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Armi biologiche

Vaiolo, il mistero delle fiale ritrovate. Cosa sta succedendo?

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Il mondo delle epidemie e dei laboratori è appena stato scosso da un altro incredibile mistero.

 

Fiale di ciò che è stato etichettato come «vaiolo» sono state trovate in un congelatore di laboratorio a Filadelfia la settimana scorsa, scatenando una risposta immediata da parte dell’FBI e del CDC. Non si tratta di una cosa di poco conto: il vaiolo, considerato estirpato dal pianeta, ha ucciso negli anni milioni di esseri umani.

 

Il 17 novembre Yahoo News riporta che 15 «fiale discutibili» sono state trovate nel congelatore da laboratorio della Merck in Pennsylvania. 10 di esse sono etichettate come «Vaccinia» e le restanti cinque etichettate come Smallpox, «vaiolo».

 

Il misterioso ritrovamento delle fialette di vaiolo avviene praticamente negli stessi giorni in cui Bill Gates si mette a parlare di «Germ Games» e specificamente di… vaiolo

Tale è la gravità dell’accaduto che, secondo quanto riportato, la struttura sarebbe stata immediatamente chiusa.

«Non ci sono indicazioni che qualcuno sia stato esposto al piccolo numero di fiale congelate. Le fiale congelate etichettate come “vaiolo” sono state scoperte casualmente da un lavoratore di laboratorio mentre puliva un congelatore in una struttura che conduce ricerche sui vaccini in Pennsylvania “, ha detto a Yahoo News un portavoce del CDC».

«Il CDC, i suoi partner amministrativi e le forze dell’ordine stanno indagando sulla questione e il contenuto delle fiale sembra intatto. L’operatore di laboratorio che ha scoperto le fiale indossava guanti e una mascherina facciale. Forniremo ulteriori dettagli non appena disponibili», ha affermato il portavoce.

 

Non si tratta della prima volta. Nel 2014 un altro set di fiale fu scoperto nel Maryland. All’epoca scoprirono 6 fiale. Il CDC promise di testare e distruggerle. Erano riemerse per caso durante le pulizie in un magazzino del campus del National Institutes of Health (NIH) di Bethesda. Dissero che erano state «dimenticate».

 

Il Gates in un messaggio di pochi giorni prima mise insieme le parole «vaiolo» e «bioterrorismo»

Il vaiolo è considerato «eradicato» dal 1980 a seguito di una martellante campagna di vaccinazione globale. È ammesso che alcuni campioni vivi siano conservati in due soli luoghi, negli USA ad Atlanta (nella struttura del CDC chiamata VECTOR) e in Russia, nella città siberiana di Novosibirsk.

 

Il misterioso ritrovamento delle fialette di vaiolo avviene praticamente negli stessi giorni in cui Bill Gates si mette a parlare di «Germ Games» e specificamente di… vaiolo.

 

Il Gates in un messaggio di pochi giorni prima mise insieme le parole «vaiolo» e «bioterrorismo».

 

«Uno dice, OK, e se un bioterrorista portasse il vaiolo in 10 aeroporti? Sai, come reagirebbe il mondo a questo?» si è chiesto retoricamente il magnate di Seattle.

 

Bill Gates: «Ci sono epidemie causate naturalmente ed epidemie causate da bioterrorismo che potrebbero anche essere molto peggiori di quelle che abbiamo vissuto oggi e tuttavia, i progressi della scienza medica dovrebbero darci strumenti»

«Ci sono epidemie causate naturalmente ed epidemie causate da bioterrorismo che potrebbero anche essere molto peggiori di quelle che abbiamo vissuto oggi e tuttavia, i progressi della scienza medica dovrebbero darci strumenti».

 

Come riportato da Renovatio 21, Richard Hatchett, il CEO dell’ente vaccinale transnazionale fondato da Gates CEPI, ha svelato i progetti in via di realizzazione del vaccino universale in una recente intervista al Corriere della Sera, citando proprio il vaiolo.

 

«Abbiamo la prova che è possibile ottenere un vaccino universale per una famiglia virale, per esempio quello che usiamo contro il vaiolo protegge contro tutti i virus della famiglia degli Orthopoxvirus» aveva dichiarato Hatchett un po’ oscuramente. Stava insomma parlando di vaiolo in relazione al «supervaccino», che era il tema dell’intervista.

 

Ribadiamo che i lettori non possono non essere colpiti dal fatto che, parlando di bioterrorismo, Gates sia finito a parlare proprio il vaiolo.

 

Il 20 luglio 2018 Renovatio 21 pubblicava un articolo intitolato «Farmaco per il vaiolo approvato dalla FDA, solo una mossa contro il bioterrorismo?».

 

Oramai più di tre anni fa, 16 mesi prima della pandemia, Renovatio 21 scrivevamo che «negli ultimi mesi è impossibile non vedere come vi siano strani movimenti attorno al vaiolo».

Oramai più di tre anni fa, 16 mesi prima della pandemia, Renovatio 21 scrivevamo che «negli ultimi mesi è impossibile non vedere come vi siano strani movimenti attorno al vaiolo».

 

C’era già in ballo da un lustro la programmatica resurrezione in laboratorio del patogeno che di fatto rappresenta l’inizio della storia dei vaccini.

 

A fine 2017, alcuni ricercatori della Università di Alberta (Canada) hanno ricreato sinteticamente un virus simil-vaiolo, riportando in vita un ceppo pericolosissimo morto decenni fa. La notizia aveva destato molte polemiche. Alcuni critici hanno sottolineato come tale ricerca fosse inutile o addirittura dannosa: una forma sintetica del virus potrebbe finire nelle mani di terroristi, dissero.

 

Scriveva Renovatio 21:

 

«Le aree semantiche del terrorismo biologico e dei vaccini paiono interrelate in ogni articolo dei giornali internazionali; ma il motivo è presto detto: vi è una stretta relazione anche tra il business dell’informazione e quello della sanità che fornisce agli Stati le fialette a suon di miliardate. I casi vari dell’influenza aviaria dovrebbero bastare a rendere l’idea».

 

Il business dell’informazione e quello del controllo biologico hanno in comune una figura inevitabile: Bill Gates.

 

Bill Gates: «la prossima epidemia potrebbe avere origine sullo schermo del computer di un terrorista intenzionato a utilizzare l’ingegneria genetica per creare una versione sintetica del virus del vaiolo»

Il quale anni addietro aveva predetto che «la prossima epidemia potrebbe avere origine sullo schermo del computer di un terrorista intenzionato a utilizzare l’ingegneria genetica per creare una versione sintetica del virus del vaiolo».

 

Questa frase è stampata nella pagina «Chi siamo» del sito di una farmaceutica dell’Oregon, Siga Technologies di Corvallis, Oregon, una società privata che ha sviluppato un nuovo farmaco antivaiolo sotto un contratto federale di difesa biomedica.

 

Altre volte in questi tempi sono emerse storie di vaiolo. Quattro mesi fa la Cina avrebbe riportato la prima morte umana  per «Monkey B» – un virus chiamato anche vaiolo delle scimmie.

 

Chiediamo umilmente: cosa sta succedendo?

Ora la storia delle fialette misteriose. Abbandonate, dimenticate in un magazzino… Trovate contemporaneamente alle dichiarazioni di un miliardario onnipotente ossessionato dai vaccini.

 

Insomma: vaiolo, «bioterrorismo», Bill Gates che canta e ricanta.

 

Chiediamo umilmente: cosa sta succedendo?

 

 

 

 

Armi biologiche

Gli USA chiederanno dati sui patogeni in cambio di aiuti sanitari esteri

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Gli Stati Uniti chiederanno ai Paesi di consegnare campioni di «agenti patogeni con potenziale epidemico» in cambio del ripristino temporaneo degli aiuti sanitari. Lo riporta il giornale britannico Guardian, citando bozze di documenti governativi.

 

Il presidente Donald Trump ha tagliato drasticamente tali programmi all’inizio dell’anno, nell’ambito di un ampio sforzo di riduzione dei costi e di riallineamento della politica estera.

 

Secondo il quotidiano britannico, nei memorandum d’intesa proposti Washington offre a decine di Paesi il rinnovo dei programmi USA per combattere malattie come HIV, tubercolosi e malaria, oltre a «sistemi di sorveglianza e laboratorio e cartelle cliniche elettroniche».

 

I Paesi partner, tuttavia, dovranno assumere il finanziamento dei programmi entro cinque anni.

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In cambio, saranno obbligati a condividere con gli USA campioni e sequenze genetiche di «patogeni con potenziale epidemico» entro pochi giorni dalla scoperta, si legge nel rapporto.

 

La bozza non prevede garanzie di accesso ai farmaci eventualmente sviluppati.

 

«Il modello non offre alcuna garanzia di accesso alle contromisure e conferisce il predominio commerciale a un solo Paese», ha affermato Michel Kazatchkine, membro del Panel indipendente per la preparazione e la risposta alle pandemie, citato dal Guardian. «Minaccia la sicurezza sanitaria, la sicurezza dei dati e, in ultima analisi, la sovranità nazionale».

 

All’inizio dell’anno Trump ha tagliato i fondi all’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID), in passato principale strumento di Washington per finanziare progetti politici all’estero, inclusi i programmi sanitari. L’agenzia è stata ampiamente vista come strumento di soft power.

 

L’ex direttrice USAID Samantha Power, che ha guidato l’agenzia sotto Joe Biden, ha ammesso il mese scorso che l’agenzia ha avuto un ruolo decisivo nel mantenere al potere la presidente moldava filo-UE Maia Sandu, tramite i fondi del suo bilancio multimiliardario per gli aiuti all’Ucraina.

 

Come riportato da Renovatio 21, un anno fa la Duma di Stato russa aveva preparato un appello all’ONU in merito alla presunta attività dei laboratori biologici militari statunitensi in Africa.

 

Come riportato da Renovatio 21, al momento dei disordini durante la guerra civile sudanese l’OMS lanciato un allarme di «enorme rischio biologico» per un biolaboratorio a Khartoum che era stato attaccato.

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Armi biologiche

La polizia americana uccide scimmie fuggite dal laboratorio

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La polizia dello stato americano del Mississippi ha localizzato e abbattuto diverse scimmie da laboratorio fuggite martedì da un camion ribaltato.   Un gruppo di primati da ricerca in libertà nel Mississippi è stato rintracciato e soppresso dopo che il veicolo che li trasportava si è capovolto martedì. Gli animali sono stati eliminati perché l’autista aveva erroneamente comunicato alla polizia che erano infetti da patologie come il COVID e costituivano un rischio per l’uomo.   Il Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Jasper ha reso noto su Facebook che l’incidente si è verificato martedì mattina lungo l’Interstate 59 vicino a Heidelberg, a circa 160 km da Jackson. Il mezzo trasportava macachi rhesus destinati al National Biomedical Research Center della Tulane University di New Orleans.   Il dipartimento ha riferito che l’autista aveva dichiarato agli agenti che gli animali erano «pericolosi e rappresentavano una minaccia per l’uomo», portatori di malattie tra cui epatite C, herpes e Covid, e che richiedevano l’uso di dispositivi di protezione individuale. In base a tali informazioni, le forze dell’ordine hanno affermato di aver adottato «misure appropriate». I funzionari hanno poi confermato che la maggior parte delle scimmie era stata «distrutta».    

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La Tulane University ha tuttavia precisato che le scimmie non erano di sua proprietà diretta e «non erano infettive». In un comunicato, l’ateneo ha spiegato che i primati appartenevano a un altro soggetto e non erano stati esposti ad alcun agente patogeno. «Stiamo collaborando attivamente con le autorità locali e stiamo inviando un’équipe di specialisti nella cura degli animali per prestare assistenza», ha dichiarato l’università.   L’ufficio dello sceriffo ha riferito che, dopo essere riusciti a entrare nel camion capovolto e a effettuare un conteggio accurato, risultavano in fuga tre scimmie. In seguito ha comunicato che tutte le scimmie evase, eccetto una, erano state abbattute.   Un video girato sul posto mostra casse di legno contrassegnate dalla dicitura «animali vivi» sparse sul bordo della strada, con scimmie che si muovono tra l’erba alta. Lo sceriffo ha reso noto di aver contattato un’azienda specializzata nello smaltimento di carcasse per rimuovere i resti dall’area.   Il macaco rhesus, specie ampiamente impiegata nella ricerca biomedica, pesa generalmente 5-7 kg e misura circa 50 cm di lunghezza. La New England Primate Conservancy li definisce «curiosi» e «molto intelligenti», sottolineando che la specie è altamente adattabile alla convivenza con l’uomo.   Lo scenario della scimmia che scappa dal laboratorio è stata descritto con dovizia di particolari nel film Virus Letale (1995), con Dustino Hoffman, dove appare assolutamente chiara la natura militare della scienza vaccinale e virologica: il famigerato dual use, per cui ciò un virus può essere usato come arma e il vaccino, quindi, come vantaggio definitivo nella guerra biologica – ammesso che il siero funzioni.   La questione dei primati di laboratorio che scappano con virus mortali come l’Ebola è stata esplorata nei romanzi dello scrittore statunitense Richard Preston, definito come il «Tom Clancy della guerra biologica». Il Prestone ha descritto nel libro divulgativo The Hot Zone (1994), poi divenuto serie TV nel 2019, e sui cui la pellicola con l’Hoffman era in qualche modo ispirato.   La sezione del libro chiamata «The Monkey House» narra la scoperta del virus di Reston in scimmie importate a Reston, nello Stato della Virginia, e le misure adottate dall’Esercito USA e dai Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie. La vicenda prende avvio con l’arrivo alla struttura di una partita di 100 scimmie selvatiche. Quattro settimane dopo, 29 di esse sono morte. Il veterinario Dan Dalgard esamina i cadaveri e invia i campioni al virologo Peter Jahrling, dell’Istituto di Ricerca Medica sulle Malattie Infettive dell’Esercito. Sotto il microscopio, Jahrling osserva un virus filamentoso che fa sospettare un’infezione da agente simile al virus di Marburg. Un successivo esame del sangue rivela che si tratta del virus Ebola Zaire. Di fronte a tale evidenza, l’Istituto decide di abbattere tutte le scimmie presenti nella stessa stanza di quelle infette.  

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  Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia  
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Armi biologiche

Il Cremlino sostiene l’idea di Trump di vietare le armi biologiche

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La Russia appoggerebbe con entusiasmo la proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di vietare a livello globale lo sviluppo di armi biologiche, ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, definendola una «brillante iniziativa».

 

Questa settimana, Trump ha annunciato alle Nazioni Unite che intende ridurre la minaccia delle armi di distruzione di massa, invitando «ogni nazione a unirsi a noi per porre fine una volta per tutte allo sviluppo di armi biologiche».

 

Il presidente degli Stati Uniti ha anche collegato quelli che ha definito «esperimenti sconsiderati all’estero» alla pandemia di COVID-19, ribadendo le sue precedenti accuse secondo cui il coronavirus sarebbe originato in un laboratorio cinese, un’affermazione che Pechino ha categoricamente smentito.

 

Parlando ai giornalisti giovedì, Peskov ha accolto le dichiarazioni come un «appello molto importante» e una «brillante iniziativa». «Certamente, la Russia è pronta a partecipare a un simile processo di rinuncia alle armi biologiche, e sarebbe opportuno formalizzarlo a livello internazionale», ha aggiunto.

 

La stragrande maggioranza della comunità internazionale, inclusi Russia, Stati Uniti e Cina, aderisce alla Convenzione sulle armi biologiche (BWC), che vieta lo sviluppo, la produzione e lo stoccaggio di armi biologiche e tossiche.

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Mosca accusa da anni l’Ucraina – anch’essa firmataria della Convenzione sulle armi chimiche – di ospitare laboratori biologici finanziati dall’Occidente e di utilizzare armi chimiche sul campo di battaglia. Alla fine del 2024, funzionari russi hanno dichiarato che gli Stati Uniti gestiscono ancora 30 laboratori biologici in territorio ucraino nell’ambito di un programma militare-biologico illegale, con l’intenzione di estendere tale quadro normativo all’Africa.

 

Nel 2022, l’allora sottosegretario di Stato americano Victoria Nuland, nota sostenitrice della politica antirussa nell’amministrazione Biden, ammise che l’Ucraina dispone di «strutture di ricerca biologica», ma negò che queste potessero essere utilizzate per scopi di guerra biologica. La Nulanda fu invitata dalla Duma di Mosca a spiegarsi, ma con evidenza declinò, preferendo i suoi famigerati e malaugurati viaggetti a Kiev.

 

Come riportato da Renovatio 21, due anni fa la diplomazia russa dichiarò che gli USA ancora gestivano trenta biolaboratori in Ucraina.

 

Il mese scorso, la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che gli esperti americani hanno finalmente iniziato a riconoscere le preoccupazioni di Mosca riguardo alle strutture biologiche in Ucraina.

 

Nel 2023 la Russia ha accusato gli Stati Uniti di aver sperimentato i patogeni dell’influenza aviaria con un tasso di letalità fino al 40% in un biolaboratorio ucraino. Il Pentagono ha ammesso di aver finanziato ben 46 laboratori ucraini.

 

 

È stata avanzata anche l’idea che vi possa essere una connessione tra i biolaboratori ucraini e il COVID.

 

Il ministero della Difesa russa aveva fatto uscire un documento che mostrava come nel sistema delle attività biologiche statunitensi fossero coinvolti big del Partito Democratico e le Big Pharma. Secondo i russi, in Ucraina il Pentagono faceva esperimenti anche sul coronavirus di pipistrello.

 

Secondo il ministero degli Esteri russi, nei misteriosi laboratori sarebbe coinvolta anche la Germania.

 

La Russia nel 2022 aveva convocato il Consiglio Sicurezza ONU per presentare le prove contro i biolaboratori Ucraina-USA.

 

Come noto, vi è anche la questione di un possibile coinvolgimento diretto degli affari della famiglia Biden.

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