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CRISPR

Bill Gates vi consiglia i regali di Natale. Compresa la bioingegneria CRISPR

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Non basta che, grazie al movimento di miliardi di euro, egli possa influenzare la stampa, i governi, l’industria farmaceutica, i social media, la rete elettrica, il clima, le telecomunicazioni, l’agricoltura, l’ecosistema delle zanzare, l’energia nucleare, la politica sanitaria mondiale.

 

Bill Gates vuole iniettarsi anche nel vostro Natale. Dopo avervi consigliato i vaccini COVID – da lui stesso finanziati e creati da case farmaceutiche di cui lui stesso è socio con le sue Fondazioni – ora vuole consigliarvi anche quali libri regalare a Natale.

 

Non fa una grinza: seguendo la concezione secondo cui le idee sono virus (che si comportano in modo concepibile secondo l’evoluzionismo genetico, come nel caso del significato originario della parola meme spiegato nel libro dell’ateo Richard Dawkins nel suo libro Il gene egoista), egli vuole controllare anche questo contagio, l’epidemia ideologica.

 

Bill Gates vuole iniettarsi anche nel vostro Natale

Gates ha ripetute volte spinto sui media – che, come sappiamo, foraggia – il fatto di essere un avido lettore che consuma almeno un libro a settimana. Continui articoli sul New York Times tornano a ripetercelo ossessivamente: il Billo legge tantissimo, il Billo vi consiglia questo libro, etc.

 

Ecco quindi che nel suo canale YouTube, Gate Notes, compare questo incredibile spottone librario natalizio.

 

 

Colpisce, innanzitutto, la vasta ricchezza della produzione, che può sfuggire se l’attenzione si ferma sul giaccone a quadri, stile sempliciotto dell’America profonda, sfoggiato da Bill (di per sé, giù questo è un messaggio…)

 

Il prezzo di una produzione del genere non sappiamo immaginarlo, ma nel caso non abbiano lavorato tutti gratis perché convinti della bontà del progetto planetario dell’uomo di Seattle, forse non parliamo nemmeno più di decine di migliaia di dollari

Il lettore osservi bene: hanno ricreato scenograficamente un’intera via di un classico Paesino della provincia statunitense.

 

Multicamera, la presenza un dolly – cioè di una gru munita di macchina da presa – ben percepibile.

 

Hanno assunto attori, registi, comparse, aiuto registi, segretari di produzione, costumisti: un tizio è vestito da astronauta (un costume facile da trovare, no?), un altro tizio è vestito da Shakespeare, con incunabolo in mano. Eserciti di Babbi Natale che schettinano giù per la via come ad un Santacon alcolico.

 

Le vetrine dei negozi allestite con una cura che Luchino Visconti lèvati – in un negozio, ad un certo punto, vediamo in esposizione dei cervelli (!), un’altra vetrina contiene un essere umano, ma si tratta di un umanoide protagonista di un libro che vuole raccomandare.

 

Tutto intorno, gli alberelli illuminati, luci soffuse, mobilio d’epoca, vecchi robot giocattolo, teschi, piatti d’epoca, trenini elettrici, perfino un kinetoscopio. Hanno piazzato perfino una macchina che sparasse la neve finta –  tutto, chiaramente, ricreato in uno studio di produzione, con un saporate artifciale delle immagini che non si capisce neppure quanto sia involontario.

 

Ci sono animazioni grafiche, effetti speciali, immagini girate e postprodotte in modo leccatissimo.

 

Il prezzo di una produzione del genere non sappiamo immaginarlo, ma nel caso non abbiano lavorato tutti gratis perché convinti della bontà del progetto planetario dell’uomo di Seattle, forse non parliamo nemmeno più di decine di migliaia di dollari, sborsati invece di fare un video magari con telefono e maglioncino in cui parla a braccio – quello che oggi fa chiunque, perché chiunque capisce che oggi vince, più che il danaro e la produzione kolossal, l’autenticità della propria persona e del proprio messaggio.

 

«Autenticità» è una parola ovviamente sconosciuta a William Henry Gates III.

 

Per la seconda volta in un mese, torna a fare propaganda al processo in cui la vita perde la sua autenticità: la bioingegneria CRISPR.

Il quale, di fatto, per la seconda volta in un mese, torna a fare propaganda di quanto di più inautentico vi sia al mondo, cioè il processo stesso in cui la vita perde la sua autenticità: la bioingegneria CRISPR.

 

Ovviamente, tra i cinque libri che Billo consiglia per il Natale 2021, non può mancare Code Breakers, la storia della ricercatrice scopritrice del CRISPR Jennifer Doudna e degli altri scienziati che «hanno scoperto un nuovo modo di modificare il DNA, chiamato CRISPR». Notate che il libro è presentato come una grande, decoratissima e pannosa torta di compleanno; la parola CRISPR è immersa tra i canditi, i volti dei rivoluzionari bioingegneri sono piazzati sopra morbide, innocenti, inoffensive tortine cupcake attorniate da spirali del DNA.

 

 

Se qualcuno ha già detto detto che modificare geneticamente i bambini «sarà come vaccinarli», qui si va molto oltre: il sottotesto è che la modifica genetica sarà bella e piacevole come l’atto di mangiare un dolce – «piece of cake» è l’espressione americana per dire quando una cosa risulta davvero facile da farsi.

 

«Verrà solo utilizzato per curare le malattie, o per fare bambini più intelligenti ed attraenti? Cosa faremo con questo strumento straordinario?»

«Verrà solo utilizzato per curare le malattie, o per fare bambini più intelligenti ed attraenti? Cosa faremo con questo strumento straordinario?» si domanda Gates nella sua réclame libraria natalizia, ma non si risponde.

 

La sua risposta, in realtà, l’aveva già consegnata alle nostre meditazioni  qualche settimana fa quando Gates lanciò il video che specificatamente parlava del libro su Doudna e il CRISPR, attaccandoci – lestamente – l’annuncio che le sue Fondazioni ci stanno investendo da tempo tanto danaro.

 

 

Anche gli altri libri consigliati da Gates hanno un loro perché inquietante. Si parla degli studi sulla mente umana e sull’implementazione di robot umanoidi in società – il contenuto dell’ultimo romanzo (che deve essergli piaciuto tantissimo) di Kazuo Ishiguro, Klara e il sole. Il Nobel anglo-giapponese Ishiguro è peraltro l’autore dello struggente, e sommamente distopico, Never et me go (in italiano, Non lasciarmi; divenuto anche un film) che narra di un mondo dove alcuni bambini vengono clonati e cresciuti in collegio solo per divenire poi «donatori» dei trapianti di organi.

 

Tuttavia, è sul CRISPR che bisogna restare concentrati.

 

La nuova era dell’umanità sintetica ha come personaggio catalizzatore l’uomo Microsoft. Il Babbo Natale onnipotente del mondo trasformato fin dentro al codice della vita.

Bill Gates-Santa Claus sotto l’albero di Natale dell’umanità vuole farci trovare impachettata la bioingeneria di ogni creatura terrestre. Per comunicarcelo, non ci fa uno, ma due spot, pure costosissimi.

 

Metà del mondo lo detesta e vorrebbe vederlo arrestato. Lui, forte dei suoi miliardi e del suo potere politico infinito, tira dritto con la sua slitta di renne-Frankestein con quei suoi «regali» genetici che vuole distribuire ad ogni famiglia del mondo.

 

Del resto lo sapevamo: la nuova era dell’umanità sintetica ha come personaggio catalizzatore l’uomo Microsoft. Il Babbo Natale onnipotente del mondo trasformato fin dentro al codice della vita.

 

«Oh oh oh».

 

 

Immagini screenshot da YouTube

 

CRISPR

La tecnologia delle «forbici genetiche» CRISPR provoca cambiamenti involontari nei cromosomi

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

Uno studio su Nature Genetics mostra che l’uso delle «forbici genetiche» CRISPR/Cas causa cambiamenti genetici involontari che sono diversi dalle mutazioni casuali. Questi risultati hanno anche implicazioni per la valutazione del rischio delle piante ottenute da nuove tecnologie di ingegneria genetica.

 

Uno studio pubblicato di recente su Nature Genetics dimostra che l’uso delle «forbici genetiche» CRISPR/Cas provoca cambiamenti genetici involontari che sono diversi dalle mutazioni casuali.

 

Secondo lo studio, i principali cambiamenti strutturali nei cromosomi si verificano molto più frequentemente nelle regioni genomiche prese di mira dalle «forbici geniche» rispetto a quanto accadrebbe altrimenti.

 

Questi risultati hanno implicazioni anche per la valutazione del rischio delle piante ottenute tramite la nuova ingegneria genetica, ha riferito TestBiotech.

 

Secondo la Commissione dell’Unione Europea e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, le modifiche genetiche involontarie risultanti dall’uso delle «forbici genetiche» CRISPR/Cas non sono diverse dalle mutazioni casuali.

 

Tuttavia, un nuovo metodo di valutazione dei dati dimostra che questa ipotesi è errata.

 

L’uso di CRISPR/Cas interrompe completamente il doppio filamento di DNA, causando la temporanea separazione di alcuni cromosomi dalla sezione principale.

 

Nella sezione separata (distale), i cromosomi possono ristrutturarsi e sequenze più grandi di DNA possono andare perse (delezioni), invertite (inversioni) o inserite nel posto sbagliato (inserzioni).

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Studi condotti su cellule umane, animali e vegetali hanno dimostrato che queste ristrutturazioni avvengono.

 

Tuttavia, lo studio recentemente pubblicato su Nature Genetics è il primo a utilizzare grandi set di dati per dimostrare una dipendenza statisticamente altamente significativa del verificarsi di questi cambiamenti indesiderati dall’uso di «forbici genetiche».

 

Per valutare le grandi quantità di dati è stato utilizzato un programma speciale con Intelligenza Artificiale. Ciò ha rivelato che la posizione e la frequenza dei cambiamenti genetici involontari non possono in alcun modo essere equiparati al verificarsi di mutazioni casuali.

 

Sebbene i set di dati provengano da cellule umane modificate con le «forbici genetiche», si deve supporre che effetti simili si verifichino anche nelle cellule animali e vegetali.

 

Tuttavia, le conseguenze sono diverse: negli esseri umani e negli animali, questo tipo di cambiamenti sono particolarmente associati al rischio di cancro.

 

Per quanto riguarda le piante, i rischi sono diversi e riguardano principalmente gli effetti negativi sull’ambiente e la modifica della composizione degli alimenti derivati ​​da queste piante.

 

Anche l’allevamento può essere influenzato: se i cambiamenti indesiderati passano inosservati, possono accumularsi nel materiale genetico delle piante, compromettendo così sia la stabilità genetica delle future varietà vegetali sia la loro idoneità all’uso in agricoltura.

 

Pubblicato originariamente da Sustainable Pulse

 

© 8 agosto, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Alimentazione

Il governo della Nuova Zelanda annuncia iniziative di ingegneria genetica del bestiame

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Il governo della Nuova Zelanda ha annunciato che nei prossimi tre mesi prenderà una decisione sulla revoca del divieto di ingegneria genetica degli alimentari, aprendo la strada all’impiego della tecnologia genetica in agricoltura e in altri settori.   In precedenza il Paese era noto per la proibizione del cibo bioingegnerizzato.   Il dottor Guy Hatchard, che in precedenza ha ricoperto il ruolo di senior manager per la società globale di test e sicurezza alimentare Genetic ID, ha spiegato come questo potrebbe avere ripercussioni sui consumatori, ed è molto peggio di quanto molti pensino.

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Negli USA un’intensa attività di lobbying da parte dell’industria biotecnologica ha permesso alle aziende di operare in gran parte senza controlli, rendendo facile per le persone sperimentare l’editing del genoma. Tale postura istituzionale e la mancanza di regolamentazione, nota il dottor Hatchard, hanno creato una situazione in cui «gli scienziati americani sono stati in grado di dirottare le sovvenzioni del governo statunitense a Wuhan per creare coronavirus letali».   Un settore in cui l’uso della biotecnologia è in fase di esplorazione in Nuova Zelanda è quello dell’allevamento. Finora, almeno 195 milioni di dollari sono stati destinati alla ricerca su come ridurre le emissioni di metano dei ruminanti, con altri 400 milioni di dollari promessi dal governo neozelandese per finanziare la ricerca in corso su misure come additivi per mangimi, erbe geneticamente modificate, pillole e vaccini.   Il governo neozelandese ha sottolineato che questi sforzi sarebbero stati «sicuri», poche persone si fidano di tali affermazioni dopo aver visto la morte e la malattia che i loro vaccini «sicuri» hanno portato alla popolazione.   «Un’intera industria, tra cui università e aziende biotecnologiche, con tanto di membri del consiglio di amministrazione, CEO, etc. irresponsabili e ben pagati, è già nata, tutti tesi al governo per garantire un flusso di entrate senza fine per la sperimentazione biotecnologica. Questa industria è nata dalle vaghe promesse dei sognatori dei geni che sarà “sicura ed efficace” e dalla screditata nozione che le emissioni di metano degli animali siano al centro del cambiamento climatico», ha scritto il dott. Hatchard.   Il governo ha anche istituito una piattaforma RNA che verrà utilizzata per supportare le opportunità nel Paese in settori quali la salute umana e animale, basandosi sui progressi globali nelle tecnologie RNA, compresi i vaccini mRNA. Hanno già approvato investimenti nell’applicazione di vaccini mRNA al bestiame per affrontare problemi come la diarrea virale bovina (BVD).   Come sottolinea lo Hatchard, questa non è certo la vittoria della Nuova Zelanda che il governo vorrebbe far credere alla gente. Il pubblico non pare troppo interessato a mangiare cibo che ha alterato i geni, come dimostrano gli imbarazzanti fallimenti delle aziende di carne artificiale. L’anno scorso, Beyond Meat ha perso 53 milioni di dollari nel secondo trimestre e ha visto i suoi ricavi negli Stati Uniti scendere del 40%, mentre la rivale Impossible Foods ha tagliato il 20% della sua forza lavoro.   Eppure, per qualche ragione, il governo neozelandese sembra pensare che gli animali biotecnologici che vantano un basso profilo di metano saranno molto richiesti dai clienti internazionali, scrive Naturale News. Il dottore racconta un’esperienza che è stata l’opposto; quando lavorava alla Genetic ID, ha visto quanto profondi siano i sospetti della popolazione nei confronti del cibo geneticamente modificato, al punto che può essere venduto in grandi volumi solo in luoghi in cui non ci sono requisiti per etichettarlo.   «I nostri partner di esportazione acquistano i nostri prodotti agricoli basandosi sulla nostra immagine pulita e verde di erba nutrita. Perché buttarla via?», ha chiesto.   Si sta inoltre parlando di tecnologie di riduzione delle emissioni che li aiutino a ridurre le loro emissioni agricole del 30%entro il 2030, un lasso di tempo notevolmente breve. Il dottor Hatchardo ha sottolineato il parallelo con un’altra iniziativa frettolosa, il programma di vaccinazione COVID-19 «alla velocità della luce» («Warp Speed») che ha dato priorità alla distribuzione dei prodotti a scapito della sicurezza e dell’efficacia, e guarda dove ci ha portato.

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Come riportato da Renovatio 21, l’avvocato attivista americano Thomas Renz sostiene che l’mRNA è già nel cibo a causa di iniezioni fatte al bestiame in questi anni.   Tre mesi fa il lo Stato americano del Tennessee ha approvato un disegno di legge contro i vaccini mRNA negli alimenti.   L’anno scorso, tuttavia, era stata data dall’autorità alimentare americana FDA un’approvazione «sperimentale» per la carne a base di maiali OGM.   Vari scienziati e sostenitori della sicurezza alimentare mettono in discussione la sicurezza della tecnologia di modifica genetica — il CRISPR (brevi ripetizioni palindromiche regolarmente intervallate) — utilizzata dai ricercatori e sostenuta da investitori come Bill Gates, chiedendosi se i cibi prodotti dalla tecnologia siano davvero sicuri per il consumo umano.   Come ripetuto da Renovatio 21, Bill Gates, con i suoi investimenti miliardari in terreni agricoli, ricerche genetiche e imprese varie, di fatto sta preparando un «grande reset alimentare».   Come riportato da Renovatio 21, la crisi della filiera alimentare sperimentata in questi anni si è accompagnata da decine di incendi ed incidenti agli impianti di produzione di cibo in USA.

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CRISPR

Trapiantato con un rene di maiale OGM muore poche settimane dopo

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Rick Slayman, un uomo di 62 anni del Massachusetts, è morto non molto tempo dopo essere diventato la prima persona al mondo a ricevere un trapianto di rene di maiale.

 

Il trapianto in questione non era un normale rene di maiale, ma piuttosto un organo geneticamente modificato in cui erano stati rimossi diversi geni suini e introdotti diversi geni umani per garantire la compatibilità con il sistema immunitario dell’ospite – in pratica si tratta di maiali umanizzati con la bioingegneria allo scopo di essere utilizzati per gli xenotrapianti.

 

Il Massachusetts General Hospital, dove l’intervento ha avuto luogo a marzo, ha affermato che non vi è alcuna indicazione che la morte dello Slayman sia stata causata dal trapianto, ha osservato CBS News. Non è stata rilasciata alcuna ulteriore indicazione sulla causa della morte.

 

«Il signor Slayman sarà sempre visto come un faro di speranza per innumerevoli pazienti trapiantati in tutto il mondo e siamo profondamente grati per la sua fiducia e volontà di far avanzare il campo degli xenotrapianti», ha affermato l’ospedale in una nota, offrendo le condoglianze alla famiglia dello Slayman e ai suoi cari.

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L’uomo aveva ricevuto nel 2018 un trapianto di rene umano, che purtroppo ha iniziato a dare segni di cedimento nel 2023, rendendo necessario un altro trapianto Poche altre notizie sono filtrate dal caso.

 

Malgrado i titoli della stampa ne parlano come il primo paziente di questo tipo, c’è stato almeno un precedente: chirurghi dei trapianti dell’Università dell’Alabama a Birmingham e della NYU Langone Health hanno trapiantato reni da maiali geneticamente modificati in pazienti cerebralmente morti mantenuti in vita con ventilatori, dimostrando che i reni possono produrre urina e svolgere altre funzioni biologiche essenziali senza essere rigettati.

 

Come riportato da Renovatio 21, l’anno scorso era stata pubblicata una ricerca, realizzata sempre in Massachussetts, in cui si raccontava come una scimmia fosse vissuta per oltre due anni con un rene di maiale geneticamente modificato con la tecnologia CRISPR.

 

Il tema dei trapianti da maiali OGM è sempre più su tutti i giornali grazie al secondo di intervento biomedico di questo tipo.

 

Come riportato da Renovatio 21, a settembre 2023 i chirurghi di Baltimora hanno trapiantato il cuore di un maiale geneticamente modificato in un uomo con una malattia cardiaca terminale che non aveva altra speranza di cura, ha annunciato venerdì il Centro medico dell’Università del Maryland. Si è trattato del secondo caso di questo tipo: il primo paziente, David Bennett, 57 anni, era morto due mesi dopo il trapianto a causa di un virus suino, ma il cuore del maiale, fu detto, funzionava bene e non c’erano segni di rigetto acuto dell’organo, un rischio importante in tali procedure.

 

La ricerca sui maiali umanizzati avanza nella Repubblica Popolare Cinese, dove sono stati usati anche per la ricerca sul COVID. L’anno passato scienziati cinesi sono riusciti a creare con successo embrioni chimerici contenenti una combinazione di cellule umane e di maiale. Quando sono stati trasferiti in scrofe surrogate, i reni umanizzati in via di sviluppo avevano una struttura normale e una formazione di tubuli dopo 28 giorni.

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