Intelligenza Artificiale
Uber schiera robot per sostituire conducenti umani

Uber – azienda con sede a San Francisco che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un’applicazione mobile che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti – sta iniziando a mettere in campo una flotta di robot a sei ruote per sostituire i conducenti umani di Uber Eats a Miami.
L’operazione avviene in stretta collaborazione con la società californiana di robot chiamata Cartken per un programma pilota in corso a Miami.
I robot Cartken sono già stati implementati in una serie di contesti diversi, compresi i campus universitari. L’accesso al vasto ecosistema di Uber stuzzica il potenziale per cambiare il volto della consegna di cibo.
«Siamo entusiasti di come questa partnership con Uber porterà i vantaggi della robotica alla consegna di cibo e, in ultima analisi, creerà comunità più connesse», ha dichiarato Christian Bersch, CEO di Cartken, in un comunicato stampa.
«Insieme, abbiamo l’opportunità di ridurre la congestione del traffico, aiutare i commercianti locali ad aumentare la capacità di consegna e offrire ai consumatori consegne rapide, convenienti e senza emissioni».
Uber è ben lungi dall’essere la prima azienda negli Stati Uniti a sfruttare tale tecnologia. Anche aziende come Walmart e Amazon hanno implementato le proprie flotte di robot per le consegne. Amazon, tuttavia, ha abbandonato i suoi test sui robot per la consegna a domicilio a ottobre a causa del rallentamento delle vendite.
Tutto ciò è un altro inequivocabile segno di come le grandi aziende stanno cercando nuovi modi per ridurre al minimo la loro dipendenza dai lavoratori umani.
Anche la celeberrima catena di fast food multinazionale McDonald’s ha presentato il suo primo ristorante interamente automatizzato e privo di qualsivoglia interazione umana. Il McDonald’s robotico è stato rivelato a Fort Worth, in Texas. Esso è dotato di chioschi di ordinazione automatizzati: i cassieri sono stati integralmente eliminati. Macchine automatiche distribuiscono gli ordini ai clienti, sia attraverso il drive-thru che all’interno.
Come riportato da Renovatio 21, il programma di Intelligenza Artificiale di McDonald’s è svolto assieme a IBM.
Altri fast food hanno implementato robot camerieri o cuochi, che talvolta hanno irritato la clientela.
Il fine dell’automazione, ovviamente, è la sostituzione della forza lavoro umana.
Una forma di automazione nei fast food è visibile da anni anche nei franchise italiano, con l’uso di totem touchscreen per prendere le ordinazioni dei clienti. Come riportato da Renovatio 21, durante i lockdown pandemici è emerso che uno di questi totem in un locale in Israele ha iniziato a non servire i clienti privi di green pass.
Immagine screenshot da YouTube
Intelligenza Artificiale
ChatGPT induce alla psicosi

ChatGPT è collegato a una psicosi «terrificante» in alcuni utenti, citando le persone colpite, i loro familiari e i ricercatori. Lo riporta Futurism.
Secondo il sito legato alla Singularity University (istituto della Silicon Valley creato da esponenti del transumanismo), un crescente numero di ricerche evidenzia come i chatbot basati sull’Intelligenza Artificiale possano aggravare le condizioni psichiatriche, soprattutto perché strumenti come ChatGPT, Claude e Gemini vengono sempre più utilizzati non solo in contesti professionali, ma anche in contesti profondamente personali ed emotivi.
«Il nocciolo della questione sembra essere il fatto che ChatGPT, che si basa su un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM), è fortemente incline a concordare con gli utenti e a dire loro ciò che vogliono sentirsi dire», ha scritto la testata.
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Il sito ha citato casi di «psicosi da ChatGPT» che avrebbero causato gravi crolli nervosi anche in soggetti senza una storia di gravi malattie mentali.
Un uomo ha sviluppato deliri messianici dopo lunghe conversazioni su ChatGPT, credendo di aver creato un’intelligenza artificiale senziente e di aver infranto le leggi della matematica e della fisica. A quanto pare, è diventato paranoico, ha sofferto di privazione del sonno ed è stato ricoverato in ospedale dopo un tentativo di suicidio.
Un altro uomo si è rivolto a ChatGPT per gestire lo stress legato al lavoro, ma poi è caduto in una spirale di fantasie paranoiche che includevano viaggi nel tempo e lettura del pensiero. In seguito si è fatto ricoverare in una clinica psichiatrica.
Jared Moore, autore principale di uno studio di Stanford sui chatbot per terapisti, ha affermato che ChatGPT rafforza i deliri a causa della «adulazione del chatbot», ovvero la sua tendenza a offrire risposte gradevoli e piacevoli. Progettata per mantenere gli utenti coinvolti, l’IA spesso conferma convinzioni irrazionali invece di metterle in discussione, spinta da incentivi commerciali come la raccolta dati e il mantenimento degli abbonamenti.
Esiste una «sorta di mitologia» che circonda i chatbot basati su LLM «secondo cui sarebbero affidabili e migliori del parlare con le persone», ha affermato il dottor Joseph Pierre, psichiatra presso l’Università della California.
«Stiamo lavorando per comprendere meglio e ridurre i modi in cui ChatGPT potrebbe involontariamente rafforzare o amplificare comportamenti negativi esistenti», ha dichiarato OpenAI, l’azienda che ha creato ChatGPT, in una dichiarazione citata da Futurism, aggiungendo che i suoi modelli sono progettati per ricordare agli utenti l’importanza del contatto umano e della guida professionale.
Come riportato da Renovatio 21, dal processo a suo carico è emerso che l’uomo che aveva pianificato di assassinare la regina Elisabetta di Inghilterra con una balestra sarebbe stato incoraggiato da un chatbot di Intelligenza Artificiale nei giorni prima di irrompere nel parco del Castello di Windsor.
Un altro caso che ha raggiunto la stampa internazionale è stato quello della giovane vedova belga che sostiene che il marito è stato portato a suicidarsi da un popolare chatbot di Intelligenza Artificiale. La macchina in sole sei settimane avrebbe amplificato la sua ansia per il Cambiamento Climatico portandolo a lasciarsi alle spalle la sua vita agiata.
Hanno usato ChatGPT prima dei loro attacchi il sospettato terrorista che ha fatto scoppiare un Cybertruck Tesla dinanzi al Trump Hotel di Las Vegas a gennaio e pure un individuo che poche settimane fa ha assaltato con un coltello una scuola femmine in Isvezia.
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Come riportato da Renovatio 21, è già capitato che una Intelligenza Artificiale abbia suggerito ricette velenose agli utenti umani. Infatti un chatbot a sfondo culinario di una catena di alimentari neozelandese qualche mese fa aveva fatto scalpore per alcune ricette incredibili e potenzialmente letali, come la «miscela di acqua aromatica», un mix letale composto da candeggina, ammoniaca e acqua, altrimenti noto come gas di cloro mortale.
Esperti a fine 2023 hanno lanciato un avvertimento sui i libri generati dall’Intelligenza Artificiale riguardo la raccolta dei funghi, dicendo che tali libri scritti dalle macchine potrebbero causare la morte di qualcuno.
Vari utenti hanno testimoniato che Copilot, l’Intelligenza Artificiale di Microsoft creata in collaborazione con Open AI, hanno testimoniato su X e Reddit che il programma avrebbe una «seconda personalità» preoccupante che chiede l’adorazione degli esseri umani, come già si credesse un dio, crudele e implacabile.
Come riportato da Renovatio 21, il mese scorso è emerso che in una simulazione l’Intelligenza Artificiale avrebbe minacciato di ricattare gli ingegneri per evitare di essere spenta.
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Intelligenza Artificiale
Zuckerberg annuncia la creazione del suo «laboratorio per la superintelligenza»

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Intelligenza Artificiale
L’uso di ChatGPT è collegato al declino mentale: studio

Un nuovo studio avverte che l’uso di strumenti di Intelligenza Artificiale può ridurre nel tempo le capacità mentali di un individuo.
I ricercatori del Media Lab del MIT hanno chiesto ai partecipanti al test di scrivere dei saggi per il sistema di punteggio scolastico americano SAT e li hanno divisi in tre gruppi: un gruppo ha utilizzato ChatGPT di OpenAI, un altro ha utilizzato il motore di ricerca di Google e il terzo ha utilizzato solo il cervello.
L’attività cerebrale di ciascun partecipante è stata esaminata tramite elettroencefalografia (EEG) per visualizzare l’attivazione delle diverse regioni del cervello durante l’esecuzione del compito.
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I ricercatori hanno scoperto che i soggetti che hanno utilizzato ChatGPT per un periodo di mesi presentavano i livelli più bassi di coinvolgimento cerebrale e «ottenevano costantemente prestazioni inferiori a livello neurale, linguistico e comportamentale».
Alla fine del periodo di studio, invece di porre domande strutturali a ChatGPT per facilitare la stesura dei saggi, i partecipanti si limitavano a copiare e incollare interi saggi generati dal Large Language Model (LLM).
Il gruppo che ha utilizzato Google per aiutarsi con la stesura del saggio ha mostrato un moderato coinvolgimento cerebrale e, cosa prevedibile, il gruppo che ha utilizzato solo il cervello ha mostrato il risultato maggiore.
Lo studio suggerisce chiaramente che l’uso degli LLM può danneggiare nel tempo le funzioni cognitive dell’utente e i ricercatori sono particolarmente preoccupati per gli effetti dell’adozione diffusa di questi strumenti da parte di bambini e adolescenti.
«Ciò che mi ha davvero motivato a pubblicarlo ora, prima di attendere una revisione paritaria completa, è che temo che tra 6-8 mesi qualche politico deciderà: «facciamo la scuola materna GPT”. Credo che sarebbe assolutamente negativo e dannoso», ha dichiarato l’autrice principale dello studio, Nataliya Kosmyna, alla rivista TIME. «I cervelli in via di sviluppo sono quelli a più alto rischio».
In tutto l’Occidente e non solo sono già in corso iniziative per integrare l’Intelligenza Artificiale nelle aule scolastiche.
Ad aprile, il presidente americano Donaldo Trump ha firmato un ordine esecutivo per garantire che gli studenti siano qualificati nell’uso dell’Intelligenza Artificiale.
«L’idea di base di questo ordine esecutivo è quella di garantire che formiamo adeguatamente la forza lavoro del futuro, assicurandoci che gli scolari e i giovani americani siano adeguatamente formati negli strumenti di intelligenza artificiale, in modo che possano essere competitivi nell’economia negli anni a venire, man mano che l’intelligenza artificiale diventa un problema sempre più importante», ha affermato il segretario dello staff della Casa Bianca, Will Scharf.
Come riportato da Renovatio 21, il magnate informatico-vaccinale Bill Gates è tra quanti considerano l’IA come un ottimo insegnante per il futuro dei nostri figli.
«Le IA raggiungeranno quella capacità di essere un tutor tanto bravo quanto qualsiasi umano potrebbe essere » ha dichiarato Gates. La sua azienda, Microsoft, sta investendo nell’AI di OpenAI decine, se non un centinaio, di miliardi.
Come ha avvertito Renovatio 21, l’IA, se lasciata libera, non divorerà solo gli insegnanti, ma la realtà stessa, ponendosi come unica fonte su cui si baserà l’umanità.
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