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Pensiero

È il Nuovo Ordine dell’Anticristo. E il vaccino è il suo filtro magico

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Abbiamo raccolto il pensiero di un sacerdote che da sempre è stato vicino a Renovatio 21 e ai suoi collaboratori. Egli non poche volte in questi anni ci ha aiutati nel discernimento di varie situazioni dal punto di vista morale, religioso, storico.

 

Questa volta al sacerdote abbiamo chiesto riguardo al tempo presente. 

 

Gli abbiamo posto la domanda più generica possibile, quella che la maggior parte degli uomini raziocinanti si stanno ponendo:

 

Che cosa sta succedendo?

 

La risposta è, al contempo, chiarissima ed abissale.

 

«La cosa più ovvia che possiamo dire, e la più indiscutibile, è la rivelazione dell’esistenza di un Ordine Mondiale. Un qualcosa che agisce ovunque allo stesso modo»

«La cosa più ovvia che possiamo dire, e la più indiscutibile, è la rivelazione dell’esistenza di un Ordine Mondiale. Un qualcosa che agisce ovunque allo stesso modo: non importa la latitudine, il Paese, il sistema politico in cui ci si trova. In ogni luogo, sta accadendo la medesima cosa».

 

«Questa onnipervadenza dell’Ordine Mondiale si esprime anche nella sua accettazione in ogni dove. In qualche modo, dappertutto, tutti quanti devono rendergli omaggio: nessun Paese, nemmeno la Cina o la Russia, si è permesso una narrativa differente da quella ufficiale, quella che informa in modo uniforme il pianeta; né esistono politiche alternative a quelle ufficiali che possano essere seguite. Il risultato è la mancanza totale di possibilità di fuga: non esiste un Paese dove rifugiarsi».

 

Non esiste, cioè, un luogo in cui ripararsi dal diluvio delle siringhe mRNA, che ora diverrà legge: l’obbligo è pronto a essere caricato in ogni Paese del mondo, Europa in testa.

 

Chiediamo al sacerdote: come è stato possibile?

 

Come è possibile che sia passata l’idea che bisogna vaccinare ogni persona al mondo?

 

«Nella sua irrazionalità, questo provvedimento di vaccinare chiunque senza eccezioni possibili (anche immunodepressi, donne incinte, bambini) è comprensibile solo in un’ottica religiosa»

«Nella sua irrazionalità, questo provvedimento di vaccinare chiunque senza eccezioni possibili (anche immunodepressi, donne incinte, bambini) è comprensibile solo in un’ottica religiosa. È decifrabile solo in senso religioso, altrimenti è illogico, incomprensibile, quindi non accettabile dalla mente umana. Perché chiunque sa che è impossibile che una medicina, quale che sia, sia universale. E si arriva a negare l’evidenza sui suoi effetti principali (come l’efficacia che si dirada in intervalli sempre più brevi) o secondari, sui quali si tace in modo sempre più tracotante, proprio perché si tratta di un rito, che risponde a un altro ordine di cose».

 

Stiamo pensando non solo alle migliaia di malori di cui si è riempito il mondo; pensiamo ai calciatori che ovunque crollano sul campo di gioco con la mano al cuore.

 

Tuttavia non è di cronaca che vogliamo sentir parlare.

 

Vogliamo chiedere del verso senso di quello che sta accadendo – il senso metafisico, metastorico, spirituale. O, possiamo intuire, il senso «apocalittico» della vaccinazione universale.

 

«Un primo termine per definirla potrebbe essere “Grande Iniziazione collettiva”. Se si tratta di un rito religioso, come abbiamo detto, esso serve a far entrare chi vi si sottopone in un altro spazio di esistenza, il Nuovo Ordine. La perversione del Battesimo. Un rito iniziatico attraverso cui però deve passare l’umanità nella sua interezza».

 

Questa è una spiegazione, che avevamo ipotizzato su Renovatio 21 anche prima della pandemia, quando con la legge Lorenzin cominciò a saltar fuori il termine «battesimo laico», e vedevamo come il principale consorzio iniziatico conosciuto, fosse della partita da tempo.

 

 «Forse quella Grande Iniziazione non è la spiegazione più esauriente. Forse è più adatto parlare di incantesimo. Un grande incantesimo in vista della venuta dell’anticristo»

Tuttavia, ascoltando il nostro sacerdote, capiamo che può esserci di più, molto di più.

 

 «Forse quella Grande Iniziazione non è la spiegazione più esauriente. Forse è più adatto parlare di incantesimo. Un grande incantesimo in vista della venuta dell’anticristo».

 

Perché un «incantesimo?»

 

«Perché per molti esso avviene senza colpe personali. L’apostasia, il ripudio totale del proprio credo, richiede un’adesione convinta. Molti di coloro che ricevono il siero non hanno colpa personale, non fanno un atto peccaminoso volontario».

 

Continui per favore.

 

«C’è chi insiste nel ricordare come non dobbiamo dire “vaccino” ma “siero genico”. Vero, ma forse dovremmo proprio passare al termine filtro»

«Questo vuol dire che non è richiesto di commettere direttamente un peccato, ma di ricevere materialmente qualcosa, una sorta di… filtro. C’è chi insiste nel ricordare come non dobbiamo dire “vaccino” ma “siero genico”. Vero, ma forse dovremmo proprio passare al termine filtro».

 

Un filtro? Come quello delle streghe? Quelli usati per le fatture

 

«Sì. E come in tutte le fatture, non sai cosa mettono nel filtro. E puoi riceverne gli effetti negativi anche senza tua colpa personale».

 

Il pensiero di chi conosce la realtà sulle linee cellulari umane con le quali vengono prodotto i vaccini va immediatamente al Malleus Maleficarum, il manuale degli inquisitori del XV secolo, dove era segnato apertamente come nelle pozioni le streghe mettessero sangue di bambini abortiti…

 

«Gli incantesimi scimmiottano i sacramenti – quindi hanno sempre una parte materiale. Il fatto che ci siano elementi umani nel filtro è fondamentale».

 

E cosa fa quindi questo filtro?

 

«È possibile che questa specie di “filtro” possa provocare effetti preternaturali in vista della grande fascinazione che sarà propria dell’anticristo. Se le parole incantanti dell’anticristo possono essere viste come la “forma” sacramentale, l’elemento materiale potrebbe essere questo medesimo filtro»

«È possibile che questa specie di “filtro” possa provocare effetti preternaturali in vista della grande fascinazione che sarà propria dell’anticristo. Se le parole incantanti dell’anticristo possono essere viste come la “forma” sacramentale, l’elemento materiale potrebbe essere questo medesimo filtro».

 

«Forse, quindi, non è corretto parlare di “marchio”, quello dell’Apocalisse. Forse quello è un’altra realtà. L’unico incantesimo “universale” previsto dalla Scrittura è infatti proprio questo: quello dell’Uomo di Iniquità, il Figlio della Perdizione, che raggiungerà quasi tutti».

 

Egli dunque illuderà il mondo con i suoi filtri?

 

«Non esattamente. L’anticristo affascinerà con le parole. Come simia Dei, egli vorrà seguire, invertendolo, l’esempio di Cristo. L’anticristo incanterà tutti, o quasi. Il Signore si esprime con un paradosso: “perché sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possibile, anche gli eletti” (Mc 13, 22). L’inganno universale, se fosse possibile, includerebbe anche i non-ingannabili per definizione, gli eletti. Ecco quindi che il Vangelo ci fa capire che molti saranno vittime inconsapevoli, ingannate, dell’Anticristo; altri invece ne saranno i complici, gli anticristi, appunto, per partecipazione».

 

Ma chi saranno gli anticristi? Scopriamo quindi il pensiero dell’abate Adso da Montier-en-Der (913-992), autore del Libellus de Antichristi, un trattato che medita sulla venuta dell’Iniquo.

 

 Modificare il DNA umano, cioè l’ordine biologico materiale dei figli di Dio, è di per sé un’azione anticristica, portata avanti da anticristi? «Sì»

«Adsone dice che “anticristo” in senso minore è chiunque combatte la regola del proprio ordine. E questo a livello ecclesiastico, storico, umano. Dice che vi sono figure storiche anticristiche come Nerone, Diocleziano, Antioco, che hanno prefigurato l’Uomo di Iniquità. Una cosa è essere peccatori, magari per fragilità; un’altra è combattere apertamente l’ordine divino: chi lo fa è precursore dell’uomo dell’anomia che catalizzerà tutto il male nei tempi ultimi».

 

Cambiare l’ordine presente per sostituirlo con il Nuovo Ordine. Negli Stati, nelle cellule della materia vivente.

 

Non possiamo non pensare alla modifica genetica come alla battaglia per eccellenza contro «il proprio ordine». Il logos primigenio della vita umana, il suo codice genetico, è ora sotto attacco da parte di uomini potentissimi e determinati.

 

Stiamo pensando a Bill Gates che di recente ha gettato una volta di più la maschera per reclamizzare urbi et orbi la bioingegneria CRISPR, che altro non è che la guerra alla genetica umana così come regolata dall’ordine naturale.

 

Possiamo dire che questa guerra genetica è una lotta «contro la regola del proprio ordine», come detto da Adsone? Modificare il DNA umano, cioè l’ordine biologico materiale dei figli di Dio, è di per sé un’azione anticristica, portata avanti da anticristi?

 

«Sì».

 

«Gli anticristi saranno iniziati, sì, perché essi daranno la loro adesione volontaria al Regno dell’Iniquo. Tantissimi invece vi entreranno senza colpa. Questa potrebbe essere la funzione del vaccino»

Qui potrebbe tornare il discorso dell’iniziazione anticristica.

 

«Gli anticristi saranno iniziati, sì, perché essi daranno la loro adesione volontaria al Regno dell’Iniquo. Tantissimi invece vi entreranno senza colpa. Questa potrebbe essere la funzione del vaccino. Di fatto, non parlerei qui di “marchio”, ma di pozione, filtro magico. Il marchio di cui parla l’Apocalisse potrebbe essere un’ulteriore realtà non ancora svelata».

 

Una magia alla quale saranno sottoposti tutti?

 

«Ci saranno gli anticristi, ma ci saranno anche le vittime. Ecco, queste offriranno, tramite il filtro, una partecipazione quasi involontaria, saranno predisposti alla fascinazione. Del resto si tratta dell’Incantamento, che è un modo in cui viene descritto il Regno dell’Anticristo. L’Anticristo dovrà incantare tutti, quasi tutti – perfino, se fosse possibile, gli eletti. Le mie sono solo ipotesi ovviamente, riflessioni sparpagliate sulla Scrittura e sulla realtà. Non sono profeta, cerco solo di pormi delle domande».

 

«Ci saranno gli anticristi, ma ci saranno anche le vittime. Ecco, queste offriranno, tramite il filtro, una partecipazione quasi involontaria, saranno predisposti alla fascinazione. Del resto si tratta dell’Incantamento, che è un modo in cui viene descritto il Regno dell’Anticristo»

Basta. Abbiamo abbastanza materiale per meditare per settimane. Mesi. Anni.

 

Cosa sta adorando il mondo, quindi, in questo momento?

 

Sappiamo dove trovare le risposte.

 

«Il loro re era l’angelo dell’Abisso, che in ebraico si chiama Perdizione, in greco Sterminatore». (Ap, 9 11)

 

 

Roberto Dal Bosco

 

 

 

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Immagine di pedrodonini via Deviantart pubblica su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported (CC BY-NC-ND 3.0)

Pensiero

I bagni di Kabukicho e la vera storia della Miss Giappone ucraina detronizzata

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La parabola della miss Giappone di natali ucraini si è rivelata estremamente breve. L’elezione a rappresentante della bellezza nipponica di Karolina Shiino, nata in Ucraina nella città di Ternopil’, trasferitasi in Giappone all’età di 5 anni dopo il divorzio dei genitori e le seconde nozze della madre con un uomo giapponese, è durata soltanto dal 22 gennaio al 5 febbraio di quest’anno, quando la donna ha dovuto rinunziare a corona e scettro di più bella del Sol Levante.

 

Se pensate che il problema legato alla sua – secondo alcuni molto opinabile – avvenenza o polemiche di etnocentrismo estetico, vi sbagliate: a rompere le uova nel paniere alla ukromiss, e agli organizzatori del concorso ansiosi di riconoscimento internazionale per il loro beau geste politicamente corretto (cioè, geopoliticamente corretto, cioè militarmente corretto), è stato il famigerato settimanale Shukkan Bunshun, il cui talento nello scoperchiare scandali e altarini già gli è valso il nomignolo di «cannone Bunshun».

 

Tra le vittime del cannone distruttore di reputazioni figurano numerose celebrità nipponiche. È significativo che il tabloid avesse colpito il potentissimo magnate delle boy band locali Johnny Kitayama già nel 2001, 22 anni prima che il suo impero venisse praticamente demolito dallo scoperchiare una sentina di abusi omosessuali sui ragazzi durata anni.

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(Per inciso, si tratta dello stesso periodico ha avuto il merito di rivelare nomi e cognomi dei giovanissimi aguzzini di Junko Furuta, diciottenne giapponese vittima di uno dei più atroci crimini che il Giappone ricordi. L’ordalia che la ragazza ha patito supera a tal punto l’immaginazione che non ha soltanto causato svenimenti in aula durante il processo, ma è stata addirittura ispirazione per un tremendo film gore della efferata serie Guinea Pig, che dominava la scena degli oscuri scambi di VHS negli anni 90. Pregate per Junko, e per i suoi carnefici ancora vivi e con la possibilità di convertirsi. Uno dei carnefici in questione è stato arrestato per tentato omicidio due anni fa, il che pone domande sulla reale capacità di riabilitare del carcere. Ma ho divagato abbastanza…)

 

Lo scandalo in questione è telefonatissimo: chiaramente il giapponese medio vede l’elezione a miss Giappone di una ragazza europea (d’altronde, «l’Ucraina è Europa»: o almeno così scandiva lo slogan della folla maidanista nel 2014 mentre si accendeva la miccia del bagno di sangue che continua tuttora) come un mero tentativo di fare notizia ostentando una vaga coscienza politica di stampo americanoide, e in Giappone mettersi in mostra guadagna solo ostilità da parte dell’opinione pubblica.

 

Lo Shukkan Bunshun ha visto una breccia e ci si è buttato: una ricognizione superficiale sui media sociali è bastata a scoprire che la signorina Shiino stava frequentando tale Maeda Takuma, chirurgo estetico piuttosto social-mediatico, noto anche come «dottor muscolo».

 

 

Il problema è che il nerboruto medico risulta sposato e la ruba-mariti ucraina dopo inizialmente avere protestato di essere all’oscuro di ciò, ha dovuto riconoscere la sua colpa e rinunciare al titolo sull’onda dello scandalo.

 

Nell’assieme la vicenda fa capire come la società nipponica per molti aspetti sia ancora significativamente più conservatrice rispetto a quella Occidente, più incline, ora, ad accettare una celebrità coinvolta in un adulterio. Ciononostante anche il Giappone ha una sua pseudo intellighentsia sinistrorsa suddita di qualsiasi moda culturale arrivi dagli Stati Uniti, il che mi fa inevitabilmente pensare ai cessi di Kabukicho Tower. Per chi non conosce Tokyo: avete presente l’immaginario della fantascienza anni ’80? Blade Runner? William Gibson e il cyberpunk? Ecco, quello è Kabukicho. Neon, rumore, sovraccarico di informazione.

 

Kabukicho Tower è un grattacielo di 225 metri e 48 piani realizzato per riqualificare l’omonimo quartiere, che permane in una zona d’ombra tra malavita e vita notturna, oltretutto a dieci minuti di passeggiata dalla affollatissima mecca nipponica degli appassionati del K-pop e del cibo coreano, Shin Okubo.

 

Per i turisti stranieri è normalissimo scegliere un albergo in questo quartiere per le proprie vacanze, un non giapponese non percepisce alcuna minaccia dal punto di vista della sicurezza, ma per il nipponico medio l’aura di malavita che aleggia sulla zona intimidisce alquanto.

 

Ecco quindi una eccellente idea di riqualificazione: un edificio che comprende cinema multisala, locale per concerti, albergo e una ridda di ristoranti e bar nello sgargiante secondo piano. Il tutto in una zona servita dai mezzi pubblici con una densità inimmaginabile per una città italiana. Nel raggio di 20 minuti a piedi ci sono almeno otto stazioni, di cui una è la più trafficata al mondo – la sola stazione di Shinjuku vede passare due milioni di persone al giorno!

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La Tokyu, azienda che gestisce il progetto, ha però pensato bene di fidarsi dell’opinione di qualche abitante della dimensione parallela social-mediatica e di costruire toilettes gender-free nel suddetto secondo piano riservato alla ristorazione.

 

I bagni prevedevano uno spazio comune da cui si poteva accedere a due latrine per gli uomini, due per le donne, otto ad accesso indiscriminato e una per disabili.

 

Il sottoscritto ha sentito il richiamo di madre natura passando da quelle parti: mi sono ritrovato in ambasce davanti all’entrata assieme a due ragazzi attorno ai vent’anni che si dicevano a vicenda: «non ci riesco, è troppo strano, proprio non riesco ad entrare!»

 

Proprio no: a un uomo normale non può che sembrare sbagliato entrare in un bagno in cui ci sono anche delle donne.

 

E viceversa: nei giorni successivi all’apertura i social media sono stati investiti dalle lamentele delle utenti che esprimevano il grande disagio e l’ansia causati dal condividere uno spazio intimo con esponenti del sesso opposto. (Il sesso opposto: gustate la nostalgia in queste parole, occidentali)

 

Nonostante l’introduzione progressiva di personale di sorveglianza e paratie, quattro mesi dopo l’apertura i bagni unisex sono stati definitivamente eliminati e il buonsenso ha alla fine prevalso.

 

Da tutto questo credo si possa trarre una conclusione semplice ma pregnante: ai giapponesi – ai quali peraltro dobbiamo la magnifica arte e civiltà dei water elettronici Toto – potrebbero non piacere i cessi occidentali.

 

Taro Negishi

Corrispondente di Renovatio 21 da Tokyo

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Immagine di Dick Thomas Johnson via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic

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Macron e il computo di Satana

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Abbiamo voglia scrivere di qualcosa di davvero metafisico, qualcosa di oscuro, di folle. Quel tipo di discorsi che potete leggere solo su Renovatio 21 – ogni tanto.   Negli ultimi giorni tutti si stanno grattando la testa guardando a quello che sta succedendo con il presidente francese Emmanuel Macron.   Abbiamo visto la spedita Costituzionalizzazione dell’aborto in Francia, che diventa il primo Paese al mondo a mettere il figlicidio nella sua carta fondamentale. Il Senato ha votato in blocco, uomini della Le Pen inclusi. Si tratta di un passo giuridicamente, filosoficamente umanamente enorme, che nessuno Stato – nemmeno in era di ateismo sovietico – aveva mai osato.   Lo Stato eleva l’uccisione dei propri cittadini indifesi come diritto fondamentale: è un pensiero davvero da capogiro, ma non è che qui ci stupiamo.

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Su Renovatio 21, trattando del primo discorso del primo ministro Giorgia Meloni al Parlamento italiano, abbiamo scritto dell’«inchino a Moloch». La premier, come alcuni presidenti democratici americani prima di lei, come prima cosa ci tiene a far sapere che il feticidio rimarrà libero. L’ecatombe, destra o sinistra, deve continuare.   Un inchino a Moloch lo ha eseguito la settimana scorsa anche Joe Biden nel SOTU, il discorso annuale del presidente sullo «Stato dell’Unione». Nel più tetro dei SOTU che si ricordi, vegliardo della Casa Bianca ha esaltato l’aborto, senza nominarlo (ha usato espressioni di neolingua orwelliana: «libertà riproduttiva» e «libertà di scegliere»), arrivando a sfidare direttamente – inaudito, davvero – la Corte Suprema USA.   Poco dopo, Macron mantiene la promessa fatta tante volte, e piazza nella Costituzione i bambini uccisi nel grembo materno. È un inchino profondo, vero, a colui al quale si sacrificano i figli, un atto materiale che supera parole e discorsi. Emmanuel, ci ha fatto capire, fa sul serio. E mica si è fermato.   In alcuni protocolli delle monarchie del passato (ho negli occhi quello visto in una stupenda serie americana in cui il padre fondatore degli Stati Uniti John Adams incontra Re Giorgio III) erano previsti, al cospetto del re, anche tre inchini.   Ecco che il presidente francese si produce in un altro segno di deferenza verso la Cultura della Morte: ha lanciato la corsa alla libera eutanasia in Francia. Non abbiamo dubbi che il suicidio di Stato – ovvero, lo Stato che, anche qui, uccide i suoi cittadini – diverrà presto realtà. Si dice che tanti francesi già fanno il viaggetto per il vicino, francofono Belgio per farsi ammazzare in maniera istituzionale.   Ma perché tutta questa fretta, Emmanuel? Se lo sono chiesti in tanti, visto che l’uno-due è arrivato, in pratica, a poche ore di distanza: inizio-vita, fine-vita… il vertice dello Stato francese pone il segno della Morte sui due confini dell’esistenza umana. Interessante.   La questione è che, se ha il coraggio di uscire dal settore – la Bioetica, le cose di «politica interna», le cose «religiose» – e si guarda al quadro più ampio, troviamo subito anche il terzo inchino di Macron: con una inquietante insistenza, ha ripetuto l’opzione di avere in Ucraina truppe NATO pronte a combattere con la Russia.   Quest’ultima uscita del presidente è particolarmente scioccante. La Francia, lo sappiamo bene, ha qualche problema con la Russia, che le ha soffiato una buona porzione di quell’Africa francofona che non ne può più di Parigi al punto da accusarla di essere dietro al terrorismo islamico che insanguina la regione. Tuttavia, in superficie, almeno a inizio conflitto ucraino nel 2022, i rapporti non sembravano tesi fino all’interruzione: anzi, ricorderete come anche Macron, come Scholz e altri, fece un giro a Mosca per ritrovarsi a parlare con Putin dall’altra parte di quel lungo tavolone del Cremlino…   La chiamata di Macron per la presenza militare atlantica in Ucraina ha spiazzato perfino i tedeschi, zeloti antirussi, che si sono smarcati, anche con toni bruschi, così come ha fatto il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto. Nonostante la discordia degli alleati europei, Emmanuel è andato avanti, sottolineando che lui intendeva davvero quello che aveva detto.   È una prospettiva davvero paurosa. Macron sa che stiamo parlando di una linea rossa che porta verso l’escalation nucleare? La Russia, secondo la sua dottrina atomica, può utilizzare i suoi ordigni apocalittici nel caso sia minacciata l’esistenza del suo Stato; la presenza occidentale in Ucraina, con l’installazione di missili NATO che possono colpire con facilità le città le russe (di fatto, già lo fanno) potrebbe rientrare in questo tipo di pericolo, anzi a pensarci bene è esattamente il motivo per cui Putin ha avviato l’Operazione Militare Speciale. E che dire del fatto che in Russia qualche analista ha proposto, apertis verbis, la nuclearizzazione di città europee come soluzione al conflitto in corso?   Macron, certamente, lo sa: perché egli, ricordiamolo sempre, dispone di armi atomiche.   Aborto, eutanasia, guerra nucleare… tutto evocato nel giro di poche ore. Non ho sentito nessuno dare una spiegazione credibile di questa mostruosa, repentina deriva. Per cui, ci provo io – avvisando che per alcuni lettori si può trattare di una lettura di fantascienza; altri invece, possono cercare di guardare con la luce della Fede.

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Chi scrive crede che vi sia un’unica economia dell’universo, basata sulla sua sostanza più importante: la vita umana. Non è il danaro, non è la materia, non è l’energia che sta al centro del Creato. È la continuazione del Creatore, la sua riproduzione in creature fatte a sua immagine e somiglianza: l’Imago Dei.   Per un cristiano, si tratta di un discorso di logica stringente. Cosa l’autore dell’Universo ha di più prezioso dei suoi figli? Cosa può essere più importante per un Padre?   Ne risulta che chi il Padre lo vuole combattere, lo fa cercando di diminuire, eliminare quanto Egli ha di più caro. Il nemico di Dio deve ridurre sul pianeta l’Imago Dei, e con qualsiasi mezzo a sua disposizione. È la sua missione, la sua vocazione, è una sua necessità.   È l’inversione totale del Cristianesimo, e nello specifico della Santa Messa, se volete. Invece che il sacrificio di Dio per l’uomo, egli per negare il Padre deve far sì che l’umanità venga sacrificata.   L’economia del Male è sempre in movimento. Qualcuno vi avrà detto che dopo la Seconda Guerra Mondiale la Terra, in fin dei conti, ha vissuto un periodo di pace, almeno in Europa. Questa è la storia ufficiale, la storia visibile, fatta con numeri e statistiche fallaci, non basate sull’unica cosa che conta davvero, cioè sul primato della vita umana.   In realtà, il calcolo da fare è un altro. I milioni di sacrifici delle guerre globale non sono spariti, hanno semplicemente mutato forma, moltiplicando il numero delle morti, diffondendosi ovunque, ottenendo perfino la schermatura della legge. La Seconda Guerra Mondiale ha fatto forse 68 milioni di morti. Aborto e fecondazione in vitro, secondo un numero che circolava già lustri fa, ne hanno prodotti almeno un miliardo. Un miliardo.   Semplicemente, il sacrificio umano massivo si è spostato dalla trincea al grembo materno, dal campo di battaglia al reparto di ospedale, dalla città bombardata alla clinica dei bambini in provetta.   Pensateci, cristiani e non: abbiamo, quindi, avuto davvero decenni di pace? I nemici di Dio, quale situazione preferiscono? Quanto per loro è importante che il mondo moderno, che hanno certamente contribuito a progettare, continui ad avanzare secondo la linea delle democrazie «laiche»?   È a questo punto che bisogna considerare che essi da qualche parte si mettono pure a fare i conti. Esiste, cioè, un computo di Satana.

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Secondo un naturale principio economico, il numero delle vite umane sacrificate non può diminuire, deve imperativamente aumentare, come ogni azienda che si rispetti. E se c’è un calo, allora bisogna correre ai ripari. E un calo, visti i recenti sviluppi, potrebbe esserci stato.   Sappiamo che negli Stati Uniti nel 2021 vi sono stati 625.978 aborti registrati in 46 Stati più il distretto della capitale Washington. Rispetto al 2020, un incremento dello 0,6%. Più o meno, un bambino americano ogni cinque viene ucciso. Anche in Italia la ratio è più o meno quella: mediamente mezzo milione di nascite all’anno (numero, come sappiamo, in caduta libera), e un centinaio di migliaia di aborti.   Tale cifra è ora da mettere in discussione: con la sentenza della Corte Suprema Dobbs v. Jackson, che de-federalizza l’aborto, negandone di fatto lo status di diritto (l’esatto contrario di quanto appena fatto da Macron…) quantità di Stati americani a maggioranza conservatrice hanno iniziato a porre restrizioni sulle interruzioni di gravidanza.   Secondo alcune stime, nei primi due mesi dopo la sentenza vi sarebbero stati 10.670 aborti in meno rispetto al periodo precedente a Dobbs. Non abbiamo, al momento, un dato di questi due anni. Certo, i numeri dell’aborto non sono crollati: molte donne vanno ad abortire in un altro Stato, altre assumono le RU486 che ora si fanno arrivare comodamente a casa, con enti che hanno giurato di offrire, magari con la benedizione di Big Pharma, il servizio di pillola della morte spedita via posta nel nome del «diritto delle donne» (donne adulte: le bambine nel ventre della loro madre vengono invece uccise ed espulse nel water per finire poi a farsi divorare nelle fogne da topi, rane, pesci, insetti). Tuttavia, un calo è piuttosto prevedibile.   C’è di più: come aveva lasciato trasparire l’anziano giudice della Corte Suprema Clarence Thomas – il nero, cresciuto cattolico, fautore della legge naturale – la sentenza Dobbs avrebbe riaperto i giochi anche per altre questioni, come la fecondazione in vitro. Detto, fatto: poche settimane fa è arrivata la sentenza dell’Alabama che considera gli embrioni crioconservati come «bambini». Alcune cliniche di riproduzione artificiale, come abbiamo riportato su Renovatio 21, hanno già chiuso i battenti temendo la catastrofe legale: se gli embrioni che fanno in provetta sono persone, quanti omicidi commettono ogni singolo giorno? Tale logica fa di ogni medico esperto di FIVET un Pol Pot, o peggio.   Ci stiamo ancora stropicciando gli occhi per questa cosa: dopo anni in cui abbiamo combattuto in solitaria – perché il mondo pro-life italiano è in massima parte ebete, o venduto, come lo sono i padroni con lo zucchetto – la battaglia contro la strage dell’in vitro (che, in Italia, è già maggiore di quella della 194), assistere a quello che sta accadendo richiede il darsi dei pizzicotti. Sta cascando giù, senza che nemmeno vi sia stata fatta un’opposizione popolare seria, anche la provetta?   Forse sì. E quindi, immaginate che l’ulteriore picchiata del computo che potrebbe includere anche le vite prodotte e scartate in massa nei laboratori per le coppiette borghesi.

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Il conto infernale potrebbe cominciare a non tornare. Urge quindi una manovra manageriale decisa. Se si perde un cliente, si cerca di fare quadrare i conti aumentando il prezzo dei clienti rimasti; se si smarriscono dei canali di vendita, si aumenta l’afflusso di scambi in quelli esistenti (magari in mercati di altri Paesi, tipo la Francia, per esempio), oppure se ne aprono di nuovi.   La guerra Ucraina è un nuovo canale di morte che hanno voluto aprire più o meno in concomitanza con il calo degli embrioni sacrificati in America. Qualcuno racconta che i ragazzi ucraini massacrati sarebbero 400 mila, magari 500 mila, quelli russi forse sono 100, forse 200, forse di più. Lo vedete da voi: non ci allontaniamo da quella cifra scritta più sopra, il numero totale di bambini uccisi, numero che è ora in discussione. In queste cose, abbiamo notato negli anni, c’è spesso una paurosa simmetria: si raccontava, ancora lustri fa, che in Italia dal 1978 c’erano stati 6 milioni di bambini abortiti, e al contempo si diceva che gli immigrati giunti nel nostro Paese erano… 6 milioni.   (In realtà crediamo che i bimbi sacrificati, specie con la provetta ora a carico dello Stato grazie alla Lorenzin, siano molti di più – al contempo pensiamo che anche gli stranieri che hanno invaso le nostre città siano in totale molto più di sei milioni: alla fine, la simmetria in qualche modo rimane)   Il lettore può aver capito dove sto andando a parare.   Un qualche «manager» ha detto al francese che deve eseguire il programma, perché i conti devono tornare? Qualcuno sta spingendo per una frettolosa legalizzazione della Necrocultura temendo che l’azienda del sacrificio umano possa andare in perdita?   La multinazionale del Male pare non essersi accontenta di aver ribaltato, in Francia, quanto pare stia accadendo in America. Accecata dalla paura di un crollo, perde la testa, e si lancia in un investimento all-in, prendere o lasciare: la guerra termonucleare… Il loro uomo ripete a pappagallo, mischia gli ingredienti esplosivi: NATO, Ucraina, Russia… E che significato possono avere simili dichiarazioni se non lo spalancarsi di uno scenario di distruzione atomica, cioè di sacrificio umano totale e finale?   Potete pensarla come volete: io dell’ora presente, del concentrato di Cultura della Morte che stanno producendo, mi son fatto questa idea. E adesso, con la Francia che ribolle per la storia di Brigitte Macron presunta transessuale (!), mi vengono ancora più le vertigini. Ma cosa stanno dicendo, veramente, quelli che sostengono la tesi per cui la moglie di Macron – quella che, 24 anni in più, si innamorò di lui quando questi aveva 14, 15, 16, 17 anni, a seconda dell’articolo che leggete – sia in realtà un uomo?   Vogliono suggerire che in cima ad uno Stato con potenza nucleare hanno messo una vittima, con a suo fianco il carnefice, di uno degli ultimi tabù rimasti?   Cosa vogliono insinuare, che quella relazione tra vittima e carnefice può essere intronizzata?   E quelli che mostrano le foto (sono ritoccate? Diteci di sì) con il figlio di lei che somiglierebbe al presidente, quale quadro stanno suscitando?   Anche questa storia, allucinante e letteralmente incredibile (lo ammetto, quando emerse due anni fa la querela della première dame, ridacchiai: ma chi può dare retta ad una panzana cospirazionista simile!) capita nella grande accelerazione della Necrocultura in Francia in questi giorni.   Aborto, eutanasia, provetta, transessualismo, pedofilia, guerra atomica. Il disegno che dobbiamo imparare a vedere non è più di uno.   C’è un’economia precisa che informa tanta parte della nostra dimensione, che è quella della lotta all’Imago Dei. Sapete perfettamente chi, sin dal principio, la sta operando.   Realizziamo una volta per tutte che cosa essi vogliono: manipolare, umiliare, sprecare, cancellare la vita umana. Tutto ciò che stiamo vivendo ce ne dà prova quotidiana, e lo Stato moderno stesso pare essere mutato in una pura macchina di morte, in un sistema che deve garantire la nostra sofferenza e la nostra eliminazione.   La Vita: non c’è altro che conta davvero nell’Universo. Preghiamo affinché presso le nazioni terrestri sorga una forza che faccia di questa meraviglia miracolosa il suo fine ultimo, che faccia della difesa e moltiplicazione dell’esistenza umana la sua ragione di esistere – e di combattere.   Tutto il resto, davvero, non entra nel computo.   Roberto Dal Bosco

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Necrocultura

«Il Grande Reset è sterminio». Mons. Carlo Maria Viganò parla alla Prima Giornata della Memoria dell’Olocausto Sanitario

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Renovatio 21 ripubblica il messaggio di monsignor Carlo Maria Viganò alla Prima Giornata della Memoria dell’Olocausto Sanitario «per non dimenticare le vittime sacrificate in nome del COVID e quelle del genocidio vaccinale». Le opinioni degli scritti pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

Cari Amici,

 

accolgo volentieri l’invito del prof. Massimo Citro della Riva a rivolgere il mio saluto ai partecipanti al Giorno della Memoria dell’Olocausto Sanitario.

 

Sapete bene che non ho mai risparmiato i miei interventi sin dall’inizio della farsa psicopandemica, e che la mia denuncia – sin dal maggio del 2020 – ha anticipato tutto ciò che in questi quattro anni è emerso circa la criminale gestione di questo esperimento di ingegneria sociale di matrice neomalthusiana.

 

Quello che oggi appare in tutta la sua evidenza è il piano eversivo di un colpo di stato globale, volto alla decimazione della popolazione mondiale e alla riduzione in schiavitù dei superstiti.

 

Le pressioni per l’approvazione del Trattato pandemico dell’OMS e per il passaporto sanitario – a cui si affianca l’attivazione del portafoglio digitale – dimostrano che gli autori di questo golpe non hanno alcuna intenzione di desistere dai loro propositi criminali, se non dinanzi ad una opposizione ferma e determinata da parte della popolazione e di quei pochi suoi rappresentanti non venduti al World Economic Forum, che coraggiosamente non vengono meno ai loro doveri.

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Abbiamo visto la falsa chiesa bergogliana totalmente asservita alla terapia genica, per la cui produzione sono stati usati feti abortivi.

 

Abbiamo visto medici e paramedici uccidere fragili e anziani nelle terapie intensive, mediante l’uso di anestetici. Abbiamo visto governanti, magistrati e forze di polizia scatenarsi un una criminalizzazione inaudita di chi non si è lasciato «marchiare».

 

Sappiamo chi vi sia dietro costoro, chi li paga, chi li ricatta: i loro nomi sono ben noti. Questi assassini si troveranno presto a rispondere dei loro crimini, se non dinanzi al tribunale del mondo di sicuro davanti a Dio, che essi odiano e al Quale vorrebbero sostituirsi, in un folle delirio di onnipotenza che è inesorabile preludio di eterna disfatta.

 

I figli delle tenebre, i cospiratori del World Economic Forum e della cabala globalista vogliono instaurare in terra il regno dell’Anticristo, quale oscena contraffazione del regno di Cristo Nostro Signore.

 

Guardate la loro opera: solo menzogna, inganno, orrore, peccato, vizio, violenza, mostruosità. E sempre per un prezzo, perché tutto quello che fanno è oggetto di scambio, di commercio: si paga per aver figli, si paga per ucciderli, si paga per venderne gli organi, si paga per abusare di loro, si paga per imporre terapie letali, si paga per vivere e per morire, si paga per le menzogne dei media e per le oscenità di internet, si paga il simulacro dell’amore e dell’amicizia, si paga la chimera di un’eternità digitale.

 

Si paga anche per finire all’inferno, per dannarsi l’anima. Mentre nelle cose di Dio tutto è gratuito, è frutto di carità, di generosità, di magnificenza.

 

Voi giustamente denunciate l’olocausto sanitario: con questo termine mettete in evidenza da un lato l’estensione del crimine commesso dai servi dell’OMS, e dall’altro la volontà di «sacrificare» milioni vittime al Moloch globalista.

 

Non perdete di vista questo elemento fondamentale: lo sterminio – con modalità non dissimili da quelli che i regimi totalitari del secolo scorso hanno provocato – ci mostra l’aspetto rituale del Great Reset e svela la cultura di morte di chi lo promuove.

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Morte di bambini nel ventre materno; morte di malati e anziani negli ospedali; morte di giovani strappati alla vita dalla droga; morte della famiglia in nome delle perversioni e dei tradimenti; morte della bellezza, del sapere, della scienza. Una morte che colpisce non solo il corpo, ma anche l’anima, uccidendo in essa la fiamma della speranza. Ed è significativo che chi nega l’esistenza di un inferno ultraterreno sembra voler far di tutto per ricrearlo su questa terra, quasi a vendicarsi con noi per il destino che attende, inesorabile, questi assassini psicopatici.

 

Proseguite dunque nel vostro coraggioso impegno, ma non perdete mai di vista il quadro complessivo di questa battaglia epocale, in cui le forze del Bene e quelle del Male si apprestano ad uno scontro decisivo. È importante comprendere che la farsa psicopandemica è stata soltanto uno dei mezzi di imposizione di questo piano infernale, e che ad essa si affiancano altre minacce che seguono lo stesso copione sotto la medesima regia. Mostrate questa coerenza dell’insieme e anche i più distratti capiranno e si ribelleranno a ciò che viene loro imposto con la frode e la violenza.

 

La verità vi farà liberi, ha detto Nostro Signore. Il Quale ha detto di Sé: Io sono la Via, la Verità, la Vita. È solo la Verità di Cristo che ci può liberare dalle catene di menzogna e falsità del nemico del genere umano.

 

Combattete dunque questa battaglia nella consapevolezza che il vostro e nostro avversario potrà essere sconfitto solo con le armi della Verità.

 

Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene, ci esorta San Paolo.

 

Agite con libertà nell’alveo del bene e il Signore benedirà il vostro impegno, come sempre ha fatto nel corso della Storia con coloro che Lo amano e obbediscono ai Suoi Comandamenti. Se cedete su questo, presterete il fianco al nemico, vanificando ogni vostro sforzo.

 

E ricordate le parole del Signore: Non abbiate paura, Io ho vinto il mondo.

 

Vi benedico di cuore.

 

+ Carlo Maria Viganò

Arcivescovo

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Renovatio 21 offre questo testo di Monsignor Viganò per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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