, un berretto, un rosario (e altre cose che ora via via aggiungeremo) perché non vogliamo vendere i nostri lettori.

 

Proprio così. Lo shop di Renovatio 21 esiste perché non vogliamo trafficare le informazioni di chi ci legge. Lo shop di Renovatio 21 esiste perché noi amiamo i nostri lettori. E quindi vogliamo rispettarli, e proteggerli.

 

Abbiamo rifiutato le profferte di quanti negli anni avrebbero voluto far pubblicità su Renovatio 21, attratti dal traffico e sconvolti dall’essenza di spot di sorta. Notatelo: non ci sono banner invasivi, rilanci a prodotti che avete appena veduto in rete (o di cui avete parlato in presenza di un telefonino…), non ci sono video che partono automaticamente, con l’audio impossibile da spegnere.

 

Abbiamo rifiutato perché se tra gli obiettivi di Renovatio 21 c’è la lotta contro il sistema di sorveglianza e repressione reso possibile dal digitale, e la costituzione di una comunità di esseri umani che vogliono rimanere tale, e sostenersi secondo morale, non possiamo accettare alcuna collaborazione con chi non ha questi scopi nel cuore, ma solo lo sfruttamento economico e psicologico.

 

Vi chiediamo, quindi, di contribuire a mantenere viva la informazione libera – e necessaria! –acquistando qualcosa dal nostro negozio.

 

Per l’eCommerce di Renovatio 21 abbiamo creato una nuova pagina dedicata nuova del sito. Al contempo, una vetrina dello shoppo è visibile anche qui. Sono accettati tutti i pagamenti possibili (PayPal, carte di credito, etc.), mentre per bonifici e altro dovreste contattarci.

 

Abbiamo, per l’occasione, realizzato nuovi prodotti.

 

Abbiamo la sorprendente maglia Dark MAGA Power, l’abbiamo chiamata così.

 

L’artigiano di serigrafia che l’ha realizzata (perché, sì, la serigrafia – che dura nel tempo e nei lavaggi, a differenza della stampa digitale – la facciamo a mano in Italia) ha dichiarato che si tratta di una delle magliette più forti che ha realizzato. La precisione della stampa manuale, dove il nero è il fondo della maglia, con il singolo capello del soggetto che è pennellato sul cotone organico al 100%, ci rende piuttosto orgogliosi. Il contenuto, pure: il lettore riconosce il segno distintivo di tante grafiche e immagini passate su Renovatio 21, i personaggi con gli occhi a pieno colore, in realtà qualcosa che il fondatore mandava in stampa nelle copertine dei libri già lustri fa.

 

 

Il Dark MAGA Power, volendo, potete portarlo anche nella nostra comoda, calda felpa con cappuccio.

 

 

Poi: un lettore ci aveva chiesto di fare una maglia crociata con la Croce della Vittoria: detto, fatto.

 

 

Croce di San Patrizio, detta anche Croce Celtica: eccovela.

 

 

La Croce Pieficcata forse non l’avevate mai veduta, ma eccola qui, in una maglia che neanche Ralph Supermaxieroe. In realtà, il simbolo è visibile in alcuni palazzi e chiese del mantovano.

 

 

 

 

La Croce Accerchiellata è bella assai.

 

 

Abbiamo poi iniziato la produzione delle Felpe Crociate. Sono disponibili quella con la Croce di Lorena, Croce di San Giacomo, Croce di San Patrizio, Croce Patente, Croce Pieficcata, Croce di Gerusalemme.

 

 

Un berretto Donald Kraken, magari lo volete.

 

 

 

Restano disponibili i rosari lignei, quello color legno e quello nero. Ne abbiamo subito pronti alla spedizione uno e uno.

 

 

 

Rimangono disponibili, al momento, le Maglie Crociate della prima tornata: Croce di Gerusalemme, Croce di San Giacomo, Croce di Lorena, Croce Patente, Croce di Custodia. Possiamo spedire, per ora, anche la maglia Donald Kraken.

 

 

Per chi invece vuole contribuire direttamente, c’è il solito modo.

 

 

Donazione con PayPal o carta di credito


 

Donazione con bonifico bancario

 

Roberto Dal Bosco

Banca Isybank

Causale «Sostegno al giornalismo indipendente»

IBAN IT69U0338501601100000159958

 

Grazie di cuore cari lettori.

 

Dovranno ucciderci per far sì che vi lasciamo. Ma anche dopo, tuttavia, non è detto che non continueremo ad essere con voi.

 

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Renovatio 21 oltre i 16.000 articoli. In futuro c’è molto altro

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Renovatio 21 ha superato i 16.000 articoli pubblicati.   In realtà, nel momento in cui scriviamo, gli articoli pubblicati sono 16.184. Ci eravamo prefissi di scrivere a ogni migliaio di articolo che si aggiunge, ma il lavoro è così tanto, e così intenso che non ci siamo accorti di aver superato anche questo tornante.   Bel ritmo: l’articolo di quota 15.000 è di fine novembre 2024, quindi il ritmo è di più di 300 articoli al mese.

Acquistate le Maglie Crociate

Se qualche lettore conosce un altro sito così, ci dica pure. Mica ci arrabbiamo: certo, non fateci il paragone con le grandi testate mainstream, che hanno centinaia di addetti (che epperò finiscono talvolta, per qualche ragione, a copiare noi), hanno tanti soldi dalla pubblicità (che ottengono vendendo le informazioni degli utenti, cioè vendendo voi), e magari pure qualche finanziamento pubblico, magari neanche solo italiano – la notizia che USAID pagava la BBC ci ha fatto pensare: e l’Italia…?   Vi diciamo anche che, prima che arrivasse la censura internet su tutte le piattaforme, non dico che Renovatio 21 se la giocasse in fatto di traffico con i grandi giornali, ma quasi… sempre considerando quanta gente, quanto sforzo economico e cerebrale è a disposizione dei due termini del confronto.   Chi vi scrive lavora alacremente fuori da Renovatio 21 per consentirvi di leggere Renovatio 21. Un lavoro fatto solo dal vostro affezionatissimo e dal pugno di valorosi collaboratori che aiutano. A discapito di qualsiasi cosa: famiglia, portafoglio, vita privata – più il rischio di essere portati per qualche ragione in tribunale da qualcuno che ha i soldi per farlo.   Certo, è snervante. Refusi a parte (problema invincibile come un’idra dalle infinite teste, si è detto), trovatemi un qualsiasi articolo di questa testata, e analizzatene le differenza tra esso e quello di qualsiasi altro giornale, anche milionario, in circolazione: dove vi è il maggior approfondimento?   Dove sono pubblicate immagini e video più esplicative (tanti siti, ancora oggi, vanno avanti con giornalismo «cieco», aniconico, quasi che internet non esistesse)…?   Dove è data una visione più chiara, storicamente spiegata, non contraddittoria, di qualsiasi tema?

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Da dove potete prendere le informazioni adatte per formarvi, più che un’idea della notizia, il quadro totale che la contiene?   Dove trovate le predizioni più folli – dai vaccini, alle zanzare OGM, ai robocani – la cui verità poi diviene evidente a tutti?   Dove trovate lo humor e la bizzarria più scatenata, dalle risse aeroportuali agli struzzi in istrada, alla battaglia senza quartiere portata innanzi contro il mondo cetaceo?

Acquista la t-shirt DONALD KRAKEN

Sarebbe bello tirarsela rispetto alla qualità di Renovatio 21, ma non c’è tempo, e soprattutto, non è il caso: perché fino a che l’operazione non sarà pienamente sostenibile, ed espandibile, c’è poco da lodarsi ed imbrodarsi.   Ora, avete visto: abbiamo cercato di allargare i modi di sostegno al sito con la vendita di moda, con le maglie crociate e la maglia del Donald Kraken (chi non ha capito il significato epocale di essa, peggio per lui: il ricordo di quest’era secondo noi non può essere indicato meglio).   Abbiamo aggiunto i rosari lignei. Perché, sapete, per Renovatio 21 la religione, e la sua bellezza, sono importanti. Ora ci apprestiamo a lanciare nuovi prodotti che ci permettano di esistere. Tanto altro c’è in futuro: solo dateci modo di portarvelo.   Nel frattempo, aiutateci ad andare avanti. Ve lo chiediamo dal profondo del nostro essere.   Perché, come ci siamo trovati a scrivere ad un lettore, noi vi vogliamo bene. Non che la cosa sia facilmente spiegabile, né totalmente programmata. Ma è così: verso i nostri lettori sentiamo solo un sentimento di affetto, un desiderio di unione e protezione. Già questo, se ci pensate, ci differenzia da chiunque altro.   Fate una donazione con PayPal, sempre specificando la causale: «Sostegno al giornalismo indipendente»   SOSTIENI RENOVATIO 21
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Ecco i rosari lignei di Renovatio 21

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Sono ora disponibili i rosari lignei di Renovatio 21, collane artigianali fatte in Italia una ad una.

 

Si tratta di rosari fatti a mano con perle di legno. In particolare va sottolineato come qui non sia utilizzato il classico nodino – quello per cui, tirando anche con poca forza, la collana tende a spezzarsi – ma il cosiddetto «nodo dell’orefice», che richiede tempo e perizia artigianale.

 

Ciascuno dei rosari è fatto a mano, uno ad uno, con ore di lavoro manuale.

 

Il che vuol dire che quando farete l’ordine, mani artigiane inizieranno a lavorare al vostro personale rosario.

 

Quanto prima, quindi, la collana completata sarà, spedita a casa vostra.

 

Abbiamo al momento due colori: nero e fulvo (color legno).

 

Rosario ligneo nero

 

 

 

Rosario ligneo fulvo

 


cards

Con tecnologia paypal

 

Il prezzo è 69€ con spedizione gratuita.

 

Per ogni domanda potete scriverci.

 

Renovatio 21 chiede ai lettori di aiutare la sua missione acquistando i rosari lignei ora in vendita sul sito.

 

La preghiera, come ribadiamo spesso qui, è un atto fondamentale per la vita spirituale dell’essere umano – e la restaurazione della sua pratica è parte fondamentale della rigenerazione della nostra società.

 

Pregate anche per noi, cari lettori.

 

Aiutateci, come potete.

 

Vi ringraziamo.

 

Renovatio 21

 

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