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Autismo

Autismo, lo scaricabarile. Questa volta è il grembo materno

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Renovatio 21 pubblica questa traduzione su gentile concessione di Children’s Health Defense.

 

 

 

Negli anni Cinquanta, quando il termine «“autismo» era poco diffuso, i maggiori psichiatri e psicologi dell’epoca ritenevano che la causa fossero le «madri-frigorifero». Secondo questa teoria, l’autismo – all’epoca rarissimo – era il risultato di madri emotivamente distanti.

 

In un contesto tanto sfuggente, vi sorprende che i media usino le mamme come capri espiatori?

Mentre la condizione oggi nota come disturbo dello spettro autistico (DSA) ha iniziato a raggiungere dimensioni allarmanti (con 1 bambino su 36 a cui è stato diagnosticato un disturbo DSA nel 2016 contro 1 su 10.000 negli anni Ottanta), i ricercatori hanno ritenuto pretenziosa la teoria delle «madri-frigorifero» e hanno spostato l’attenzione su altre teorie – sempre incentrate sui fattori di rischio materni.

 

Una delle ipotesi preminenti sostiene che l’autismo si origini nel grembo. Anche se questa teoria è fondata sulle prove dello sviluppo neurologico, per cui ciò che accade in gravidanza può avere «conseguenze significative sul cervello e influenzare il comportamento per il resto della vita», sembra che i sostenitori la usino come una cortina di fumo.

 

Come funziona questa cortina di fumo? In primo luogo, puntare l’attenzione sul periodo prenatale rende possibile minimizzare il fatto che la maggior parte dei casi di autismo sono retrogradi, cioè si manifestano in bambini che si stavano sviluppando normalmente. Inoltre, consente di distogliere l’attenzione dal fatto che l’esplosione dell’autismo è avvenuta in concomitanza con eventi specifici, come l’aumento dei vaccini infantili contenenti sostanze tossiche come l’alluminio o il glifosato – rendendo difficoltosa l’analisi accurata dell’esposizione ambientale. Come ha sostenuto un ricercatore del governo: «Quando ai bambini viene diagnosticato l’autismo, a 3 o 4 anni, è difficile andare indietro e vedere a cosa erano esposte le madri».

Come ha sostenuto un ricercatore del governo: «Quando ai bambini viene diagnosticato l’autismo, a 3 o 4 anni, è difficile andare indietro e vedere a cosa erano esposte le madri»

 

I ricercatori non hanno esitato a sostenere che virtualmente qualsiasi cosa può alterare lo sviluppo del cervello – «la società, le tossine ambientali, la dieta, l’abuso di sostanze» – e, specialmente, il comportamento individuale più di quello nel gruppo. In un contesto tanto sfuggente, vi sorprende che i media usino le mamme come capri espiatori?

 

 

Non sono innocenti

Paradossalmente, ipotizzare che le cause dell’autismo sono strettamente personali non serve a scagionare i vaccini. Il Center for Disease Control and Prevention (CDC) raccomanda a tutte le donne in gravidanza di sottoporsi al vaccino antinfluenzale e dTpa (difterite-tetano-pertosse), anche se non sono stati testati né approvati per l’uso in gravidanza.

 

Paul Patterson, ricercatore che ha studiato l’attivazione immunitaria materna (MIA), già da tempo ha stabilito una relazione tra l’esposizione a organismi infettivi nel periodo prenatale e l’insorgenza di disturbi dello sviluppo neurologico simili al DSA nel nascituro.

Nel 2014, alcuni operatori dell’industria farmaceutica allusero alla possibilità che la reazione al vaccino in una donna incinta avrebbe avuto conseguenze dannose sul bambino

 

Quando alla metà degli anni 2000 il CDC aumentò gli sforzi per far vaccinare le donne incinte, Patterson avvertì che sarebbe stato impossibile «prevedere quante volte una risposta immunitaria prenatale potesse causare danni cerebrali nel feto» e affermò che «vaccinare un’intera popolazione di donne in gravidanza potrebbe danneggiare migliaia di bambini».

 

Nel 2014, alcuni operatori dell’industria farmaceutica allusero alla possibilità che la reazione al vaccino in una donna incinta avrebbe avuto conseguenze dannose sul bambino, ammettendo anche che «le verifiche nel lungo periodo sull’incidenza di disturbi nello sviluppo neurologico nei bambini di madri vaccinate in gravidanza» erano «misere».

 

I ricercatori di Harvard indicano che i rischi di una stimolazione immunitaria ingiustificata non sono limitati al periodo prenatale. Ipotizzano che l’esposizione a tossine ambientali o a sostanze infettive nei primi mesi di vita possa provocare disfunzioni nelle cellule immunitarie del sistema nervoso chiamate migroglia e contribuiscano allo sviluppo di malattie neurodegenerative in età avanzata.

 

I ricercatori di Harvard ipotizzano che l’esposizione a tossine ambientali o a sostanze infettive nei primi mesi di vita possa provocare disfunzioni nelle cellule immunitarie del sistema nervoso e contribuiscano allo sviluppo di malattie neurodegenerative in età avanzata

 

L’effetto è quello di un doppio gancio destro: il «primo colpo» inizia presumibilmente nel periodo prenatale e crea una «vulnerabilità di base», il «secondo colpo», in seguito, «manifesta la patologia» e «causa l’iperattività delle microglia». Ritengono anche che chi non ha ricevuto il «primo colpo» potrebbe non reagire con la stessa «esagerata» reazione infiammatoria in seguito.

 

Parlando delle implicazioni della ricerca, i ricercatori sostengono che «dovrebbe certamente far rivalutare la politica vaccinale, specialmente quando si tratta di vaccinare donne incinte e neonati».

 

Ampliare la discussione

«Gli studi sull’autismo hanno sempre preso la direzione sbagliata». Questa è l’affermazione di Dan Olmsted e Mark Blaxill nel loro libro The Age of Autism. Gli autori notano che, anche se c’è un evidente trascorso di esposizione a sostanze chimiche nelle famiglie con i primi casi di autismo, gli scienziati del tempo preferirono accusare le madri di rovinare i figli e di essere genitori inadeguati. Le generazioni di ricercatori successive non considerarono i fattori ambientali e accusarono le madri di trasmettere geni difettosi, anche se i geni «sono responsabili solo per una minima parte dei casi di DSA».

È ancora di moda accusare le madri per i loro «uteri velenosi»

 

Ad oggi, la scienza ufficiale permette di prendere in esame alcuni fattori ambientali dell’autismo – ma solo alcuni. È consentito incolpare l’inquinamento dell’aria, i farmaci assunti in gravidanza e alcune sostanze chimiche.

 

Tuttavia, è ancora di moda accusare le madri per i loro «uteri velenosi»

 

È ora di smettere di colpevolizzare le vittime e l’evasività, e iniziare a riconoscere che le diagnosi di autismo/DSA sono una copertura per i danni causati dalle tossine ambientali che devono essere studiate, catalogate ed eliminate.

 

 

© 9 luglio 2019, Children’s Health Defense, Inc. Questo lavoro è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

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Autismo

Robert Kennedy jr. è il nuovo segretario della Salute USA. La svolta si preannuncia epocale

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Robert F. Kennedy Jr. ha prestato giuramento come 26° segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti, dopo che il Senato degli Stati Uniti ha confermato la sua nomina con 52 voti favorevoli e 48 contrari.

 

Il voto si è svolto in gran parte lungo le linee del partito, con quasi tutti i repubblicani che sostenevano la candidatura dell’ex democratico Kennedy; tutti i democratici e gli indipendenti si sono opposti. Il senatore repubblicano del Kentucky Mitch McConnell, fino a poco fa deux ex machina della politica parlamentare repubblicana (e non solo) a Washington è stato l’unico repubblicano a votare contro. Benché largamente atteso, il suo voto, rimasto solitario, dimostra la trasformazione del partito, oramai lontano dalle dinamiche della «palude» washingtoniana e del Deep State e rigenerato nel MAGA trumpiano.

 

Il giuramento si è svolto nello studio ovale della Casa Bianca alla presenza di Donald Trump, che ha tenuto un discorso introduttivo di elogio di RFK jr prima di siglare il decreto e cedere la parola al giudice della Corte Suprema Neil Gorsuch.

 

 

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La Bibbia su cui ha giurato solennemente Kennedy era tenuta dalla moglie Cheryl Hines, un’attrice hollywoodiana di serie TV non molto nota in Italia, mentre Kennedy era attorniato da uno stuolo di figli, cugino e da nipoti vari, tra cui alcuni del ramo della famiglia Shriver, altra famiglia eminente cattolica fusasi armonicamente con i Kennedy tre generazioni fa.

 

La presenza di numero e varietà di persone del clan Kennedy sono una risposta agli attacchi osceni pervenuti contro Kennedy da alcuni (non tutti, ma solo una parte, come dimentica di dire la stampa) dei suoi 10 fratelli e soprattutto dalla cugina Caroline Kennedy, figlia di JFK, ambasciatrice ed attivista per la vaccinazione HPV, che con il bizzarro figlio suo ha imbastito una campagna di fango all’ultimo momento accusando RFK jr. di essere un «predatore» che ha rovinato la vita dei parenti.

 

Oltre all’odio da parte di membri della sua stessa famiglia, come sa il lettore di Renovatio 21 Kennedy è stato pesantemente censurato sui social media e incessantemente diffamato dai media tradizionali e persino dai senatori, che hanno cercato di accusarlo di essere un «anti-vaxxer», espressione che per qualche ragione è mutata in Italia in «no-vax».

 

Durante l’udienza di conferma senatori considerati di estrema sinistra come Elisabeth Warren e Bernie Sanders (ossessionato dalla vendita da parte del gruppo di Kennedy Children’s Health Defense di body da neonato con scritto «Niente vaccino, niente problemi»: bella idea che potremo copiare su Renovatio 21) hanno dimostrato di essere non solo dogmaticamente vaccinisti, ma anche recipienti di finanziamenti di Big Pharma.

 

Un posto speciale nella sensibilità di Renovatio 21 lo occupa una senatrice che in Commissione ha attaccato il candidato segretario Kennedy per aver suggerito una correlazione tra le sparatorie di massa in USA e il consumo degli psicofarmaci.

 


Presente al giuramento anche la nuora Amaryllis Fox, cui RFK jr. si è riferito come Amaryllis Kennedy, ex ufficiale CIA che ha sposato il figlio Bobby Kennedy III. La Fox, che ha diretto la campagna presidenziale dell’ora neosegretario, è indicata da alcuni come la persona che supervisionerà l’uscita dei documenti rivelatori sull’assassinio di John Fitzgerald e Robert Kennedy, promessa da Trump. Kennedy si è detto certo, negli anni, riguardo al coinvolgimento dell’Intelligence USA.

 

In qualità di segretario dell’HHS, Kennedy supervisionerà il budget più grande (1,8 trilioni di dollari per l’anno fiscale 2025) di qualsiasi agenzia federale. L’HHS supervisiona 13 agenzie di sanità pubblica, tra cui i Centers for Disease Control and Prevention (CDC), la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti e i National Institutes of Health (NIH).

 

L’agenzia, che impiega 90.000 persone, è anche il più grande erogatore di sovvenzioni federali.

 

L’HHS gestisce anche la copertura assicurativa sanitaria finanziata a livello federale e regolamenta l’assicurazione privata. L’agenzia stabilisce la politica per la salute pubblica e il controllo delle malattie; coordina la preparazione e la risposta alle emergenze per calamità naturali, crisi sanitarie e altri eventi; e supervisiona la sicurezza alimentare e farmaceutica.

 

In qualità di segretario, Kennedy lavorerà a stretto contatto anche con i responsabili delle agenzie HHS. A novembre Trump ha nominato il dottor Jay Bhattacharya, Ph.D., professore di politica sanitaria alla Stanford’s School of Medicine e critico aperto – con la nota «Dichiarazione di Barrington» dei lockdown per il COVID-19, alla guida dei National Institutes of Health (NIH).

 

Il dottor Martin «Marty» Makary, chirurgo pancreatico presso la Johns Hopkins School of Medicine, è la scelta di Trump per dirigere la FDA. Makary ha ampiamente sostenuto il programma vaccinale infantile, ma ha messo in dubbio i benefici di alcune vaccinazioni, come il vaccino contro l’epatite B per i neonati. Ha anche criticato gli obblighi vaccinali.

 

Il dottor David Weldon, la scelta di Trump per guidare il CDC, ha svolto sette mandati al Congresso prima di tornare al suo studio in Florida. Ha parlato dell’uso del thimerosal, un adiuvante al mercurio, nei vaccini, citando il suo legame con l’autismo.

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Proprio l’autismo è l’elemento che ci fa pensare che siamo dinanzi ad una svolta epocale.

 

Il presidente Trump, nel suo discorso di introduzione al nuovo segretario, ha citato il famoso numero: fino a pochi decenni fa il numero dei bambini autistici era 1 su 10.000, ora siamo a 1 su 38. Ripetiamo al lettore che tale dato, che un tempo si poteva leggere solo su siti come Renovatio 21 (con i cani da guardia dell’informazione pronti a saltarci addosso spingendoci addosso la censura più brutale, e da tutto il mondo…) è stato pronunziato dal presidente della superpotenza americana, nello studio ovale.

 

Non abbiamo idea di cosa accadrà ora: la strada è lunga e piena di pericoli, nemici, cedimenti. Tuttavia vogliamo dirlo: mai siamo stati così ottimisti.

 

«Per 20 anni, mi sono alzato ogni mattina in ginocchio e ho pregato che Dio mi mettesse in una posizione in cui potessi porre fine all’epidemia di malattie croniche infantili in questo paese. Il 23 agosto dell’anno scorso, Dio mi ha mandato il presidente Trump» ha ripetuto Kennedy dopo il giuramento, ringraziando in modo sincero Trump e dicendo come il presidente rappresenti una figura pivotal, cioè di cambiamento epocale, una figura trasformativa della storia americana.

 

Sul fatto che Dio abbia mandato – e protetto – Donald Trump bisogna cominciare a pensare un po’ tutti. Qualche mistico eremita, invero, lo aveva predetto. Ora lo abbiamo sotto i nostri occhi.

 

La svolta per il bene – per noi, per i nostri figli, per il mondo – è ad un passo, davanti a noi.

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Autismo

L’affermazione «i vaccini non causano l’autismo» è basata su un «castello di carte»: nuovo studio di revisione

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   L’affermazione del CDC secondo cui «i vaccini non causano l’autismo» si basa su studi che non supportano adeguatamente tale affermazione, secondo gli autori di una revisione scientifica pubblicata il 10 gennaio su Preprints.org. Il giornalista indipendente Jeremy Hammond è coautore della revisione con gli scienziati del Children’s Health Defense Brian Hooker, Ph.D., e Jeet Varia, Ph.D.   Secondo gli autori di una revisione scientifica pubblicata il 10 gennaio su Preprints.org, l’affermazione dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) secondo cui «i vaccini non causano l’autismo» si basa su studi che non supportano adeguatamente tale affermazione.   Brian Hooker, Ph.D., direttore scientifico del Children’s Health Defense (CHD); Jeet Varia, Ph.D., ricercatore del CHD; e Jeremy Hammond, giornalista indipendente, sono coautori del rapporto, che intendono presentare entro la fine della settimana per la pubblicazione su una rivista sottoposta a revisione paritaria.   Hooker ha detto a The Defender: «la verità è che il CDC non ha mai studiato la connessione tra vaccini e autismo, fatta eccezione per un vaccino, il morbillo-parotite-rosolia, e un componente del vaccino, il timerosal».   Hammond, il primo autore del rapporto, ha dichiarato a The Defender che, affinché l’affermazione del CDC secondo cui «i vaccini non causano l’autismo» sia accurata, dovrebbero esserci studi che dimostrino che i vaccini somministrati secondo il programma vaccinale infantile del CDC non possono contribuire allo sviluppo dell’autismo nei bambini, compresi i bambini che potrebbero essere più suscettibili allo sviluppo dell’autismo a causa di fattori genetici o ambientali.

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«Illuminiamo… come l’affermazione del CDC sia contraddetta dalle sue stesse fonti citate. In effetti, riveliamo come non siano stati condotti studi concepiti per testare tale ipotesi, e pertanto non è possibile che sia stata falsificata» ha detto Hammond.   Varia ha concordato. «Ci viene ripetuto più e più volte che i vaccini non causano l’autismo. Tuttavia, le basi di queste affermazioni sono costruite su un “castello di carte”».   Ad esempio, la pagina web del CDC «Autism and Vaccines» cita ripetutamente le revisioni della National Academy of Medicine, precedentemente nota come Institute of Medicine (IoM). Tuttavia, gli autori affermano che «le revisioni dell’IoM non supportano l’affermazione per cui il CDC le cita».   Nel suo ottavo rapporto, il Comitato di revisione della sicurezza delle vaccinazioni dell’IoM, che ha esaminato l’ipotesi che il vaccino MPR e i vaccini contenenti timerosal siano associati all’autismo, ha concluso che «le prove sono inadeguate per accettare o rifiutare una relazione causale».   Gli autori della pre-stampa concentrano la loro critica su uno studio danese del 2019, citato dai principali organi di informazione statunitensi, tra cui CNNNPR e il New York Times, che conferma che il vaccino MPR non causa l’autismo.   Evidenziano diversi difetti metodologici nello studio e un conflitto di interessi nei finanziamenti.   Ad esempio, gli autori dello studio danese hanno escluso 620 bambini che avevano ricevuto una diagnosi durante il primo anno di vita per alcune malattie genetiche, tra cui la neurofibromatosila sclerosi tuberosala sindrome di Angelmanla sindrome dell’X fragile  la sindrome di Prader-Willi, la sindrome di Down e la sindrome di DiGeorge .   Gli autori dello studio danese non hanno detto perché hanno escluso i bambini con le condizioni genetiche. Tuttavia, gli autori della revisione scientifica hanno affermato che gli autori dello studio danese probabilmente consideravano i disturbi genetici come «in competizione» con l’ipotesi che la vaccinazione MPR potrebbe aumentare il rischio di un bambino di sviluppare l’autismo.   Invece di escludere i bambini con questi disturbi genetici dallo studio, gli autori dello studio danese avrebbero dovuto trattare i disturbi «come potenziali fattori di rischio o indicatori di suscettibilità epigenetica che potrebbero predisporre questi bambini a danni da vaccino che si manifestano come sintomi di autismo», secondo gli autori della revisione scientifica.   Gli autori hanno anche criticato lo studio danese per non aver tenuto conto di quello che hanno definito il «pregiudizio dell’utente sano».   «In questo scenario», hanno spiegato, «i genitori di bambini che mostrano sintomi in tenera età o che hanno un fratello più grande vaccinato con morbillo, parotite, rosolia (MMR) affetto da autismo, ritardi dello sviluppo o altre malattie croniche, hanno maggiori probabilità di saltare il vaccino MPR, distorcendo così le correlazioni a favore della mancata associazione».   Ricerche precedenti hanno dimostrato che i genitori il cui primo figlio ha ricevuto una diagnosi di autismo dopo aver ricevuto il vaccino MPR avevano meno probabilità di vaccinare il secondo figlio, per paura che il vaccino potesse contribuire allo sviluppo dell’autismo nel bambino più piccolo.

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Studio danese rovinato da conflitti di interesse finanziari

Lo studio danese del 2019 è stato finanziato dalla Novo Nordisk Foundation e dal Ministero della Salute danese.   La Fondazione Novo Nordisk eroga sovvenzioni per la ricerca scientifica e detiene la holding Novo Holdings A/S, azionista di maggioranza con diritto di voto della società farmaceutica danese Novo Nordisk.   Nel 2023, la Novo Nordisk Foundation ha investito 260 milioni di dollari nello sviluppo di vaccini contro le malattie respiratorie.   Gli autori hanno anche notato che il governo danese riceve entrate fiscali «significative» da Novo Nordisk. Hanno scritto, «il ministero della Salute danese e Novo Nordisk hanno un interesse personale in uno studio che potrebbe influenzare la domanda del vaccino MPR».   In precedenza nel loro rapporto, hanno evidenziato perché questo tipo di interesse acquisito rappresenta un problema:   «I ricercatori che servono fedelmente lo status quo dell’ortodossia vaccinale sanno come progettare studi per produrre i risultati desiderati».   «Quando i conflitti di interesse influenzano la ricerca, il dibattito scientifico risultante sulla sicurezza e l’efficienza, ecc., può essere confuso da informazioni fuorvianti».

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L’istituzione medica deve prendere sul serio le preoccupazioni dei genitori

Gli autori della revisione scientifica hanno spiegato come i risultati dello studio danese non possano essere generalizzati al programma di vaccinazione del CDC.   «Il CDC raccomanda 73 iniezioni per 17 malattie, con ben 28 iniezioni entro il primo compleanno di un neonato. In una “visita di controllo” di due mesi, un neonato può ricevere fino a sei vaccini per otto patogeni» scrivono.   «In confronto, il programma danese prevede dodici iniezioni per sei agenti patogeni, con solo quattro vaccini entro il primo compleanno (tre dosi ciascuno di DTaP, IPV, Hib e PCV13)».   Queste «differenze salienti» nel numero di vaccini che i bambini statunitensi sono invitati a fare rispetto al numero di vaccini raccomandati dalle autorità sanitarie danesi sono comunemente trascurate, hanno affermato.   Hammond ha detto a The Defender che spera che la revisione «contribuisca al cambiamento di paradigma necessario affinché si possa finalmente aprire una discussione seria nel dibattito pubblico sulle numerose preoccupazioni legittime che i genitori hanno sulle vaccinazioni infantili».   Gli autori hanno chiesto una ricerca ben progettata e priva di conflitti di interesse. Tali studi dovrebbero esaminare se uno qualsiasi dei vaccini nel programma del CDC, o una combinazione di iniezioni, oltre al vaccino MPR, influenzi il rischio di un bambino di sviluppare l’autismo.   «È giunto il momento che l’establishment medico inizi ad ascoltare i genitori per una volta e a prendere sul serio le loro legittime preoccupazioni invece di liquidare con sufficienza ogni preoccupazione sulla vaccinazione come indegna di considerazione», ha affermato Hammond.   Suzanne Burdick Ph.D.   © 13 gennaio 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Autismo

Vaccini e autismo, Trump dice di volere che Kennedy indaghi sul potenziale collegamento

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Il presidente eletto Donald Trump ha dichiarato al programma Meet the Press della NBC che la sua scelta per la guida del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), Robert F. Kennedy jr., esaminerà i potenziali collegamenti tra vaccini infantili e autismo.

 

Durante l’intervista di domenica mattina con la giornalista Kristen Welker, Trump ha difeso la richiesta di RFK Jr. di indagare sul legame tra vaccini e autismo, mentre Welker ha ripetutamente insistito sul fatto che non esiste alcun legame.

 

La giornalista ha cercato ripetutamente di far dire a Trump di essere categoricamente contrario ai vaccini infantili, ma Trump ha ripetutamente eluso la domanda, affermando che se alcuni vaccini si rivelassero «pericolosi per i bambini», dovrebbero essere eliminati.

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«Quando si considerano alcuni dei problemi, quando si guarda a ciò che sta accadendo con le malattie e la patologia nel nostro Paese, qualcosa non va», ha sottolineato il futuro 47° presidente USA.

 

«Lei sta parlando di autismo?» ha chiesto l’intervistatrice.

 

«Beh, se si guarda all’autismo, si torna indietro di 20 anni: l’autismo era quasi inesistente, era uno su 100.000. E ora è vicino a uno su 100. Voglio dire, cosa sta succedendo?» ha chiesto.

 

Come noto, i numeri sono drammaticamente diversi, con alcuni che parlano – in contesto americano – persino di un bambino autistico ogni 33, una crescita tale da far pensare che nel futuro prossimo potrebbe essere diagnosticato nello spettro dell’autismo un bambino su quattro o perfino su tre. Secondo studi, l’incremento dell’autismo a livello globale diverrà uno «tsunami» di costi sanitari in grado di rompere il sistema – al punto che, sempre meno sottovoce, c’è chi parla di eutanasia per gli autistici. Esattamente come si faceva nella Germania nazista, luogo in cui furono fate le prime diagnosi di autismo

 

Quando Welker ha insistito sul fatto che gli studi hanno dimostrato che non esiste alcun collegamento tra vaccini e autismo, Trump ha ammesso che «forse non sono i vaccini, forse è il cloro nell’acqua… Voglio che guardino tutto».

 

«Alcuni vaccini sono incredibili», ha detto Trump. «Ma forse altri non lo sono, e se non lo sono, dobbiamo scoprirlo».

 

«Quando si parla di autismo e si guarda alla quantità che ne abbiamo oggi rispetto a 20 o 25 anni fa, è piuttosto spaventoso», ha dichiarato.

 

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RFK Jr. è noto per la sua veemente opposizione ai vaccini, una posizione che ha adottato dopo che le madri dei bambini danneggiati dai vaccini lo hanno implorato di esaminare la ricerca che collega il thimerosal – o tiomersale, o thimerosal o thiomersal, o sodio-etilmercurio-tiosalicilato, un composto del mercurio usato nei vaccini – alle lesioni neurologiche, tra cui l’autismo.

 

Dopo aver guidato un gruppo chiamato Mercury Project, Kennedy ha fondato Children’s Health Defense (di cui Renovatio 21 traduce e pubblica, per gentile concessione, gli articoli), un’organizzazione con la missione dichiarata di «porre fine alle epidemie di salute infantile eliminando l’esposizione tossica», in gran parte attraverso i vaccini.

 

Come riportato da Renovatio 21, dopo l’annuncio della nomina di Kennedy alla Sanità USA le azioni dei produttori di vaccini sono crollate.

 

Kennedy ha detto a ottobre che Trump gli aveva chiesto di riorganizzare e «ripulire» le agenzie sanitarie federali come il CDC e la FDA. Ciò implicherebbe la fine dei conflitti di interesse che favoriscono gli interessi delle aziende farmaceutiche rispetto alla medicina basata sulle prove, secondo Kennedy, che inoltre rivelato che Trump gli aveva affidato l’incarico di porre fine «all’epidemia di malattie croniche in questo Paese», in particolare alle malattie croniche tra i bambini.

 

Il futuro capo dell’HHS ha recentemente descritto l’alleanza innaturale tra agenzie sanitarie governative e aziende farmaceutiche, spiegando quanto siano stati redditizi per l’industria farmaceutica i vaccini per bambini imposti dal governo:

 


«Non c’è alcuna responsabilità a valle, non ci sono test di sicurezza iniziali (il che fa risparmiare loro un quarto di miliardo di dollari) e non ci sono costi di marketing e pubblicità, perché il governo federale ordina a 78 milioni di bambini in età scolare di sottoporsi a quel vaccino ogni anno».

 

«Quale prodotto migliore avresti potuto avere? E così è scoppiata una corsa all’oro per aggiungere tutti questi nuovi vaccini al programma di cui non abbiamo bisogno. La maggior parte di questi vaccini sono inutili. Molti di loro sono per malattie che non sono nemmeno casualmente contagiose».

 

«Fu una corsa all’oro, perché se riesci a rispettare quella tabella di marcia, per la tua azienda si tratta di un miliardo di dollari all’anno. E in molti casi è l’NIH [l’ente sanitario pubblico USA, ndr] a guadagnare le royalty».

 

Secondo Kennedy, ancora più scandalosi degli enormi profitti accumulati dalle grandi aziende farmaceutiche sono gli innumerevoli effetti collaterali negativi di tutti quei vaccini non testati. «Le malattie neurologiche» sono «esplose», ha detto.

 

«ADHD [sindrome di deficienza dell’attenzione, ndr], disturbi del sonno, ritardi del linguaggio, ASD [disturbi dello spettro autistico, ndr], autismo, sindrome di Tourette, tic, narcolessia. Sono tutte cose di cui non avevo mai sentito parlare», ha detto RFK. “L’autismo è passato da uno su 10.000 nella mia generazione, secondo i dati del CDC, a uno su 34 bambini oggi».

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Nel frattempo, 77 premi Nobel hanno firmato una lettera in cui esortano il Senato a opporsi alla conferma di Kennedy a capo dell’HHS. Il New York Times ha descritto Kennedy come «un fermo critico della medicina tradizionale» che «è stato ostile agli scienziati e alle agenzie che supervisionerebbe».

 

«La proposta di mettere il signor Kennedy a capo delle agenzie federali responsabili della protezione della salute dei cittadini americani e della conduzione della ricerca medica che avvantaggia il nostro paese e il resto dell’umanità è stata ampiamente criticata per molteplici motivi» scrivono i Nobel. «Oltre alla sua mancanza di credenziali o esperienza rilevante in medicina, scienza, sanità pubblica o amministrazione, il signor Kennedy è stato un oppositore di molti vaccini che proteggono la salute e salvano la vita, come quelli che prevengono il morbillo e la poliomielite; un critico degli effetti positivi consolidati della fluorizzazione dell’acqua potabile; un promotore di teorie cospirative su trattamenti straordinariamente efficaci per l’AIDS e altre malattie; e un critico belligerante di agenzie rispettate (in particolare la Food and Drug Administration, i Centers for Disease Control e i National Institutes of Health)».

 

«Il leader del DHHS dovrebbe continuare a sostenere e migliorare, non a minacciare, queste importanti e rispettate istituzioni e i loro dipendenti» continuano gli insigniti del premio dell’inventore della dinamite. «Alla luce del suo curriculum, affidare al signor Kennedy la responsabilità del DHHS metterebbe a repentaglio la salute pubblica e comprometterebbe la leadership mondiale degli Stati Uniti nelle scienze sanitarie, sia nel settore pubblico che in quello commerciale».

 

Non sorprende che i vertici del complesso industriale sanitario, con i suoi strascichi politici e accademici, mostrino preoccupazione, se non pura disperazione, per il futuro ruolo di Kennedy a capo dell’HHS.

 

In ottobre Kennedy lanciò un avvertimento su X:

 


«La guerra della FDA contro la salute pubblica sta per finire… Se lavori per la FDA e fai parte di questo sistema corrotto, ho due messaggi per te: 1. Conserva i tuoi documenti e 2. Fai le valigie».

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Il sostegno pubblico alla ricerca di Kennedy è evidente dal post che ha ricevuto quasi 7 milioni di visualizzazioni e 149.000 «Mi piace».

 

Come riportato da Renovatio 21, i legami tra autismo e vaccini sono spiegati da vari studi e scoperte scientifiche, rimaste ignorate dalla Sanità pubblica. Di recente, anche studi sui ratti sembrano propendere per il collegamento.

 

A dieci anni dalle rivelazioni sugli insabbiamenti del CDC (il principale ente epidemiologico USA) delle prove di correlazione autismo e vaccini, i casi di bambini che divengono autistici dopo i vaccini continuano senza sosta.

 

Secondo studi, l’autismo pare connesso anche all’aumento del transessualismo.

 

La semplice discussione della correlazione tra vaccino e autismo è costata a Renovatio 21, ancora anni fa, lo scrutinio specifico di enti internazionali contro la «disinformazione, misinformazione», come Newsguard, un ente che collabora con Microsoft e che ha nel board ex direttori della CIA.

 

Nel 2019, quando un uomo di Newsguard chiamò Renovatio 21, sembrava particolarmente interessato alla ripubblicazione degli articoli del gruppo di Kennedy e ai pezzi in cui si citavano studi sulla correlazione tra autismo e vaccini. Per qualche ragione, si tratta di un argomento di cui non è possibile parlare liberamente.

 

È possibile che abbiamo visto abbastanza da vedere il crollo finale di questo osceno tabù?

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