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Epidemie

Lockdown: è ora di dire basta

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Il governo Draghi – la compagine politicamente più estesa della storia d’Italia – ha deciso di perseverare nella politica della clausura indiscriminata.

 

È bene capire che stavolta è forse perfino peggio che con Conte: se prima lo scusante era la saturazione delle terapie intensive – e quindi un problema di allocazione di risorse che sovraccaricate potevano far collassare l’intero sistema sanitario e sociale – questa volta nemmeno c’è più quello.

 

Non può non essere chiaro che un lockdown di tre settimane non potrà che mettere totalmente in ginocchio il Paese. Del resto, non stupiamoci: è in ginocchio che ci vogliono

Ci sono i numeri, buttati lì, dei «casi». I «contagi». Questi numeri non indicano né «morti» (il cui numero abbiamo ragione di ritenere gonfiato dalla diagnosi COVID piuttosto facile fatta su qualsiasi decesso) né tantomeno i «malati»: si tratta in larghissima parte di asintomatici, paucisintomatici, nel peggiore dei casi si tratta di una stragrande maggioranza di persone che guariscono, come si guarisce dall’influenza, la quale – ricordiamolo – uccide ogni anni decine di migliaia di persone.

 

La zona rossa in partenza il prossimo lunedì – che in Alta Italia è pressoché totale – avverrà per decreto leggo invece che per DPCM: Draghi ha recepito la lezione, i decreti boriosi del Conte-Casalino vengono disapplicati come è accaduto ieri con il giudice di Reggio che ha smontato il DPCM sulla base della costrizione anticostituzionale del non uscire di casa. Il decreto legge ha un valore diverso, e ce ne accorgeremo.

 

Non può non essere chiaro che un lockdown di tre settimane non potrà che mettere totalmente in ginocchio il Paese. Del resto, non stupiamoci: è in ginocchio che ci vogliono. Si tratta con ogni evidenza, a questo punto, di una guerra di sterminio – la distruzione definitiva di ciò che resta della classe media italiana dopo due decenni dall’inoculo di un altro virus cinese, quello economico della delocalizzazione e della deindustrializzazione.

 

Si tratta con ogni evidenza, a questo punto, di una guerra di sterminio – la distruzione definitiva di ciò che resta della classe media italiana dopo due decenni dall’inoculo di un altro virus cinese, quello economico della delocalizzazione e della deindustrializzazione

Stupisce la presenza in questa manovra genocida di Salvini e della Lega Nord. Abbiamo visto chat di elettori leghisti increduli, inferociti. Il partito della classe media, il partito delle partite IVA, partecipa a questa lotta di classe con armi biologiche – una lotta impari in cui il Golia dello Stato, del para-Stato, del Superstato e con annesso il sistema di boiardi di mega-industrie e mega-banche schiaccia il Davide privato, per decreto legge, anche della fionda.

 

È vomitevole il paradosso per cui all’assenza totale di carisma del Presidente del Consiglio, circondato dal vuoto pneumatico ideale e morale dei partiti che lo sostengono, si corrisponda quest’Inferno punitivo e totalizzante.

 

È rivoltante che, in questi giorni, nemmeno si parla nemmeno più di «ristori» o delle altre balle con le quali promettono di darci qualche soldo pescandolo dalle nostre stesse tasche. No, non c’è più nemmeno il pudore di fingere che lo Stato esista per favorire – anzi, più primordialmente, proteggere – i suoi cittadini.

 

È rivoltante che, in questi giorni, nemmeno si parla nemmeno più di «ristori» o delle altre balle con le quali promettono di darci qualche soldo pescandolo dalle nostre stesse tasche

Lo Stato moderno è Moloch: un idolo pagano crudele alla cui fornace di fuoco sacrificare i nostri figli. (Del resto, è lo Stato dei milioni di feti ed embrioni uccisi a getto continuo; è lo Stato dei vecchietti ammazzati per legge e fra poco anche dei bambini; è lo Stato dello squartamento a cuor battente delle vittime di incidenti stradali).

 

Lo Stato-moderno, lo Stato-Moloch rivela tutta la sua malvagità proprio in questo momento: l’idolo demoniaco, a cui bisogna obbedire e basta, pretende ogni cosa, in cambio non dà nulla.

 

Vuole i nostri figli, sì. Quelli che grazie alla follia psico-pandemica (non solo la DAD, ma tutto il mondo di separazione e incertezza in cui li abbiamo gettati) stanno ammalandosi nel corpo e nella psiche, stanno regredendo in modo violento, stanno diventando ancora più dipendenti dagli schermi, stanno tentando il suicidio in numeri mai prima d’ora veduti.

Lo Stato moderno è Moloch: un idolo pagano crudele alla cui fornace di fuoco sacrificare i nostri figli, e rivela tutta la sua malvagità proprio in questo momento: bisogna obbedirgli e basta, pretende tutto, in cambio non dà nulla

 

Primogeniti, secondogeniti, terzogeniti: Moloch ora vuole tutto. Dimenticate il fatto che con la Zona Rossa, non potendoli portare a scuola o all’asilo, non saprete dove metterli mentre lavorate. Il danno è ben maggiore, la ferità interiore non è conosciuta. E ulteriori ferite saranno letteralmente d’obbligo: tamponi su per il naso ogni settimana, magari qualche prelievo, e ovviamente il bel vaccino giovanile in arrivo, anche oggi che – incredibile dictu – qualcuno sta iniziando a pensare (non a dire, ovvio) che in giro c’è un vaccino che potrebbe aver ammazzato un bel po’ di persone. (Inciso per gli ingenui: tutti i vaccini ammazzano le persone, soprattutto i vaccini COVID, tutti, che sono terapie geniche mai approvate prima per uso umano).

 

Il vaccino, il suo fallimento, è l’altro grande motivo che indica la ferrea volontà di morte che guida il nuovo lockdown. Avevamo pensato che, una volta vaccinati, saremmo tornati liberi. Per chi come noi è antivaccinista, era un bel problema, tuttavia mai avremmo immaginato che nemmeno a fronte dell’avvenuto siringamento della popolazione questi osassero continuare con la proterva clausura imposta alla Nazione tutta.

 

Non sanno nemmeno, oggi, se il vaccino uccida o no le schiere di poliziotti, insegnanti, soldati, medici, bidelli, anziani che stanno morendo come mosche, giusto il tempo di scrivere «fatto» su Facebook per poi ritrovarteli, a mazzi, sui necrologi di tutta Italia

Sì, impongono il lockdown nonostante il vaccino.

 

Il lockdown, si diceva nel 2020, serviva ad aspettare il vaccino, a prendere tempo. Ora nemmeno più la ridicola foglia di fico.

 

Del resto non solo non sanno nemmeno se il vaccino protegga dal contagio (inciso per gli ingenui: i vaccini non proteggono dai contagi, chiedetelo alla Mongolia vaccinata al 99% per il morbillo eppure teatro di una epidemia notevole; chiedetelo all’Africa dove la polio è tornata proprio grazie ad un vaccino finanziato da Bill Gates), non sanno nemmeno, oggi, se il vaccino uccida o no le schiere di poliziotti, insegnanti, soldati, medici, bidelli, anziani che stanno morendo come mosche, giusto il tempo di scrivere «fatto» su Facebook per poi ritrovarteli, a mazzi, sui necrologi di tutta Italia.

 

Privazione dei diritti costituzionali, dei diritti umani, financo della nostra stessa natura di esseri viventi: la facoltà di muoversi per, ad esempio, fuggire, è una libertà nemmeno inquadrabile nelle carte costituzionali e nei «diritti umani», è pre-politica, pre-statale, pre-umana, è il grado zero della legge naturale,  che vige persino per le bestie dei boschi, ma non più per i cittadini italiani

Non c’è più nemmeno la finzione della legittimità di ciò che stanno facendo – di ciò che ci stanno infliggendo. Privazione dei diritti costituzionali, dei diritti umani, financo della nostra stessa natura di esseri viventi: la facoltà di muoversi per, ad esempio, fuggire, è una libertà nemmeno inquadrabile nelle carte costituzionali e nei «diritti umani», è pre-politica, pre-statale, pre-umana, è il grado zero della legge naturale,  che vige persino per le bestie dei boschi, ma non più per i cittadini italiani.

 

Davvero, non è rimasto più nulla di sostenibile. Nulla di razionale, nulla di giustificabile. Nulla di tollerabile più.

 

Per questo chiediamo a tutti, ora di dire basta. Non possiamo scrivere qui come organizzare la protesta (anche quella, un tempo, era un diritto), ma vi possiamo dire di aderirvi, con tutto il vostro cuore, la vostra rabbia, con tutta la miseria in cui ci hanno piombato.

 

I partiti sono in piedi per miracolo. Il PD ha finalmente mostrato la sua natura di piovra acefala: solo lunghi tentacoli e nemmeno più una testa. I 5 stelle non esistono più, e da qui in avanti, tramite statisti come Casaleggio-Grillo-Di Maio assisteremo a scene sempre più degradanti. Forza Italia va lasciata perdere nel buco nero delle Carfagne e dei Tajani. La Lega può essere corretta, perché non può non sapere che la sua base questo non può più accettarlo.

Draghi non ha esperienza, la sua politica non ha carisma, sa che è sostenuto dal nulla dei partiti, per cui – anche se sentisse il sostegno della sovrastruttura mondialista occulta e non – giocoforza deve temere l’unico fattore reale, imprevedibile, adirato, di tutta questa equazione:  il popolo

 

E poi Draghi: non ha esperienza, la sua politica non ha carisma, sa che è sostenuto dal nulla dei partiti, per cui – anche se sentisse il sostegno della sovrastruttura mondialista occulta e non – giocoforza deve temere l’unico fattore reale, imprevedibile, adirato, di tutta questa equazione:  il popolo. Draghi può aver affamato la Grecia, ma l’Italia non è la Grecia.

 

Il Drago è vuoto: in pancia non ha fuoco da sputare, e basta aver ascoltato l’inascoltabile vuotezza del suo discorso di insediamento per comprenderlo. Non può non saperlo: le fiamme potrebbe essere che le sputerà qualcun altro – non il Drago di nome, ma il Drago di fatto.

 

Ora, ci aspettano tre settimane orrende, ma il peggio verrà poi. Le forme che assumeranno le proteste non ci sono note, ma noi vi preghiamo: aderite.

 

È ora di dire basta a Moloch. Si è preso i nostri stipendi, la nostra salute, la nostra gioia, i nostri figli. Non vuole fermarsi. Dobbiamo fermarlo noi

È ora di dire basta a Moloch. Si è preso i nostri stipendi, la nostra salute, la nostra gioia, i nostri figli. Non vuole fermarsi. Dobbiamo fermarlo noi.

 

 

Roberto Dal Bosco

 

 

 

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Epidemie

La Von der Leyen ha una «grave polmonite». Alcuni si chiedono: che sia il COVID?

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Alla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen è stata diagnosticata una grave polmonite, che la costringerà ad annullare gli impegni ufficiali per le prossime settimane.

 

Stefan De Keersmaeker, portavoce della Commissione europea, ha confermato venerdì le sue condizioni, affermando che i viaggi programmati a Lisbona, in Portogallo, e Danzica, in Polonia, saranno riprogrammati a una data successiva.

 

«Il presidente ha annullato i suoi impegni esterni per le prime due settimane di gennaio. Sta affrontando una grave polmonite», ha detto il portavoce secondo Politico.

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Secondo il De Keersmaeker, la Von der Leyen, 66 anni, è attualmente in fase di recupero, ma continua a gestire «affari ufficiali» da remoto, dalla sua residenza ad Hannover, in Germania.

 

Von der Leyen ha iniziato il suo secondo mandato quinquennale come presidente della Commissione Europea il 1° dicembre 2024. La CE Commissione non ha annunciato se qualcuno assumerà temporaneamente parte delle sue responsabilità durante la convalescenza. Non sono state indicate modifiche alla sua agenda più ampia, a parte la cancellazione degli impegni personali di von der Leyen. Si prevede che riprenderà pienamente i suoi doveri a Bruxelles entro metà gennaio, se la salute lo permetterà.

 

Non sono stati divulgati ulteriori dettagli sulle sue condizioni o sulle circostanze che hanno portato alla sua malattia. La polmonite, un’infezione che infiamma gli alveoli in uno o entrambi i polmoni, può variare in gravità da lieve a pericolosa per la vita. È particolarmente pericolosa per gli anziani e per coloro che hanno problemi di salute preesistenti.

 

Alcuni si chiedono se la polmonite in questione non sia quella che dovrebbe chiamarsi «polmonite di Wuhan», ma che si è preferito, per motivi politici e geopolitici che sono divenuti via via sempre più chiari, COVID-19.

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Sarebbe tuttavia un paradosso non gestibile facilmente a livello di pubbliche relazioni, se colei che ha spinto più di ogni altro per il vaccino mRNA (tecnologia di cui il marito è esperto) spingendosi persino a scrivere (per poi cancellare) messaggini privati con il CEO di Pfizer Alberto Bourla per dotare il continenti di centinaia di milioni di dosi di siero, si fosse ammalata del famigerato morbo.

 

C’è da pensare che la presidente sia di fatto tridosata, quadridosata, pentadosata, esadosata, eptadosata, octadosata enneadosata, decadosata, una cosa così.

 

La Commissione europea, guidata da von der Leyen dal 2019, è responsabile della proposta di leggi, dell’applicazione dei trattati dell’UE e della gestione degli affari quotidiani del blocco. La sua assenza temporanea coincide con un periodo cruciale in cui la commissione è pronta ad affrontare questioni chiave, tra cui l’attuazione di politiche nell’ambito del Competitiveness Compass appena approvato, un quadro economico per i prossimi cinque anni.

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Immagine di European Union, 2024 via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International

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Epidemie

I media mainstream accusano kennedy di aver causato un’epidemia di morbillo a Samoa che ha ucciso 83 bambini. È vero?

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Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.   Una serie di recenti articoli apparsi sui principali media ha attribuito a Robert F. Kennedy Jr. la responsabilità della mortale epidemia di morbillo del 2019 in Samoa, ma la cronologia degli eventi dimostra che tali accuse sono false, secondo il dott. Vinay Prasad.   Robert F. Kennedy Jr. è stato il responsabile dell’epidemia di morbillo scoppiata nell’autunno del 2019 a Samoa, in cui morirono 83 bambini?   Mentre il Senato degli Stati Uniti si prepara a tenere le udienze di conferma di Kennedy, nominato alla guida del dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) degli Stati Uniti, diversi organi di informazione hanno cercato di screditare Kennedy sostenendo che avrebbe avuto un ruolo chiave nella tragedia di Samoa.   Alcuni resoconti dei media hanno suggerito che se Kennedy vincesse la nomina a segretario dell’HHS, negli Stati Uniti si verificherebbero probabilmente focolai come quello di Samoa.   «È stato un disastro ed è stato causato in gran parte da RFK Jr.», ha detto il governatore delle Hawaii Josh Green al conduttore del notiziario MSNBC Jonathan Capehart. «Se diventasse il nostro principale funzionario sanitario, vedreste focolai come questo nelle comunità rurali e nelle città di tutta l’America. I bambini morirebbero o avrebbero gravi disabilità».

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Tuttavia, uno sguardo veloce alla cronologia degli eventi in Samoa dimostra che «non ha assolutamente senso» attribuire la colpa dell’epidemia di morbillo a Kennedy, secondo il dottor Vinay Prasad, ematologo-oncologo e professore presso l’Università della California, San Francisco.   «Questa narrazione su Samoa crolla a prima vista», ha detto Prasad in un video di YouTube pubblicato martedì.   Invece, ha affermato Prasad, le cause multiformi dell’epidemia di morbillo samoano erano tutte collegate a un’infrastruttura sanitaria pubblica limitata, non al sentimento «no-vax» propagato da Kennedy e altri.   Prasad ha scritto sul suo Substack:   «L’epidemia di morbillo samoano si è verificata a causa di una serie di fattori tra cui una popolazione impoverita, una storia recente (in termini storici) di morbillo, bassi tassi di vaccinazione di lunga data, l’omicidio colposo di due bambini, una copertura, scarsa alfabetizzazione sanitaria, scarse infrastrutture sanitarie, scarsi messaggi governativi, la sospensione della vaccinazione MPR [morbillo-parotite-rosolia] da parte del governo e un paese attratto da idee tradizionali di salute e medicina».   Prasad ha esaminato la cronologia dell’epidemia, che ha detto essere iniziata a luglio 2018. È stato allora che due infermiere uccisero due neonati con il vaccino MPR dopo averlo erroneamente mescolato con un farmaco paralizzante anziché con una soluzione salina.   Invece di ammettere il loro errore, le infermiere nascosero le fiale e cercarono di nascondere la causa della morte dei neonati.

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Quando la copertura venne alla luce e il pubblico apprese cosa aveva realmente causato la morte dei due neonati, le rivelazioni scatenarono un’ondata di proteste. Le infermiere furono condannate per omicidio colposo e il governo samoano, non Kennedy, sospese il programma vaccinale MPR di Samoa per 10 mesi.   I tassi di vaccinazione sono scesi dal 75% al ​​30%, ha affermato Prasad.   Prasad ha affermato che i bassi tassi di vaccinazione di Samoa, che secondo lui sono dovuti alla sfiducia del pubblico nei confronti della medicina occidentale e del governo samoano, sono stati in parte responsabili dell’epidemia.   Kennedy visitò l’isola nel giugno 2019, quasi un anno dopo la morte dei due neonati, che determinò la sospensione di 10 mesi della vaccinazione MPR da parte del governo e il forte calo dei tassi di vaccinazione.   Due o tre mesi dopo, un visitatore dalla Nuova Zelanda ha introdotto la malattia e ne è seguita un’epidemia. Il governo rispose lanciando una campagna di vaccinazione di massa.   L’epidemia di morbillo a Samoa ha avuto un tasso di mortalità particolarmente elevato perché i bambini non hanno cercato cure mediche nel sistema sanitario samoano, ormai inadeguato, oppure perché i medici hanno utilizzato trattamenti inefficaci.   L’idea che la visita di Kennedy abbia portato a bassi tassi di vaccinazione a livello nazionale che poi hanno portato a morti infantili qualche mese dopo non ha senso, ha detto Prasad. «Non avrebbe potuto causarlo, perché il danno era già fatto».

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Tuttavia, diversi organi di informazione, tra cui il Washington Post e il New York Times, hanno pubblicato articoli in cui si sosteneva che la colpa fosse di Kennedy.   Prasad ha anche affermato che quando personaggi pubblici prendono posizioni esplicite su questioni controverse, ciò non orienta la politica sanitaria pubblica nel modo in cui spesso i media affermano.   Ha fatto l’esempio del dottor Anthony Fauci che è «un attore centrale nella risposta del governo al COVID-19», e quindi ha un ruolo molto più importante nella politica di sanità pubblica rispetto a qualcuno come Joe Rogan, che «è solo un commentatore di terze parti». Anche se i media spesso attribuiscono la responsabilità a persone come Rogan e, nel caso di Samoa, Kennedy, i commentatori di terze parti non guidano la politica.   Prasad ha suggerito che se le persone pensano che «l’esitazione vaccinale» sia un problema, dovrebbero considerare questioni come la mancanza di studi clinici randomizzati o il fatto che anche gli studi randomizzati come quelli per il vaccino materno contro il virus respiratorio sinciziale non studiano se il vaccino riduce il virus bersaglio.   Ha affermato che dovrebbe esserci un solido sistema pubblico per monitorare i danni da vaccino e che i funzionari della sanità pubblica dovrebbero riconoscere quando si verificano anziché nasconderli.   Il giornalista investigativo David Marks ha riferito su Brownstone che, all’epoca dell’epidemia di morbillo, Kennedy scrisse una lettera al primo ministro samoano esponendo le possibili cause dell’epidemia.   Scrivendo nel suo precedente ruolo di presidente di Children’s Health Defense Kennedy suggerì al governo di esaminare la possibilità che i vaccini MPR della Merck stessero fallendo. Se fosse stato così, disse Kennedy, ciò avrebbe potuto significare che le madri vaccinate non stavano trasmettendo la protezione ai loro bambini, che il vaccino non proteggeva dal ceppo circolante del morbillo o che la somministrazione di un virus vivo aveva portato alla circolazione di un ceppo vaccinale del morbillo.   Brenda Baletti Ph.D.   © 2gennaio 2025 , Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.   Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0  
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Epidemie

L’isteria sull’influenza aviaria è un’operazione psicologica del Deep State per tornare a mascherine, lockdown e vaccini: parla il dottor Malone

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Il ricercatore e pioniere della tecnologia vaccinale mRNA Robert Malone, afferma che l’attuale isteria sull’influenza aviaria ha tutti i tratti distintivi di un’operazione psicologica del Grande Governo, volta a spaventare l’opinione pubblica e a sottometterla.

 

In un post pubblicato martedì su X, il dottor Malone ha affermato che lo Stato profondo sembra usare l’influenza aviaria per condizionare l’opinione pubblica ad accettare ulteriori restrizioni in stile pandemia, simili a quelle del COVID-19.

 

«Sono esperto di influenza e mi sono consultato con l’OMS negli ultimi due decenni sull’argomento dei vaccini antinfluenzali. Questo è un argomento di cui sono estremamente competente», ha scritto Malone. «Quello che sta accadendo ora con ‘l’influenza aviaria’ è un’altra campagna di psyops [operazioni psicologiche, ndr] condotta dallo Stato amministrativo/profondo contro il popolo americano».

 


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Malone ha descritto il governo come «un inseguitore con siringa di un virus RNA in rapida evoluzione. Proprio come hanno fatto con l’HIV e il COVID-19 (…) e nel frattempo si stanno preparando a distribuire mascherine, lockdown, quarantene, ecc. E nel frattempo si stanno preparando a distribuire vaccini a mRNA per pollame e bestiame, così come per tutti noi».

 

Il dott. Malone ha osservato che i test di massa per l’influenza aviaria darebbero inevitabilmente risultati positivi e ha suggerito che fanno parte di un programma più ampio per distribuire vaccinazioni di massa per gli animali da fattoria e imporre nuove normative.

 

«Negli anni passati, questo non era nemmeno preso in considerazione», ha scritto il Malone, notando che «naturalmente, queste strutture che producono i test sono state riadattate rispetto alle strutture per i test COVID-19. Un’ulteriore cattura normativa».

 

Il medico ha concluso chiedendo se la nuova amministrazione Trump avrebbe capito la strategia psicologica o l’avrebbe accettata.

 

«Le domande sono: ci adegueremo tutti? Saremo costretti a farlo? Il presidente Trump seguirà di nuovo la campagna di guerra psicologica e di operazioni psicologiche? Lo scopriremo abbastanza presto».

 

Come riportato da Renovatio 21, l’isteria riguardo l’aviaria è iniziata da mesi. Tuttavia, un esperto come il cardiologo texano dottor Peter MeCullouigh ha dichiarato preventivamente che «nessuno dovrebbe prendere in considerazione il vaccino».

 

Vaccini contro l’influenza aviaria sarebbero già stati somministrati ad esseri umani in Finlandia. Del vaccino contro il virus l’UE avrebbe già ordinato milioni di dosi.

 

Secondo uno studio pubblicata lo scorso anno anche l’influenza aviaria potrebbe avere un’origine interamente artificiale, esattamente come supposto per il virus SARS-nCoV-2 alla base della pandemia COVID-19 – in pratica un virus bioingegnerizzato fuggito (o fatto fuggire…) dal laboratorio.

 

Come riportato da Renovatio 21, è emerso  mesi fa che gli USA stanno finanziando la creazione di questi ceppi di influenza aviaria privilegiando quelli più letali e contagiosi.

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