Epidemie
Il responsabile della risposta COVID di Nuova York organizzava festini a base di sesso e droga violando le sue stesse restrizioni pandemiche

L’ex «architetto» della risposta al COVID della città di Nuova Uork organizzava festini segreti a base di sesso durante la pandemia, nonostante insistesse pubblicamente affinché gli altri abitanti della città rimanessero isolati, come mostrano filmati girati da giornalisti sotto copertura che hanno ripreso sue conversazioni.
«L’unico modo in cui potrei svolgere questo lavoro per la città è se trovassi un modo per sfogarmi ogni tanto», ha rivelato a un giornalista sotto copertura in un filmato pubblicato da Steven Crowder giovedì il dottor Jay Varma, che è stato il «principale portavoce scientifico e architetto» per la risposta alla pandemia di COVID di Nuova York da aprile 2020 a maggio 2021.
«È divertente perché ho fatto tutte queste cose sessuali deviate mentre ero in TV», ha detto il Varma, riferendosi al fatto che ha fatto dei festini nello stesso periodo in cui teneva conferenze televisive quotidiani sul COVID insieme al sindaco di Nuova York. «La gente dice, non hai paura? Non ti imbarazza? E io ero tipo, no, in realtà, amo essere me stesso».
BREAKING: Former NYC Covid Czar Held Secret Drug-Fueled Sex Parties During Global Pandemic; Says New Yorkers Would Have Been “Pissed” If They Found Out Because He Was Running Entire Covid Response For City
Dr. Jay Varma, Former Senior Advisor for Public Health, NYC Mayor’s… pic.twitter.com/YrgniDUdFc
— Steven Crowder (@scrowder) September 19, 2024
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Tuttavia, quando gli è stato chiesto se avrebbe «avuto vita dura» se fosse stato reso pubblico che aveva organizzato dei sex party durante il COVID, Varma ha ammesso che «sarebbe stato un grosso problema. Sarebbe stato un vero imbarazzo».
Il dottor nominato «zar» della risposta pandemica neoeboracena ha raccontato di come lui e sua moglie abbiano affittato un hotel per organizzare un party sibaritici con otto o dieci persone nell’agosto 2020, dopo aver già iniziato a raccomandare misure di distanziamento sociale.
«Dovevamo essere furtivi perché gli hotel non volevano che la gente si radunasse lì, perché ero io a gestire l’intera risposta al COVID in città», ha detto Varma, raccontando che avevano preso insieme la «molly», parola vezzeggiativa con cui si riferisce alla anfetamina empatogena MDMA, meglio nota come ecstacy, assai popolare nei giri gaudenti dai festini privati (come gli incontri orgiastico-drogastici che il mondo omosessuale chiama chemsex) ai rave vari.
Secondo quanto si apprende, ci sarebbe stata la volta nel 2021 in cui si il dottore si sarebbe unito a una festa danzante di circa 200 persone sotto una banca di Wall Street: l’unica volta in cui si è sentito nervoso, ha dichiarato nel video. «Mi guardavo intorno e pensavo, cazzo, se qualcuno mi vede qui, si incazzerà. Perché questa non era una situazione COVID-friendly».
Le sorprendenti rivelazioni contenute nei filmati girati sotto copertura non si limitano all’ipocrisia di Varma in merito agli assembramenti e al distanziamento sociale: le sue linee guida hanno spinto un numero record di adulti e bambini alla depressione e all’ideazione suicida.
Il dottore responsabile della risposta pandemica della Grande Mela ha anche ammesso di aver costretto le persone a vaccinarsi, pur riconoscendo che la risposta immunitaria innescata da un vaccino anti-COVID non è diversa da quella innescata dall’esposizione al virus.
Quando la giornalista sotto copertura ha detto che c’erano persone che non avrebbero fatto sesso con chi non era vaccinato, Varma ha riso, dicendole che lo stato vaccinale di una persona con cui si entra in contatto «non fa alcuna differenza».
«Tutti sono stati esposti al virus… sia che tu sia esposto al virus perché qualcuno ti ha respirato addosso, sia che qualcuno te lo abbia iniettato, la risposta immunitaria è la stessa». Eppure, il Varma ammette non solo di aver convinto l’ex sindaco di New York Bill de Blasio a implementare i mandati per i vaccini COVID, ma anche di aver sostanzialmente costretto le persone a sottoporsi alle pericolose vaccinazioni.
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Senza riconoscere il rischio per la salute delle iniezioni mRNA, il Varma ha spiegato: «Quindi il modo in cui lo facciamo nella sanità pubblica è rendere molto scomodo essere non vaccinati. È come se non potessi trovare un lavoro, non potessi andare al ristorante, tuo figlio non potesse andare a scuola».
«Ma tecnicamente era un po’ come forzare le persone?» ha chiesto il giornalista sotto copertura.
«Sì. È quello che fai. Costringi le persone rendendolo davvero scomodo», ha detto Varma. «L’idea di base è che costruisci barriere in modo che le persone siano tipo, fanculo, lo farò solo perché sono stanco di essere molestato». Non siamo lontani dalle ammissioni del presidente francese Emmanuel Macron che aveva dichiarato che avrebbe proceduto a complicare (letteralmente disse «emmerder») la vita dei cittadini non vaccinati.
Non si tratta della prima volta che simili storia della doppia vita dell’oligarcato odierno, che nel biennio pandemico predicava pubblicamente lockdown ed isolamento, e poi in privato invece organizzava festini VIP dove poteva accadere di tutto. Si tratta, con ogni evidenza, di un effetto della matrice gnostica che permea la classe dirigente al potere, che si vede come «iniziata» e dunque latrice di diritti superiori a quelli del povero popolino sottomesso.
Il governatore della California Gavin Newsom fu trovato a pranzare allegramente con gli amici, rigorosamente senza mascherina, presso un prestigioso ristorante della Napa Valley, fuori San Francisco, chiamato French Laundry. Lo scandalo, nello Stato americano cui era stato inflitto un lockdown draconiano, fu considerevole.
A Londra scandali emersero quando si scoprì che il governo di Boris Johnson faceva festini privati, dei quali sarebbero rimaste tracce di uso di cocaina, proprio durante la clausura totale imposta nel 2021 alla popolazione britannica, che subì uno dei lockdown più duri del mondo.
Come riportato da Renovatio 21, party segreti con VIP e ministri sono stati raccontati nell’élite parigina, con pure qualche video a telecamera nascosta (molti vediamo ora sono spariti dai social…) uscito durante la clausura globale. Vi è da segnalare, sempre in Francia, la bizzarra legge pandemica per cui chiusero le piste da ballo, ma lasciarono operare i locali per scambisti.
Les restos c’est pour l’oligarchie.
Caviar, champagne, menus de grands chefs et retrait du masque obligatoire…Nos journalistes ont pu pénétrer dans ces fêtes clandestines de haut standing qui se tiennent actuellement à Paris.https://t.co/Fey90s2DjV— Yves Grandᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠᅠ (@YvesGrand2) April 4, 2021
Una strana dichiarazione sulla possibilità di organizzare incontri intimi fino a 25 persone fu fatta anche dall’allora premier neozelandese Jacinda Ardern, che, sorridendo, fece pensare tutti che si stesse riferendo proprio a delle orge vere e proprie.
yeah, but did your PM go on national television to officially announce that *checks notes* orgies can resume? pic.twitter.com/cG4YyIvEZT
— Calliope Ryder ⚔️ TWITCHCON (@callioperyder) December 10, 2021
Non è forse sbagliato pensare, a questo punto, che la morale sessuale dell’élite sia diversa assai da quella della popolazione comune.
Pensano, vivono, copulano – e guadagnano – in modo totalmente differente rispetto a chi di fatto con le tasse paga la loro oscena esistenza di immoralità e gozzoviglia.
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Epidemie
Quasi la metà dei decessi per COVID non è causata dal virus, secondo i ricercatori

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- Le inesattezze nei certificati di morte dei pazienti hanno contribuito a un conteggio eccessivo dei decessi dovuti al COVID-19.
- Classificazione errata delle infezioni nosocomiali, in particolare tra i pazienti più giovani.
- Differenze significative nel trattamento tra i pazienti deceduti «a causa» o «con» COVID-19.
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- I pazienti deceduti «a causa» del COVID-19 erano in media più giovani e avevano maggiori probabilità di essere immunodepressi e di soffrire di patologie gravi, come malattie epatiche in fase terminale o tumori maligni di organi solidi.
- I pazienti deceduti «a causa» del COVID-19 avevano maggiori probabilità di essere anziani, di essere stati ricoverati in un reparto di malattie infettive, di presentare sintomi «compatibili con il COVID-19» come ipossia e mancanza di respiro e di aver ricevuto supporto di ossigeno o «trattamento specifico per il COVID-19», inclusa la somministrazione di remdesivir.
- Dei 204 certificati di morte che indicavano il COVID-19 come causa diretta del decesso dei pazienti, ciò è stato confermato solo in 132 casi (64,7%) a seguito di revisione clinica.
- Dei 324 certificati di morte che indicavano il COVID-19 come fattore che ha contribuito al decesso dei pazienti, ciò è stato confermato solo in 86 casi (26,5%) dopo la revisione clinica.
- I pazienti che hanno contratto il COVID-19 durante il ricovero ospedaliero avevano una probabilità del 130% (odds ratio di 2,3) maggiore di essere classificati erroneamente come morti «a causa» del COVID-19.
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«È ragionevole concludere» che il numero dei decessi dovuti al COVID sia stato «gonfiato artificialmente»
I ricercatori hanno esaminato le cartelle cliniche, i dati clinici e di laboratorio e hanno condotto interviste con il medico che si è preso cura dei soggetti dello studio prima che morissero. L’epidemiologo Nicolas Hulscher ha affermato di ritenere che lo studio sia metodologicamente valido. «A differenza della maggior parte degli studi che si basano sulla codifica amministrativa, questa indagine ha condotto un audit clinico completo, combinando revisioni complete delle cartelle cliniche, interviste dirette con i medici curanti e una valutazione indipendente da parte di revisori esperti», ha affermato Hulscher. I ricercatori hanno affermato di aver scelto di studiare i decessi avvenuti durante l’«ondata di Omicron» perché «la maggiore infettività e la minore morbilità della nuova variante, associate a minori rischi di ospedalizzazione e morte correlati al COVID-19», rendevano plausibile che i decessi «da» COVID-19 sarebbero stati sovrastimati. Gli autori hanno anche osservato che, in Grecia, qualsiasi decesso verificatosi in un paziente risultato positivo al COVID-19 al momento del decesso veniva ufficialmente classificato come decesso associato al COVID-19. Hulscher ha affermato che questa è una pratica comune in molti Paesi. «Dato che simili pratiche di codifica dei decessi sono state impiegate in tutti i paesi occidentali, è ragionevole concludere che i conteggi dei decessi dovuti al COVID-19 siano stati artificialmente gonfiati in misura analoga altrove», ha affermato Hulscher. Bell attribuì questa pratica agli incentivi finanziari e di altro tipo che i governi fornivano agli ospedali. «C’era il desiderio finanziario di fare molti soldi con i vaccini a mRNA sviluppati rapidamente e di creare un precedente per questo in futuro», ha detto Bell. «Dato che le infezioni da SARS-CoV-2 erano generalmente piuttosto lievi, era necessario spaventare le persone, facendole credere che il COVID-19 fosse molto più grave e molto più diffuso di quanto non fosse in realtà».Aiuta Renovatio 21
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Epidemie
Il nuovo sito della Casa Bianca dichiara che il COVID è fuggito dal laboratorio di Wuhano

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La scorsa settimana, l’amministrazione Trump ha lanciato una versione rinnovata del sito web ufficiale del governo dedicato al COVID-19. Il sito è ora dedicato esclusivamente alla divulgazione dettagliata delle prove sulle «vere origini» del COVID-19, che la Casa Bianca afferma essere fuoriuscito da un laboratorio di Wuhan, in Cina.
La scorsa settimana, l’amministrazione Trump ha lanciato una versione rinnovata del sito web ufficiale del governo dedicato al COVID-19. Il sito è ora dedicato esclusivamente alla descrizione dettagliata delle prove delle «vere origini» del COVID-19, che la Casa Bianca afferma essere fuoriuscito da un laboratorio di Wuhan, in Cina.
Il sito web elenca cinque argomenti a sostegno della teoria della fuga dal laboratorio:
- Il virus SARS-CoV-2 presenta caratteristiche biologiche non presenti in natura.
- Tutti i casi di COVID-19 derivano da una singola introduzione del virus nell’uomo.
- Il laboratorio di Wuhan, in Cina, dove il virus è comparso per la prima volta, ha una storia di ricerche sull’acquisizione di funzione con protocolli di sicurezza inadeguati.
- I ricercatori del laboratorio di Wuhan presentavano i sintomi del COVID-19 mesi prima che la malattia venisse scoperta.
- Se ci fossero prove di un’origine naturale, «sarebbero già emerse. Ma non è successo».
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Gran parte delle informazioni presenti sul sito web sono state scoperte durante un’indagine biennale del Congresso condotta dalla sottocommissione speciale della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti sulla pandemia di coronavirus, che ha pubblicato il suo rapporto finale nel dicembre 2024.
Fin dall’inizio della pandemia di COVID-19, la questione relativa all’origine del virus è stata oggetto di acceso dibattito.
Le autorità sanitarie pubbliche, guidate dal dottor Anthony Fauci, hanno ripetutamente affermato che il virus COVID-19 proveniva da un mercato umido di Wuhan.
Tuttavia, una serie di richieste ai sensi del Freedom of Information Act, molte delle quali presentate dall’organizzazione no-profit US Right to Know, hanno rivelato una collusione tra scienziati e funzionari della sanità pubblica per promuovere la teoria delle «origini naturali» e per insabbiare il finanziamento da parte del governo statunitense di ricerche rischiose sul guadagno di funzione.
La notevole quantità di prove rilasciate nel frattempo che indicano un’origine dovuta a una fuga di notizie in laboratorio ha portato la commissione del Congresso, insieme all’FBI, al Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti , alla Defense Intelligence Agency e alla CIA a concludere che molto probabilmente il virus è fuggito da un laboratorio.
Le prove sempre più numerose alla fine spinsero le principali pubblicazioni, tra cui il New York Times, Vanity Fair e ProPublica, a pubblicare indagini a sostegno della teoria.
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Il commentatore medico di YouTube John Campbell, Ph.D. , ha celebrato il nuovo sito web della Casa Bianca in una recente puntata del suo programma, affermando che offre una trasparenza che non è mai esistita altrove.
Ha citato alcune delle prime pubblicazioni a sostegno della teoria delle «origini naturali», pubblicate su Nature Medicine e su The Lancet.
«Siamo uniti nel condannare fermamente le teorie del complotto che suggeriscono che il COVID-19 non abbia un’origine naturale», hanno scritto su The Lancet un gruppo di scienziati guidato dall’ex presidente dell’EcoHealth Alliance Peter Daszak e da Jeremy Farrar del Wellcome Trust, ora capo scienziato dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Nella dichiarazione non è stato rivelato che Daszak stava finanziando la ricerca sul coronavirus guidata da Shi Zhengli, Ph.D, presso il Wuhan Institute of Virology.
Campbell ha sottolineato che all’inizio della pandemia, i post sui social media che suggerivano che il virus avesse avuto origine in laboratorio venivano censurati. «Se scrivevi qualcosa al riguardo, il tuo post veniva rimosso, e i video venivano rimossi per disinformazione, qualsiasi essa fosse».
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Il sito critica la risposta del governo in materia di mascherine, lockdown e distanziamento sociale
Pur concludendo che «un incidente di laboratorio che coinvolga la ricerca sul guadagno di funzione è l’origine più probabile del COVID-19», il sito web definisce anche gli attuali meccanismi governativi per la supervisione della ricerca sul guadagno di funzione «incompleti, estremamente contorti» e privi di «applicabilità globale».
Il sito critica le azioni dell’OMS durante la pandemia e critica l’ex governatore di New York Andrew Cuomo per aver inviato pazienti affetti da COVID-19 in case di cura, dove molti di loro sono poi deceduti.
Critica inoltre le contromisure adottate dal governo per contrastare il COVID-19, tra cui il distanziamento sociale, l’obbligo di indossare la mascherina e i lockdown.
Il presidente Donald Trump è raffigurato in primo piano sul sito web, apparentemente avallandone i contenuti. Il sito non affronta il ruolo di Trump nella dichiarazione e nell’estensione dei lockdown nazionali nel 2020.
I media tradizionali, incluso il Times, hanno ampiamente denigrato il sito. Tuttavia, le loro critiche si sono concentrate sullo stile del sito e sul fatto che l’amministrazione Trump avesse riadattato un sito web di informazione generale sul COVID-19.
I media tradizionali come Reuters e Associated Press hanno giustamente sottolineato che le origini del COVID-19 non sono state ancora definitivamente determinate. Tuttavia, non sembrano più sostenere la teoria delle origini naturali.
Brenda Baletti
Ph.D.
© 16 aprile 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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Epidemie
I militari USA potrebbero aver contratto il COVID nell’ottobre 2019 durante i Giochi militari di Wuhan

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La notizia dell’esistenza del rapporto è emersa la stessa settimana in cui US Right to Know ha reso pubblici documenti che dimostravano che, nel 2020, un’analisi della Defense Intelligence Agency aveva concluso che il Wuhan Institute of Virology avrebbe potuto sviluppare «un virus progettato in laboratorio» e che questo probabilmente «era sfuggito al contenimento».This is absolutely insane. The Event 201 tabletop exercise playing out a bat-borne Coronavirus being released in China was held THE EXACT SAME DAY as the start of the Wuhan World Military Games: October 18, 2019. https://t.co/r5yXwGb05R pic.twitter.com/pXKichr0p6
— Mike Benz (@MikeBenzCyber) April 8, 2025
Le malattie dei militari sono «un segreto gelosamente custodito»
Secondo The American Prospect, il contingente statunitense di atleti si è recato ai Giochi mondiali militari attraverso l’aeroporto internazionale di Seattle-Tacoma e Washington è stato uno dei primi «focolai» di COVID-19 negli Stati Uniti. Un rapporto del 2021 della commissione Esteri repubblicana della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti sulle origini del COVID-19, e un articolo del Daily Mail del giugno 2021, hanno inoltre suggerito che atleti di diversi Paesi hanno manifestato sintomi simili al COVID-19 durante e dopo i Giochi mondiali militari e che Wuhan era una «città fantasma» durante quel periodo, con i residenti invitati a rimanere a casa per un motivo non specificato. Secondo il rapporto, i militari statunitensi che si sono ammalati sono guariti dai sintomi «entro 6 giorni», aggiungendo che non sono stati sottoposti al test per il COVID-19. Ebright ha affermato che una fuga di dati dal laboratorio si è verificata «molto probabilmente» a Wuhan nell’agosto o nel settembre 2019. Jeffrey Tucker, presidente e fondatore del Brownstone Institute, ha affermato di «aver intuito da tempo» che il COVID-19 si stava già diffondendo in Nord America dalla fine del 2019. «Questo nuovo rapporto sembra confermarlo». «Quello che ancora non sappiamo è quando esattamente le autorità militari siano venute a conoscenza della fuga di notizie dal laboratorio e della diffusione di un nuovo virus», ha detto Tucker. «Questo rapporto è istruttivo, ma tutt’altro che completo».Iscriviti al canale Telegram
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