Oligarcato
Klaus Schwab dice ai suoi discepoli che i loro cervelli «saranno replicati con l’Intelligenza Artificiale» quando moriranno

Secondo il fondatore del World Economic Forum Klaus Schwab, i suoi Young Global Leader – la leva di giovani preparati annualmente dal WEF poi fatti penetrare nei governi di tutto il mondo – possono aspettarsi una carriera di 50 anni all’interno dell’organizzazione che potrebbe probabilmente essere estesa attraverso la tecnologia e l’Intelligenza Artificiale.
«Secondo me hai la possibilità di aspirare a una carriera di 50 anni. Forse di più», ha detto Schwab ai partecipanti sbalorditi in un filmato trapelato da una conferenza del WEF Young Global Leader del settembre 2022.
Il guru del gruppo estremista di Davos ha continuato suggerendo che le tecnologie di estensione della vita che potrebbero includere «iniezioni» le quali potrebbero far sì che la propria carriera possa prolungarsi molto tempo dopo che i loro corpi fisici si sono arresi.
In a leaked recording of a private WEF Young Global Leaders indoctrination session, Klaus Schwab promises new recruits that their “avatars” will continue to live on after they die, and that their brains “will be replicated through artificial intelligence and algorithms”.
“You… pic.twitter.com/c8qEBctl15
— Wide Awake Media (@wideawake_media) June 12, 2024
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«Farai delle iniezioni e così via», ha spiegato Schwab, suscitando risate divertite tra la folla. «E poi non dimenticare che il tuo avatar continuerà a vivere (…) E il tuo cervello verrà replicato attraverso l’intelligenza artificiale e gli algoritmi… quindi non lo sappiamo, ma almeno 50 anni».
Anche se il pubblico potrebbe aver preso le osservazioni di Schwab come uno scherzo, l’appoggio dello Schwab all’idea di una fusione transumanista uomo-macchina è presente nel suo pensiero e nella sua opera. Schwab è noto per aver teorizzato, in un libro che in Italia ha per qualche ragione la prefazione dell’erede Agnelli John Elkann, una «Quarta Rivoluzione Industriale» che opererà la fusione uomo-macchina, e non si è tirato indietro quando si è trattato di eccitarsi in pubblico, con a fianco il fondatore di Google Sergej Brin, riguardo all’idea di impiantare in testa alla popolazione un chip che ne legga e determini le emozioni e i pensieri.
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Su questa linea si è spinto fino a immaginare scansioni cerebrali negli aeroporti, di modo da vedere se il passeggero non abbia pensieri pericolosi. «I microchip impiantabili attivi che rompono la barriera cutanea del nostro corpo» cambieranno il modo in cui ci interfacciamo con il mondo «e ci costringeranno a chiederci «cosa significhi essere umani», sostiene Schwab.
Lo Schwab, che l’anno scorso ha parlato apertis verbis di governo mondiale in grado di «padroneggiare» tecnologie come l’Intelligenza Artificiale e biologia sintetica, ha ottimi rapporti con la Repubblica Popolare Cinese, che elogia per le sue misure di controllo.
Il WEF, anche senza lo Schwabbo al vertice, continuerà su questo solco. Sul sito del WEF è pubblicato un articolo che invoca la fusione di sistemi di intelligenza umana e artificiale per censurare lo «hate speech» e la «disinformazione» online prima ancora che ne sia consentita la pubblicazione. In pratica, una tecnologia per la censura preventiva da applicarsi a chiunque voglia esprimersi liberamente in rete.
Come riportato da Renovatio 21, lo Schwab il mese scorso si è dimesso da presidente esecutivo del WEF, lasciando spazio ai figli. La sua opera, quindi, continua – e probabilmente lo farà anche dopo la morte.
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Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-NC-SA 2.0)
Misteri
Le teorie di Tucker Carlson: l’Intelligence statunitense sta proteggendo la rete di Epstein, non il presidente Trump

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Intelligence
Perché il caso Epstein non andrà mai da nessuna parte

In un discorso divenuto virale del podcast dell’ex Navy Seal e operativo CIA Shawn Ryan, il giornalista d’inchiesta americano Nick Bryant racconta che il caso di Jeffrey Epstein è stato insabbiato dal governo federale e non andrà mai avanti perché ciò distruggerebbe l’intero sistema operativo.
«Epstein aveva telecamere in tutte le sue case. Era decisamente un artista del ricatto», osserva Bryant. «Il governo vuole assicurarsi che questo non venga a galla. Gran parte del nostro sistema politico si basa sul ricatto», aggiunge.
«Se quell’angolo oscuro e maligno dell’Intelligence usasse il ricatto contro i nostri politici e altre persone, se usasse i bambini, ciò farebbe infuriare il popolo americano», incalza ulteriormente Bryant. «Per quell’angolo oscuro dell’Intelligence, questa è Omaha Beach. Non cederanno di un millimetro» continua il giornalista con un paragona alla spiaggia sulla costa francese famosa per il suo ruolo nello sbarco in Normandia della Seconda Guerra Mondiale.
Journalist Nick Bryant explains why the federal government actively covers up the Jeffrey Epstein case:
“Epstein had cameras in all of his homes. Epstein was definitely a blackmail artist.”
“The government wants to make sure that that does not come out. A huge part of our… pic.twitter.com/5cyMe2EAHp
— Collin Rugg (@CollinRugg) July 8, 2025
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«Se si considerano tutte le vittime, tutti i carnefici e tutti i mediatori coinvolti nella rete di Epstein… nessuno è stato incriminato tranne Ghislaine Maxwell», spiega il giornalista.
«Ciò dimostra davvero che il nostro governo, purtroppo, vuole porre fine a tutto questo», aggiunge il reporter. «Perché il nostro governo favorisce il traffico di bambini se non per proteggere persone molto potenti e un processo politico?» si chiede il Bryant. «È l’unico modo in cui ha senso», conclude.
Martedì il presidente Trump e il Procuratore generale Pam Bondi hanno risposto in modo molto conciso alla domanda di un giornalista sul caso Epstein, con Trump che si è mostrato chiaramente irritato dal fatto che la questione venisse ancora sollevata.
Trump in campagna elettorale aveva ampiamente promesso di garantire trasparenza sul caso, ma, notano gli osservatori, il suo dipartimento di Giustizia sta erigendo un vero e proprio muro, spingendo molti dei suoi sostenitori a definirlo inaccettabile.
Nel frattempo la base MAGA è fratturata, con voci rilevanti come quella di Tucker Carlson che si dichiara sconvolto e disgustato dall’insabbiamento da parte di Trump e Pam Bondi.
Il nome di Israele viene fatto sempre più spesso: secondo alcuni, la mancata di pubblicazione di file riguardanti Epstein (e, alcuni aggiungono, pure su JFK) sarebbe dovuta al fatto che guasterebbe del tutto i rapporti con lo Stato Ebraico, che sarebbe coinvolto nel sistema creato da Epstein – cosa che molti ritengono possibile viste le tante visite che ha Epstein ha fatto Ehud Barak, ex premier laburista israeliano già capo dei servizi segreti militari israeliani.
Il Barak avrebbe inoltre fatto investire milioni di dollari di Epstein in startup tecnologiche israeliane.
La questione dello spionaggio israeliano relativo ad Epstein emerge anche anche da un altro ingrediente della storia, la «dama» di Epstein Ghislaine Maxwell, il cui padre – il magnate dell’editoria britanniche Robert Maxwell, nato in Boemia con il nome Jan Ludvik Hyman Binyamin Hoch – è considerato come una probabile spia di segreti atomici per conto dello Stato degli ebrei. Al suo funerale erano presenti i vertici dei servizi israeliani e dello Stato stesso.
Maxwell scomparve misteriosamente nell’Atlantico una notte, mentre era a bordo del suo panfilo, chiamato Lady Ghislaine. Ghislaine è l’unica persona in galera per i crimini del caso Epstein, accusata di traffico sessuale, ma non si sa verso chi. Quando era latitante, fu fotografata nel dehors di un caffè di Los Angeles mentre leggeva un libro sulle spie della CIA morte. Poi sparì, sino alla cattura. Ora, in carcere, si dice abbia ritrovato la «fede ebraica del defunto padre».
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Immagine di pubblico dominio CCo via Wikimedia; immagine rielaborata
Misteri
Trump e la sua amministrazione dichiarano che non pubblicheranno mai i video di Epstein

🚨 BREAKING: President Trump GOES OFF on reporter for asking about Jeffrey Epstein, Pam Bondi says the child p*rn Epstein files can NOT be released, ever.
TRUMP: “Are you still talking about – Jeffrey EPSTEIN? … We have Texas, this, all of the things…are people still talking… pic.twitter.com/SsNWZHkd4Y — Eric Daugherty (@EricLDaugh) July 8, 2025
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Trump non ha fatto mistero di conoscere il misterioso miliardario e di sapere dei suoi ospiti (come il principe Andrea d’Inghilterra) e della passione di Epstein per le «ragazze giovani», ed è arrivato ad augurare «il meglio» alla dama di Epstein Ghislaine Maxwell, una volta arrestata dopo la latitanza. Va detto che Trump avrebbe anche collaborato con la giustizia quando interpellato sul caso. Virginia Roberts Giuffre, una delle principali accusatrici, aveva lavorato come massaggiatrice proprio nel resort di Trump a Mar-a-Lago prima di essere reclutata da Epstein, e mai ha detto qualcosa contro The Donald. La Giuffre è morta, apparentemente di suicidio, poche settimane fa.In this 1992 video, Donald Trump, Ghislaine Maxwell and Jeffrey Epstein appear together at a party:
1. One became POTUS. 2. Another is serving 20 years for sex trafficking minors. 3. The third died by suicide in federal custody during Trump’s 1st term. pic.twitter.com/VdP3zRTP0R — The Intellectualist (@highbrow_nobrow) July 7, 2025
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