CRISPR
Catastrofe genetica in Brasile

Un’azienda di ingegneria genetica anglo-americana ha liberato milioni di zanzare geneticamente modificate contenenti un gene letale, ogni settimana per 27 mesi nella zona di Bahia, Brasile, per verificare se le zanzare OGM si sarebbero accoppiate con le zanzare locali portatrici di Zika, malaria e altri virus.
Un nuovo studio documenta in modo allarmante che, dopo un’iniziale riduzione delle zanzare target nei primi mesi, «la popolazione è ricresciuta fino ai livelli precedenti». Ad oggi, gli scienziati non hanno idea dei rischi derivanti dalla mutazione. Ancora una volta si evidenziano i pericoli della modificazione genetica delle specie.
Un’azienda di ingegneria genetica anglo-americana ha liberato milioni di zanzare geneticamente modificate contenenti un gene letale
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Nature Reports, zanzare geneticamente modificate prodotte dalla compagnia Oxitec, acquisita dall’americana Intrexon, sono sfuggite al controllo umano dopo i test in Brasile e si stanno diffondendo nella zona.
Sulla carta, la teoria era brillante. I maschi delle zanzare portatrici di febbre gialla provenienti da Cuba e dal Messico sono stati alterati geneticamente per impedire alla progenie di sopravvivere.
Così, Oxitec ha iniziato a rilasciarne decine di milioni in due anni nella città di Jacobina, nella regione di Bahia, Brasile. La teoria di Oxitec prevedeva che le zanzare si sarebbero accoppiate con quelle locali portatrici di malattie infettive, come la febbre dengue, impedendo alla progenie di sopravvivere.
Dopo un’iniziale riduzione delle zanzare target nei primi mesi, «la popolazione è ricresciuta fino ai livelli precedenti». Ad oggi, gli scienziati non hanno idea dei rischi derivanti dalla mutazione
Risultati inattesi
Un team di scienziati di Yale e diversi istituti scientifici in Brasile hanno monitorato i progressi dell’esperimento. Quello che hanno scoperto è allarmante. Dopo un periodo iniziale in cui la popolazione di zanzare si è drasticamente ridotta, dopo 18 mesi è ricresciuta fino ai livelli precedenti.
Non solo: la ricerca mostra anche che le zanzare presentano un «vigore ibrido», cioè l’incrocio tra le zanzare naturali e quelle geneticamente modificate ha creato «una popolazione più robusta di quanto lo fosse prima del rilascio», resistente agli insetticidi, in poche parole «super-zanzare».
Zanzare geneticamente modificate sarebbero sfuggite al controllo umano dopo i test in Brasile e si stanno diffondendo nella zona
Gli scienziati notano che «I campioni genetici della popolazione target hanno mostrato chiaramente che porzioni del genoma modificato sono state incorporate nella popolazione target 6, 12, 27, 30 mesi dopo il rilascio. Evidentemente, la rara progenie ibrida tra il ceppo di rilascio e la Jacobina è abbastanza robusta da riprodursi naturalmente …».
Continuano: «Quindi, la Jacobina Ae aegypti è un mix di tre popolazioni. Non è chiaro come ciò possa influenzare la trasmissione delle malattie o influire su altri sforzi per controllare questi pericolosi vettori».
Si stima che tra il 10% e il 60% delle zanzare della specie Jacobina Ae aegypti locali presentino nel loro genoma il gene alterato OX513A.
Concludono che «Le tre popolazioni che compongono la popolazione tri-ibrida di Jacobina (Cuba, Messico, Brasile) sono molto diverse geneticamente e con ogni probabilità creeranno una popolazione molto più robusta di quella precedente al rilascio grazie al vigore ibrido».
Le zanzare presentano un «vigore ibrido», cioè l’incrocio tra le zanzare naturali e quelle geneticamente modificate ha creato «una popolazione più robusta di quanto lo fosse prima del rilascio», resistente agli insetticidi, in poche parole «super-zanzare»
Non era nelle previsioni. Il professore di ecologia e biologia evolutiva Jeffrey Powell, principale autore dello studio, commenta la scoperta:
«L’idea era che i geni del ceppo rilasciato non sarebbero penetrati nella popolazione naturale perché la progenie doveva morire. Ovviamente, questo non è successo».
Powell continua: «Ma sono gli effetti imprevisti che ci preoccupano».
Un progetto della Fondazione Gates
Lo studio brasiliano riaccende i riflettori sui pericoli del rilascio incontrollato di specie OGM nell’ambiente. Riporta alla mente gli orrori descritti nel 1969 nel romanzo di fantascienza di Michael Crichton Andromeda Strain.
Ma questa volta non è un romanzo.
Le zanzare della Oxitec sono state sviluppate utilizzando una forma di gene editing molto controversa, conosciuta come gene drive.
Questa tecnica, finanziata in gran parte dall’agenzia DARPA, facente capo al Pentagono, combinata con la tecnologia CRISPR, ha lo scopo di forzare una mutazione genetica da diffondere in un’intera popolazione, sia che si tratti di zanzare o di esseri umani, nell’arco di alcune generazioni.
La controversa tecnica del gene drive finanziata in gran parte dall’agenzia DARPA, facente capo al Pentagono, combinata con la tecnologia CRISPR, ha lo scopo di forzare una mutazione genetica da diffondere in un’intera popolazione, sia che si tratti di zanzare o di esseri umani
Lo scienziato che per primo ha suggerito lo sviluppo del gene drive nell’editing genetico, il biologo di Harvard Kevin Esvelt, ha avvisato che queste tecniche presentano elevate probabilità di sfuggire al controllo.
Evidenzia quante volte la CRISPR fallisce e la crescente possibilità di mutazioni protettive, trasformando ogni gene benigno in un gene aggressivo.
Afferma: «Bastano pochi organismi modificati per alterare irrimediabilmente un ecosistema».
Le simulazioni computerizzate di Esvelt sul gene drive hanno calcolato che il gene modificato «può trasmettersi al 99% della popolazione in meno di 10 generazioni, e resistere per oltre 200.» Questo è stato dimostrato nell’esperimento sulle zanzare in Brasile.
È da notare anche il fatto che l’esperimento brasiliano della Oxitec è stato finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates.
È da notare anche il fatto che l’esperimento brasiliano della Oxitec è stato finanziato dalla Fondazione Bill e Melinda Gates
Nel giugno 2018 la Oxitec ha annunciato la joint venture con la Fondazione Gates «per sviluppare un nuovo ceppo di Friendly Mosquitoes™ auto-limitanti per combattere le specie di zanzare responsabili della trasmissione della malaria nell’emisfero occidentale».
I risultati mostrano che l’esperimento è un catastrofico fallimento visto che il nuovo ceppo non è affatto auto-limitante.
La Fondazione Gates e Bill Gates supporta lo sviluppo di tecniche di ingegneria genetica da oltre un decennio.
Gates, storico sostenitore dell’eugenetica, del controllo della popolazione e degli OGM, è il principale promotore dell’editing genetico.
La Fondazione Gates e Bill Gates supporta lo sviluppo di tecniche di ingegneria genetica da oltre un decennio. Gates, storico sostenitore dell’eugenetica, del controllo della popolazione e degli OGM, è il principale promotore dell’editing genetico
In un articolo apparso sul numero di maggio/giugno di Foreign Affairs, il periodico del Council on Foreign Relations, Gates tesse le lodi delle tecnologie di editing genetico, in particolare il CRISPR.
Nell’articolo, Gates sostiene che il CRISPR e le altre tecniche dovrebbero essere utilizzate a livello globale per soddisfare la crescente necessità di cibo e per migliorare la prevenzione delle malattie, in particolare la malaria.
Aggiunge: «C’è ragione di essere ottimisti sul fatto che modificare le zanzare portatrici di malaria causerà pochi danni, se non nessuno, all’ambiente».
Altrettanto allarmante è il fatto che la tecnica utilizzata per l’esperimento sulle zanzare è stata diffusa senza i test sulla salute e sulla sicurezza effettuati da istituti indipendenti.
Ad oggi, il governo statunitense si affida alle dichiarazioni di sicurezza fornite dall’industria.
L’Unione Europea, formalmente responsabile per il trattamento di specie geneticamente modificate come le piante, sta cercando di allentare la regolamentazione.
La Cina, centro per la ricerca genetica di primaria importanza, ha dei controlli estremamente superficiali.
Recentemente, uno scienziato cinese ha annunciato un esperimento genetico sugli umani per rendere i gemelli neonati resistenti all’HIV.
Altri esperimenti sono in corso in tutto il mondo sugli animali geneticamente modificati, in particolare i salmoni. Il principio di precauzione viene gettato al vento quando si tratta di rivoluzione genetica, il che non è affatto rassicurante.
Oxitec, che nega il fallimento dell’esperimento in Brasile, sta ora cercando l’approvazione dell’Agenzia di Protezione Ambientale statunitense per condurre lo stesso esperimento in Texas e Florida.
Tra le personalità coinvolte figura anche il texano Roy Bailey, lobbysta di Washington e stretto amico di Randal Kirk, CEO miliardario di Intexon, proprietario di Oxitec. Bailey è uno dei principali finanziatori di Trump. Speriamo che sia la prudenza, e non la politica, a decidere gli sviluppi.
F. William Engdahl
F. William Engdahl è consulente e docente di rischio strategico, ha conseguito una laurea in politica presso la Princeton University ed è un autore di best seller sulle tematiche del petrolio e della geopolitica. È autore, fra gli altri titoli, di Seeds of Destruction: The Hidden Agenda of Genetic Manipulation («Semi della distruzione, l’agenda nascosta della manipolazione genetica»), consultabile anche sul sito globalresearch.ca.
Questo articolo , tradotto e pubblicato da Renovatio 21 con il consenso dell’autore, è stato pubblicato in esclusiva per la rivista online New Eastern Outlook.
Animali
Scienziati cinesi fanno crescere reni in maiali umanizzati

Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
Scienziati cinesi sono riusciti a creare con successo embrioni chimerici contenenti una combinazione di cellule umane e di maiale. Quando sono stati trasferiti in scrofe surrogate, i reni umanizzati in via di sviluppo avevano una struttura normale e una formazione di tubuli dopo 28 giorni.
Questa è la prima volta che gli scienziati sono riusciti a far crescere un organo solido umanizzato all’interno di un’altra specie. Un articolo che riportava il loro lavoro è apparso all’inizio di questo mese sulla rivista Cell Stem Cell.
I ricercatori del Guangzhou Institutes of Biomedicine and Health si sono concentrati sui reni perché sono uno dei primi organi a svilupparsi e sono anche l’organo più comunemente trapiantato nella medicina umana.
«Organi di ratto sono stati prodotti nei topi e organi di topo sono stati prodotti nei ratti, ma i precedenti tentativi di far crescere organi umani nei maiali non hanno avuto successo», afferma l’autore senior Liangxue.
L’integrazione delle cellule staminali umane negli embrioni di maiale è stata una sfida perché le cellule suine competono con quelle umane e le cellule suine e umane hanno esigenze fisiologiche diverse.
La tecnica del team dipende da tre componenti chiave:
- In primo luogo, hanno creato una nicchia all’interno dell’embrione di maiale in modo che le cellule umane non dovessero competere con le cellule di maiale, utilizzando CRISPR per ingegnerizzare geneticamente un embrione di maiale unicellulare in modo che mancassero due geni necessari per lo sviluppo dei reni.
- In secondo luogo, i ricercatori hanno progettato cellule staminali pluripotenti umane – cellule che hanno il potenziale per svilupparsi in qualsiasi tipo di cellula – per renderle più suscettibili all’integrazione e meno probabilità di autodistruggersi bloccando temporaneamente l’apoptosi. Quindi, hanno convertito queste cellule in cellule «ingenue» simili alle prime cellule embrionali umane coltivandole in un mezzo speciale.
- In terzo luogo, prima di impiantare gli embrioni in via di sviluppo in scrofe surrogate, i ricercatori hanno coltivato le chimere in condizioni ottimizzate per fornire nutrienti e segnali unici sia alle cellule umane che a quelle suine, poiché queste cellule di solito hanno esigenze disparate.
Complessivamente i ricercatori hanno trasferito 1.820 embrioni a 13 madri surrogate. Dopo 25 o 28 giorni, hanno interrotto la gestazione ed estratto gli embrioni per valutare se le chimere avessero prodotto con successo reni umanizzati.
I ricercatori hanno raccolto cinque embrioni chimerici per l’analisi (due a 25 giorni e tre a 28 giorni dopo l’impianto) e hanno scoperto che avevano reni strutturalmente normali per il loro stadio di sviluppo ed erano composti per il 50-60% da cellule umane. A 25-28 giorni, i reni erano nello stadio mesonefro (il secondo stadio dello sviluppo renale); avevano formato tubuli e gemme di cellule che sarebbero poi diventate ureteri che collegavano il rene alla vescica.
Il team ha anche studiato se le cellule umane contribuissero ad altri tessuti negli embrioni, il che potrebbe avere gravi implicazioni etiche, soprattutto se si trovassero abbondanti cellule umane nei tessuti neurali o germinali e i maiali fossero portati a termine. Hanno dimostrato che le cellule umane erano per lo più localizzate nei reni, mentre il resto dell’embrione era composto da cellule di maiale.
«Abbiamo scoperto che se si crea una nicchia nell’embrione di maiale, le cellule umane entrano naturalmente in questi spazi», afferma l’autore senior Zhen Dai del Guangzhou Institutes of Biomedicine and Health.
«Abbiamo visto solo pochissime cellule neurali umane nel cervello e nel midollo spinale e nessuna cellula umana nella cresta genitale, indicando che le cellule staminali umane pluripotenti non si differenziavano in cellule germinali».
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Cina
Lo scienziato delle supergemelle cinesi CRISPR è tornato. Vuole curare, guarda un po’, l’Alzheimer

Lo scienziato cinese che è stato al centro dello scandalo globale per aver alterato i geni di due bambine con la bioingegneria CRISPR vuole utilizzare una tecnica simile per prevenire il morbo di Alzheimer.
He Jiankui, che nel 2018 ha sconvolto il mondo annunciando di aver alterato i geni degli embrioni per renderli resistenti all’HIV, propone ora di verificare se una particolare mutazione genetica conferisca protezione contro la causa più comune di demenza.
Secondo quanto riporta TIME, nessun embrione umano verrebbe impiantato per creare una gravidanza nello studio e il procedimento sarà prima testato su un topo, secondo un post sul suo account Twitter alla fine della scorsa settimana.
Non è chiaro come procederà l’esperimento poiché sono richiesti permessi governativi e approvazioni etiche, e il biofisico, scarcerato non da moltissimo tempo, sta scontando un divieto permanente di lavorare nella tecnologia riproduttiva.
He sostiene che la mutazione genetica che propone di introdurre negli embrioni ridurrà la formazione di una placca nel cervello che è il segno distintivo dell’Alzheimer.
Ma perché il dottor He si interessa ora di Alzheimer? Centinaia di miliardi di dollari sono stati spesi dai produttori di farmaci di tutto il mondo per cercare di curare l’Alzheimer, ma al momento non esiste una cura per la malattia.
La malattia degenerativa, che coinvolge una fetta sempre maggiore della popolazione senile, è quindi la buona causa ideale per continuare a forzare i labili limiti bioetici della bioingegneria umana.
Di fatto, l’aiuto dei vecchi dipinge gli studi di ingegneria genetica sull’uomo come cavallereschi generosi, lontani dall’eugenetica pura del caso delle supergemelle prodotte in laboratorio dal cinese nel 2018. Di un terzo bambino bioingegnerizzato da He si parla poco e si sa ancora meno. In generale, non è noto il destino e lo stato di salute dei bambini-CRISPR creati in laboratorio dallo scienziato cinese.
Il dottor He è recentemente riemerso in Cina per creare un nuovo laboratorio dopo il suo rilascio dal carcere nel 2022, quando ha scontato una pena detentiva di tre anni per il suo precedente esperimento. Quel lavoro è stato denunciato come un uso irresponsabile di una tecnologia i cui effetti a lungo termine sono poco conosciuti.
Si tratta, tuttavia, di grande ipocrisia scientifica internazionale, unita all’orrendo opportunismo e alle mire eugenetiche dello Stato del Partito Comunista Cinese.
Molti scienziati, anche tra i grandi accademici di prestigiosi atenei americani, sapevano cosa stava facendo He, che ne aveva pure parlato pochi mesi prima ad un convegno mondiale.
La maggior parte dei Paesi, inclusa la Cina, vieta l’alterazione dei geni negli embrioni umani poiché i cambiamenti potrebbero essere trasmessi alle generazioni future con conseguenze potenzialmente indesiderate. Tuttavia in Cina si è stranamente cominciato a parlare di linee guida sui bambini bioingegnerizzati.
Come riportato da Renovato 21, He si è fatto intervistare lungamente pochi mesi fa, e non è chiaro se abbia dei rimorsi.
Per ottenere il risultato sbandierato al mondo – ovvero due gemelline con l’immunità all’AIDS, una cosa da Nobel – è stata scelta la via della eliminazione di un particolare gene, chiamato CCR5. Tuttavia, è stato notato il taglio del CCR5 provocherebbe, quali «effetti collaterali», un incremento delle capacità di recupero del cervello colpito da ictus e, verosimilmente, anche delle potenzialità di successo scolastico.
In pratica, si tratta già di super-bambini: a livello immunitario e, sulla carta, cognitivo. Si trattava, cioè, di pura eugenetica.
Come riportato da Renovatio 21, la Cina è stata accusata ufficialmente dall’Intelligence USA di star procedendo ad un programma di supersoldati, militari creati in laboratorio per dare il massimo rendimento in guerra. Nelle scorse settimane è emerso uno studio che potrebbe rendere future truppe cinesi ingegnerizzate geneticamente resistenti alle radiazioni.
La Cina ha messo in piedi regolamenti bioetici per i bimbi cinesi geneticamente modificati con lo Stato che emana leggi cosmetiche sul caso, ma, come riportato, il Partito Comunista Cinese era decisamente implicato nei progetti di He, usandolo poi come capro espiatorio e al contempo avvantaggiandosi nella grande corsa mondiale per la bioingegneria umana.
Il CRISPR, la tecnica di editing genetico di precisione usato da He, ha portato le sue scopritrici principalmente accreditata (Jennifer Doudna e Jennifer Charpentier) a vincere il premio Nobel. La Doudna, nel suo libro Code Breakers e nella sua attuale carriera di ricercatrice e divulgatrice della sua tecnica, ha espresso dubbi sull’uso umano del CRISPR, anche se senza troppo convinzione, ci viene da dire.
È lo stesso tipo di diniego lieve che abbiamo sentito in Bill Gates, che ha investito milioni e milioni del CRISPR, e ce lo ha fatto sapere tramite un video in cui celebra il libro della Doudna e per estensione la bioingegneria, cercando, alla fine, di mettere un paletto riguardo la modifica genomica dell’essere umano, ma senza troppa enfasi.
Nel frattempo l’OMS ha dato un mezzo sì all’editing del genoma umano, mentre le cliniche di riproduzione artificiale (con affitto di utero incluso) in Ucraina stavano cercando di iniziare a vendere bambini ingegnerizzati geneticamente (sì, l’Ucraina, proprio lei).
Il CRISPR si candida ad essere la porta attraverso cui tutta la vita del pianeta – dai vegetali, agli animali, agli umani – dovrà passare.
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
CRISPR
La Cina verso eserciti di supersoldati geneticamente modificati resistenti alle radiazioni

Un team di scienziati medici militari in Cina ha affermato lo scorso marzo di aver inserito un gene di tardigrado a nelle cellule staminali embrionali umane e di aver aumentato significativamente la resistenza di queste cellule alle radiazioni. Lo ha riportato il giornale di Hong Kong South China Morning Post.
I tardigradi sono esseri microscopici invertebrati detti anche estremofili, per la loro capacità di sopravvivere in condizioni estreme. Diffusi su tutto il pianeta e capaci di resistere per periodo molto lunghi in stato di congelamento o disseccamento, sono riscontrabili in Antartide come negli abissi degli Oceani e pure in Himalaya a 6000 metri.
«Il team cinese dietro l’esperimento sui geni degli animali estremofili afferma che potrebbe portare a super soldati che sopravvivono al fallout nucleare» scrive il quotidiano di Hong Kongo.
Il progetto è stato presentato per la prima volta su una rivista di scienze mediche militari in lingua cinese e sta guadagnando sempre più attenzione e interesse da parte dei media all’interno della comunità scientifica, ma sta anche sollevando seri dilemmi etici, nonostante l’esperimento sia difeso dai suoi supervisori come «totalmente legale».
Secondo i dettagli, gli scienziati militari affermano di aver «inserito con successo un gene del microscopico orso d’acqua nelle cellule staminali embrionali umane e di aver aumentato significativamente la resistenza di queste cellule alle radiazioni».
I ricercatori «hanno detto che il successo in questo esperimento senza precedenti potrebbe portare a soldati super resistenti che potrebbero sopravvivere alla ricaduta radioattiva», scrive il SCMP. L’iniziativa prevedeva l’introduzione sperimentale nel DNA umano (utilizzando cellule embrionali) di un gene chiave trovato nei tardigradi. Il gene in questione conferisce alla microscopica creatura una rara resistenza alle radiazioni e ad altri effetti ambientali estremi.
Gli scienziati hanno a lungo considerato che i tardigradi possano custodire segreti genetici che un giorno potrebbero essere la chiave per la sopravvivenza e la longevità umana. Il minuscolo animale a otto zampe «sono in grado di sopravvivere in una pentola di acqua bollente, sul fondo di una trincea sottomarina o anche nel vuoto freddo e oscuro dello spazio» scrive il giornale. «Ad agosto, un veicolo spaziale israeliano che trasportava tardigradi come parte di un esperimento scientifico si è schiantato sulla luna e gli scienziati ritengono che potrebbero essere sopravvissuti».
Dopo aver isolato il gene del tardigrado in grado di produrre proteine simili a scudi in grado di proteggere dalle radiazioni e altri danni, il team cinese ha affermato di aver «trovato un modo per introdurre questo gene nel DNA umano utilizzando CRISPR-Cas9, uno strumento di modifica genetica ora disponibile nella maggior parte dei biolaboratori», scrive il quotidiano di Hongo Kong. «Nel loro esperimento di laboratorio, quasi il 90% delle cellule embrionali umane portatrici del gene tardigrado è sopravvissuto a un’esposizione letale ai raggi X, secondo il team guidato dal professor Yue Wen con il laboratorio di biotecnologia delle radiazioni presso l’Accademia delle scienze militari, Pechino».
Il team di scienziati, tuttavia, riconosce alcune enormi «incognite» sul percorso: «l’aggiunta di un gene alieno dell’orso d’acqua nelle cellule embrionali umane potrebbe portare a mutazioni dannose, o addirittura uccidere le cellule a causa del divario genetico tra le due specie, un rischio di cui il team di Yue era a conoscenza, secondo il loro articolo (…) Le proteine di schermatura sono “uniche per i tardigradi. La risposta immunitaria dopo l’espressione tra specie è sconosciuta e può portare ad alcuni problemi di sicurezza”».
I ricercatori prevedono quindi una possibile applicazione futura della loro tecnica di manipolazione genetica incentrata su esperimenti con le creature estremofile in casi relativi al trattamento della malattia acuta da radiazioni per i primi soccorritori, personale militare o chiunque si trovi vicino a una zona di fallout nucleare, ipotizzando anche l’era del futuro «super soldato» e degli esseri umani geneticamente modificati in grado di sopravvivere all’apocalisse nucleare.
Come riportato da Renovatio 21, la Cina – hanno accusato apertamente i funzionari dell’Intelligence americana – sta lavorando alacremente da anni alla produzione di supersoldati geneticamente modificati.
Come noto, la Cina, per lo meno pubblicamente, è il primo Paese ad aver impiegato la tecnica di ingegneria genetica CRISPR per il potenziamento degli esseri umani – le famose gemelline eugenetiche del biofisico He Jiankui, le quali sono state prodotte agendo su un gene che le rende immuni all’AIDS e, cosa meno conosciuta, fornisce loro capacità cerebrali superiori.
Bizzarramente, un anno fa era emerso come in Cina vi fossero esperti che stanno iniziando a produrre regole sul benessere dei bambini cinesi geneticamente modificati.
Il dottor He, nel frattempo, è stato scarcerato, partecipa a documentari e rilascia interviste, mentre le ricerche CRISPR ricevono milionate di dollari – e relativa, grottesca pubblicità personale natalizia – dall’immancabile Bill Gates.
L’eugenetica non è una brutta parola in Cina. Yousheng, lemma formato dal carattere 优 (yōu) che significa «eccellente, superiore» e da 生 (shēng) che significa «nascere, far nascere, vivere» – volendo, traduciamo pure come «nascita superiore» o «vita superiore», cioè «supernascita».
Come riportato da Renovatio 21, Pechino vuole salvare il tasso di natalità, ora in picchiata nonostante la fine della legge sul figlio unico, facilitando e sovvenzionando la riproduzione artificiale, liberalizzando la provetta persino per le donne single.
Chiunque dubiti delle mire eugenetiche della Cina si ricordi il caso del cestista Yao Ming. Già prima delle biotecnologie di manipolazione genica, un’eugenetica sportiva sarebbe stata intentata nel caso dell’altissimo e celeberrimo cestista di Shanghai Yao Mingo. Come scrive il libro Operation Yao Ming, Ming nacque dall’accoppiamento, caldamente incoraggiato dal Politburo, dell’uomo più alto della città con una campionessa di pallacanestro. Il risultato fu eccellente: 2,29 metri di altezza, e carriera nell’NBA.
Dallo spilungone dell’NBA, alle supergemelle di He Jiankui agli eserciti di supersoldati radiazione-resistenti, il passo è così lungo, dite?
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