Oligarcato
Bill Gates ha donato 50 milioni di dollari alla campagna della Harris

Dopo decenni trascorsi ai margini della politica, Bill Gates, una delle persone più ricche del mondo, ha dichiarato in privato di aver recentemente donato circa 50 milioni di dollari a un’organizzazione no-profit che sostiene la corsa alla presidenza della vicepresidente Kamala Harris. Lo riporta il New York Times, che avrebbe tre fonti informate sulla questione
La donazione avrebbe dovuto restare segreta. Il Gates non ha pubblicamente sostenuto la Harris, e la sua donazione rappresenterebbe un cambiamento significativo nella strategia che in precedenza lo aveva tenuto lontano da doni come questo.
Nelle telefonate private di quest’anno ad amici e altre persone, il Gates ha espresso preoccupazione su come potrebbe apparire una seconda presidenza di Donald Trump, secondo una persona informata sul pensiero del Gates, sebbene abbia sottolineato che potrebbe lavorare con entrambi i candidati.
Sostieni Renovatio 21
Il Gates non ha un rapporto profondo con la Harris, ma ha celebrato il lavoro dell’amministrazione Biden-Harris sul cambiamento climatico.
L’organizzazione filantropica del Gates, la Bill & Melinda Gates Foundation, è significativamente preoccupata per i potenziali tagli alla «pianificazione famigliare» – cioè all’aborto: il padre di Gates era nel board della multinazionale abortista Planned Parenthood – e ai programmi di salute globale se Trump venisse eletto, secondo due persone vicine alla fondazione.
Come riportato da Renovatio 21, nel 2021 la Fondazione Gates ha donato 2,1 miliardi a enti che portavano avanti nel mondo aborto e contraccezione. Cinque mesi fa Melinda Gates, ora divorziata dal Bill, ha donato 1 miliardo di dollari a femministe e abortisti.
Gates ha detto di aver fatto la sua donazione a Future Forward, il principale gruppo di raccolta fondi esterno a sostegno della Harris, secondo le persone informate sulla questione.
Il Gates ha parlato della sua donazione pro-Harris con i suoi pari, tra cui Mike Bloomberg, ex sindaco di Nuova York e importante sostenitore di Future Forward che ha preso in considerazione una donazione di dimensioni simili, hanno detto due delle persone informate.
La donazione del Gates è andata specificatamente al ramo non-profit di Future Forward, Future Forward USA Action, che come organizzazione «dark money» 501(c)(4) non rivela i suoi donatori, secondo le fonti del quotidiano di Nuova York, che scrive che «quindi, qualsiasi contributo del Gates non apparirà mai in nessun deposito pubblico».
In una dichiarazione raccolta dal NYT, il Gates non ha affrontato esplicitamente la questione della donazione né ha offerto un sostegno alla Harris nella corsa, sottolineando il suo bipartitismo, ma dicendo pure «queste elezioni sono diverse».
«Supporto i candidati che dimostrano un chiaro impegno nel migliorare l’assistenza sanitaria, ridurre la povertà e combattere il cambiamento climatico negli Stati Uniti e nel mondo», ha detto al giornale neoeboraceno. «Ho una lunga storia di collaborazione con leader di tutto lo spettro politico, ma questa elezione è diversa, con un significato senza precedenti per gli americani e le persone più vulnerabili in tutto il mondo».
Un portavoce di Michael Bloomberg ha rifiutato di commentare al quotidiano.
Come riportato da Renovatio 21, il Bloomberg ha, come Gates, una lunga storia di supporto alla Cultura della Morte. Negli ultimi anni il miliardario ex primo cittadino neoeboraceno entra entrato a far parte del comitato per l’Innovazione del Pentagono.
Il Bloomberg e il Gates sono amici di lunga data che hanno stretto un legame sulla filantropia e sui problemi di salute pubblica e cambiamento climatico. Il Gates, con un patrimonio netto stimato di 162 miliardi di dollari, è stato a lungo incoraggiato dagli amici e dai donatori democratici a impegnarsi per battere Trump, ma ha sempre resistito, secondo due persone a conoscenza delle attività del Gates.
«Ho scelto di non partecipare a grandi donazioni politiche», aveva detto Gates alla fine del 2019. «Ci sono momenti in cui potrebbe sembrare allettante farlo, e ci sono altre persone che scelgono di farlo, ma io semplicemente non voglio afferrare quel gigantesco megafono».
«Il coinvolgimento del Gates sorprende i dirigenti di lunga data della Gates Foundation» continua il NYT. «Il miliardario ha detto a un intervistatore dopo l’ingresso della Harris nella corsa presidenziale quest’estate che “si potrebbe essere in grado di prevedere” chi avrebbe sostenuto alle elezioni, ma che non era “un influencer politico”. Non dico agli altri come votare perché sono così associato alla fondazione che lavora con qualsiasi amministrazione. Penso che sia fantastico avere qualcuno che è più giovane e che può pensare a cose come l’intelligenza artificiale e a come modellarla nel modo giusto».
Due dei figli del Gates, Rory e Phoebe Gates, sono diventati donatori del Partito Democrato USA e hanno avuto un ruolo chiave nell’incoraggiare i genitori a prendere più seriamente le donazioni alla politica, affermano tre persone informate sulla questione. Entrambi i figli hanno tra i 20 e i 25 anni e i milioni di dollari che insieme contribuiscono provengono in gran parte dai genitori.
In questo ciclo la Melinda s si è anche dedicata alla donazione politica, staccando anche un assegno all’organizzazione non-profit Future Forward.
Aiuta Renovatio 21
Secondo il New York Times, Future Forward è stata la punta di lancia del bombardamento pubblicitario contro il Trump questo autunno. La donazione del Gates potrebbe, anche a fine campagna elettorale, aiutare a finanziare gli annunci pubblicitari anti-Trump. Il ramo non-profit affronta alcune restrizioni sulla quantità di denaro che può spendere per messaggi esplicitamente anti-Trump, ma ha donato oltre 170 milioni di dollari al super PAC Future Forward, che non affronta tali restrizioni.
Donare a un gruppo di «dark money» offre una certa protezione: alcuni ricchi donatori che sostengono la Harris sono nervosi all’idea di essere identificati pubblicamente con la sua campagna per paura che Trump cerchi vendetta dopo novembre. Il Trump ha minacciato di andare contro i sostenitori della Harris, compresi i suoi maggiori donatori.
Il Gates è una delle persone più attentamente osservate nel mondo della filantropia, con una rete di ricchi donatori che lo rispettano molto. Molte di queste persone fanno parte della comunità Giving Pledge, un gruppo di miliardari organizzato da Bill e Melinda che promettono di donare almeno metà dei loro beni a cause benefiche.
Il Gates ha in programma di incontrare alcuni membri del gruppo Giving Pledge e altri filantropi incentrati sulla salute a Palm Springs, California, secondo due persone informate sul programma, all’inizio di dicembre, subito dopo le elezioni.
Come riportato da Renovatio 21, riguardo al supporto degli oligarchi miliardari alla Harris, Elon Musk ha una teoria cristallina: essi sono «terrorizzati» dall’idea che la lista Epstein diventi pubblica, come ha promesso Donald Trump in caso di sua vittoria elettorale.
La bizzarra amicizia tra Gates ed Epstein emerse grazie ad un exposé del New York Times e riemerse con il divorzio dei Gates, ha suggerito la risposta alla domanda che nemmeno il giornalista più coraggioso ha provato a rivolgere al primo donatore mondiale dell’OMS: cosa univa in realtà, nel profondo, Epstein e Gates? Nessuno dei due aveva bisogno di danaro. Né di donne, riteniamo. E quindi?
La risposta che abbiamo provato a dare è: l’eugenetica.
Epstein era una sorta di transumanista apocalittico: aveva avuto l’idea di mettere il suo seme «superiore» e quello di geni accademici nel grembo delle ragazzine che sfruttava. Da lì si sarebbe potuto ripopolare il pianeta con una razza eletta di superuomini cervelloni. «È possibile che Gates vedesse in Epstein – con le sue isole, i suoi ranch, i suoi progetti di fanciulle ingravidate con il seme suo e di supergeni scienziati – qualcuno che comprendesse la sua visione del mondo e la sua rara capacità di renderla reale?» si chiedeva Renovatio 21 un anno fa.
L’argomento dell’eugenetica era discusso apertamente da Bill e la moglie Melinda dentro e fuori della loro Fondazione; era il tema preferito prima di quello delle Pandemie e dei vaccini, che del controllo della popolazione è diretta conseguenza.
Renovatio 21 ha altresì riportato di altre cene che in quegli anni Gates faceva con i Soros, i Rockefeller, i Buffet, etc. L’argomento, trapelò, era proprio quello: il controllo della popolazione mondiale, la sua riduzione.
Iscriviti al canale Telegram
È emerso in questo periodo anche che Epstein potrebbe aver cercato di ricattare Gates parlando di un suo supposto rapporto con una giocatrice di bridge russa, Mila Antonova, presentagli nel 2010 da uno dei consiglieri di Gates all’epoca, Boris Nikolic, poi enigmaticamente reso esecutore testamentario di riserva di Epstein, rivelazione avuta solo dopo l’impiccagione del miliardario pedofilo.
Rimane a futura la memoria la reazione che ebbe quando fu intervistato sul suo rapporto con Epstein due anni fa.
Come riportato da Renovatio 21, qualcuno sospetta che un un incontro del 2013 tra Gates ed Epstein ha contribuito a creare progetti di vaccinazione globale a lungo termine.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine generata artificialmente
Oligarcato
Morta suicida l’accusatrice di Epstein e del principe Andrea

Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Oligarcato
Il WEF indaga sul fondatore Klaus Schwab per cattiva condotta finanziaria ed etica

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.
La notizia è stata diffusa il giorno dopo che il World Economic Forum aveva annunciato lunedì che Schwab si sarebbe dimesso «con effetto immediato» dalla carica di presidente dell’organizzazione da lui fondata nel 1971 e guidata per oltre mezzo secolo.
Il World Economic Forum (WEF) ha aperto un’indagine sul fondatore Klaus Schwab dopo che un informatore ha denunciato una condotta scorretta in ambito finanziario ed etico, ha riferito martedì il Wall Street Journal (WSJ).
La notizia è stata diffusa subito dopo che l’organizzazione aveva annunciato lunedì che Schwab si sarebbe dimesso «con effetto immediato» dalla carica di presidente dell’organizzazione da lui fondata nel 1971 e guidata per oltre mezzo secolo.
Il WSJ ha riferito che una lettera di un informatore inviata la scorsa settimana da attuali ed ex dipendenti al consiglio direttivo del WEF sosteneva che Schwab e sua moglie, Hilde Schwab, «avevano mescolato i loro affari personali con le risorse del Forum».
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
La gola profonda ha inoltre affermato che gli Schwab hanno finanziato viaggi e servizi di lusso a spese del WEF, hanno fatto un uso improprio delle proprietà del WEF e Klaus Schwab ha chiesto ai dipendenti più giovani di prelevare migliaia di dollari dagli sportelli bancomat per suo conto.
Schwab ha negato le accuse e ha affermato che le avrebbe contestate in una causa legale, secondo quanto riferito al WSJ da fonti anonime all’interno del WEF. Ha affermato tramite un portavoce che intenterà cause legali anche contro «chiunque diffonda queste falsità».
Il consiglio avrebbe avviato l’indagine durante una riunione d’emergenza domenica. Schwab, 87 anni, avrebbe deciso di dimettersi immediatamente anziché rimanere per un lungo periodo di transizione come inizialmente previsto, ha riportato il WSJ.
Le accuse della gola profonda hanno «fatto saltare» la cronologia del pensionamento di Schwab
Schwab aveva annunciato per la prima volta le sue dimissioni dalla carica di presidente esecutivo del WEF lo scorso anno, pur mantenendo il ruolo di presidente non esecutivo.
Il mese scorso, in seguito a un’altra indagine condotta dal consiglio sulla cultura aziendale di Davos, Schwab ha annunciato che si sarebbe dimesso anche dalla carica di presidente non esecutivo, sebbene la procedura per sostituirlo fosse prevista fino al 2027.
L’indagine sulla cultura aziendale è stata avviata in seguito a un articolo del Wall Street Journal che ha rivelato accuse di discriminazione da parte di dipendenti del WEF, con sede a Ginevra, nei confronti di donne e dipendenti neri. Schwab e il WEF hanno respinto tali accuse.
Secondo quanto riportato dal WSJ, le nuove accuse della gola profonda avrebbero «fatto saltare» la cronologia originale del pensionamento di Schwab, innescando una nuova indagine.
Mercoledì, in una dichiarazione riportata anche da Politico, un portavoce del WEF ha affermato che il consiglio di amministrazione dell’organizzazione ha «sostenuto all’unanimità la decisione del Comitato Audit e Rischi di avviare un’indagine indipendente in seguito alla lettera di un informatore contenente accuse contro l’ex presidente Klaus Schwab».
Hanno aggiunto: «questa decisione è stata presa dopo aver consultato un consulente legale esterno e in linea con le responsabilità fiduciarie del Forum. L’indagine sarà condotta dal Comitato Audit e Rischi con il supporto di esperti legali indipendenti».
L’organizzazione ha affermato che le accuse non sono state ancora provate e che il consiglio non rilascerà ulteriori commenti finché non conoscerà l’esito delle indagini.
Il Consiglio di amministrazione del WEF comprende come membri il CEO di BlackRock Larry Fink, l’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore, la regina di Giordania Rania Al Abdullah e la presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde.
Il WEF ha annunciato lunedì che il vicepresidente Peter Brabeck-Letmathe, ex CEO di Nestlé, ricoprirà la carica di presidente ad interim e che è stato istituito un comitato di ricerca per individuare un futuro presidente.
Brabeck-Letmathe è forse più noto per aver dichiarato che l’acqua non è un diritto umano, ma una merce di mercato, quando era alla guida di Nestlé, uno dei leader mondiali nella privatizzazione dell’acqua. È anche da tempo un convinto promotore degli OGM.
«Non possiederai nulla e sarai felice»
Sin dalla sua fondazione nel 1971, il WEF, in particolare attraverso il suo incontro annuale nell’esclusiva località turistica di Davos, in Svizzera, è stato un luogo in cui l’élite mondiale si riuniva, faceva rete e delineava la propria visione per il futuro, che i critici hanno da tempo osservato essere radicata nella gerarchia, nello sfruttamento e nella polarizzazione politica.
Michael Rectenwald, Ph.D., autore di The Great Reset and the Struggle for Liberty: Unraveling the Global Agenda, ha affermato che il WEF era stato originariamente fondato come European Management Forum. Tuttavia, dopo due anni, Schwab ha interrotto i rapporti con la Commissione Europea e ha deciso di invitare solo politici selezionati ai suoi eventi.
Nel 1974, disse, Schwab aveva spostato l’attenzione dalla gestione aziendale alla «governance globale».
Rectenwald ha aggiunto:
«Il WEF si è posizionato come strumento per colmare le lacune tra le organizzazioni di governance nazionali, internazionali e transnazionali, che ha ritenuto incapaci di una governance globale efficace a causa della partecipazione esclusiva di attori statali. Il WEF mira a superare quella che considera l’inerzia di organismi di governance intergovernativi internazionali come le Nazioni Unite, creando una rete tra leader aziendali, governativi e della società civile».
«Da quando si è concentrato sulla “governance globale”, il WEF ha cercato di pontificare su presunte crisi globali che potevano essere affrontate solo su scala globale con una governance globale. Così, si è concentrato sul “cambiamento climatico”, sulla Quarta Rivoluzione Industriale e, più recentemente, sulla crisi del COVID».
Klaus Schwab, World Economic Forum chairman and board member, announced his resignation on Monday.
Schwab founded WEF almost 55 years ago, a globalist organization that preached, “You’ll own nothing. And you’ll be happy.”
Good riddance to Schwab. He and WEF are both pure evil. pic.twitter.com/0xfmI0o9Ok
— Paul A. Szypula 🇺🇸 (@Bubblebathgirl) April 21, 2025
Aiuta Renovatio 21
«Uno dei globalisti più arroganti mai esistiti»
Il WEF sostiene la governance tecnocratica e l’uso delle tecnologie della quarta rivoluzione industriale, una cosiddetta «rivoluzione digitale» per integrare la biologia con il regno digitale, attraverso una trasformazione politica che Schwab ha notoriamente chiamato «Il Grande Reset», che secondo lui sarebbe emersa attraverso la pandemia di COVID-19.
Molti critici del WEF su X hanno celebrato l’annuncio di lunedì di Schwab delle sue dimissioni. Tuttavia, quando l’anno scorso ne aveva parlato per la prima volta, gli esperti intervistati da The Defender avevano avvertito che un cambio alla guida del WEF non avrebbe probabilmente portato grandi cambiamenti all’agenda politica del WEF.
Tim Hinchliffe, direttore di The Sociable, ha affermato che, anche con un cambio di presidenza, «il WEF continuerà a spingere per la totale presa di controllo tecnocratica della società attraverso la fusione tra aziende e stato, la fusione tra esseri umani e macchine e l’uso orwelliano delle tecnologie emergenti dalla cosiddetta Quarta Rivoluzione Industriale che confonde le nostre identità fisiche, biologiche e digitali».
Rectenwald ha aggiunto: «Schwab è un megalomane. Ma le sue dimissioni non cambieranno l’obiettivo del WEF, che continuerà a presumere di dover svolgere un ruolo guida nel definire le risposte alle “crisi globali”».
Nel suo discorso all’assemblea annuale del 2022, Rectenwald ha osservato che Schwab aveva lanciato l’allarme: potrebbe profilarsi all’orizzonte qualcosa di peggiore del COVID-19.
Schwab ha detto ai membri del WEF: «dobbiamo rafforzare la nostra resilienza contro un nuovo virus, possibilmente, o altri rischi che abbiamo all’ordine del giorno a livello globale». In seguito ha dichiarato: «il futuro non si sta semplicemente realizzando. Il futuro è costruito da noi, da una comunità forte, come voi qui in questa sala».
Rectenwald ha affermato che tali affermazioni dimostrano l’arroganza di Schwab. «Si considerava colui che decideva il futuro dell’intera umanità. Pertanto, passerà alla storia come uno dei globalisti più arroganti mai esistiti».
Brenda Baletti
Ph.D.
© 23 aprile 2025, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di World Economic Forum via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 2.0 Generic
Oligarcato
Nelle stesse ore in cui muore Bergoglio, si dimette definitivamente Klaus Schwab. Il mondialismo è morto?

Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
-
Spirito4 giorni fa
Il cardinale Müller avrebbe suggerito a papa Leone XIV di revocare le restrizioni alla Messa in latino
-
Vaccini2 settimane fa
Tasso di aborto spontaneo più elevato tra le donne che hanno ricevuto il vaccino COVID: studio
-
Vaccini2 settimane fa
Vaccino, carcere per chi rifiuta: Singapore fa la legge
-
Spirito1 settimana fa
Mons. Viganò: «UE progetto sinarchico e satanico»
-
Geopolitica2 settimane fa
Partito l’attacco dell’India contro il Pakistan
-
Occulto2 settimane fa
Raid del governo USA contro i criminali pedo-satanisti. Che esistono, e minacciano i vostri figli
-
Vaccini2 settimane fa
La sanità USA lancia un progetto da 500 milioni di dollari per sviluppare vaccini universali contro i virus «a rischio pandemia»
-
Spirito1 settimana fa
Prevost dietro la rimozione di monsignor Strickland?