Necrocultura
Elon Musk contro Bill Gates e gli emoji trans dell’«uomo incinto»

Elon Musk in un tweet infilza contemporaneamente Bill Gates e gli emoji transessualisti con l’«uomo incinto».
In un post di poche ore fa, il Musk ha messo le foto del sultano del vaccino globale e del nuovo emoticon trans, creando un qualche collegamento semantico tra le due cose.
La didascalia dice moltissimo:
«Nel caso doveste perdere un’erezione velocemente
in case u need to lose a boner fast pic.twitter.com/fcHiaXKCJi
— Elon Musk (@elonmusk) April 23, 2022
Si tratta di uno degli affronti più diretti fatti dal Musk, attuale uomo più ricco del mondo sulla carta, contro il Gates, che è stato in cima alla classifica dei paperoni per decenni.
Le differenze tra i due non potrebbero essere più grandi. Musk è partito davvero dal nulla, Gates è un figlio di papà.
Musk si oppone all’obbligo vaccinale e ha messo in dubbio fortemente i lockdown e la narrazione COVID, Gates finanzia con i suoi miliardi le farmaceutiche l’OMS e una ridda di altri enti per creare e mantenere lo stato pandemico.
Musk ritiene che il calo demografico sia il più grande problema della civiltà e che la sovrappopolazione sia un mito tossico, Gates investe ulteriori miliardi in aborto e contraccezione.
Musk fa prodotti che sono amati alla follia dai consumatori (le Tesla) o che stanno aiutando l’umanità a tornare nello spazio (SpaceX), Gates fa prodotti che molti odiano (Windows, office, etc.) e a cui in vari casi si sentono condannati.
Come riportato da Renovatio 21, Gates si sta interessando del clima in un modo davvero inquietante (cospargere il celo di solfato per oscurare il sole), sull’argomento ha scritto un libro e può educare alla sua visione ambiental-misantropica diecine di capi di Stato tutti in una volta. Quando, intervistato, gli è stato chiesto se quindi da buon ecologista possiede un’auto elettrica ha risposto che sì, era orgoglioso della sua Porsche Taycan. La Tesla, cioè la macchina elettrica per eccellenza, non la ha evidentemente considerata.
Anzi. In un podcast di Joe Rogan Musk ha rivelato che il Gates avrebbe scommesso in borsa contro le azioni Tesla. Gli è andata male, ma tanto vi sono i guadagni fatti con vaccini etc.
Non c’è solo un battibecco tra miliardari in questa storia.
C’è lo scontro tra due idee del mondo. Da una parte il mondo vaccinato-sterilizzato-sottomesso-transessualizzato, dall’altra parte chi vi si oppone, gli uomini liberi. Da una parte la Necrocultura, dall’altra parte l’umanità.
In questo sardonica perculazione, c’è lo scontro tra la vita e la morte. Il Bene e il Male.
Viva Elone.
Necrocultura
La terapia antirigetto sta finendo. Il tempo dei mostri e delle vacche sacre arcobaleno pure

Nella vita è capitato a tutti, magari giocando da bambini, di infilarsi una scheggia sotto pelle. A quel punto interveniva la saggezza della mamma o della nonna: non ti preoccupare, il corpo espellerà il pezzettino di legno, è una reazione naturale.
Il corpo non tollera qualcosa di altro da sé, qualcosa di contrario al suo programma.
Che poi è la grande questione – rimossa, censurata nel palcoscenico pubblico – dei trapianti: ti dicono che hanno trovato un donatore «compatibile», poi però il trapiantato finché campa deve pigliare farmaci che impediscano il rigetto dell’organo alieno inserito nel suo corpo (uccidendo un’altra persona, ma questo è un altro discorso…fino ad un certo punto). Un modo come un altro – ce ne sono vari altri, tutti di gran moda – di diventare ad vitam cliente di Big Pharma.
In pratica l’immenso business dei trapianti non si reggerebbe senza le droghe che reprimono la natura e i suoi processi fisiologici. In mancanza di farmaci antirigetto, la realtà dei trapianti si manifesterebbe per quello che è: una discendenza del mostro gotico di Frankenstein.
Ora, lo stesso fenomeno si può dire lo abbiamo subìto per la mente. Non solo la nostra, ma quella di tutta la società mondiale.
Sostieni Renovatio 21
Per decadi (in ispecie l’ultima), hanno trapiantato nel cervello dei singoli e dei popoli ogni sorta di aberrazione: ecco i matrimoni gay, ecco il feticidio come diritto assoluto, ecco la morte di Stato per deboli ed ammalati, ecco gli immigrati importati e privilegiati, ecco il fanatismo climatico appaltato alla ragazzina Asperger, ecco i sieri genici obbligatori, ecco i bambini castrati e imbottiti di ormoni sintetici (prodotti forse biochimicamente nemmeno troppo lontani dai quelli usati per evitare il rigetto di organi altrui).
Non è la prima volta che nella società umana sono innestati tessuti mostruosi – la decadenza è simile per ogni civiltà – e nel tempo, emersa la loro incompatibilità con la vita, sono stati combattuti e infine esplusi. Essi, per potersi mantenere e replicare all’interno del corpo sociale, richiedono dosi potenti di immunosoppressori e di cocktail antirigetto.
Adesso sappiamo come ciò avveniva: dalla nuova amministrazione americana apprendiamo che serque infinite di enti, conventicole e movimenti venivano pagati da USAID (che, con un budget di 50 miliardi, poteva distribuire 1 miliardo di dollari a settimana) per megafonare l’aberrazione, la riforma antinaturale della società.
L’orda di effeminati infervorati, di obese con la chioma viola, di psicosessuologhe oltranziste, di avvocaticchi d’assalto, e di comizi, corsi di aggiornamento, conferenze e concerti di riporto, non erano un fatto organico, spontaneo. No. Erano innaturali come i capelli pittati o il davanzale al silicone di un trans disperato: erano tutti lì, a suonare lo stesso spartito, solo perché pagati per diffonderlo urbi et orbi, sulla pelle dei più vulnerabili.
Siccome ogni società umana rimasta sana tende alla propria sopravvivenza e non tollera inclusioni ad essa incompatibili, era indispensabile una propaganda senza requie, ed era necessario pure abbinarla alla censura, per spegnere i globuli bianchi ancora in circolazione.
Per decenni siamo stati drogati per accettare il gender, l’Ucraina democratica, ogni sorta di diktat della cultura della morte. Ci hanno iniettato oceani di sostanze antirigetto. La scuola, le serie TV, lo sport, i film, Sanremo… la terapia è stata ubiqua e persistente. Eppure – ci viene da sorridere – siamo ancora qui. E stiamo per assistere alla fine di questa cura fallita.
Possiamo sperare che la chiusura dei rubinetti da parte dello Stato profondo americano produrrà esiti da non credere: muri di opposizione si sbricioleranno, agenti della necrocultura cambieranno mestiere, armate di attivisti agguerriti svaniranno lasciando il nulla dietro di sé. Vacche sacre arcobaleno si dissolveranno.
Niente di tutto questo esisteva davvero: si trattava di una presenza disorganica nelle nostre vite, che pensavamo di non poter scacciare mai, ma che stava lì solo perché qualcuno pagava un esercito di piccoli mostri mercenari per tenerla in piedi.
Aiuta Renovatio 21
Qualche esempio concreto lo abbiamo appena veduto.
Nello studio ovale, il presidente ha investito del massimo potere sanitario il re dell’antivaccinismo mondiale. E nel discorso di investitura, ha citato l’autismo, e il numero tragico di cui è (era…) proibito parlare in pubblico: pochi anni fa i bambini autistici erano uno su 10.000, ora nello spettro se ne conta uno ogni 38.
A Monaco, davanti ai papaveri europei e mondiali, il vicepresidente americano ha parlato, chiamandolo per nome e cognome, di Adam Smith-Connor, il veterano britannico arrestato e condannato per aver pregato in silenzio dinanzi a una clinica abortista.
Ora, capiamoci: questa storia di Connor era circolata solo sui siti pro-life, e in Italia probabilmente gli unici a conoscerla erano i lettori di questa testata. Ora invece ne parla il numero 2 della superpotenza egemone, e in faccia ai burocrati parassiti che vegetano ai vertici della geopolitica planetaria.
È come se il nostro piccolo mondo antico fosse ora il mondo intero.
Quelle che sembravano energie sprecate, storie dimenticate, battaglie perdute, sono ora al centro di tutto, nella stanza dei bottoni. O almeno, pare proprio che sia così. Stropicciamoci gli occhi: era solo l’incubo di una lunga notte.
Il tempo dei mostri sembra che stia per finire, la natura si riapproprierà dei suoi spazi come un elastico di ritorno, e presenterà i suoi conti. Mai avremmo pensato di vedere il momento in cui d’improvviso diventa possibile dirlo.
Dopo la disintossicazione della società dal trattamento di immunosoppressione massiva forse si prepara una nuova vittoria della realtà e della vita.
Roberto Dal Bosco
Elisabetta Frezza
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Necrocultura
Il piano inclinato della morte cerebrale

Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Necrocultura
Nunzio apostolico in Germania: l’Europa si sta suicidando con aborto, eutanasia e ideologia di genere

L’arcivescovo Nikola Eterovic, nunzio apostolico in Germania, ha messo in guardia dal «suicidio» dell’Europa dovuto alla promozione dell’aborto, dell’eutanasia e dell’ideologia di genere. Lo riporta LifeSite.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa cattolica tedesca (KNA), monsignor Eterovic ha recentemente lanciato l’allarme durante un sermone nel suo paese d’origine, la Croazia, in merito alla grave crisi demografica che sta attraversando la civiltà occidentale.
L’arcivescovo ha detto che l’Europa è afflitta da una «Cultura della morte» dovuta all’aborto e all’eutanasia. Vede il crollo demografico nella maggior parte dei paesi europei come un «segno di suicidio».
Iscriviti al canale Telegram
Il monsignore ha anche messo in guardia dall’ideologia di genere, che vede come una forma di «colonizzazione ideologica» dell’Europa diretta contro la comprensione cristiana della famiglia.
Il nunzio apostolico ha descritto la guerra tra Russia e Ucraina come un segno di «suicidio sociale», perché due Paesi storicamente cristiani si stanno combattendo.
«Se un uomo rompe con Dio, se uccide simbolicamente Dio, allora, purtroppo, uccide anche se stesso: perde il fondamento su cui si regge, disprezza i valori che, tra le altre cose, hanno plasmato l’Europa e reso possibile il fiorire della civiltà occidentale», ha detto Eterovic.
Nonostante i tassi di natalità siano ben al di sotto del livello di sostituzione in quasi tutti i paesi europei, i governi di Danimarca e Finlandia hanno recentemente allentato le loro leggi sull’aborto, aumentando il limite dell’aborto da 12 a 18 settimane.
Aiuta Renovatio 21
Nel frattempo, il Regno Unito è attualmente impegnato nell’approvazione di una legge sull’eutanasia simile al MAiD, cioè la tremenda eutanasia canadese.
Tutti questi, assieme a tanti altri che su questo sito documentiamo ogni giorno, sono segni di quella che Renovatio 21 chiama Necrocultura, che è la Mortis Cultura, la Cultura della Morte, di cui parlava Giovanni Paolo II nell’Enciclica Evangelium Vitae.
La Necrocultura è ora il sistema operativo della politica e della vita quotidiana, è la forza di gravità artificiale che vuole spingere l’essere umano verso la sua terminazione, passando per la sua umiliazione. Questo sito documenta dalla sua nascita tale fenomeno, che si concretizza in un’agenda nemmeno occulta di ritorno sul pianeta del sacrificio umano.
Sempre più figure di spicco, da Tucker Carlson a Elon Musk, pur nella loro declinazione, paiono aver capito l’essenza della Necrocultura e il suo potere sull’ora presente.
Cosa si farà per combatterla è cosa che riguarda non solo loro, ma anche lo stesso lettore che sta leggendo questa riga.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine screenshot da YouTube
-
Spirito2 settimane fa
Mons. Viganò: il mercoledì delle ceneri lo ricordano Trump e Melania, mentre i vescovi pensano al Ramadan
-
Vaccini2 settimane fa
Kennedy e il morbillo in Texas: la verità
-
Salute2 settimane fa
I malori della 10ª settimana 2025
-
Animali2 settimane fa
Collassato più di 1 milione di colonie di api. Gli scienziati cercano risposte
-
Spirito2 settimane fa
Il Vaticano continua i suoi messaggi pro-Ramadan, verso la neoreligione mondialista
-
Occulto1 settimana fa
Sacerdote costaricano afferma che Francesco è un massone, non un vero papa
-
Immigrazione1 settimana fa
L’ambasciatore russo in Italia parla del conte Kalergi
-
Sanità1 settimana fa
Il nuovo direttore dell’Istituto della Sanità USA si oppone all’obbligo vaccinale