Eutanasia
Il Canada ritarda l’eutanasia per le persone con malattie mentali
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
Per il secondo anno consecutivo, il governo federale canadese ritarderà l’apertura dell’eutanasia alle persone la cui unica condizione è una malattia mentale.
L’ampliamento dell’ammissibilità avrebbe dovuto iniziare il 17 marzo. Ma un rapporto di una commissione parlamentare congiunta ha dichiarato che il Paese è impreparato a questo cambiamento.
La maggioranza dei membri del comitato ha sostenuto che l’eutanasia per le malattie mentali non dovrebbe essere resa disponibile fino a quando i ministri federali e provinciali della sanità e della giustizia non ritengano che «sulla base delle raccomandazioni dei rispettivi dipartimenti e in consultazione con le loro controparti provinciali e territoriali e con i popoli indigeni, che possa essere fornito in modo sicuro e adeguato».
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«Il sistema deve essere pronto», ha riconosciuto Mark Holland, ministro federale della sanità. «Dobbiamo farlo bene».
Il dibattito canadese ha attirato l’attenzione mondiale. Persino il comitato editoriale del Washington Post, simbolo del pensiero progressista, ha invitato i canadesi a frenare. «Devono ricordare che nessuna protezione procedurale è perfetta – e costruirle per l’eutanasia psichiatrica è una sfida profonda».
Le parti interessate nelle discussioni sull’eutanasia per le malattie mentali hanno espresso una serie di riserve intrattabili.
Questi includono:
- Se le salvaguardie stabilite dal sistema medico possano proteggere i più vulnerabili.
- Se sia possibile prevedere la prognosi a lungo termine di una persona malata di mente.
- Se sia possibile distinguere tra suicidio e «ragionevole volontà di morire».
- Che fornire – o negare – assistenza medica in caso di morte sia compatibile con la Carta dei diritti del Canada
- Se ci sono abbastanza psichiatri disponibili per dare una seconda opinione sulle condizioni di una persona malata di mente.
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I sostenitori del MAID erano esasperati da un altro anno di ritardo. «Per le persone in tutto il Paese che convivono con disturbi mentali resistenti al trattamento e che hanno pazientemente aspettato questo cambiamento nella legge canadese MAID, Dying With Dignity Canada è scoraggiato e condivide la frustrazione della continua esclusione, stigmatizzazione e discriminazione basata sulla diagnosi – un chiara violazione della Carta dei diritti e delle libertà», ha affermato Helen Long, del DWDC.
L’eutanasia in Canada sta aumentando più velocemente che in qualsiasi altro Paese del mondo, secondo un’analisi dell’Investigative Journalism Bureau e del Toronto Star.
«Le morti assistite hanno rappresentato il 4% di tutti i decessi in Canada nel 2022, rispetto all’1% nel 2017, il primo anno intero in cui la legislazione è stata in vigore. Il numero di morti MAID è quadruplicato durante quel periodo. Nel 2022, il numero totale ha raggiunto i 13.000 a livello nazionale, con un aumento del 31% rispetto all’anno precedente».
Michael Cook
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
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Eutanasia
Uno studio promuove i trapianti di fegato dalle vittime dell’eutanasia canadese
Un recente studio rivela che i trapianti di fegato prelevati da donatori sottoposti a eutanasia offrono esiti paragonabili a quelli di altre donazioni, un risultato che potrebbe intensificare la pressione per ampliare l’eutanasia tra i canadesi più fragili. Lo riporta LifeSite.
Il 26 ottobre il Journal of Hepatology ha pubblicato una ricerca che confronta i trapianti epatici in Canada derivati da donazioni dopo la cosiddetta «morte circolatoria» – una delle giustificazioni scientifiche per l’assassinio della preda – con quelli da individui eutanasizzati, nell’ambito dell’aumento globale di prelievi da vittime di eutanasia o «assistenza medica alla morte» (MAiD).
«Il nostro lavoro rappresenta la prima esperienza canadese su larga scala, in linea con studi belgi e olandesi, e dimostra esiti positivi oltre al concreto impatto della donazione MAiD sulla disponibilità di organi», ha dichiarato il co-autore principale della ricerca A.M. James Shapiro.
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«Pur non essendo tutti i candidati MAiD idonei alla donazione, speriamo che lo studio chiarisca il potenziale di questa pratica», ha aggiunto, definendola «un ultimo atto di generosità capace di salvare molte vite».
Il Canada, insieme ad Australia, Belgio, Spagna e Paesi Bassi, autorizza il prelievo di organi da persone eutanasizzate. Sotto il governo liberale di Giustino Trudeau, il Paese è divenuto leader mondiale in questa pratica allucinante.
L’interesse è esploso di recente dopo il trapianto riuscito del cuore di un canadese eutanasizzato in un paziente americano con insufficienza cardiaca.
Mentre migliaia di canadesi restano privi di cure adeguate e vengono persino indotti all’eutanasia, il sistema sanitario liberale sembra privilegiare il lucroso mercato dell’espianto da persone uccise dallo Stato.
Stime indicano che un cuore vale circa 1 milione di dollari negli USA, un fegato 557.000, un rene 262.000; seguono pelle (10 dollari a pollice), stomaco (500) e cornee (1.500 l’una), scrive LSN.
L’accademico conservatore Angelo Bottone avverte che, nei Paesi dove la donazione post-eutanasia è già realtà, si discute di espiantare addirittura prima della morte dichiarata – una morte che i lettori di Renovatio 21 sanno essere pura finzione, come da convenzione harvardiana sulla cosiddetta «morte cerebrale», la grande truffa iniziata sessanta anni fa per dare il via alla satanica filiera stragista dei trapianti.
«Propongono di rimuovere gli organi sotto anestesia generale mantenendo circolazione e ossigenazione fino al prelievo, per massimizzare qualità e quantità», scrive il Bottone.
L’eutanasia è oggi la sesta causa di morte in Canada, ma Statistics Canada non la include tra le prime dieci dal 2019 al 2022, registrando solo la patologia di base che ha portato alla scelta MAiD. Nel 2022, secondo Health Canada, 13.241 canadesi sono morti per iniezione letale: il 4,1% di tutti i decessi, +31,2% rispetto al 2021.
Come riportato da Renovatio 21, esempi della trasformazione del suicidio assistito di Stato in catena di fornitura di organi umani – non diversamente da quanto avviene con i condannati a morte nella Repubblica Popolare Cinese – sono sotto la luce del sole da un po’.
Come riportato da Renovatio 21, in Canada è partita la promozione per offrire la MAiD – il programma eutanatico massivo attivato dal governo di Ottawa – anche per bambini e adolescenti. Non manca nel Paese il dibattito per l’eutanasia dei bambini autistici.
Di fatto, un canadese ogni 25 viene oggi ucciso dall’eutanasia. L’aumento negli ultimi anni è stato semplicemente vertiginoso. E la classe medica, oramai totalmente traditrice di Ippocrate e venduta all’utilitarismo più sadico e tetro, insiste che va tutto bene.
Come riportato da Renovatio 21, qualche mese fa un’altra veterana dell’esercito, divenuta disabile, ha riportato che alcuni funzionari statali avevano risposto alla sua richiesta di avere in casa una rampa per la sedie a rotelle offrendole invece la possibilità di accedere al MAiD – cioè di ucciderla.
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Ma non è il caso più folle del degrado assassino raggiunto dallo Stato canadese: ecco l’ecologista che chiede di essere ucciso per la sua ansia cronica riguardo al Cambiamento Climatico, ecco i pazienti che chiedono di essere terminati perché stanchi di lockdown, ecco le proposte di uccisione dei malati di mente consenzienti, e magari pure dei neonati. Il tutto, ovviamente, con il corollario industriale, della predazione degli organi, di cui il Paese ora detiene il record mondiale.
Il Canada del governo Trudeau e del suo successore Carney – dove il World Economic Forum regna, come rivendicato boriosamente da Klaus Schwab – è il Paese dell’avanguardia della Necrocultura. Se lo Stato può ucciderti, ferirti, degradarti, lo fa subito, e legalmente. Magari pure con spot mistico propalato da grandi società private in linea con il dettato di morte. In Canada l’eutanasia viene servita anche alle pompe funebri.
A febbraio l’eutanasia è stata offerta anche ad una signora riconosciuta come danneggiata da vaccino COVID.
Secondo alcuni, l’eutanasia in Canada – che si muove verso i bambini – sta divenendo come una sorta di principio «sacro» dello Stato moderno.
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Eutanasia
I canadesi disabili ora sono sottoposti alla proposta di essere eutanatizzati come parte delle visite mediche di routine
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