Contraccezione
Vaccinazione e contraccezione: Melinda Gates comincia a gettare la maschera

Secondo la ultramiliardaria fondatrice, assieme al marito Bill, della Gates Foundation, il vero dramma del COVID, più che i morti (di cui non sembra curarsi più di tanto), più che le libertà personali distrutte in ogni Nazione del pianeta, è uno in particolare: «Le prime stime suggeriscono anche che la pandemia causerà 49 milioni di donne in più senza contraccettivi, portando a 15 milioni di gravidanze non pianificate»
Avete letto bene: nell’intervista concessa a La Stampa e ad altri due giornali internazionali, la moglie di Bill Gates rivela che il problema della pandemia saranno i 15 milioni di bambini nati a causa della mancanza di contraccezione.
«Le prime stime suggeriscono anche che la pandemia causerà 49 milioni di donne in più senza contraccettivi, portando a 15 milioni di gravidanze non pianificate»
15 milioni di piccoli esseri umani, venuti sulla Terra per adempiere al disegno della Vita, per la Gates sono un male peggiore del virus e del crollo economico globale che ne sta conseguendo.
Non ci sarebbe molto da aggiungere, potremmo chiudere questo articolo qui.
La mentalità per cui una nascita non programmata è una nascita sbagliata ha un nome preciso: eugenetica. L’eugenetica è quell’ideologia per cui solo i bambini perfetti – e «voluti» da qualcuno, tanto per cominciare – sono degni di vivere.
15 milioni di piccoli esseri umani, venuti sulla Terra per adempiere al disegno della Vita, per Melinda Gates sono un male peggiore del virus e del crollo economico globale che ne sta conseguendo.
L’eugenetica, sia nel caso hitleriano che nel caso del mondo moderno (che ha semplicemente amplificato le idee antropologiche del nazionalsocialismo) porta alla creazione di vita artificiale, allo scarto di embrioni, e a breve alla costruzione dei figli in laboratorio, come è avvenuto con il caso delle gemelle cinesi create con un gene che le rende immuni all’HIV nonché in teoria più intelligenti della media.
La tecnologia di editing genetico ora disponibile, di nome CRISPR, ha di fatto già sollevato l’interesse di Bill Gates, che lo ritiene uno strumento da utilizzare assolutamente per risolvere tutte le malattie.
Tornando a Melinda, nell’intervista al quotidiano della famiglia Agnelli ha affermato che quello della contraccezione per fermare questa dannata «fertilità da COVID» è un tema impellente che necessita una soluzione immediata:
«Un piccolo gruppo di paesi che produce la maggior parte dei principi attivi primari contenuti nei contraccettivi generici, da quando la pandemia ha colpito, ha fatto scorta di questi ingredienti, anche se non ci sono prove che siano a corto di essi. È una politica commerciale senza cuore e senza senso». In pratica, diamo la pillola a tutte, specie nel Terzo Mondo, perché la Pandemia sì uccide ma parrebbe che faccia nascere anche qualche bambino, visto che il lockdown potrebbe davvero aver strappato qualche donna dalle grinfie della contraccezione.
La contraccezione, specialmente quella chimica – la cosiddetta pillola – mette il corpo della donna in una situazione innaturale e, come riportato da vari casi, può causare malattie, disfunzioni dell’umore, cancro e persino effetti psicologici come la preferenza sessuale accordata a uomini meno virili.
Un altro problema immane è quello ambientale: gli scarichi dei water delle donne che assumono gli ormoni steroidei della pillola finiscono in fiume o in mare, dove possono alterare la fauna marina: si parla di pesci transessuali, nata a causa dell’inquinamento da contraccezione. Chiaramente, si tratta dell’unico inquinamento di cui, nel mondo di Greta Thunberg, mai sentirete parlar.
«Dobbiamo investire nella pianificazione famigliare (…) le donne devono capire come funzionano i propri corpi e prendere le decisioni (…) quando una madre non può stabilire i tempi delle nascite, resta imprigionata in un ciclo di povertà»
«Dobbiamo investire nella pianificazione famigliare, deve essere volontaria, ma le donne devono capire come funzionano i propri corpi e prendere le decisioni». Perché «quando una madre non può stabilire i tempi delle nascite, resta imprigionata in un ciclo di povertà» dice nell’intervista Melinda. In pratica, l’equazione che si spaccia al Terzo Mondo è: «se fai figli sei povera».
Per il mondo sviluppato, invece, vale sempre il dogma femminista per cui i figli tolgono la libertà: «Le prime stime suggeriscono che in tutto il mondo, in questa recessione, i posti di lavoro delle donne hanno una probabilità di essere tagliati 1,8 volte superiore a quelli degli uomini. Inoltre, proprio mentre il lavoro retribuito delle donne sta crollando, il loro lavoro non retribuito per la cura dei bambini e dei membri della famiglia sta aumentando drasticamente».
Il falso mito della sovrappopolazione cavalcato da decenni dai Gates viene ora lanciatoci in faccia mentre scienziati cominciano a parlare del crollo della fertilità mondiale, con un dimezzamento della popolazione di Paesi come Italia e Giappone previsto prima del 2100.
Il falso mito della sovrappopolazione cavalcato da decenni dai Gates viene ora lanciatoci in faccia mentre scienziati cominciano a parlare del crollo della fertilità mondiale, con un dimezzamento della popolazione di Paesi come Italia e Giappone previsto prima del 2100.
Non è il trucchetto più basso che salta fuori dall’intervista. Addirittura, la Gates mette in relazione la natalità con la possibilità di morire del virus:
«Di fatto il messaggio che milioni di donne incinte ricevono durante una crisi è che va bene partorire a casa, da sole. Ma non è così. Durante l’epidemia di Ebola del 2014, il principale fattore di mortalità materna è stato di gran lunga il fatto che le donne partorivano sempre più spesso senza assistenza medica».
La Gates mette in relazione la natalità con la possibilità di morire del virus: «Durante l’epidemia di Ebola del 2014, il principale fattore di mortalità materna è stato di gran lunga il fatto che le donne partorivano sempre più spesso senza assistenza medica»
Va notato come lo scorso mercoledì la signora Gates avesse pubblicato nel prestigiosissimo giornale diplomatico Foreign Affairs un articolo in cui si scagliava contro il Presidente Trump esaltando il premier canadese Justin Trudeau e il presidente del Sudafrica Cyril Rahmaposa – tanto per far capire che i Gates sono oramai, più che una famiglia o una fondazione, una realtà geopolitica che ha relazioni diplomatiche proprie. Essendo divenuti i primi contribuenti dell’ONU in assoluto, ciò non può che essere vero.
La relazione di simpatia tra i Gates e Pechino è oramai sotto gli occhi di tutti. Il nemico del progressismo vacuo e beota alla Trudeau (o alla PD-M5S) o la ferocia tecno-totalitaria della Cina retta dal Partito Comunista Cinese (altro partner dei partiti di governo in Italia), è proprio vero, pare essere Donald Trump.
Renovatio 21 ha riportato che, in pieno lockdown, alcuni incontri tra leader europei per la ricerca sui vaccini – con il Presidente del Consiglio italiano Conte che infine promette agli enti dei Gates 300 milioni di euro – si sono svolti in presenza di Melinda.
È oramai alla luce del sole il fatto che i Gates si ritengano in grado di dettare l’agenda ai potenti della Terra, in una sorta di primato dei miliardi e della filantropia sulla democrazia, sugli Stati, sul volere dei Popoli
È oramai alla luce del sole il fatto che i Gates si ritengano in grado di dettare l’agenda ai potenti della Terra, in una sorta di primato dei miliardi e della filantropia (che, in realtà, è l’esatto contrario: misantropia sterminatrice) sulla democrazia, sugli Stati, sul volere dei Popoli.
Nell’articolo su Foreign Affair, la Gates ammette di prendere i suoi dati dall’Istituto Guttmacher, ente che funge da braccio di Ricerca & Sviluppo della multinazionale dell’aborto Planned Parenthood (che significa, appunto, «riproduzione pianificata»), alla quale i Gates ogni anni versano diversi milioni di dollari, e di cui fu dirigente il padre di Bill. Le cliniche private Planned Parenthood disseminate, anche grazie ai danari di Bill & Melinda, in tutti gli USA hanno effettuato qualcosa come 350 mila aborti tra il 2017 e 2018. Dell’aborto e del controllo delle nascite i Gates sono sostenitori radicali e mai lo hanno nascosto tra donazioni milionarie e conferenze TED.
Dell’aborto e del controllo delle nascite i Gates sono sostenitori radicali e mai lo hanno nascosto tra donazioni milionarie e conferenze TED
«L’effetto di lungo termine del taglio dei finanziamenti ai servizi di salute riproduttiva [cioè, in genere, contraccezione e aborto, ndr] è profondo della società, e i danni si sentono poi per un periodo compreso tra 20 e 40 anni», dice Melinda a La Stampa. I Gates esprimono una visione mondiale che abbraccia i decenni, come sovrani lungimiranti, come pianificatori che nemmeno dei calcoli sovietici.
Dietro alla pandemia, cavallo di battaglia degli ultimi cinque anni dei Gates (e dei Rockefeller, loro graditi ospiti in certe cene), ecco rispuntare limpido il vecchio tema che li ossessionava: il controllo delle nascite, ossia la riduzione della popolazione terrestre, ossia lo sterminio degli umani su questo pianeta – a partire magari dai deboli e dagli innocenti, dagli embrioni agli anziani (che stanno venendo attaccati proprio dalla pandemia che tanto avevano annunziato i Gates).
Questa è la realtà del XXI secolo: la Necrocultura galoppa, seminando morte e distruzione, nelle opere dei miliardari, che si credono gli imperatori del nostro tempo, che, tra vaccini e pillole anticoncezionali, credono di poter disporre a piacimento della nostra biologia e di quella dei nostri figli
Questa è la realtà del XXI secolo: la Necrocultura galoppa, seminando morte e distruzione, nelle opere dei miliardari, che si credono gli imperatori del nostro tempo, che, tra vaccini e pillole anticoncezionali, credono di poter disporre a piacimento della nostra biologia e di quella dei nostri figli.
Quanto si sbagliano…
Immagine da DFID – UK Department for International Development via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons
Contraccezione
Kennedy promette una «revisione completa» della pillola abortiva dopo un rapporto «allarmante» sui pericoli

Lo scorso mercoledì il segretario alla Salute USA Robert F. Kennedy Jr. ha dichiarato alla Commissione Salute, Istruzione, Lavoro e Pensioni del Senato che studierà i pericoli della pillola abortiva chimica nota come mifepristone.
«Ho chiesto a Marty Makary, direttore della FDA, di effettuare una revisione completa e di riferirmi», ha detto Kennedy al senatore pro-life del Missouri Josh Hawley.
Questa settimana, Kennedy è stato a Capitol Hill per testimoniare ai legislatori sulle riforme che sta attuando. Durante un acceso scambio di battute con l’ultraliberalista 82enne deputata del Connecticut Rosa DeLauro, ha denunciato i suoi attacchi e i precedenti fallimenti delle istituzioni che ora supervisiona.
We’ve spent trillions trying to fix our health system—and outcomes keep getting worse.
More money isn’t the solution. Smarter policy, less waste, and honest leadership is how we Make America Healthy Again. pic.twitter.com/A0UzbLarsQ
— Secretary Kennedy (@SecKennedy) May 14, 2025
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«Se qualcuno pensa che in questo Paese abbiamo fatto la medicina di eccellenza con queste istituzioni, guardi i nostri bambini! Sono i bambini più malati del mondo!», ha esclamato.
Durante l’audizione, il senatore Hawley ha chiesto se Kennedy fosse a conoscenza del recente studio dell’Ethics and Public Policy, che ha dimostrato che quasi l’11% delle donne statunitensi che assumono mifepristone soffre di gravi eventi avversi, una percentuale 22 volte superiore a quella riportata sul foglietto illustrativo. I ricercatori hanno concluso che il mifepristone non è né sicuro né efficace.
«È allarmante», ha risposto Kennedy. «Convalida» studi precedenti e «come minimo, l’etichetta dovrebbe essere cambiata».
Hawley ha discusso lo studio anche con James O’Neill. O’Neill è la persona scelta dal presidente Trump per la carica di Vice Segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani. Anche lui ha dichiarato alla commissione la scorsa settimana di sostenere l’indagine sui pericoli associati alle pillole abortive chimiche.
«Il mifepristone ha in realtà una REMS (strategia di valutazione e mitigazione del rischio), il che significa che da tempo è stato designato come qualcosa che necessita di una revisione periodica dei dati sulla sicurezza», ha affermato.
«Il segretario si è impegnato a effettuare una revisione della sicurezza del mifepristone (…) e sostengo fermamente tale revisione».
Come riportato dalla giornalista di LifeSiteNews Emily Mangiaracina, la prevalenza degli aborti chimici negli Stati Uniti è aumentata rapidamente dal 2000, anno in cui la pillola abortiva è stata approvata per la prima volta dalla FDA, soprattutto da quando il governo ha revocato le normative sulla pillola abortiva.
Nel 2011, il farmaco è stato sottoposto a un sistema di sicurezza noto come REMS, dopo la segnalazione di gravi eventi avversi, inclusi diversi decessi. Il REMS consente alla Food and Drug Administration (FDA) di monitorare questi eventi avversi. Tuttavia, con la legge FDA di Obama del 2016, l’obbligo di segnalare tutte le complicazioni legate alla pillola abortiva è stato rimosso. Da quel momento in poi, solo i decessi avrebbero dovuto essere segnalati, il che ha notevolmente compromesso i dati sulla sicurezza.
Entro dicembre 2021, la FDA di Biden ha eliminato il requisito che la pillola abortiva dovesse essere consegnata di persona e ha consentito che venisse spedita definitivamente per posta.
Durante un’intervista rilasciata a Laura Ingraham della Fox News a febbraio, Kennedy aveva confermato che Trump gli aveva chiesto di studiare i pericoli dei farmaci abortivi.
«Durante l’amministrazione Biden, l’NIH ha fatto qualcosa di imperdonabile, ovvero dire a medici e pazienti di non denunciare gli infortuni, e questa non è una buona politica», ha affermato RFK jr.
Durante l’interrogatorio durante l’udienza di conferma al Senato qualche settimana prima, Kennedy aveva insistito sul fatto che «ogni aborto è una tragedia» quando gli è stata posta una domanda sulla sua posizione in merito all’aborto.
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Immagine screenshot da YouTube
Contraccezione
Kennedy conferma che Trump gli ha chiesto di studiare i pericoli della pillola abortiva


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Contraccezione
Elon Musk contro la pillola e la denatalità: basta «spaventare le donne» affinché non abbiano figli. Attacchi anche agli psicofarmaci SSRI

Nella lunga e significante un’intervista concessa al giornalista americano Tucker Carlson, l’imprenditore Elon Musk ha nuovamente incoraggiato le persone a formare una famiglia, esortando la società a smetterla di «spaventare le donne» e impedirle di avere figli.
Nell’intervista di quasi due ore con Carlson del 7 ottobre, Musk ha detto al famoso opinionista che la società «deve smettere di spaventare le donne dicendo che avere un figlio distrugge la loro vita», affermando con enfasi che tale nozione è «falsa».
ELON: LET’S STOP SCARING WOMEN AWAY FROM HAVING KIDS
“We need to stop scaring women that having a kid destroys your life.
This is false.
We terrify girls into saying that if you get pregnant, your life’s over.
This is what schools teach.
And I agree, we should not have… https://t.co/g8RIZRr6cd pic.twitter.com/jcdcWAXNvo
— Mario Nawfal (@MarioNawfal) October 8, 2024
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«Terrorizziamo le ragazze (…) dicendo che se rimani incinta la tua vita è finita, questo è ciò che insegnano le scuole», si è lamentato l’ultra miliardario padre di 12 figli, aggiungendo che, sebbene concordi sul fatto che le gravidanze adolescenziali non siano l’ideale, «avere un figlio è una delle cose più deliziose e felici che tu possa fare».
Oltre ai commenti sull’avere figli, la lunga intervista ha visto Musk toccare argomenti quali i vaccini, la necessità della religione, l’intelligenza artificiale e Donald Trump.
Sebbene Musk abbia dichiarato in precedenza di essere ateo e che le sue opinioni sulla vita e sulla famiglia siano in contrasto con le vere posizioni morali della Chiesa cattolica, che si oppone all’aborto, alla contraccezione e alla fecondazione in vitro, pratica quest’ultima utilizzata dallo stesso Musk (che ha portato dal papa uno stuolo di suoi figli prodotti in provetta) talvolta in congiunzione con l’utero in affitto, il fondatore di Tesla è diventato uno dei più accesi sostenitori della maternità negli ultimi anni.
Mentre i tassi di fertilità in Occidente precipitano, Musk ha costantemente messo in guardia sul crollo demografico imminente che ne deriverà, un rischio esiziale per l’intera civiltà, secondo il suo pensiero.
Sebbene non si sia mai opposto all’aborto o alla contraccezione in linea di principio, ha indicato il controllo delle nascite e l’aborto come fattori che contribuiscono alla crisi demografica e ha anche respinto le assurde affermazioni degli estremisti del clima secondo cui una riduzione della popolazione è necessaria per il bene della Terra.
Musk ha già detto in precedenza che le donne e gli uomini sono stati tratti in inganno sui danni dell’aborto. L’anno scorso, rispondendo all’approvazione a sorpresa in Ohio di un radicale emendamento pro-aborto, Musk affermò che gli uomini e le donne erano stati manipolati riguardo ai danni dell’aborto e che le persone erano state cresciute nell’inculcare loro l’odio per i bambini.
«Alle donne occidentali è stato insegnato che una gravidanza accidentale è la cosa peggiore che possa capitare loro», ha risposto Musk. «Pertanto, si oppongono fermamente al divieto di aborto, in quanto minaccia esistenziale».
Women in the West have been taught that an accidental pregnancy is the worst thing that could possibly happen to them. Thus, they strongly oppose abortion bans as being an existential threat.
Many men also fear that they will be unable to have “fun” if abortion is outlawed.
— Elon Musk (@elonmusk) November 8, 2023
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«Molti uomini temono anche di non riuscire a “divertirsi” se l’aborto venisse dichiarato illegale», ha scritto.
Sebbene abbia affermato di essere d’accordo che «non dovremmo avere gravidanze adolescenziali… avere un figlio è una delle cose più deliziose e felici che si possano fare».
Molto significativo che nell’intervista Musk – caso unico davvero – parli con determinazione degli effetti collaterali della pillola anticoncezionale.
«Molte donne potrebbero non sapere che la contraccezione ormonale può causare un rischio significativo di depressione, un rischio aumentato di suicidio e può farti cambiare le preferenze riguardo a chi vuoi sposare o con chi vuoi avere figli. Cambia la personalità» dice Elon.
«In realtà è scritto sul bugiardino» continua. «Il mio messaggio alle donne là fuori è di leggere le etichette sulla scatola».
Sulle confezioni di pillola anticoncezionale, continua Musk, c’è scritto che il farmaco può provocare «un significativo rischio di depressione, un incremento significativo di suicidio e che ti può far uscire con persone che in realtà non ti piacciono».
Alle risate di Tucker, Elon dice che «in realtà è vero».
🚨 ELON MUSK ON HORMONAL BIRTH CONTROL:
“A lot of women may be unaware that hormonal birth control can cause significant risk of depression, increased risk of suicide, and can make you go out with people you don’t actually like. It actually says this on the box.”
“My message to… pic.twitter.com/lF00nesJ1D
— Autism Capital 🧩 (@AutismCapital) October 8, 2024
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Musk sembra quindi virare verso una posizione moderata «non dico che non dobbiamo usare degli anticoncezionali… dico che gli anticoncezionali ormonali stanno rendendo tristi e depresse moltissime donne. E non lo capiscono, non capiscono che quella è la causa. (…) Leggete l’etichetta sulla confezione! Questo è quello che sto dicendo».
L’imprenditore quindi si dichiara contrario anche alle prescrizioni della pillola alle dodicenni per la cura dell’acne. «Dovremmo essere coscienti del fatto che questa non è una cosa senza rischi, e che causa gravi cambiamenti di umore, causa un aumento drammatico del rischio di suicidio e depressione».
«Leggete il bugiardino. E considerate altre opzioni per gli anticoncezionali. E tutto quello che sto dicendo» ripete ancora una volta il magnate spaziale. «Gli anticoncezionali ormonali stanno cambiando sta fondamentalmente cambiando gli ormoni nel tuo corpo in modi che probabilmente non sono buoni per te».
«Conosco donne che hanno smesso di prendere la pillola e la loro depressione è subito scomparsa. Quindi forse vale la pena di provare»
Carlson nell’intervista ha quindi ricollegato il tema della depressione delle donne – probabilmente indotta dalla pillola – con il crescente uso di psicofarmaci inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (i cosiddetti), e cioè Zoloft, Prozac, Citalopram, Escitalopram, etc.
«Io penso che gli SSRI siano il diavolo» ha dichiarato Musk. «Penso che gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina “zombifichino” le persone, cambiano la loro personalità, li trasformano in qualcuno che non sono. Terribile».
«Sono così diffusi» commenta Tucker, il quale, come sa il lettore di Renovatio 21, sta contribuendo a far crollare il muro di gomma riguardo la correlazione tra psicofarmaci e stragi violente.
«Sì» replica Elon. «Io credo che bisogna ripensare se gli SSRI facciano del bene (…) darli in giro come caramelle è da pazzi».
Elon Musk in interview by Tucker Carlson on antidepressants: “I think SSRIs are the Devil. They’re zombifying people, changing their personalities.”
SSRIs/SNRIs dampen emotions, which can be helpful for those experiencing severe depression and anxiety, however, the effects are.. pic.twitter.com/LNbl7wNrOc
— Sindrome post SSRI (@SindromePSSD) October 8, 2024
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Più avanti il Musk si inerpica nel discorso che in alcuni casi potrebbero essere prescritti, e sembra attingere dalla teoria – ora sempre più contestata – dello «squilibrio biochimico» del cervello di alcuni pazienti, dicendo che in certi casi dare la psicomedicazione impedisce pensieri schizo-paranoidi.
Non è la prima volta che, fors’anche per esperienze personali, il Musk si scaglia contro la psicofarmaceutica.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa in un tweet in risposta all’investitore Marc Andreesen criticò il Wellbutrin e l’Adderall, due psicodroghe mediche usate una per la depressione e una per l’attenzione.
Wellbutrin is way worse than Adderall imo. It should be taken off the market.
Every time that drug has come up in conversation, someone at the table has a suicide or near suicide story.
— Elon Musk (@elonmusk) April 30, 2022
«Il Wellbutrin è molto peggio di Adderall, secondo me. Dovrebbe essere ritirato dal mercato» aveva scritto Musk. «Ogni volta che si parla di questo farmaco, qualcuno al tavolo racconta una storia di suicidio o quasi suicidio».
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Come abbiamo ripetuto tante volte su Renovatio 21, Elon Musk pare aver compreso pienamente la Necrocultura e il suo ruolo nella gestione del mondo moderno. Egli chiama questo fenomeno «estinzionismo».
Il suo concetto di natalismo, da cui la lotta sempre più evidente contro la contraccezione e le culture del nulliparismo, è invero sempre più complesso e stratificato.
Sospettiamo che, forse anche solo in parte, esso possa essere stato indotto o rafforzato dalla frequentazione della Mars Society, una sparuta associazione di ingegneri NASA e appassionati vari che tra gli anni Novanta e i 2000 operava per chiedere – davvero donchisciottescamente, allora – la conquista e il terraforming del pianeta Marte.
L’anima del gruppo Robert Zubrin nel 2013 ha pubblicato il libro Merchants of Despair: Radical Environmentalists, Criminal Pseudo-Scientists, and the Fatal Cult of Antihumanism («Mercanti di disperazione: ambientalisti radicali, pseudo-scienziati criminali e il culto fatale dell’antiumanesimo») in cui si scagliava con veemenza contro l’ambientalismo e altri pensieri anti-umani che sembrano volere la morte dell’uomo – quello che qui noi chiamiamo Cultura della Morte, o Necrocultura.
È noto che, una volta incassato le centinaia di milioni conseguenti alla vendita di PayPal, Elon si presentò ad un incontro della Mars Society, sconvolgendo tutti lasciando alla fine un assegno di sostegno da 5.000 dollari, cifra allora mai vista per il gruppetto diretto dallo Zubrin.
Come riportato da Renovatio 21, il natalismo e e il multiplanetarismo (cioè l’intenzione di colonizzare altri pianeti, come Marte) di Musk sono spiegati da costui come la necessità , filosofica prima che politica ed economica, di espandere la coscienza, aumentando il numero degli esseri pensanti – includendo qui, oltre che gli esseri umani, anche le macchine «intelligenti», che come noto Elon teme assai, ipotizzando persino modi di fondersi con essa per non soccombervi, come il chip cerebrale Neuralink.
Tale visione della moltiplicazione della coscienza, secondo quanto raccontato da lui stesso, è mutuata dal libro Guida Galattica per gli autostoppisti, un romanzo umoristico dove la Terra è pensata come un grande computer creato per rispondere alla domanda sul senso della vita: la risposta finale, «42», indica che per rispondere ad un simile quesito bisognerebbe aver costruito una macchina pensante ben più grande di un pianeta.
È quello che, materialmente, il Musk – nell’odio montante degli oligarchi padroni del mondo – sembra impegnato a fare.
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