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Eugenetica

Eugenetica ieri ed oggi: quali pericoli?

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Eugenics (traducibile in Eugenica o Eugenetica) fu una parola introdotta da Francis Galton nel 1883.

 

Francis Galton (1822-1913), cugino di Charles Darwin, fu attratto dalla scoperta delle leggi dell’evoluzione e della selezione naturale del celebre cugino a tal punto da interessarsi con passione crescente allo studio genealogico degli «uomini di genio». Galton era convinto che, nella formazione della personalità dell’uomo, l’ambiente sociale avesse un ruolo trascurabile, laddove invece erano predominanti i caratteri biologici innati ereditari (potremmo chiamarlo «determinismo biologico»).

 

Dobbiamo quindi tener sempre presente quanto ogni forma di determinismo , negando la libertà della persona e la responsabilità dell’uomo, possa condurre ad esiti disumanizzanti e razzistici con conseguenze catastrofiche.

 

L’eugenetica ebbe così tanto successo che negli USA, dal 1907 in poi, ben ventisette Stati adottarono  leggi che risentirono dell’influenza di quel clima «eugenetico» e furono allestite campagne a favore della sterilizzazione

L’eugenetica ebbe così tanto successo che negli USA, dal 1907 in poi, ben ventisette Stati adottarono  leggi che risentirono dell’influenza di quel clima «eugenetico» e furono allestite campagne a favore della sterilizzazione.

 

All’inizio del Novecento, decine di migliaia di cittadini americani furono sterilizzati, grazie a leggi come quelle dello Stato dell’Indiana (1907) che, come recitava la stessa legge:  «Prevedeva la sterilizzazione obbligatoria, nelle istituzioni statali, di idioti, imbecilli e criminali».

 

Come si è potuto arrivare a tanto errore ed orrore ? Quali sono state le cause più profonde di questi crimini, celati sotto il velo pseudoscientifico dell’eugenetica ?

 

Nel saggio di Gilbert Keith Chesterton Eugenetica e altri malanni, pubblicato nel 1922, il grande scrittore inglese, del quale è stato avviato il processo di beatificazione, scorse un filo rosso pericoloso che partiva dall’evoluzionismo ed approdava all’eugenetica.

 

All’inizio del Novecento, decine di migliaia di cittadini americani furono sterilizzati, grazie a leggi come quelle dello Stato dell’Indiana (1907) che, come recitava la stessa legge:  «Prevedeva la sterilizzazione obbligatoria, nelle istituzioni statali, di idioti, imbecilli e criminali».

Chesterton (1874-1936) vide infatti un connubio terribile tra l’evoluzionismo di Charles Darwin (1809-1882), l’eugenetica di Francis Galton  ed il superomismo di Friedrich Nietzsche (1844-1900). Una miscela esplosiva contro i più elementari diritti della persona e della famiglia.

 

Ne intuì soprattutto il fascino drammatico che queste teorie (o, forse meglio, utopie) avrebbero suscitato nelle generazioni successive e ne previde le tragiche conseguenze.

 

In merito all’attacco alla famiglia, basterebbe leggere queste poche righe di Charles Darwin per rendersene esatto conto. L’autore dell’Origine delle specie nel 1871 pubblicò L’origine dell’uomo, così scrivendo:

 

«L’uomo ricerca con cura il carattere, la genealogia dei suoi cavalli, del suo bestiame e dei suoi cani, prima di accoppiarli; ma quando si tratta del suo proprio matrimonio, di rado o meglio mai, si prende tutta questa briga. Eppure l’uomo potrebbe, mediante la selezione, fare qualcosa, non solo per la costruzione somatica dei suoi figli, ma anche per le loro qualità intellettuali e morali. I due sessi dovrebbero star lontani dal matrimonio quando sono deboli di mente e di corpo; ma queste speranze sono utopie, e non si realizzeranno mai, neppure in parte, finché le leggi dell’ereditarietà non saranno completamente conosciute. Il progresso del genere umano è un problema difficile da risolvere; quelli che possono evitare una grande povertà per i loro figli dovrebbero astenersi dal matrimonio, perché la povertà non è soltanto un gran male, ma tende ad aumentare perché provoca l’avventatezza del matrimonio».

 

Chesterton vide infatti un connubio terribile tra l’evoluzionismo di Charles Darwin, l’eugenetica di Francis Galton  ed il superomismo di Friedrich Nietzsche. Una miscela esplosiva contro i più elementari diritti della persona e della famiglia.

Dalla fine dell’Ottocento alla Depressione del 1929, quasi la metà dei genetisti statunitensi erano coinvolti nel movimento eugenetico.

 

Perfino lo stesso Presidente degli Stati Uniti, Theodore Roosevelt (1858-1919) – da non confondersi con il successivo Franklin Delano Roosevelt- nel 1910 così dichiarava :

 

«Un giorno noi tutti realizzeremo che il primo dovere di ogni buon cittadino, uomo o donna, di giusta razza, è quello di lasciare la propria stirpe dietro di sé nel mondo; e che, nello stesso tempo, non è di alcun vantaggio consentire una simile perpetuazione di cittadini di razza sbagliata. Il grande problema della civiltà è di riuscire ad ottenere, nella popolazione, l’aumento degli elementi di valore rispetto a quelli di poco valore o che risultano addirittura nocivi… Per raggiungere questo obbiettivo è indispensabile prendere piena coscienza dell’immensa influenza esercitata dalla ereditarietà… Spero ardentemente che agli uomini disonesti venga impedito del tutto di procreare; e che ciò avvenga non appena la cattiva natura di questa gente sia stata sufficientemente provata. I criminali dovrebbero essere sterilizzati e ai malati di mente dovrebbe essere vietato avere dei figli… E’ importante che solo la brava gente si perpetui».

 

Dalla fine dell’Ottocento alla Depressione del 1929, quasi la metà dei genetisti statunitensi erano coinvolti nel movimento eugenetico

Non bisogna dimenticare che a  Theodore Roosevelt fu conferito il Premio Nobel per la Pace nel 1906.

 

Un altro Premio Nobel di fisiologia e medicina, Konrad Lorenz  (1903-1989), fondatore dell’etologia moderna, scriveva:

 

«Bisognerebbe, per la preservazione della razza, considerare un’eliminazione degli esseri per noi moralmente inferiori ancora più severa di quanto non lo sia oggi [1940]… Dobbiamo – e ne abbiamo il diritto – affidarci ai migliori di noi e incaricarli di compiere una selezione che determinerà la prosperità o l’annientamento del nostro popolo…Nei tempi preistorici la selezione in base alla durezza, all’eroismo, all’utilità sociale era fatta solo dai fattori esterni ostili. Bisogna che questo ruolo venga ripreso oggi da un’organizzazione umana, altrimenti l’umanità, in mancanza di fattori selettivi, sarà annientata dalla degenerescenza dovuta all’addomesticamento».

 

Perché uomini di scienza e di intelletto poterono arrivare a tali feroci conclusioni?

«Bisognerebbe, per la preservazione della razza, considerare un’eliminazione degli esseri per noi moralmente inferiori ancora più severa di quanto non lo sia oggi» Konrad Lorenz

 

Credo che ci possa soccorrere in questo la figura paradossale del prete-investigatore scaturito dalla fertile mente di Chesterton : il famoso Padre Brown.

 

Nel Segreto di Padre Brown, Chesterton immagina che il prete, divenuto famoso per le sue ingegnose e risolutive indagini, venga intervistato da un giornalista americano (Mr. Chace), il quale, interrogandolo sulla scienza investigativa, fa rivelare a Padre Brown il suo segreto:

 

«La scienza è una grande cosa e nel suo vero significato è una delle più grandi parole del mondo. Ma che cosa pensano gli uomini, nove volte su dieci, quando pronunciano questa parola?… Essi considerano l’uomo dall’esterno e lo studiano come fosse un gigantesco insetto, e questo atteggiamento che essi chiamano la fredda luce imparziale della scienza, io la chiamo una luce morta ed inumana. Essi si allontanano dall’uomo, come se fosse un remoto mostro preistorico; osservano il suo “cranio criminale” come se fosse una specie di strana escrescenza, simile al corno sul naso del rinoceronte. Quando uno scienziato parla di un “tipo” egli non intende mai se stesso, ma sempre il suo prossimo, e probabilmente il suo prossimo più povero. Io non nego che la fredda luce della scienza possa talvolta andar bene, benché, in un certo senso, essa sia il vero contrario della scienza stessa. Invece di essere conoscenza, essa è in realtà la soppressione di ciò che conosciamo. È il trattare un amico come un estraneo, fingendo che ciò che ci è familiare sia in realtà remoto e misterioso… Bene, quello che voi chiamate “il segreto” è esattamente l’opposto. Io non cerco di guardare l’uomo dall’esterno…Io sono dentro un uomo».

 

L’eugenismo ha assunto oggi caratteri ancor più aggressivi, in considerazione del delirio d’onnipotenza della tecnocrazia e del ruolo imperversante dei media

Padre Brown non accetta quindi il folle itinerario di quella «scienza» che possa prescindere dall’uomo nella sua integrità; non assume quel metodo scientifico che rende trascurabile l’umanità e la salvezza della persona.

 

Il riproporre questo testo di cento anni fa (Eugenetica e altri malanni edito in lingua italiana da Cantagalli) deve innanzitutto avere lo scopo di rammentarci che non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia; anzi, per molti aspetti, l’eugenismo ha assunto oggi caratteri ancor più aggressivi, in considerazione del delirio d’onnipotenza della tecnocrazia e del ruolo imperversante dei media.

 

Nel 1998, Jeremy Rifkin, economista e saggista statunitense, in un suo libro dal titolo Il secolo Biotech. Il commercio genetico e l’inizio di una nuova era scriveva: 

 

«Più di uno scienziato sostiene che potrebbe essere possibile far crescere all’interno di uteri artificiali alcuni cloni umani privi di encefalo: questi potrebbero essere poi usati come pezzi di ricambio durante la vita dei donatori le cui cellule sono state clonate» Jeremy Rifkin

«Le nuove scoperte sulle tecnologie della riproduzione – inclusi il congelamento e lo stoccaggio a lungo termine degli spermatozoi, delle uova e degli embrioni – le tecniche di fecondazione in vitro, il trapianto di embrioni e la maternità surrogata, stanno rivoluzionando la riproduzione umana e il concepimento, rendendo possibile, a un livello superiore, la manipolazione artificiale dei feti».

 

Egli aggiunse ancora:

 

«Più di uno scienziato sostiene che potrebbe essere possibile far crescere all’interno di uteri artificiali alcuni cloni umani privi di encefalo: questi potrebbero essere poi usati come pezzi di ricambio durante la vita dei donatori le cui cellule sono state clonate».

 

Lo scenario prospettato è, a dir poco, agghiacciante e davanti ai nostri occhi, oggi, sembra sempre più realizzarsi.

Qualcuno potrebbe risentirsi del fatto che nuove tecniche di ingegneria genetica siano comparate all’eugenetica, che riporta all’esperienza nazista… al posto degli slogan sulla purezza razziale, i nuovi eugenisti parlano più pragmaticamente di un’economia più efficiente, di migliori prestazioni e di una migliore qualità della vita… la nuova eugenetica trova sostegno nelle forze di mercato e nelle necessità dei consumatori

 

La «nuova eugenetica», fondata sulle biotecnologie, cerca di creare adesso in laboratorio il «nuovo Adamo».

 

Osserva ancora Rifkin:

 

«Oggi gli scienziati stanno sviluppando la più potente quantità di strumenti che sia mai stata concepita e che ha lo scopo di manipolare il mondo biologico. Tale potere, da poco scoperto, che si esercita sulla forza vitale del pianeta, sta sollevando, ancora una volta, lo spettro di un nuovo movimento eugenetico… Nei laboratori di tutto il mondo, i biologi molecolari operano scelte quotidiane a proposito di quale gene alterare, inserire o eliminare dal codice genetico di varie specie. Tutte queste sono decisioni di tipo eugenetico. Ogni volta che viene realizzato un mutamento genetico di questo tipo, gli scienziati, le corporazioni o lo Stato stanno implicitamente, se non esplicitamente, prendendo decisioni su quali siano i “geni giusti” che dovrebbero essere inseriti e preservati e quali siano i “geni sbagliati” che dovrebbero essere alterati o eliminati. Questo è esattamente il concetto base dell’eugenetica»

 

«Qualcuno potrebbe risentirsi del fatto che nuove tecniche di ingegneria genetica siano comparate all’eugenetica, che riporta all’esperienza nazista… al posto degli slogan sulla purezza razziale, i nuovi eugenisti parlano più pragmaticamente di un’economia più efficiente, di migliori prestazioni e di una migliore qualità della vita… la nuova eugenetica trova sostegno nelle forze di mercato e nelle necessità dei consumatori».

Chesterton denunciò con grande coraggio il nesso tra i «malfattori straricchi» (e citava esplicitamente Harriman, Carnegie, Rockefeller) e l’eugenetica; questi personaggi del capitalismo finanziarono generosamente queste ricerche e considerarono l’eugenetica una delle loro cause predilette

 

Chesterton denunciò con grande coraggio il nesso tra i «malfattori straricchi» (e citava esplicitamente Harriman, Carnegie, Rockefeller) e l’eugenetica; questi personaggi del capitalismo finanziarono generosamente queste ricerche e considerarono l’eugenetica una delle loro cause predilette.

 

Abbiamo ora lo stesso coraggio ad esempio nel denunciare le manipolazioni genetiche in favore del desiderio privato e ricco di possedere un figlio da parte di una coppia di omosessuali ? Abbiamo ora lo stesso coraggio nel citare le cliniche (o chi altri) che si prestano a favorire le pratiche di «utero in affitto» e a manipolare i geni per esaudire gli insani desideri di un’umanità impazzita ?

 

Quale umanità stiamo costruendo ? Possiamo ancora chiamarla “umanità” ?

 

Credo che a questi interrogativi la risposta di Chesterton sia ancora estremamente attuale.

 

 

Fabio Trevisan

 

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Eugenetica

Come l’eugenetica trionfò in Canada

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

 

Il Canada sta acquisendo la reputazione di essere il Paese più progressista al mondo in materia di eutanasia. Un articolo sul National Post di Tristin Hopper sottolinea che la sua alleanza con l’eugenetica negli anni ’20 e ’30 è oggi motivo di imbarazzo – ma allora era, nel gergo dei ruggenti anni Venti, il «cat’s pajamas», il fiore all’occhiello.

 

«Ma l’eugenetica non era un’oscura moda passeggera. Un secolo fa, era la causa del giorno progressista del Canada. Per ben 20 anni, le chiese, le università, i media e l’establishment sanitario pubblico hanno dato per scontato che i mali del Paese potessero essere risolti attraverso la selezione umana: il matrimonio sarebbe stato limitato solo a persone “idonee” in grado di superare una visita medica governativa, e i “difettosi” sarebbero stati completamente sterilizzati».

 

«L’eugenetica fu oggetto di libri bestseller, i suoi benefici furono esaltati dalle prime pagine dei principali quotidiani e divenne il progetto appassionato dei canadesi, noto quanto l’inventore del telefono Alexander Graham Bell. Le città di tutto il Paese avevano società eugenetiche, mentre i gruppi ecclesiali e i club di servizio come il Kiwanis e il Rotary abbracciavano tutti con entusiasmo la bandiera dell’igiene razziale».

 

«Come ogni altra moda sociale moderna, l’eugenetica fu abbracciata con entusiasmo dalla classe delle celebrità. Alla fine degli anni ’20, la stampa canadese di intrattenimento abbondava di aggiornamenti sull’attrice americana Katie Pullman, che si vantava di aver dato alla luce un “bambino eugenetico” generato da un partner unico scelto esclusivamente per le sue caratteristiche genetiche favorevoli. “Questo ragazzo diventerà un vero atleta. Ho programmato un corso di formazione per lui”, aveva detto la Pullman alla stampa».

 

 

«Ma fu l’establishment sanitario pubblico a rivelarsi il più forte e accreditato sostenitore dell’eugenetica. “In Canada…. I difensori più accaniti dell’eugenetica si trovavano nei ranghi della professione medica”, si legge in Our Own Master Race, un testo del 1990 sulla storia dell’eugenetica canadese. Il Canadian Medical Association Journal e la versione canadese di The Lancet furono alcune delle prime pubblicazioni a sostenere apertamente che il diritto di riprodursi dovesse essere negato ai criminali, ai degenerati e persino agli “epilettici”».

 

«Gli eugenetisti canadesi generalmente sostenevano una delle due politiche. Il primo è stato il “matrimonio eugenetico”, l’idea secondo cui le coppie dovrebbero potersi sposare solo se riescono a procurarsi un “certificato eugenetico” rilasciato dal medico dopo un esame fisico. La seconda politica era la sterilizzazione forzata».

 

«L’eugenetica “positiva” non era sufficiente; ci sarebbe anche bisogno di un sistema di eugenetica “negativa” per garantire che i criminali, i “pazzi” o semplicemente gli ottusi vengano cancellati con la forza dal patrimonio genetico nazionale. Entrambi i tipi di eugenetica avrebbero trovato la loro strada nella politica canadese durante gli anni ’20 e ’30, in particolare con il Sexual Sterilization Act dell’Alberta, una legge del 1928 che autorizzava la sterilizzazione forzata dei detenuti degli ospedali psichiatrici».

 

 

Michael Cook

 

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Bioetica

Verso la de-medicalizzazione dell’eutanasia: civili assistiti da avvocati uccideranno i malati?

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Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.

 

 

In una fase precedente del dibattito sulla morte assistita, un critico aveva scritto che essa era incompatibile con il giuramento di Ippocrate del medico. Se il pubblico lo volesse, potrebbe esserci una «morte assistita da avvocati» piuttosto che la morte assistita da medici.

 

Forse gli attivisti hanno preso a cuore questo consiglio. Un articolo del BMJ sostiene che, poiché vi è una carenza di medici britannici disposti a partecipare a un programma di morte assistita, i laici dovrebbero essere responsabili. La morte assistita potrebbe mettere in cattiva luce anche il personale del Servizio Sanitario Nazionale.

 

Un simile «approccio demedicalizzato» esiste già in Svizzera, affermano due medici palliativi e un avvocato.

 

«Quando il pubblico parla di morte assistita immagina un medico che conosce, seduto al loro capezzale e che lo assiste nei suoi ultimi istanti. Con così pochi medici disposti a essere coinvolti, questo non è realistico. È necessario che ci sia un equilibrio tra ciò che il pubblico vuole e ciò che è meglio per il Servizio Sanitario Nazionale e per le persone che vi lavorano».

 

Invece di uno stretto coinvolgimento dei medici, gli autori raccomandano che un comitato di revisione delle applicazioni:

 

«Un modello demedicalizzato migliorato ridurrebbe la responsabilità degli operatori sanitari nell’aiutare qualcuno a morire. La supervisione potrebbe avvenire in modo prospettico, con l’obbligo di approvare la richiesta di morte assistita da parte di un comitato di revisione prima che possa verificarsi. Questi comitati potrebbero includere un avvocato, un operatore sanitario e un esperto di etica. Ciò potrebbe causare ritardi, ma offre un maggiore supporto alle persone potenzialmente vulnerabili ed elimina il potere decisionale esclusivo dei medici».

 

 

Michael Cook

 

 

 

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Alimentazione

Modificare geneticamente gli esseri umani per indurre l’intolleranza alla carne e renderli più bassi: la proposta del bioeticista legato al WEF

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In un video riemerso in rete negli ultimi tempi, un bioeticista legato al World Economic Forum domanda che gli esseri umani vengano geneticamente modificati per diventare più piccoli di statura ed intolleranti alla carne, il tutto in nome della lotta al »cambiamento climatico».

 

Durante una conferenza al World Science Festival 2016, il dottor Matthew Liao, direttore del Centro per la bioetica del College of Global Public Health presso la New York University, ha spiegato la sua visione di modificare geneticamente le persone in nome della salvezza della terra.

 

«La gente mangia troppa carne. E se dovessero ridurre il loro consumo di carne, allora aiuterebbe davvero il pianeta», ha dichiarato il professor Liao.

 

 

Il bioeticista sino-americano ha quindi discusso di rendere gli esseri umani intolleranti alla carne attraverso interventi chimici e ormonali, ammettendo però che anche lui ama troppo la carne per rinunciarvi.

 

«Ma le persone non sono disposte a rinunciare alla carne. Alcune persone saranno disposte a farlo, ma altre persone potrebbero essere disposte a farlo ma hanno una debolezza di volontà. Dicono “questa bistecca è troppo succosa, non posso farlo”. A proposito, io sono uno di quelli», ha ammesso Liao.

 

«Quindi ecco un pensiero. Quindi si scopre che ne sappiamo molto: abbiamo queste intolleranze», ha continuato il Liao. «Per esempio ho un’intolleranza al latte. E alcune persone sono intolleranti ai gamberi. Quindi forse possiamo usare l’ingegneria umana per dimostrare che siamo intolleranti a certi tipi di carne, a certi tipi di proteine ​​bovine».

 

«C’è questa cosa chiamata zecca Lone Star che se ti morde diventerai allergico alla carne. Quindi è qualcosa che possiamo fare attraverso l’ingegneria umana. Possiamo forse affrontare problemi mondiali davvero grandi attraverso l’ingegneria umana», ha aggiunto.

 

La questione della sindrome alpha-gal indotta dalle zecche è stata trattata in un recente approfondimento comparso su Renovatio 21.

 

Tuttavia il Liao nella stessa conferenza ha lanciato anche un progetto eugenetico per rendere gli esseri umani più… piccoli.

 

Avete sentito bene:

 

«Quindi si scopre che più sei grande… pensate alle emissioni di gas serra di tutta una vita… le emissioni di gas sono necessarie per produrre energia che è necessaria per trasportare persone più grandi piuttosto che persone più piccole».

 

«Ma se fossimo più piccoli di 15 centimetri… Sapete, ho fatto i conti e si tratta di una riduzione di massa del 25%, che è enorme».

 

«Quindi pensate alle emissioni di gas serra nel corso della vita se avessimo bambini più piccoli. E quindi è qualcosa che potremmo fare attraverso una sorta di ingegneria umana».

 

In pratica, la lotta al cambiamento climatico passa attraverso l’ingegneria genetica umana, per stravolgere il sistema immunitario ed alimentare degli esseri umani, e al contempo bioingegnerizzarne la prole di modo che sia bassa di statura, la trasformazione dell’uomo in hobbit OGM per l’ambiente.

 

Le proposte di Liao potrebbero sembrare assurde e immorali, ma enti mondialisti come il World Economic Forum (WEF) e la Fondazione Gates le prendono sul serio.

 

Durante il vertice di Davos del WEF 2021, il documento di Liao del 2012 «Human Engineering and Climate Change» («Ingegneria umana e Cambiamento Climatico» è stato sollevato durante la discussione sulla «Planetary Health Diet» («dieta per la salute planetaria»), un’iniziativa per spostare l’umanità verso diete a base vegetale e consumare fonti proteiche alternative come insetti e tessuti di carne sintetica coltivata in laboratorio come quella prodotta dalle aziende sostenute da Bill Gates».

 

 

«L’anno scorso a dicembre, in preparazione del vertice virtuale di Davos di quest’anno, il World Economic Forum ha svelato il suo quadro di bioingegneria in una presentazione intitolata “3 scenari per come la bioingegneria potrebbe cambiare il nostro mondo in 10 anni“», ha riferito  il sito BioHackInfo lo scorso febbraio.

 

«Vaccini commestibili coltivati ​​nelle piante e editing genetico CRISPR sono stati alcuni dei punti salienti del quadro», scrive il sito. La presentazione era basata su un documento accademico sponsorizzato dal World Economic Forum chiamato Bioengineering Horizon Scan 2020.

 

Per il vertice di Davos di quest’anno, il documento sulla bioingegneria umana di Liao è stato aggiunto per essere preso in considerazione come possibile aggiunta al documento «Bioengineering Horizon Scan 2020» sia per il quadro di bioingegneria del World Economic Forum che per il quadro sui cambiamenti climatici poiché affronta entrambi gli argomenti.

 

Come riportato da Renovatio 21, con ogni evidenza, i cripto-poteri mondialisti dei Klaus Schwab e dei Bill Gates sta preparando un Grande Reset alimentare.

 

«La Gates Foundation, alimentata da una “empia alleanza” tra il grande capitale, le istituzioni scientifiche e tecnologiche e gli stati, abbia stabilito un impero globale sulla vita» scrive un vecchio articolo di Children’s Health Defense tradotto da Renovatio 21.

 

Si tratta della diligente conseguenza di chi vuole il controllo – cifra principale della cibernetica – sull’umanità: si persegue il controllo dell’uomo per via biochimica tramite i canali di assunzione di sostanze dell’organismo, i medicinali (come i vaccini…) e financo gli alimenti.

 

Dopo aver ottenuto l’accesso al sistema sanitario mondiale – cioè a sostanze immesse nel corpo dell’umanità per via sottocutanea – Gates sta ottenendo il controllo sul sistema alimentare, cioè sulle sostanze immesse per via digerente.

 

C’è un salto di qualità: i farmaci si possono rifiutare, dei vaccini si può fare a meno. Del cibo no. È il dominio biochimico sulla vita che si sta realizzando, giorno dopo giorno, sotto i nostri occhi.

 

In modo sempre più cringe.

 

 

 

 

 

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