Controllo delle nascite
Elon Musk contro lo spopolamento della Terra
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2022/04/elone-muskone-scaled.jpg)
Ancora una volta Elon Musk, sulla carta l’uomo più ricco del mondo, parla del crollo della popolazione come uno dei più grandi rischi che sta affrontando l’umanità.
Musk ha trattato direttamente il tema durante un’intervista condotta da Mathias Döpfner, CEO dell’editore tedesco Axel Springer.
Döpfner chiede a Musk cosa lo tiene sveglio la notte. Musk risponde che si tratta del tasso di natalità negativo che «potrebbe essere la più grande minaccia per il futuro della civiltà umana».
Musk rileva come che i cosiddetti «esperti» stanno diffondendo il mito secondo cui il pianeta è sovrappopolato, e che la maggior parte della gente agisce sotto questa impressione.
«Questo non è vero. La Terra potrebbe mantenere una popolazione molte volte il livello attuale. E il tasso di natalità è sceso follemente».
Dopo aver citato il caso del Giappone, dove calcola che a breve la popolazione sarà dimezzata, Musk se la prende anche con le statistiche ONU:
«Abbiamo queste stime ridicole sulla popolazione delle Nazioni Unite che devono essere aggiornate perché semplicemente non ne fanno senso, davvero».
Musk avverte di «una demografia capovolta dove ci sono tanti anziani e pochissimi giovani» che creerà un quadro di grande instabilità.
Come riportato da Renovatio 21, patron di Tesla e SpaceX non è nuovo a questo genere di discorsi.
«Il collasso della popolazione è potenzialmente il rischio maggiore per il futuro della Civiltà» aveva dichiarato l’anno passato.
Musk è in questi giorni impegnato nel tentativo di acquistare il 100% di Twitter per ripristinare la libertà di espressione, che Musk ritiene parimenti un imperativo della Civiltà.
Si sta trovando contro un potere che non è nemmeno interessato ai 46 miliardi di dollari messi sul piatto: interessa, invece, il dominio del discorso.
E un punto saldo del discorso del potere, da decadi a questa parte, è inscalfibile: bisogna ridurre la popolazione, bisogna avere meno umani sul pianeta dice il Padrone del Mondo.
Siamo grati a Elon che si sta scagliando contro la Cultura della Morte e i suoi bavagli.
Impossibile negarlo. Arrivato per una strada tutta sua, ha capito praticamente tutto.
Elon Musk sta conducendo in questo momento il più grande attacco alla Necrocultura.
Immagine screenshot da YouTube
Controllo delle nascite
In Giappone 1 casa su 7 è sfitta: pesa l’inverno demografico
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/casa-abbandonata-Hokkaido.jpg)
Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di AsiaNews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Sono 9 milioni quelle non abitate, quasi il 14% del patrimonio edilizio residenziale del Paese. Un fenomeno destinato ad aumentare con l’invecchiamento della popolazione. A incidere è lo spostamento delle persone delle prefetture periferiche verso Tokyo, ma anche gli anziani che muoiono o vanno in casa di riposo. Gli edifici non sono oggetto di manutenzione, esposti a crolli e incendi dolosi.
È l’inarrestabile invecchiamento della popolazione nipponica (anche nel 2023 il numero delle nascite ha toccato un minimo storico) il fattore principale alla base dell’aumento senza precedenti del numero di case sfitte e abbandonate in Giappone.
Secondo un’indagine governativa pubblicata il 30 aprile, le abitazioni non occupate sono in tutto 9 milioni, il 13,8% del totale nel Paese, ovvero 1 su 7. Ad influire sul dato anche il progressivo spopolamento delle prefetture periferiche – il tasso è maggiore a Wakayama e Tokushima, al 21,2%, seguite da Yamanashi, al 20,5% – eccezion fatta per quella di Tokyo.
Circa la metà delle case sfitte (akiya in giapponese) 4,76 milioni, è in affitto o in vendita, secondo i dati rilasciati dal Ministero degli Interni, mentre altre 380mila sono destinate ad un uso stagionale o occasionale. Ma il dato più significativo è il numero delle case abbandonante e senza destinazione d’uso, aumentato di 370mila unità rispetto alla precedente indagine governativa: attualmente sono 3,85 milioni, numero più alto mai registrato.
Molti di questi edifici presentano condizioni precarie, con finestre poco illuminate, muri ricoperti di vegetazione rampicante e coperture instabili. Sono esposti spesso al rischio di crollo perché mancanti di manutenzione per molto tempo, nonché agli incendi dolosi che minano la sicurezza del quartiere, diventando anche luoghi di scarico illegale di rifiuti.
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L’indagine, condotta l’ultima volta a ottobre 2023, è realizzata ogni 5 anni dal 1948. L’incremento senza sosta del numero di case disabitate si registra a partire dal 1973: il dato è raddoppiato negli ultimi 30 anni, in linea con il protrarsi da decenni in Giappone dell’inverno demografico. Di contro, aumenta il numero di lavoratori stranieri nel Paese, anche a seguito di iniziative politiche, non da ultima la decisione del Gabinetto dello scorso marzo di permettere a ulteriori 820.000 persone di partecipare ai programmi di collocamento fino al 2028.
È la morte delle persone anziane – anche i decessi registrano un numero record: 1.590.500 nel 2023 û a contribuire all’aumento del numero di case sfitte. Ma anche il loro trasferimento nelle case di cura; nonché il fenomeno delle «famiglie nucleari», con i figli che vivono insieme ai genitori, anche se separati. Inoltre, dopo i decessi, le case ereditate dai parenti vengono trascurate e lasciate incustodite a causa degli alti costi di demolizione e altre difficolta, tra cui le scarse possibilità di commerciabilità.
La previsione per il futuro è che il numero delle case akiya sia destinato ad aumentare, soprattutto a causa dell’invecchiamento della generazione dei baby boomer.
Per contrastare questa tendenza lo scorso dicembre il governo ha affinato una legge secondo la quale i funzionari comunali possono chiedere ai proprietari delle abitazioni sfitte di seguire delle specifiche regole di gestione degli edifici.
Se le indicazioni non vengono rispettate, le case abbandonate non potranno più beneficiare di agevolazioni fiscali.
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Immagine di Boccaccio1 via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
Ambiente
Fermare il cambiamento climatico con «l’abbattimento della popolazione tramite pandemia mortale»: parla un professore
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Interesting thing to say. pic.twitter.com/HN6WiMR161
— RAW EGG NATIONALIST (@Babygravy9) May 13, 2024
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Davanti ad una ridda di commenti, l’esperto in seguito ha poi puntualizzato che per «l’abbattimento della popolazione» intendeva in realtà «un crollo improvviso dell’attività economica. Non le persone che muoiono», ha affermato. «Sto parlando di una riduzione dell’attività economica, NON di una riduzione della popolazione», ha affermato ancora.RIGHT, I AM DELETING THE INITIAL TWEET NOW. NOT BECAUSE I REGRET IT, BUT BECAUSE SO MANY PEOPLE OUT THERE HAVE MISTAKENLY, OR INTENTIONALLY, TAKEN IT THE WRONG WAY. pic.twitter.com/5S65IIN8Rb
— Bill McGuire (@ProfBillMcGuire) May 12, 2024
«Ditemi come le emissioni possono diminuire del 50% necessario entro 66 mesi, se non a causa di un grave shock socio-economico come una grave pandemia, una guerra nucleare o una catastrofe geofisica globale. Sto parlando di una ridotta attività economica, NON di una riduzione della popolazione» ha continuato.It’s about suddenly falling economic avctivity. Not people dying.
— Bill McGuire (@ProfBillMcGuire) May 12, 2024
No I don’t. You tell me how emissions can fall by the 50 percent needed within 66 months, if not due a major socio-economic shock such as a major pandemic, nuclear war or global geophysical catastrophe.
I am talking about reduced economic activity NOT reduced population. https://t.co/kEGFnKp5p1 — Bill McGuire (@ProfBillMcGuire) May 12, 2024
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Controllo delle nascite
Oligarcato e Necrocultura: il capo di BlackRock elogia la depopolazione e la sostituzione degli umani con le macchine
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/05/mamma-bambino-robot-killer-Renovatio-21.jpg)
Sorprendenti ammissioni del CEO di BlackRock Larry Fink durante un evento del World Economic Forum organizzato la scorsa settimana in Arabia Saudita.
L’incontro speciale del WEF – chiamato s Special Meeting on Global Collaboration, Growth and Energy for Development – comprendeva 50 sessioni attorno a tre temi principali: crescita inclusiva; collaborazione globale; ed energia per lo sviluppo. «Nel corso di due giorni, 1.000 leader globali ed esperti provenienti da governi, imprese e società civile si sono riuniti per discutere su come affrontare le più grandi questioni che affliggono il mondo» scrive il sito del gruppo estremista di Klaus Schwab.
Fink, alto papavero dell’oligarcato mondiale, è un habitué di Davos, dove negli anni si è fatto notare per considerazioni notevoli come l’accelerazione dell’abolizione del contante favorita dalla guerra in Ucraina.
Il presidente di BlackRock – fondo di investimenti che ha asset in gestione per 10 trilioni di dollari, secondo alcuni al centro della crisi energetica globale – ha parlato in una sessione chiamata «Investing in a Global Fracture» («Investire in un contesto di frattura globale») trattando di stimoli fiscali e dell’innovazione per creare un «ciclo di investimento molto ampio».
Il sito del WEF, tuttavia, non riporta come il Fink sia finito a parlare, in termini che sembrano elogiativi, della contrazione della popolazione in rapporto all’ascesa dei robot, un fenomeno da lui associato ad una futura fase di benefizio economico.
«Posso sostenere l’idea dei Paesi con la popolazione in contrazione» attacca il Fink, per poi cercare di inquadrare meglio la questione per partire con il suo pensiero all’apparenza controintuitivo.
«È qualcosa di cui non si è ma parlato, sapete, siamo abituati a pensare che una popolazione in contrazione è la causa di una crescita negativa, ma nelle mie conversazioni con i leader… questi grandi Paesi sviluppati che hanno leggi xenofobiche per l’immigrazione che non permettono a nessuno di entrare con popolazioni che si restringono… questi Paesi sviluppano rapidamente la robotica e la tecnologia dell’Intelligenza Artificiale».
«Se la promessa di tutto questo – e non sto dicendo che succederà – trasforma la produttività, cosa che la maggior parte di noi pensa farà, saremo in grado di elevare lo standard di vita dei Paesi e degli individui, anche con popolazioni in contrazione».
Larrry Fink talks about declining population growth in xenophobic countries being augmented by AI and Robots. The only major economies that fit that bill are China & Japan.
We at Phinance Technologies don’t agree with his premise on declining demographics and he doesn’t address… pic.twitter.com/NFfLsjirr6
— Edward Dowd (@DowdEdward) May 3, 2024
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«Il paradigma della crescita negativa della popolazione sta per cambiare» afferma il Fink. «E i problemi sociali che si avranno sostituendo gli umani con le macchine sarà molto più facile in quei Paesi che hanno la popolazione in declino».
L’uomo a capo del più grande ammasso di finanza della storia vi sta dicendo che accetterete la Cultura della Morte: perché siete senza bambini e sempre più dipendenti dai robot.
I paperoni ve lo dicono in faccia: si perderà ogni tabù rispetto alla Necrocultura, l’infertilità sarà considerata un fattore di benessere sociale.
Siamo davanti alla prospettiva, davvero, all’incubo totalitario della sterilità (e, per corollario, dell’omosessualità) come obbligo inflitto alla società dallo Stato, come nel romanzo di Anthony Burgess Il seme inquieto (1962). Il cambio di paradigma è annunciato: nulliparo e robotico è bello, è giusto, è obbligatorio.
Se pensavate che il green pass fosse l’attacco finale alla vostra sovranità biologica (e famigliare, spirituale) vi sbagliavate di grosso.
La Necrocultura è oramai slatentizzata, pure nelle parole dei suoi corifei miliardari.
Preparatevi a difendere la vostra prole, a proteggere la vostra stessa capacità di generare la vita umana. Perché, giocoforza, contro di esse vi scateneranno lo Stato moderno e – non è più un film di fantascienza – orde di robot a quattro zampe, a due zampe, a quattro eliche che vi toglieranno il lavoro, vi sorveglieranno, vi daranno la caccia, vi staneranno, vi uccideranno.
Preparatevi, contro la Necrocultura degli oligarchi e le sue macchine, a difendere l’umanità – a cominciare dalla vostra.
Roberto Dal Bosco
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