Necrocultura
La religione del vaccino militare

In molti lo hanno notato: non può essere una coincidenza che la distribuzione del vaccino inizi proprio con il Natale.
Non si tratta di una notizia casuale, quella per cui le prime dosi del vaccino anti-COVID Pfizer varcheranno la frontiere italiana proprio la notte del 25 dicembre, per poi arrivare negli ospedali a Santo Stefano – il giorno che per alcune popolazioni coincideva con il momento dei regali.
Il vaccino è il nostro nuovo dio: e come Cristo, nasce il 25 dicembre, al freddo e al gelo (-70°C) per darci la salvezza dei corpi, perché dell’anima, ammesso che ce l’abbiamo ancora, non ci frega più nulla
In pratica, ci stanno dicendo che, invece che il Divin Bambino, dobbiamo attendere il divin vaccino. La forzata, subliminale similitudine tra il vaccino e il Bambin Gesù va oltre alla tempistica scelta; esso è presentato come, appunto, il Salvatore, colui che salverà l’umanità intera con il suo sacrificio.
Il vaccino è il nostro nuovo dio: e come Cristo, nasce il 25 dicembre, al freddo e al gelo (-70°C) per darci la salvezza dei corpi, perché dell’anima, ammesso che ce l’abbiamo ancora, non ci frega più nulla.
Se poi considerate che per la sua produzione sono state utilizzate cellule di feto abortito – linea cellulare (HEK293) – la similitudine si fa ancora più agghiacciante.
Non è privo di significato il fatto che, invece che dalle stelle, il vaccino viene dal Belgio, Stato-capitale dell’eurocrazia.
Con l’aiuto di Bruxelles, di Big Pharma dei volonterosi carnefici covidioti dello Stato moderno – cioè, l’apparato pubblico della Cultura della Morte – più che un vaccino fatto con l’RNA messaggero, stanno cercando di innestarci una nuova religione
Con l’aiuto di Bruxelles, di Big Pharma dei volonterosi carnefici covidioti dello Stato moderno – cioè, l’apparato pubblico della Cultura della Morte – più che un vaccino fatto con l’RNA messaggero, stanno cercando di innestarci una nuova religione.
Tuttavia, non è questo a sorprenderci, non è questo di cui vogliamo parlare qui: Renovatio 21 tante volte ha discusso dell’aspetto religioso del vaccinismo, del vaccino come «battesimo laico» della religione del progresso – cioè, della massoneria e del satanismo annesso.
A colpirci qui è un’altro dato: è la presenza in tutta l’operazione logistica e mediatica dei militari.
È notizia di ieri che saranno i militari a distribuire il Pfizer.
A colpirci qui è un’altro dato: è la presenza in tutta l’operazione logistica e mediatica dei militari.
«Su richiesta del commissario Domenico Arcuri abbiamo dovuto pianificare con urgenza la distribuzione del vaccino Pfizer (…) a cura della Difesa, sarà distribuito e somministrato su 21 siti nazionali», ha detto il generale Luciano Portolano, rivolgendosi al Presidente della Repubblica un incontro del Comando Operativo di Vertice Interforze.
Il Presidente Mattarella ha subito risposto: «un ruolo prezioso e determinante sarà ricoperto dalle articolazioni della Difesa anche nelle attività fondamentali connesse alla gestione della campagna vaccinale, in concorso con il Servizio sanitario nazionale. Gli italiani, oltre ad essere orgogliosi delle forze armate, sono riconoscenti per quanto fanno per la difesa e la sicurezza del nostro Paese»
Il capo dello Stato ha quindi espresso «riconoscenza a nome della Repubblica a tutti gli appartenenti alle forze armate, ai corpi militari dello Stato e ai loro familiari».
In pratica, con la benedizione del vertice del potere politico nazionale, il vaccino è stato militarizzato.
In pratica, con la benedizione del vertice del potere politico nazionale, il vaccino è stato militarizzato.
Al telegiornale hanno detto che saranno impiegati mezzi speciali, un servizio parlava degli stessi camion che portarono via le diecine di salme da Bergamo in quell’immagine tetra e mostruosa.
Al telegiornale hanno detto che saranno impiegati mezzi speciali, un servizio parlava degli stessi camion che portarono via le diecine di salme da Bergam
Il giornale degli Agnelli, Repubblica, ha quindi avvertito che, visto il rischio furti, le scorte saranno protette anche dai Servizi Segreti. 007 al servizio di sua maestà la siringa, perché i militari forse non bastavano – noi comunque ci avremmo una certa voglia di vedere questi temibili rapinatori del vaccino arrivare sgommando con un’Alfasud rubata dove il bagagliaio è stato convertito in una piscina di azoto liquido per tenere il vaccino a quella temperatura impossibile.
Ancora i TG hanno mostrato immagini di aerei cargo da guerra, hanno parlato della base di Pratica di Mare come snodo logistico, poi tiravano in ballo l’importanza dello Spallanzani, dove in qualche modo è connesso all’operazione militare del vaccino. E non solo di quello: intervistato dal Corriere della Sera, il direttore sanitario dello Spallanzani aveva suggerito l’impiego mezzi militari per portare gli studenti a scuola. I dottori a quanto sembra, non temono una società via via più militarizzata.
E poi, questo Spallanzani, è un luogo particolare: ricordo bene quando vi fu la mega-festa di cartapesta per il sequenziamento del virus ad opera di un team di donne tra cui qualche precaria, una combo irresistibile per i partiti del politcamente corretto al potere. Ma avevano davvero fatto qualcosa? Non importa, al festone ci andarono frotte di VIP, tra cui Zingaretti, che dapprima disse che era lì per presentare le meravigliose ragazze scientifiche all’ambasciatore cinese, poi si mise a sghignazzare quando gli chiesero se temesse questo virus in arrivo. Pochi giorni dopo era a Milano a fare l’aperitivo sui Navigli; una manciate di ore ancora ed era a casa con il Coronavirus.
Si intravede, in questa operazione dove la logistica è attuata da uomini armati, una gerarchia di potere effettivo non conosciuta in precedenza, dove il comando passa per il «Commissario Straordinario», figura non eletta e non direttamente organica allo Stato, tuttavia dotata di un potere pressoché illimitato, in grado di diramare le linee seguite poi da Polizia, Carabinieri etc.
E poi, questo Spallanzani, non è l’Istituto il cui direttore scientifico, avrebbe detto riguardo alla tecnica del plasma iperimmune – una cura, quindi un’alternativa al vaccino – che «i trattamenti che non escono da una prova di valutazione possono non solo essere pericolosi, ma talvolta essere controproducenti per i pazienti e al limite della stregoneria»?
Ma torniamo ai militari.
«Le forze Armate – scrive AGI – resteranno a disposizione nel caso in cui si manifesti la necessità di medici per le vaccinazioni. In questo caso la Difesa provvederà ad assegnare del personale medico militare che si occuperà della somministrazione delle dosi».
«Per quanto riguarda le successive consegne delle dosi di vaccino che la Pfizer effettuerà presso i 300 punti individuati dal Commissario straordinario, saranno le forze dell’ordine, su coordinamento del ministero dell’Interno, ad occuparsi dei problemi legati alla sicurezza».
Nel vaccino lo Stato italiano ha un investimento che è disposto a proteggere con le armi. La sua importanza, oggi, va ben al di là del mero dato economico, e ovviamente anche di quello biologico
Si intravede, in questa operazione dove la logistica è attuata da uomini armati, una gerarchia di potere effettivo non conosciuta in precedenza, dove il comando passa per il «Commissario Straordinario», figura non eletta e non direttamente organica allo Stato, tuttavia dotata di un potere pressoché illimitato, in grado di diramare le linee seguite poi da Polizia, Carabinieri etc.
Il ruolo dei militari non si esaurirà con l’operazione natalizia.
«Il personale della Difesa tornerà in gioco nella seconda fase della vaccinazione, quando arriveranno i cosiddetti vaccini “cold” che, si è appreso, verranno stoccati negli hangar dell’aeroporto di Pratica di Mare».
Nel vaccino lo Stato italiano ha un investimento che è disposto a proteggere con le armi.
Nel vaccino, lo Stato italiano vede una forma della nuova religione civile, il battesimo laico dell’Italia resettata, battesimo officiato non da preti ma da miliari e farmaceutiche
La sua importanza, oggi, va ben al di là del mero dato economico, e ovviamente anche di quello biologico.
Nel vaccino, lo Stato italiano vede una forma della nuova religione civile, il battesimo laico dell’Italia resettata, battesimo officiato non da preti ma da miliari e farmaceutiche.
Il vaccino è un simbolo, che andrà difeso per legge, dito sul grilletto del mitra.
Il vaccino è un simbolo, che andrà difeso per legge, dito sul grilletto del mitra
Il vaccino è un dogma, per il quale l’Italia del Conte PD è pronta a bruciare sul rogo quante più streghe no-vax possibile. Niente deve turbare la nascita della nuova religione nazionale, la religione vaccinale, imposta per via militare.
Anche durante quel Natale di 2020 anni fa lo Stato impiegò i soldati: il risultato fu la strage degli innocenti, migliaia di bambini trucidati. Erode non tollerava che potesse nascere un bambino che avrebbero adorato più di quanto adorassero lui.
Vi hanno negato la messa di mezzanotte, vi hanno impedito di vedere i vostri cari, perché sul Divin Bambino dovrete adorare il divin vaccino. C’è personale armato schierato per farvelo capire: l’efficacia fondamentale del vaccino è la superstizione a cui dovete credere, è la religione che dovrete d’ora in poi professare
Non molto è cambiato. Vi hanno negato la messa di mezzanotte, vi hanno impedito di vedere i vostri cari, perché sul Divin Bambino dovrete adorare il divin vaccino. C’è personale armato schierato per farvelo capire: l’efficacia fondamentale del vaccino è la superstizione a cui dovete credere, è la religione che dovrete d’ora in poi professare.
Questi sono i segni che viviamo in questo tempo di sopraffazione, di superstizione , di vera stregoneria.
Questi sono gli effetti della Necrocultura sulla nostra vita e sulla nostra anima, sulla nostra società, sul nostro Paese.
Questo è ciò contro cui dobbiamo imparare a lottare con forza sempre maggiore.
Roberto Dal Bosco
Necrocultura
La terapia antirigetto sta finendo. Il tempo dei mostri e delle vacche sacre arcobaleno pure

Nella vita è capitato a tutti, magari giocando da bambini, di infilarsi una scheggia sotto pelle. A quel punto interveniva la saggezza della mamma o della nonna: non ti preoccupare, il corpo espellerà il pezzettino di legno, è una reazione naturale.
Il corpo non tollera qualcosa di altro da sé, qualcosa di contrario al suo programma.
Che poi è la grande questione – rimossa, censurata nel palcoscenico pubblico – dei trapianti: ti dicono che hanno trovato un donatore «compatibile», poi però il trapiantato finché campa deve pigliare farmaci che impediscano il rigetto dell’organo alieno inserito nel suo corpo (uccidendo un’altra persona, ma questo è un altro discorso…fino ad un certo punto). Un modo come un altro – ce ne sono vari altri, tutti di gran moda – di diventare ad vitam cliente di Big Pharma.
In pratica l’immenso business dei trapianti non si reggerebbe senza le droghe che reprimono la natura e i suoi processi fisiologici. In mancanza di farmaci antirigetto, la realtà dei trapianti si manifesterebbe per quello che è: una discendenza del mostro gotico di Frankenstein.
Ora, lo stesso fenomeno si può dire lo abbiamo subìto per la mente. Non solo la nostra, ma quella di tutta la società mondiale.
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Per decadi (in ispecie l’ultima), hanno trapiantato nel cervello dei singoli e dei popoli ogni sorta di aberrazione: ecco i matrimoni gay, ecco il feticidio come diritto assoluto, ecco la morte di Stato per deboli ed ammalati, ecco gli immigrati importati e privilegiati, ecco il fanatismo climatico appaltato alla ragazzina Asperger, ecco i sieri genici obbligatori, ecco i bambini castrati e imbottiti di ormoni sintetici (prodotti forse biochimicamente nemmeno troppo lontani dai quelli usati per evitare il rigetto di organi altrui).
Non è la prima volta che nella società umana sono innestati tessuti mostruosi – la decadenza è simile per ogni civiltà – e nel tempo, emersa la loro incompatibilità con la vita, sono stati combattuti e infine esplusi. Essi, per potersi mantenere e replicare all’interno del corpo sociale, richiedono dosi potenti di immunosoppressori e di cocktail antirigetto.
Adesso sappiamo come ciò avveniva: dalla nuova amministrazione americana apprendiamo che serque infinite di enti, conventicole e movimenti venivano pagati da USAID (che, con un budget di 50 miliardi, poteva distribuire 1 miliardo di dollari a settimana) per megafonare l’aberrazione, la riforma antinaturale della società.
L’orda di effeminati infervorati, di obese con la chioma viola, di psicosessuologhe oltranziste, di avvocaticchi d’assalto, e di comizi, corsi di aggiornamento, conferenze e concerti di riporto, non erano un fatto organico, spontaneo. No. Erano innaturali come i capelli pittati o il davanzale al silicone di un trans disperato: erano tutti lì, a suonare lo stesso spartito, solo perché pagati per diffonderlo urbi et orbi, sulla pelle dei più vulnerabili.
Siccome ogni società umana rimasta sana tende alla propria sopravvivenza e non tollera inclusioni ad essa incompatibili, era indispensabile una propaganda senza requie, ed era necessario pure abbinarla alla censura, per spegnere i globuli bianchi ancora in circolazione.
Per decenni siamo stati drogati per accettare il gender, l’Ucraina democratica, ogni sorta di diktat della cultura della morte. Ci hanno iniettato oceani di sostanze antirigetto. La scuola, le serie TV, lo sport, i film, Sanremo… la terapia è stata ubiqua e persistente. Eppure – ci viene da sorridere – siamo ancora qui. E stiamo per assistere alla fine di questa cura fallita.
Possiamo sperare che la chiusura dei rubinetti da parte dello Stato profondo americano produrrà esiti da non credere: muri di opposizione si sbricioleranno, agenti della necrocultura cambieranno mestiere, armate di attivisti agguerriti svaniranno lasciando il nulla dietro di sé. Vacche sacre arcobaleno si dissolveranno.
Niente di tutto questo esisteva davvero: si trattava di una presenza disorganica nelle nostre vite, che pensavamo di non poter scacciare mai, ma che stava lì solo perché qualcuno pagava un esercito di piccoli mostri mercenari per tenerla in piedi.
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Qualche esempio concreto lo abbiamo appena veduto.
Nello studio ovale, il presidente ha investito del massimo potere sanitario il re dell’antivaccinismo mondiale. E nel discorso di investitura, ha citato l’autismo, e il numero tragico di cui è (era…) proibito parlare in pubblico: pochi anni fa i bambini autistici erano uno su 10.000, ora nello spettro se ne conta uno ogni 38.
A Monaco, davanti ai papaveri europei e mondiali, il vicepresidente americano ha parlato, chiamandolo per nome e cognome, di Adam Smith-Connor, il veterano britannico arrestato e condannato per aver pregato in silenzio dinanzi a una clinica abortista.
Ora, capiamoci: questa storia di Connor era circolata solo sui siti pro-life, e in Italia probabilmente gli unici a conoscerla erano i lettori di questa testata. Ora invece ne parla il numero 2 della superpotenza egemone, e in faccia ai burocrati parassiti che vegetano ai vertici della geopolitica planetaria.
È come se il nostro piccolo mondo antico fosse ora il mondo intero.
Quelle che sembravano energie sprecate, storie dimenticate, battaglie perdute, sono ora al centro di tutto, nella stanza dei bottoni. O almeno, pare proprio che sia così. Stropicciamoci gli occhi: era solo l’incubo di una lunga notte.
Il tempo dei mostri sembra che stia per finire, la natura si riapproprierà dei suoi spazi come un elastico di ritorno, e presenterà i suoi conti. Mai avremmo pensato di vedere il momento in cui d’improvviso diventa possibile dirlo.
Dopo la disintossicazione della società dal trattamento di immunosoppressione massiva forse si prepara una nuova vittoria della realtà e della vita.
Roberto Dal Bosco
Elisabetta Frezza
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Il piano inclinato della morte cerebrale

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Necrocultura
Nunzio apostolico in Germania: l’Europa si sta suicidando con aborto, eutanasia e ideologia di genere

L’arcivescovo Nikola Eterovic, nunzio apostolico in Germania, ha messo in guardia dal «suicidio» dell’Europa dovuto alla promozione dell’aborto, dell’eutanasia e dell’ideologia di genere. Lo riporta LifeSite.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa cattolica tedesca (KNA), monsignor Eterovic ha recentemente lanciato l’allarme durante un sermone nel suo paese d’origine, la Croazia, in merito alla grave crisi demografica che sta attraversando la civiltà occidentale.
L’arcivescovo ha detto che l’Europa è afflitta da una «Cultura della morte» dovuta all’aborto e all’eutanasia. Vede il crollo demografico nella maggior parte dei paesi europei come un «segno di suicidio».
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Il monsignore ha anche messo in guardia dall’ideologia di genere, che vede come una forma di «colonizzazione ideologica» dell’Europa diretta contro la comprensione cristiana della famiglia.
Il nunzio apostolico ha descritto la guerra tra Russia e Ucraina come un segno di «suicidio sociale», perché due Paesi storicamente cristiani si stanno combattendo.
«Se un uomo rompe con Dio, se uccide simbolicamente Dio, allora, purtroppo, uccide anche se stesso: perde il fondamento su cui si regge, disprezza i valori che, tra le altre cose, hanno plasmato l’Europa e reso possibile il fiorire della civiltà occidentale», ha detto Eterovic.
Nonostante i tassi di natalità siano ben al di sotto del livello di sostituzione in quasi tutti i paesi europei, i governi di Danimarca e Finlandia hanno recentemente allentato le loro leggi sull’aborto, aumentando il limite dell’aborto da 12 a 18 settimane.
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Nel frattempo, il Regno Unito è attualmente impegnato nell’approvazione di una legge sull’eutanasia simile al MAiD, cioè la tremenda eutanasia canadese.
Tutti questi, assieme a tanti altri che su questo sito documentiamo ogni giorno, sono segni di quella che Renovatio 21 chiama Necrocultura, che è la Mortis Cultura, la Cultura della Morte, di cui parlava Giovanni Paolo II nell’Enciclica Evangelium Vitae.
La Necrocultura è ora il sistema operativo della politica e della vita quotidiana, è la forza di gravità artificiale che vuole spingere l’essere umano verso la sua terminazione, passando per la sua umiliazione. Questo sito documenta dalla sua nascita tale fenomeno, che si concretizza in un’agenda nemmeno occulta di ritorno sul pianeta del sacrificio umano.
Sempre più figure di spicco, da Tucker Carlson a Elon Musk, pur nella loro declinazione, paiono aver capito l’essenza della Necrocultura e il suo potere sull’ora presente.
Cosa si farà per combatterla è cosa che riguarda non solo loro, ma anche lo stesso lettore che sta leggendo questa riga.
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Immagine screenshot da YouTube
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