Intelligenza Artificiale
Robocani anche per la polizia di Los Angeles

Il consiglio comunale di Los Angeles ha autorizzato l’uso di robocani da parte del dipartimento di polizia locale, nonostante le proteste dei residenti e di alcuni membri del consiglio dissenzienti.
I legislatori della città hanno votato martedì 8 contro 4 per approvare una donazione di un cosiddetto «veicolo terrestre senza pilota quadrupede» alla polizia di Los Angeles dalla Los Angeles Police Foundation senza scopo di lucro, che ha fornito alle forze dell’ordine il robot gratuitamente. Il robocane, è stato riportato, avrebbe un costo di 277 mila dollari.
Il robocane in uso alla polizia losangelina è progettato e prodotto da Boston Dynamics, azienda di ingegneria robotica passata più volte di mano, da Google al fondo giapponese SoftBank ai coreani della Hyundai Motor Company, attuali proprietari. Il progetto BidDog era stato finanziato dalla DARPA, l’enigmatico e ricchissimo reparto ricerca e sviluppo del Pentagono.
Il robocane poliziotto californiano è in grado di navigare autonomamente su terreni ed edifici e può essere equipaggiato con un’ampia gamma di apparecchiature di sorveglianza, sensori e altri «carichi utili». Per la polizia, è generalmente destinato all’uso in situazioni pericolose che potrebbero mettere a rischio gli agenti, fungendo da occhi e orecchie in più per il dipartimento.
Tuttavia, la nuova aggiunta alla polizia di Los Angeles ha subito aspre critiche da parte dei residenti, con diversi cittadini che hanno criticato la decisione del consiglio durante i commenti pubblici di martedì. Un cittadino ha detto «Non voglio armare l’Intelligenza Artificiale», mentre un altro ha dichiarato che l’uso del robot alla fine avrebbe portato a «poliziotti robot». «Ragazzi, non avete visto quel film I, Robot o Terminator?»
Ancora un altro cittadino ha affermato che il periodo di commento pubblico del consiglio comunale è stato “chiaramente performante”, accusando i legislatori locali di ignorare i desideri dei loro elettori.
«Dopo aver ascoltato i travolgenti commenti del pubblico, voti nella direzione opposta, New York City e San Francisco hanno già rifiutato questi cani robot. La polizia di Los Angeles non ha bisogno di armi militari», è stato uno dei commenti. In realtà, dopo tentennamenti, le altre città hanno implementato i «terminator dogs» nei loro programmi di forza dell’ordine.
La decisione di New York nel 2020 di impiegare il cane robotico, che il Distretto di polizia cittadino aveva soprannominato «Digidog», si era rivelata altrettanto controversa, tanto che la città aveva interrotto il suo primo contratto per l’affitto del dispositivo dopo che i newyorkesi hanno denunciato la tecnologia come orwelliana.
Tuttavia, l’amministrazione della Grande Mela in seguito ha invertito la rotta e rimettendo in pista il robocane poliziotto il mese scorso, con il commissario di polizia Keechant Sewell che ha affermato che sarebbe stato utilizzato in un modo «trasparente, coerente e sempre fatto in stretta collaborazione con le persone che serviamo».
The New York Police Department added a robot dog to hit force.
(Credit: Disclose) pic.twitter.com/JYAmlYLzag
— Apex World News (@apexworldnews) April 12, 2023
Come riportato da Renovatio 21, anche la vicina San Francisco ha persino preso in considerazione l’idea di consentire al suo dipartimento di polizia di utilizzare i robot dotati di forza letale in caso di emergenza.
Robocani sono utilizzati ai confini con il Messico. Tuttavia vi è polemica: c’è chi ritiene che il loro uso spaventa gli immigrati spingendoli verso sentieri dove poi incontrano la morte.
Come visto in immagini scioccanti della scorsa primavera, i robocani abbiano pattugliato le strade di Shanghai durante il colossale lockdown della primavera 2022, dove per sorvegliare e punire i 26 milioni di abitanti usarono, oltre agli androidi quadrupedi, anche droni che volevano tra i palazzi ripetendo frasi come «contieni la sete di libertà del tuo spirito».
Al Forum militare di Mosca dell’anno scorso di due mesi fa erano visibili robocani dotati di bazooka. Roboquadrupedi militari sono in produzione ovunque – pure in versione «telepatica».
Renovatio 21, oramai ribattezzabile come «L’Eco del robocane» vista la mole di articoli sull’argomento, aveva parlato della militarizzazione dei robocani più di un anno fa. Roboquadrupedi militari sono in produzione ovunque – pure in versione «telepatica».
In un ulteriore sviluppo inquietante, un team di ingegneri ha ben pensato di introdurre nella «mente» di un robocane ChatGPT.
Come riportato Renovatio 21, robocagnazzi sono stati mandati in giro pure per la campagna umbra.
Immagine screenshot da Telegram
Intelligenza Artificiale
Putin: l’Intelligenza Artificiale offre un vantaggio militare «colossale»

Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha affermato che la Russia deve dare l’esempio nell’implementazione dell’Intelligenza Artificiale nelle sue forze armate.
Il software sviluppato internamente dovrebbe essere integrato nei sistemi di comando e controllo militari automatizzati, ha suggerito il presidente russo. Discutere di intelligenza artificiale è diventata «una moda passeggera», ha osservato Putin durante una riunione di governo mercoledì, perché «tutti riconoscono le enormi opportunità che offre».
«Chiunque per primo affinerà queste tecnologie per la guerra otterrà un vantaggio significativo sul campo di battaglia. Non dobbiamo perderne traccia», ha avvertito.
Secondo il presidente, il conflitto in Ucraina ha accelerato i cambiamenti nelle tattiche di guerra e altre nazioni hanno riconosciuto il valore dell’esperienza accumulata dalla Russia.
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Putin ha già definito l’Intelligenza Artificiale come la chiave per la sovranità nazionale e il successo nel XXI secolo, ribadendo l’intenzione della Russia di essere all’avanguardia in questo campo.
La scorsa settimana, il ministro dello Sviluppo Digitale Maksut Shadaev ha ipotizzato che l’IA potrebbe potenzialmente sostituire fino alla metà di tutti i dipendenti pubblici russi in futuro, «forse anche di più». Tuttavia, si aspetta che professioni come quella medica e quella degli insegnanti saranno meno colpite dalla transizione.
Il governo russo sta valutando modalità per ottimizzare il settore pubblico, puntando a una forza lavoro più ridotta in grado di erogare servizi essenziali e di percepire salari più alti.
Come riportato da Renovatio 21, sei mesi fa al Forum di discussione Valdai Putin aveva dichiarato che rimanere fuori dalla corsa allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale non è un’opzione percorribile per la Russia.
«Penso che sia impossibile vietarla. Troverà un modo, soprattutto quando c’è concorrenza, e la concorrenza sta crescendo», ha detto Putin al pubblico. Mosca è incline a regolamentare l’IA invece di cercare di proibirne l’uso, aveva detto. «Lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale è inevitabile e qui possiamo essere tra i leader, dati i vantaggi che abbiamo».
Putin aveva quindi osservato che a guidare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sono le piattaforme online fondate in Occidente, che tendono a plasmare le opinioni dei loro utenti.
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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0).
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Prima maratona umanoide a Pechino: corrono i robot

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Intelligenza Artificiale
Putin loda Musk. Che prepara la sua legione di robot umanoidi

La passione di Elon Musk per Marte ricorda quella dell’ingegnere spaziale sovietico Sergej Korolev, ha dichiarato mercoledì scorso il presidente russo Vladimir Putin. Korolev, pioniere della cosmonautica russa, ha guidato i primi successi spaziali dell’URSS, in particolare l’invio del primo uomo in orbita.
Nel corso di un dibattito con gli studenti dell’Università tecnica Bauman di Mosca, Putin ha sottolineato l’impegno di Musk nell’esplorazione del Pianeta Rosso.
«Sapete, c’è una persona che vive negli Stati Uniti, Musk, che si potrebbe dire sia assolutamente pazzo di Marte», ha detto Putin, paragonando la spinta visionaria del CEO di SpaceX a quella di Sergej Pavlovic Korolev (1907-1966), l’ingegnere capo dietro i primi successi spaziali dell’Unione Sovietica, tra cui il razzo Sputnik lo storico volo di Yuri Gagarin del 1961. L’ingegnere morì durante un intervento chirurgico nel 1966, secondo alcuni segnando per sempre il progresso della tecnologia spaziale sovietica, che allora pareva imbattibile.
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Putin ha osservato che individui con una dedizione così straordinaria sono rari, ma spesso vedono le loro visioni realizzate nel tempo. «Proprio come le idee di Korolev, i nostri pionieri, si sono realizzate nel loro tempo», ha detto.
Il presidente ha evidenziato le significative sfide di una missione con equipaggio su Marte, sottolineando la necessità di affrontare diverse questioni critiche, tra cui garantire la sicurezza a lungo termine degli esseri umani nello spazio profondo, sviluppare nuovi metodi di trasmissione delle informazioni e fornire fonti energetiche affidabili per le future infrastrutture marziane.
Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa Putin aveva altresì dichiarato che le aziende russe dovrebbero «cooperare» con Musk.
Il mese scorso, Kirill Dmitriev, capo del fondo sovrano russo e inviato economico di Putin, ha proposto che la Russia – che sta progettando di portare la produzione di energia atomica sulla Luna – fornisca una piccola centrale nucleare e «altre tecnologie avanzate» per la missione su Marte pianificata da Musk. Ha suggerito che l’esperienza russa nella tecnologia nucleare potrebbe supportare il fabbisogno energetico della missione.
Musk ha annunciato l’intenzione di far volare la Starship di SpaceX su Marte entro la fine del 2026, trasportando il robot umanoide Tesla chiamato Optimus, indicando che gli atterraggi umani potrebbero iniziare già nel 2029, se i primi atterraggi avranno successo.
La Russia ha espresso interesse a collaborare con gli Stati Uniti nell’esplorazione di Marte. Dmitriev ha suggerito che i colloqui con Musk potrebbero aver luogo a breve, osservando che la cooperazione potrebbe comportare l’utilizzo delle competenze di Roscosmos e Rosatom per rendere una missione su Marte più efficiente e sicura.
«Il 2029 sarà l’anno di una missione congiunta USA-Russia su Marte, @elonmusk?», ha scritto Dmitriev su X a marzo. «Le nostre menti e la nostra tecnologia dovrebbero essere al servizio della gloria dell’umanità, non della sua distruzione».
Nonostante il conflitto in Ucraina e il deterioramento delle relazioni tra Stati Uniti e Russia, la collaborazione spaziale tra le due superpotenze del cosmo – malgrado qualche inziale attrito – è rimasta sostanzialmente inalterata. NASA e Roscosmos hanno proseguito la loro collaborazione e hanno recentemente esteso il loro accordo di volo incrociato alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) fino al 2026.
Putin sembra aver avuto sempre simpatia per Musk, come è risultato evidente nell’intervista del presidente russo con Tucker Carlson (che, invece, non pareva garbargli troppo), quando, a domanda sull’incipiente tendenza transumanista mostrata anche da Musk, il vertice del Cremlino, sorridendo, aveva risposto che «non c’è modo di fermare Musk».
Durante gli attacchi a Musk a seguito dello spegnimento dei satelliti Starlink per l’Ucraina che progettava di attaccare la Crimea, emerse che i due si parlano: Musk, accusato di essere un pupazzo del Cremlino, rispose che erano mesi che non discuteva con Putin. Sei mesi fa il Wall Street Journal ha parlato di telefonate segrete recenti tra Musk e Putin, notizia bollata dal Cremlino come «disinformazione».
La stima dell’imprenditore sudafricano per il presidente russo è stata ribadita anche in un’intervista recente al sulfureo padre Errol Musk, che ha parlato dell’ammirazione che il figlio nutrirebbe per Putin.
Renovatio 21, nota, tuttavia, un dato interessante, se non inquietante.
Più o meno nelle ore in cui Putin lodava Musk, questi presentava al mondo la sua idea di produzione di androidi. Nel corso della riunione plenaria di Tesla del primo trimestre del 2025, il CEO Elon Musk ha rivelato che l’azienda si sta preparando con l’obiettivo di iniziare la produzione degli Optimus quest’anno.
🚨ELON MUSK: “This year we hope to make about 5,000 Optimus robots…but even 5,000 robots is the size of a Roman legion FYI. That’s a scary thought, a legion of robots. I think we’ll literally build a legion of robots this year, and maybe 10 legions next year? It’s kind of a… pic.twitter.com/R992X5OA8r
— Autism Capital 🧩 (@AutismCapital) March 21, 2025
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«Quest’anno, speriamo di riuscire a produrre circa 5.000 robot Optimus », ha detto Musk agli investitori Tesla. «Tecnicamente puntiamo ad avere abbastanza componenti per produrne 10.000, forse 12.000, ma dato che si tratta di un prodotto completamente nuovo, con un design completamente nuovo, direi che ci riusciremo se riusciremo a raggiungere la metà dei 10.000 pezzi».
«Ma anche 5.000 robot, sono le dimensioni di una legione romana, per vostra informazione, il che è un pensiero un po’ spaventoso» ha continuato significativamente Elon. «Come un’intera legione di robot, direi “wow”. Ma penso che costruiremo letteralmente una legione, almeno una legione di robot quest’anno, e poi probabilmente 10 legioni l’anno prossimo. Penso che sia un’unità piuttosto interessante, sapete? Unità di legione. Quindi probabilmente 50.000 circa l’anno prossimo».
Il riferimento al concetto di legione e alla storia di Roma (passione nota dell’uomo più ricco del mondo) fa venire in mente altre considerazioni espresse dal Musk negli anni scorsi, peraltro proprio riguardo a Putin.
Quando tre anni fa ancora il suo networth era di circa 240 miliardi (ora è quasi il doppio) fu intervistato per un documentario della testata germanica Welt, dove corresse il giornalista che lo descriveva come l’uomo più ricco della Terra. «Io penso che Putin sia significativamente più ricco di me», alluse Elon. «Sì lo penso davvero. Io non posso andare ad invadere altri Paesi. Credo ci sia una vecchia citazione… forse da Crasso… non sei davvero ricco sino a che non puoi permetterti una legione».
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Ora Musk le legioni se le sta costruendo da sé: legioni di robot che possono combattere, pure nello spazio: il fatto che per primi su Marte arriveranno non gli uomini, ma gli umanoidi automatici di Elon Musk dovrebbe far riflettere, almeno un pochino.
Il personaggio, torna a ripetere Renovatio 21, potrebbe essere l’anticristo: e questo spiegherebbe il fatto che spesse volte vediamo il fascino di quel che fa. L’anticristo, dice la Scrittura, ingannerà tutti, e sarà servito da coloro «il cui nome non è scritto nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo» (Ap, 17,8)…
Che San Giovanni stia parlando di legioni di umanoidi robotici? Che stia parlando di esseri umani creati in provetta (altra specialità personale di Musk)?
Decisamente, questa storia è interessante – e probabilmente fondamentale per il nostro futuro.
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