Oligarcato
Klaus Schwab chiede un governo globale in grado di «padroneggiare» le tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e la Biologia Sintetica

Il guru di Davos Klaus Schwab ha chiesto pubblicamente alle élite mondialiste unirsi per «padroneggiare» le tecnologie avanzate, avvertendole che se non agiscono rapidamente il mondo potrebbe «sfuggire al nostro potere».
Il fondatore del World Economic Forum stava parlando a un incontro a Dubai dal titolo non troppo sibillino «World Government Summit».
Schwab, rivolgendosi ad una immensa platea di tizi con identici vestiti arabi infilandoci pure all’inizio un renzistico «your highnesses» («vostre altezze»), ha indicato le «tecnologie della Quarta Rivoluzione Industriale» (un concetto introdotto da lui stesso nel libro omonimo) e ha proclamato solennemente che «chi padroneggia queste tecnologie – in qualche modo – sarà il padrone del mondo».
"In some way, we will be the master of the world." Klaus Schwab
Something BIG is coming.pic.twitter.com/llAocjheGd
— WOLSNED ???????? (@wolsned) February 16, 2023
«Mastah zis technologiss… Mastah off ze vorld ». L’inglese con tremendo accento tedesco dello Schwab si fa sentire in quest’ultima affermazione, portando una volta di più la sua figura verso quella regione dell’immaginazione tra il grottesco e i cattivi di James Bondo.
Allo Schwabbo la parola «master», che in lingua inglese è verbo («padroneggiare») sia sostantivo («padrone») ultimamente piace moltissimo. Allo scorso World Economic Forum Davos, come noto, aveva esortato a «padroneggiare il futuro» – «Master the Future», pronunziato schwabbianamente «Mastah ze fiuciah». A Bali, a latere del G20 che si è impegnato per i passaporti vaccinali internazionali, il nostro si era limitato a parlare in tranquillità di «ristrutturazione profonda, sistemica e strutturale del nostro mondo».
Parlando della tecnologia, il Klauso ha detto che «ci stiamo spostando nella fase esponenziale (…) Intelligenza Artificiale ma non solo, metaverso, nuove tecnologie spaziali… la biologia sintetica (…) «tra dieci anni saremo completamente diversi», ha detto il vegliardo tedesco allievo i Kissinger. «La mia profonda preoccupazione è che [con] le tecnologie #4IR [cioè della Quarta Rivoluzione Industriale, ndr], se non lavoriamo insieme su scala globale, se non formuliamo, modelliamo insieme il politiche necessarie, sfuggiranno al nostro potere di dominare quelle tecnologie».
Diciamo pure che il World Economic Forum di Schwab ha già affrontato l’argomento varie volte.
Sei mesi fa sul sito del WEF è pubblicato un articolo che invoca la fusione di sistemi di intelligenza umana e artificiale per censurare lo «hate speech» e la «disinformazione» online prima ancora che ne sia consentita la pubblicazione. In pratica, una tecnologia per la censura preventiva da applicarsi a chiunque voglia esprimersi liberamente in rete.
Ma con la cricca delle élite estremiste di Davos si va ben oltre. Un articolo dello scorso anno sempre sul sito del WEF parlava di «ragioni solide e razionali» per impiantare microchip nei bambini. Un dirigente di Nokia ha parlato a Davos di cellulari che «saranno costruiti direttamente nei nostri corpi». Assieme al transumanismo, anche un po’ di eugenetica non fa mai male: ecco la relatrice di Davos 2023 che parla di previsioni genetiche sulle malattie in grado di influire sulla decisione di avere figli.
Il Klaus Schwab non è nuovo a discorsi di estremismo transumanista in cui annuncia la necessità di fondere uomo e macchina, un processo che lui inserisce nel suo concetto di «Quarta Rivoluzione Industriale», propalata a piene mani a manager e amministratori di tutte le latitudini e di tutti i livelli, che ripetono a pappagallo la teoria transumanista della «fusione della nostra identità fisica, digitale e biologica». Ciò è scritto nero su bianco sul suo libro La quarta rivoluzione industriale, che per qualche ragione ha la prefazione dell’erede Agnelli John Elkan.
Nel testo, lo Schwab spiega con entusiasmo come la tecnologia in arrivo consentirà alle autorità di «intromettersi nello spazio fino ad ora privato della nostra mente, leggendo i nostri pensieri e influenzando il nostro comportamento».
«Con il miglioramento delle capacità in questo settore, aumenterà la tentazione per le forze dell’ordine e i tribunali di utilizzare tecniche per determinare la probabilità di attività criminale, valutare la colpa o addirittura recuperare i ricordi direttamente dal cervello delle persone».
Senza pudore alcuno, lo Schwabbone era arrivato a suggerire l’utilizzo di scansioni cerebrali, rese possibili dagli impianti biocibernetici, anche solo per viaggiare: «anche attraversare un confine nazionale potrebbe un giorno richiedere una scansione cerebrale dettagliata per valutare il rischio per la sicurezza di un individuo» afferma il guro davosiano. «I dispositivi esterni di oggi, dai computer indossabili alle cuffie per la realtà virtuale, diventeranno quasi certamente impiantabili nel nostro corpo e nel nostro cervello».
«I microchip impiantabili attivi che rompono la barriera cutanea del nostro corpo» cambieranno il modo in cui ci interfacciamo con il mondo «e ci costringeranno a chiederci «cosa significhi essere umani», sostiene Schwab.
In un inquietante evento a Davos è possibile vedere Schwab che parla con il padrone di Google Sergej Brin della possibilità di leggere il pensiero a tutti i partecipanti nella sala. «Puoi immaginare che tra 10 anni saremo qui seduti avendo un impianto nel nostro cervello, tramite il quale posso immediatamente percepirvi, perché tutti voi avrete degli impianti, misurandovi tutte le vostre onde cerebrali – e posso dirti immediatamente come reagiscono le persone».
In pratica, già cinque anni fa, lo Schwabbo annunziava più chip cerebrali per tutti.
Come riportato da Renovatio 21, al medesimo evento globalista di Dubai in cui ha parlato di persone Schwab, era intervenuto da remoto Elon Musk, che si era lanciato in un discorso dal sapore sovranista in cui si scagliava per l’indipendenza delle Nazioni e contro il governo mondiale ritenuto come un «rischio per la Civiltà».
Immagine screenshot da YouTube
Oligarcato
Musk: Soros vuole far deragliare i piani di Trump

Elon Musk ha sostenuto le affermazioni secondo cui il miliardario ungherese-americano George Soros starebbe spendendo milioni di dollari nel tentativo di bloccare il programma politico del presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
L’accusa arriva dopo che martedì il Partito Repubblicano degli Stati Uniti ha approvato a stretta maggioranza un progetto di bilancio alla Camera dei Rappresentanti, suscitando preoccupazioni sul fatto che l’esito di una prossima corsa per un seggio alla Corte Suprema del Wisconsin possa modificare l’equilibrio dei poteri.
Giovedì, l’ex governatore del Wisconsin Scott Walker ha affermato in un post su X che Soros ha cercato di influenzare il voto del Wisconsin per dare ai democratici la meglio al Congresso.
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«Fate i conti. Il voto di martedì sera è stato 217-215. George Soros sta trascinando milioni di persone nella corsa alla Corte Suprema del Wisconsin perché una maggioranza liberale di 4-3 ridisegnerà i distretti congressuali per spremere 2 seggi del GOP», ha scritto Walker. «Ecco come blocca l’agenda di Trump. Non possiamo permettere che ciò accada», ha aggiunto.
Venerdì Musk si è trovato d’accordo con Walker, scrivendo che ostacolare l’agenda di Trump «è esattamente l’obiettivo» di Soros.
La corsa alla Corte Suprema del Wisconsin vede la partecipazione di due candidati: Susan Crawford, sostenuta dal Partito Democratico e che ha ricevuto donazioni da Soros, e Brad Schimel del GOP, giudice della Corte distrettuale della contea di Waukesha ed ex procuratore generale repubblicano, sostenuto da Musk.
Soros e Musk hanno entrambi investito ingenti somme nei rispettivi candidati ed entrambe le parti si sono accusate a vicenda di aver tentato di acquistare un seggio alla Corte Suprema.
Soros leveraged tens of billions of dollars of government funding, domestically and abroad https://t.co/8Bj4r678dc
— Elon Musk (@elonmusk) February 24, 2025
La Crawford ha criticato il coinvolgimento di Musk nella corsa, suggerendo che il miliardario stava cercando di promuovere un «programma estremo». Nel frattempo, Schimel ha espresso preoccupazioni sull’influenza di Soros, citando il suo sostegno a «idee molto pericolose» come il taglio dei fondi alla polizia.
Secondo un sondaggio condotto dall’Institute for Reforming Government alla fine del mese scorso, Schimel è in testa nei sondaggi di opinione pubblica, con il 40% degli elettori registrati che sostengono il candidato del GOP rispetto al 35% che ha affermato che voterebbe per Crawford. Un altro 23% degli intervistati ha affermato di essere ancora indeciso.
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Immagine di WeAreCEU via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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Washington accetta il «Principe delle Tenebre» come nuovo ambasciatore britannico. Intanto si discute della possibile deportazione del principe Enrico

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Elon «super-spreader»: ha fatto un altro figlio, stavolta con una influencer MAGA. Non è dato sapere come

In un post su X di venerdì, l’influencer social attiva nei circuiti MAGA Ashley St. Clair ha dicharato di aver avuto un figlio da Elon Musk, spiegando di aver tenuto la nascita privata per proteggere la sicurezza del loro bambino.
La St. Clair scrive di aver deciso di divulgare l’informazione a causa di imminenti resoconti dei tabloid, chiedendo ai media di rispettare la privacy del loro bambino e di astenersi da resoconti invasivi.
Non ci sono informazioni pubbliche disponibili che descrivano in dettaglio come Musk e St. Clair si siano incontrati – al punto che alcuni si chiedono se non si tratti, anche in questo caso, di un figlio avuto dall’ultramiliardario tramite riproduzione artificiale.
Musk e la giovane St. Clair avuto scambi pubblici su X. Nel novembre 2023, St. Clair ha condiviso su X di aver smesso di usare la pillola per migliorare la sua salute mentale, a cui Musk – che di recente aveva mostrato apertamente la sua contrarietà agli ormoni contraccettivi – ha risposto, «di sicuro».
Lo scorso luglio Elon le aveva fatto gli auguri di buon compleanno e lei ha risposto con emoji a forma di cuore. In cambio, ha condiviso una lunga lista di consigli sui libri e le ha detto: «questo è il momento migliore della storia per avere figli!»
Alea Iacta Est pic.twitter.com/gvVaFNTGqn
— Ashley St. Clair (@stclairashley) February 15, 2025
In una risposta a Musk su X di sabato scorso, ora cancellata, la St. Clair ha scritto usando il plurale che «hanno cercato di comunicare negli ultimi giorni e non hai risposto», lasciando speculare che, visto che il bambino neonato non può ancora prendere decisioni, forse si trattava di lei e degli avvocati. Un messaggio del tutto simile, poi cancellato, lo aveva scritto anni fa la cantante Grimes relativamente al figlio X, che non vedeva più, lamentando come né lei né gli avvocati avessero avuto risposta da parte di Musk.
La St. Clair, 26 anni, è nota per il suo libro per bambini Gli elefanti non sono uccelli, un volume ampiamento circolato in area conservatrice che dice di voler sfidare i concetti di identità di genere ed è un «rimprovero senza scuse all’accettazione dei transgender». La ragazza è stata collaboratrice con il sito satirico cristiano The Babylon Bee, tuttavia qualcuno ora ricorda un suo passato fatto di materiale piccante. Un’altra controversia riguardò una foto assieme a un gruppo di cosiddetti nazionalisti bianchi, che spinse l’organizzazione conservatrice Turning Point USA a licenziarla dal ruolo di brand ambassador.
La fanciulla ha postato su X anche una foto con Matteo Salvini, complimentandosi per la fine del caso giudiziario riguardo l’immigrazione che lo aveva coinvolto.
Matteo Salvini has officially been ACQUITTED after Italian prosecutors requested six years in prison for “kidnapping” because Salvini dared to stop NGO ships trying to drop more migrants off in Italy
Keep Italy secure & sovereign!
Congrats my friend, @matteosalvinimi 🇺🇸🇮🇹✊ pic.twitter.com/kAKY16Rz5m
— Ashley St. Clair (@stclairashley) December 20, 2024
È apparsa numerose volte su Fox News, podcast e programmi web, discutendo di argomenti come il calo dei tassi di natalità nei Paesi ricchi, talvolta lamentando anche del problema delle mamme single. Ora, secondo i giornali vive in un appartamento a Nuova York da diecine di migliaia di dollari di affitto al mese, dove scorrazza con un Cybertruck Tesla fiammante. La giovane sembra anche aver posato nella detta magione, mostrando la vista mozzafiato che gode sullo skyline della metropoli neoeboracena.
La famiglia di Musk comprende sei figli avuti dalla sua prima moglie, la scrittrice canadese Justine Wilson: i gemelli Xavier e Griffin e i gemelli Kai, Saxon e Damian, tutti avuti con la fecondazione in vitro, dopo che il loro primogenito, Nevada, è tragicamente scomparso per SIDS (morte in culla) quando aveva 10 settimane.
Musk ha inoltre avuto tre figli dalla musicista Claire Boucher, alias Grimes: i figli X Æ A-Xii e Techno Mechanicus, e la figlia Exa Dark Sideræl. Tra questi, non sembra essere stato prodotto in laboratorio e/o con la maternità surrogata solo X (ma non vi è certezza), che è il bambino che Musk si porta ovunque, compreso lo studio ovale del presidente USA.
Ulteriormente Elon ha avuto i gemelli Strider e Azure con Shivon Zilis, dirigente della società di chip cerebrali Neuralink, vista assieme a lui durante la sera della vittoria elettorale a Mar-a-Lago. I gemelli sono nati solo poche settimane prima che il secondo figlio di Musk con la cantante Grimes venisse partorito tramite madre surrogata. Lo scorso giugno, Bloomberg ha riferito che la Zilis aveva partorito il loro terzo bambino.
Un altro figlio ipotetico, di cui si parla pochissimo, è quello che Musk potrebbe aver avuto, sempre tramite utero in affitto, con la controversa attrice hollywoodiana Amber Heard.
Elon da anni esprime preoccupazione per il calo dei tassi di natalità, definendolo un fattore di rischio per l’intera civiltà. Dopo aver attaccato frontalmente i contraccettivi e la cultura che fa sembrare la maternità come un peso da evitare (ma senza mai mettere in questione davvero l’aborto), negli ultimi mesi ha dichiarato apertis verbis che la popolazione va aumentata in ogni modo possibile, facendo figli sia naturalmente che con la provetta o l’utero affittato.
Musk aveva commentato con ironia la notizia di mesi fa per cui il fondatore di Telegram Pavel Durov avrebbe un centinaia di figli grazie alle donazioni di sperma offerte anche gratuitamente. Di fatto, siamo dinanzi al fenomeno socio-psicologico del «super-spreader», come si definiscono gli uomini che, al pari di Gengis Khan, decidono di avere numero abnormi di figli con numeri di donne significativi.
Molti scandali recenti, con uomini che hanno centinaia se non migliaia di figli – rendendo il rischio di incesto genetico della prole più che ipotetica – discendono dall’impulso di super-spreading di tali «donatori», che come noto investe anche tanti medici della fertilità che per decenni hanno generato prole utilizzando fraudolentemente il proprio seme con le pazienti.
Significativo vedere come tutta la destra web statunitense, quella che in rete si sgola per la difesa della famiglia, si sia affrettata a fare le congratulazioni alla St. Clair senza considerare che si tratta di un ulteriore picconata alla distruzione scientifica della famiglia.
L’unico ad aver avuto il coraggio di opporsi al coro di applausi alla nuova madre single di bambino con padre assente pare essere il comico Louie CK, che familista, e di destra, non sembra essere mai stato.
I’m sorry that this needs to be said…
I don’t care if you save the world, make billions, and are the smartest person on the planet.
If you have children with multiple people, do not have the time to raise them, and be a full part of their life, you are a piece of shit. Period.…
— Louis KC (@notlouisck) February 15, 2025
«Mi dispiace che questo debba essere detto… Non mi interessa se salvi il mondo, guadagni miliardi e sei la persona più intelligente del pianeta. Se hai figli con più persone, non hai il tempo di crescerli e di essere una parte integrante della loro vita, sei un pezzo di merda. Punto. Non servono altre spiegazioni».
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