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Eugenetica

Come l’eugenetica trionfò in Canada

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

 

Il Canada sta acquisendo la reputazione di essere il Paese più progressista al mondo in materia di eutanasia. Un articolo sul National Post di Tristin Hopper sottolinea che la sua alleanza con l’eugenetica negli anni ’20 e ’30 è oggi motivo di imbarazzo – ma allora era, nel gergo dei ruggenti anni Venti, il «cat’s pajamas», il fiore all’occhiello.

 

«Ma l’eugenetica non era un’oscura moda passeggera. Un secolo fa, era la causa del giorno progressista del Canada. Per ben 20 anni, le chiese, le università, i media e l’establishment sanitario pubblico hanno dato per scontato che i mali del Paese potessero essere risolti attraverso la selezione umana: il matrimonio sarebbe stato limitato solo a persone “idonee” in grado di superare una visita medica governativa, e i “difettosi” sarebbero stati completamente sterilizzati».

 

«L’eugenetica fu oggetto di libri bestseller, i suoi benefici furono esaltati dalle prime pagine dei principali quotidiani e divenne il progetto appassionato dei canadesi, noto quanto l’inventore del telefono Alexander Graham Bell. Le città di tutto il Paese avevano società eugenetiche, mentre i gruppi ecclesiali e i club di servizio come il Kiwanis e il Rotary abbracciavano tutti con entusiasmo la bandiera dell’igiene razziale».

 

«Come ogni altra moda sociale moderna, l’eugenetica fu abbracciata con entusiasmo dalla classe delle celebrità. Alla fine degli anni ’20, la stampa canadese di intrattenimento abbondava di aggiornamenti sull’attrice americana Katie Pullman, che si vantava di aver dato alla luce un “bambino eugenetico” generato da un partner unico scelto esclusivamente per le sue caratteristiche genetiche favorevoli. “Questo ragazzo diventerà un vero atleta. Ho programmato un corso di formazione per lui”, aveva detto la Pullman alla stampa».

 

 

«Ma fu l’establishment sanitario pubblico a rivelarsi il più forte e accreditato sostenitore dell’eugenetica. “In Canada…. I difensori più accaniti dell’eugenetica si trovavano nei ranghi della professione medica”, si legge in Our Own Master Race, un testo del 1990 sulla storia dell’eugenetica canadese. Il Canadian Medical Association Journal e la versione canadese di The Lancet furono alcune delle prime pubblicazioni a sostenere apertamente che il diritto di riprodursi dovesse essere negato ai criminali, ai degenerati e persino agli “epilettici”».

 

«Gli eugenetisti canadesi generalmente sostenevano una delle due politiche. Il primo è stato il “matrimonio eugenetico”, l’idea secondo cui le coppie dovrebbero potersi sposare solo se riescono a procurarsi un “certificato eugenetico” rilasciato dal medico dopo un esame fisico. La seconda politica era la sterilizzazione forzata».

 

«L’eugenetica “positiva” non era sufficiente; ci sarebbe anche bisogno di un sistema di eugenetica “negativa” per garantire che i criminali, i “pazzi” o semplicemente gli ottusi vengano cancellati con la forza dal patrimonio genetico nazionale. Entrambi i tipi di eugenetica avrebbero trovato la loro strada nella politica canadese durante gli anni ’20 e ’30, in particolare con il Sexual Sterilization Act dell’Alberta, una legge del 1928 che autorizzava la sterilizzazione forzata dei detenuti degli ospedali psichiatrici».

 

 

Michael Cook

 

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Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

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Bioetica

Verso la de-medicalizzazione dell’eutanasia: civili assistiti da avvocati uccideranno i malati?

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

 

In una fase precedente del dibattito sulla morte assistita, un critico aveva scritto che essa era incompatibile con il giuramento di Ippocrate del medico. Se il pubblico lo volesse, potrebbe esserci una «morte assistita da avvocati» piuttosto che la morte assistita da medici.

 

Forse gli attivisti hanno preso a cuore questo consiglio. Un articolo del BMJ sostiene che, poiché vi è una carenza di medici britannici disposti a partecipare a un programma di morte assistita, i laici dovrebbero essere responsabili. La morte assistita potrebbe mettere in cattiva luce anche il personale del Servizio Sanitario Nazionale.

 

Un simile «approccio demedicalizzato» esiste già in Svizzera, affermano due medici palliativi e un avvocato.

 

«Quando il pubblico parla di morte assistita immagina un medico che conosce, seduto al loro capezzale e che lo assiste nei suoi ultimi istanti. Con così pochi medici disposti a essere coinvolti, questo non è realistico. È necessario che ci sia un equilibrio tra ciò che il pubblico vuole e ciò che è meglio per il Servizio Sanitario Nazionale e per le persone che vi lavorano».

 

Invece di uno stretto coinvolgimento dei medici, gli autori raccomandano che un comitato di revisione delle applicazioni:

 

«Un modello demedicalizzato migliorato ridurrebbe la responsabilità degli operatori sanitari nell’aiutare qualcuno a morire. La supervisione potrebbe avvenire in modo prospettico, con l’obbligo di approvare la richiesta di morte assistita da parte di un comitato di revisione prima che possa verificarsi. Questi comitati potrebbero includere un avvocato, un operatore sanitario e un esperto di etica. Ciò potrebbe causare ritardi, ma offre un maggiore supporto alle persone potenzialmente vulnerabili ed elimina il potere decisionale esclusivo dei medici».

 

 

Michael Cook

 

 

 

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Alimentazione

Modificare geneticamente gli esseri umani per indurre l’intolleranza alla carne e renderli più bassi: la proposta del bioeticista legato al WEF

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In un video riemerso in rete negli ultimi tempi, un bioeticista legato al World Economic Forum domanda che gli esseri umani vengano geneticamente modificati per diventare più piccoli di statura ed intolleranti alla carne, il tutto in nome della lotta al »cambiamento climatico».

 

Durante una conferenza al World Science Festival 2016, il dottor Matthew Liao, direttore del Centro per la bioetica del College of Global Public Health presso la New York University, ha spiegato la sua visione di modificare geneticamente le persone in nome della salvezza della terra.

 

«La gente mangia troppa carne. E se dovessero ridurre il loro consumo di carne, allora aiuterebbe davvero il pianeta», ha dichiarato il professor Liao.

 

 

Il bioeticista sino-americano ha quindi discusso di rendere gli esseri umani intolleranti alla carne attraverso interventi chimici e ormonali, ammettendo però che anche lui ama troppo la carne per rinunciarvi.

 

«Ma le persone non sono disposte a rinunciare alla carne. Alcune persone saranno disposte a farlo, ma altre persone potrebbero essere disposte a farlo ma hanno una debolezza di volontà. Dicono “questa bistecca è troppo succosa, non posso farlo”. A proposito, io sono uno di quelli», ha ammesso Liao.

 

«Quindi ecco un pensiero. Quindi si scopre che ne sappiamo molto: abbiamo queste intolleranze», ha continuato il Liao. «Per esempio ho un’intolleranza al latte. E alcune persone sono intolleranti ai gamberi. Quindi forse possiamo usare l’ingegneria umana per dimostrare che siamo intolleranti a certi tipi di carne, a certi tipi di proteine ​​bovine».

 

«C’è questa cosa chiamata zecca Lone Star che se ti morde diventerai allergico alla carne. Quindi è qualcosa che possiamo fare attraverso l’ingegneria umana. Possiamo forse affrontare problemi mondiali davvero grandi attraverso l’ingegneria umana», ha aggiunto.

 

La questione della sindrome alpha-gal indotta dalle zecche è stata trattata in un recente approfondimento comparso su Renovatio 21.

 

Tuttavia il Liao nella stessa conferenza ha lanciato anche un progetto eugenetico per rendere gli esseri umani più… piccoli.

 

Avete sentito bene:

 

«Quindi si scopre che più sei grande… pensate alle emissioni di gas serra di tutta una vita… le emissioni di gas sono necessarie per produrre energia che è necessaria per trasportare persone più grandi piuttosto che persone più piccole».

 

«Ma se fossimo più piccoli di 15 centimetri… Sapete, ho fatto i conti e si tratta di una riduzione di massa del 25%, che è enorme».

 

«Quindi pensate alle emissioni di gas serra nel corso della vita se avessimo bambini più piccoli. E quindi è qualcosa che potremmo fare attraverso una sorta di ingegneria umana».

 

In pratica, la lotta al cambiamento climatico passa attraverso l’ingegneria genetica umana, per stravolgere il sistema immunitario ed alimentare degli esseri umani, e al contempo bioingegnerizzarne la prole di modo che sia bassa di statura, la trasformazione dell’uomo in hobbit OGM per l’ambiente.

 

Le proposte di Liao potrebbero sembrare assurde e immorali, ma enti mondialisti come il World Economic Forum (WEF) e la Fondazione Gates le prendono sul serio.

 

Durante il vertice di Davos del WEF 2021, il documento di Liao del 2012 «Human Engineering and Climate Change» («Ingegneria umana e Cambiamento Climatico» è stato sollevato durante la discussione sulla «Planetary Health Diet» («dieta per la salute planetaria»), un’iniziativa per spostare l’umanità verso diete a base vegetale e consumare fonti proteiche alternative come insetti e tessuti di carne sintetica coltivata in laboratorio come quella prodotta dalle aziende sostenute da Bill Gates».

 

 

«L’anno scorso a dicembre, in preparazione del vertice virtuale di Davos di quest’anno, il World Economic Forum ha svelato il suo quadro di bioingegneria in una presentazione intitolata “3 scenari per come la bioingegneria potrebbe cambiare il nostro mondo in 10 anni“», ha riferito  il sito BioHackInfo lo scorso febbraio.

 

«Vaccini commestibili coltivati ​​nelle piante e editing genetico CRISPR sono stati alcuni dei punti salienti del quadro», scrive il sito. La presentazione era basata su un documento accademico sponsorizzato dal World Economic Forum chiamato Bioengineering Horizon Scan 2020.

 

Per il vertice di Davos di quest’anno, il documento sulla bioingegneria umana di Liao è stato aggiunto per essere preso in considerazione come possibile aggiunta al documento «Bioengineering Horizon Scan 2020» sia per il quadro di bioingegneria del World Economic Forum che per il quadro sui cambiamenti climatici poiché affronta entrambi gli argomenti.

 

Come riportato da Renovatio 21, con ogni evidenza, i cripto-poteri mondialisti dei Klaus Schwab e dei Bill Gates sta preparando un Grande Reset alimentare.

 

«La Gates Foundation, alimentata da una “empia alleanza” tra il grande capitale, le istituzioni scientifiche e tecnologiche e gli stati, abbia stabilito un impero globale sulla vita» scrive un vecchio articolo di Children’s Health Defense tradotto da Renovatio 21.

 

Si tratta della diligente conseguenza di chi vuole il controllo – cifra principale della cibernetica – sull’umanità: si persegue il controllo dell’uomo per via biochimica tramite i canali di assunzione di sostanze dell’organismo, i medicinali (come i vaccini…) e financo gli alimenti.

 

Dopo aver ottenuto l’accesso al sistema sanitario mondiale – cioè a sostanze immesse nel corpo dell’umanità per via sottocutanea – Gates sta ottenendo il controllo sul sistema alimentare, cioè sulle sostanze immesse per via digerente.

 

C’è un salto di qualità: i farmaci si possono rifiutare, dei vaccini si può fare a meno. Del cibo no. È il dominio biochimico sulla vita che si sta realizzando, giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi.

 

In modo sempre più cringe.

 

 

 

 

 

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Controllo delle nascite

L’eugenetica genocida Paul Ehrlich è ancora fra noi

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A volte ritornano. Nonostante passino le decadi, e lo si consideri per sempre sepolto e dimenticato, in qualche modo lo fanno sempre tornare in scena.

 

Paul Ehrlich ha oramai 90 anni, e lo si può considerare come il primo grande divulgatore di superficie del tema della sovrappopolazione – l’idea, dimostratasi fallace oltre ogni ragionevole dubbio, che sul pianeta vi sono troppi esseri umani, e che quindi bisogna procedere con aborti, sterilizzazioni e quant’altro, insomma con la Cultura della Morte applicata.

 

Mesi fa il vecchio Ehrlich è comparso in TV a parlare del riscaldamento globale su 60 Minutes, prestigiosa e antica trasmissione di giornalismo d’inchiesta  della CBS.

 

Ehrlich, che di professione in realtà è un entomologo, circa mezzo secolo fa aveva predetto erroneamente milioni di morti per carestie che avrebbero dovuto svilupparsi negli anni Ottanta. Non ha cambiato idea: in TV ha avvertito che «l’umanità non è sostenibile» e che «i prossimi decenni saranno la fine del tipo di civiltà a cui siamo abituati».

 

Durante la trasmissione è stato aggiunto che «le 5 estinzioni di massa del passato antico sono state causate da calamità naturali. Vulcani e un asteroide. Oggi, se la scienza ha ragione, l’umanità potrebbe dover sopravvivere a una sesta estinzione di massa in un mondo di sua creazione».

 

Con tono apocalittico, quanto mai aiutato dall’isteria del Climate Change, è stato detto che «i prossimi decenni segneranno la fine del tipo di civiltà a cui siamo abituati».

 

Mesi fa sulla figura di Ehrlich è intervenuto Elon Musk che ha affermato che il libro di Ehrlich The Population Bomb (1968) «potrebbe essere la cosa antiumana più dannosa mai scritta».

 

Musk ha poi affermato: «Niente di ciò che dice dovrebbe ricevere la minima credibilità», perché «Ehrlich disprezza l’umanità».

 

 

E ancora: Ehrlich ha fatto un danno immenso all’umanità. Immenso. Lo disprezzo».

 

Il giornalista Tom Elliot ha sottolineato su Twitter che Ehrlich aveva erroneamente suggerito nel 1971 che il Regno Unito sarebbe stato un «piccolo gruppo di isole impoverite abitate da 70 milioni di persone affamate» entro il 2000.

 

Ehrlich scrisse con uno scienziato legato al partito democratico USA (poi nominato da Obama Science Czar, cioè principale consigliere scientifico del presidente) un volume chiamato Ecoscience (1977) dove il programma eugenetico si mostra in tutto il suo orrore.

 

«L’aggiunta di uno sterilizzante all’acqua potabile o agli alimenti di base è un suggerimento che sembra inorridire le persone più della maggior parte delle proposte per il controllo involontario della fertilità. In effetti, ciò porrebbe alcune questioni politiche, legali e sociali molto difficili, per non parlare dei problemi tecnici. Nessuno di questi sterilizzanti esiste oggi, né sembra essere in fase di sviluppo».

 

Anticoncezionali diluiti nell’acqua potabile: si rimane a bocca aperta.

 

«Per essere accettabile, una tale sostanza dovrebbe soddisfare alcuni requisiti piuttosto rigidi: deve essere uniformemente efficace, nonostante le dosi ampiamente variabili ricevute dagli individui, e nonostante i diversi gradi di fertilità e sensibilità tra gli individui; deve essere privo di effetti collaterali pericolosi o spiacevoli; e non deve avere alcun effetto su membri del sesso opposto, bambini, anziani, animali domestici o bestiame».

 

In pratica, Ehrlich e il collega democratico propongono una silenziosa, ma efficace, sterilizzazione di massa.

 

Nel libro trovava spazio anche l’idea di un governo mondiale: «forse quelle agenzie, combinate con l’UNEP e le agenzie per la popolazione delle Nazioni Unite, potrebbero alla fine svilupparsi in un regime planetario, una sorta di superagenzia internazionale per la popolazione, le risorse e l’ambiente. Un regime planetario così completo potrebbe controllare lo sviluppo, l’amministrazione, la conservazione e la distribuzione di tutte le risorse naturali, rinnovabili o non rinnovabili, almeno nella misura in cui esistono implicazioni internazionali».

 

Ehrlich inizialmente, più che di clima, parlava di un’implosione dell’umanità dovuta alla carenza di risorse, con guerre, carestie ed epidemie dovute alla mancanza di cibo ed energia – come da calcoli errati del reverendo Malthus nel Settecento.

 

Poi è passato il treno del cambiamento climatico, e l’entomologo antiumanista, già smentito dalla realtà in modo plateale, ci è saltato subito sopra.

 

In un articolo del 1995, Ehrlich ha scritto che «un piccolo aumento netto dei decessi» è «un prezzo ragionevole da pagare» per salvare presumibilmente il pianeta dal riscaldamento globale.

 

Questa piccola strage passa ovviamente per una riformulazione della medicina, della sua etica e della sua pratica.

 

«I medici per istinto e formazione si concentrano sulla salute delle persone; devono imparare a prestare maggiore attenzione alla salute di intere società e ad affrontare i difficili conflitti di interesse che spesso sorgono tra i due. Un medico, Jeffrey Fisher (1994), raccomanda che ai medici sia richiesto di sostenere esami periodici di ricertificazione in cui vengono testate le conoscenze sugli antibiotici. Se gli antibiotici fossero stati usati in modo più giudizioso negli ultimi decenni, senza dubbio ci sarebbero stati più decessi per infezioni batteriche erroneamente diagnosticate come virali e meno decessi per reazioni allergiche agli antibiotici. Ma un piccolo aumento netto dei decessi sarebbe stato probabilmente un prezzo ragionevole da pagare per evitare la situazione attuale, che fa presagire un ritorno all’era pre-antibiotica e tassi di mortalità molto più elevati».

 

Nel 2012, Ehrlich ha detto al Guardian che l’élite dovrebbe ridurre la popolazione globale ad almeno 2 miliardi. Attualmente ci sono circa 8 miliardi di esseri umani che vivono sul pianeta. Ciò significa quindi che lo scienziato sostiene l’eliminazione di circa il 75% dell’umanità.

 

«Siamo passati da 1,5 a 2 miliardi perché puoi avere grandi città attive e zone selvagge. Se vuoi un mondo di polli in batteria in cui tutti abbiano spazio e cibo minimi e tutti siano tenuti quasi in vita, potresti essere in grado di sostenere a lungo termine circa 4 o 5 miliardi di persone. Ma hai già 7 miliardi. Quindi dobbiamo muoverci umanamente e il più rapidamente possibile verso la contrazione della popolazione».

 

Uno dei modi principali in cui l’eugenista spera di impedire l’aumento della popolazione è rendere gli aborti più accessibili e comuni.

 

«Il modo migliore, a nostro avviso, per ottenere (…) una riduzione della popolazione è dare pieni diritti e opportunità alle donne e rendere la contraccezione moderna e l’aborto di supporto accessibili a tutte le persone sessualmente attive. Mentre il grado in cui questi passaggi ridurrebbero i tassi di fertilità totale è una questione controversa, porterebbero significativi benefici sociali ed economici rendendo disponibili enormi serbatoi di nuova energia cerebrale per risolvere i nostri problemi, salvando centinaia di migliaia di vite riducendo il numero di aborti non sicuri».

 

Ora, ci siamo ricordati anche oggi di Ehrlich perché ci è tornato in mente, e non sappiamo perché, che Ehrlich è stato invitato dal Vaticano di Bergoglio.

 

Anzi, a ripescarlo dall’oblio dei decenni, il papato – che fino a pochi anni fa era il maggior avversario di tali idee, al punto da venir linciato ciclicamente a tutte le conferenze delle Nazioni Unite sulla popolazione, come si legge ne Il complotto dell’ONU contro la vita del compianto monsignor Schooyans – ha dato una spinta non indifferente.

 

Così nel 2017 ebbe luogo presso la Casina Pio IV, nel verde dei Giardini Vaticani, la conferenza «Come salvare il mondo naturale da cui dipendiamo». Ad organizzare, la Pontificia accademia delle Scienze, guidata dal vescovo Marcelo Sánchez Sorondo, conterraneo di Bergoglio. Tra gli invitati, lui, Ehrlich, guru dimenticato del proto-ecocatastrofismo, vate della riduzione della popolazione terrestre con ogni mezzo. Qualcuno grido allo scandalo

 

Tanto per ricordarci che cosa è il Vaticano oggi: un’antenna ripetitrice della Necrocultura più spudorata, più infame, più antiumana.

 

Quando riusciremo a far finire tutto questo?

 

 

 

 

 

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