Vi sarebbe su Linkedin anche una dettagliata descrizione del lavoro svolto nell’avamposto dell’azienda a Kiev.
Armi biologiche
Il figlio di Biden e le armi biologiche ucraine
Il sito americano National Pulse ha rivelato che una società di investimento diretta dal figlio del presidente Joe Biden, Hunter Biden , è stata uno dei principali finanziatori di una società di monitoraggio e risposta alla pandemia che ha collaborato all’identificazione e all’isolamento di agenti patogeni mortali nei laboratori ucraini, ricevendo nel frattempo fondi dal Dipartimento della Difesa dell’amministrazione Obama.
Lo scoop del National Pulse coinvolgerebbe anche Cristopher Heinz, il figliastro dell’ex segretario di Stato USA e attuale «zar» per il clima John Kerry, nonché erede del multimiliardario impero delle salse Heinz.
«Rosemont Seneca Technology Partners (RSTP), una sussidiaria di Hunter Biden e la Rosemont Capital fondata da Christopher Heinz, contava sia Biden che Heinz come amministratori delegati. Heinz è il figliastro dell’ex Segretario di Stato americano e attuale zar del clima John Kerry».
Nel portfolio di RSTP, dice National Pulse, vi sarebbe anche una società chiamata Metabiota, che sostiene di «rilevare, tracciare e analizzare le malattie infettive emergenti
Il reportage dettaglia in una serie di documenti le attività dei ricercatori dell’azienda con vari istituti con sede in Ucraina.
«I ricercatori, il cui lavoro è descritto come “finanziato dalla US Defense Threat Reduction Agency (DTRA) attraverso il programma di riduzione delle minacce biologiche in Ucraina”, hanno isolato il ceppo del virus mortale [della peste suina, ndr] usando un maiale dell’Ucraina».
Nel luglio 2021, il National Pulse aveva rivelato in esclusiva la connessione tra Metabiota, Hunter Biden e EcoHealth Alliance, la controversa ONG virologica divenuta nota durante la pandemia avendo lavorato a stretto contatto con l’Istituto nazionale per le allergie e le malattie infettive (NIAID) di Anthony Fauci e il famigerato laboratorio di Wuhan .
Sulla questione si è speso ufficialmente il Parlamento russo: «Lo stesso presidente degli Stati Uniti Joe Biden è coinvolto nella creazione di biolaboratori in Ucraina», ha affermato il portavoce della Duma, Vyacheslav Volodin, secondo l’agenzia di Stato TASS.
«Un fondo di investimento gestito da suo figlio Hunter Biden ha finanziato la ricerca e l’attuazione del programma biologico militare degli Stati Uniti. È ovvio che Joe Biden, in quanto suo padre e capo di stato, fosse a conoscenza di quell’attività», ha continuato Volodin, chiedendo un’indagine del Congresso degli Stati Uniti e una spiegazione alla Casa Bianca.
Come riporta il New York Post, gli Stati Uniti hanno assegnato a Metabiota 23,9 milioni di dollari nel 2014, con $ 307.091 stanziati per «progetti di ricerca ucraini». Il dato è mostrato i registri di spesa del governo.
Come noto, non si tratterebbe dell’unico affare poco chiaro di Hunter Biden in Ucraina: egli fu catapultato nel board del colosso energetico Burisma (dove aveva una quota Igor Kolomojskij, considerato il puparo di Zelen’skyj e finanziatori dei neonazisti), una società sotto inchiesta dal procuratore di Stato ucraino.
Come riportato da Renovatio 21, il vicepresidente Joe Biden si vantò in pubblico di essere atterrato a Kiev e di aver costretto il presidente e il premier locali a licenziale il procuratore, altrimenti non avrebbero avuto il miliardo di dollari in prestiti promessigli dagli USA.
L’ulteriore coinvolgimento degli affari di Hunter nella questione spinosa dei biolaboratori ha suscitato reazioni in patria tra gli esperti di Intelligence.
«Suo padre era il vicepresidente degli Stati Uniti e responsabile delle relazioni con l’Ucraina. Allora perché Hunter non era solo nel consiglio di una sospetta azienda di gas ucraina, ma li ha anche collegati con una società che lavorava sulla ricerca sulle armi biologiche?», ha detto l’ex agente CIA Sam Faddis al Daily Mail.
«Perché Hunter Biden è nel mezzo di tutto questo? Perché il figlio caduto in disgrazia del vicepresidente è al centro di tutto questo: il ragazzo senza capacità distinguibili e un’abitudine alla cocaina?»
Come riportato da Renovatio 21, il famoso «laptop dall’Inferno» (definizione di Rudy Giuliani) è stato recentemente considerato «verificato» dal New York Times. La cosa è vergognosa assai: tutti i giornali americani principali nell’ottobre 2020, allo scoppio dello scandalo, dissero che si trattava di propaganda russa. 50 agenti della CIA, tra cui almeno 3 ex direttori, dissero che era una bufala del Cremlino. Come ricorderete, Twitter bloccò la storia e pure lo stesso account del giornale che la pubblicò per primo, il New York Post, il quarto quotidiano più diffuso del Paese nonché il più antico.
Nel PC di Hunter ci sarebbero foto di oscenità forse perfino illegale, nonché una serie di messaggi che proverebbero un possibile coinvolgimento del padre nella spartizione dei proventi degli affari portati avanti dal drogato e depravato Hunter Biden.
Il clan Biden avrebbe, tra gli altri, legami economici rilevanti anche con potentati soprattutto cinesi. I quali talvolta si vantano pure pubblicamente di averlo nel loro taschino.
In Cina il fondo di Biden ha investito milioni in centrali nucleari che sono state di recente sull’orlo della catastrofe.
Armi biologiche
L’Ucraina usa armi chimiche di fabbricazione statunitense: l’ambasciatore russo accusa ancora
L’Ucraina ha ripetutamente utilizzato armi chimiche fornite dagli Stati Uniti contro l’esercito russo, ha affermato lunedì un alto diplomatico in un’intervista al quotidiano russo Izvestia.
Vladimir Tarabrin, rappresentante permanente di Mosca presso l’Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW) e ambasciatore nei Paesi Bassi, ha osservato che l’uso di armi chimiche è una flagrante violazione del diritto internazionale.
«Nel corso dell’operazione militare speciale, abbiamo registrato casi di utilizzo da parte delle forze armate ucraine di armi chimiche prodotte negli Stati Uniti», ha detto Tarabrin, affermando che le consegne fanno parte di uno schema ben consolidato e illegale di invio di sostanze chimiche non letali armi a Kiev e sottolineando che l’uso di sostanze chimiche tossiche da parte dell’Ucraina è diventato sistematico, poiché il sostegno occidentale consente a Kiev di violare impunemente il diritto internazionale.
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Secondo Tarabrin, l’esercito ucraino utilizza vari tipi di munizioni, granate e contenitori fatti in casa con sostanze sconosciute contro le forze russe.
Come riportato da Renovatio 21, il Tarabrin ha anche accusato gli USA di gestire ancora oggi alcuni biolaboratori in Ucraina.
La Convenzione sulle armi chimiche (CWC), un trattato sul controllo degli armamenti amministrato dall’OPCW, un’organizzazione intergovernativa con sede a L’Aia, è stata adottata nel gennaio 1993 ed è entrata in vigore quattro anni dopo. Ad agosto 2022, 193 stati avevano firmato il trattato. L’Ucraina ha ratificato il documento e ha accettato tutti i suoi obblighi.
La convenzione vieta a tutti gli Stati membri di produrre, acquisire e immagazzinare armi chimiche, nonché di trasferirle direttamente o indirettamente. Ai firmatari è inoltre vietato l’uso di tali armi.
Il diplomatico ha sottolineato che Mosca sta attirando l’attenzione delle organizzazioni internazionali, in particolare dell’OPCW, sulle violazioni.
«Penso che gli Stati Uniti e i loro dipendenti possano essere fermati solo attraverso la massima trasparenza, l’identificazione di fatti specifici che dimostrino che forniscono direttamente, o facilitano la fornitura, di queste sostanze all’Ucraina in violazione della CWC», ha affermato.
Il ministero della Difesa russo ha ripetutamente accusato Kiev di preparare provocazioni con l’uso di armi chimiche, compresi atti sul territorio dell’Ucraina. Lo scorso aprile, il ministero ha affermato che il servizio di sicurezza ucraino (SBU) stava pianificando una simile provocazione con l’uso di “sostanze chimiche pericolose” nella città di Sumy, nel nord-est dell’Ucraina. Kiev ha negato l’accusa, riporta RT.
Le accuse dell’ambasciatore seguono quelle fatte un mese fa dal tenente generale russo Igor Kirillov, capo delle forze di protezione nucleare, chimica e biologica della Russia, il quale aveva fornito diversi esempi del presunto uso da parte di Kiev di armi chimiche vietate e di agenti chimici non letali che, secondo Mosca, sono stati ottenuti dagli Stati Uniti.
Il Kirillov aveva affermato che l’Ucraina ha utilizzato droni per lanciare granate a gas di fabbricazione statunitense il 28 dicembre 2023 contenenti il composto «CS» – una sostanza chimica classificata come strumento antisommossa che irrita gli occhi e il tratto respiratorio superiore e può causare ustioni alla pelle e paralisi respiratoria. e arresto cardiaco se utilizzato in alte concentrazioni.
Da parte dell’OPCW non c’è stata alcuna risposta nonostante tutte queste prove fossero state presentate all’organizzazione quattro mesi fa, aveva detto il generale alla stampa, accusandola di essere gestita da Washington come strumento per prendere di mira i suoi oppositori politici.
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Come riportato da Renovatio 21, a febbraio 2023 il giornale russo Komsomolskaya Pravda aveva parlato dell’uso da parte delle forze ucraine nei pressi di Zaporiggia di armi chimiche che hanno causato la perdita di coscienza dopo l’inalazione.
Alla fine di febbraio dello scorso anno, l’esercito russo ha avvertito che le forze ucraine a Kramatorsk avevano ricevuto 16 container con sostanze antisommossa CS (clorobenzilidenemalononitrile) e CR (dibenzoxazepina), nonché – fatto interessante – l’agente inabilitante BZ (3-Quinuclidinil benzilato), insieme a «cittadini di Paesi stranieri». Mosca ha quindi suggerito che gli Stati Uniti potrebbero pianificare un attacco «false flag» nel Donbass.
Il 3-Quinuclidinil benzilato (QNB), chiamato BZ in codice NATO e sostanza 78 nel codice militare URSS, è un potente allucinogeno che induce disfunzioni cognitive e delirio.
Il BZ è stato inventato dalla società farmaceutica svizzera Hoffman-LaRoche nel 1951 durante studi su agenti antispasmodici, simili alla tropina, per il trattamento di disturbi gastrointestinali quando è stata scoperta la sostanza chimica. È stato quindi studiato per un possibile utilizzo nel trattamento dell’ulcera, ma è stato ritenuto inadatto. A quel tempo l’esercito degli Stati Uniti e la CIA del progetto MK Ultra cominciarono ad interessarsene insieme a un’ampia gamma di possibili agenti inabilitanti non letali, psicoattivi e psicotomimetici tra cui droghe psichedeliche come LSD e THC, droghe dissociative come ketamina e fenciclidina, potenti oppioidi come il fentanil, etc.
Nel 1959, l’esercito degli Stati Uniti mostrò un interesse significativo nel dispiegarlo come agente di guerra chimica.
Come descritto nell’introvabile libro autobiografico Chemical Warfare: Secrets Almost Forgotten (2006) dello psichiatra dell’esercito in pensione James Ketchum, il lavoro di sperimentazione procedette nel 1964 quando un generale immaginò un piano per inabilitare un’intera imbarcazione con BZ aerosolizzato: un esperimento che prese il nome di Project DORK.
Il BZ fu tra le sostanze testate nelle strutture dell’Edgewood Arsenal, nel Maryland, tra il 1948 e il 1975, dove con esperimenti su soldati l’esercito voleva valutare l’impatto di agenti di guerra chimica a basso dosaggio sul personale militare e testare indumenti protettivi, prodotti farmaceutici e vaccini. Una certa parte di questi studi era diretta alla cosiddetta «guerra psicochimica».
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Tali storie sono riflesse nel film con Tim Robbins Allucinazione perversa (1990), che parla di esperimenti a base di BZ sui soldati americani in Vietnam.
Secondo quanto riportato, le scorte americane di BZ sarebbero state distrutte nel 1989 come parte di un ridimensionamento generale del programma di guerra chimica degli Stati Uniti.
Nel 1998 l’esercito britannico aveva accusato l’Iraq di Saddam Hussein di avere riserve di un «Agente 15» di fatto identico al BZ. Nel 2013 gli USA accusarono la Siria di Assad di aver usato l’allucinogeno.
Come riportato da Renovatio 21, di un possibile false flag chimico ucraino si era parlato ancora un anno fa. La guerra chimica è vietata dalla Convenzione sulle armi chimiche di cui sono firmatarie sia l’Ucraina che la Russia.
Il conflitto ucraino si sta dimostrando un banco di prova per il nuovo tipo di guerra: guerra con i droni, con i missili ipersonici, con i sabotaggi infrastrutturali con le sanzioni economiche.
C’è da chiedersi anche se l’Ucraina diverrà il definitivo laboratorio anche per la guerra biochimica, o perfino psicochimica.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Armi biologiche
Gli USA gestiscono ancora biolaboratori in Ucraina: ambasciatore russo
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Animali
La dengue aumenta del 400% in Brasile dopo il rilascio delle zanzare OGM del programma sostenuto da Bill Gates
La febbre dengue è quadruplicata in Brasile nel 2024: nelle prime cinque settimane del 2024, secondo il ministero della sanità del Paese, sono stati segnalati oltre 364.000 casi di infezione da dengue, un numero 4 volte superiore rispetto ai casi precedenti nello stesso periodo del 2023.
Osservatori notano che la recrudescenza del fenomeno accade dopo il rilascio di milioni di zanzare geneticamente modificate da parte del World Mosquito Program delle Nazioni Unite.
Il drammatico aumento dei casi di dengue ha spinto il Brasile ad acquistare milioni di dosi di vaccino contro la dengue.
«La rapida diffusione della dengue ha causato 40 morti accertati, ha detto il ministero, e altri 265 sono oggetto di indagine» scrive il giornale britannico Guardian. «Il Brasile ha acquistato 5,2 milioni di dosi del vaccino contro la dengue Qdenga, sviluppato dalla casa farmaceutica giapponese Takeda, con altri 1,32 milioni di dosi fornite senza alcun costo per il governo, si legge in una dichiarazione del ministero».
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Tre Stati brasiliani hanno dichiarato lo stato di emergenza, tra cui il secondo Stato più popoloso, Minas Gerais, e il Distretto Federale, dove si trova la capitale, Brasilia, che sta affrontando un aumento senza precedenti di infezioni. Brasilia inizierà a vaccinare i bambini di età compresa tra 10 e 14 anni con Qdenga, ha dichiarato il governo locale.
I casi di dengue a Brasilia dall’inizio dell’anno hanno superato il totale dell’intero 2023, con un tasso di infezione di 1.625 casi ogni 100.000 abitanti, rispetto alla media nazionale di appena 170.
Il World Mosquito Program delle Nazioni Unite ha annunciato nel 2023 un piano per liberare miliardi di zanzare geneticamente modificate in Brasile per un periodo di 10 anni nel tentativo di sradicare la febbre dengue nel Paese dell’America Latina.
«I funzionari sanitari brasiliani in cinque città hanno rilasciato nuvole di zanzare Aedes Egypti coltivate in laboratorio infette dal batterio Wolbachia, che impedisce la trasmissione del virus dengue agli esseri umani», riferiva Harvard Public Health nell’agosto 2023.
«Il Paese sarà il primo a lanciare un programma nazionale per rilasciare le zanzare Wolbachia modificate, che si prevede proteggeranno fino a 70 milioni di persone dalla febbre dengue nei prossimi 10 anni. E sta costruendo una fabbrica per aumentare la produzione di zanzare: a partire dal 2024, la fabbrica produrrà in serie cinque miliardi di zanzare all’anno».
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Risulta impossibile non notare come ora, un anno dopo l’inizio dell’iniziativa con le zanzare di laboratorio, i casi di dengue sono aumentati notevolmente anziché diminuire.
È un dato pubblico il fatto che il World Mosquito Program ha ricevuto una sovvenzione di 50 milioni di dollari australiani (circa 30 milioni di euro) dalla Bill & Melinda Gates Foundation, che sta anche finanziando la ricerca sul vaccino contro la febbre dengue.
Il governo brasiliano ha acquistato oltre 5 milioni di dosi del vaccino contro la febbre dengue Qdenga, prodotto dalla casa farmaceutica giapponese Takeda, che ha pure ricevuto anche milioni di dollari in sovvenzioni sempre dalla Fondazione Bill & Melinda Gates.
«In altre parole, i soldi della Fondazione Bill Gates sono coinvolti in tutti gli aspetti della situazione, dalle zanzare geneticamente modificate – che apparentemente hanno esacerbato la crisi della dengue – alle società finanziatrici che forniscono il vaccino contro la dengue molto richiesto al Brasile» scrive Infowars. «A che scopo?»
Come riportato da Renovatio 21, avanzano, a livello scientifico, le proposte di utilizzare le zanzare OGM come strumento di vaccinazione degli esseri umani, elementi auto-operanti di un di medicalizzazione biotecnologica massiva in un mondo in cui il consenso della popolazione è divenuto totalmente obsoleto.
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In Brasile era già stato avviato anni fa un programma di immissione di zanzare OGM contro la malaria, tuttavia, invece che estinguersi, gli insetti parassiti avrebbero sviluppato quello che si chiama un «vigore ibrido»: per eterogenesi dei fini, gli scienziati hanno ottenuto al contrario una razza ancora più forte di zanzare.
Rilasci di miliardi di zanzare geneticamente modificate sono stati programmati, nonostante le rimostranze dei residenti, in Florida e California, e, più di recente, alle Hawaii, con i cittadini a divenire, anche stavolta, cavie umane del grande progetto che coinvolge la tecnica del cosiddetto gene drive.
A finanziare il progetto interviene, praticamente sempre, la compagine di Bill Gates, anche se va riconosciuto che il progetto coinvolge anche il Pentagono (protagonista di vari progetti di militarizzazione degli insetti) e contava fra i suoi sostenitori, ancora anni fa, anche Google.
Renovatio 21 da almeno un lustro ritiene la storia delle zanzare bioingegnerizzate – alle quali, ricordiamo en passant, lavorava anche il neo-onorevole professor Andrea Crisanti – come uno dei temi centrali del futuro prossimo.
Zanzare sterilizzate per via genetica, zanzare alterate per diventare creature vaccinatrici: il catalogo frankensteiniano che riguarda questi parassiti è vasto e impressionante, e, crede Renovatio 21, prelude a ciò che succederà all’uomo.
Il confine tra operazione biomedica ed arma biologica, anche nel caso del piano per le zanzare OGM, diviene davvero labile
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