Eutanasia
Dopo l’aborto in Costituzione, Macron propone l’espansione delle leggi sull’eutanasia
Il presidente francese Emmanuel Macron ha promesso di ampliare le leggi sull’eutanasia del Paese per consentire a più pazienti di richiedere una morte medicalmente assistita. Un disegno di legge in materia sarà presentato al Parlamento entro l’estate, ha assicurato il vertice dell’Eliseo.
In un’intervista ai quotidiani Liberation e La Croix pubblicata domenica, il leader francese ha insistito nel chiamare il metodo «aiutare a morire», sostenendo che è necessario «perché ci sono situazioni che non si possono accettare umanamente». Il disegno di legge aiuterà a «conciliare l’autonomia dell’individuo e la solidarietà della Nazione», ha sostenuto Macron nell’incontro con i giornalisti.
La Francia ha legalizzato l’eutanasia passiva nel 2005, consentendo ai pazienti malati terminali di essere privati dei dispositivi di supporto vitale. L’eutanasia attiva, che consiste nell’iniettare al paziente una dose letale di un farmaco, per il momento è illegale.
Il nuovo disegno di legge aprirà la strada alla «richiesta di assistenza per morire a determinate condizioni rigorose», ha affermato il presidente, aggiungendo che i pazienti potranno somministrare «la sostanza letale» da soli o con l’aiuto di un medico.
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L’opzione sarà riservata alle persone «affette da malattie incurabili» e in grado di prendere le proprie decisioni, escludendo così i pazienti con disturbi mentali, così come quelli con il morbo di Alzheimer e altre patologie neurodegenerative.
Macron aveva promesso di presentare un disegno di legge sul diritto a «morire con dignità» durante la sua campagna presidenziale del 2022. Solo una piccola percentuale di pazienti richiede la procedura di fine vita, riporta il giornale La Croix citando i medici oncologici.
L’ulteriore sviluppo eutanatico dello Stato francese arriva a pochi giorni da un altro grande cambiamento biopolitico, a lungo desiderato dal Macron, ossia l’introduzione dell’aborto in Costituzione, cosa che rende la Francia il primo Paese al mondo ad includere il figlicidio e il sacrificio dei bambini per via sanitaria nella propria carta fondamentale.
Come riportato da Renovatio 21, la stragrande maggioranza dei senatori francesi ha votato per l’oscena modifica istituzionale, compresi gli esponenti del partito di Marine Le Pen.
Secondo i dati del Dipartimento di ricerca, studi, valutazione e statistica (DREES), nel 2021 in Francia sono stati registrati 223.300 aborti, pari ad un bambino ucciso ogni tre nascite.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Flickr; modificata
Eutanasia
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Eutanasia
Uno studio promuove i trapianti di fegato dalle vittime dell’eutanasia canadese
Un recente studio rivela che i trapianti di fegato prelevati da donatori sottoposti a eutanasia offrono esiti paragonabili a quelli di altre donazioni, un risultato che potrebbe intensificare la pressione per ampliare l’eutanasia tra i canadesi più fragili. Lo riporta LifeSite.
Il 26 ottobre il Journal of Hepatology ha pubblicato una ricerca che confronta i trapianti epatici in Canada derivati da donazioni dopo la cosiddetta «morte circolatoria» – una delle giustificazioni scientifiche per l’assassinio della preda – con quelli da individui eutanasizzati, nell’ambito dell’aumento globale di prelievi da vittime di eutanasia o «assistenza medica alla morte» (MAiD).
«Il nostro lavoro rappresenta la prima esperienza canadese su larga scala, in linea con studi belgi e olandesi, e dimostra esiti positivi oltre al concreto impatto della donazione MAiD sulla disponibilità di organi», ha dichiarato il co-autore principale della ricerca A.M. James Shapiro.
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«Pur non essendo tutti i candidati MAiD idonei alla donazione, speriamo che lo studio chiarisca il potenziale di questa pratica», ha aggiunto, definendola «un ultimo atto di generosità capace di salvare molte vite».
Il Canada, insieme ad Australia, Belgio, Spagna e Paesi Bassi, autorizza il prelievo di organi da persone eutanasizzate. Sotto il governo liberale di Giustino Trudeau, il Paese è divenuto leader mondiale in questa pratica allucinante.
L’interesse è esploso di recente dopo il trapianto riuscito del cuore di un canadese eutanasizzato in un paziente americano con insufficienza cardiaca.
Mentre migliaia di canadesi restano privi di cure adeguate e vengono persino indotti all’eutanasia, il sistema sanitario liberale sembra privilegiare il lucroso mercato dell’espianto da persone uccise dallo Stato.
Stime indicano che un cuore vale circa 1 milione di dollari negli USA, un fegato 557.000, un rene 262.000; seguono pelle (10 dollari a pollice), stomaco (500) e cornee (1.500 l’una), scrive LSN.
L’accademico conservatore Angelo Bottone avverte che, nei Paesi dove la donazione post-eutanasia è già realtà, si discute di espiantare addirittura prima della morte dichiarata – una morte che i lettori di Renovatio 21 sanno essere pura finzione, come da convenzione harvardiana sulla cosiddetta «morte cerebrale», la grande truffa iniziata sessanta anni fa per dare il via alla satanica filiera stragista dei trapianti.
«Propongono di rimuovere gli organi sotto anestesia generale mantenendo circolazione e ossigenazione fino al prelievo, per massimizzare qualità e quantità», scrive il Bottone.
L’eutanasia è oggi la sesta causa di morte in Canada, ma Statistics Canada non la include tra le prime dieci dal 2019 al 2022, registrando solo la patologia di base che ha portato alla scelta MAiD. Nel 2022, secondo Health Canada, 13.241 canadesi sono morti per iniezione letale: il 4,1% di tutti i decessi, +31,2% rispetto al 2021.
Come riportato da Renovatio 21, esempi della trasformazione del suicidio assistito di Stato in catena di fornitura di organi umani – non diversamente da quanto avviene con i condannati a morte nella Repubblica Popolare Cinese – sono sotto la luce del sole da un po’.
Come riportato da Renovatio 21, in Canada è partita la promozione per offrire la MAiD – il programma eutanatico massivo attivato dal governo di Ottawa – anche per bambini e adolescenti. Non manca nel Paese il dibattito per l’eutanasia dei bambini autistici.
Di fatto, un canadese ogni 25 viene oggi ucciso dall’eutanasia. L’aumento negli ultimi anni è stato semplicemente vertiginoso. E la classe medica, oramai totalmente traditrice di Ippocrate e venduta all’utilitarismo più sadico e tetro, insiste che va tutto bene.
Come riportato da Renovatio 21, qualche mese fa un’altra veterana dell’esercito, divenuta disabile, ha riportato che alcuni funzionari statali avevano risposto alla sua richiesta di avere in casa una rampa per la sedie a rotelle offrendole invece la possibilità di accedere al MAiD – cioè di ucciderla.
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Ma non è il caso più folle del degrado assassino raggiunto dallo Stato canadese: ecco l’ecologista che chiede di essere ucciso per la sua ansia cronica riguardo al Cambiamento Climatico, ecco i pazienti che chiedono di essere terminati perché stanchi di lockdown, ecco le proposte di uccisione dei malati di mente consenzienti, e magari pure dei neonati. Il tutto, ovviamente, con il corollario industriale, della predazione degli organi, di cui il Paese ora detiene il record mondiale.
Il Canada del governo Trudeau e del suo successore Carney – dove il World Economic Forum regna, come rivendicato boriosamente da Klaus Schwab – è il Paese dell’avanguardia della Necrocultura. Se lo Stato può ucciderti, ferirti, degradarti, lo fa subito, e legalmente. Magari pure con spot mistico propalato da grandi società private in linea con il dettato di morte. In Canada l’eutanasia viene servita anche alle pompe funebri.
A febbraio l’eutanasia è stata offerta anche ad una signora riconosciuta come danneggiata da vaccino COVID.
Secondo alcuni, l’eutanasia in Canada – che si muove verso i bambini – sta divenendo come una sorta di principio «sacro» dello Stato moderno.
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Eutanasia
I canadesi disabili ora sono sottoposti alla proposta di essere eutanatizzati come parte delle visite mediche di routine
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