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Controllo delle nascite

Bill Gates reclamizza la bioingegneria CRISPR. La maschera è gettata del tutto

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Bill Gates getta la maschera, una volta di più.

 

Un video rivelatore compare nel suo canale YouTube. Sotto le spoglie di una recensione di un libro, Gates parla del suo favore per la bioingegneria e ammette i suoi investimenti a riguardo.

 

Non una novità per i lettori di Renovatio 21, che aveva tracciato dovunque l’interesse del miliardario per il metodo di editing genetico chiamato CRISPR.

 

Ora però la questione è alla luce del sole, confezionata in un costoso spot che sembra davvero uno sforzo pubblicitario per il mercato di massa. Anche la casalinga di Voghera, pensa Gates, deve cominciare a capire quanto sia giusto procedere con le alterazioni genetiche – della natura (gli alimenti) e dell’uomo (ovviamente, la cura delle malattie).

 

Si tratta, in tutto e per tutto, uno spot per la bioingegneria. Fatto dall’uomo più ricco del pianeta.

 

I sottotitoli sono di Renovatio 21.

 

Gates negli anni ci ha, per qualche motivo, fatto sapere con insistenza del fatto che lui legge almeno un libro a settimana. Ripetuti articoli sul New York Times hanno raccolto i suoi favori letterari.

 

Ora sull’argomento pubblica anche delle sorte di video-recensioni, che sono dei video prodotti in maniera ultra-professionale, e quindi molto, molto costosi.

 

Questa settimana ha deciso di parlarci della sua ultima lettura, The Code Breaker (tradotto in italiano come Decifrare la vita) un libro che parla della scienziata Jennifer Doudna, scopritrice, con altri, della tecnica di modificazione genetica chiamata CRISPR. Per questa scoperta, la Doudna ha vinto il premio Nobel 2020.

 

Con il CRISPR la modifica del DNA ha trovato uno strumento di precisione mai raggiunto in precedenza.

 

Si tratta, spiega Billo, di un «Santo Graal per gli scienziati per decenni».

 

Gates, nel suo video, spiega in dettaglio come opera questa tecnica, con l’aiuto di un grande modello di plastica del DNA sul quale, in maniera simbolica, egli mette le mani – perfino tagliandolo con un oggetto che ricorda una sega circolare

Gates, nel suo video, spiega in dettaglio come opera questa tecnica, con l’aiuto di un grande modello di plastica del DNA sul quale, in maniera simbolica, egli mette le mani – perfino tagliandolo con un oggetto che ricorda una sega circolare. (Nessun consigliere deve aver avuto il coraggio di dirgli che forse non era il caso di offrire un’immagine così plastica della questione Gates-genetica umana)

 

«Il DNA, certo, codifica tutte le funzioni biologiche – spiega il filantrocapitalista – e alcuni errori nel DNA che causano malattie genetiche».

 

La malattia, ovviamente, dà la scusa per aprire alla possibilità della modifica del codice genetico.

 

«Se potessimo entrarci e correggere quegli errori, potremmo salvare, molte, molte, molte vite e sbarazzarci di queste malattie».

 

Il messaggio sottostante è: stiamo entrando nel vostro DNA, ma lo facciamo per il vostro bene – per guarirvi dalle malattie

Al lettore di Renovatio 21 crediamo sia chiarissimo cosa sta succedendo.

 

Il messaggio sottostante è: stiamo entrando nel vostro DNA, ma lo facciamo per il vostro bene – per guarirvi dalle malattie.

 

Come ripetiamo su questo sito, Gates tramite la Fondazione finanzia praticamente tutte le Big Pharma che stanno producendo vaccini mRNA. Quindi, si potrebbe dire che egli è già entrato nella genetica di miliardi di persone, con la scusa di «aggiustare» l’essere umano contro la minaccia del coronavirus.

 

Tuttavia, il vaccino mRNA, di cui qui l’uomo Microsoft non parla, è solo la partenza.

 

Nel video ci sono ammissioni più importanti riguardo a progetti spaventosi che da anni – ben prima della pandemiaRenovatio 21 cerca di raccontare:

 

Nel video ci sono ammissioni più importanti riguardo a progetti spaventosi

«La nostra Fondazione ha finanziato lavori per vedere se possiamo usare il CRISPR abbattere drammaticamente le popolazioni di zanzare».

 

Si tratta del grande progetto di Gates, realizzato assieme al Pentagono ed altre forte, di indurre l’estinzione delle zanzare per tramite del gene drive, una tecnica di diffusione ambientale di modificazione genetica. Come visibile nella serie di documentari Netflix Unnatural Selection, anche Andrea Crisanti ci ha lavorato.

 

Non si tratta di fantascienza, ma di un fatto compiuto: test sono già stati fatti, tra le veementi proteste dei residenti, in Florida. In Brasile, invece, si è parlato di «catastrofe genetica».

 

La sterilizzazione delle zanzare finanziata da qualcuno che per anni – magari in cene apparecchiate con gli amici Rockfeller, Soros, Buffet, etc. –  ha parlato di sovrappopolazione e di necessità di ridurre le nascite, investendo tutt’ora pesantemente su contraccezione e aborto, è qualcosa che dovrebbe inquietare tutti.

 

Ma il nostro, nel suo spot natalizio alla bioingegneria, non si ferma all’apocalisse delle zanzare.

 

«Stiamo anche vedendo di fare semi migliori con il CRISPR» dice orgoglioso, sempre parlando dell’uso dei miliardi della sua Fondazione.

 

La sterilizzazione delle zanzare finanziata da qualcuno che per anni – magari in cene apparecchiate con gli amici Rockfeller, Soros, Buffet, etc. –  ha parlato di sovrappopolazione e di necessità di ridurre le nascite, investendo tutt’ora pesantemente su contraccezione e aborto, è qualcosa che dovrebbe inquietare tutti

La genetica CRISPR applicata al cibo è un passo ulteriore con cui, dopo farmaci e vaccini, l’impero di Gates entrerà nel nostro corpo. È l’idea alla base di un importante articolo riassuntivo scritto tempo fa da Robert F. Kennedy junior, di cui vi suggeriamo la lettura.

 

Gates ha già tanta terra sulla quale produrre i suoi alimenti OGM CRISPR. Gates, senza grande strepito, l’anno passatodiventato il più grande proprietario di terreni agricoli negli Stati Uniti: quasi 1000 chilometri quadrati di terreni agricoli in USA e circa 100 di altri terreni in Louisiana, Arkansas, Nebraska, Arizona, Florida, Washington e altri 18 stati.

 

L’idea è che qualsiasi cibo mangeremo nel prossimo futuro sarà bioingegnerizzato, o non sarà – questioni «ambientali» renderanno l’uso di OGM ottenuti con il CRISPR obbligatorio.

 

«Gates ha imparato a ingrassare sulle crisi globali, che si tratti di pandemie, clima, carestia o estinzione di massa. Il cambiamento climatico ha fornito a Gates una scusa per creare monopoli su sementi, cibo e agricoltura» scrive RFK jr. «In altre parole, il cambiamento climatico è stato il pretesto per una geoingegneria maligna».

 

Già mesi fa il disegno di Gates che legava coltivazioni e CRISPR era chiarissimo

Già mesi fa il disegno di Gates che legava coltivazioni e CRISPR era chiarissimo.

 

«Gates rafforza la sua logica in materia di brevetti utilizzando la tecnologia CRISPR per modificare selettivamente il patrimonio genetico dei semi, apportando modifiche sufficienti per resistere alle sfide dei brevetti. (…) Centralizzando le Banche dei Semi e manipolando le leggi sulla proprietà intellettuale, Gates ha lanciato una campagna di “colonialismo genetico” per depredare i contadini del mondo e gli agricoltori indigeni dei loro sudati semi e della loro conoscenza (…) Gates è stato anche uno dei maggiori azionisti di Monsanto, il promotore più aggressivo al mondo di OGM e pesticidi».

 

Torniamo al video. La parte più controversa è lasciata per ultima.

 

«Stiamo anche cercando modi in cui CRISPR potrebbe aiutarci in modo molto accurato nella diagnostica, e stiamo considerando come la modificazione genetica CRISPR potrebbe portare a un modo per curare l’HIV e cose come l’anemia falciforme».

 

Con la caritatevole emergenza della malattia come grimaldello, Gates sottintende ad un mondo in cui gli embrioni siano bioingegnerizzati per essere incompatibili alla malattia

Eccoci arrivati al dunque: la modificazione genetica diretta dell’uomo. Con la caritatevole emergenza della malattia come grimaldello, Gates sottintende ad un mondo in cui gli embrioni siano bioingegnerizzati per essere incompatibili alla malattia. Non a caso è citata l’anemia falciforme, malformazione ematica ereditaria che da sempre è rifugio di quanti invocano l’aborto eugenetico – due portatori del gene generano prole affetta dal disturbo ai globuli rossi.

 

Ma più inquietante, e non poco, è il riferimento all’HIV. Non tanto perché, come riportato da Renovatio 21, la farmaceutica genetica Moderna, finanziata da Gates, stia già cercando un vaccino mRNA per l’AIDS.

 

Piuttosto, perché – impossibile non pensarci, impossibile che Gates non ci abbia pensato! – almeno due bambine prodotte tramite CRISPR per essere immuni all’HIV già esistono: sono le famose gemelle cinesi di He Jiankui. Quelle per cui tutti gli accademici, Jennifer Doudna compresa, si stracciarono le vesti in pubblica piaza.

 

Gates vi sta alludendo direttamente? Bill, popolarissimo presso l’establishment cinese, sta facendo un’occhiolino al Paese che per primo ha ufficializzato la genetica CRISPR e che starebbe, disse l’Intelligence americana, creando supersoldati geneticamente modificati?

 

Almeno due bambine prodotte tramite CRISPR per essere immuni all’HIV già esistono: sono le famose gemelle cinesi di He Jiankui. Impossibile che Gates non ci abbia pensato

A sentire lui – che neanche per sogno nomina qui le supergemelline cinesi, dotate di geni che, oltre che proteggerle dall’AIDS  rafforzano le capacità cerebrali – non è il caso: ecco che in cauda c’è una tirata «bioetica».

 

«Usare il CRISPR per aiutare a curare la malattia non è una cosa molto controversa» dice Gates, che dà oramai per scontato l’uso della bioingegneria in ambito medico (del resto, l’umanità ha tenuto un referendum sul tema tramite la vaccinazione mRNA…). Il passo verso l’eugenetica con la modifica genetica della linea germinale umana è tuttavia, dice Gates, ancora problematico.

 

«Usando il CRISPR, potresti davvero cambiare il DNA che può determinare il colore degli occhi del tuo bambino o il colore della pelle. La maggior parte degli scienziati concorda sul fatto che questo sia qualcosa che non dovremmo fare». Siamo rassicurati.

 

Il libro sulla Doudna, continua il miliardario in questa buffa excusatio non petita, «fa un ottimo lavoro raccontando di come ci sia un pendio scivoloso e sollevando la questione riguardo a dove dovremmo tracciare la linea e il ruolo della comunità scientifica e dei governi per essere sicuri di non superarla».

 

In molti credono che Gates sia l’ultimo esempio di una tradizione dell’élite angloamericana, quella che, da secoli, vuole l’eugenetica a tutti i costi

Gates che parla di «pendìo scivoloso», il concetto di Slippery Slope caro alla Bioetica conservatrice, fa sorridere, quasi ce lo rende simpatico.

 

L’affermazione raddoppia i punti simpatia anche perché in molti credono che Gates sia l’ultimo esempio di una tradizione dell’élite angloamericana, quella che, da secoli, vuole l’eugenetica a tutti i costi. Questo sito ha ipotizzato che l’amicizia tra il losco pedofilo Jeffrey Epstein e Bill Gates fosse basata, più che su massaggi di ragazzine (quello è per simpleton, sempliciotti come Bill Clinton) su un comune interesse per l’eugenetica. Epstein, secondo alcune indiscrezioni, stava programmando di fecondare ragazzine con il seme di scienziati utilizzando il suo remoto ranch in Nuovo Messico come base per questa nuova umanità.

 

Gates chiude il video promozionale: «non c’è questione. Il CRISPR salverà moltissime vite. Creerà dibattito».

 

Sappiamo già come finirà il dibattito – specie se esso avverrà su una stampa che è in larga parte finanziata dalla Fondazione Gates, o se avverrà sui social media, di cui Gates è socio sin dagli inizi.

 

Bill Gates ha messo le mani nel codice di ogni nostro PC con il suo sistema operativo. Ora vuole entrare in ogni organismo vivente, negli esseri umani, soprattutto, modificando il loro codice sorgente, il DNA

Sappiamo, da tempo, perché l’interesse dell’informatico Gates si sia volto alla genetica, più o meno apertamente, da decenni.

 

Bill Gates ha messo le mani nel codice di ogni nostro PC con il suo sistema operativo.

 

Ora vuole entrare in ogni organismo vivente, negli esseri umani, soprattutto, modificando il loro codice sorgente, il DNA.

 

Un attacco portato a livello biomolecolare forse neppure più solo contro l’essere umano, ma contro l’Essere in generale

Guardatelo: occhiali, maglioncino, le mani sul codice della vita. Cioè, su ciò che mangiate, su ciò che vi circonda, su ciò che siete, che saranno le prossime generazioni. Le mani sul Creato. Le mani sul disegno del Dio della Vita.

 

Perché questo è il significato di ciò che sta accadendo. Un attacco portato a livello biomolecolare forse neppure più solo contro l’essere umano, ma contro l’Essere in generale.

 

 

Roberto Dal Bosco

 

 

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Cina

La popolazione cinese continua a diminuire

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

La popolazione cinese è diminuita per il secondo anno consecutivo, nonostante i disperati incentivi statali alle donne per avere figli. Nel 2023 il numero di persone è sceso di 2,08 milioni a 1,410 miliardi. Il numero delle nascite è diminuito di 500.000.

 

Quest’anno, il 2024, potrebbe vedere una ripresa temporanea, anche se i demografi concordano sul fatto che il declino della popolazione è inevitabile. Un demografo ha osservato sul quotidiano ufficiale Global Times che questo è l’Anno del Drago, l’anno in cui tradizionalmente le coppie cercano di concepire un bambino.

 

Un rapporto del Centro di ricerca e sviluppo del governo attribuisce il declino a quattro problemi irrisolvibili: «età ritardata del matrimonio, diminuzione della volontà tra i giovani di avere figli, riduzione del numero di donne in età fertile e maggiore prevalenza di infertilità e subfertilità».

 

In un commento video, l’editorialista del Global Times Hu Xijin ha coraggiosamente dichiarato che non c’è motivo di pessimismo. «La nazione cinese oggi non subirà un declino nel processo di modernizzazione a causa della pigrizia nel tramandare la linea familiare. Ci saranno sicuramente molti fattori che aumenteranno e fermeranno la tendenza al ribasso del declino della popolazione».

 

Tuttavia, i media occidentali hanno paragonato gli sforzi del governo cinese per arrestare il declino con quelli di altri Paesi come Ungheria, Svezia e Giappone. Da nessuna parte gli incentivi finanziari hanno avuto un effetto sostanziale.

 

 

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Il New York Times ha sottolineato che «la storia suggerisce che una volta che un paese supera la soglia di crescita demografica negativa, c’è poco che il suo governo possa fare per invertire tale tendenza. E man mano che la popolazione di un paese aumenta, una generazione più piccola e più giovane sostiene i costi crescenti della cura di una generazione più grande e più anziana».

 

Il problema della Cina è particolarmente acuto. Altri paesi avanzati come l’Australia, la Germania o gli Stati Uniti hanno compensato i bassi tassi di natalità con l’immigrazione. Ma l’immigrazione in Cina è trascurabile.

 

Lo scorso novembre il presidente Xi Jinping aveva dichiarato al Congresso nazionale delle donne che il Partito Comunista doveva promuovere una cultura pro-famiglia. «Dovremmo promuovere attivamente un nuovo tipo di matrimonio e di cultura della maternità», ha affermato. I funzionari del partito dovrebbero educare le persone su «amore e matrimonio, fertilità e famiglia».

 

Tuttavia, dopo decenni di promozione aggressiva della cultura del figlio unico, sembra che le donne cinesi non aspirino più a essere madri di famiglie numerose. Dall’abolizione della politica del figlio unico, il tasso di natalità è sceso a 1,2 figli per donna, uno dei più bassi al mondo.

 

Il successo economico della Cina, paradossalmente, potrebbe non aver aiutato. L’economista dell’Università di Sydney Lauren A. Johnston ha dichiarato al NYT che l’alto costo degli alloggi e dell’istruzione è un grosso ostacolo per avere più di un figlio. «Le persone non possono permettersi di comprare spazio per se stesse, figuriamoci per due bambini», ha detto.

 

Michael Cook

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Controllo delle nascite

Tasso di natalità, in Francia siamo ai minimi dalla Seconda Guerra Mondiale. E il nuovo premier è gay, e gli immigrati continuano ad arrivare

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Lo scorso anno, in Francia, le nascite sono scese al livello più basso dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, ha rivelato l’ufficio nazionale di statistica del Paese. Come in gran parte dell’Europa, i tassi di fertilità in Francia sono in calo, mentre l’immigrazione di massa mantiene alto il numero della popolazione.   Circa 678.000 bambini sono nati in Francia nel 2023, ha annunciato martedì in un rapporto l’Istituto Nazionale di Statistica e di Studi Economici (INSEE). Questa cifra rappresenta un calo del 6% rispetto al 2022 e il numero più basso mai registrato dal 1946, quando gran parte del Paese era in rovina e più di mezzo milione di persone erano state uccise nella guerra.   Dopo il baby boom iniziato all’inizio del nuovo millennio, le nascite in Francia sono diminuite ogni anno dal 2010. Il tasso di fertilità del paese – o il numero medio di figli per ogni donna – è sceso da 1,99 nel 2013 a 1,68 l’anno scorso, ampiamente sotto la soglia di sostituzione che è di 2,1 figli per donna.   Nonostante più di un decennio di calo delle nascite, la popolazione francese ha continuato a crescere, aumentando dello 0,3% lo scorso anno a 68,4 milioni. L’INSEE ha citato il calo dei decessi, l’aumento dell’aspettativa di vita e l’afflusso di 183.000 immigrati entro la fine dell’anno.

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I tassi di natalità sono diminuiti in tutta l’UE dal 2008, secondo i dati dell’ufficio statistico del blocco, Eurostat. Nonostante i suoi problemi demografici, la Francia ha registrato il tasso di fertilità più alto dell’Unione nel 2021, seguita da Repubblica Ceca, Romania e Irlanda.   Nel 2020, secondo i dati ISTAT l’Italia ha registrato 1,24 nascite per donna: una cifra persino inferiore a quella della Cina comunista quando era in vigore la legge sul figlio unico.   Come riportato da Renovatio 21, in Russia lo Stato si muove in altra direzione: un deputato il mese scorso ha proposto di tassare le persone senza figli, mentre il presidente Putin ha annunciato che il 2024 sarò «l’anno della famiglia».   In Francia i vertici dello Stato oggi non sono esattamente raffigurazioni della fertilità e della famiglia numerosa: il nuovo premier è gay dichiarato, era unito con un PACS con il ministro degli Esteri che ha appena nominato, ma dicono che la loro coppia gay è scoppiata anni fa. Un gradino più sopra, troviamo il presidente Macron, la cui complessa situazione famigliare – ha sposato la sua insegnante molto più anziana di lui, madre di figli che erano a scuola con lui – è nota a tutti.   Macron faceva parte di un allineamento di presidenti, primi ministri e cancellieri europei – Emmanuel Macron (presidente francese), Angela Merkel (cancelliere tedesco), Theresa May (premier britannico), Paolo Gentiloni Silveri (primo ministro italiano), Mark Rutte (premier olandese), Stefan Löfven (primo ministro svedese), Xavier Bette (premier del Lussemburgo), Nicola Sturgeon (premier scozzese) –che qualche anno fa fece discutere, perché si trattava di un quadro in cui i supposti decisori del vecchio continente erano tutti senza prole.   Il risultato del tasso di natalità sotto la soglia di sostituzione è utilizzato dai vertici UE per giustificare, talvolta anche apertamente, la sostituzione etnica attraverso l’immigrazione massiva dall’Africa e dai Paesi islamici, fenomeno che poi si manifesta in Francia (ma oramai anche in Italia) nei disordini urbani visti nel corso degli scorsi mesi.   Intervenendo ad Atene all’inizio di questo mese, la commissaria europea per gli Affari interni Ylva Johansson ha affermato che «l’immigrazione legale dovrebbe crescere di più o meno 1 milione all’anno».   Con circa 3,5 milioni di immigrati che entrano legalmente nell’UE ogni anno e numeri record che entrano illegalmente, la proposta della Johannsson può risultare impopolare, ma tradisce la vera direzione di Bruxelles.   L’aumento dell’immigrazione ha rafforzato il sostegno ai partiti politici di destra in Germania e nei Paesi Bassi, ha innescato rivolte e incendi dolosi in Irlanda e ha spinto il governo francese ad approvare un disegno di legge che introduce quote di migrazione e taglia i benefici per gli stranieri, nel tentativo di arginare la crescente popolarità dei partiti politici di destra.   Un sondaggio Kantar condotto in Francia a dicembre ha rilevato che il 45% della popolazione ritiene che «ci siano troppi immigrati» nel Paese.   La deportazione di tali immigrati, oramai arrivati senza la minima assimilazione alla seconda o terza generazione, diventa ardua per Parigi, che adopera da tempo uno ius soli temperato.

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Bioetica

Non avere mai più bambini è una scelta razionale e compassionevole: parola di bioeticista

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

Alla fine degli anni ’60 Paul Ehrlich avvertì dell’imminente bomba demografica e sostenne la crescita zero della popolazione. Ciò divenne quasi un articolo di fede religiosa in alcuni ambienti. Sessant’anni dopo l’attenzione si è spostata dal limitare la popolazione all’eliminarla.

 

Uno dei principali teorici dell’estinzione umana è il filosofo finlandese Matti Häyry. Sono almeno 20 anni che riflette sui pro e contro del permettere all’umanità di prosperare sul Pianeta Terra.

 

La sua recente retrospettiva nel Cambridge Quarterly of Healthcare Ethics è un’interessante visione di una teoria controversa, per non dire incendiaria.

 

Egli spiega:

 

«L’antinatalismo è una filosofia emergente e io sono un filosofo antinatalista, o almeno penso di esserlo. Essere antinatalista significa, per me, che non ho figli, non intendo averne, e mi farebbe piacere se tutti si comportassero come me in questo senso».

 

«Mi farebbe piacere vedere che nessuno abbia figli, perché sarebbe una cosa razionale da fare. La riproduzione comporta rischi per i possibili individui futuri. Tutte le vite sono occasionalmente infelici, alcune vite sono prevalentemente infelici e gli individui possono pensare, giustamente, che le loro vite non abbiano significato. La mia ragione suggerisce che sarebbe poco saggio e scortese far nascere nuove persone ed esporle quindi a questi rischi. Arthur Schopenhauer era d’accordo con me, molti altri non sono d’accordo».

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Häyry non è un re filosofo, è semplicemente un filosofo. Non ha alcun desiderio di imporre le sue opinioni agli altri. Descrive il suo approccio come «utilitarismo negativo basato sui bisogni e in risposta ai conflitti» e dice che vuole «essere gentile e non essere scortese».

 

Meritano di essere citate alcune sue considerazioni:

 

  • Poiché la riproduzione infliggerebbe sofferenze ai futuri individui e alla loro prole, è più gentile non metterli al mondo.

 

  • Sebbene la riproduzione possa portare gioia ai genitori, bilanciare la gioia con la sofferenza inflitta fa pendere la bilancia a favore dell’astinenza.

 

  • Dal momento che incolpare e vergognare i genitori li fa soffrire, usare questa tattica non è gentile e dovrebbe essere bilanciato con altri fattori.

 

  • Quando gli allevatori festeggiano i loro figli, sarebbe scortese e probabilmente controproducente frenare la loro gioia.

 

  • Sarebbe poco gentile costringere chi vuole riprodursi ad astenersi. Non è gentile manipolare nuovi esseri affinché accettino la moralità dei chi vuole essere genitore

 

Michael Cook

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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