Misteri
Bill Clinton ha fatto altri due viaggi con Ghislaine Maxwell non divulgati
Mentre il mondo attende il processo della «madama» di Epstein Ghislaine Maxwell, si apprende che il presidente Bill Clinton ha volato sul «Lolita Express» del misterioso Jeffrey Epstein Epstein (ossia il jet privato appartenente al defunto miliardario condannato per pedofilia) durante un viaggio a Taiwan, Giappone e Cina.
A riportarlo la testata britannica Daily Mail.
Ad un certo punto durante il viaggio, Clinton e Ghislaine sarebbero stati raggiunti da un ulteriore miliardario, Ted Waitt.
Il presidente Bill Clinton ha volato sul «Lolita Express» del misterioso Jeffrey Epstein Epstein (ossia il jet privato appartenente al defunto miliardario condannato per pedofilia) durante un viaggio a Taiwan, Giappone e Cina
Durante il viaggio, Clinton e Maxwell hanno incontrato vari dignitari stranieri e hanno persino promesso una piccola donazione per aiutare a combattere l’AIDS in Cina.
Inoltre, nel novembre 2003, Clinton e la Maxwell hanno fatto un viaggio insieme alla volta dell’India su di un jet privato di proprietà del miliardario Ron Burkle. La giornalista Vicki Ward – che ha rivelato i nuovi dettagli nel suo podcast «Chasing Ghislaine» – ha riferito che Maxwell faceva parte dell’entourage ufficiale di Clinton e ha persino condiviso lo stesso hotel con l’ex presidente.
Quest’ultimo viaggio con Burkle faceva parte del lavoro di Clinton con la Clinton Foundation, la sua iniziativa filantropica, per abbassare il costo dei farmaci per l’AIDS.
Secondo le anticipazioni del podcast, la Maxwell sarebbe stata invitata al viaggio per un semplice motivo: era stata vista come un intermediario critico per la Clinton Foundation, anche poiché sollecitava milioni di donazioni da Epstein.
La Maxwell, riporta sempre il giornale inglese, era considerata dallo staff personale di Clinton «tanto importante» quanto Epstein per la raccolta di fondi per la Fondazione Clinton ed era la «persona di riferimento» quando si trattava di chiedere donazioni al pedofilo.
«Ho anche appreso solo di recente da fonti vicine a Bill Clinton che lui e il suo staff post-presidenza consideravano Ghislaine importante quanto Jeffrey, se non di più» afferma la Ward nel suo podcast.
Il resoconto di Ward pone nuovi, e scomodi (per i Clinton), riflettori sulla relazione tra Clinton, Epstein e Maxwell.
I registri di volo mostrano che Clinton ha fatto almeno 26 viaggi a bordo del «Lolita Express» – anche apparentemente abbandonando il suo Servizio Segreto (il potentissimo ente che difende, 24/7, i presidenti e gli ex presidenti USA) per almeno cinque di questi voli tra il 2001 e il 2003.
L’ex presidente era vicino a Epstein durante i primi anni 2000, subito dopo la fine della presidenza, che coincideva anche con il periodo in cui Epstein gestiva il suo originale giro di trafficanti di sesso a West Palm Beach.
Clinton ha negato qualsiasi coinvolgimento e/o conoscenza delle attività criminali di Epstein. Smentisce anche i rapporti secondo cui abbia mai visitato l’isola privata di Epstein
Naturalmente, Clinton ha negato qualsiasi coinvolgimento e/o conoscenza delle attività criminali di Epstein. Smentisce anche i rapporti secondo cui abbia mai visitato l’isola privata di Epstein.
La Ward ha una teoria particolare, secondo la quale la Maxwell avrebbe «usato» l’ex presidente nel tentativo (fallito) di interrompere definitivamente la sua relazione con Epstein.
Secondo un libro su Epstein e Maxwell intitolato A Convenient Death, Clinton era principalmente interessato a Epstein a causa di Maxwell, con la quale aveva una relazione.
A parte i viaggi insieme, come è risultato anche dalle foto dell’evento, Maxwell è stata tra gli ospiti al matrimonio 2010 di Chelsea Clinton.
Come riportato da Renovatio 21, pochi mesi fa sono saltate fuori delle foto che mostrano Clinton ancora presidente accogliere alla casa Bianca Epstein e la Maxwell.
Maxwell è una dei dieci figli di Robert Maxwell, editore miliardario inglese di origini boemo-ebraiche, sparito una notte d’improvviso dal suo panfilo (chiamato Lady Ghislaine) dopo essere entrato in disgrazia economica.
La Maxwell, secondo quanto riportato, avrebbe avuto un ruolo nel traffico di minorenni che finivano da Epstein, e che quest’ultimo «offriva» ai suoi illustri ospiti nell’isola caraibica di Saint James da egli posseduta. Ghislaine è stata arrestata a luglio dello scorso anno dopo una lunga, enigmatica latitanza.
Ad agosto del 2020, altre foto imbarazzanti dei viaggi di Clinton con gli Epstein erano state pubblicate dai giornali internazionali.
Secondo alcuni Maxwell lavorava per il Mossad, in particolare si sarebbe occupato di segreti atomici. In molti ora speculano che il ruolo di spia del servizio segreto israeliano fosse passato di padre in figlia.
Su Epstein emergono, anche se con molta lentezza, dettagli sempre più inquietanti, come l’amicizia, più salda di quanto si credeva inizialmente, del ricco misterioso pedofilo e Bill Gates.
L’incredibile «suicidio» in carcere di Epstein, su cui una grande maggioranza di americani nutre dubbi, ha infiammato quanti credono nel cosiddetto «Clinton Body Count», una lista di persone legate a Bill e Hillary morte in circostanze misteriose.
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Misteri
Il Pentagono diche che non c’è nessuna prova che gli alieni abbiano visitato la Terra
Non ci sono prove della presenza extraterrestre sulla Terra, ha affermato il portavoce del Pentagono, il maggiore generale Patrick Ryder.
Il militare ha fatto tale affermazione rispondendo alla domanda di un giornalista che suggeriva che, «dato il ciclo delle notizie», qualsiasi annuncio sugli alieni o sulla vita extraterrestre sarebbe probabilmente passato inosservato.
«La verità è là fuori… non abbiamo prove che indichino che la vita extraterrestre abbia visitato il pianeta», ha risposto il portavoce del Pentagono.
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Il messaggio del Ryder è coerente con un precedente rapporto del Pentagono, che smentiva le affermazioni secondo cui vi erano segni di vita extraterrestre o che il governo degli Stati Uniti aveva cospirato per nasconderli al pubblico.
A marzo, un documento non classificato dell’All-Domain Anomaly Resolution Office (AARO) del Pentagono ha affermato di non aver trovato prove di fenomeni anomali non identificati (UAP), il termine militare per gli UFO. L’AARO è stato istituito nel 2022 per identificare e risolvere le segnalazioni di UAP.
Coprendo il periodo dal 1945 all’ottobre 2023, si è trattato del rapporto più completo mai pubblicato dal Pentagono sull’argomento e dell’ennesimo caso in cui sono state negate le affermazioni relative a veicoli spaziali extraterrestri.
Gli investigatori non hanno trovato alcuna prova che un’indagine del governo degli Stati Uniti o una «ricerca sponsorizzata dal mondo accademico o un comitato di revisione ufficiale abbia confermato che un avvistamento di un UAP rappresentasse tecnologia extraterrestre».
Il rapporto affermava che le affermazioni sui programmi governativi segreti che facevano reverse engineering di tecnologia extraterrestre erano basate su informazioni false. I resoconti di oggetti volanti o astronavi aliene sono il risultato di un’identificazione errata di oggetti ordinari, affermava.
Le affermazioni del Pentagono secondo cui gli alieni non sono mai stati sulla Terra sono state messe in discussione da investigatori indipendenti e teorici della cospirazione, che sembrano convinti che il governo stia nascondendo le prove dell’esistenza di vita aliena.
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Lo scorso luglio, tre veterani militari hanno testimoniato a un’udienza del Congresso sugli UFO, tra cui un ex ufficiale dell’Intelligence dell’aeronautica David Grusc, che aveva affermato che il governo degli Stati Uniti aveva gestito un programma segreto di reverse engineering «pluridecennale» utilizzando velivoli UFO recuperati. Il Grusch ha anche affermato che gli Stati Uniti avevano recuperato «biologici» non umani da presunti siti di incidenti.
Interrogato circa un mese dopo sulle affermazioni di Grusch, un portavoce del Pentagono ha affermato che il Dipartimento della Difesa «non ha scoperto alcuna informazione verificabile per corroborare le affermazioni secondo cui programmi riguardanti il possesso o la retroingegneria di materiali extraterrestri siano esistiti in passato o esistano attualmente».
Come riportato da Renovatio 21, nel 2021 al Congresso USA era stato presentato un disegno di legge sulla Difesa che per finanziare il reverse engineering della tecnologia UFO.
Lo scorso settembre, il dipartimento ha lanciato un sito web per informazioni declassificate su oggetti volanti. Il sito web consente inoltre a dipendenti attuali ed ex dipendenti del governo degli Stati Uniti, membri del servizio e appaltatori di «fornire resoconti tramite un mezzo privato e sicuro».
Un rapporto di inizio anno che negava le prove di vita extraterrestre in realtà rivelava anche la costruzione di sistemi sensoristici chiamati «Gremlin» per il rilevamento degli UFO.
A novembre alcuni giornali come il Daily Mail, dicendo di avere fonti anonime, avevano scritto che la CIA sarebbe riuscita a recuperare almeno nove veicoli potenzialmente alieni, due dei quali «completamente intatti».
Il tema degli UFO sta scaldando molti animi a Washington in questi ultimi anni, con vari senatori americani che parlano apertis verbis della loro possibile minaccia agli interessi militari americani. «Ci sono cose che volano sopra installazioni militari, e nessuno sa cosa sia e non sono nostre», ha dichiarato il senatore repubblicano Marco Rubio.
Il Pentagono l’anno passato ha ammesso di aver filmati secretati di UFO abbattuti da caccia USA.
Pochi mesi fa anche deputati giapponesi hanno istituito un progetto di gruppo bipartisan dentro la Dieta (il Parlamento del Paese) per lo studio degli UFO, con l’obbiettivo di cambiare l’approccio del governo alla misteriosa ed esiziale questione.
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Lo scorso autunno lo Sean Kirkpatrick, il responsabile degli UFO presso il Pentagono (o per lo meno, quello che apparentemente fa questo mestiere), arrivato al termine del suo incarico ha fatto un bilancio della sua attività e dichiarato possibile l’esistenza della vita extraterrestre.
Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa è stato distribuito agli agenti di polizia degli Stati Uniti un manuale su come gestire le segnalazioni di «fenomeni aerei non identificati» (UAP), in cui vengono descritti come chiara minaccia per la sicurezza nazionale, poiché le loro capacità e origini sono sconosciute».
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa estate è stato altresì registrato il più nitido video ufologico della storia, girato nella città di Curitiba, nel Brasile meridionale.
Come riportato da Renovatio 21, la scorsa settimana il documentarista britannico Simon Holland ha dichiarato che sono stati scoperti segnali di «intelligenza non umana nella nostra galassia» e la prova sarà resa pubblica entro un mese.
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Misteri
Prove di vita aliena saranno rivelate a breve: parla un regista legato alla NASA
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Economia
Softwarista canadese nega di essere Satoshi, l’inventore del Bitcoin
Un progettista di software canadese ha negato di essere il creatore di Bitcoin dopo la pubblicazione di un documentario che afferma di aver risolto il mistero che circonda la criptovaluta più popolare al mondo.
Money Electric: The Bitcoin Mystery, trasmesso martedì sulla rete televisiva statunitense HBO, sostiene che Peter Todd, un uomo di Toronto che collabora alla programmazione principale della valuta digitale, sia in realtà Satoshi Nakamoto, la persona che ha fondato Bitcoin nel 2009. Satoshi ha smesso di postare online ed è in gran parte scomparso dalla vita pubblica nel 2011.
Il trentanovenne canadese, coinvolto nello sviluppo del Bitcoin durante i suoi primi anni, ha poi negato ogni accusa.
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«Non sono Satoshi», ha scritto Todd in un’e-mail alla rivista TIME. «Ho scoperto Bitcoin per la prima volta leggendo il white paper, come ho detto pubblicamente molte volte».
Il documentario di 100 minuti presenta prove in gran parte indiziarie, tra cui l’uso dell’inglese britannico-canadese nei post del forum da parte di Satoshi.
Il regista Cullen Hoback – già noto per un’eccezionale serie documentaria che individuava i probabili veri personaggi dietro QAnon – ha detto di essere «molto, molto sicuro» che Todd sia Satoshi, scrive TIME. «Quando ho messo insieme una lista di perché e perché non potrebbe essere lui, la lista ‘potrebbe non essere lui’ era molto corta».
La pubblicazione ha tuttavia citato altri quattro primi «Bitcoiner» che avrebbero espresso scetticismo sul fatto che Todd avesse effettivamente le capacità di programmazione necessarie per creare il token di criptovaluta più importante al mondo.
L’identità di Satoshi Nakamoto, pseudonimo dell’autore di un white paper intitolato «Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System» del 2008, rimane un mistero. Sono emerse varie teorie, ma a oggi nessuno sa chi sia Nakamoto.
Nel 2021, il CEO di Tesla, Elon Musk, ha affermato che l’esperto di criptovalute iper-riservato Nick Szabo potrebbe essere il creatore della criptovaluta più popolare al mondo.
Uno dei candidati più celebrati era un ingegnere informatico nippo-americano di 75 anni di nome Dorian Satoshi Nakamoto. Nel 2014, è diventato oggetto di un ampio reportage della rivista Newsweek, che sosteneva di aver identificato l’inventore di Bitcoin. L’uomo, tuttavia, ha negato qualsiasi coinvolgimento nella criptovaluta.
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Il mistero che circonda l’identità del creatore di Bitcoin è stato descritto come un fattore che ha contribuito alla popolarità del token. Secondo Austin Campbell, professore alla Columbia Business School, «Il fatto che Bitcoin sia stato in un certo senso messo in circolazione e poi Satoshi sia scomparso è parte integrante del suo successo».
Se Satoshi venisse identificato, potrebbe rischiare di essere arrestato per evasione fiscale, violazione di regolamenti finanziari e di altro tipo, data l’incriminazione di personaggi di alto profilo nel mondo delle criptovalute come Changpeng Zhao. Il fondatore del principale exchange di criptovalute al mondo, Binance, è stato condannato a quattro mesi di prigione ad aprile dopo essersi dichiarato colpevole di aver violato le leggi sul riciclaggio di denaro.
Gli analisti hanno avvertito che se l’identità di Satoshi venisse rivelata, potrebbe vendere i suoi oltre un milione di Bitcoin e far crollare il prezzo del token dall’attuale livello di 57.766 dollari.
Come riportato da Renovatio 21, due mesi fa l’FBI aveva risposto a una richiesta ai sensi del Freedom of Information Act (FOIA) da parte di un giornalista, insinuando che il creatore di Bitcoin Satoshi Nakamoto può essere un «individuo terzo» di cui non l’agenzia né conferma né nega di avere dei file.
Recentemente l’investitore miliardario Peter Thiel, creatore con Elon Musk di PayPal, ha rivelato di ritenere di aver conosciuto una persona che protebbe essere Satoshi ad un evento sulle valute digitali precedente al lancio del Bitcoin «sulla spiaggia di Anguilla nel febbraio del 2000». Thiel aveva investito in Bitcoin dopo aver dichiarato che «potrebbe essere un’arma finanziaria cinese contro gli USA».
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Un ospite di Tucker Carlson, l’impreditore informato Ajmad Masad, ha ipotizzato che Satoshi potrebbe essere invece il programmatore rodesiano Paul Leroux, creatore nel 1999 dei software di criptaggio E4M («Encryption for the Masses») e TrueCrypt, poi arrestato negli USA per narcotraffico. Il Leroux sta ora scontando una condanna ad un quarto di secolo nelle prigioni statunitensi. Un articolo si Wired nota che l’arresto di Le Roux e gli ultimi post di Satoshi Nakamoto sul repository originale di Bitcoin sono avvenuti più o meno nello stesso periodo.
Carlson ad un recente evento sulle critpovalute, al quale ha partecipato anche Trump, ha dichiarato che il Bitcoin potrebbe essere stato creato dalla CIA.
Trump, che ha promesso che farà degli USA la superpotenza delle criptovalute, lo scorso mese ha fatto la sua prima transizione pubblica in Bitcoin comprando un cheeseburgherro. Negli scorsi mesi, il candidato ha reiterato la sua volontà di dare la grazia a Ross Ulbricht, gestore del marketplace del Dark Web Ross Ulbricht in carcere da oramai più di una decade.
Come riportato da Renovatio 21, un’iniziativa crypto della famiglia Trump è stata hackerata il mese scorso.
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