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Epidemie

In Canada sono arrivati i campi concentramento pandemici

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Mentre le voci sulla creazione di campi di detenzione pandemici si stanno rincorrendo in vari Paesi – dalla Germania a, recentemente, l’Italia – il Canada sembra essere già avanti sul ruolino di marcia.

 

Tucker Carlson, giornalista dell’emittente televisiva USA Fox News, ha denunciato l’uso da parte del Canada di «strutture designate» dove obbligatoriamente sono messi tutti i viaggiatori. Carlson ha chiamato  queste strutture «campi di internamento».

 

«Il Canada ha compiuto un passo drammatico verso un pericoloso autoritarismo»

«E se il tuo vicino di casa improvvisamente diventa pericolosamente pazzo e inizia a tenere in ostaggio le persone in casa sua?» è l’analogia geopolitica spinta da Carlson. Se il Canada dà di matto, cosa dovrebbero fare gli USA?

 

«Il Canada, il territorio direttamente sul nostro nord e il nostro più grande partner commerciale, con il quale condividiamo il confine internazionale più lungo, ha compiuto un passo drammatico verso un pericoloso autoritarismo», sostiene l’anchorma.

 

«Sì, il Canada». Il Paese generoso e prospero, e tranquillo sino alla noia. Lo spettro del nuovo biototalitarismo in Canada è ora fortissimo, e ben visibile.

 

«Se i risultati del test sono positivi, dovrai metterti immediatamente in quarantena presso le strutture governative designate.  Non è facoltativo»

Carlson si riferiva alla politica del governo progressista per quanto riguarda i residenti canadesi di ritorno dall’estero che risultano positivi al coronavirus. Lunedì scorso, il primo ministro Justin Trudeau ha consegnato un messaggio alla nazione chiedendo ai canadesi di annullare qualsiasi programma di vacanza e dicendo loro cosa aspettarsi quando tornano da un viaggio necessario.

 

«Se stai tornando nel Paese, dovrai mostrare un risultato negativo del test PCR prima di salire a bordo – ha detto Trudeau – Quando atterri dovrai fare un altro test PCR. Dovrai quindi aspettare in un hotel approvato, e a tue spese, affinché i tuoi risultati escano».

 

«Se i risultati sono negativi per COVID-19, puoi tornare a casa e completare lì la quarantena obbligatoria», ha aggiunto il premier figlio di Pierre Trudeau.

 

«La politica di internamento di Trudeau è in vigore dal mese scorso e, per quanto ne sappiamo, nessuna delle principali reti di notizie statunitensi ne ha parlato.  Nemmeno il nostro Dipartimento di Stato USA, che normalmente sembra esistere per fare commenti scontenti sulle violazioni dei diritti umani in tutto il mondo»

Tuttavia, è stata la parte successiva del messaggio che ha ispirato i timori di Carlson per i diritti umani fondamentali dei canadesi.

 

«Se i risultati del test sono positivi, dovrai metterti immediatamente in quarantena presso le strutture governative designate.  Non è facoltativo», ha avvertito Trudeau.

 

In risposta, Carlson ha detto che «le strutture governative designate» in altri Paesi sarebbero state immediatamente considerate «campi di internamento».

 

«La politica di internamento di Trudeau è in vigore dal mese scorso e, per quanto ne sappiamo, nessuna delle principali reti di notizie statunitensi ne ha parlato – ha detto il conduttore di Fox – Nemmeno il nostro Dipartimento di Stato, che normalmente sembra esistere per fare commenti scontenti sulle violazioni dei diritti umani in tutto il mondo».

 

«Improvvisamente, il Canada è un palese violatore dei diritti umani più elementari. Se fallisci un test COVID, ti rinchiuderanno senza appello».

 

«Improvvisamente, il Canada è un palese violatore dei diritti umani più elementari. Se fallisci un test COVID, ti rinchiuderanno senza appello»

Inoltre, chiunque cerchi  di evitare di essere trattenuto in un «centro di internamento governativo» rischia una multa di un milione di dollari e tre anni di prigione.

 

Carlson ha quindi descritto le condizioni antigeniche in cui vengono trattenuti i canadesi quando sono testati «positivi» per il COVID-19: carenza di cibo e acqua , porte senza serrature,  persino casi di violenza sessuale . Ha citato l’uomo d’affari canadese Mitch Beaulieu, il cui racconto della sua collocazione in una struttura governativa designata suonava, ha detto Carlson, come un rapimento.

 

Il commentatore di Fox News ha anche denunciato l’atteggiamento della Canadian Broadcasting Corporation (CBC), la TV pubblica totalmente sottomessa agli ordini del governo di Ottawa, che va ripetendo ai propri ascoltatori che i canadesi non dovrebbero credere alla «disinformazione» sui campi di internamento.

 

«La CBC ha assicurato ai canadesi che il governo sta preparando siti di quarantena volontaria –ha riferito Carlson – Sì, volontari nel senso che sono obbligatori».

 

Ricordiamo che il bizzarro Trudeau, che è peraltro sospettato di essere il figlio biologico non del padre anche lui premier Pierre ma di Fidel Castro, è stato registrato in una videoconferenza diplomatica privata mentre tesse le lodi del Grande Reset.

 

Sarà il caso di spolverare anche qui da noi capolavori politico-semantici come l’«obbligo flessibile» di cui cianciarono Di Maio, la Grillo e compagni quando si trattò di tradire completamente l’elettorato lasciando intatto l’obbligo vaccinale della legge Lorenzin (2017) che in campagna elettorale avevano deciso avrebbero abolito.

 

Tornando al Canada, chi segue Renovatio 21 sa che non si tratta in alcun modo di novità: ancora la scorsa estate, le autorità di Quebec City avevano annunciato che avrebbero i cittadini «non cooperativi» in strutture per il coronavirus, la cui posizione rimaneva segreta.

In Canada l’idea di questi campi di concentramento pandemici era già stata ventilata dieci anni fa, con i responsabili sanitari nazionali a parlarne come di una possibilità reale.

 

In Canada l’idea di questi campi di concentramento pandemici era già stata ventilata dieci anni fa, con i responsabili sanitari nazionali a parlarne come di una possibilità reale

Un documentario già allora mostrava il piano, che includeva anche l’uso di braccialetti elettronici.

 

La signora  che vedete intervistata, la dottoressa Theresa Tam, è passata dall’essere direttrice generale del Centro Canadese per la Preparazione e Risposta alle Emergenze a Chief Public Officer of Canada: è, quindi, a capo dell’intero  sistema sanitario canadese.

 

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Armi biologiche

Gli USA chiederanno dati sui patogeni in cambio di aiuti sanitari esteri

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Gli Stati Uniti chiederanno ai Paesi di consegnare campioni di «agenti patogeni con potenziale epidemico» in cambio del ripristino temporaneo degli aiuti sanitari. Lo riporta il giornale britannico Guardian, citando bozze di documenti governativi.

 

Il presidente Donald Trump ha tagliato drasticamente tali programmi all’inizio dell’anno, nell’ambito di un ampio sforzo di riduzione dei costi e di riallineamento della politica estera.

 

Secondo il quotidiano britannico, nei memorandum d’intesa proposti Washington offre a decine di Paesi il rinnovo dei programmi USA per combattere malattie come HIV, tubercolosi e malaria, oltre a «sistemi di sorveglianza e laboratorio e cartelle cliniche elettroniche».

 

I Paesi partner, tuttavia, dovranno assumere il finanziamento dei programmi entro cinque anni.

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In cambio, saranno obbligati a condividere con gli USA campioni e sequenze genetiche di «patogeni con potenziale epidemico» entro pochi giorni dalla scoperta, si legge nel rapporto.

 

La bozza non prevede garanzie di accesso ai farmaci eventualmente sviluppati.

 

«Il modello non offre alcuna garanzia di accesso alle contromisure e conferisce il predominio commerciale a un solo Paese», ha affermato Michel Kazatchkine, membro del Panel indipendente per la preparazione e la risposta alle pandemie, citato dal Guardian. «Minaccia la sicurezza sanitaria, la sicurezza dei dati e, in ultima analisi, la sovranità nazionale».

 

All’inizio dell’anno Trump ha tagliato i fondi all’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), in passato principale strumento di Washington per finanziare progetti politici all’estero, inclusi i programmi sanitari. L’agenzia è stata ampiamente vista come strumento di soft power.

 

L’ex direttrice USAID Samantha Power, che ha guidato l’agenzia sotto Joe Biden, ha ammesso il mese scorso che l’agenzia ha avuto un ruolo decisivo nel mantenere al potere la presidente moldava filo-UE Maia Sandu, tramite i fondi del suo bilancio multimiliardario per gli aiuti all’Ucraina.

 

Come riportato da Renovatio 21, un anno fa la Duma di Stato russa aveva preparato un appello all’ONU in merito alla presunta attività dei laboratori biologici militari statunitensi in Africa.

 

Come riportato da Renovatio 21, al momento dei disordini durante la guerra civile sudanese l’OMS lanciato un allarme di «enorme rischio biologico» per un biolaboratorio a Khartoum che era stato attaccato.

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Epidemie

Il senatore Rand Paul chiede i documenti dell’intelligence statunitense sulle origini di Fauci, Baric e COVID

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Il senatore Rand Paul ha chiesto al direttore dell’intelligence nazionale statunitense, Tulsi Gabbard, di pubblicare le comunicazioni tra la comunità di intelligence statunitense, il virologo Ralph Baric, Ph.D., il dottor Anthony Fauci e altri funzionari della sanità pubblica. Paul ha affermato che i documenti mostrano che i virologi hanno ammesso privatamente una possibile fuga di notizie di laboratorio, pur affermando pubblicamente che il virus si è sviluppato naturalmente.   Il senatore repubblicano del Kentucky Rand Paul chiede al direttore dell’Intelligence nazionale statunitense Tulsi Gabbard di consegnare i documenti che mostrano i collegamenti tra la comunità dell’intelligence statunitense e importanti virologi e funzionari della sanità pubblica, tra cui il dottor Anthony Fauci, nell’ambito della sua indagine sulle origini del COVID-19.   «Nel corso dell’indagine, ho ottenuto informazioni che mi portano a credere che l’Intelligence Community sia in possesso di documenti essenziali per l’inchiesta in corso del Comitato», ha scritto Paul in una lettera del 30 ottobre in cui chiedeva a Gabbard di pubblicare documenti risalenti al 2012.

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La Gabbard ha tempo fino al 13 novembre per soddisfare la richiesta di Paul.   In una serie di post su X la scorsa settimana, Paul, presidente della Commissione per la sicurezza interna e gli affari governativi del Senato degli Stati Uniti, ha rivelato documenti che dimostrano che il virologo Ralph Baric, Ph.D., dell’Università della Carolina del Nord, ha comunicato con «membri della comunità di intelligence statunitense… ben prima dello scoppio della pandemia globale».       I documenti pubblicati da Paul includevano interazioni che suggerivano che il SARS-CoV-2 fosse emerso a causa di una fuga di notizie dall’Istituto di virologia cinese di Wuhan, nonostante i virologi coinvolti nelle comunicazioni affermassero pubblicamente che il virus aveva un’origine naturale.   Baric era già stato messo sotto accusa per il suo sostegno alla controversa ricerca sul guadagno di funzione e per una rischiosa proposta di ricerca presentata insieme alla dottoressa Zhengli Shi, ricercatrice del laboratorio di Wuhan, ampiamente definita la «Bat Lady» per la sua ricerca sul coronavirus che coinvolge i pipistrelli.   Nicholas Wade, ex redattore scientifico del New York Times, ha dichiarato a The Defender: «la richiesta di Paul che le agenzie di intelligence consegnino tutte le informazioni sui loro rapporti con Baric sarà di grande importanza se avrà successo, perché potrebbe aiutare a valutare il grado di complicità del governo statunitense nella catastrofe del COVID».

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I virologi hanno discusso privatamente la teoria della fuga di laboratorio, ma hanno utilizzato i fondi dei contribuenti per confutarla

Secondo la lettera di Paul, nel settembre 2015, l’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale (ODNI) e la CIA contattarono Baric per discutere di un «possibile progetto» relativo all’«evoluzione del coronavirus e al possibile adattamento umano».   Un comunicato stampa dell’ufficio di Paul della scorsa settimana affermava che meno di due mesi dopo, Baric e Shi avevano pubblicato i risultati dei loro «esperimenti congiunti sul coronavirus» sulla rivista Nature Medicine con il titolo «Un gruppo di coronavirus di pipistrello circolanti simile alla SARS mostra il potenziale per l’emergenza umana».   Il comunicato stampa afferma che la ricerca è stata finanziata con fondi pubblici provenienti dal programma USAID PREDICT e sovvenzioni dei National Institutes of Health (NIH). Si afferma inoltre che la comunità scientifica riconosce ampiamente che il lavoro prevede esperimenti di guadagno di funzione.   Nel 2018, Baric e Shi hanno collaborato alla stesura della proposta DEFUSE, che «cercava finanziamenti per un progetto che includeva piani per inserire un sito di scissione della furina in un coronavirus, sorprendentemente simile a quello che sarebbe poi emerso come SARS-CoV-2 che ha causato il COVID-19».   Sebbene la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) abbia respinto la proposta di Baric e Shi, «due anni dopo, all’inizio del 2020, il COVID-19 si è diffuso da Wuhan, la stessa località menzionata nella proposta DEFUSE».   «Quando il virus ha iniziato a circolare a livello globale, la stessa cerchia di scienziati che aveva proposto rischiosi esperimenti di guadagno di funzione ha improvvisamente iniziato a consigliare il governo degli Stati Uniti su come reagire», si legge nel comunicato stampa.   Nel 2015, il colonnello Daniel J. Wattendorf, allora responsabile del programma per la DARPA, tenne una presentazione alla terza conferenza internazionale sulla salute dell’mRNA in Germania sullo sviluppo di vaccini a mRNA che avrebbero «ridotto i tempi di risposta alle epidemie». Parlò di vaccini basati su DNA e RNA e della tecnologia di trasferimento genico.   Wattendorf è ora direttore delle soluzioni tecnologiche innovative nella divisione Salute globale della Fondazione Gates.   In un recente post su X, Paul ha fatto riferimento a un’e-mail del gennaio 2020 in cui un individuo non identificato, chiamato «lo Sponsor», chiedeva a Baric di tenere una presentazione sulla “situazione attuale del Coronavirus” durante una riunione del «Gruppo B» la settimana successiva.   Secondo la lettera di Paul, il Gruppo B «sembra essere un riferimento al Gruppo di esperti in scienze biologiche dell’ODNI».   Il 29 gennaio 2020, Baric rispose inviando via e-mail una copia di una presentazione PowerPoint, che includeva una diapositiva intitolata «Origini».   Il Free Beacon ha ottenuto una copia della presentazione da un informatore e l’ha pubblicata oggi.   La presentazione includeva una diapositiva che «discuteva la possibilità di un rilascio accidentale» dal laboratorio di Wuhan, «un’ipotesi che è stata poi pubblicamente respinta, etichettata come teoria del complotto e diffamata dal dottor Fauci e dalla sua cerchia ristretta», si legge nel comunicato stampa.   Secondo The Free Beacon, un mese dopo Baric tenne una presentazione quasi identica al Congressional Biomedical Research Caucus, ma senza alcun contenuto che suggerisse che il COVID-19 potesse essere trapelato dal laboratorio di Wuhan.

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Le agenzie di Intelligence «hanno continuato a ostacolare» le indagini sulle origini del COVID

Nella lettera di Paul si chiede a Gabbard di divulgare le comunicazioni dell’intelligence statunitense con Fauci, l’ex direttore del NIH Francis Collins e l’ ex principale collaboratore di Fauci David Morens, che è sotto inchiesta del Congresso per aver utilizzato la sua e-mail personale per discutere di argomenti come le origini del COVID-19, nel tentativo di eludere le norme federali sulla conservazione dei dati.   Nella lettera si chiedono anche comunicazioni che coinvolgano Peter Daszak, Ph.D., ex presidente dell’EcoHealth Alliance, che ha ricevuto finanziamenti federali per la ricerca sul guadagno di funzione, e Jeremy Farrar e molti altri virologi di spicco.   All’inizio del 2020, Fauci, Collins, Farrar, Daszak e molti altri virologi citati nella lettera di Paul hanno collaborato alla pubblicazione di «L’origine prossimale del SARS-CoV-2».   L’articolo, che promuoveva l’origine naturale del COVID-19, è stato pubblicato su Nature Medicine nel marzo 2020 ed è diventato uno degli articoli scientifici più citati dell’anno, nonostante alcuni coautori dubitassero in privato che il COVID-19 fosse un’infezione naturale.   L’11 febbraio 2020, Fauci incontrò Baric, secondo una copia del suo programma. Farrar divenne in seguito capo scientifico dell’OMS e ora ricopre il ruolo di vicedirettore generale per la promozione della salute e la prevenzione e il controllo delle malattie.   L’ amministrazione Trump sta attualmente indagando per stabilire se gli autori e gli editori di «Proximal Origin» abbiano permesso a Fauci e ad altri di influenzare le conclusioni dell’articolo in cambio di finanziamenti federali.   A gennaio, poco prima di lasciare l’incarico, l’ex presidente Joe Biden ha graziato preventivamente Fauci, proteggendolo da procedimenti penali federali per «qualsiasi reato» relativo ai suoi doveri ufficiali, inclusa la sua direzione del National Institute of Allergy and Infectious Disease presso l’NIH. La grazia è retroattiva al 1° gennaio 2014.   Secondo Richard Ebright, biologo molecolare della Rutgers University, Ph.D. e critico della ricerca sul guadagno di funzione, quella data è fondamentale per Fauci e il COVID-19. Ha affermato che il 2014 «è la data di inizio del finanziamento NIH AI110964, il finanziamento NIH che ha finanziato la ricerca di Wuhan che ha causato il COVID e che Fauci ha approvato per il finanziamento continuato nel 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, in violazione di una moratoria [sulla ricerca sul guadagno di funzione] nel 2014-2017».   Ebright ha aggiunto: «Fauci era consapevole dei rischi e sapeva che le politiche del governo statunitense in vigore dal 2014 al 2019 gli impedivano di correre rischi, ma Fauci, anteponendo il suo ego agli interessi di 7,9 miliardi di cittadini di tutto il mondo, ha scelto di correre i rischi e di violare le politiche».   A settembre, i documenti pubblicati da Paul nell’ambito della sua indagine sulle origini del COVID-19 hanno dimostrato che Fauci nel 2020 aveva ordinato ai colleghi di cancellare le email relative al COVID-19, potenzialmente in violazione della legge federale. Paul ha chiesto a Fauci di testimoniare davanti al Congresso entro la fine dell’anno.   Nella lettera di Paul a Gabbard si chiede inoltre di includere tutte le email inviate tra gennaio 2012 e il mese scorso da qualsiasi dipendente dell’ODNI che discuta delle origini del COVID-19, di Shi e del Wuhan Institute of Virology, della DARPA e della proposta DEFUSE, del programma PREDICT dell’USAID e dei laboratori biologici nazionali ed esteri «che ricevono finanziamenti o supporto dal governo degli Stati Uniti».   Paul ha anche richiesto email riguardanti l’ODNI e l’EcoHealth Alliance. L’anno scorso, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti ha sospeso tutti i finanziamenti governativi statunitensi per l’EcoHealth Alliance.

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Ebright ha detto: «A partire dal 2002, le agenzie di intelligence statunitensi hanno cercato di monitorare la ricerca cinese sugli agenti biologici per il coronavirus. Daszak e Baric, i finanziamenti per la ricerca cooperativa che li attraversavano e la ricerca collaborativa che li coinvolgeva facevano parte di questo schema di monitoraggio dell’intelligence».   Karl Jablonowski, Ph.D., ricercatore senior presso Children’s Health Defense, ha affermato che durante le prime fasi della pandemia di COVID-19, «il coronavirus ha acquisito spontaneamente una funzione nella stessa città di un istituto di ricerca che conduceva ricerche sull’acquisizione di funzione su un coronavirus», eppure al pubblico è stato «detto con fermezza di non mettere in discussione le origini».   «Perché non considerare ogni possibile origine? Seguendo il flusso di denaro si arriva all’EcoHealth Alliance e poi di nuovo ai contribuenti americani», ha detto Jablonowski.   Ad aprile, l’amministrazione Trump ha lanciato una nuova versione del sito web ufficiale del governo dedicato al COVID-19, presentando prove che il COVID-19 sia emerso a causa di una fuga di notizie dal laboratorio di Wuhan. La CIAl’FBIil Dipartimento dell’Energia degli Stati Unitiil Congresso degli Stati Uniti e diverse agenzie di Intelligence straniere hanno avallato questa teoria.   A maggio, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sospende per 120 giorni tutte le ricerche sul guadagno di funzione negli Stati Uniti e pone fine ai finanziamenti federali per tale ricerca in alcuni paesi.   Secondo Ebright, ora che sono trascorsi 120 giorni, «continuano i finanziamenti federali per la ricerca sull’acquisizione di funzione di patogeni virali ad alto rischio».   Wade ha ipotizzato che le indagini federali sulle origini del COVID-19 siano ostacolate. Ha affermato: «Quando Trump è tornato alla Casa Bianca sembrava che avrebbe aperto gli archivi del governo per fare tutta la luce possibile sulle origini del virus COVID-19 e sull’alta probabilità che fosse stato creato nell’Istituto di virologia di Wuhan in Cina».   «È strano, quindi, che le agenzie di intelligence abbiano continuato a fare ostruzionismo e che l’Università della Carolina del Nord sia riuscita a opporsi a tutte le richieste di accesso alle informazioni relative al lavoro di Baric, il principale ricercatore statunitense sui coronavirus».   Michael Nevradakis Ph.D.   © 4 novembre 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.   SOSTIENI RENOVATIO 21
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Armi biologiche

La polizia americana uccide scimmie fuggite dal laboratorio

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La polizia dello stato americano del Mississippi ha localizzato e abbattuto diverse scimmie da laboratorio fuggite martedì da un camion ribaltato.

 

Un gruppo di primati da ricerca in libertà nel Mississippi è stato rintracciato e soppresso dopo che il veicolo che li trasportava si è capovolto martedì. Gli animali sono stati eliminati perché l’autista aveva erroneamente comunicato alla polizia che erano infetti da patologie come il COVID e costituivano un rischio per l’uomo.

 

Il Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Jasper ha reso noto su Facebook che l’incidente si è verificato martedì mattina lungo l’Interstate 59 vicino a Heidelberg, a circa 160 km da Jackson. Il mezzo trasportava macachi rhesus destinati al National Biomedical Research Center della Tulane University di New Orleans.

 

Il dipartimento ha riferito che l’autista aveva dichiarato agli agenti che gli animali erano «pericolosi e rappresentavano una minaccia per l’uomo», portatori di malattie tra cui epatite C, herpes e Covid, e che richiedevano l’uso di dispositivi di protezione individuale. In base a tali informazioni, le forze dell’ordine hanno affermato di aver adottato «misure appropriate». I funzionari hanno poi confermato che la maggior parte delle scimmie era stata «distrutta».

 

 

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La Tulane University ha tuttavia precisato che le scimmie non erano di sua proprietà diretta e «non erano infettive». In un comunicato, l’ateneo ha spiegato che i primati appartenevano a un altro soggetto e non erano stati esposti ad alcun agente patogeno. «Stiamo collaborando attivamente con le autorità locali e stiamo inviando un’équipe di specialisti nella cura degli animali per prestare assistenza», ha dichiarato l’università.

 

L’ufficio dello sceriffo ha riferito che, dopo essere riusciti a entrare nel camion capovolto e a effettuare un conteggio accurato, risultavano in fuga tre scimmie. In seguito ha comunicato che tutte le scimmie evase, eccetto una, erano state abbattute.

 

Un video girato sul posto mostra casse di legno contrassegnate dalla dicitura «animali vivi» sparse sul bordo della strada, con scimmie che si muovono tra l’erba alta. Lo sceriffo ha reso noto di aver contattato un’azienda specializzata nello smaltimento di carcasse per rimuovere i resti dall’area.

 

Il macaco rhesus, specie ampiamente impiegata nella ricerca biomedica, pesa generalmente 5-7 kg e misura circa 50 cm di lunghezza. La New England Primate Conservancy li definisce «curiosi» e «molto intelligenti», sottolineando che la specie è altamente adattabile alla convivenza con l’uomo.

 

Lo scenario della scimmia che scappa dal laboratorio è stata descritto con dovizia di particolari nel film Virus Letale (1995), con Dustino Hoffman, dove appare assolutamente chiara la natura militare della scienza vaccinale e virologica: il famigerato dual use, per cui ciò un virus può essere usato come arma e il vaccino, quindi, come vantaggio definitivo nella guerra biologica – ammesso che il siero funzioni.

 

La questione dei primati di laboratorio che scappano con virus mortali come l’Ebola è stata esplorata nei romanzi dello scrittore statunitense Richard Preston, definito come il «Tom Clancy della guerra biologica». Il Prestone ha descritto nel libro divulgativo The Hot Zone (1994), poi divenuto serie TV nel 2019, e sui cui la pellicola con l’Hoffman era in qualche modo ispirato.

 

La sezione del libro chiamata «The Monkey House» narra la scoperta del virus di Reston in scimmie importate a Reston, nello Stato della Virginia, e le misure adottate dall’Esercito USA e dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie. La vicenda prende avvio con l’arrivo alla struttura di una partita di 100 scimmie selvatiche. Quattro settimane dopo, 29 di esse sono morte. Il veterinario Dan Dalgard esamina i cadaveri e invia i campioni al virologo Peter Jahrling, dell’Istituto di Ricerca Medica sulle Malattie Infettive dell’Esercito. Sotto il microscopio, Jahrling osserva un virus filamentoso che fa sospettare un’infezione da agente simile al virus di Marburg. Un successivo esame del sangue rivela che si tratta del virus Ebola Zaire. Di fronte a tale evidenza, l’Istituto decide di abbattere tutte le scimmie presenti nella stessa stanza di quelle infette.

 

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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia

 

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