Necrocultura
Il significato del «natale satanico»
Pochi giorni fa una statua del demonio e un altare satanico sono stati collocati nel Campidoglio dello Stato dell’Iowa. Si tratta di un addobbo natalizio posto insieme a quelli cristiani che tradizionalmente adornano la sede del governo locale.
L’installazione del vero e proprio idolo diabolico – che presenta una testa di ariete dorata con specchi su un manichino vestito di rosso con un pentagramma – è avvenuta con tutti i crismi della legge, con una richiesta protocollata avanzata ancora in agosto. Vari deputati statali, tra cui molti repubblicani, hanno difeso la trovata, perché costituzionale».
I responsabili sono i soliti noti: si tratta del Satanic Temple, un «gruppo religioso non teista» di cui Renovatio 21 ha scritto varie volte. Il Tempio Satanico anni fa fece notizia per aver precedentemente piazzato una statua del demonio con le fattezze del Bafometto (l’orrendo caprone alato ed androgino) che teneva sulle ginocchia due bambini.
If people are going to destroy statues they consider to be evil, then I suggest destroying this statue of Satan with two children at the Illinois state house. It's hard to believe that a statue like this is allowed to be displayed, it's a sign how Anti Christ society has become. pic.twitter.com/CrGMdzVxDT
— Unshackledtruth (@Unshackledtruth) June 7, 2021
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Più recentemente ha iniziato a promuovere «aborti rituali» (perché il feticidio, dicono, è un «diritto religioso») nonché l’ora di religione satanica nelle scuole elementari.
Il Satanic Temple agisce in pratica come in una sorta di continuo trollaggio delle leggi americane, che permettono la libertà religiosa: loro ne approfittano per reclamare gli spazi della loro supposta religione, cioè il culto del demonio, che ovviamente coincide con una agenda politica progressista: aborto, omotransessualismo (con effusioni gay sulle tombe di persone ritenute «omofobe»), e più in generale ogni possibile cancellazione della dimensione cristiana dalla società statunitense.
«Apprezzeremo davvero l’opportunità di essere rappresentati in un forum pubblico. Non abbiamo una chiesa a ogni angolo di strada», ha detto il co-fondatore del gruppo satanista Lucien Greaves. «La mia idea è che se alle persone non piace la nostra esposizione nei forum pubblici, non sono obbligate a interagire con loro. Non sono obbligati a vederli».
La difesa della libertà di espressione, a quanto pare, vale per i satanisti ma non per chi – un esempio – si oppone alle vaccinazioni di massa, come indica lo scandalo portato alla luce da Elon Musk che ha mostrato come il governo Biden di fatto ordinasse ai social media di censurare pagine e utenti dei social (non sappiamo ancora se, fra essi, vi fosse anche Renovatio 21).
E non è nemmeno superfluo ricordare, a questo punto, che i seguaci del Tempio di Satana indicono eventi pubblici in cui bisogna presentarsi con la mascherina chirurgica e la prova dell’avvenuta multipla sierizzazione, altrimenti non si entra: sul fenomeno del conformismo satanico, che spiega tante cose, non è mai stata avanzata una vera riflessione. Pentagramma e siringa.
Il deputato dello Iowa Jon Dunwell, sedicente cristiano, ha giustificato l’esposizione. «Attualmente, l’accesso alle esposizioni in Campidoglio è aperto a chiunque attraverso una procedura di richiesta. Sebbene esistano alcune linee guida, queste non discriminano sulla base della religione o dell’ideologia», ha dichiarato su Twitter.
As many of you have become aware, last week a display was erected at the Iowa Capitol by the Satanic Temple of Iowa. As I have responded to concerns from Iowans about the display, I wanted to share with you how the display came to be and my response.
How did it happen?
• The… pic.twitter.com/8ODJXCxu9Y— Rep. Jon Dunwell (@jdunwell) December 8, 2023
Il Dunwell ci ha infilato subito il refrain che nell’Italia democristiana (e post-democristiana, e neodemocristiana) conosciamo bene: il male minore. «Il Tempio Satanico ha presentato una petizione per la loro esposizione in agosto ed è stato approvato con alcune modifiche. Volevano usare una vera testa di capra (presumo un teschio) e ci è proibito farlo» assicura il repubblicano, insolentito dalle proteste ricevute.
Le leggi dello Stato vengono decisamente prima di quelle di Dio, ci viene detto dal politico, non sfiorato dalla differenza tra libertà di espressione e istituzionalizzazione di ogni contenuto che possa provenirne: un conto è inneggiare a Satana sul proprio sito o nei propri party per soli vaccinati, un conto è farlo dentro al cuore dell’istituzione.
«Come molti abitanti dello Iowa, trovo assolutamente discutibile l’esposizione del Tempio Satanico in Campidoglio» ha continuato il Dunwello. «In una società libera, la migliore risposta a discorsi discutibili è più parola, e incoraggio tutti coloro che credono a unirsi a me oggi nel pregare sul Campidoglio e nel riconoscere il presepe che sarà esposto».
Quindi: volete il presepe con Gesù, bambino, beccatevi per legge anche quello con il diavolo: accettate, o cittadini democratici, il natale satanico. È la «libertà di parola. È la «libertà religiosa». Punto.
Non tutti hanno accettato la benedizione pubblica all’altare demoniaco per offendere il Santo Natale. Il 14 dicembre, nell’ultimo giorno di esposizione della trovata satanista, un pilota veterano della Marina USA, Michael Cassidy, ha distrutto la statua satanica: dopo averla spinta e decapitata, ne ha gettato la testa in un cestino dell’immondizia.
BREAKING: @RepubSentinel can reveal that Michael Cassidy, a Christian and former military officer, tore down and beheaded the Satan altar in the Iowa Capitol:https://t.co/rIYIdZOzee pic.twitter.com/tZDsmKM5Pm
— The Sentinel (@RepubSentinel) December 14, 2023
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Il Cassidy ha dichiarato al sito The Sentinel di aver distrutto il santuario per «risvegliare i cristiani sugli atti anticristiani promossi dal nostro governo».
«Il mondo potrebbe dire ai cristiani di accettare con sottomissione la legittimazione di Satana, ma nessuno dei fondatori avrebbe considerato l’approvazione da parte del governo degli altari satanici all’interno degli edifici del Campidoglio come protetta dal Primo Emendamento», ha continuato l’ex pilota militare. «I valori anticristiani sono stati sempre più diffusi negli ultimi decenni, e i cristiani si sono comportati in gran parte come la proverbiale rana nell’acqua bollente».
🚨 Christian veteran BEHEADS and tears down the Satanic l Statue at the Iowa State Capitol pic.twitter.com/EVVxPGfFqa
— Benny Johnson (@bennyjohnson) December 14, 2023
«Ho visto questa statua blasfema e mi sono indignato. La mia coscienza è prigioniera della parola di Dio, non dei decreti burocratici. E così ho agito». Cassidy ha quindi citato un brano del Nuovo Testamento (1 Giovanni 3, 8) come motivazione per distruggere la statua: «Per questo è stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo».
«La Scrittura ci esorta a pensare e ad agire come Gesù Cristo», ha detto l’uomo prima di consegnarsi alla polizia. Secondo quanto riferito, il Tempio satanico dello Iowa ha citato in giudizio Cassidy per atti criminali di quarto grado. Campagne per finanziare le sue spese legali hanno raccolto decine di migliaia di dollari in poche ore, facendo intervenire anche il governatore floridiano, e candidato presidente per le primarie repubblicane, Ron DeSantis: «Satana non ha posto nella nostra società e non dovrebbe essere riconosciuto come “religione” dal governo federale», ha scritto il DeSantis.
La verità è che la situazione è molto più difficile da risolvere, perché affonda nelle radici stesse dello Stato moderno.
Gli USA sono probabilmente lo Stato moderno più antico: prima ancora dei francesi, si ribellarono alla Corona, seguendo una probabile spaccatura creatasi dentro il mondo massonico britannico. Praticamente tutti i fondatori degli USA sono riconosciuti come massoni: Giorgio Washington, Beniamino Franklin, etc. Essi con evidenza sposavano un’ideale massonico estremista che, nella ricerca della distruzione totale delle autorità precedenti, vedeva perfino nella Corona di Londra, protettrice e financo inventrice della setta muratoria, un ostacolo di cui sbarazzarsi per creare un nuovo regno totalmente laico e progressista: appunto, lo Stato moderno.
Lo Stato moderno, significa, con un’altra parola, lo «Stato laico». Che significa, a sua volta, «Stato non-cristiano». E cioè, proseguendo, «Stato anti-cristiano».
Lo Stato moderno nasce sulle ceneri dei Regni cristiani, cioè di Stati che per fondamento avevano Dio. Lo Stato moderno è quindi, alla radice, Stato anti-cristiano. Lo Stato moderno è anticristiano o non è.
Possiamo girare intorno al problema finché vogliamo, ma questa è la realtà strutturale del potere nell’ora presente. E non solo negli USA, ovviamente.
Gli americani, grazie al XX secolo in cui hanno vinto due guerre planetarie e soprattutto la guerra finanziaria, hanno imposto il loro concetto di Stato ai Paesi conquistati: come abbiamo varie volte sottolineato su Renovatio 21, la creazione da parte degli USA della Democrazia Cristiana (in Italia, in Germania, pure in Francia, dove però non ha attecchito) serviva esattamente al proposito di rendere la «democrazia liberale» – ossia l’oligarchia più o meno occulta – digeribili ai popoli europei che erano, allora, radicati in una concezione dell’autorità e dello spirito incompatibile con lo Stato moderno.
Sappiamo come è andata: lo Stato moderno, come da programma, ha cancellato il cristianesimo, estinguendo la fede della popolazione, imponendo leggi totalmente anticristiane (aborto, LGBT, sfruttamenti di ogni sorta) e rendendo la cristianità un ricordo lontano, che non riemerge nemmeno quando la Terra Santa, quella dove Nostro Signore nacque e morì, viene contesa da uno Stato Ebraico e uno Stato Islamico, senza che nessuno si chieda perché nella contesa vi sia uno Stato Cristiano.
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La Chiesa ha assecondato il processo: con il Concilio Vaticano II, Roma ha iniziato a parlare di qualcosa che prima era condannato come errore: la cosiddetta «libertà religiosa». L’accettazione delle altre religioni, con i plastici segni dati da Wojtyla (l’episodio ecumenico di Assisi, i baci del Corano, e certi dimenticati rituali a cui ha presenziato in Africa) e poi, senza più pudore alcuno, dal Bergoglio: il quale, oltre ai soliti ebrei, islamici (baciati pure in volto), buddisti oltre alle inquietanti architetture per la religione mondiale sincretica sorte ad Astana, oltre alle cerimonie scintoiste in Vaticano (trafugatevi come Teatro No), oltre agli idoli amazzonici della Pachamama, oltre alle «Messe Maya», è arrivato a presenziare, in mondovisione dal Canada, ad un vero e proprio rito di negromanzia.
Ora, fermare il treno della «libertà religiosa», quando essa è fondamento stesso dello Stato moderno (imposto pure con la bruta forza di bombardamenti, e magari qualche bomba sui treni e nelle piazze più recente) e quando la chiesa cattolica stessa è stata pervertita e disarmata nei suoi confronti, è un lavoro arduo.
Vogliamo dire qualcosa di più. La «libertà religiosa», mettendo tutte le religioni al livello di quella cristiana (come nell’8 per mille che con probabilità avete appena firmato) può permettere di disporre nelle istituzioni, con pubblici onori, culti pure considerati «tradizionali» ma che hanno, appena dietro l’angolo, un lato oscuro devastante: pensiamo all’induismo (quello della dea Kali, signora dello sterminio) o a tanto buddismo (dove da innocue meditazioni si arriva rapidamente al tantra e alle sue perversioni necrosessuali). Altarini pagani di questo tipo, né in Iowa né da noi, farebbero notizia: anzi, farebbero notizia perché «inclusivi». Eppure, il succo è lo stesso: dietro al culto di dei della morte e delle energie psicosessuali più oscure, cosa crediamo che si nasconda?
Vogliamo andare ancora oltre. La «libertà religiosa» non serve solo ad annegare il cristianesimo, sommergendolo con la compresenza di altre religioni nella scena pubblica. In realtà, il lavoro che si fa qui è molto più sottile, e non diretto, nel profondo, al favorire solo gli altri culti mondiali – c’è di più.
Perché vige anche nelle cose dello spirito la legge dell’horror vacui: lo spazio che viene svuotato, viene immediatamente occupato da qualcos’altro.
E quindi: se il divino viene ritirato, chi può andare a prendersi il suo spazio? Su un piano metafisico, la risposta è semplicissima: se il Bene viene tirato via, ciò che va a sostituirlo è, per logica, il Male.
E il male non è una sostanza, il male è l’effetto volontario del comportamento delle creature che non aderiscono al disegno di Dio, che è il bene. Tali creature, secondo la credenza cristiana, possono essere anche di natura non-umana: esseri intelligenti, creati prima che fosse creato l’uomo.
E quindi, se togli Dio, chi pensi che si presenterà ad occupare il suo spazio? E quindi: uno Stato che nasce dall’eliminazione del divino sin dal suo fondamento, che società può produrre? Che società è programmato per produrre?
La questione può avere una dimostrazione sbalorditivamente chiara proprio in questi giorni, quando uno dei maggiori settimanali italiani, L’Espresso, ha insignito la sorella di un ragazza uccisa del titolo di «persona dell’anno».
𝗘𝗟𝗘𝗡𝗔 𝗖𝗘𝗖𝗖𝗛𝗘𝗧𝗧𝗜𝗡: 𝗣𝗘𝗥𝗦𝗢𝗡𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟'𝗔𝗡𝗡𝗢
L’Espresso ha scelto Elena Cecchettin come persona del 2023. #PersonaDellAnno
👉 Il nostro settimanale sarà in edicola da venerdì. Sul nostro sito vi spieghiamo il perché di questa scelta pic.twitter.com/9in5RLVbzI
— L'Espresso (@espressonline) December 21, 2023
Non la vittima – che sarebbe di per sé già grottesco – ma la sua parente. E cosa ha fatto? Nulla, è andata in TV e sui social a berciare idee precotte (da dove viene quel «Bruciate tutto» che continuano a ripetere?) sul «patriarcato», che, notiamo en passant, è in realtà un altro modo per definire la società cristiana da abbattere definitivamente, nonostante si usi bizzarramente ancora fare i funerali in chiesa (con il media event celebrato, ovvio, dal vescovo in persona).
Senza il padre, noterete, crolla tutto: da Gesù Figlio di Dio, alla Trinità – oltre che alla famiglia umana stessa, per la gioia dei predatori, che troveranno bambini senza più protezione alcuna.
Tuttavia, la scelta de L’Espresso sconvolge per un altro motivo: i giornalisti sanno, visto che ne hanno scritto, che una porzione della popolazione era rimasta sconvolta dai segni esposti dalla ragazza nelle sue immediata interviste TV dopo la morte della sorella: ecco la felpa con il caprone pentagrammato, il medesimo simbolo visto anche in Iowa.
In tanti hanno espresso il proprio shock sui social e non solo giudizi: ma come, è morta una ragazza, e salta fuori una predica contro la società fatta da una che esibisce un pentacolo?
Ai giornalisti de L’Espresso, nella polarizzazione assoluta raggiunta dalla società drogata dagli algoritmi, non importa nulla: la ragazza diventa un simbolo fondamentale per la società, la persona più importante di tutto il 2023 – da ritrarre anche in una foto dai toni scuri, anello al naso d’ordinanza, più pendaglio indefinito.
Non c’è di che stupirsi: il fine dello Stato moderno è quello. Quello che chiamano «progresso» è in realtà Cultura della Morte.
E chi volete che sia il padrone ultimo della Necrocultura?
Volete stupirvi, quindi, se vogliono obbligarvi ad adorare i suoi idoli?
Volete stupirvi se vogliono portarvi a festeggiare il natale di Satana?
Roberto Dal Bosco
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Immagine da Twitter
Necrocultura
Un altro feto trovato nel cassonetto. Volete davvero credere alla favola del disagio sociale?
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Autismo
Finestra di Overton per l’inarrestabile incremento dell’autismo: dal vaccino al sacrificio umano dell’eutanasia infantile
Il 2 aprile si è celebrata la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. Si tratta di una delle tante festività sociopolitiche indette dall’ONU che tempestano il calendario tentando di sostituire santi e solennità.
A molti può venire da ridere: il giorno globale della consapevolezza sull’autismo avanza nell’inconsapevolezza – tutta programmata – delle cause della malattia.
Come sa il lettore, sull’autismo vige un tabù assoluto – è lecito qualsiasi scienzioso scaricabarile per spiegarlo, dalla «mamma-frigorifero» (che incolpa, con poca cavalleria, le genitrici) a improbabili cause genetiche (con letteratura debolissima, ma che si sentono ancora ripetere alla TV pubblica italiana), epigenetiche, etc. ma in nessun modo si deve sfiorare il tema della possibile correlazione con lo stato di ipervaccinazione in cui sono incorsi i bambini, in America come in Italia, quando i governi hanno deresponsabilizzato le farmaceutiche mettono i danni da vaccino a carico dello Stato, moltiplicando il numero di sieri e dosi iniettati sotto la spinta commerciale dei colossi di Big Pharma che non devono più pagare in caso di problemi.
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È la teoria portata avanti, fra gli altri, dal candidato presidenziale USA Robert F. Kennedy jr. – e con probabilità dalla sua scelta vicepresidenziale, l’ex moglie del fondatore di Google Sergej Brin Nicole Shanahan, linciata a scatola chiusa come creatura dell’oligarcato senza che potesse raccontare la sua storia di mamma di una bambina perfettamente sana divenuta autistica dopo la sierizzazione pediatrica.
Chi scrive sa quale ostracismo può causare anche solo avvicinarsi al tema del collegamento tra autismo e vaccini: il termine «nessuna correlazione» Renovatio 21 lo aveva sentito ben prima di malori, miocarditi e mRNA. Un’enorme impresa di fact checking, con ex ministri angloamericani ed ex direttori CIA nel board e «collaborazioni» con Microsoft, ci contattò per la prima volta nel 2019 per censire il grado di disinformazione di cui sarebbe affetto il sito che state leggendo.
Nella lunga telefonata che ci fecero da Nuova York, capimmo in particolare che erano disturbati dagli articoli che trattavano la questione di autismo e vaccini – Renovatio 21 già traduceva su permesso gli articoli di Kennedy e del suo gruppo, Children Health Defense, che all’epoca si chiamava ancora Mercury Project.
Le cose in seguito sarebbero divenute più chiare: emerse che Gates, quello di Microsoft, non solo aveva investito centinaia di milioni nei produttori di vaccini e nella stessa OMS, ma era fuggito da un incontro con Kennedy che voleva organizzare il presidente Donald Trump. Lo stesso RFK jr. pubblicò poi memorabili lunghi articoli in cui dettagliava con precisione spaventosa il piano di Gates per l’umanità e il mondo: farmaci, media mainstream, istituzioni, id digitale, campagne vaccinali internazionali, censura elettronica, «Quantum dots», agricoltura in Africa e negli USA, aborto, contraccezione, energia nucleare, alimentazione OGM e cibo sintetico, geoingegneria, bioingegneria sempre più cringe.
Quindi, quando parliamo di autismo e vaccini, in verità stiamo sulla punta di un iceberg, dove il sommerso è il più oscuro piano mondialista mai veduto, un progetto che è ora in corso, che è sotto i nostri occhi.
La giornata della consapevolezza inconsapevole sull’autismo, tuttavia, ha una certezza: l’aumento impressionante dei casi. È, di fatto, un’epidemia, che non riescono a curare né a prevenire – dire che non c’è vaccino per l’autismo è un gioco di parole che non sappiamo se ci sentiamo di fare.
Secondo i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), la prevalenza dell’autismo tra i bambini statunitensi è aumentata in modo significativo negli ultimi anni.
Come visibile in una infografica di Statista, mentre nel 2000 a 6,7 bambini su 1.000 era stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico (ASD), quel numero è salito a 27,6 su 1.000 bambini entro il 2020.
Ciò significa che attualmente a 1 bambino su 36 negli Stati Uniti viene diagnosticato l’ASD, rispetto a 1 bambino su 150 20 anni fa.
Troverai altre infografiche su Statista
«La Giornata mondiale di sensibilizzazione sull’autismo di quest’anno, celebrata il 2 aprile, offre alle persone autistiche di tutto il mondo la possibilità di condividere la loro prospettiva su come le diverse società stanno affrontando il disturbo dello spettro autistico» scrive il sito di infografiche. «”Passare dalla sopravvivenza alla prosperità: gli individui autistici condividono prospettive regionali” è il motto della celebrazione di quest’anno, organizzata dal Dipartimento delle Comunicazioni Globali delle Nazioni Unite in collaborazione con l’Istituto di Neurodiversità (ION), un’organizzazione fondata e gestita da persone neurodivergenti per persone neurodivergenti e alleati».
Potete già sentirlo dalle parole – «neurodiversità», «neurodivergenti» – nuove e piuttosto orwelliane: è in atto una manipolazione pubblica riguardo l’autismo, una vera Finestra di Overton che vuole farcelo sembrare sempre più come un fatto normale, comune, anzi, forse è un superpotere.
È il caso della glorificazione dello spettro autistico visibile ovunque. Della diagnosi di sindrome di Asperger di Greta Thunberg i giornali hanno fatto un complimento.
Elon Musk, ospite principale di un’edizione del popolare programma satirico della TV americana Saturday Night Life, ha confessato di essere il primo presentatore Asperger nella storia della trasmissione.
Di recente, abbiamo avuto in Italia il caso della scrittrice Susanna Tamaro, che in varie occasioni ha dichiarato di soffrire della sindrome di Asperger. «Da piccola mi sentivo in un corpo sbagliato e prendevo psicofarmaci. A 3 anni dissi a mio fratello di chiamarmi Carlo» hanno titolato i giornali riportando una sua recente intervista.
Le dichiarazioni della Tamaronel 2019 portarono una famosa testata femminile a pubblicare un articolo acchiappa-click con «10 personaggi famosi con la sindrome di Asperger». Apprendiamo che in lista ci sono Darryl Hannah, Tim Burton, Courtney Love (interessante), Dan Aykroid, Anthony Hopkins, Andy Warhol, persino Stanley Kubrick. Tutta gente di estremo successo…
Film e serie TV vanno nella medesima direzione: ecco la pellicola di azione The Predator (2018), dove l’alieno cacciatore vede come avversari non aitanti maschi veterani dell’esercito, ma un bambino autistico, definito «grande guerriero».
Ecco The Accountant (2016), una pellicola di azione in cui il protagonista (Ben Affleck) è un uomo autistico che, oltre a saper sparare e pianificare trappole, fughe e quant’altro, è ovviamente un genio della matematica, cosa che lo rende un commercialista insuperabile.
Alcuni ritengono che Reed Richards detto «Mr. Fantastic», il personaggio dello scienziato elastico ed infallibile dei Fantastici 4, abbia un autismo conclamato: decisamente, un superpotere.
La stessa cosa capita a Billy the Blue Ranger, personaggio della insopportabile serie per bambini Power Rangers: ecco un supereroe autistico che combatte mostri giganteschi, e vince.
Tutta questa continua glorificazione, mentre la logica potrebbe far pensare che l’autismo, che impedisce l’empatia verso il prossimo, può sfociare in psicopatia. Quanti Serial Killer sono classificabili nello spettro autistico?
Senza andare a toccare questo tema, pensiamo a quanto sta emergendo in tanta letteratura scientifica, come sottolineato di recente anche dal dottor Peter McCullough: una correlazione netta tra autismo e transgenderismo.
In pratica, il bambino che dice di voler cambiare sesso potrebbe essere, innanzitutto, un bambino che soffre di autismo. Di qui parte la filiera dell’orrore: ormoni, mutilazioni, castrazioni.
Aggiungeteci la consapevolezza che tutto potrebbe essere partito – giurano tanti genitori – dalla vaccinazione, o meglio dall’ipervaccinazione del bimbo, e il quadro vi può diventare ancora più chiaro, simmetrico, ridondante.
A quei papà, a quelle mamme che si chiedono in lacrime perché mai qualcuno voglia portare avanti un programma tanto malvagio, possiamo rispondere solo che, di fatto, la persona autistica è il cittadino ideale del Nuovo Ordine Mondiale: totalmente dipendente (per ora dai genitori, domani dallo Stato), totalmente prevedibile (non concepisce di uscire dalle routine programmate per lui), totalmente disposto a restare in casa e non uscire (come da imperativo visto con i lockdown).
Quale Stato totalitario non desidererebbe un cittadino così?
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I numeri che abbiamo visto sopra sono, in realtà, ancora poco disturbanti. Perché il numero che circola tra gli addetti ai lavori – quelli non venduti – è che a breve avremo probabilmente un bambino autistico ogni quattro, forse ogni tre.
Bisogna capire che non tutti sopravvivranno, forse, anzi, il programma è di farne sopravvivere pochissimi. Perché – e abbiamo visto che in Olanda stanno iniziando – a breve proporranno alle famiglie di eliminare questi figli «imperfetti», con tutta la strisciante quantità di argomenti hitleriani del caso: la Lebensunwertes Leben, la «vita non degna di essere vissuta», i costi per la collettività, la possibilità di sostituire il figlio difettoso con uno nuovo, magari fatto con l’eugenetica delle provette e domani del CRISPR.
Non pensate che sia possibile un’alternativa: studi degli ultimi mesi prevedono che i sistemi sanitari, davanti a questo «tsunami dell’autismo», non potranno che collassare. E quindi, la questione verrà risolta alla radice: dolce morte per i bambini autistici – e non solo loro.
Lo avevamo detto, oramai sette anni fa, in una delle prime conferenze di Renovatio 21, in un hotel del centro di Reggio Emilia, all’altezza dell’entrata in vigore della legge Lorenzin che ipervaccinò i bimbi italiani, pena l’esclusione dalle scuole.
Il video è stato, ovviamente, censurato e tolto da YouTube, e neanche tanto tempo fa. Proviamo comunque a caricarne altrove una clip.
Autismo ed eutanasia infantile. Intervento di Roberto Dal Bosco dal convegno di Renovatio 21 «Vaccini fra obbligo e libertà di scelta», Reggio Emilia, 9 settembre 2017 pic.twitter.com/5aYBo27Gb8
— Renovatio 21 (@21_renovatio) April 17, 2024
«Abbiamo visto che eliminano completamente i down, perché la loro è una vita indegna di essere vissuta» dicevo indicando il caso dell’Islanda down-free. «E una vita indegna di essere vissuta, va eliminata… voi pensate che sia impossibile? Il re cattolico del Belgio nel 2014 ha firmato una legge per cui si può fare l’eutanasia del bambino, basta che il bambino sia “consenziente”… l’eutanasia infantile è arrivata… qualcuno lo chiama aborto post-natale» dicevo.
Poi parlavo del caso di Charlie Gard, il bambino lasciato morire della Sanità inglese, e del suo messaggio, e cioè il «pensare che si possono ammazzare i bambini anche già nati… i bambini danneggiati si possono ammazzare».
«Quindi io mi chiedo, e sono conscio della forza di questa mia domanda: quanti anni ci vorranno prima che i bambini autistici finiranno in questo calderone?»
Ricordo il gelo che scese nella sala. Da persona che lavora con i teatri, so percepire la temperatura di una sala. Lì era precipitato tutto sottozero all’istante, al punto che mi fermai prima ancora di finire la frase.
L’eutanasia dei bambini autistici sarà una proposta che la realtà globale comincerà a discutere, e ad accettare, a brevissimo. Il cittadino del futuro è dipendente, prevedibile, domestico – e soprattutto spendibile. Scartabile a piacere, eliminabile magari pure con l’assenso dei famigliari.
Il capolavoro della Necrocultura di Satana è più visibile che mai: come con l’aborto – dove è la madre ad uccidere il suo figlio indifeso – anche qui l’eliminazione massiva di questa parte della popolazione in crescita verrà fatta passare per il consenso della famiglia, distruggendone, di fatto, ogni suo tessuto morale. La famiglia da luogo della vita, diventa luogo della Morte.
La famiglia, la cellula primaria della società nella quale visse lo stesso Dio incarnato, il cuore della legge naturale, viene pervertita in modo sanguinario.
È il Regno Sociale di Satana: parte dalle siringhe dei sieri e, dopo dolore e malattia, torna alle siringhe, ma dello sterminio biomedico di Stato. Dalla siringa al sacrificio umano. Lo Stato moderno fa così
Quanto ci piacerebbe che la «consapevolezza sull’autismo», e le sue giornatone ONU pagate dal contribuente, parlasse di queste cose.
Un’ultima cosa detta ai censori e ai «normalisti» che leggono queste righe e ridacchiano, o si scandalizzano, magari presi dalla voglia di segnalarci alle «autorità competenti» per «disinformazione»: ecco a voi il nostro dito medio, e ve lo siete meritato tutto, perché le vostre azioni stanno portando avanti nei decenni questo programma di morte e devastazione che usa i bambini come strumenti, come armi per la rivoluzione biologica che sta rovinando il mondo.
Siatene consapevoli: la Necrocultura travolgerà anche voi e le vostre patetiche esistenze di volonterosi carnefici di Moloch.
Svegliatevi. Convertitevi.
Roberto Dal Bosco
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