Connettiti con Renovato 21

Droni

Video di combattimento tra robocane e drone

Pubblicato

il

Un breve videoclip che riprende uno «scontro a fuoco» tra un drone e un robocane sta circolando sui social media cinesi.

 

Il drone che volteggia a circa due metri dal suolo viene visto inondare il suo avversario di fuochi d’artificio attaccati al suo carrello di atterraggio. Il robo-cane risponde al fuoco con fuochi d’artificio, mentre entrambe le macchine manovrano costantemente, apparentemente cercando di evitare di essere colpite.

 

Non è chiaro quale dei due alla fine abbia vinto. Come ha osservato il quotidiano di Hong Kongo South China Morning Post lunedì, non ci sono informazioni disponibili sulla provenienza del video, né se l’UAV e il robo-cane fossero controllati da remoto o operassero in modo autonomo. Secondo il giornale, il drone assomiglia a un modello agricolo della serie T della DJI, mentre il suo rivale sembrava appartenere alla serie Go prodotta dallo sviluppatore di robot di Hangzhou, Unitree Robotics.

 

Acquistate le Maglie Crociate

Sebbene i droni siano emersi come elemento chiave di un moderno campo di battaglia nel corso dell’attuale conflitto in Ucraina, i robot di terra sono ancora un po’ meno comuni, mentre diversi eserciti hanno già iniziato a testare o a mettere in funzione tali sistemi. Durante l’Expo dell’esercito russo nell’agosto 2022, la società Intellect Machine ha presentato il suo primo prototipo del sistema di cani robot M-81, dotato di un lanciarazzi.

 

All’inizio di questo mese, le truppe indiane hanno sfilato con il primo lotto di robot a quattro zampe, alimentati da Intelligenza Artificiale, prodotti localmente. Denominati MULES (Multi-Utility Legged Equipment) e dotati di telecamere termiche e sensori avanzati, i macchinari sono adatti sia per la sorveglianza che per le missioni di combattimento, con la possibilità di equipaggiarli con armi leggere.

 

A ottobre, un portavoce dell’US Army Central ha confermato a Military.com che il Pentagono aveva schierato almeno un cane robot con intelligenza artificiale con quello che sembrava essere un fucile di tipo AR-15/M16 montato su una torretta rotante per esercitazioni in Arabia Saudita diverse settimane prima. Il Dipartimento della Difesa ha quindi rilasciato una foto del Quadrupedal-Unmanned Ground Vehicle (Q-UGV).

 

Durante le esercitazioni congiunte Golden Dragon 2024 con la Cambogia del maggio scorso, l’Esercito Popolare di Liberazione della Cina ha mostrato una serie di robot militari, tra cui una macchina cinoide comandata a distanza e dotata di un fucile d’assalto e in grado di pianificare autonomamente i propri percorsi ed evitare gli ostacoli.

 

Come riportato da Renovatio 21, ad una fiera motoristica in Veneto sono stati visti robocani in dotazione all’esercito italiano.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine da Twitter
 

Continua a leggere

Droni

La Russia rivela i suoi mezzi anti-drone

Pubblicato

il

Da

L’esercito russo sta utilizzando piccoli droni con visuale in prima persona (FPV) per intercettare aerei da ricognizione ucraini di grandi dimensioni. Lo rivela un video diffuso dall’esercito di Mosca.   La guerra con i droni è diventata un elemento caratterizzante del conflitto in Ucraina, con entrambe le parti che si stanno adattando rapidamente all’uso diffuso di veicoli aerei senza pilota (UAV) sui campi di battaglia.   Il filmato pubblicato lunedì mostra le operazioni di Rubicon, un’unità russa per la guerra con droni incaricata di testare e implementare nuove tattiche. Il video mostra molteplici intercettazioni di droni da ricognizione ad ala fissa, tra cui un modello FlyEye di fabbricazione polacca dipinto con la livrea ucraina «Esercito dei Droni».  

Sostieni Renovatio 21

I droni FPV, spesso utilizzati come armi guidate usa e getta, hanno gittata, quota e autonomia di volo limitate. Al contrario, i droni da sorveglianza sono in genere più grandi, riutilizzabili e più potenti, ma sono anche significativamente più costosi.   La scorsa settimana Rubicon aveva pubblicato un altro video che, secondo il ministero, mostrava un drone FPV che prendeva di mira con successo un lanciarazzi multiplo HIMARS progettato negli Stati Uniti, del valore di circa 20 milioni di dollari.  

Iscriviti al canale Telegram

  Come riportato da Renovatio 21, i droni sono rapidamente divenuti i protagonisti della guerra russo-ucraina, con probabilità ridefinendo modi, tempi e dimensioni della guerra moderna.   Sia la Russia che l’Ucraina hanno incrementato la produzione militare durante il conflitto, con i droni diventati un elemento chiave delle rispettive strategie difensive.   Mentre la Russia mantiene un’industria bellica ampiamente autosufficiente, l’Ucraina dipende fortemente dagli aiuti occidentali per sostenere la propria economia e le proprie forze armate.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
   
Continua a leggere

Droni

Israele attacca la Siria in «difesa della minoranza locale» drusa

Pubblicato

il

Da

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno lanciato un attacco con droni contro un non troppo definito «gruppo estremista» in Siria. In una dichiarazione congiunta, il premier Beniamino Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno definito l’attacco una «operazione di avvertimento» volta a prevenire la violenza contro la minoranza drusa siriana.

 

Secondo il Times of Israel, l’attacco ha preso di mira un «raduno di un gruppo estremista che si preparava a continuare il suo attacco contro la popolazione drusa» in Siria. Il capo di Stato Maggiore IDF, tenente generale Eyal Zamir, avrebbe ordinato alle truppe di colpire ulteriormente siti governativi siriani «se la violenza contro i drusi non cessa».

 

Secondo l’agenzia di stampa AFP, nei pressi di Damasco sono scoppiati scontri tra gruppi armati legati al governo siriano e combattenti drusi.

Sostieni Renovatio 21

Almeno 11 persone sono state uccise mercoledì, quando «gruppi fuorilegge hanno preso di mira civili e forze di sicurezza» nel sobborgo di Sahnaya a Damasco, appena un giorno dopo che scontri simili hanno causato 17 vittime a Jaramana, un sobborgo prevalentemente druso e cristiano, secondo l’agenzia di stampa.

 

Le nuove autorità siriane devono affrontare le tensioni seguite alle violenze settarie avvenute nella provincia costiera di Latakia, che hanno preso di mira soprattutto alawiti e cristiani e che, secondo quanto riferito, hanno causato la morte di 1.000 persone.

 

La violenza ha spinto gli Stati Uniti e la Russia a denunciare la persecuzione delle minoranze siriane, mentre l’UE ha attribuito la responsabilità degli attacchi alle «forze del governo ad interim» da parte di «elementi pro-Assad».

 

 

Il ministero dell’Interno siriano ha affermato che l’attacco israeliano ha ucciso un membro delle forze di sicurezza nazionale siriane, schierate nella zona per fermare gli scontri tra gruppi armati, secondo quanto riportato da Reuters. L’agenzia di stampa siriana SANA ha confermato l’attacco israeliano, ma non ha fornito informazioni sulle vittime.

 

I drusi sono un gruppo religioso minoritario che segue una derivazione dell’Islam sciita ismailita che crede, tra le altre cose, nella metempsicosi. I drusi costituiscono il 3% della popolazione siriana. In Israele rappresentano il 10% del gruppo degli arabi israeliani, e sono tenuti a prestare servizio militare presso l’IDF. Sono distribuiti, oltre che in Israele e Siria, anche in Libano e Giordania.

 

Come riportato da Renovatio 21, a gennaio era stato annesso ad Israele il villaggio della Siria meridionale di Hader, dove gli abitanti drusi avrebbero chiesto di essere incorporati nel Golan occupato dagli israeliani.

 

L’attacco potrebbe – in apparenza – segnare un cambio di registro da parte dello Stato Ebraico nei riguardi del nuovo governo islamista di Damasco, in passato definito da Israele come fatto di «jihadisti educati».

 

Due mesi fa Israele lanciava attacchi aerei per «smilitarizzare» la Siria. Tuttavia un ex capo della Direzione dell’Intelligence israeliana aveva ammesso che «il caos in Siria è benefico per Israele».

 

Netanyahu a inizio anno aveva visitato il territorio israeliano occupato dalle forze dello Stato Ebraico. Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva annunciato che le Forze di Difesa Israeliane (IDF) dovevano istituire una «zona di difesa sterile» temporanea nella Siria meridionale per prevenire qualsiasi «minaccia terroristica» dopo la caduta del governo Assad.

 

Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa Israele aveva annunciato una presenza militare indefinita in Siria.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Israeli Defence Forces Spokesperson’s Unit via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 3.0 Unported

 

 

Continua a leggere

Droni

Israele schiera bulldozer robotici a Gaza per una guerra su larga scala

Pubblicato

il

Da

L’esercito israeliano sta scegliendo con sempre maggior frequenza l’impiego di una versione senza pilota dei bulldozer D9 della Caterpillar in diversi campi di battaglia.   I sistemi a controllo remoto consentono alle forze di difesa israeliane (IDF) di spianare le aree senza rischiare di impiegare ulteriori truppe.   Lo Stato Ebraico ha schierato il D9 senza pilota – o RobDozer – a Gaza e in Libano dal 7 ottobre 2023, e i funzionari israeliani affermano che l’IDF sta intensificando l’uso del sistema, scrive il Times of Israel.   Una fonte ha dichiarato all’AFP che Israele ha utilizzato «strumenti robotici per oltre un decennio, ma in quantità molto ridotte. Ora vengono utilizzati in operazioni belliche su larga scala».  

Sostieni Renovatio 21

Il RobDozer è stato sviluppato dalla Israel Aerospace Industries (IAI), che afferma che la piattaforma è il «bulldozer da combattimento definitivo». Il sito web della IAI spiega che «l’integrazione del RobDozer nelle unità di ingegneria militare aumenta significativamente la loro capacità di modificare rapidamente il territorio per favorire operazioni difensive o offensive».   Sebbene il RobDozer possa essere controllato a distanza, IAI afferma che può persino operare in modo autonomo. La IAI «afferma di poter operare a diversi livelli di indipendenza autonoma, “che gli consentono di scavare trincee sul campo, liberare un percorso in aree difficili o altrimenti impraticabili e spostare ostacoli di grandi dimensioni o sospetti”» riporta il Jerusalem Post.   Sebbene l’azienda sottolinei che la piattaforma garantisce la sicurezza dei soldati israeliani che non dovranno più guidare bulldozer da combattimento in situazioni pericolose, non afferma se il RobDozer sia in grado di identificare ed evitare i civili durante il funzionamento autonomo.   Il produttore di armi statale israeliano è anche impegnato nello sviluppo di un veicolo trasporto truppe blindato senza pilota M113.   I bulldozer da combattimento hanno svolto un ruolo fondamentale nelle operazioni militari israeliane a Gaza, dove vaste aree di territorio sono state rase al suolo dalle bombe israeliane. Poiché le macerie sono disseminate di munizioni inesplose e di potenziali esplosivi piazzati da Hamas, l’IDF ha utilizzato un gran numero di D9 per «bonificare» quartieri che un tempo formavano la città di Gaza.  
  Lo Stato degli ebrei ha dichiarato una zona cuscinetto lungo i confini di Gaza, e il Ministro della Difesa Israel Katz ha recentemente esteso tale zona fino a includere l’intera città meridionale di Rafah. Le forze israeliane hanno distrutto la maggior parte delle strutture in quelle aree e ucciso qualsiasi palestinese che tentasse di avvicinarsi.   Katz ha affermato che «Gaza diventerà più piccola e isolata e sempre più residenti saranno costretti a evacuare dalle zone dei combattimenti».   Inoltre, l’IDF ha costruito corridoi che tagliano in due la Striscia, distruggendo anche le infrastrutture in quelle aree. Israele ora controlla oltre il 50% di Gaza.   Come riportato da Renovatio 21, Israele nel conflitto sta impiegando sperimentalmente anche robocani militari.   L’uso di Intelligenza Artificiale per la scelta di obiettivi eliminati poi con missili o altri sistemi ha fatto sì che il conflitto di Gaza fosse definito «genocidio robotico di massa».   Come riportato da Renovatio 21, si è parlato anche di droni israeliani che sarebbero in grado di attirare i palestinesi con audio di bambini che piangono per poi sparare.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di MathKnight via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-Share Alike 4.0 International   
Continua a leggere

Più popolari