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La Sanità USA pone fine a 17 progetti sui tessuti fetali denunciati da un gruppo di controllo

I National Institutes of Health (NIH), ovvero l’Istituto di Sanità pubblica USA ora sotto l’amministrazione Trump, hanno confermato che non rinnoveranno 17 progetti di ricerca sui «tessuti fetali umani» recentemente scoperti da un gruppo di controllo.
Il sito di informazione Breitbart News ha riferito di aver ricevuto conferma della modifica dopo aver reso pubblica la scoperta dei prodotti da parte del White Coat Waste Project (WCW), che ha ricevuto un totale di 22 milioni di dollari di entrate fiscali nell’anno fiscale 2024.
Come riportato da Renovatio 21, i progetti dell’era Biden includevano l’uso di tessuto fetale derivato da aborti e esperimenti per innestare tessuti fetali, come organi, nei topi.
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«Il NIH prende molto sul serio questa questione e rimane impegnato a rispettare i più elevati standard etici nella ricerca. I finanziamenti in questione, avviati sotto l’amministrazione Biden, non saranno rinnovati», ha risposto l’agenzia a Breitbart. «Il NIH è guidato dall’impegno a valorizzare la vita umana e a garantire che la ricerca finanziata a livello federale sia condotta in modo responsabile e trasparente. Stiamo esaminando attivamente queste questioni e adotteremo tutte le misure necessarie per garantire che le nostre politiche riflettano tale impegno».
L’impegno mantiene la promessa fatta dal Direttore del NIH Jay Bhattacharya durante le sue udienze di conferma a marzo, secondo cui «nella sanità pubblica, dobbiamo garantire che i prodotti della scienza siano eticamente accettabili per tutti. Pertanto, avere alternative che non siano eticamente in conflitto con le linee cellulari fetali non è solo una questione etica, ma una questione di salute pubblica». Anche il Segretario della Salute e dei Servizi Umani (HHS) Robert F. Kennedy Jr. si è impegnato a non sostenere l’uso di tessuto fetale derivato da aborto nella ricerca.
La prima amministrazione del presidente Donald Trump aveva precedentemente respinto 13 o 14 richieste di utilizzo di tessuto fetale abortito. Sotto la presidenza pro-aborto di Joe Biden, l’Università di Pittsburgh si è addirittura rivolta all’ex direttore del NIH Francis Collins per chiedere aiuto per superare gli sforzi statali volti a limitare tali pratiche, secondo i documenti ottenuti dall’organizzazione attivistica Judicial Watch.
La vendita di resti fetali abortiti a scopo di ricerca e sperimentazione è salita alla ribalta politica per la prima volta nel 2015, quando il gruppo attivistico Center for Medical Progress (CMP) ha iniziato a diffondere video sotto copertura di incontri con personale di Planned Parenthood e della National Abortion Federation che descrivevano nei dettagli la pratica, scatenando una tempesta di polemiche e una serie di rivelazioni sull’industria dell’aborto che violava numerose leggi federali contro il profitto sui tessuti umani, alterando le procedure di aborto per ottenere campioni di tessuto migliori e potenzialmente persino commettendo aborti parziali o infanticidio; oltre a esempi video di operatori sanitari che mostravano insensibilità verso l’umanità dei bambini uccisi dal loro lavoro.
Né l’amministrazione Obama né la prima amministrazione Trump hanno preso provvedimenti per perseguire la Planned Parenthood in merito alle rivelazioni, che ora sono probabilmente ben oltre qualsiasi termine di prescrizione federale.
Come riportato da Renovatio 21, appena insediatosi quattro anni fa Biden riaccese la produzione di topi umanizzati a scopo laboratoriale. L’amministrazione Biden revocò le restrizioni sull’uso del tessuto fetale per la ricerca medica, annullando le regole imposte nel 2019 dal presidente Trump. Le nuove regole consentivano agli scienziati di utilizzare tessuti derivati da aborti volontari.
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Le versioni «chirurgiche» dei topi umanizzati (cioè, dove la modifica non è ottenuta per via genetica con l’inserimento di codice genetico umano nei roditori) sono ottenute con il trapianto pezzi di bambino abortito dentro roditori, che poi vengono avviati agli esperimenti. La pressione di gruppi religiosi che chiedevano fossero usati solo tessuti da aborti spontanei fu respinta, in quanto questo tipo di aborti può avere anomalie genetiche, mentre l’aborto volontario in genere produce tessuti sanissimi di feti destinati ad essere bambini normali.
Fu trovato che per creare i topi umanizzati l’ente di regolazione del farmaco FDA aveva pagato 90 mila dollari per avere tessuti fetali «freschi, mai congelati».
Come noto, topi umanizzati sono alla base anche dell’esperimento gain of function avvenuto sul coronavirus SARS-CoV nel famigerato laboratorio di Wuhano, dove pure affluivano ampi fondi pubblici USA.
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Vaccino COVID mRNA inalato ora in fase di sperimentazione in Canada. Fatto con cellule di aborto

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Tucker Carlson scopre che i vaccini sono fatti con feti abortiti. L’antica battaglia di Renovatio 21 è viva

Torna sotto i riflettori, dopo anni di oscuramento, uno dei temi principali dell’opposizione di molti alle vaccinazioni: l’utilizzo di cellule di feto abortito nella produzione dei sieri.
L’occasione è la lunga intervista condotta dal giornalista statunitense Tucker Carlson con Aaron Siri, avvocato di Robert F. Kennedy Jr. e di tante cause vaccinali nei tribunali USA.
La densa conversazione, della durata di quasi due ore, è stata pubblicata su X il 27 dicembre e ha attirato grande attenzione sui social media, poiché il Siri, che sta aiutando Kennedy a esaminare i potenziali dipendenti del dipartimento della Salute e dei Servizi Umani, è stato oggetto di un feroce articolo sul New York Times il mese scorso che lo accusava di aver intentato una causa mettere al bando il vaccino contro la poliomielite. In realtà, spiega nell’intervista, si tratta di una querela contro uno specifico vaccino che, come praticamente tutti gli altri, non ha avuto sufficiente sperimentazione.
The New York Times claims the evil Bobby Kennedy wants to ban the polio vaccine and paralyze children. That’s an absurd lie, explains his lawyer Aaron Siri.
(0:00) The Establishment’s Attempt to Discredit Bobby Kennedy Jr.
(8:18) The Vaccine Religion
(18:57) Did Anyone Protest… pic.twitter.com/li0KhP5aye— Tucker Carlson (@TuckerCarlson) December 27, 2024
Siri, di origine ebraiche con alle spalle pure un tentativo di lavorare presso la Corte Suprema dello Stato di Israele, ha raccontato la sua esperienza di avvocato di alto livello, quando seguiva litigations tra aziende multimiliardarie, per poi finire, quasi casualmente, ad occuparsi di vaccini, scelta che gli è costata la perdita di tutti i suoi grandi clienti.
Raccontando quindi la sua difesa degli ebrei ortodossi di Brooklyn contro gli obblighi vaccinali imposti dall’amministrazione della città di Nuova York, Siri finisce per toccare la questione di come Big Pharma faccia affidamento sui bambini abortiti per realizzare i suoi prodotti.
«In ogni singola dose di vaccino MPR (morbillo, parotite, rosolia), ci sono letteralmente, letteralmente milioni di pezzi della linea cellulare coltivata di un feto abortito in ogni singola iniezione», ha spiegato Siri a uno sbalordito Carlson. «Potrei letteralmente tirare fuori in questo momento la lista degli ingredienti del CDC per il vaccino MPR».
In particolare, l’avvocato si riferisce alle «classiche» linee cellulari MRC-5 e WI-38, che chi segue da tempo Renovatio 21 conosce bene.
Il Siri, che ha vinto importanti cause legali relative alla libertà medica e ai danni da vaccino nella sua esperienza di contenzioso, spiega quindi ad uno sconcertato Carlson che affinché i vaccini possano essere sviluppati, devono essere coltivati su «tessuto fetale abortito» che sia «vivo».
A questo punto Carlson, che ammette di non aver mai sentito parlare di topi umanizzati (tema che i nostri lettori invece maneggiano bene), fa un’ammissione imprevista, sconosciuta alla totalità dei suoi ascoltatori: anche lui ha un figlio (o una figlia) che ha subito un danno da vaccino. Quindi chiede: «da dove prendono i feti abortiti?», per poi dire «sono a disagio come non mi sono mai sentito in un’intervista».
«Dai bambini che vengono abortiti», risponde l’avvocato Siri. «Le cellule devono essere vive». Il legale sembra ad un certo punto indicare che alcuni di questi bambini vengono concepiti appositamente per essere squartati, e dopo un numero di settimane tale che in alcuni Stati renderebbe l’operazione come un aborto illegale.
I due quindi discutono una deposizione – che in integrale dura nove ore – che Siri aveva precedentemente condotto sul medico ebreo ateo Stanley Plotkin: sia la deposizione che il personaggio sono ampiamente conosciuti dai lettori di Renovatio 21.
Il Plotkin è stato consulente per Big Pharma per decenni su come realizzare i loro prodotti. Durante la deposizione il Plotkin ammette a Siri di aver utilizzato vaccini sperimentali su orfani e malati mentali a scopo di test. Il video, che era stato messo in rete sottotitolato in italiano da qualche associazione benemerita, è stato fatto sparire da YouTube: indovinate, violava le «linee guida».
Carlson si dice «scioccato e disgustato» quando ha guardato le clip della deposizione di Plotkin, aggiungendo che il legame tra le aziende farmaceutiche e l’industria dell’aborto è profondamente inquietante.
🚨🚨🚨A prominent person in the development of #Vaccines and advisor to Moderna, Stanley Plotkin speaks about what’s in all the childhood vaccines under oath – This stuff is absolutely DISTURBING to hear 😳
one of the things they asked him:
“Is there ABORTED FETUS CELLS/TISSUE… pic.twitter.com/Z8vcBGHE1q
— Kevin – WE THE PEOPLE🦁 (@bambkb) November 1, 2023
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«In genere vengono abortiti per scopi scientifici. Devono saperlo in anticipo, per la maggior parte, perché se abortiscono il bambino e non agiscono immediatamente per assicurarsi che i tessuti non muoiano, allora non puoi usarli in questi esperimenti», ha risposto Siri commentando come Big Pharma lavori in tandem con gli abortisti.
In particolare, il Siri descrive come il feto venga tagliato «a cubetti», per poi sperimentare su quale organo (lingua, rene, polmone, etc.) il virus da immettere nel vaccino «attacchi» meglio.
L’avvocato di Kennedy prosegue spiegando che quando ti dicono che le linee cellulari sono di un numero limitato e lontane nel tempo (argomento utilizzato ufficialmente dalla gerarchia cattolica per spingere i fedeli alla siringa) si tratta di una menzogna: gli esperimenti continuano anche oggi, e viene fatto il caso di un esperimento specifico nel quale sarebbero stati utilizzati più di 70 feti.
Carlson ad un certo punto sostiene di sentire «vibrazioni di sacrificio umano», un argomento che sembra aver compreso pienamente. Così come dimostra di aver capito che quella dei vaccini è una religione, come chiede allo stesso Siri, il quale prova a immaginare che la religione vaccinale è un surrogato di fede atea.
Qui a Renovatio 21 non possiamo che essere felici del fatto che il tema dell’uso dei feti abortiti per la ricerca medica e la produzione dei farmaci, in particolare nei vaccini, torni alla luce.
Come sa il lettore, l’argomento fu uno degli elementi costitutivi degli inizi di Renovatio 21, che organizzò nel marzo 2019 il convegno «Fede, Scienza e Coscienza», alla presenza di ricercatori internazionali e del cardinale Raimondo Burke. Il video, dopo anni e anni, è stato recentemente rimosso da YouTube con strike (cioè ammonimento di espulsione).
Lo abbiamo ricaricato su Rumble, e a questo punto lo ricarichiamo pure su Twitter, ora X. Eccolo.
FEDE SCIENZA E COSCIENZA video integrale del Convegno di Renovatio 21 su vaccini e cellule di feto abortito. Relatori: S.E.R. Cardinale Raymond Leo Burke ; Dr.ssa Theresa Deisher, ricercatrice e scienziata, Direttrice del Sound of Choice Pharmaceutical Institute; Dr.ssa Debi… pic.twitter.com/JajXVXJYXa
— Renovatio 21 (@21_renovatio) January 6, 2025
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L’idea che Renovatio 21 portava avanti, in realtà ancora prima dei tempi della legge Lorenzin (2017) che impediva l’accesso alle scuole ai nostri figli, era semplice: sollevando il tema dei feti sacrificati dei vaccini, ci sarà possibile utilizzare l’obiezione di coscienza – grande vacca sacra apparentemente intoccabile così come la sua legge genocidiaria 194/78, perché teneva in piedi la pax bioetica assassina del compromesso tra democristiani, comunisti e radicali (e, oggi, i loro figli postcomunisti, postfascisti, «liberali» – in compagnia ovviamente dei vescovi) – e così sottrarre milioni di bambini all’abominio della siringa di Stato obbligatoria, contenente – come nelle antiche pozioni delle streghe descritte dal Malleus maleficarum (1486)– pezzi di bimbo sacrificato.
Non fu così: non solo la gerarchia cattolica della Roma conciliare corrotta, simoniaca e demoniaca aveva pronte giustificazioni e scuse fatte di pura menzogna: no, di lì a poco sarebbe scattata la più grande emergenza sperimentata dall’umanità del XXI secolo, la pandemia, che, guarda guarda, nella distruzione totale dei diritti costituzionali dei cittadini ad un certo punto richiese proprio il vaccino obbligatorio per l’intera popolazione.
Era uno sviluppo che, a differenza di tante associazioni antivacciniste (apocalittiche solo a parole…) Renovatio 21 aveva ampiamente previsto: essendo il movimento della storia quello verso un ritorno della schiavitù – è, infine, del sacrificio umano – era chiaro che dopo la sovranità politica (pensate a Unione Europea, NATO, etc.), la sovranità economica (l’euro), la sovranità famigliare (il gender nelle scuole dei figli), sarebbe venuto il turno dell’attacco alla sovranità biologica, persino a livello biomolecolare. E come si entra nel corpo dell’essere umano, se non con una siringa, considerata come un bonario strumento di salute pubblica?
Usiamo pensare, con amarezza immane, che eravamo ad un passo dal salvare milioni, forse miliardi di persone, e non è un’esagerazione: l’intenzione, testimoniata dall’invito estero al cardinale Burke di coinvolgere il livello più alto della Chiesa cattolica era quello di mettere in pista attivamente un’obiezione basata sulla religione. Sappiamo che in moltissimi casi di richiesta di obiezione al vaccino da parte di soldati USA è stata utilizzata l’obiezione religione, fino a poco prima ampiamente tollerata.
Purtroppo il Vaticano agì invece come malefico agente del siero fatto con aborti, imponendolo a tutti i suoi dipendenti e diramandone la bontà per bocca dello stesso romano pontefice (il sierarsi come «atto d’amore»), il quale come noto ebbe incontri segreti con il CEO di Pfizer Albert Bourla.
Tutto quello che avevamo costruito crollò sotto i colpi della dittatura pandemista dei governi (che di fatto annullarono le costituzioni) e del Vaticano definitivamente occupato dalle forze del Male. Pensate: se solo il papa avesse detto una parola (sed tanto dic verbo…) a favore dell’obiezione, milioni, miliardi di persone avrebbero evitato, grazie alla giustificazione religiosa autorizzata, il siero genico sperimentale. E con esso, quanti miocarditi, quante reazioni autoimmuni, quanti «malori improvvisi», quante morti si sarebbero risparmiate?
È una domanda a cui il Bergoglio, primo o poi, dovrà rispondere. E le conseguenze dovrebbero farlo tremare più di qualsiasi altra cosa.
Abbiamo lottato, come potevamo, prima del tempo. Abbiamo anticipato tutti: questo ci è riconosciuto. Anche quando l’interesse per questa strana, inspiegabile presenza del peccato più atroce nella questione vaccinale, così fondamentale per lo Stato moderno, andava scemando, anche a causa degli effetti collaterali sempre più mostruosi, che cominciavano a prodursi, e a divenire sempre più inengabili.
La battaglia di Renovatio 21, tuttavia, non è morta: è più viva che mai. Le linee cellulari sono ancora qui, i vaccini pure, così come i demoni insediatisi nel Sacro Palazzo.
Aiutateci a continuare la guerra contro il Male. Perché riguarda tutti, riguarda anche voi.
Roberto Dal Bosco
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Immagine di Dr Graham Beards via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International
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Vaccini fatti con aborti. Ricordiamolo ancora una volta

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Cosa esattamente c’è in un vaccino? «Un vaccino è costituito da un virus. Il virus è una lunga catena di acido nucleico. E l’acido nucleico è ciò che costituisce il nostro DNA e RNA. È troppo lungo da fare in provetta. Così noi imitiamo il modo che ha la natura di propagare e far crescere un virus e infettiamo le cellule». È vero che ci sono feti abortiti nei vaccini? «Quello che c’è nel prodotto finale, quando utilizziamo cellule che sono state create da un feto abortito, sono frammenti di DNA fetale umano e detriti cellulari. E a livelli abbastanza alti».Vaccini e aborti. È vero che ci sono feti abortiti nei vaccini?
— Renovatio 21 (@21_renovatio) September 16, 2023
Quali vaccini contengono linee cellulari fetali?
Come fanno gli scienziati a procurarsi il tessuto fetale?
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I feti sono ancora vivi dopo l’estrazione? «Beh, un feto nato intatto è sicuramente morto quando gli strappano via il cuore. Non gli viene somministrato alcun anestetico. Non farei mai una cosa del genere ad un topo o ad un ratto». «Non sarei sorpresa se in un futuro non così lontano potremo ottenere dei numeri concreti che mostrano come gli aborti vengano ritardati sempre di più, in modo che gli scienziati e le società di procurement possono ottenere un tessuto migliore e più a termine». I feti sono ancora usati per fare i vaccini? Molti dicono che hanno fermato questa pratica negli anni Settanta? «Non è una vecchia tecnica, alcune delle linee cellulari che utilizzano per la produzione di vaccini sono state realizzate negli anni Settanta. Stanno iniziando a deteriorarsi. Quindi in realtà è necessario creare nuove linee cellulari per sostituirle». «Ogni giorno, bambini abortiti vengono predati e sfruttati per la ricerca biomedica, e la pratica continua perché chiudiamo gli occhi sull’etica dei vaccini… per le persone che non condividono il nostro orientamento morale non c’è alcuna differenza tra un aborto effettuato nel 1970 e l’aborto fatto ieri».Vaccini e aborti. I feti sono vivi dopo l'estrazione?
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I feti sono ancora usati per fare i vaccini?
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Usare cellule fetali umane nei vaccini è pericoloso? «Sappiamo con certezza che i livelli di DNA di questi vaccini che entrano nel flusso sanguigno dei nostri bambini talvolta superano 100 volte i livelli di DNA fetale che, è stato dimostrato, attivano in modo massiccio la risposta immunitaria, causando il rilascio generale di citochine, e le citochine sono tossine. E stiamo dando ai bambini concentrazione da 10 a 100 volte più elevate. Sappiamo assolutamente che il recettore TLR9 si attiva». «Le aziende farmaceutiche non hanno mai misurato il rilascio di citochine. E non hanno mai misurato un livello così acuto di risposta autoimmune».Vaccini e aborti.
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Usare cellule fetali umane nei vaccini è pericoloso?
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Cosa possono fare i genitori per informarsi sui rischi del vaccinare i propri figli? «Come minimo, leggete un po’ il foglietto illustrativo, e vedrai gli effetti collaterali riconosciuti. Ciò potrebbe accadere al tuo sanissimo, normalissimo bambino». «Fai una valutazione del rischio: tuo figlio è a rischio di questa malattia? Se dovesse contrarla, quali sono le conseguenze di contrarre questa malattia? È così tremendo, oppure possiamo gestirlo bene dal punto di vista medico in modo che nostro figlio stia bene? Come i genitori dovrebbero parlarne ai pediatri? «Vorrei incoraggiare tutti i genitori a chiedere al proprio medico come l’immunità è causata da un vaccino. E se il tuo medico non ti parla dei recettori Toll-like, allora anche il tuo medico non sa nulla riguardo all’immunità, riguardo alla virologia, che è vaccinologia, oppure non ti sta dicendo la verità». «Dovresti chiamare un dottore che sappia di cosa si sta parlando. O che ti dice la verità». Sono parole giuste, e incontrovertibili. Riguardo al tema di aborto e vaccini, e sempre bene, ogni tanto, ricordarci questo abominio, richiamare alla mente l’aberrazione biologica e morale a cui vogliono sottomettere noi e la nostra prole. Noi dimentichiamo mai l’orrore in cui siamo immersi. E la battaglia che dobbiamo fare per uscirne. Grazie, dottoressa Deisher. SOSTIENI RENOVATIO 21Vaccini e aborti.
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Cosa possono fare i genitori per informarsi sui rischi del vaccinare i propri figli?
Come i genitori dovrebbero parlarne ai pediatri?
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