Alimentazione
Modificare geneticamente gli esseri umani per indurre l’intolleranza alla carne e renderli più bassi: la proposta del bioeticista legato al WEF
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2023/08/intolleranza-alla-carne-indotta-Renovatio-21.jpg)
In un video riemerso in rete negli ultimi tempi, un bioeticista legato al World Economic Forum domanda che gli esseri umani vengano geneticamente modificati per diventare più piccoli di statura ed intolleranti alla carne, il tutto in nome della lotta al »cambiamento climatico».
Durante una conferenza al World Science Festival 2016, il dottor Matthew Liao, direttore del Centro per la bioetica del College of Global Public Health presso la New York University, ha spiegato la sua visione di modificare geneticamente le persone in nome della salvezza della terra.
«La gente mangia troppa carne. E se dovessero ridurre il loro consumo di carne, allora aiuterebbe davvero il pianeta», ha dichiarato il professor Liao.
Indurre l'intolleranza alla carne con la bioingegneria umana. Per il bene dell'ambiente
Parola del dottor Matthew Liao, bioeticista legato al World Economic Forum
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— Renovatio 21 (@21_renovatio) August 23, 2023
Il bioeticista sino-americano ha quindi discusso di rendere gli esseri umani intolleranti alla carne attraverso interventi chimici e ormonali, ammettendo però che anche lui ama troppo la carne per rinunciarvi.
«Ma le persone non sono disposte a rinunciare alla carne. Alcune persone saranno disposte a farlo, ma altre persone potrebbero essere disposte a farlo ma hanno una debolezza di volontà. Dicono “questa bistecca è troppo succosa, non posso farlo”. A proposito, io sono uno di quelli», ha ammesso Liao.
«Quindi ecco un pensiero. Quindi si scopre che ne sappiamo molto: abbiamo queste intolleranze», ha continuato il Liao. «Per esempio ho un’intolleranza al latte. E alcune persone sono intolleranti ai gamberi. Quindi forse possiamo usare l’ingegneria umana per dimostrare che siamo intolleranti a certi tipi di carne, a certi tipi di proteine bovine».
«C’è questa cosa chiamata zecca Lone Star che se ti morde diventerai allergico alla carne. Quindi è qualcosa che possiamo fare attraverso l’ingegneria umana. Possiamo forse affrontare problemi mondiali davvero grandi attraverso l’ingegneria umana», ha aggiunto.
La questione della sindrome alpha-gal indotta dalle zecche è stata trattata in un recente approfondimento comparso su Renovatio 21.
Tuttavia il Liao nella stessa conferenza ha lanciato anche un progetto eugenetico per rendere gli esseri umani più… piccoli.
Il dottor Liao, bioeticista legato al World Economic Forum, parla di bioingegneria per avere bambini più piccoli di 15 cm e quindi risparmiare sulle emissioni di gas serra.
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— Renovatio 21 (@21_renovatio) August 23, 2023
Avete sentito bene:
«Quindi si scopre che più sei grande… pensate alle emissioni di gas serra di tutta una vita… le emissioni di gas sono necessarie per produrre energia che è necessaria per trasportare persone più grandi piuttosto che persone più piccole».
«Ma se fossimo più piccoli di 15 centimetri… Sapete, ho fatto i conti e si tratta di una riduzione di massa del 25%, che è enorme».
«Quindi pensate alle emissioni di gas serra nel corso della vita se avessimo bambini più piccoli. E quindi è qualcosa che potremmo fare attraverso una sorta di ingegneria umana».
In pratica, la lotta al cambiamento climatico passa attraverso l’ingegneria genetica umana, per stravolgere il sistema immunitario ed alimentare degli esseri umani, e al contempo bioingegnerizzarne la prole di modo che sia bassa di statura, la trasformazione dell’uomo in hobbit OGM per l’ambiente.
Le proposte di Liao potrebbero sembrare assurde e immorali, ma enti mondialisti come il World Economic Forum (WEF) e la Fondazione Gates le prendono sul serio.
Durante il vertice di Davos del WEF 2021, il documento di Liao del 2012 «Human Engineering and Climate Change» («Ingegneria umana e Cambiamento Climatico» è stato sollevato durante la discussione sulla «Planetary Health Diet» («dieta per la salute planetaria»), un’iniziativa per spostare l’umanità verso diete a base vegetale e consumare fonti proteiche alternative come insetti e tessuti di carne sintetica coltivata in laboratorio come quella prodotta dalle aziende sostenute da Bill Gates».
Worms for dinner? Europe green-lights insect-based food in a bid to promote meat-free protein https://t.co/PFPstwd54T #EuropeanUnion #MeatFree pic.twitter.com/ygLFs8Wyq1
— World Economic Forum (@wef) May 6, 2021
«L’anno scorso a dicembre, in preparazione del vertice virtuale di Davos di quest’anno, il World Economic Forum ha svelato il suo quadro di bioingegneria in una presentazione intitolata “3 scenari per come la bioingegneria potrebbe cambiare il nostro mondo in 10 anni“», ha riferito il sito BioHackInfo lo scorso febbraio.
«Vaccini commestibili coltivati nelle piante e editing genetico CRISPR sono stati alcuni dei punti salienti del quadro», scrive il sito. La presentazione era basata su un documento accademico sponsorizzato dal World Economic Forum chiamato Bioengineering Horizon Scan 2020.
Per il vertice di Davos di quest’anno, il documento sulla bioingegneria umana di Liao è stato aggiunto per essere preso in considerazione come possibile aggiunta al documento «Bioengineering Horizon Scan 2020» sia per il quadro di bioingegneria del World Economic Forum che per il quadro sui cambiamenti climatici poiché affronta entrambi gli argomenti.
Come riportato da Renovatio 21, con ogni evidenza, i cripto-poteri mondialisti dei Klaus Schwab e dei Bill Gates sta preparando un Grande Reset alimentare.
«La Gates Foundation, alimentata da una “empia alleanza” tra il grande capitale, le istituzioni scientifiche e tecnologiche e gli stati, abbia stabilito un impero globale sulla vita» scrive un vecchio articolo di Children’s Health Defense tradotto da Renovatio 21.
Si tratta della diligente conseguenza di chi vuole il controllo – cifra principale della cibernetica – sull’umanità: si persegue il controllo dell’uomo per via biochimica tramite i canali di assunzione di sostanze dell’organismo, i medicinali (come i vaccini…) e financo gli alimenti.
Dopo aver ottenuto l’accesso al sistema sanitario mondiale – cioè a sostanze immesse nel corpo dell’umanità per via sottocutanea – Gates sta ottenendo il controllo sul sistema alimentare, cioè sulle sostanze immesse per via digerente.
C’è un salto di qualità: i farmaci si possono rifiutare, dei vaccini si può fare a meno. Del cibo no. È il dominio biochimico sulla vita che si sta realizzando, giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi.
In modo sempre più cringe.
Alimentazione
Singapore approva 16 insetti per l’alimentazione umana
![](https://www.renovatio21.com/wp-content/uploads/2024/07/piatto-insetti-Renovatio-21.jpg)
Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Singapore è diventato l’ultimo paese ad autorizzare i prodotti a base di insetti per il consumo umano, in quella che il Guardian ha descritto come una mossa che «spianerà la strada a piatti più sinuosi, leggeri e sostenibili» e come «un segno di ciò che verrà».
Singapore ha approvato 16 insetti come cibo per gli esseri umani, diventando l’ultimo paese ad autorizzare i prodotti a base di insetti per il consumo umano, in quella che il Guardian ha descritto come una mossa che «apre la strada a piatti più sinuosi, più leggeri e più sostenibili» e come «un segno di ciò che verrà».
In un annuncio dell’8 luglio, la Singapore Food Agency (SFA) ha approvato i 16 insetti, tra cui la pupa del baco da seta e il verme della farina, «con effetto immediato».
«Questi insetti e prodotti derivati possono essere utilizzati per il consumo umano o come mangimi per animali destinati alla produzione alimentare», ha affermato la SFA.
Paesi ed entità come il Regno Unito, l’Australia e l’Unione Europea hanno già approvato alcuni insetti per il consumo umano. Tuttavia, negli Stati Uniti le normative esistenti contengono pochi riferimenti che riguardano specificamente gli insetti.
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Questa lacuna normativa ha consentito a un ecosistema di startup di «proteine alternative» di entrare nel mercato degli alimenti per insetti, con il sostegno di personaggi come Bill Gates e agenzie governative tra cui le Nazioni Unite, la Defense Advanced Research Projects Agency (DARPA) e la National Science Foundation.
«L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) continua a promuovere il consumo di insetti come un modo ecologico per assumere proteine nella dieta, sia per gli esseri umani che per il bestiame», ha riportato il Guardian.
I sostenitori degli insetti come cibo per gli esseri umani, tra cui la FAO , sostengono che ciò aiuterà a combattere il cambiamento climatico, poiché gli insetti producono un’impronta di carbonio inferiore rispetto al bestiame tradizionale. Ma i critici contestano questa visione.
«La giustificazione per gli insetti è quella di produrre proteine usando meno input: salvare il pianeta riducendo il cambiamento climatico, il metano delle mucche, meno inquinamento», ha detto a The Defender la dottoressa Meryl Nass, internista e fondatrice di Door to Freedom. «Ma solo perché sono proteine non significa che siano buone per noi».
La Nass ha citato parassiti che potrebbero essere trasmessi dagli insetti, difficoltà nella digestione degli insetti e comuni allergie alla chitina, comunemente presente nell’esoscheletro degli insetti.
Secondo la Nass, le permissive normative della Food and Drug Administration (FDA) statunitense, in base alle quali molti insetti possono essere classificati come «generalmente considerati sicuri» (GRAS), «significa che non richiedono test» e consentono alla FDA di «chiudere un occhio». Ciò ha aperto le porte agli alimenti a base di insetti per raggiungere i consumatori.
«Quanto tempo ci vorrà prima di scoprire se questi alimenti sono sicuri? Potrebbero volerci generazioni», ha detto Nass.
«I sostenitori del consumo di massa di alimenti a base di insetti vorrebbero farvi credere che gli insetti siano una fonte affidabile di proteine da migliaia di anni», ha affermato Seamus Bruner, autore di Controligarchs: Exposing the Billionaire Class, their Secret Deals, and the Globalist Plot to Dominate Your Life.
Bruner, che è anche direttore della ricerca presso il Government Accountability Institute, ha dichiarato a The Defender:
«Sebbene ciò sia vero, la malnutrizione e le malattie erano anche endemiche e le aspettative di vita erano drasticamente inferiori a quelle odierne. La verità è che manzo, maiale, pollame e altri alimenti di origine animale sono le fonti di proteine più efficienti e sane. Questi fanatici del clima che promuovono alimenti a base di insetti stanno spaventando le persone e spingendole ad adottare diete meno sane».
La giornalista olandese Elze van Hamelen ha dichiarato a The Defender che l’uso di ingredienti a base di insetti negli alimenti per animali domestici rappresenta un rischio anche per la salute pubblica, citando uno studio del 2019 che ha rilevato parassiti in 244 dei 300 allevamenti di insetti e negozi di animali esaminati.
«Nutrire gli animali domestici con insetti infestati da parassiti, in particolare quelli che non hanno la fisiologia per digerirli, potrebbe non essere una buona idea», ha affermato van Hamelen.
Michael Rectenwald, Ph.D., autore di The Great Reset and the Struggle for Liberty: Unraveling the Global Agenda, ha dichiarato a The Defender: «La mania degli insetti è intimamente connessa agli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite».
Rectenwald ha citato due Obiettivi di sviluppo sostenibile: l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 2, «Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile» e l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 12, «Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili».
«”Sostenibilità” è un termine in codice per indicare riduzioni forzate dei consumi e modifiche comportamentali forzate», ha affermato Rectenwald.
Nass ha affermato che l’ONU, insieme al World Economic Forum (WEF), «promuovono i cosiddetti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che presumibilmente possono essere raggiunti se cambiamo la nostra dieta». Tuttavia, «non vediamo i partecipanti al WEF o all’ONU mangiare insetti durante i loro incontri».
La Nass ha suggerito che una delle ragioni dietro il passaggio agli insetti come cibo è «causare danni emotivi: degradare, svilire, declassare gli esseri umani» e che la carne di manzo «viene demonizzata», potenzialmente per «indebolire la specie».
«L’idea sembra essere quella di sbarazzarsi dei piccoli produttori e creare un sistema di produzione alimentare completamente industrializzato da cui trarranno profitto Cargill , ConAgra e PepsiCo», ha aggiunto.
«Bill Gates sostiene che i suoi investimenti in proteine alternative servono a salvare il pianeta», ha detto Bruner. «Quello che non dice è che fanno parte di una strategia per monopolizzare l’industria delle proteine, a scopo di lucro, mentre fa pressioni per vietare la concorrenza basata sugli animali».
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Le aziende di insetti di Singapore «educano» i bambini all’uso degli insetti come fonte di cibo
I 16 insetti approvati dalla SFA di Singapore includono «varie specie di grilli, cavallette, locuste, vermi della farina e bachi da seta», ha riportato da Straits Times. Secondo il Guardian, gli alimenti contenenti insetti devono riportare chiaramente questa dicitura sulla confezione, «per indicare la vera natura del prodotto».
Lo Straits Times ha riferito che la catena di ristoranti locali House of Seafood sta già «cucinando un menù di 30 piatti a base di insetti per dare ai clienti più scelta», mentre altre aziende hanno iniziato a «educare i consumatori» – compresi i bambini – sugli insetti come fonte di cibo per gli esseri umani.
Il rapporto cita l’esempio di Altimate Nutrition che, «in attesa dell’approvazione normativa della SFA… ha condotto workshop e sessioni educative in quasi un centinaio di scuole, dalle scuole materne agli istituti di istruzione superiore».
Secondo quanto riportato dallo Straits Times, i sondaggi condotti dopo l’inizio del programma hanno rilevato che circa l’80% degli studenti sarebbe disposto a provare gli insetti una volta approvati.
Ma Bruner ha affermato che a Singapore probabilmente entrano in gioco altri fattori.
«Il WEF, forse la più grande forza trainante dietro le cosiddette “proteine alternative“, decanta spesso la conformità di Singapore all’Agenda 2030, quindi la decisione di dare priorità agli alimenti a base di insetti non sorprende», ha affermato.
L’UE, il Regno Unito, l’Australia e altri paesi approvano gli insetti per il consumo
Anche le autorità dell’Unione Europea, del Regno Unito e dell’Australia, tra gli altri Paesi, hanno approvato alcuni insetti per il consumo umano.
Brussels Signal ha citato Ermolaos Ververis, responsabile scientifico del Novel Foods Team dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, il quale ha affermato che l’UE ha autorizzato sei insetti: «Prodotti a base di larve di Alphitobius diaperinus, vermi della farina essiccati, vermi della farina gialli interi e macinati, cavallette intere e macinate, grilli interi e macinati e polvere di grillo intero parzialmente sgrassata».
Sono ancora otto le domande pendenti nell’UE, dove secondo la normativa UE gli alimenti contenenti insetti devono essere chiaramente etichettati.
Brussels Signal ha riferito che nell’ambito di Horizon Europe, un programma della Commissione europea (il ramo esecutivo del programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione), «le proteine derivate dagli insetti sono considerate una delle aree chiave della ricerca».
Le autorità del Regno Unito hanno approvato quattro insetti per il consumo umano: il verme giallo della farina, il grillo domestico, il grillo fasciato e la mosca soldato nera, come «nuovi alimenti», mentre l’Australia ne ha approvati tre specie: due varietà di verme della farina e un grillo.
Secondo la FAO, ci sono più di 1.900 «specie di insetti commestibili». Tuttavia, gli insetti non sembrano essere inclusi nel Codex Alimentarius della FAO, le sue linee guida internazionali sulla sicurezza alimentare.
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«Spingere» il pubblico verso l’accettazione
Diversi studi, tra cui un rapporto del 2020 dell’Organizzazione europea dei consumatori, un sondaggio YouGov del 2021 e un rapporto del 2022 dell’UBA, l’agenzia ambientale tedesca, suggeriscono una bassa domanda da parte del pubblico di alimenti contenenti insetti.
Altri studi del 2020 e del 2022 hanno suggerito che le persone sarebbero più disposte a cambiare atteggiamento dopo essere state informate dei “benefici ambientali” derivanti dal consumo di insetti.
Lo studio del 2020 ha suggerito che il «nudging», un concetto di scienza comportamentale supportato dalla National Science Foundation, potrebbe essere utilizzato a questo scopo. «Dato che gli esseri umani sono una specie particolarmente sociale, sfruttare la natura sociale potrebbe rivelarsi particolarmente utile», ha affermato lo studio.
In un rapporto del 2021 dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, Giovanni Sogari, Ph.D., professore associato presso il dipartimento di alimenti e farmaci dell’Università di Parma in Italia, ha suggerito: «ci sono ragioni cognitive derivanti dalle nostre esperienze sociali e culturali, il cosiddetto “fattore schifo”, che rendono il pensiero di mangiare insetti repellente per molti europei. Con il tempo e l’esposizione, tali atteggiamenti possono cambiare».
E Lies Hackelbracht, proprietaria di TOR Royal, un’azienda di produzione di insetti in Belgio, ha dichiarato a Euronews nel 2021: «quando saremo 9 miliardi di persone, non sarà possibile far mangiare carne a tutti, quindi dovremo cercare altre possibilità con molte proteine e possono essere nelle piante, ma possono essere anche negli insetti».
Michael Nevradakis
Ph.D.
© 15 luglio 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Alimentazione
Il Ghana nei guai col cacao
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Alimentazione
La carestia ha colpito tutta Gaza, affermano dieci esperti delle Nazioni Unite
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L’intera Gaza soffre la carestia, hanno affermato dieci massimi esperti delle Nazioni Unite in una dichiarazione rilasciata martedì.
«Dichiariamo che la campagna di carestia intenzionale e mirata di Israele contro il popolo palestinese è una forma di violenza genocida e ha provocato la carestia in tutta Gaza», ha affermato il gruppo che includeva Michael Fakhri, relatore speciale sul diritto al cibo, Francesca Albanese, relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati dal 1967, Paula Gaviria Betancur, relatrice speciale sui diritti umani degli sfollati interni e altri.
Il gruppo non rappresenta l’ONU nel suo complesso, ma ha dichiarato che la carestia a Gaza non può più essere negata, sottolineando che tre bambini sono morti di recente per malnutrizione nella Striscia.
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«Fayez Ataya, che aveva appena sei mesi, è morto il 30 maggio 2024 e Abdulqader Al-Serhi, 13 anni, è morto il 1° giugno 2024 all’ospedale Al-Aqsa di Deir Al-Balah. Ahmad Abu Reida, 9 anni, è morto il 3 giugno 2024 nella tenda che ospitava la sua famiglia sfollata ad Al-Mawasi, Khan Younis. Tutti e tre i bambini sono morti per malnutrizione e mancanza di accesso a un’assistenza sanitaria adeguata», si legge nella dichiarazione.
«Con la morte di questi bambini per fame nonostante le cure mediche nella Gaza centrale, non c’è dubbio che la carestia si sia diffusa dalla Gaza settentrionale alla Gaza centrale e meridionale», ha continuato.
La dichiarazione accusa Israele di aver messo in atto una «campagna di carestia intenzionale e mirata contro il popolo palestinese» che definisce «una forma di violenza genocida» che ha diffuso la carestia «in tutta Gaza».
Due giorni dopo l’attacco a sorpresa del 7 ottobre condotto da Hamas contro Israele, che ha causato 1.189 morti, il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha dichiarato un «assedio completo» di Gaza. «Non ci sarà elettricità, né cibo, né carburante, tutto è chiuso», descrivendo i palestinesi come «animali umani» e avvertendo che l’esercito israeliano avrebbe agito «di conseguenza».
Gli esperti hanno anche criticato la comunità internazionale, affermando che un’azione più incisiva contro Israele avrebbe dovuto essere intrapresa prima.
«Quando un bambino di 2 mesi e Yazan Al Kafarneh di 10 anni sono morti di fame rispettivamente il 24 febbraio e il 4 marzo, ciò ha confermato che la carestia aveva colpito la parte settentrionale di Gaza. Il mondo intero avrebbe dovuto intervenire prima per fermare la campagna genocida di carestia di Israele e impedire queste morti», hanno affermato gli esperti. «Trentaquattro palestinesi sono morti per malnutrizione dal 7 ottobre, la maggior parte dei quali erano bambini. L’inazione è complicità».
In risposta alla dichiarazione, Israele ha accusato gli esperti di lavorare per Hamas, affermando che gli esperti «sono tanto abituati a diffondere disinformazione quanto a sostenere la propaganda di Hamas e a proteggere le organizzazioni terroristiche dall’esameù.
Israele ha indicato uno studio sostenuto dall’ONU pubblicato il mese scorso dal Comitato di revisione della carestia (FRC) dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC) come prova del fatto che la carestia non aveva ancora preso il sopravvento su Gaza. Mentre quel rapporto notava che gli aiuti erano aumentati nella parte settentrionale di Gaza, notava anche che «la situazione a Gaza rimane catastrofica» e che la situazione leggermente migliorata «non dovrebbe lasciare spazio all’autocompiacimento sul rischio di carestia nelle prossime settimane e mesi».
Il rapporto IPC/FRC ha anche affermato che sussiste un «rischio elevato e sostenuto di carestia che persiste in tutta la Striscia di Gaza finché continua il conflitto e l’accesso umanitario è limitato», aggiungendo che a causa della maggiore vulnerabilità della popolazione, la carestia potrebbe «verificarsi in qualsiasi momento durante il periodo di proiezione», cioè quello che va dal 16 giugno ad 30 settembre.
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Venerdì, la rivista medica Lancet aveva pubblicato una «stima prudente» affermando che 186.000 palestinesi a Gaza sono stati probabilmente uccisi da Israele da ottobre attraverso morti dirette e indirette. Si tratta di cinque volte la stima dei morti offerta dal ministero della salute palestinese.
A gennaio, la Corte Internazionale di Giustizia ha stabilito in un’udienza preliminare che è «plausibile» che Israele abbia commesso atti che violano la Convenzione sul Genocidio. Ha ordinato a Israele di agire per impedire il genocidio a Gaza.
A fine marzo un rapporto ONU riferiva quella di Gaza come una «fame catastrofica», portando alla luce il tema dei bambini che stanno letteralmente morendo di fame a Gaza.
Alti funzionari delle Nazioni Unite hanno lanciato molteplici allarmi sulla situazione della fame nella Striscia di Gaza, specie per i più piccoli. A inizio marzo il ministero della Sanità palestinese a Gaza ha riferito che 15 bambini sono morti di fame in un unico ospedale, e le Nazioni Unite hanno affermato che la carestia è «quasi inevitabile» nel territorio.
A maggio la direttrice esecutiva del Programma Alimentare Mondiale (WFP), Cindy McCain, ha dichiarato in un’intervista a «Meet the Press» che «c’è una carestia, una carestia in piena regola nel Nord, e si sta spostando verso sud».
Come noto, il 29 febbraio, le forze israeliane hanno aperto il fuoco sulla folla di palestinesi in attesa degli aiuti alimentari, causando un centinaio di morti.
Come riportato da Renovatio 21, un articolo dell’Associated Press di settimane fa indicava che quella di Gaza è una «fame artificiale».
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Immagine dell’ottobre 2023 di Palestinian News & Information Agency (Wafa) in contract with APAimages via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported; immagine modificata
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