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Epidemie

Vaccino vaiolo delle scimmie, il ministero dà la priorità agli omosessuali delle orge con la droga

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Sono arrivate in Italia alcune dosi del vaccino contro il vaiolo delle scimmie.

 

Si tratta di un numero esiguo di sieri, solo 5.200, che saranno somministrate allo Spallanzani di Roma, il famoso istituto di malattie infettive che per qualche ragione abbiamo imparato a conoscere durante la pandemia. A fine 11 mila dosi dovrebbero arrivare per esser disturbiate alle regioni che registrano il maggior numero dei contagi: Lazio, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto.

 

Il direttore dell’OMS Tedros ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un’emergenza mondiale, a quanto sembra scavalcando il parare della stessa commissione preposta. Secondo l’ente, i casi al 23 luglio sarebbero 26.500 in tutto il mondo, con 9 decessi.

 

Dopo i primi imbarazzi, è emerso chiaramente che la malattia colpiva soprattutto – al 99%, secondo il dato britannico – la popolazione dei maschi omosessuali attivi, con focolai a seguito di eventi gay di massa, che abbondano in ogni dove durante il mese di giugno, oramai consacrato dal mondo moderno come «mese dell’orgoglio gay». L’OMS, dopo aver inizialmente detto che la partecipazione alle parate omo non era da evitarsi, ha comunque raccomandato ai maschi gay di «limitare i partner sessuali».

 

Il ministero della Salute della Repubblica Italiana ha quindi diramato una circolare in cui vengono indicate le categorie di persone, oltre al «personale di laboratorio con possibile esposizione diretta a orthopoxvirus»,  cui andrebbero riservate le poche migliaia di dosi di vaccino arrivate:

 

«Persone gay, transgender, bisessuali e altri uomini che hanno rapporti sessuali con uomini (MSM) che rientrano nei seguenti criteri di rischio: storia recente (ultimi 3 mesi) con più partner sessuali; partecipazione a eventi di sesso di gruppo; partecipazione a incontri sessuali in locali/club/cruising/saune; recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno); abitudine alla pratica di associare gli atti sessuali al consumo di droghe chimiche (Chemsex)».

 

Vi diamo il tempo di stropicciarvi gli occhi e provare a leggere.

 

Il ministero, in pratica, non solo ammette la preminenza della malattia presso i maschi gay, ma descrive in dettaglio tutta una serie di pratiche risapute, ma per lo più taciute per decenza dalla società e dai suoi media che vogliono accomunare gli omosessuali agli eterosessuali, coppiette per bene che pagano le tasse, preparano le torte e quindi hanno diritto di sposarsi e di «avere» (con l’adozione o più spesso con la riproduzione artificiale) dei bambini.

 

Insomma, una circolare ministeriale potrebbe infrangere l’immagine «borghese» che l’omosessualismo era riuscito a crearsi dopo anni e anni in cui le loro pratiche erano associate più ad oscurità dionisiache – quelle, appunto delle dark room che pare citare la circolare ministeriale.

 

La promiscuità degli omosessuali è oggi un tabù: non lo era tuttavia quando trovarono il paziente zero dell’AIDS, allora chiamata Gay Related Immunodeficiency (GRID), lo steward canadese Gaëtan Dugas, che ammise di avere centinaia di partner sessuali all’anno per un computo che superava, nel solo Nordamerica, i 2500 dal 1972.

 

Quando il ministero scrive «partecipazione a eventi di sesso di gruppo», usa la parafrasi per non dire, con una semplice, breve parola, «orgia» – una pratica che a questo punto uno si immagina sia popolare su quelle sponde, se c’è perfino il rischio di ammalarsi di vaiolo delle scimmie.

 

Si parla di club: sono quelli magari affiliati a qualche circuito a sua volta legato in qualche modo alla politica? Non lo sappiamo, però adesso sappiamo che esistono: locali dove si consumano «incontri sessuali». Ma è legale? Come si chiamano nel mondo «eterosessuale», questi luoghi? La legge Merlin può c’entrare qualcosa? Non risponderemo noi.

 

Siamo scioccati anche da quest’altra rivelazione: ma quindi, nelle saune, avvengono rapporti omosessuali? In sauna, nonostante la calura,  si può prendere il vaiolo delle scimmie?

 

E poi ancora: «recente infezione sessualmente trasmessa (almeno un episodio nell’ultimo anno)» cosa vuol dire? Vuol dire che, oltre al vaiolo delle scimmie, questi tizi possono avere preso anche un’altro morbo? Cos’è, un ambo nella tombola del contagio? E quale sarebbe l’altra malattia sessualmente trasmessa? L’AIDS? Lo scolo? La candida? Ma perché? Queste malattie circolano tra i gay? Anche qui, siamo spiazzati.

 

Stupisce pure come la circolare contenga parole gergali sconosciute ai profani, cioè ai non-gay: il crusing, abbiamo cercato su Google senza aprire la pagina saltata fuori limitandoci a copincollare dalla pagina di ricerca, è definito «il battuage (…): l’andar per boschi, pinete e luoghi impervi, nascosti o bui, spiagge e parcheggi, bagni pubblici o stazioni di servizio alla ricerca di un piacere effimero, fine a se stesso e senza coinvolgimento emotivo».

 

Ma quindi, i luoghi della natura, le piazzole di sosta, i cessi pubblici (esistono ancora?) sono luoghi di incontro omofilo? E ancora, «senza coinvolgimento emotivo» significa che si tratta di sesso conosciuti, rapporti disindividuanti, nei quali nemmeno vuol sapere chi ci sia dall’altra parte dell’accoppiamento? Un sesso senza amore, che la canzone di Venditti ci ha insegnato essere impensabile?

 

Cruising, adesso che ricordiamo, è anche il titolo di una vecchia pellicola con Pacino, una delle sue prime, diretta dal regista de L’esorcista William Friedkin. In effetti, la storia che racconta è simile: omicidi nel mondo omosessuale di Nuova York, un poliziotto si infiltra nel giro scoprendone le regole e i misteri.

 

Stupisce ancora una volta la preparazione ministeriale che parla di «Chemsex»: si tratta dell’uso di droghe sintetiche (metanfetamina, mefedrone, GHB, GBL, popper) all’interno di festini omosessuali.

 

Un caso dell’anno passato, che riguardava il consigliere di un celebre politico, ci pare si possa ascrivere al fenomeno, anche se i contorni della vicenda, da cui è uscito senza conseguenze penali, sono ancora oscuri.

 

Nel Chemsex la droga, scrive Wikipedia, serva a «facilitare o migliorare l’attività sessuale. Dal punto di vista sociologico, si riferisce a una sottocultura di tossicodipendenti ricreativi che intraprendono attività sessuali ad alto rischio sotto l’effetto di droghe all’interno di sottogruppi.  Ciò può includere il sesso non protetto durante le sessioni con più partner sessuali che possono continuare per giorni».

 

Eh?

 

Orge drogastiche che durano per giorni? Sesso ad alto rischio? Tra gli omosessuali? Ma non erano quelli bravi, ligi alle regole? Non erano quelli consapevoli dei rischi, specie dopo aver visto la catastrofe dell’AIDS? (Dove, a tirare le fila, c’era sempre Fauci…)

 

Insomma, grazie alla circolare scopriamo cose che non immaginavamo. In pratica, un corso accelerato di antropologia gay.

 

Ma chi si immaginava che questo tipo di sessualità fosse così diversa dalla nostra, che è assai domestica e talvolta – addirittura! – monogamica?

 

Per fortuna che c’è il ministero della Salute, che queste cose invece le conosce, e non ha paura di parlarne.

 

E dire in faccia agli italiani: per il vaiolo delle scimmie, con il quale vi stiamo terrorizzando, la precedenza dovrebbe averla, per aderire bene alla checklist, un-maschio-omosessuale-promiscuo-già-con-malattia-venerea-che-va-con-sconosciuti-in-orge-piene-di-droga. (Accidenti: è proprio quell’immagine «dionisiaca» dell’omosessualità che era sparita dalla mente del mondo…)

 

Non è chiaro come gli interessati dimostreranno ai vaccinatori di avere esattamente questo profilo. Esibiranno una tessera? Quale?

 

 

 

 

 

 

 

 

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Epidemie

Stazione ferroviaria tedesca in quarantena per paura di un virus che fa sanguinare gli occhi

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Ieri una banchina della stazione centrale di Amburgo è stata isolata dopo che è stata segnalata la possibilità che due passeggeri in viaggio da Francoforte potessero essere portatori di un virus contagioso, dopo che questi avevano manifestato sintomi simil-influenzali.

 

I passeggeri sarebbero arrivati ​​dal Ruanda mercoledì mattina, ha scritto il sito amburghese Morgenpost. Il Ruanda sta attualmente combattendo un’epidemia di malattia da virus di Marburg, una malattia emorragica appartenente alla famiglia dei virus Ebola, che può provocare sanguinamento da occhi, naso, gengive e altri orifizi.

 

Una squadra di polizia e pompieri si è recata alla stazione e la coppia sono stati poi portati in una clinica specialistica. Il binario quattro è stato chiuso per un periodo prima che gli fosse consentito di riaprire.

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«Il personale di emergenza in tute protettive complete è salito a bordo del treno ad alta velocità ICE arrivato da Francoforte», ha riferito il quotidiano locale Metro. Un portavoce dei vigili del fuoco ha dichiarato al tabloid Bild che un uomo e la sua ragazza avevano sviluppato sintomi simili all’influenza sul treno ad alta velocità proveniente da Francoforte.

 

Il portavoce ha affermato che provenivano dall’estero, dove avevano curato un uomo che aveva sviluppato una malattia infettiva, senza però fornire dettagli sulla malattia. Non era chiaro cosa non andasse, ma l’uomo, che si diceva fosse uno studente di medicina, non aveva la febbre.

 


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Dopo il biennio pandemico COVID, si è ripetutamente lanciato l’allarme per possibili ulteriori pandemie di influenza aviaria, vaiolo delle scimmie, poliomielite, senza che tuttavia – malgrado le manovre dell’OMS con le dichiarazioni di «emergenza sanitaria globale» – si arrivasse al livello del COVID.

 

La malattia di Marburg, che non si trasmette per via aerea, può essere trasmessa tramite l’esposizione ai pipistrelli della frutta e tra le persone tramite i fluidi corporei, tramite rapporti sessuali non protetti e lesioni cutanee. Il virus provoca febbre, mal di testa, vomito e diarrea.

 

Secondo l’OMS, il virus di Marburg uccide in media metà delle persone che infetta.

 

Il Marburg identificato per la prima volta nel 1967, quando alcuni addetti ai laboratori vennero infettati da un agente infettivo fino ad allora sconosciuto, prima a Marburgo e Francoforte in Germania e poi in Serbia.

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Come riportato da Renovatio 21, l’OMS aveva dichiarato un focolaio di Marburg in Ghana due anni fa, per poi convocare una riunione «urgente» sulla diffusione del virus.

 

Tre anni fa il dottor Robert Malone, pioniere del vaccino mRNA, in una trasmissione di Steve Bannon parlò di un possibile «super virus» cinese da «febbre emorragica simile all’Ebola» che poteva derivare dalla vaccinazione di massa.

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Immagine di Per-Olof Forsberg via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0

 

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Epidemie

USA, caso di morbillo causato da vaccino

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Secondo i documenti pubblicati martedì dall’Informed Consent Action Network, un singolo caso di morbillo nel 2023, segnalato dal Maine Center for Disease Control and Prevention e pubblicizzato dai principali media, è stato causato dal vaccino MPR.   Un caso di morbillo nel 2023, segnalato dal Maine Center for Disease Control and Prevention (CDC) e dai media tradizionali come il primo caso nello Stato in quattro anni, è stato indotto dal vaccino, secondo i documenti pubblicati martedì dall’Informed Consent Action Network (ICAN).   Kim Mack Rosenberg, consulente generale di Children’s Health Defense , ha dichiarato a The Defender che le «epidemie» di morbillo sono una tattica consolidata delle agenzie governative statali e federali per alimentare i timori sulle persone che scelgono di non vaccinarsi o che lo fanno in modo selettivo.   «Abbiamo visto il morbillo usato in questo modo più e più volte», ha detto Mack Rosenberg. «Qui, la narrazione si è ritorta contro e i funzionari del Maine hanno nascosto sotto il tappeto il fatto che il ceppo di morbillo del bambino era correlato al vaccino».   Secondo la Mayo Clinic, il morbillo è un’infezione virale solitamente accompagnata da eruzione cutanea, febbre, tosse, naso che cola, mal di gola, occhi infiammati e piccole macchie bianche sulla parte interna delle guance.   Il 5 maggio 2023, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani del Maine ha avvisato che il CDC del Maine era stato informato di un risultato positivo al test del morbillo, apparentemente il primo caso di morbillo nello Stato dal 2019.   Il dipartimento sanitario ha affermato che il bambino «ha ricevuto una dose di vaccino contro il morbillo» e che i funzionari del CDC del Maine stavano «considerando il bambino infettivo per eccesso di cautela».   La notizia è stata subito ripresa dai principali organi di informazione come la CNN, che ha attribuito la causa delle recenti epidemie di morbillo ai bassi tassi di vaccinazione, e USA Today, che ha sottolineato che il modo migliore per prevenire il morbillo è che i bambini e i neonati a partire dai 12 mesi ricevano il vaccino MPR (morbillo, parotite e rosolia).   Tuttavia, i risultati del test del 3 maggio 2023 sul bambino, ottenuti dall’ICAN tramite una richiesta ai sensi del Freedom of Information Act, hanno rivelato che il ceppo del morbillo era «compatibile con il ceppo del vaccino», il che significa che il vaccino aveva causato i sintomi dell’eruzione cutanea del bambino.   Circa il 2% delle persone che si vaccinano contro il morbillo sviluppano un’eruzione cutanea, secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ma il CDC del Maine non ha mai reso pubblica questa informazione.   Circa due settimane dopo l’esecuzione del test, il 16 maggio 2023 il CDC del Maine ha annunciato che il bambino non aveva un ceppo infettivo di morbillo, ma l’annuncio non ha specificato se l’eruzione cutanea del bambino fosse correlata al vaccino.

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Perché il CDC del Maine ha impiegato così tanto tempo per confermare il ceppo?

Mack Rosenberg ha affermato che è inammissibile che i funzionari del CDC del Maine abbiano impiegato così tanto tempo per determinare il ceppo del morbillo.   «Il loro timore è che tali informazioni possano portare a una maggiore esitazione nei confronti dei vaccini», ha affermato. «Tuttavia, oscurare le informazioni in questo modo priva il pubblico di informazioni cruciali sulla sicurezza e l’efficacia dei vaccini».   In un comunicato stampa, l’ICAN si è chiesto perché il CDC del Maine abbia lanciato l’allarme e poi abbia impiegato così tanto tempo per confermare il ceppo specifico.   Mack Rosenberg ha osservato che i principali organi di informazione si sono «immediatamente» lanciati sul «carrozzone della paura» prima che il tipo di ceppo venisse identificato.   «Eppure, quando è stata rivelata la vera natura dell’esposizione di questo bambino», ha detto, «i ranghi si sono serrati per impedire che la verità venisse fuori».   Karl Jablonowski, Ph.D., ricercatore senior presso il CHD, ha dichiarato a The Defender che si trattava di «allarmismo sconsiderato» identificare un caso di morbillo in un bambino vaccinato e poi diffondere un comunicato stampa in cui si affermava che chiunque non fosse vaccinato contro il morbillo, o non conoscesse il proprio stato di immunizzazione, avrebbe dovuto vaccinarsi.   «L’allarmismo è una formula: pericolo, soluzione e denigrazione di chi non si adegua», ha affermato.   Se ben eseguito e fatto in coordinamento con i media, potrebbe indurre le persone a fare ciò che si desidera, ma a un costo, ha detto. «Una delle minacce più grandi per la nostra salute pubblica è che le nostre istituzioni sanitarie pubbliche mancano di integrità».  

Continuano le segnalazioni di epidemie di morbillo

Le segnalazioni di epidemie di morbillo continuano da maggio 2023.   Il 24 settembre la CBS News ha segnalato un nuovo caso confermato di uno studente della scuola elementare di Minneapolis, portando il numero di casi confermati nelle Twin Cities a oltre 50.   Secondo il CDC, finora nel 2024 sono stati segnalati 262 casi di morbillo.   Nel 2024 sono stati segnalati casi in Arizona, California, Distretto di Columbia, Florida, Georgia, Idaho, Illinois, Indiana, Louisiana, Maryland, Massachusetts, Michigan, Minnesota, Missouri, New Hampshire, New Jersey, New Mexico, New York City, Stato di New York, Carolina del Nord, Ohio, Oklahoma, Oregon, Pennsylvania, Carolina del Sud, Dakota del Sud, Tennessee, Vermont, Virginia, Washington, Wisconsin e Virginia Occidentale.   Dal 1° gennaio 2020 al 28 marzo 2024, il CDC è stato informato di 338 casi confermati di morbillo. Nessuno di questi ha causato un decesso.   Il 14 aprile, il CDC del Maine ha emesso un avviso sanitario riguardante un «aumento dei casi e dei focolai di morbillo a livello globale e nazionale». L’avviso affermava che il Maine non ha registrato casi di morbillo dal 2019 e non faceva menzione del caso di maggio 2023 inizialmente segnalato.

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I rischi per la salute derivanti dal vaccino contro il morbillo superano quelli derivanti dalla malattia

Sebbene i media a volte attribuiscano la colpa delle recenti epidemie ai non vaccinati, la dottoressa Liz Mumper, pediatra, ha dichiarato in una precedente intervista al The Defender che non ha senso dare per scontato che i non vaccinati siano i responsabili.   Ha affermato che le epidemie cicliche si verificano ancora anche in popolazioni con una percentuale di vaccinazione prossima al 100%, come gli studenti universitari.   La stragrande maggioranza delle circa 130.000 morti per morbillo all’anno si verificano nei paesi del sud del mondo che hanno infrastrutture sanitarie deboli, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tali decessi, insieme ai ricoveri ospedalieri per morbillo nel nord del mondo, sono associati alla carenza di vitamina A.   «Il morbillo può essere mortale se un bambino non ha accesso ad acqua potabile e cure mediche», ha detto Mumper. «Nei paesi sviluppati, i decessi dovuti al morbillo sono molto rari».   Mumper ha affermato che i trattamenti efficaci includono la vitamina A in dosi elevate e l’attenzione allo stato di idratazione.   Altri pediatri che hanno parlato con The Defender hanno affermato che è probabilmente meglio per un bambino statunitense contrarre il morbillo piuttosto che ricevere un vaccino contro il morbillo, la rosolia e l’rosolia.   La dottoressa Michelle Perro, pediatra, ha affermato che l’idea di vaccinare i bambini per proteggerli dal morbillo non è del tutto priva di fondamento. «Vale la pena notare che addestrare il sistema immunitario a riconoscere patogeni estranei deleteri ha avuto successo in termini di salute pubblica».   Tuttavia, i rischi associati al vaccino MPR, poiché è quasi impossibile vaccinarsi una sola volta contro il morbillo, superano quelli derivanti dal contrarre il morbillo «a causa dell’aumento dei problemi neurocognitivi e di altro tipo causati direttamente dal vaccino MPR», che contiene adiuvanti tossici, ha affermato.   Il dott. Paul Thomas, pediatra in pensione e autore di Vax Facts: What to Consider Before Vaccinating at All Ages & All Stages of Life, concorda. Ha affermato che il vaccino MPR è associato a molti gravi effetti collaterali, tra cui convulsioni, encefalopatia , morte e autismo.   Perro ha affermato che la salute dei bambini ha subito un duro colpo quando, più di 100 anni fa, Big Pharma e l’American Medical Association hanno costretto il pubblico a passare da un sistema di salute naturale, che prevedeva l’uso di diete salutari, fitoterapia e prodotti omeopatici, a un sistema basato sui farmaci.   Perro ha affermato che il morbillo può rappresentare una sfida per i bambini, soprattutto se accompagnato da febbre alta, diarrea, fastidiose eruzioni cutanee e potenziali conseguenze negative come la polmonite.   I genitori devono imparare di nuovo a gestire le malattie virali comuni, ha detto. «Sia chiaro, è molto più facile gestire una malattia febbrile in un bambino che una malattia cronica come l’autismo o l’autoimmunità».   The Defender ha contattato il CDC per chiedere un commento, ma non ha ricevuto risposta entro la scadenza.   Suzanne Burdick Ph.D.   © 25 settembre 2024, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Epidemie

Primo caso di ceppo mortale di vaiolo delle scimmie segnalato in India

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L’India ha segnalato il suo primo caso del ceppo di vaiolo delle scimmie (mpox) clade 1, secondo i media locali, che citano fonti ufficiali. Si ritiene che la nuova variante sia altamente trasmissibile ed è stata collegata allo scoppio dell’epidemia di mpox in Africa.

 

Il virus, precedentemente noto come vaiolo delle scimmie, è stato rilevato in un uomo di 38 anni dello stato meridionale del Kerala, recentemente tornato da Dubai, come riportato lunedì. Il campione del paziente è stato inviato per essere analizzato dopo che aveva sviluppato febbre e rash “simili alla varicella”, hanno riferito fonti ufficiali anonime all’agenzia di stampa ANI.

 

Veena George, ministro della Salute dello Stato, ha affermato che «sono state istituite strutture di isolamento in tutti i distretti e il monitoraggio è stato rafforzato, anche negli aeroporti» dopo la segnalazione del caso.

 

Il mese scorso, l’India aveva segnalato il suo primo caso di mpox clade 2 a Delhi. Il primo ministro Narendra Modi ha dichiarato all’epoca che il governo stava «monitorando costantemente» la situazione. Il Ministero della Salute indiano ha ordinato agli aeroporti e alle autorità portuali di rimanere vigili sui passeggeri internazionali che presentano sintomi di mpox, ha riferito l’agenzia di stampa PTI.

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Secondo gli esperti, il clade I è associato a una mortalità fino al 10%, mentre il ceppo del clade 2 ha una mortalità inferiore all’1%.

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ad agosto ha dichiarato l’mpox un’ «emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale (PHEIC)» a causa della sua recrudescenza nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) e in un numero crescente di paesi in Africa. Su circa 500 vittime, la maggior parte è stata segnalata nella RDC.

 

Il virus si diffonde principalmente attraverso il contatto tra persone. È la seconda volta che l’OMS dichiara l’mpox, originario dell’Africa, un’emergenza di sanità pubblica. Durante l’epidemia globale iniziata nel 2022, il virus si è diffuso principalmente attraverso il contatto sessuale, in ispecie, è stato riportato dalle cronache e ripetuto dalle decisioni prese dalle autorità sanitarie (anche in Italia), negli ambienti omosessuali. Secondo l’OMS, l’ondata ha visto 100.000 casi confermati e 234 decessi in oltre 120 paesi.

 

Un caso precedente nella capitale indiana Nuova Delhi ha coinvolto un uomo di 26 anni risultato positivo al ceppo West African Clade 2, che non era coperto dall’allerta di emergenza dell’OMS. Il paziente è stato dimesso sabato dopo aver ricevuto cure in un ospedale governativo.

 

Come riportato da Renovatio 21, la Cina controllerà gli arrivi negli aeroporti per il vaiolo della scimmie. Singapore sta lanciando quarantene in stile COVID con annessa campagna vaccinale.

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