Bioetica
Google e il piano per sterminare le zanzare sterilizzandole

Renovatio 21 pubblica la traduzione di un articolo apparso sulla testata Blomberg. Il tema della modificazione genetica e della sterilizzazione degli insetti sarà trattato in profondità in altri articoli. I rischi di una tracimazione di questa tecnica anche nei confronti del genere umano – già piagata da una non ancora del tutto spiegata bassa fertilità – speriamo siano evidenti ai lettori. Riuscite ad immaginare uno scenario dove la voce della scienza, che al momento tuona per la vaccinazione universale, chiede ed ottiene dagli Stati la sterilizzazione di massa? Noi sì, quindi ne scriveremo ancora ed ancora. Preparatevi: perché per Big Pharma, per la Necrocultura e per lo Stato-Moloch noi siamo, letteralmente, poco più che insetti.
I ricercatori della Silicon Valley stanno attaccando le sanguisughe volanti nella contea di Fresno in California. È la prima salva di una improbabile guerra per la Alphabet Inc., la società di Google: debellare tutto il mondo dalle malattie causata dalle zanzare.
Un furgone bianco Mercedes con tetto alto girava attraverso la distesa di sobborghi e l’area commerciale, mentre uno sciame di zanzare maschio del tipo Aedes aegypti, usciva all’improvviso da un tubo di plastica nero, dal finestrino sul lato del passeggero. Questi parassiti sono minuscoli e invisibili, con un’apertura alare di pochi millimetri.
«Senti quel leggero suono picchiettante?» dice Kathleen Parkes. una portavoce della Verily Life Sciences, un’unità di Alphabet. Sta seguendo il furgone con la sua auto, con il finestrino aperto. «Come un du-du-du? Quello è il rilascio delle zanzare».
Jacob Crawford, uno scienziato senior della Verily che viaggia con Parkes, inizia a descrivere una tecnica di controllo delle zanzare che ha un potenziale impressionante. Questi esseri infestanti, spiega, sono stati fatti riprodurre negli ambienti ultra high tech del sistema automatizzato di allevamento di zanzare della Verily, 200 miglia a Sud di San Francisco. Sono stati infettati con la Wolbachia, un comune batterio. Quando queste 80.000 zanzare maschio allevate in laboratorio e infette da Wolbachia si accoppiano con le loro femmine allo stato brado, il risultato è uno sterminio silenzioso: la progenie non si schiude.
Le zanzare sono state fatte riprodurre negli ambienti ultra high tech del sistema automatizzato della Verily, 200 miglia a Sud di San Francisco. Sono stati infettati con la Wolbachia, un comune batterio. Quando queste 80.000 zanzare maschio allevate in laboratorio e infette da Wolbachia si accoppiano con le loro femmine allo stato brado, il risultato è uno sterminio silenzioso: la progenie non si schiude
Meglio dire 79.999. «Una ha appena urtato il parabrezza», dice Crawford.
L’eliminazione della malattia trasmessa dalle zanzare è una cosa seria per Alphabet, benchè sia solo una delle molte iniziative da parte della compagnia, sulla salute, la cura e le scienze biologiche. Attraverso Verily e altri branche della compagnia, Alphabet sta studiando le lenti a contatto smart, applicazioni intelligenti per la cura della salute, e i meccanismi molecolari dell’invecchiamento. Solo in questo mese, Google ha assunto David Feinberg, l’amministratore delegato della Geisinger Health, per sovrintendere le sue molte iniziative sanitarie.
Verily sorveglia attentamente la sua tecnologia. Ma è logico che se riuscisse a rendere il controllo delle zanzare facile e abbastanza economico, avrebbe tra le mani un’offerta lucrativa. Molti governi e aziende da tutto il globo potrebbero essere felici di pagare per una soluzione ai loro problemi con le zanzare.
Nel clima arido della Central Valley in California, le A. aegypti (zanzara della febbre gialla, NdT) sono odiate per via della loro terribile puntura. Ma là, almeno, non trasmettono la malattia, come solitamente fanno. Altri luoghi non sono così fortunati. Questa specie di zanzare è tra le più mortali al mondo, che nei tropici e nei sub-tropici, diffonde malattie come la febbre dengue e la malattia chikungunya. Le malattie trasmesse dalla sua puntura uccidono decine di migliaia di persone ogni anno e ne infettano milioni altri. Rilasciare nella natura zanzare infettate dalla Wolbachia, alla fine eliminerà intere popolazioni di zanzare mortali e le malattie che esse trasmettono.
Almeno questo è il progetto, se le prove sul campo in California danno risultati. Ogni mattina, nella stagione delle zanzare – che va da aprile a novembre – il furgone, con la scritta «Debug Fresno», gira tra i verdeggianti viali residenziali pieni di case a più piani. In luoghi predeterminati, un algoritmo, rilascia automaticamente un numero precisamente calcolato di zanzare, contando ogni singolo insetto con l’aiuto di un laser presente all’interno del furgone.
Dato che gli sforzi per eliminare le malattie portate dalle zanzare sono aumentati, emergono alcuni approcci diversi. Bill Gates, ha impegnato da sole più di 1 miliardo di dollari per le tecnologie che potrebbero essere d’aiuto nel debellare la malaria, inclusi degli sforzi controversi di modificare geneticamente le zanzare.
Bill Gates, ha impegnato da sole più di 1 miliardo di dollari per le tecnologie che potrebbero essere d’aiuto nel debellare la malaria, inclusi degli sforzi controversi di modificare geneticamente le zanzare
L’approccio della Verily fa affidamento su una strategia molto antica conosciuta come tecnica dell’insetto sterile, in cui una popolazione viene gradualmente sterminata ostacolando la loro capacità di riprodursi.
Non è chiaro cosa succederebbe a livello mondiale, se venissero eliminate le zanzare che causano la malattia. Il ruolo ecologico che svolgono le zanzare non è stato studiato a fondo, benché alcuni scienziati suggeriscono che potremmo semplicemente stare bene senza di loro. Ma è chiaro che le A. aegypti non ha alcun affare nella Contea di Fresno. Native di climi più caldi e umidi, nessuno sa da dove arrivarono quando nel 2013 fecero la loro prima apparizione. Quello che è certo è che si sono propagate molto rapidamente.
«Dopo che le abbiamo identificate, abbiamo fatto uno sforzo enorme ed esteso per prevenire il loro stabilizzarsi e le abbiamo eliminate», dice Jodi Holeman, il direttore dei servizi scientifici per la Fresno County’s Consolidated Mosquito Abatement District. «Non abbiamo avuto alcun tipo di successo, in nessuna forma».
Il ruolo ecologico che svolgono le zanzare non è stato studiato a fondo, benché alcuni scienziati suggeriscono che potremmo semplicemente stare bene senza di loro
La contea è passata dal non avere alcun minimo problema con le zanzare, a uno che ha fatto evitare ai residenti l’utilizzo dei propri cortili e verande. La A. aegypti, a differenza di molte zanzare, vive e procrea in luoghi disabitati dalle persone, deponendo le uova, diciamo, in poche gocce d’acqua stagnante in un bicchiere di vino lasciato su un balcone, poi nascondendosi sotto i letti e negli armadi, pungendo gambe e caviglie. Questo le rende più difficili da combattere. Andare porta a porta a implorare i residenti di non lasciare ristagni d’acqua non aiutava a ridurle, quindi nel 2016 la contea di Fresno si è messa in contatto ad uno scienziato che si chiama Stephen Dobson e alla sua azienda MosquitoMate.
Fu il laboratorio di Dobson che capì come infettare le zanzare con una forma di Wolbachia che è diversa dal tipo di batterio che le zanzare sono solite portare. Quello è ciò che non permette alle uova di sopravvivere. MosquitoMate infetta con la Wolbachia due specie di zanzare, l’A. aegypti e l’Aedes albopictus. Fresno diventa uno dei suoi luoghi test.
Le prove iniziali a Fresno vedevano le A. aegypti maschio infettate per la prima volta col batterio, mai rilasciate prima negli Stati Uniti. L’anno successivo la Verily è intervenuta per aiutare ad aumentare gli sforzi, introducendo tecnologie più avanzate per l’allevamento e per la procedura di rilascio che avrebbe, speravano, reso enormemente scalabile la lotta contro le zanzare.
Sembra funzionare. Quest’anno la Verily ha sottoscritto un contratto per un’altra stagione di rilascio. Due camion della Verily hanno percorso quattro quartieri diversi, raggiungendo più di 3.000 case. Nel corso di sei mesi, la compagnia ha liberato più di 15 milioni di zanzare. I risultati del 2017 affermano che la popolazione di zanzare femmine pungitrici è calato di due terzi. Quest’anno, delle modifiche al programma hanno fatto scendere la popolazione delle zanzare di un enorme 95%. Un altro progetto della Verily a Innisfail, Australia, che è terminato a giugno, ha ridotto la popolazione dell’80%. Questo è di buon auspicio per portare, ad un certo momento, la tecnologia ad altre parti del mondo – regioni devastate non solo da caviglie pruriginanti ma da malattie mortali.
Nei quartieri generali della Verily, la «fabbrica» dove vengono allevate le zanzare, include persino altre automazioni. Una volta che vengono depositate le uova, dei robot si occupano della crescita delle zanzare fino all’età adulta, impacchettandole in containers riempiti di acqua ed aria, nutrendole e tenendole al caldo. Altri robot le smistano per genere sessuale, prima per misura (le femmine sono più grandi) e poi visivamente, utilizzando tecnologia brevettata
All’inizio, gli executives della Verily erano preoccupati riguardo la resistenza della comunità verso l’uso di altri insetti per combattere gli insetti. Così la compagnia ha disposto una bancarella di sensibilizzazione con una gabbia piena di zanzare maschio dove la gente poteva metterci le mani per constatare che i maschi non pungono. (Solo le zanzare femmine pungono, motivo per il quale, questo ed altri progetti simili, fanno attenzione a rilasciare solo maschi).
«Apprezziamo molto la vostra presenza qui», ha detto alla compagnia un residente, Clifford Lopes. «Mi vanto con le persone per come mi posso sedere sotto la mia veranda senza essere punto».
Nei video delle sperimentazioni originali, si può vedere Holeman, lo scienziato della contea di Fresno, soffiare con con energia le zanzare fuori da un tubo. Adesso il furgone è pieno di tecnologia brevettata, incluso un software che determina esattamente in quale area di un quartiere dovrebbero essere rilasciate le zanzare, e un laser talmente sensibile da contare ogni singola zanzara appena esce, generando un sacco di informazioni che successivamente saranno usate per mettere a punto il procedimento.
Nei quartieri generali della Verily, la «fabbrica» dove vengono allevate le zanzare, include persino altre automazioni. Una volta che vengono depositate le uova, dei robot si occupano della crescita delle zanzare fino all’età adulta, impacchettandole in containers riempiti di acqua ed aria, nutrendole e tenendole al caldo. Altri robot le smistano per genere sessuale, prima per misura (le femmine sono più grandi) e poi visivamente, utilizzando tecnologia brevettata. A tutte le zanzare viene dato un identificatore digitale che rende possibile seguirle, a partire dallo stato di uova, fino alle coordinate specifiche del GPS su dove vengono liberate.
A tutte le zanzare viene dato un identificatore digitale che rende possibile seguirle, a partire dallo stato di uova, fino alle coordinate specifiche del GPS su dove vengono liberate.
Con questa stagione che si sta per concludere, la compagnia deve ancora decidere se estenderà il programma al prossimo anno. La Verily non vorrebbe dire quanto costa fabbricare e rilasciare decine di migliaia di zanzare ogni giorno, ma è una scommessa certa che è comunque un progetto costoso.
«La parte fondamentale è cercare di essere in grado di attuare un programma come questo in modo conveniente ed efficiente», dice Crawford, lo scienziato della Verily, cosicché possiamo andare in luoghi dove non ci sono molti soldi».
Ambiente
Vogliono ridurre l’impronta di carbonio pure degli anestetici

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
Se c’è una professione che sembra lontana dallo Sturm und Drang del cambiamento climatico, sono sicuramente gli anestesisti. Dopotutto il loro compito è farti addormentare.
Non così. Dietro le porte chiuse delle sale operatorie è in corso un acceso dibattito sull’impatto dei gas anestetici inalati sul riscaldamento globale. In un forum per il Journal of Medical Ethics, quattro medici britannici scrivono che «quei gas anestetici apparentemente innocui sono in realtà potenti gas serra. Il più noto, il desflurano, è migliaia di volte migliore dell’anidride carbonica nell’intrappolare l’energia termica proveniente dal sole, provocando così il riscaldamento globale».
Cosa dovrebbe essere fatto?
Il problema è ben noto tra gli anestesisti. L’anno scorso l’American Society of Anesthesiologists ha pubblicato una dichiarazione guida che consiglia ai suoi membri: «i fornitori dovrebbero evitare anestetici inalatori con impatti climatici sproporzionatamente elevati, come il desflurano e il protossido di azoto». Ma sta succedendo poco, dicono gli autori di JME: «il cambiamento è stato frammentario e incoerente. La rivoluzione è in sospeso».
I gas come il desflurano dovrebbero essere abbandonati? Qui è coinvolta una delicata questione etica.
Tradizionalmente, le opzioni terapeutiche dovrebbero essere valutate in base al beneficio per i pazienti, non al beneficio per l’ambiente. Non vi è alcun suggerimento che gli anestetici debbano essere vietati per salvare il pianeta, anche se alcuni medici potrebbero credere che i gas anestetici siano migliori dei farmaci anestetici per via endovenosa.
Tuttavia, gli autori di JME insistono sul fatto che è necessaria una rivoluzione nella loro professione. Ci sono quattro strade per convincere i medici a fermare il riscaldamento globale: consenso (impossibile), istruzione (troppo lenta), abbandono completo del desflurano (improbabile) e sollecitazioni (possibili). Quindi suggeriscono semplici passaggi come posizionare le bombole di gas in una stanza diversa per rendere più difficile l’uso dei gas inalanti. «Il vantaggio cruciale delle sollecitazioni», dicono, è che possono essere efficaci nel determinare il cambiamento ma non obbligano gli anestesisti a prendere determinate decisioni e possono essere implementati senza consenso».
C’è sempre un’altra parte in ogni dibattito. In una lettera al Guardian nel 2021, Dame Julia Slingo, ex scienziata capo del Met Office e la dottoressa Mary Slingo, anestesista, hanno affermato che l’effetto dei gas anestetici è insignificante. «Anche per un gas abbondante, ben miscelato e di lunga durata come la CO2, non siamo ancora sicuri di quanto sarà sensibile il nostro clima globale e regionale. Per quanto riguarda i gas anestetici, qualsiasi impatto delle sue minuscole emissioni e della forzante radiativa sul nostro sistema climatico sarà, francamente, «perso nella traduzione”».
Il dottor Sligo ha anche scritto un articolo sul British Journal of Anesthesia. In esso descrive alcuni svantaggi dell’alternativa: «sebbene l’analisi del ciclo di vita degli agenti anestetici possa sembrare a favore dell’anestesia endovenosa [endovenosa], questi calcoli sono stati nuovamente effettuati utilizzando l’equivalenza di CO2 fuori luogo. Pertanto, il passaggio dall’anestesia inalatoria alla TIVA può effettivamente aumentare l’aggiunta di carbonio a vita lunga nell’atmosfera a causa della grande quantità di plastica richiesta».
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Bioetica
Il Parlamento Europeo declassa l’embrione

Il 12 settembre 2023, mentre la Chiesa celebrava il Santo Nome di Maria, fonte di speranza e di vita, il Parlamento di Strasburgo si è espresso ancora una volta a favore della cultura della morte e della morale dello scarto. Nel mirino è l’embrione, ridotto al rango di semplice «sostanza di origine umana», pari ad un pezzo di pelle o ad un globulo rosso.
Il 12 settembre gli eurodeputati hanno adottato con 483 voti favorevoli, 52 contrari e 89 astensioni la relazione sulle nuove norme che regolano l’uso delle «sostanze di origine umana» (SoHO) nell’Unione Europea (UE).
A prima vista l’intenzione è lodevole, poiché ufficialmente si tratta di facilitare la condivisione delle risorse su scala europea, per garantire l’accesso alle cure mediche a tutti i cittadini dell’UE. Ma come spesso accade, il diavolo è nei dettagli.
E in particolare nella vaghezza della definizione: il progetto votato cita, per metterle sullo stesso piano, le «sostanze umane come il sangue e i suoi componenti – globuli rossi/bianchi, plasma, tessuti e cellule – utilizzati per le trasfusioni, terapie, trapianti o riproduzione medicalmente assistita». Una vaghezza che mette un embrione e un globulo rosso nello stesso calderone…
Un’ambiguità che non ha mancato di rilevare la Commissione degli Episcopati dell’Unione Europea (COMECE) che ha reagito attraverso il suo segretario generale, padre Manuel Barrios-Prieto: «il pericolo sta nella possibilità che una tale definizione sminuisca la dignità e il valore della vita umana, creando un’equivalenza inaccettabile tra embrioni e feti e semplici cellule della pelle o plasma sanguigno».
Sostieni Renovatio 21
Una lacuna preoccupante se si considera che la normativa adottata sulle SoHo è un testo fondativo destinato a svolgere un ruolo di riferimento nello sviluppo del diritto farmaceutico e riproduttivo.
L’articolo 58 del testo approvato dal Parlamento di Strasburgo pone anche seri problemi etici, sottolineati dagli episcopati europei, perché ora «si autorizzano e addirittura si rendono obbligatori test genetici preliminari su embrioni e feti, che aprono potenzialmente la strada alla selezione della vita, sollevando preoccupazioni circa la compatibilità con il diritto all’autodeterminazione sia dei donatori che dei riceventi».
Dal voto del 12 settembre, la legge SoHo funge da posizione ufficiale del Parlamento in vista dei prossimi negoziati con la Commissione Europea e il Consiglio dell’Unione Europea.
In questa prospettiva desolante, i presuli della COMECE insistono affinché sia garantito il diritto dei vari Stati membri dell’Ue di «regolamentare da soli questa questione altamente etica» e di «rifiutarsi di attuare la nuova legge».
Si vede che l’utopia di una «comunità europea sovranazionale» difesa da Robert Schuman – il «padre fondatore dell’Europa» che Papa Francesco ha dichiarato «venerabile» nel 2021 – si sta trasformando ancora una volta in una distopia: quella di una società in cui l’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, ha solo un valore materiale e quantitativo, pari a qualsiasi altra merce, utilizzabile e smaltibile a piacimento.
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Bioetica
Analisi critica della proposta di legge «Un cuore che batte»

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Spirito2 settimane fa
Squadra giovanile di football si inginocchia e canta l’Ave Maria in gregoriano al termine della partita
-
Genetica2 settimane fa
Siero mRNA contaminato dal DNA, ricercatori in allarme. Il vaccino è l’alba dell’era umanoide?
-
Reazioni avverse1 settimana fa
17 milioni di morti dopo il siero: nuovo studio rileva un «legame causale definito» tra il lancio del vaccino e i picchi di mortalità
-
Pensiero2 settimane fa
Napolitano e Messina Denaro, misteri atlantici
-
Pensiero1 settimana fa
All’ombra del papa crematorio
-
Pensiero7 giorni fa
L’equazione del collasso
-
Bioetica2 settimane fa
Analisi critica della proposta di legge «Un cuore che batte»
-
Necrocultura2 settimane fa
Branchi di adolescenti e anarco-tirannia: immagini dall’orrore del crimine giovanile USA