Autismo
Il tempo dell’autismo: un commento di un nostro lettore

Renovatio 21 pubblica questo commento di un lettore, Paolo Giglio, docente. Non possiamo dirci totalmente d’accordo con l’idea di genesi dell’autismo da lui ventilata, in quanto abbiamo in mente l’oramai ampia letteratura (sì, esiste, ma chi ne può davvero scrivere?) per cui il disturbo possa avere cause biochimiche esogene, cioè sia con estrema probabilità una forma di danno da farmaco, o di intossicazione. Ad ogni modo riportiamo questo commento perché profondo ed articolato, e foriero di una testimonianza preziosissima, vissuta dall’interno della macchina scolastica.. Chiediamo ai nostri lettori di esprimerci sempre quanto pensano, sottoporci le loro analisi ed idee. Contattate Renovatio 21 senza mai nessun indugio!
I casi di autismo oggi sono praticamente l’unica patologia affidata al sostegno, nelle scuole italiane. I casi dovuti a patologie diverse sono rari, alcune sono quasi del tutto scomparse, come la sindrome di Down e tutte le malformazioni che possano essere diagnosticate durante la gravidanza, estirpate con l’aborto
Sono un insegnante, da oltre 30 anni.
È vero, i casi di autismo oggi sono praticamente l’unica patologia affidata al sostegno, nelle scuole italiane. I casi dovuti a patologie diverse sono rari, alcune sono quasi del tutto scomparse, come la sindrome di Down e tutte le malformazioni che possano essere diagnosticate durante la gravidanza, estirpate con l’aborto.
Oggi si tende ad attribuire l’aumento dei casi di autismo, prima di tutto all’aumento delle diagnosi, cioè al fatto che sindromi oggi classificate come spettro autistico prima erano classificate diversamente oppure non giungevano per niente alla diagnosi perché c’era minore attenzione da parte dei medici, minore scolarizzazione, minore pressione da parte dei familiari, maggiore vergogna.
Le altre motivazioni per l’aumento dei casi hanno a che vedere con vaccini, polveri sottili, metalli pesanti etc. fino alle scie chimiche. Non discuto, non sono medico e non ho dati per valutare queste ipotesi.
Rilevo una cosa: la curva di crescita dell’autismo è sovrapponibile alla curva di aumento del cambiamento sociale indotto in questi ultimi 40-50 anni
Rilevo però una cosa: la curva di crescita dell’autismo è sovrapponibile alla curva di aumento del cambiamento sociale indotto in questi ultimi 40-50 anni. Maternità in età sempre più avanzata, lavoro femminile sempre più diffuso, famiglie disgregate sempre più numerose, stili di vita e aspettative personali che inducono insoddisfazione individuale e di coppia, tempi di rientro al lavoro dopo la maternità sempre più contratti, orari e impegni con ritmi crescenti e stressanti, famiglie nuclearizzate prive di supporto da parte del parentado, taglio netto delle dinamiche generazionali per assenza dei nonni, figure paterne sempre più evanescenti ed infantili, stili educativi che spingono il bambino a precoce autonomia (nidi, asili, prescuola, tempo pieno etc.) e al tempo stesso sono assolutori, deresponsabilizzanti, a causa del senso di colpa dei genitori e della loro mancanza di tempo. Sicuramente ho dimenticato molti altri elementi che connotano l’attuale rapporto società-famiglia-bambino.
Tralascio la scuola, non perché sia innocente ma perché sempre più spesso i bambini arrivano alla scuola dell’infanzia già con diagnosi di autismo.
A me sembra che le curve di crescita dei casi di autismo e quella di disgregazione della famiglia siano sovrapponibili
40 anni fa, quando studiavo, si attribuiva la causa dell’autismo alla relazione madre-figlio e si indicavano come responsabili le «madri-frigorifero». Questa teoria è poi stata abbandonata perché politicamente scorretta, in tempi di femminismo e di emancipazione delle donne.
A me sembra che invece le curve di crescita dei casi di autismo e quella di disgregazione della famiglia siano sovrapponibili. Sottolineo disgregazione della famiglia per chiarire che non ritengo più o meno responsabili le madri (sono figlio di una madre lavoratrice anch’io, in un’epoca in cui erano poche), ma all’intero sistema socio-culturale che ha imposto stili di vita e di relazione interpersonale disumani e disumanizzanti.
Non mi sembra strano che i primi a patirne siano i bambini, che sono esseri umani in formazione, e che magari possono presentare una qualche debolezza individuale che la situazione di vita, già dal primo anno di esistenza, potrebbe far esplodere.
Non mi sembra strano che si tratti dei maschietti più delle femminucce, proprio perché il vulnus più grave è quello che attiene alla relazione materna
E non mi sembra strano che si tratti dei maschietti più delle femminucce, proprio perché il vulnus più grave è quello che attiene alla relazione materna.
Autismo
1 bambino su 31 era affetto da autismo nel 2022, rispetto a 1 su 36 nel 2020

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Nel complesso, la prevalenza dell’autismo nei bambini statunitensi è aumentata di circa il 17% tra il 2020 e il 2022, proseguendo una tendenza decennale, ha affermato il CDC nel suo ultimo studio, pubblicato oggi. Il numero per i maschi era di 1 su 20 in totale e arrivava fino a 1 su 12,5 in California.
Secondo le stime, nel 2022 1 bambino su 31 (3,22%) di 8 anni aveva ricevuto una diagnosi di disturbo dello spettro autistico (ASD), rispetto a 1 su 36 (2,8%) nel 2020, hanno affermato i Centers for Disease Control and Prevention (CDC) nel loro ultimo studio, pubblicato oggi.
Nel complesso, la prevalenza dell’autismo tra i bambini degli Stati Uniti è aumentata di circa il 17% tra il 2020 e il 2022, proseguendo una tendenza che dura da decenni.
La condizione era 3,4 volte più diffusa tra i maschi rispetto alle femmine: 1 su 20 per i maschi in generale e fino a 1 su 12,5 in California. I tassi di ASD erano inferiori tra i bambini bianchi rispetto ai bambini asiatici/delle isole del Pacifico, neri, ispanici e multirazziali, proseguendo un trend emerso per la prima volta nel 2020.
«Il numero di 1 su 31 è la prova del fallimento del sistema sanitario così come lo conosciamo», ha affermato Mary Holland, CEO di Children’s Health Defense.
Holland ha aggiunto:
«Il livello di autismo tra i bambini di 8 anni è in costante aumento da decenni, senza una ricerca imparziale e reale sulle probabili cause. Decine di migliaia di genitori si sono fatti avanti negli ultimi decenni affermando di credere che i vaccini abbiano scatenato l’autismo nei loro figli. Eppure la scienza tradizionale, i media e le autorità di regolamentazione hanno respinto l’idea di esaminare seriamente questa osservazione».
Tuttavia, Holland ha elogiato gli sforzi compiuti dal Segretario della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS), Robert F. Kennedy Jr., per studiare il problema.
«L’unica buona notizia è che finalmente abbiamo un presidente e un segretario dell’HHS veramente impegnati ad analizzare tutte le potenziali cause e a fermare questa traiettoria discendente che sta mettendo a rischio la nostra nazione», ha affermato Holland.
Kennedy ha annunciato in una riunione del Consiglio dei Ministri la scorsa settimana che il governo ha avviato un «imponente sforzo di test e ricerca» per determinare le cause dell’autismo. Ha affermato che l’iniziativa coinvolge centinaia di scienziati in tutto il mondo e sarà completata entro settembre. Una volta identificate le cause ambientali dell’autismo, «saremo in grado di eliminare queste esposizioni», ha affermato Kennedy.
Commentando oggi il rapporto del CDC, Kennedy ha dichiarato: «L’epidemia di autismo ha ormai raggiunto una portata senza precedenti nella storia umana, perché colpisce i giovani. I rischi e i costi di questa crisi sono mille volte più gravi per il nostro Paese del COVID-19. L’autismo è prevenibile ed è imperdonabile che non ne abbiamo ancora individuato le cause profonde. Avremmo dovuto avere queste risposte 20 anni fa».
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«Questo va oltre un’epidemia»
Lo studio del CDC si basa sui dati dell’Autism and Developmental Disabilities Monitoring (ADDM) Network, che dal 2000 utilizza dati sanitari e scolastici per monitorare i tassi di autismo tra i bambini di 8 e 4 anni in diverse sedi in tutto il Paese.
Il CDC pubblica un rapporto sui dati ogni due anni. I dati del 2022 provengono da 16 siti in tutto il Paese.
Da quando il CDC ha iniziato a raccogliere i dati, le stime sulla prevalenza sono aumentate vertiginosamente, passando da 1 su 150 nel 2000 alla stima attuale di 1 bambino su 31.
Questa tendenza persiste da decenni. La prevalenza dell’autismo negli anni ’90, pari a 1 bambino su 1.000, era già dieci volte superiore alla prevalenza stimata della condizione negli anni ’70.
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Toby Rogers, Ph.D., ricercatore presso il Brownstone Institute for Social and Economic Research e coautore di Autism Tsunami: The Impact of Rising Prevalence on the Societal Cost of Autism in the United States, ha affermato che i nuovi numeri sono «sbalorditivi».
Rogers ha detto:
«Per quanto tempo ancora le istituzioni sanitarie pubbliche statunitensi continueranno a fingere che non ci sia un problema? Un tasso di ASD del 3,2% a livello nazionale tra i bambini di 8 anni nel 2022, del 4,9% tra i maschi, del 5,3% in California, del 4,7% in Pennsylvania e tassi di autismo di un punto percentuale superiori nelle comunità asiatiche e nere rispetto a quelle bianche: questo è ben più di un’epidemia».
Lo studio del CDC ha valutato anche i bambini di 4 anni, che in genere presentano tassi di autismo più bassi perché molti di loro non hanno ancora ricevuto una diagnosi, e ha riscontrato un aumento anche in questa fascia d’età. I bambini di 4 anni nati nel 2018 presentavano DSA a tassi 1,7 volte superiori rispetto a quelli nati nel 2014, il che suggerisce che i tassi futuri saranno probabilmente ancora più elevati.
In cinque delle 16 aree di studio del CDC, i tassi di autismo sono già più alti tra i bambini di 4 anni rispetto a quelli di 8 anni.
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I dati non supportano la teoria della «diagnosi migliore» sull’aumento dei tassi di autismo
Il CDC e i media tradizionali suggeriscono che l’aumento dei tassi di autismo sia il risultato di diagnosi migliorate, che hanno portato all’inclusione di molte più persone autistiche ad alto funzionamento nella raccolta dati.
Tuttavia, i dati contenuti nell’ultimo rapporto del CDC contraddicono questa teoria.
Gli ultimi dati mostrano che quasi due terzi dei bambini a cui è stato diagnosticato l’autismo nel 2022 presentano una disabilità intellettiva o un funzionamento intellettivo borderline, ovvero hanno un QI pari o inferiore a 85. Anche questi numeri sono aumentati rispetto all’ultimo rapporto.
«Questi bambini affrontano sfide permanenti nell’apprendimento, nella comunicazione e nell’indipendenza», ha affermato Rebecca Estepp, sostenitrice di lunga data dell’autismo e madre di un figlio adulto autistico. «Molti avranno bisogno di cure specialistiche, supporto educativo e servizi sociali per decenni, servizi che in molte comunità sono già al limite delle loro possibilità».
Le ricerche dimostrano che i costi di questi servizi stanno aumentando in modo esponenziale e hanno ripercussioni sull’intera società.
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L’industria dell’autismo è «troppo grande per fallire?»
Negli ultimi decenni, mentre i tassi di autismo tra i bambini degli Stati Uniti salivano alle stelle e cresceva la preoccupazione tra i genitori, i ricercatori hanno esaminato il ruolo che i fattori di rischio ambientali potrebbero svolgere nel combinare i fattori genetici sottostanti che potrebbero rendere alcuni bambini più predisposti all’autismo.
I fattori di rischio ambientali includono metalli come alluminio e mercurio nei vaccini, l’esposizione al glifosato, l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e l’infanzia, metalli pesanti negli alimenti per neonati e altri inquinanti organici.
Gli studi collegano il disturbo anche a sostanze chimiche industriali, tra cui piombo, arsenico, rame, selenio, ferro e magnesio.
Nonostante le crescenti prove che i fattori ambientali svolgono un ruolo nello sviluppo dei disturbi dello spettro autistico, il rapporto del CDC non ha menzionato l’esposizione ambientale come potenziale causa.
«Parole che non compaiono da nessuna parte nel rapporto: tossico, vaccino, ambiente», ha detto Rogers. «Abbiamo bisogno di ricercatori migliori che non abbiano paura di sfidare il potere delle multinazionali».
«L’autismo è un settore negli Stati Uniti che è diventato “troppo grande per fallire”», ha affermato Rogers. «Causare e curare l’autismo genera centinaia di miliardi di dollari di profitti ogni anno per le grandi aziende farmaceutiche e per diverse professioni, dai medici e ospedali ai fornitori di ABA [analisi comportamentale applicata] e ai ricercatori universitari. Con poche eccezioni degne di nota, l’industria dell’autismo non vuole che l’epidemia di autismo finisca mai».
Brenda Baletti
Ph.D.
© 15 aprile 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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Autismo
«I geni non provocano l’autismo»: tutti contro Kennedy.

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Autismo
Kennedy: «Entro settembre sapremo cosa ha causato l’epidemia di autismo»

Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti è sulla buona strada per scoprire cosa si nasconde dietro l’impennata dei tassi di autismo entro settembre, ha affermato il Segretario Robert F. Kennedy Jr.
«Seguendo le vostre indicazioni, lo sapremo entro settembre», ha detto Kennedy al presidente Donald Trump durante una riunione di gabinetto giovedì. «Abbiamo avviato un massiccio programma di test e ricerca che coinvolgerà centinaia di scienziati da tutto il mondo».
«Entro settembre sapremo cosa ha causato l’epidemia di autismo e saremo in grado di eliminare tali esposizioni».
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L’annuncio di Kennedy giunge mentre il CDC e l’HHS il mese scorso hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui annunciavano uno studio su larga scala sulla relazione tra vaccinazioni e autismo. «Il CDC non lascerà nulla di intentato nella sua missione per capire esattamente cosa sta succedendo», si legge nella dichiarazione.
«Il popolo americano si aspetta trasparenza e alta qualità nella ricerca, e questo è ciò che il CDC sta offrendo».
A febbraio il presidente Trump ha dichiarato che la sua amministrazione avrebbe indagato sui crescenti tassi di autismo, suggerendo all’epoca: «forse è uno spray che spruzziamo ovunque».
Come riportato da Renovatio 21, Trump a più riprese ha reso nota la sua volontà di affrontare specificamente il tema dell’autismo, dichiarando la sua volontà di far indagare sulla questione il segretario alla salute Robert F. Kennedy jr.
In un recente editoriale apparso sul sito di Fox News, Kennedy aveva sorprendentemente parlato della bontà dei vaccini contro il morbillo per combattere l’epidemia in corso, per poi elencare tutta una serie di cure alternative. Durante la campagna elettorale i media mainstream avevano accusato Kennedy di aver personalmente causato un’epidemia di morbillo a Samoa, con 83 bambini morti.
Come riportato da Renovatio 21, due settimana fa Trump ha ritirato la nomina dell’ex membro del Congresso Dave Weldon, un medico di 71 anni, alla guida del CDC. Lo Weldom, medico, aveva affermato durante un’udienza del 2002 sulla sicurezza dei vaccini che non sarebbe mai stato «soddisfatto del fatto che non ci fossero dati che suggerissero che alcuni bambini potrebbero avere gravi effetti collaterali», tra cui potenzialmente l’autismo, senza una maggiore trasparenza.
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