CRISPR
Il paziente è morto: fallito anche il secondo tentativo di trapianto con cuore di maiale umanizzato geneticamente
Un uomo di 58 anni con insufficienza cardiaca che aveva ricevuto un nuovo cuore da un maiale geneticamente modificato è morto lunedì, quasi sei settimane dopo aver ricevuto l’organo di maiale, hanno annunciato martedì i funzionari del centro medico dell’Università del Maryland.
Lawrence Faucette era il secondo paziente del centro medico a cui è stato sostituito un cuore malato con uno di un maiale geneticamente modificato – un suino «umanizzato» – in modo che i suoi organi fossero più compatibili con un ricevente umano e non venissero rigettati dal sistema immunitario umano. Il tentativo di xenotrapianto OGM, è ovviamente fallito.
Il primo paziente, David Bennett, 57 anni, era morto l’anno scorso, due mesi dopo il trapianto. Aveva sviluppato molteplici complicazioni e nel suo nuovo cuore furono trovate tracce di un virus che infetta i maiali. Il cuore del maiale, è emerso in seguito, era riempito di cocaina, e il trapiantato aveva trascorsi di violenza criminale.
Entrambi i pazienti avevano una malattia cardiaca terminale quando hanno ricevuto gli organi trapiantati e nessuno dei due è riuscito a riprendersi sufficientemente per lasciare l’ospedale. Ma mentre i medici hanno detto che il signor Bennett non mostrava alcun segno di rigetto acuto del nuovo cuore, che è il rischio più significativo nei trapianti di organi, hanno detto che il cuore trapiantato del signor Faucette aveva iniziato a mostrare alcuni primi segni di rigetto.
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Dopo l’intervento, il cuore trapiantato ha funzionato bene, senza segni di rigetto durante il primo mese, e il Faucette ha potuto fare terapia fisica con l’obiettivo di riacquistare la capacità di camminare, secondo una dichiarazione dell’Università del Maryland.
In quanto ritenuto troppo malato – soffriva di insufficienza cardiaca avanzata, malattia vascolare periferica e altre complicazioni – come per il Bennett, il primo paziente a ricevere un cuore di maiale, al Faucette era stato rifiutato un trapianto umano – che, ricorda Renovatio 21, avviene sempre a cuor battente, cioè quando il «donatore» è ancora vivo, e viene squartato per la predazione dell’organo.
Rilevante notare che nei maiali bioingegnerizzati sono stati inseriti sei geni umani che consentono al sistema immunitario di accettare l’organo: ciò significa che si trattava di maiali «umanizzati», o chimere suino-umane.
Come riportato da Renovatio 21, un altro xenotrapianto da maiale bioingegnerizzato CRISPR è stato sperimentato su una scimmia, che ha vissuto con un rene OGM impiantato per due anni.
Nell’orrore di questi esperimenti, due anni fa ricercatori americani avevano impiantato reni di maiali OGM in un uomo in istato di «morte celebrale».
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CRISPR
La tecnologia delle «forbici genetiche» CRISPR provoca cambiamenti involontari nei cromosomi
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Alimentazione
Il governo della Nuova Zelanda annuncia iniziative di ingegneria genetica del bestiame
Il governo della Nuova Zelanda ha annunciato che nei prossimi tre mesi prenderà una decisione sulla revoca del divieto di ingegneria genetica degli alimentari, aprendo la strada all’impiego della tecnologia genetica in agricoltura e in altri settori.
In precedenza il Paese era noto per la proibizione del cibo bioingegnerizzato.
Il dottor Guy Hatchard, che in precedenza ha ricoperto il ruolo di senior manager per la società globale di test e sicurezza alimentare Genetic ID, ha spiegato come questo potrebbe avere ripercussioni sui consumatori, ed è molto peggio di quanto molti pensino.
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Negli USA un’intensa attività di lobbying da parte dell’industria biotecnologica ha permesso alle aziende di operare in gran parte senza controlli, rendendo facile per le persone sperimentare l’editing del genoma. Tale postura istituzionale e la mancanza di regolamentazione, nota il dottor Hatchard, hanno creato una situazione in cui «gli scienziati americani sono stati in grado di dirottare le sovvenzioni del governo statunitense a Wuhan per creare coronavirus letali».
Un settore in cui l’uso della biotecnologia è in fase di esplorazione in Nuova Zelanda è quello dell’allevamento. Finora, almeno 195 milioni di dollari sono stati destinati alla ricerca su come ridurre le emissioni di metano dei ruminanti, con altri 400 milioni di dollari promessi dal governo neozelandese per finanziare la ricerca in corso su misure come additivi per mangimi, erbe geneticamente modificate, pillole e vaccini.
Il governo neozelandese ha sottolineato che questi sforzi sarebbero stati «sicuri», poche persone si fidano di tali affermazioni dopo aver visto la morte e la malattia che i loro vaccini «sicuri» hanno portato alla popolazione.
«Un’intera industria, tra cui università e aziende biotecnologiche, con tanto di membri del consiglio di amministrazione, CEO, etc. irresponsabili e ben pagati, è già nata, tutti tesi al governo per garantire un flusso di entrate senza fine per la sperimentazione biotecnologica. Questa industria è nata dalle vaghe promesse dei sognatori dei geni che sarà “sicura ed efficace” e dalla screditata nozione che le emissioni di metano degli animali siano al centro del cambiamento climatico», ha scritto il dott. Hatchard.
Il governo ha anche istituito una piattaforma RNA che verrà utilizzata per supportare le opportunità nel Paese in settori quali la salute umana e animale, basandosi sui progressi globali nelle tecnologie RNA, compresi i vaccini mRNA. Hanno già approvato investimenti nell’applicazione di vaccini mRNA al bestiame per affrontare problemi come la diarrea virale bovina (BVD).
Come sottolinea lo Hatchard, questa non è certo la vittoria della Nuova Zelanda che il governo vorrebbe far credere alla gente. Il pubblico non pare troppo interessato a mangiare cibo che ha alterato i geni, come dimostrano gli imbarazzanti fallimenti delle aziende di carne artificiale. L’anno scorso, Beyond Meat ha perso 53 milioni di dollari nel secondo trimestre e ha visto i suoi ricavi negli Stati Uniti scendere del 40%, mentre la rivale Impossible Foods ha tagliato il 20% della sua forza lavoro.
Eppure, per qualche ragione, il governo neozelandese sembra pensare che gli animali biotecnologici che vantano un basso profilo di metano saranno molto richiesti dai clienti internazionali, scrive Naturale News. Il dottore racconta un’esperienza che è stata l’opposto; quando lavorava alla Genetic ID, ha visto quanto profondi siano i sospetti della popolazione nei confronti del cibo geneticamente modificato, al punto che può essere venduto in grandi volumi solo in luoghi in cui non ci sono requisiti per etichettarlo.
«I nostri partner di esportazione acquistano i nostri prodotti agricoli basandosi sulla nostra immagine pulita e verde di erba nutrita. Perché buttarla via?», ha chiesto.
Si sta inoltre parlando di tecnologie di riduzione delle emissioni che li aiutino a ridurre le loro emissioni agricole del 30%entro il 2030, un lasso di tempo notevolmente breve. Il dottor Hatchardo ha sottolineato il parallelo con un’altra iniziativa frettolosa, il programma di vaccinazione COVID-19 «alla velocità della luce» («Warp Speed») che ha dato priorità alla distribuzione dei prodotti a scapito della sicurezza e dell’efficacia, e guarda dove ci ha portato.
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Come riportato da Renovatio 21, l’avvocato attivista americano Thomas Renz sostiene che l’mRNA è già nel cibo a causa di iniezioni fatte al bestiame in questi anni.
Tre mesi fa il lo Stato americano del Tennessee ha approvato un disegno di legge contro i vaccini mRNA negli alimenti.
L’anno scorso, tuttavia, era stata data dall’autorità alimentare americana FDA un’approvazione «sperimentale» per la carne a base di maiali OGM.
Vari scienziati e sostenitori della sicurezza alimentare mettono in discussione la sicurezza della tecnologia di modifica genetica — il CRISPR (brevi ripetizioni palindromiche regolarmente intervallate) — utilizzata dai ricercatori e sostenuta da investitori come Bill Gates, chiedendosi se i cibi prodotti dalla tecnologia siano davvero sicuri per il consumo umano.
Come ripetuto da Renovatio 21, Bill Gates, con i suoi investimenti miliardari in terreni agricoli, ricerche genetiche e imprese varie, di fatto sta preparando un «grande reset alimentare».
Come riportato da Renovatio 21, la crisi della filiera alimentare sperimentata in questi anni si è accompagnata da decine di incendi ed incidenti agli impianti di produzione di cibo in USA.
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CRISPR
Trapiantato con un rene di maiale OGM muore poche settimane dopo
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