Big Pharma
Moderna e il governo USA in lotta per il brevetto del vaccino mRNA

Moderna e il NIH (National Institutes of Health: l’ente sanitario del governo americano) stanno combattendosi un’aspra disputa su chi abbia il merito di aver inventato il componente centrale del vaccino mRNA dell’azienda. Lo riporta il New York Times.
Il conflitto ha ampie implicazioni per la distribuzione a lungo termine del vaccino e per i miliardi di dollari in profitti futuri nella vendita del farmaco genico.
Parimenti, la vicenda mostra la presenza dello Stato nel business farmaceutico. Un tabù, in America, apertamente infranto con l’operazione Warp Speed per la creazione ultrarapida di un vaccino antivirus, quando l’amministrazione Trump distribuì a pioggia miliardi su tutte le farmaceutiche che intendevano creare un vaccino anti-COVID.
La vicenda mostra la presenza dello Stato nel business farmaceutico
Nel caso dello Spikevax (questo è il nome del farmaco prodotto da Moderna), si tratta di un partnership Stato-impresa risalente a prima della pandemica: il vaccino genetico è nato da una collaborazione di quattro anni tra Moderna e il NIH.
La partnership pubblico-privata era stata ampiamente acclamata quando si disse che il vaccino era efficace. Un anno fa di fatto l’amministrazione Trump l’aveva chiamato «vaccino NIH-Moderna COVID-19».
Il NIH afferma che tre scienziati del suo Centro di ricerca sui vaccini (l dott. John R. Mascola, direttore del centro; il dottor Barney S. Graham, recentemente in pensione; e il Dr. Kizzmekia S. Corbett, che ora è ad Harvard) hanno lavorato con gli scienziati di Moderna per progettare la sequenza genetica che dovrebbe essere nominata nella «domanda di brevetto principale».
La domanda di brevetto di Moderna, che non è ancora stata rilasciata, nomina come unici inventori solo alcuni dei propri dipendenti. In un deposito di luglio presso l’ Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti , la società ha affermato di aver «raggiunto la determinazione in buona fede che questi individui non hanno co-inventato» l’unico prodotto di Moderna.
La richiesta di patent («brevetto») riguarda la sequenza genetica che istruisce le cellule del corpo a creare una versione innocua delle proteine spike che fissano la superficie del coronavirus, che innesca una risposta immunitaria.
Il NIH era in trattative con Moderna da più di un anno per cercare di risolvere la controversia; la dichiarazione di luglio della società ha colto di sorpresa l’agenzia, scrive il NYT citando una fonte. «Non è chiaro quando agirà l’ufficio brevetti, ma il suo ruolo è semplicemente quello di determinare se un brevetto è giustificato. Se le due parti non vengono a patti entro il momento in cui viene rilasciato un brevetto, il governo dovrà decidere se andare in tribunale, una battaglia che potrebbe essere costosa e disordinata».
Se i tre scienziati dell’agenzia venissero nominati sul brevetto insieme ai dipendenti di Moderna, il governo federale potrebbe avere più voce in capitolo su quali aziende producono il vaccino, il che a sua volta potrebbe influenzare quali Paesi hanno accesso al prodotto
Si tratta di una sfida che può avere esiti molto rilevanti.
Se i tre scienziati dell’agenzia venissero nominati sul brevetto insieme ai dipendenti di Moderna, il governo federale potrebbe avere più voce in capitolo su quali aziende producono il vaccino, il che a sua volta potrebbe influenzare quali Paesi hanno accesso al prodotto.
Ciò garantirebbe anche un diritto quasi illimitato di concedere in licenza la tecnologia, che potrebbe portare milioni di dollari al ministero del Tesoro USA.
Ulteriormente, lo Spikevax di Moderna utilizzerebbe una particolare ingegneria proteica per stabilizzare le proteine spike sul coronavirus prima che si fondano con altre cellule; tale tecnologia è brevettata dal NIH. Anche Pfizer-BionTech la utilizza, ma paga per la licenza.
Moderna ha ricevuto quasi 10 miliardi di dollari di finanziamenti dai contribuenti per sviluppare il vaccino, testarlo e fornire dosi al governo federale
Quando è scoppiata la pandemia del coronavirus, il Vaccine Research Center del NIH si è rapidamente concentrato sul gene per la proteina spike del virus e ha inviato i dati a Moderna in un file Microsoft Word, scrive il NYT. Moderna disse all’epoca che i suoi scienziati avevano identificato in modo indipendente lo stesso gene.
Moderna ha ricevuto quasi 10 miliardi di dollari di finanziamenti dai contribuenti per sviluppare il vaccino, testarlo e fornire dosi al governo federale: 1,4 miliardi di dollari per sviluppare e testare il suo vaccino e altri 8,1 miliardi di dollari per fornire al paese mezzo miliardo di dosi. L’azienda ha già concluso accordi di fornitura per circa 35 miliardi di dollari entro la fine del 2022.
Moderna è un’azienda molto recente che non aveva mai introdotto un prodotto sul mercato: è divenuta celebre solo per il suo vaccino mRNA (che dà il nome all’azienda stessa: Mode RNA), un tipo di tecnologia vaccinale che, ricordiamolo, non era mai stata approvata per uso umano. Il vaccino mRNA dovrebbe generare 18 miliardi di dollari di profitti per Moderna solo quest’anno. Le vendite del vaccino genico Spikevax sia quest’anno che il prossimo saranno probabilmente tra le più alte in un solo anno per qualsiasi prodotto medico nella storia
Pare insomma che si sia arrivati ad un incidente nel continuum del complesso statal-farmaceutico, dove i rapporti tra stati e multinazionali sono stretti al punto che per ogni senatore e deputato USA vi sono a Washington almeno 2 lobbysti di Big Pharma.
Se poi consideriamo i fondi statali del NIH al laboratorio dell’Istituto di Virologia di Wuhan, chiudiamo il cerchio: un conflitto di interessi per la malattia, un conflitto di interessi per la cura…
Come noto a chi segue la storia di vaccini, FDA e CDC, non è raro che ufficiali sanitari di alti livello lascino il loro lavoro nel settore pubblico per andare a lavorare per questa o quella farmaceutica, un sistema di «porte girevoli» che genera sospetti di corruzione e conflitti di interessi.
Di tali misfatti ha parlato spesso l’avvocato Robert Kennedy jr., indicando come lo stesso Anthony Fauci potrebbe trovarsi in un conflitto di interessi.
Se poi consideriamo i fondi statali del NIH al laboratorio dell’Istituto di Virologia di Wuhan, chiudiamo il cerchio: un conflitto di interessi per la malattia, un conflitto di interessi per la cura…
Big Pharma
Crollo delle azioni dei produttori di vaccini dopo le dimissioni ai vertici FDA

Le azioni dei produttori di vaccini sono crollate all’inizio della sessione di cassa negli Stati Uniti dopo che Peter Marks, uno dei principali regolatori della FDA e sostenitore dei vaccini, si è dimesso improvvisamente venerdì.
Gli analisti di Wall Street ritengono che l’uscita di Marks sia un segnale ribassista per i titoli azionari dei vaccini, come Moderna, Novavax, BioNTech e altri, che devono già affrontare crescenti difficoltà, tra cui un’ondata di licenziamenti prevista presso il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani diretto dal segretario Robert F. Kennedy jr.
Moderna ha avuto un calo del 12% nelle prime contrattazioni, mentre l’SPDR S&P Biotech ETF è crollato del 2%. Altri produttori di azioni di vaccini sono crollati, tra cui Novavax -10% e BioNTech -5,8%.
Anche le azioni Moderna sono scese del 95% rispetto ai massimi raggiunti durante il COVID.
«In qualità di leader del Center for Biologics Evaluation and Research della FDA, Marks è stato una figura chiave nelle rapide approvazioni dei vaccini Covid durante la pandemia» ha scritto Bloomberg, cercando di spiegare il ribasso. «Oltre alle iniezioni, è stato responsabile della valutazione da parte dell’agenzia di trattamenti all’avanguardia come le terapie cellulari e geniche».
«Nella sua lettera di dimissioni, Marks ha citato le tensioni con le opinioni del segretario della Salute e dei Servizi Umani Robert F. Kennedy jr., da tempo critico nei confronti dei vaccini».
«Ero disposto a lavorare per rispondere alle preoccupazioni del segretario in merito alla sicurezza e alla trasparenza dei vaccini», ha affermato il Marks. «Tuttavia è diventato chiaro che la verità e la trasparenza non sono desiderate dal segretario, ma piuttosto una conferma subordinata delle sue informazioni errate e delle sue bugie».
Analisti finanziari, tra cui Evan David Seigerman di BMO Capital Markets, considerano l’uscita come un «effetto fortemente negativo» per i settori biotecnologico e biofarmaceutico.
Sostieni Renovatio 21
«Non è un segreto che il settore biotech sia stato recentemente sottoposto a un’enorme pressione, dati i problemi macroeconomici più ampi; questo sfortunato aggiornamento non rassicura gli investitori né fornisce sollievo», ha detto Seigerman ai clienti, aggiungendo che le aziende di terapia genica e cellulare sono sotto pressione, dati i rapporti di Marks con molte di loro.
La scorsa settimana, Bloomberg aveva riferito che alcuni documenti trapelati rivelano che l’amministrazione Trump intende tagliare 28 miliardi di dollari in iniziative sanitarie globali, compresi i tagli ai finanziamenti all’alleanza per i vaccini di Bill Gates, GAVI.
Il Marks era stato aperto oppositore della politica di Kennedy riguardo ai casi di morbillo in Texas.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine da Twitter
Big Pharma
Oppioidi dall’India: il «fentanyl» dell’Africa occidentale

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Big Pharma
La folla fischia quando Trump presenta il capo Pfizer

Giovedì la folla alla Casa Bianca ha reagito con fischi dopo che il presidente Donald Trump ha reso omaggio al CEO di Pfizer, Albert Bourla.
Intervenendo a un evento per il Mese della storia dei neri nella East Room della Casa Bianca, Trump, che aveva appena introdotto il campione di golf Tiger Woods, ha ringraziato il Bourla, tra gli altri, per la sua presenza, suscitando gemiti e fischi tra il pubblico.
«Abbiamo qui anche il capo della Pfizer, quindi voglio ringraziarlo… una delle persone più grandi, più grandi», ha detto Trump, mentre i fischi si diffondevano tra la folla.
Kudos to everyone who booed the demon Albert Bourla.
Next time, let’s make those boos LOUDER! This monster should be shamed every time he’s seen or named. pic.twitter.com/ehVsgciyVL
— Dr. Wojak, M.D. (@DrWojakMD) February 21, 2025
Sostieni Renovatio 21
«Uno dei grandi uomini d’affari. Grazie, Albert», ha detto Trump, sorridendo e ridacchiando, consapevole della reazione negativa della folla al capo della Big Pharma.
La scarsa accoglienza riservata al Bourla è indicativa della sfiducia del popolo americano nei confronti del complesso industriale Big Pharma e del lancio da parte di Pfizer del letale vaccino anti-COVID-19, responsabile del ferimento e della morte di numerose persone in tutto il mondo.
Altrove durante l’evento, Trump ha scherzato sulla possibilità di ricandidarsi per un terzo mandato presidenziale, cosa che il pubblico ha sostenuto con entusiasmo.
Nel 2020, a poche settimane dalle elezioni presidenziali, Trump aveva trattato con Pfizer la fornitura del vaccino anti-COVID. Il presidente aveva cercato di prendere il brevetto della tedesca BioNtech e portarlo in USA; il risultato finale, nell’ambito dell’Operazione Warp Speed che ha creato i vaccini genici, fu un siero Pfizer-BioNtech. Più tardi, Bourla avrebbe dichiarato che la scelta dei vaccini mRNA era stata «controintuitiva».
Trump in seguito espresse insoddisfazione quando emerse che i produttori di vaccini stavano calendarizzando il lancio del siero in modo che a suo dire aderente al momento politico, non giocando a suo favore.
Come riportato da Renovatio 21, in passato il Bourla ha parlato degli antivaccinisti come «criminali» che guadagnano «con la disinformazione».
Riguardo a notizie non favorevoli alla vaccinazione considerate fake, è notevole la confessione fatta nel 2021 in cui Bourla si è vantato pubblicamente di essere informato da CIA e FBI inerentemente alla «diffusione della disinformazione».
In fatto di rapporti con la stampa è emerso l’anno passato che uno dei vertici dell’agenzia notizia Reuters è membro del consiglio di amministrazione di Pfizer.
È inoltre noto che vi sia un rapporto diretto tra il Vaticano e la Big Pharma del siero mRNA, realizzato in incontri multipli, fino ad un certo punto segreti, tra il papa e il CEO del colosso.
Cinque mesi fa si è appreso che il quadridosato Bourla è risultato positivo al COVID-19.
A Davos, dove è un habitué, l’anno scorso il Bourla aveva parlato di «microchip biologici dentro ai farmaci».
Aiuta Renovatio 21
Il Bourla, originario di una famiglia ebrea di Salonicco, è noto inoltre per lo scambio di SMS, ora spariti, con Ursula von der Leyen (detta da alcuni, da allora, von der Pfizer…) riguardo alla fornitura di sieri genici sperimentali per l’intera UE. La presidente della Commissione, il cui marito lavora in ambito di terapie geniche, è stata accusata di conflitto di interessi, mentre il caso dei messaggini scomparsi segue le vie della giustizia.
In seguito, il Bourla non si presentò in aula all’Europarlamento dove mandò una sua sottoposta, che fece l’agghiacciante ammissione: i vaccini non erano testati per limitare la trasmissione. Quindi l’intero impianto ideale del green pass era fallace, fasullo, ingiusto, inutile.
Bourla ha firmato due anni con altri 200 dirigenti di Big Pharma una lettera aperta in cui si condannava la restrizione riguardo la pillola abortiva.
Come riportato da Renovatio 21, il Bourla avrebbe incontrato segretamente più volte Giorgio Mario Bergoglio.
Rimane storica l’intervista fatta dai giornalisti di Rebel News a Bourla durante il Forum di Davos del gennaio 2023, durante la quale il Bourla, intercettato in istrada, non rispose ad una singola domanda di quelle poste dal canadese Ezra Levant e dall’australiano Avi Yemini.
🚨WE CAUGHT HIM! Watch what happened when @ezralevant and I spotted Albert Bourla, the CEO of Pfizer, on the street in Davos today.
We finally asked him all the questions the mainstream media refuses to ask.
Full story: https://t.co/wHl204orrX
SUPPORT: https://t.co/uvbDgOk19N pic.twitter.com/c3STW8EGH3
— Avi Yemini (@OzraeliAvi) January 18, 2023
Bourla si era invece offerto al podcast dell’informatico ebreo-russo-americano Lex Fridman, dove era stato libero di pontificare a piacimento.
Se quando vi addormentate con YouTube accesa vi svegliate e vedete che sta andando un podcast del Fridman, potete immaginare forse perché.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Cina2 settimane fa
Mons. Viganò, dichiarazione sull’Accordo Segreto Sino-Vaticano
-
Vaccini1 settimana fa
Tasso di aborto spontaneo più elevato tra le donne che hanno ricevuto il vaccino COVID: studio
-
Vaccini2 settimane fa
Gli scienziati stanno lavorando su vaccini a mRNA per «ogni malattia infettiva immaginabile»
-
Vaccini1 settimana fa
Vaccino, carcere per chi rifiuta: Singapore fa la legge
-
Spirito6 giorni fa
Mons. Viganò: «UE progetto sinarchico e satanico»
-
Geopolitica1 settimana fa
Partito l’attacco dell’India contro il Pakistan
-
Fertilità2 settimane fa
Il vaccino antinfluenzale interrompe i cicli mestruali: studio
-
Salute2 settimane fa
I malori della 18ª settimana 2025