Spazio
L’ESA condivide una foto dettagliata del «Labirinto della notte» di Marte
Su Marte esiste una regione conosciuta come Noctis Labyrinthus o «labirinto della notte». Si trova sul bordo occidentale di un sistema di canyon denominato Valles Marineris, secondo l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Nell’autunno del 2023, l’ESA aveva introdotto per la prima volta un filmato sorvolante del labirinto utilizzando i dati del Mars Express che orbita attorno a Marte dal dicembre del 2003. Gli stessi dati sono stati utilizzati per creare un’immagine ampia e dettagliata del labirinto che hanno pubblicato la scorsa settimana.
Il «labirinto della notte» di Marte si presenta come irto di enormi frane, vaste dune di sabbia portate dal vento e canyon che si intersecano che misurano fino a 30 chilometri di larghezza e 6 chilometri di profondità.
Take another trip through Mars’s ‘labyrinth of night’ 🌚
It's a place unlike any other in the Solar System, with deep valleys and canyons stretching up to 30 km wide and 6 km deep.
Zoom in on a detailed new #MarsExpress image to explore it in all its… pic.twitter.com/lav6CeJANo— ESA Science (@esascience) January 24, 2024
Secondo l’ESA, l’intera area è lunga circa 1.190 chilometri e si trova tra il centro vulcanico di Tharsis e il bordo occidentale di Calles Marineris.
Sembra che il vulcanismo nella regione di Tharsis abbia eroso casualmente grandi porzioni di terreno, sebbene il terreno originale possa essere visto sulle cime degli altipiani. E nel labirinto ci sono anche tracce di sali idrati e minerali argillosi, che dimostrano che un tempo era presente acqua, dice l’ESA.
Mars Express fornisce immagini del Pianeta Rosso da quasi 20 anni. E ha fornito prove ai ricercatori che Marte un tempo aveva le condizioni ambientali appropriate per sostenere la vita.
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Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
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Spazio
La «cometa del diavolo» visibile durante l’eclissi
Un enorme corpo celeste denominato «cometa del diavolo» sta volando oltre la Terra per la prima volta dal 1954 ed è attualmente visibile nel cielo notturno.
La comparsa della «devil comet» si aggiunge all’inquietudine prodotta dall’imminente eclissi nell’America del Nord.
Chiamata ufficialmente 12P/Pons-Brooks, la cometa che esplode periodicamente ha guadagnato il suo soprannome infernale per le «corna» spuntate dopo che una recente eruzione l’ha lasciata con un paio di code di gas e ghiaccio dalla forma distinta che si riversano nello spazio.
Nuove immagini della cometa del diavolo rivelano una caratteristica che nessuno aveva mai notato prima: una spirale di gas che infuria nel nucleo della cometa.
Le immagini sono state catturate dall’astrofotografo norvegese Jan Erik Vallestad lo scorso 9 di marzo. Come riportato da SpaceWeather, la spirale non era facilmente visibile finché il Vallestad non ha elaborato attentamente le immagini, scattate con le giuste impostazioni. «L’immagine è stata elaborata in Pixinsight con un allungamento moderato per rivelare la struttura nel nucleo», ha dichiarato a SpaceWeather. «Ciò è fattibile perché il nucleo stesso non era ‘espulso’ (saturato) nei miei dati originali».
Le comete sono tipicamente composte da ghiaccio, roccia e polvere. Ottengono il loro caratteristico alone luminoso dall’orbita attorno al Sole, che riscalda questi corpi ghiacciati in modo che emettano gas luminosi nel vuoto. Mentre continuano la loro orbita, i gas che fuoriescono formano una grande coda che può allungarsi per milioni di chilometri.
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12P/Pons-Brookes è unica in quanto si ritiene che sia criovulcanica, eruttando regolarmente mentre i pennacchi del suo interno ghiacciato e pressurizzato esplodono attraverso le fessure sulla sua superficie.
Mentre la cometa gira, questi scarichi di gas freddo pare stiano turbinando insieme per formare l’apparente spirale al centro della cometa.
Non è necessario essere un dottore in astronomia per assistere alla rara visita di questa cometa. In questo momento, chi si trova nell’emisfero settentrionale può vederlo con un semplice binocolo o un telescopio vicino alla costellazione dei Pesci. Nel mese di aprile 12P/Pons-Brookes dovrebbe essere visibile ad occhio nudo.
Ci sono due date importanti da tenere a mente. Secondo la NASA, ci sono buone probabilità che la cometa sia visibile durante l’eclissi totale in Nordamerica di oggi 8 aprile: una coincidenza cosmica rara e insolita. Il 21 aprile invece, la cometa diabolica raggiungerà il perielio, quando sarà nel punto più vicino al Sole e sarà più luminosa.
Come riportato da Renovatio 21, il raro evento astronomico è stato anticipato da inquietanti segni come fulmini che colpiscono la Statua della Libertà e il sisma che ha scosso la città di Nuova York.
Il vescovo Giuseppe Strickland offrirà una Santa Messa per contrastare le possibili attività dei satanisti durante il giorno in cui il sole, per un po’ sparirà.
Immagine di Don Hefferman via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
Bizzarria
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