Vaccini
Moderna avvia la costruzione della prima fabbrica di mRNA al mondo
Il colosso farmaceutico statunitense Moderna ha finalizzato accordi con i governi australiano e vittoriano per costruire il primo impianto di produzione di mRNA al mondo situato in un campus universitario. Lo riporta Epoch Times.
La costruzione della Monash University di Melbourne dovrebbe iniziare alla fine del 2022, mentre la produzione dovrebbe iniziare entro la fine del 2024.
La società ha affermato che la struttura dovrebbe produrre fino a 100 milioni di dosi di vaccino mRNA all’anno, mirando ai virus respiratori, inclusi COVID-19, influenza stagionale, virus respiratorio sinciziale «e altri potenziali virus respiratori, in attesa di licenza».
Come riportato da Renovatio 21, si tratta dei tre virus per i quali il CEO di Moderna Stephane Bancel ha recentemente dichiarato di star preparando un unico vaccino polivalente basato su mRNA, da iniettarsi una volta l’anno, «come un iPhone» che secondo lui va cambiato ad ogni settembre.
CEO di Moderna: vaccino mRNA annuale, «come un iPhone» pic.twitter.com/ijWnKzlWKv
— Renovatio 21 (@21_renovatio) August 17, 2022
Il primo ministro australiano e il premier del Victoria hanno affermato che il piano per la partnership decennale per creare un ecosistema di mRNA «fatto in casa» è stato completato.
È progettato per ridurre la dipendenza dell’Australia dai vaccini mRNA importati, la vulnerabilità alle interruzioni di fornitura e i ritardi, secondo i ministri australiani.
Il premier dello Stato del Victoria Daniel Andrews, universalmente noto per la brutale repressione delle proteste di Melbourne, ha affermato che questo accordo significa che l’Australia ospiterà l’unico centro di produzione di mRNA di Moderna nell’emisfero australe.
«Non stiamo perdendo un secondo per assicurarci di avere accesso ai vaccini di cui abbiamo bisogno per mantenere i residenti del Victoria al sicuro», ha detto Andrews.
L’amministratore delegato di Moderna a Davos aveva tuttavia dato un’immagine opposta a quella fornita da Andrews: al World Economic Forum 2022 si era lamentato di dover «buttare via» 30 milioni di dosi di vaccino mRNA perché «nessuno le vuole».
Il vaccino di Moderna è stato al centro di alcune controversie.
L’anno passato la Francia sconsigliò il siero Moderna ai minori di 30 anni. Un mese prima, la Svezia sospese il vaccino mRNA americano sui giovani a causa delle miocarditi. Dopo la Svezia, seguirono Danimarca, Norvegia, Finlandia e Islanda.
A causa di due episodi di morte del paziente, le autorità sanitarie giapponesi bloccarono 2,6 milioni di dosi e parlarono pure di fiale contaminate – disse una fonte anonima al quotidiano nipponico Asahi Shimbun – da «un metallo che reagisce al magnete».
La Germania aveva invece sconsigliato l’iniezione per le donne incinte.
Secondo uno studio preliminare i vaccinati Moderna potrebbero avere maggiori probabilità di subire infezioni ripetute.
Moderna 5 mesi fa ha chiesto in America l’autorizzazione per la 4ª dose dai 18 anni in su.
Due mesi fa l’ente regolatorio del farmaco americano FDA ha autorizzato il vaccino di Moderna (e il Pfizer) per bambini dai 6 mesi in su.
Moderna, il cui nome starebbe a significare «Mode RNA» («Modo RNA»), non aveva mai portato un prodotto sul mercato prima del COVID. La società è entrata in un’amara disputa con il National Instutes of Health (l’ente della sanità pubblica USA) per la questione del brevetto del vaccino.
Bancel è stato a capo della società francese che ha costruito il palazzo del laboratorio BSL4 di Wuhan.
Immagine di rushwright.com via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Epidemie
Iniziata la campagna di paura contro l’aviaria. McCullough: «nessuno dovrebbe prendere in considerazione il vaccino»
A inizio ottobre si è tenuto l’«International Bird Flu Summit», il vertice mondiale dell’influenza aviaria. Da notare come nello stesso periodo si è avuto un Bird Flu Summit in Arkansas, un evento sulla stessa patologia, ma per i veterinari.
Per qualcuno già questo è abbastanza per cominciare a sospettare che qualcosa bolle in pentola.
Il dottor Peter McCullough, noto per la sua lotta durante il COVID, ha monitorato entrambe le grandi conferenze, e ne ha parlato in una intervista di mezzora per il sito USAWatchdog.
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«Ecco cosa abbiamo scoperto. L’influenza aviaria si sta diffondendo perché in realtà è uscita da un laboratorio. È uscita dal laboratorio di ricerca USAD di Athens, Georgia» dice il cardiologo texano. «L’influenza aviaria esiste da cento anni e la versione attuale è molto lieve. Ci sono state poco più di 10.000 morti di animali, eppure hanno intenzionalmente abbattuto o ucciso decine di milioni di polli sani».
«Non abbiamo mai avuto un decesso umano dovuto all’influenza aviaria negli Stati Uniti» ha dichiarato il McCullough. «L’influenza aviaria sembra uscire dai laboratori di ricerca. È una ricerca sul “guadagno di funzione”. L’amministrazione Biden ha emanato una legge nel maggio 2024 che lo consente».
«Si chiama “Ricerca a duplice scopo”. Creano un virus per far ammalare le persone e poi possono provare a creare un vaccino. Si tratta di fomentare la paura per una vaccinazione di massa più pubblica» continua il medico. «Ho paura di una campagna, che si tratti del vaiolo delle scimmie, dell’influenza aviaria, della malattia di Marburg o della malattia X, che induca effettivamente le persone a sottoporsi a un’altra ondata di vaccini genetici a RNA messaggero».
«Abbiamo visto più danni causati dai vaccini anti-COVID che dalla malattia stessa… L’amministrazione Biden ha appena dato soldi a Moderna per realizzare un vaccino a RNA messaggero contro l’influenza aviaria. Posso dirvi che non sembra sicuro, e nessuno di questi vaccini genetici sembra sicuro».
Il dottor McCullough dice che «nessuno dovrebbe prendere in considerazione la vaccinazione contro l’influenza aviaria. Sono morte più persone nel gruppo vaccinato che nel gruppo placebo».
«Nessuno dovrebbe pensarci. Abbiamo farmaci semplici che possono gestire questo… come gli antivirali, l’idrossiclorochina coprirà l’influenza aviaria e utilizziamo spray nasali e gocce di iodio. La conclusione è che nessuno dovrebbe rischiare un vaccino».
«Questo è un nuovo approccio autoritario e il nuovo messaggio attuale, che è stato diffuso su tutti i media negli ultimi giorni, è “disinformazione”» afferma il cardiologo. «Non fidatevi di nessuno tranne che del governo. Tutti gli altri stanno diffondendo “disinformazione”».
«La disinformazione è un classico strumento di propaganda del Terzo Reich. Nessun funzionario governativo dovrebbe usare il termine “disinformazione”» dice McCullough.
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Come riportato da Renovatio 21, vaccini contro l’influenza aviaria sarebbero stati somministrati ad essere umani di già in Finlandia. A giugno la HERA (Health Emergency Preparedness and Response), il braccio operativo per le epidemie della Commissione Europea, aveva siglato un accordo con l’azienda farmaceutica britannica Seqirus per la fornitura di 665.000 dosi di vaccino per uso umano contro l’influenza aviaria.
Vaccini mRNA per l’aviaria sarebbero in fase di sviluppo, con esperimenti fatti con l’enzima Luciferasi.
Alcuni sostengono che, come nel caso del virus di Wuhano, anche l’aviaria potrebbe aver avuto origine in laboratorio. Cinque mesi fa era emerso che gli USA stanno finanziando la creazioni di ceppi del patogeno ancora più letali e contagiosi.
Si tratta quindi di un altro virus fuggito dal vetrino del Gain of Function?
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Vaccini
Vaccini COVID e diabete, casi clinici
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Vaccini
I vaccini COVID scatenano tempeste citochiniche mortali e anafilassi: studio giapponese
Uno studio di ricercatori giapponesi pubblicato il 1° ottobre ha documentato la patologia delle tempeste citochiniche e dell’anafilassi – una reazione allergica a un antigene – una reazione eccessiva del sistema immunitario – innescate dal vaccino mRNA COVID.
Il paper è apparso sul numero 12/2024 della rivista scientifica Diseases.
«Le reazioni avverse acute ai vaccini mRNA COVID-19 sono una preoccupazione importante, poiché i referti autoptici indicano che i decessi si verificano più comunemente lo stesso giorno o un giorno dopo la vaccinazione. Queste reazioni acute possono essere dovute a tempeste di citochine innescate da nanoparticelle lipidiche (LNP) e anafilassi indotta da polietilenglicole (PEG), entrambi componenti vitali dei vaccini mRNA-LNP», scrive lo studio nell’abstract.
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I ricercatori hanno approfondito ulteriormente la patologia delle iniezioni letali di Covid e i meccanismi del danno che queste provocano.
«La sindrome di Kounis, in cui l’anafilassi innesca la sindrome coronarica acuta (SCA), potrebbe anche essere responsabile di questi eventi cardiovascolari. Inoltre, i vaccini mRNA-LNP COVID-19 comprendono adiuvanti, come gli LNP, che innescano citochine infiammatorie, tra cui l’interleuchina (IL)-1β e l’IL-6. Questi vaccini producono anche proteine spike che facilitano il rilascio di citochine infiammatorie».
«Oltre a questo, l’istamina rilasciata dai mastociti durante le reazioni allergiche svolge un ruolo fondamentale nella secrezione di IL-6, che intensifica le risposte infiammatorie. Alla luce di questi eventi, la riduzione precoce di IL-1β e IL-6 è fondamentale per gestire le tempeste di citochine post-vaccino, la SCA e la miocardite», continua l’abstract dell’articolo.
È interessante notare che i ricercatori nipponici si sono addirittura spinti ad affermare che le imminenti iniezioni di tecnologia di saRNA potrebbero anch’esse causare questa malattia.
«I prossimi vaccini auto-amplificanti COVID-19 mRNA-LNP contengono anche LNP. Dato che questi vaccini possono causare una tempesta di citochine e reazioni allergiche dopo la vaccinazione, è fondamentale considerare i corticosteroidi e misurare i livelli di IL-6 per una gestione efficace», scrivono gli autori del paper.
Come riportato da Renovatio 21, proprio il Giappone si sta appresetando a lanciare i vaccini genici a mRNA «autoamplificante», detti anche saRNA.
Nello studio su Disease sono stati ulteriormente approfonditi i meccanismi delle nuove iniezioni di terapia genica saRNA rispetto alle terapie geniche con tecnologia esotica a mRNA.
«È interessante notare che un vaccino a mRNA auto-amplificante (sa-mRNA) è stato recentemente approvato in Giappone nel 2024. Un vaccino a sa-mRNA funziona codificando sia l’antigene bersaglio, in genere la proteina spike del SARS-CoV-2, sia un enzima chiamato replicasi».
«L’mRNA nel vaccino istruisce le cellule a produrre la proteina spike iniziale. Quindi, la replicasi, o RNA polimerasi dipendente dall’RNA, facilita un ruolo cruciale consentendo all’mRNA di replicarsi più volte all’interno delle cellule transfettate. Questa amplificazione aumenta la produzione di proteine spike, consentendo a una dose iniziale più piccola di mRNA di innescare una risposta immunitaria robusta, rafforzando l’efficienza del vaccino» spiegano gli scienziati nella sezione di discussione del testo.
«Poiché il vaccino a sa-mRNA utilizza LNP, sono necessarie precauzioni simili a causa del rischio di rilascio di citochine innescato da LNP, proteina spike e mRNA».
I ricercatori hanno anche fornito informazioni sui possibili trattamenti per i pazienti affetti da questi effetti collaterali.
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«I corticosteroidi possono limitare le citochine infiammatorie e mitigare le risposte allergiche, mentre la colchicina, nota per le sue capacità di riduzione dell’IL-1β, potrebbe anche rivelarsi efficace. Anche l’anticorpo anti-IL-6 tocilizumab mostra un promettente trattamento della sindrome da rilascio di citochine. Oltre alla sua importanza per il trattamento dell’anafilassi, l’epinefrina può indurre spasmi delle arterie coronarie e ischemia miocardica nella sindrome di Kounis, rendendo essenziale una diagnosi accurata».
Come riportato da Renovatio 21, il Giappone si sta rivelando un vero bastione della ricerca della verità sul vaccino COVID, con veementi prese di posizione di luminari della scienza medica ed un fiorire di articoli accademici sui rischi di miocardite, cancro e di mortalità indotti dal siero. Ricercatori giapponesi hanno inoltre lanciato l’allarme sulla questione delle trasfusioni di sangue da vaccinati mRNA.
Non va dimenticato il caso dell’ex ministro degli Interni Kazuhiro Haraguchi, afflitto da un turbo-cancro dopo l’iniezione, ora divenuto strenuo guerriero contro la dittatura biomedica piombata su Tokyo e sul mondo.
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