Connettiti con Renovato 21

Intelligenza Artificiale

Ulteriori robocani armati sul mercato

Pubblicato

il

Sulla stampa internazionale, e pure in quella italiana, ha fatto breccia il tema dei robocani armati.

 

Si tratta di un argomento che il lettore di Renovatio 21 conosce bene, così come una delle società coinvolte, la statunitense Ghost Robotics.

 

Ad una convention annuale dell’esercito americano la società assieme ad un’altra azienda chiamata SWORD International avrebbe presentato uno Special Purpose Unmanned Rifle (SPUR), un fucile Creedmoor da 6,5 mm prodotto SWORD montato su robocane modello Q-UGV.

 

Il quadrupede robotico assassino è remotato da un operatore: in pratica, un fucile ambulante, comandato a distanza. Un drone killer su quattro zampe.

 

I Q-UGV sono già in dotazione presso il 325° Squadrone delle Forze di Sicurezza dell’Aviazione USA di stanza alla base di Tyndall in Florida. Altre unità militari li starebbero sperimentando.

 

 

I dettagli riguardo munizioni e configurazioni dell’arma non sono noti. Ghost Robotic ha spiegato che lo SPUR può essere istruito da remoto a ricaricare una volta, a svuotare la camera e a mettere al sicuro la pistola. Secondo quanto dichiarato dall’azienda, lo SPUR sarebbe in grado di sparare con precisione fino a 1200 metri di distanza. Le zampe robotiche danno al sistema una grande capacità di stabilizzazione del tiro.

 

Il robocane sarebbe in grado di proseguire la missione anche qualora alcuni sensori fossero messi fuori uso. «Lo stiamo calibrando per renderlo simile a un mammifero. Lo testiamo salire le scale, camminare o correre con tutti i sensori spenti. Va avanti a sensazioni, è completamente cieco. È un test utile perché il robot deve poter funzionare il 99,99% delle volte, anche se qualcun altro lo sabota»,

 

Il modulo SPUR ha un sistema di puntamento per bersagli disposto sopra l’arma. Nei test condotti dai militari USA è stata usata un’app di controllo chiamata Android Team Awareness Kit (ATAK), un’applicazione che gira su tablet e device simili. L’aviazione USA avrebbe poi discusso ddella possibilità di centralizzare il controllo del Q-UGV presso strutture di comando, utilizzando caschi da realtà virtuale..

 

Secondo quanto dichiarato, lo SPUR si servirebbe di decisioni autonome solo per rilevare e bloccare minacce; è stato assicurato che un operatore umano dovrebbe sempre approvare prima di iniziare a sparare.

 

I robocani saranno in grado penetrare e colpire in situazioni dove gli esseri umani non possono operare. Si tratta di una ulteriore svolta verso la robotizzazione della guerra.

 

«Questi cani saranno un paio di occhi e orecchie in più, e intanto elaboreranno grandi quantità di dati in posizioni strategiche in tutta la base aeronautica di Tyndall» ha detto il maggiore dell’aeronautica Jordan Criss, capo del 325° squadrone delle forze di sicurezza. «Porteranno un enorme miglioramento ai nnostri difensori e consentiranno flessibilità nel distacco e nella risposta del nostro personale».

 

Renovatio 21 aveva parlato dell’armamento dei robocani ancora un anno fa.

 

Roboquadrupedi militari sono in produzione ovunque.

 

I cinesi producono lo «yak meccanico» per la guerra in Himalaya, più un’altra serie di automi armati posti al confine con l’India. Un video con un robocane armato portato in cima ad un palazzo da un drone è apparso nel web cinese il mese scorso.

 

Al recente Forum militare di Mosca di due mesi fa erano visibili robocani dotati di bazooka.

 

Boston Dynamics, la prima società a concepire e produrre robocani, ha giurato che non ne farà delle versioni armate. Tuttavie, versioni non-armate dei robocani sono utilizzate già dalle forze dell’Ordine in USA, dai pompieri di Nuova York alla polizia, che li ha utilizzati in alcuni raid.

 

Sull’uso dei Terminator Dogs ai confini con il Messico vi è polemica, perché c’è chi ritiene che il loro uso spaventa gli immigrati spingendoli verso sentieri dove poi incontrano la morte.

 

Come visto in immagini scioccanti della scorsa primavera, i robocani abbiano pattugliato le strade di Shanghai durante il colossale lockdown della scorsa primavera, dove per sorvegliare e punire i 26 milioni di abitanti usarono, oltre agli androidi quadrupedi, anche droni che volevano tra i palazzi ripetendo frasi come «contieni la sete di libertà del tuo spirito».

 

Infine, Renovatio 21 segnala che quest’anno essi stono stati mandati in giro per la campagna umbra.

 

Come riportato da Renovatio 21, lo scrittore Douglas Rushkoff ha parlato, raccontando un episodio personale di quando era stato chiamato per un talk ad un consesso di miliardari, come l‘élite si stia interessando della possibilità di attorniarsi di robot killer per mantenere il potere anche in caso il danaro (cioè, l’unica cosa che hanno) perda completamente di valore durante il collasso della civiltà.

 

 

 

 

Immagine da Twitter

 

 

 

Continua a leggere

Intelligenza Artificiale

Bill Gates vuole una censura AI in tempo reale per la «disinformazione» sui vaccini

Pubblicato

il

Da

Il fondatore di Microsoft Bill Gates, nell’ambito della missione della Fondazione Gates, sta continuato la sua operazione massiva non solo per diffondere l’uso dei vaccini, ma anche per trovare nuove giustificazioni per imporli di fatto a chi è scettico o riluttante.

 

«Dovremmo avere libertà di parola, ma se inciti alla violenza, se fai in modo che le persone non prendano i vaccini, dove sono quei limiti che anche gli Stati Uniti dovrebbero avere delle regole? E poi se hai delle regole, quali sono?», ha detto Gates in una intervista per il canale americano CNBC.

 

L’oligarca durante la trasmissione è sembrato evasivo su quale potrebbe essere l’autorità per introdurre tali regole, tuttavia è parso chiaro che egli vuole la censura lanciata rapidamente. «Esiste un’Intelligenza Artificiale che codifica quelle regole perché hai miliardi di attività e se te ne accorgi un giorno dopo, il danno è fatto», ha detto.

 

Aiuta Renovatio 21

Il Gates pare impegnato in un tour stampa per promuovere una docuserie di Netflix in cinque episodi intitolata «What’s Next? The Future With Bill Gates», cioè «Cosa viene dopo? Il futuro con Bill Gates». Sì, il sistema di intrattenimento, ancora una volta, si rivela solo uno strumento di propaganda della narrazione dell’oligarcato mondiale, con protagonisti, a questo punto, persino gli stessi oligarchi.

 

Come riportato da Renovatio 21, Gates altre volte aveva parlato apertamente di una censura internet agita in real-time persino sulle app di messaggistica privata: due anni fa disse che bisogna inventare «qualcosa» contro la «misinformazione medica».

 

Secondo rivelazioni, un tentativo da parte della Casa Bianca di censurare i messaggi dei vaccino-scettici su Whatsapp sarebbe stato provato durante il biennio pandemico.

 

A inizio anno l’uomo Microsoft, che ha investito decine di miliardi in OpenAI, ha dichiarato che l’Intelligenza Artificiale salverà la democrazia.

 

Gates si è quindi rifiutato di firmare una moratoria lanciata esperti e tecnologi per limitare il rischio che l’IA può porre per la umanità.

 

Tre mesi fa Elon Musk ha dichiarato che i Gates potrebbero portare alla «rovina della civiltà occidentale».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da Twitter

Continua a leggere

Intelligenza Artificiale

Il Vaticano chiede una moratoria per le armi autonome

Pubblicato

il

Da

Il Vaticano ha espresso la sua posizione riguardo i robot killer, una delle nuove frontiere tecnologiche della guerra moderna.   Per il Sacro Palazzo vi è «massima urgenza» per creare «solido strumento giuridicamente vincolante» che metta al bando le cosiddette «armi autonome letali», chiedendo di «stabilire una moratoria immediata sulla loro sviluppo e utilizzo». Lo riporta Vatican News.   È quanto espresso dall’arcivescovo Ettore Balestrero, osservatore permanente della Santa Sede all’ONU a Ginevra, intervenendo drante la seconda sessione del Gruppo di EspertiGovernativi (GGE) celebrato dal 26 al 30 agosto riguardante le nuove tecnologie dei sistemi d’arma autonomi letali (acronimo anglico LAWS).

Iscriviti al canale Telegram

Monsignor Balestrero ha citato le parole di papa Francesco ai leader G7 riuniti in Puglia lo scorso giugno sull’AI, ricordando che il pontefice li ha esortati a «riconsiderare lo sviluppo e l’uso di dispositivi come le cosiddette “armi autonome letali” e, infine, a vietarne l’uso. Ciò parte da un impegno efficace e concreto per introdurre un controllo umano sempre maggiore e adeguato. Nessuna macchina dovrebbe mai scegliere di togliere la vita a un essere umano».   Per Balestreto, le zone di battaglia odierne stanno «diventando anche terreni di prova per armi sempre più sofisticate».   La Santa Sede, ha continuato il monsignore, approva e sostiene l’approccio del Gruppo di esperti «all’analisi delle potenziali funzioni e degli aspetti tecnologici dei sistemi d’arma autonomi», chiedendo di individuare i sistemi «incompatibili con il diritto internazionale umanitario e altri obblighi internazionali esistenti» per poter stabilire un bando «tenendo conto di considerazioni etiche più ampie».   Per il Vaticano, ha sottolineato il Balestero, «i sistemi d’arma autonomi non possono essere considerati entità moralmente responsabili» a differenza dell’essere umano «possiede una capacità unica di giudizio morale e di presa di decisioni etiche che non può essere replicata da nessun insieme di algoritmi, non importa quanto complessi».   L’arcivescovo ha indicato la differenza tra «scelta» e «decisione» rifacendosi al discorso papale al G7 di Borgo Egnazia, dove si dichiarava che le macchine possono solo produrre scelte tecniche algoritmiche, mentre «l’essere umano, però, non solo sceglie, ma nel suo cuore è capace di decidere».   «Una decisione etica è quella che tiene conto non solo dei risultati di un’azione ma anche dei valori in gioco e dei doveri che essa comporta» continuava il papa in Puglia. Per tali motivi, l’arcivescovo ha sostenuto che la posizione del Vaticano è quella di «assicurare e salvaguardare uno spazio per un adeguato controllo umano sulle scelte effettuate dai programmi di intelligenza artificiale: da ciò dipende la stessa dignità umana».

Sostieni Renovatio 21

Balestrero ha parlato della crescente «consapevolezza delle preoccupazioni etiche sollevate dall’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale come arma». «Lo sviluppo di armi sempre più sofisticate non è certo la soluzione» ha dichiarato l’arcivescovo, ricordando che i benefici per l’umanità di ale progresso tecnico dipenderanno «dalla misura in cui tale progresso sarà accompagnato da un adeguato sviluppo di responsabilità e di valori che pongano i progressi tecnologici al servizio dello sviluppo umano integrale e del bene comune».   Come riportato da Renovatio 21, riflessioni partite da anni indicano le armi autonome come potenzialmente più destabilizzanti della armi nucleari.   La discussione per una moratoria contro le armi autonome va avanti da diversi anni. In particolare, in questi anni se ne è parlato facendo l’esempio degli slaughterbots, minidroni suicidi protagonisti di un filmato divenuto virale anni fa.  

Aiuta Renovatio 21

Come sa il nostro lettore, modelli di «slaugterbots» sono in preparazione ufficialmente in Australia come arma per respingere un’eventuale invasione da parte dell’Esercito di Liberazione del Popolo della Repubblica Popolare Cinese.   Anche in Cina stanno sperimentando sciami di microdroni in grado di dare la caccia agli esseri umani nella foresta.   Varie Nazioni si stanno muovendo verso i robot militari, per lo più incuranti di quanto sta cercando di elaborare l’ONU in fatto di limitazioni all’impiego di questi sistemi.   A fine 2022 i Paesi Bassi hanno schierato le loro prime armi autonome letali, secondo la rivista di questioni militari e di Intelligence Jane’s. Si tratta della prima volta che un esercito della NATO ha avviato prove operative con veicoli armati di terra senza pilota (UGV), cioè i «robot killer».   Una ricerca fatta dall’IPSOS assieme a Campaign to Stop Killer Robots ha raccolto l’opinione della popolazione di vari Paesi riguardo ad una possibile messa al bando dei robot impiegati militarmente.   Svezia (76%), Turchia (73%) e Ungheria (70%) hanno mostrato la più forte opposizione ai veicoli letali nel 2021. Nel frattempo, l’India ha mostrato di gran lunga il maggior sostegno, con il 56% della popolazione intervistata che ha risposto che o in qualche modo o ha fortemente sostenuto l’uso delle armi. Da notare che, come riportato da Renovatio 21, l’India ha al suo confine già dispiegate contro di sé armi robotiche cinesi.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
       
Continua a leggere

Intelligenza Artificiale

Ecco lo spaventoso robot umanoide alimentato dall’IA di OpenAI

Pubblicato

il

Da

Dopo l’annuncio della partnership con OpenAI, la startup tecnologica Figure lo scorso marzo ha pubblicato una nuova clip del suo robot umanoide, denominato Figure 01, che chiacchiera con un ingegnere mentre ripone i piatti.

 

«Vedo una mela rossa su un piatto al centro del tavolo, uno stendino con delle tazze e un piatto, e tu in piedi lì vicino con la mano sul tavolo», dice l’androide con una voce metallica, sfoggiando capacità di «ragionamento vocale» di OpenAI.

 

«Posso avere qualcosa da mangiare?» chiede il tester umano lì accanto.

 

«Certo», risponde l’automa porgendogli una mela rossa con estrema disinvoltura.

 

«Ti ho dato la mela perché è l’unico alimento commestibile che potevo offrirti dal tavolo», replica il robot quando gli è chiesto perché gli avesse dato la mela, inserendo un «uh» inquietantemente umano a metà frase.

Aiuta Renovatio 21

Sebbene l’azienda non abbia ancora annunciato un prodotto di consumo valido, questa dimostrazione dipinge una visione quasi distopica del prossimo futuro. È davvero questo l’aspetto che potrebbe avere un giorno l’interazione con un robot dotato di intelligenza artificiale che pulisce la tua casa o lava le tue stoviglie?

 

Nel febbraio scorso, Figure aveva annunciato di aver firmato un accordo con il produttore di ChatGPT, nella speranza di dare ai suoi futuri robotti la capacità di comprendere il linguaggio utilizzando l’intelligenza artificiale e di apprendere nuove competenze a un ritmo accelerato.

 

In altri video si è osservato Figure 01 utilizzare una macchina per il caffè, camminare, raccogliere oggetti e posizionarli su un nastro trasportatore.

 

Con l’ulteriore aiuto di OpenAI, Figure intende sviluppare «modelli di Intelligenza Artificiale di prossima generazione per robot umanoidi», consentendo loro di «elaborare e ragionare a partire dal linguaggio».

 

Anche il produttore di veicoli elettrici Tesla prevede di introdurre robot umanoidi per scopi interni a partire dal prossimo anno, con l’intenzione di estenderne la produzione entro il 2026.

 

Pure in Cina vengono progettati e sviluppati questi prototipi meccanizzati dalle sembianze umane, tanto che il gigante della tecnologia cinese Xiaomi, ha svelato un robot umanoide dall’aspetto futuristico chiamato CyberOne. L’androide del colosso tecnologico sinico assomiglia decisamente ai rendering del robot proposto in fase di progetto proprio da Tesla.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’azienda statunitense NVIDIA, divenuta ora una delle più capitalizzate del pianeta, ha annunciato un nuovo progetto di Intelligenza Artificiale volto a creare «robot umanoidi» in grado di apprendere nuove competenze e risolvere compiti complessi studiando il comportamento umano.

 

La corsa alla produzione di robot umanoidi è di fatto partita. Come si possa pensare che essi non finiranno a sostituire la popolazione umana ancora non ci è chiaro.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da YouTube

Continua a leggere

Più popolari