Epidemie
Il nuovo DPCM, la «seconda ondata» e il futuro che ci attende

Non serve affatto essere medici o virologi per capire che la tanto famigerata «Seconda Ondata» sia stata letteralmente studiata, costruita e propinata dai media con la complicità attiva delle istituzioni — politiche e, anche se non tutte, sanitarie.
Basta conoscere le addizioni ed avere un minimo di dimestichezza con il calcolo delle proporzioni per comprendere che ci troviamo dinanzi al più grande falso conosciuto prima, che nulla ha a che vedere, numericamente parlando, con quello che è successo nei mesi di febbraio, marzo e aprile, una catastrofe cagionata da vent’anni di tagli alla sanità in nome della spending review chiesta a gran voce da Mamma Europa e i suoi pulcini, con il contributo di un governo letteralmente incapace di gestire un’emergenza.
Non serve affatto essere medici o virologi per capire che la tanto famigerata «seconda ondata» sia stata letteralmente studiata, costruita e propinata dai media con la complicità attiva delle istituzioni — politiche e, anche se non tutte, sanitarie.
I dati di confronto li riportava qualche giorno fa non quel sito brutto, cattivo e «negazionista» di Renovatio 21, ma il primo quotidiano italiano, alias Corriere della Sera: nella giornata del 21 marzo, su tutto il territorio nazionale, con 26.336 tamponi eseguiti i contagi erano 6.557; il 14 ottobre, con ben 152.196 tamponi eseguiti, i contagi sono stati 7.332.
Il 21 marzo il numero delle vittime, in un giorno, era pari a 793; il 14 ottobre 43.
Il tasso della letalità, il 21 marzo, era situato al 7,8%; il 14 ottobre allo 0,3%. Il 21 marzo il numero di ricoverati con sintomi è stato di 17.708; al 14 ottobre 5.470. Il 21 marzo si riscontravano 2.857 persone ricoverate in terapia intensiva; il 14 ottobre 539.
Il tasso della letalità, il 21 marzo, era situato al 7,8%; il 14 ottobre allo 0,3%. Il 21 marzo il numero di ricoverati con sintomi è stato di 17.708; al 14 ottobre 5.470. Il 21 marzo si riscontravano 2.857 persone ricoverate in terapia intensiva; il 14 ottobre 539
Come potrete facilmente notare, i numeri dell’ultimo periodo, soprattutto se confrontati con il numero di tamponi eseguiti ad oggi — cinque volte superiore rispetto a quelli di marzo — non hanno nulla a che vedere con quelli della prima ed unica emergenza sanitaria, e soprattutto non giustificano affatto il terrore mediatico e generale venutosi a creare negli ultimi giorni, terreno fondamentale per il governo poiché utile a sferrare il nuovo DPCM proprio sulla scia di una falsa convinzione del cosiddetto «aumento dei contagi» o «rialzo della curva».
A sostenere quello che diciamo ci ha pensato persino Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità che attraverso un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano ha parlato di un allarmismo ingiustificato: «I numeri delle Terapie intensive sono ancora significativamente inferiori agli oltre 4.000 malati di inizio aprile: siamo al 25% di quel picco. […] quando si arriverà a una soglia del 30% di occupazione dei posti letto a disposizione salirà l’allerta, adesso siamo al 10-15%».
Locatelli aggiungeva poi che «chiudere alle 21:00 penalizzerebbe attività come i ristoranti già in crisi grave» e un nuovo lockdown «avrebbe conseguenze sociali ed economiche inaccettabili».
«I numeri delle Terapie intensive sono ancora significativamente inferiori agli oltre 4.000 malati di inizio aprile: siamo al 25% di quel picco. […] quando si arriverà a una soglia del 30% di occupazione dei posti letto a disposizione salirà l’allerta, adesso siamo al 10-15%» Franco Locatelli, CTS
Detto fatto: nessuno lo ha ascoltato e, anzi, il nuovo DPCM prevede la chiusura di tutti i bar, ristoranti e servizi di ristorazione in generale alle 18:00.
Il problema però si riversa comunque, in modo immotivato se non a causa del terrore inoculato, sui pronto soccorso presi d’assalto, come ricorda Salvatore Manca, presidente della Società Italiana di Medicina, ricordando altresì la mancanza di personale: «I pronto soccorso sono presi d’assalto da pazienti con sintomi da COVID-19 e ci sono file di ambulanze in attesa».
L’infettivologo del San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha parlato di comportamento irrazionale: «Si è verificato quello che pensavo: la gente è terrorizzata e corre in ospedale, anche quando non ce ne sarebbe la necessità».
È proprio attraverso il terrore che si governa la popolazione, e fino ad ora questo antico e sempiterno metodo strategico pare aver attecchito in ogni luogo, in ogni sede e con chiunque.
«Si è verificato quello che pensavo: la gente è terrorizzata e corre in ospedale, anche quando non ce ne sarebbe la necessità» dott. Matteo Bassetti
Le rivolte di piazza, ad oggi, sono timide e numericamente insignificanti, forse anche perché le categorie ad essere particolarmente colpite da questo lockdown camuffato sotto le mentite spoglie delle «lievi restrizioni» sono sempre le stesse: artigiani e Partite IVA.
Notare che, nel grande filone di chiusure, vi sono anche i teatri. Anche in questo caso, i numeri raccolti dall’AGIS (Associazione Generale Italiana dello Spettacolo) ci parlano di una chiusura letteralmente ingiustificata: dal 15 giugno al 10 ottobre gli spettacoli tenutosi su scala italiana sono stati 2.782, gli spettatori 347.262 e contagiati — udite udite — 1 (uno!).
Le piscine, dove il tasso di percentuale di cloro unito a tutte le misure di disinfezione degli spazi ucciderebbe anche la peste nera, non sono state risparmiate.
È proprio attraverso il terrore che si governa la popolazione, e fino ad ora questo antico e sempiterno metodo strategico pare aver attecchito in ogni luogo, in ogni sede e con chiunque
Mentre i numeri dei falsi contagi salgono — falsi perché la maggior parte dei casi è «asintomatico», ovvero portatore sano per essere più precisi — nessuno fornisce spiegazioni su ciò che in tutto questo lasso di tempo non è stato fatto pur essendo stato promesso: poco importa infatti che il bando per 3.000 posti letto in più in terapia intensiva sia stato fatto solo il primo di ottobre da quel grande mentore del Commissario Domenico Arcuri.
Poco importa che manchino ancora 50.000 infermieri e 20.000 medici e che i nuovi concorsi per le assunzioni siano stati indetti solamente a settembre, mentre in estate un ministro pensava a prendere la tintarella (Di Maio) e l’altro pensava a scrivere il suo libro (Speranza) di cui ora si vergogna — e giustamente! — perfino.
«Abbiamo perso tempo!», grida Agostino Miozzo, responsabile del CTS.
A nessuno, meno che mai al governo e alle autorità sanitarie competenti a quanto pare, importa che nelle Case Residenze Anziani la situazione sia ritornata ad essere quella dell’era pre-COVID, ovvero con il personale venuto a mancare a causa degli esuberi indetti dagli ospedali e con una condizione sanitaria ancora di bassissimo livello.
Mentre i numeri dei falsi contagi salgono — falsi perché la maggior parte dei casi è «asintomatico», ovvero portatore sano per essere più precisi — nessuno fornisce spiegazioni su ciò che in tutto questo lasso di tempo non è stato fatto pur essendo stato promesso
Gli italiani sani vengono chiusi in casa, per gli anziani nelle CRA, bisognose esse stesse di aiuto, non viene fatto nulla se non il solito, imbarazzante scarica barile di due righe: della serie «gli enti gestori facciano come credano ma per non saper né leggere né scrivere chiudano le visite ai familiari», come fossero loro il problema e come se privare gli anziani fragili del contatto con l’esterno, ovvero con i loro cari, fosse la risoluzione per tutte le criticità presenti nel sistema assistenziale rispetto alla gestione di un’epidemia che ha un tasso di letalità altissimo per gli over-80 con comorbilità.
La rabbia c’è e il rischio del collasso sociale, come diciamo da tempo, è dietro l’angolo. Ma forse non è ancora sufficiente perché il lavoro di anestetizzazione delle masse parte da molto lontano e ha intessuto la società in maniera vertiginosa ed efficace.
L’uomo moderno non è libero poiché vive nella menzogna, alla menzogna crede ed in ragione di essa si lascia calpestare, schiacciare, limitare.
Gli italiani sani vengono chiusi in casa, per gli anziani nelle CRA, bisognose esse stesse di aiuto, non viene fatto nulla se non il solito, imbarazzante scarica barile di due righe
La limitazione della vera Libertà che grazie al COVID-19 è stata ottenuta nessuna l’ha capita, nessuno ha veramente voglia di combatterla perché nessuno vuole la Verità, l’unica che può realmente rendere liberi. Raccogliamo i frutti dell’iperbole liberale e liberista, la peggior piaga sociale degli ultimi due secoli.
E così, se non troveremo una soluzione, se non ci raddrizzeremo mentalmente e finanche spiritualmente, finiremo ben presto in un irreversibile stato di psicopolizia dove il terrore collettivo farà esclusivamente da padrone e dove i romanzi distopici oggi tanto citati saranno, a confronto, il riflesso di una realtà edulcorata e piacevole.
L’uomo moderno non è libero poiché vive nella menzogna. Raccogliamo i frutti dell’iperbole liberale e liberista, la peggior piaga sociale degli ultimi due secoli
Cristiano Lugli
Epidemie
L’USAID ha inviato migliaia di virus al laboratorio di Wuhan

Secondo documenti mai divulgati in precedenza, l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale (USAID) ha spedito migliaia di campioni virali a un laboratorio di Wuhan nel corso di un programma decennale, nonostante non avesse stipulato alcun accordo formale con il laboratorio. Lo riporta la testata americana Daily Caller.
I documenti dimostrano che l’USAID ha finanziato l’esportazione di 11.000 campioni dalla provincia dello Yunnan, dove circolano alcuni dei parenti più stretti del virus COVID-19, a Wuhan, l’epicentro della pandemia, senza alcun piano apparente per garantire che i campioni non venissero erroneamente indirizzati alle armi biologiche e rimanessero accessibili al governo degli Stati Uniti.
Un programma di sanità pubblica dell’USAID da 210 milioni di dollari denominato PREDICT, guidato dall’Università della California-Davis, ha raccolto campioni virali in paesi di tutto il mondo, ma non è stato in grado di conservarli a lungo termine quando i finanziamenti si sono esauriti, secondo piani rudimentali del 2019.
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Il piano di distribuzione dei campioni dell’USAID per la Cina è scarno: «non c’è bisogno di informazioni dallo Yunnan. Non sono mai stati un partner ufficiale di laboratorio per PREDICT. Tutti i campioni che hanno contribuito a raccogliere vengono inviati, analizzati e conservati a Wuhan».
Il termine «laboratorio» si riferisce al Wuhan Institute of Virology (WIV). Il WIV era uno stretto partner dell’ente appaltatore USAID EcoHealth Alliance e un partner previsto per un programma simile a PREDICT, supportato dal Dipartimento di Stato. Il laboratorio presenta scarse pratiche di biosicurezza e legami con l’Esercito di Liberazione del Popolo (ELP).
Uno dei parenti più prossimi conosciuti del virus COVID è tra i virus campionati con i finanziamenti dell’USAID, scrive la repoter Emily Kopp.
«Le indagini sui precedenti finanziamenti USAID per i programmi di salute globale rimangono attive e in corso», ha dichiarato un alto funzionario del Dipartimento di Stato in una dichiarazione alla Daily Caller News Foundation. «Il popolo americano può stare tranquillo sapendo che sotto l’amministrazione Trump non finanzieremo questi programmi controversi».
I documenti interni sono stati ottenuti tramite una causa FOIA intentata da US Right to Know, una testata no-profit e un gruppo di ricerca sulla salute pubblica.
La chiusura dell’USAID, ufficialmente completata martedì, ha acceso il dibattito sul suo impatto netto sulla salute globale. Uno studio pubblicato su The Lancet ha previsto un’associazione tra un calo dei finanziamenti all’USAID e 14 milioni di decessi, basandosi su un modello epidemiologico. Il segretario di Stato Marco Rubio ha dichiarato martedì che la spesa dell’USAID ha spesso indebolito, anziché rafforzare, gli interessi americani.
«Oltre ad aver creato un complesso industriale di ONG di portata mondiale a spese dei contribuenti, l’USAID ha ben poco da mostrare dalla fine della Guerra Fredda», ha affermato Rubio. «Gli obiettivi di sviluppo sono stati raramente raggiunti, l’instabilità è spesso peggiorata e il sentimento antiamericano non ha fatto che crescere».
Il legame dell’agenzia, ormai chiusa, con il laboratorio di Wuhan complica ulteriormente la sua eredità in ambito sanitario globale, scrive la Kopp.
«Il contratto da 210 milioni di dollari dell’USAID per PREDICT avrebbe dovuto includere termini contrattuali che richiedessero che tutti i campioni, o almeno le copie di tutti i campioni, fossero trasferiti e conservati presso una struttura del governo statunitense», ha dichiarato al DCNF Richard Ebright, biologo molecolare della Rutgers University. «La truffa di PREDICT non ha fatto nulla di tutto ciò».
Molti dei virus conservati nel laboratorio di Wuhan potrebbero essere stati campionati con finanziamenti statunitensi, ma restano comunque fuori dalla portata degli enti governativi statunitensi che indagano sulle origini del COVID. I documenti indicano che i campioni dovevano essere conservati per essere testati, mentre quelli umani per 10 anni. Ma i documenti suggeriscono che tale requisito non sia mai stato incluso in un contratto formale con l’USAID.
I due scienziati che supervisionavano i campioni erano: Ben Hu, un virologo del WIV, che secondo quanto riferito si ammalò presentando sintomi simili al COVID nel 2019; e Peter Daszak, uno scienziato a cui erano stati esclusi i finanziamenti federali dopo che il governo degli Stati Uniti lo aveva ritenuto una minaccia per la sicurezza pubblica per l’inadeguata supervisione della ricerca a Wuhan.
«I documenti mostrano i collaboratori di PREDICT discutere di campioni virali prelevati da animali selvatici e conservati in India, Liberia, Malesia, Repubblica del Congo e Cina. Alcuni dei campioni sono stati conservati in terreni di trasporto per virus (VTM), che consentono ai ricercatori di conservare virus vivi per un successivo utilizzo in laboratorio» scrive il Daily Caller.
Come riportato da Renovatio 21, due anni fa gli USA avevano fermato i finanziamenti al laboratorio di Wuhano. Robert F. Kennedy jr., ora segretario alla Salute dell’amministrazione Trump, aveva già all’epoca dichiarato che la CIA è coinvolta nel finanziamento del famigerato laboratorio da cui – lo ammette ora la CIA stessa – è fuggito il virus pandemico.
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Sull’insabbiamento del disastro di Wuhano, e sul ruolo che ha avuto la CIA, Robert Kennedy ha scritto un denso libro intitolato The Wuhan Cover-Up: And the Terrifying Bioweapons Arms Race («L’insabbiamento di Wuhan e le terrificanti armi biologiche»).
Come riportato da Renovatio 21, a inizio anno era emerso che funzionari dell’Intelligence statunitense avrebbero «messo a tacere» i ricercatori che avevano trovato prove che la pandemia di COVID-19 fosse il risultato di una fuga dal laboratorio cinese.
Il sito britannico The Exposé ha notato la bizzarra coincidenza di documenti del governo degli Stati Uniti mostrerebbero che il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD) avrebbe assegnato un contratto il 12 novembre 2019 a Labyrinth Global Health INC. per la «ricerca COVID-19», almeno un mese prima della comparsa del nuovo coronavirus e tre mesi prima che fosse ufficialmente dato un nome al COVID-19.
Come riportato da Renovatio 21, per un’altra strana coincidenza profetica, il Congresso americano ha votato per l’approvazione dell’inserimento del mRNA nei vaccini il 17 dicembre 2019, poche settimane prima della pandemia COVID.
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Immagine di Ureem2805 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
Epidemie
Si diffonde la variante COVID «tagliagola»


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Epidemie
Fauci potrebbe essere costretto a testimoniare sotto giuramento

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
Il dottor Anthony Fauci potrebbe essere costretto a testimoniare sotto giuramento sulla sua conoscenza delle origini del COVID-19, ha scritto il senatore Rand Paul in una serie di post lunedì su X. Nel frattempo, il ministro della Salute Robert F. Kennedy Jr. ha detto a Tucker Carlson che potrebbe essere istituita una «commissione per la verità» per indagare sulle azioni di Fauci e di altri durante la pandemia di COVID-19.
Il dottor Anthony Fauci potrebbe dover testimoniare sotto giuramento in merito alla sua conoscenza delle origini del COVID-19, ha scritto il senatore Rand Paul (R-Ky.) in una serie di post pubblicati lunedì su X.
«Il Senato si sta preparando a citare in giudizio Fauci affinché testimoni sotto giuramento. Il popolo americano merita la massima trasparenza sulle origini del COVID-19», ha scritto Paul, presidente della Commissione per la Sicurezza Interna e gli Affari Governativi del Senato degli Stati Uniti.
Paul ha affermato che sta collaborando con il direttore dell’FBI Kash Patel «per indagare sulle malefatte di Fauci in carica» ed esaminare «l’ampia copertura del COVID» che coinvolge le origini del virus e i finanziamenti federali alla ricerca sul guadagno di funzione.
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La ricerca sul guadagno di funzione aumenta la trasmissibilità o la virulenza dei virus. Tale ricerca, spesso utilizzata nello sviluppo di vaccini, è stata condotta presso il Wuhan Institute of Virology, alimentando il timore che il virus SARS-CoV-2 sia stato sviluppato in laboratorio e successivamente divulgato.
L’ingiunzione, se emessa, farebbe parte dell’indagine in corso di Paul sulle origini del COVID-19, avviata lo scorso anno. A gennaio, Paul ha citato in giudizio 14 agenzie federali, tra cui l’FBI, la CIA, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti (HHS) e i National Institutes of Health (NIH), nell’ambito di questa indagine.
Non è la prima volta che Paul suggerisce che Fauci dovrà comparire davanti al Congresso. A maggio, Paul aveva affermato che Fauci dovrà testimoniare «volontariamente o involontariamente» sulle origini del COVID-19 e sui finanziamenti federali per la ricerca sul guadagno di funzione.
Paul è da tempo un critico di Fauci. Nel 2021 e nel 2023, ha presentato denunce penali contro Fauci al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti. In entrambe le denunce, Paul ha accusato Fauci di falsa testimonianza, un reato federale che può comportare una pena detentiva fino a cinque anni.
Richard Ebright, Ph.D., biologo molecolare della Rutgers University e critico della ricerca sul guadagno di funzione, ha accolto con favore le affermazioni di Paul.
«Fauci ha deliberatamente violato le politiche federali sul guadagno di funzione e ha aumentato il potenziale della ricerca sui patogeni pandemici, ha commesso cospirazione per frode e spergiuro, ha utilizzato fondi federali per commettere crimini e ha causato una pandemia che ha ucciso oltre 20 milioni di persone ed è costata oltre 25 trilioni di dollari», ha detto Ebright via e-mail a The Defender.
Nel 2021, Paul affermò che Fauci stava «diffondendo falsità». In un libro pubblicato nel 2023, Paul accusò Fauci di aver guidato il «grande insabbiamento del COVID».
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RFK Jr: la «Commissione per la verità» è un possibile mezzo per aggirare la grazia di Fauci
I commenti di Paul sono arrivati mentre il ministro della Salute Robert F. Kennedy Jr., durante un’intervista al Tucker Carlson Show, suggeriva lunedì che una «commissione per la verità» avrebbe potuto indagare su persone come Fauci e sulle loro azioni durante la pandemia.
«In questi casi, quello che succede è che c’è una commissione che ascolta le testimonianze su cosa è successo esattamente. Chiunque si presenti e si offra volontario per testimoniare sinceramente ottiene l’immunità dall’accusa», ha detto Kennedy.
«Almeno il pubblico sa chi ha fatto cosa. E chi viene chiamato e non accetta l’accordo e spergiura, può essere perseguito penalmente».
Una commissione del genere potrebbe essere un mezzo per aggirare la «grazia preventiva» di Fauci, emessa dall’ex presidente Joe Biden negli ultimi minuti della sua amministrazione a gennaio, ha affermato Kennedy.
La grazia, retroattiva al 1° gennaio 2014, riguarda «qualsiasi reato» commesso da Fauci contro gli Stati Uniti durante questo periodo, anche nelle sue precedenti funzioni di direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), membro del White House COVID-19 Response Team e consigliere medico capo di Biden.
Esperti di diritto e politica affermano che Fauci deve ancora affrontare potenziali sfide legali, nonostante la grazia. «La grazia di Fauci copre solo la responsabilità penale ai sensi della legge federale», ha affermato l’avvocato Rick Jaffe. «Non lo protegge dal testimoniare davanti al Congresso, né lo immunizza da procedimenti per falsa testimonianza».
Fauci può invocare i suoi diritti garantiti dal Quinto Emendamento contro l’autoincriminazione, ha affermato Jaffe, ma «la sua grazia non può impedire cause civili, sentenze di oltraggio alla corte da parte del Congresso o azioni amministrative come la confisca delle pensioni».
La grazia, inoltre, non garantisce a Fauci l’immunità dalle accuse a livello statale. A febbraio, il governatore della Florida, Ron DeSantis, ha affermato che lo Stato potrebbe avviare un’indagine del genere.
Il giornalista Paul D. Thacker, ex investigatore del Senato degli Stati Uniti, ha affermato che Fauci può ancora essere invitato a testimoniare davanti al Congresso e potrebbe essere accusato di spergiuro se mente sotto giuramento. Insinuando che Fauci abbia già mentito al Congresso, Thacker ha affermato:
«Se Fauci viene sottoposto a giuramento e non ammette che la sua testimonianza è stata fuorviante, può essere perseguito per quella menzogna. Se Fauci continua a mentire e non ammette di aver condotto affari per il NIH con i giornalisti tramite la sua email privata, può essere perseguito».
«L’NIH ha nascosto documenti al Congresso e alla stampa per molti anni. L’HHS ora sta esaminando quei documenti e li sta divulgando silenziosamente al Congresso. Se Fauci mente e inganna su questi documenti durante una deposizione al Congresso – e Fauci non sa cosa abbia il Congresso – può essere perseguito per questo».
Durante un’intervista alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti nel gennaio 2024, Fauci ha dichiarato più di 100 volte di non ricordare i dettagli sulla risposta del governo statunitense alla pandemia di COVID-19 e sui finanziamenti governativi per la ricerca sul guadagno di funzione.
In un’udienza alla Camera del giugno 2024, Fauci difese le politiche governative sul COVID-19. Rispondendo alla testimonianza di Fauci, Paul affermò che il NIH – l’agenzia madre del NIAID, che Fauci aveva guidato per 38 anni – era «più riservato della CIA».
Thacker ha affermato: «Il problema principale di Fauci è che ha una storia di bugie e di come la fa franca, quindi probabilmente continuerà a mentire. Ma alla fine potrebbe essere processato».
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Paul e RFK Jr. chiedono un’indagine sul ruolo di Fauci nella ricerca sul guadagno di funzione
Nell’intervista rilasciata a Carlson lunedì, Kennedy ha ipotizzato che Fauci abbia avuto un ruolo nell’insabbiare le prove che indicavano la creazione di virus in laboratorio attraverso una tecnica nota come «legatura continua».
Kennedy ha affermato che Ralph Baric, ricercatore dell’Università della Carolina del Nord, ha sviluppato la tecnica della «legatura senza soluzione di continuità» per nascondere «prove di manomissione umana». Baric è coautore di articoli sulla ricerca sul guadagno di funzione che coinvolge i coronavirus e ha guidato una collaborazione tra Stati Uniti e Cina che nel 2018 ha presentato una proposta per progettare virus con caratteristiche simili al SARS-CoV-2.
Nel febbraio 2020, Fauci ha incontrato Baric, secondo una copia del programma di Fauci, ottenuta da Open the Books tramite una richiesta ai sensi del Freedom of Information Act nel 2022.
Le preoccupazioni sulla sicurezza della ricerca sul guadagno di funzione avevano già spinto il governo degli Stati Uniti a implementare una moratoria su tali progetti tra il 2014 e il 2017.
I commenti di lunedì di Paul e Kennedy sono arrivati solo pochi giorni dopo che il Gruppo consultivo scientifico dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulle origini dei nuovi patogeni ha pubblicato un rapporto sulle origini del COVID-19, affermando che «il peso delle prove disponibili… suggerisce una diffusione zoonotica», ma che non si può escludere una fuga di notizie in laboratorio.
Ad aprile, l’amministrazione Trump ha lanciato una nuova versione del sito web ufficiale del governo sul COVID-19, presentando prove che il COVID-19 sia emerso a causa di una fuga di notizie dal laboratorio di Wuhan. La CIA, l’FBI, il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti, il Congresso e alcune agenzie di intelligence straniere hanno avallato la «teoria della fuga dal laboratorio».
Paul ha affermato che è necessaria la supervisione governativa sulla ricerca sul guadagno di funzione, indipendentemente dalle origini del COVID-19.
«Non è necessario essere convinti che il virus COVID-19 abbia avuto origine da una fuga di dati in laboratorio per riconoscere l’ imminente necessità di meccanismi di controllo: la semplice possibilità che il virus possa essere emerso da una ricerca così rischiosa dovrebbe essere più che sufficiente per indurre un’azione decisiva», ha scritto Paul.
A maggio, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che pone fine ai finanziamenti federali degli Stati Uniti alla «pericolosa ricerca sul guadagno di funzione» in Cina, Iran e altri Paesi.
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L’ordine esecutivo di Trump ha inoltre sospeso per 120 giorni la ricerca sull’acquisizione di funzione finanziata a livello federale negli Stati Uniti, durante i quali verrà elaborata una nuova politica per tale ricerca.
Il mese scorso, l’NIH ha chiuso un centro di ricerca fondato da Fauci e ha annunciato la fine della ricerca sul guadagno di funzione e la sospensione dei finanziamenti che la finanziavano. Il dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha dichiarato che avrebbe smesso di accettare proposte di ricerca sul guadagno di funzione a partire dal 20 giugno.
«Queste politiche devono essere codificate in legge», ha affermato Ebright. «Altrimenti, è molto probabile che vengano revocate da una futura amministrazione».
A marzo, Paul ha presentato il Risky Research Review Act, che avrebbe «codificato la supervisione indipendente permanente» della ricerca «gain-of-function» finanziata dai contribuenti. A febbraio, Paul ha presentato il NIH Reform Act, che avrebbe riformato il NIAID e «aumenterebbe il controllo del Congresso sulla leadership dell’agenzia».
Al momento in cui scriviamo, l’ufficio di Paul non ha risposto alla richiesta di commento.
Michael Nevradakis
Ph.D.
© 1 luglio 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
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