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Politica

AfD forma una nuova alleanza europea

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Il partito Alternativa per la Germania (AfD) si incontrerà questa settimana a Strasburgo con esponenti della destra che la pensano allo stesso modo per formare un nuovo blocco al Parlamento Europeo, riporta Der Spiegel.

 

Secondo la rivista tedesca, la nuova fazione in seno al Parlamento UE difenderà la sovranità nazionale e chiederà negoziati con la Russia.

 

Giovedì l’AfD ospiterà «la riunione costitutiva del nuovo gruppo parlamentare» negli edifici del Parlamento Europeo, ha riferito sabato Der Spiegel, citando uno scambio di e-mail tra il partito e l’amministrazione del Parlamento.

 

Secondo fonti del sito di notizie, il nuovo gruppo si chiamerà «I Sovranisti» e potrebbe includere partiti come il bulgaro Vazrazhdane, il polacco Konfederacja, Mi l’ungherese Hazank Mozgalom, lo slovacco Hnutie Republika, lo spagnuolo Se Acabo La Fiesta, il greco NIKH e il romano SOS.

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Con più di 700 seggi al Parlamento Europeo, i partiti generalmente si uniscono in blocchi seguendo linee ideologiche. La maggior parte dei partiti di destra sono membri del blocco Identità e Democrazia (ID), di cui fa parte la Lega Nord, o dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), dominati rispettivamente dal Raggruppamento Nazionale francese e da Fratelli d’Italia.

 

L’AfD è stato espulso dalla fazione ID prima delle elezioni europee di questo mese, principalmente a causa delle osservazioni del suo candidato principale, Maximilian Krah, che ha dichiarato a diversi organi di stampa di non credere che ogni membro delle SS di Adolf Hitler «fosse automaticamente un criminale». La leader del Rassemblement National Marine Le Pen è stata determinante nell’espulsione dell’AfD, minacciando di ritirarsi dal blocco a meno che il partito di Krah non fosse stato cacciato via.

 

In quanto tale, l’AfD è stata resa impotente nella legislatura, nonostante abbia aumentato i suoi seggi da 11 a 15.

 

La piattaforma dei sovranisti si baserà, secondo quanto riferito, sulla «Dichiarazione di Sofia», emessa da Vazrazhdane in aprile. Questo manifesto afferma che la civiltà europea è «minacciata dall’aggressione delle ideologie globaliste» ed etichetta l’UE come una «dittatura della burocrazia». Il documento chiede colloqui di pace per porre fine al conflitto in Ucraina e per la riforma dell’UE come un’unione più libera di «Stati uguali e sovrani».

 

In una dichiarazione dopo l’espulsione dell’AfD dal gruppo ID, il leader di Vazrazhdane Kostadin Kostadinov si è offerto di allearsi con la destra tedesca e formare una fazione «veramente conservatrice e sovranista».

 

Non è ancora chiaro chi guiderà il nuovo gruppo, anche se Krah e il parlamentare dell’AfD Rene Aust hanno concordato a gennaio che Aust guiderà la delegazione del partito a Strasburgo mentre Krah ricoprirà il ruolo di vice leader.

 

Dato che l’AfD sarà il partito più grande del blocco sovrano, Krah e Aust occuperanno probabilmente ruoli di rilievo.

 

Come riportato da Renovatio 21, poco prima delle elezioni europee il leader AfD Tino Chrupalla aveva attaccato il premier italiano, dicendo che con il governo Meloni l’apertura delle frontiere agli immigrati è continuata così come era stata sostenuta la guerra ucraina. Chrupalla aveva quindi detto che il destino di AfD era quello di rifiutare una melonisierung («melonizzazione»), intesa come processo di trasformazione di una forza sovranista in forza moderata sottoposta ai diktat mondialisti come ogni altro partito dell’establishment.

 

AfD, che vuole applicare una politica di remigrazione di milioni di immigrati, ha dichiarato che intende chiedere un referendum per uscire dalla UE.

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Politica

Esponente del partito AfD insiste sul fatto che la Germania dovrebbe uscire dalla NATO

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Jörg Urban, presidente dell’AfD della Sassonia e capogruppo del partito nel parlamento della Sassonia, ha sollevato dettagliatamente la possibilità che la Germania lasci la NATO, in un discorso del 12 dicembre.   In risposta alle dichiarazioni bellicose del Segretario Generale della NATO Mark Rutte, Urban ha scritto sul suo canale Telegram: «L’obiettivo dichiarato dell’adesione della Germania alla NATO è proteggere il nostro Paese. Ma in realtà, sta diventando sempre più un rischio per la sicurezza dell’Europa».   Se posture come quella Rutte continueranno a dettare il passo ai governi europei, è solo questione di tempo prima che venga richiesta una «difesa avanzata» contro la Russia.   Il leader del partito della Sassonia chiede quindi una Germania neutrale e libera da alleanze, seguendo l’esempio delle vicine Austria e Svizzera.   Come riportato da Renovatio 21, i delegati AfD l’anno passato respinsero a larga maggioranza una mozione che condannava Putin.   AfD chiede inoltre l’uscita della Germania dall’UE.

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Politica

L’Ucraina vuole che l’Occidente paghi le elezioni

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Kiev è disposta a indire elezioni, ma soltanto a patto che vengano soddisfatte diverse condizioni, tra cui il finanziamento occidentale del processo elettorale, ha dichiarato Mikhail Podoliak, consigliere di alto livello del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj.

 

Il mandato presidenziale di Zelens’kyj è scaduto a maggio 2024, ma egli ha sempre rifiutato di convocare le urne, appellandosi alla legge marziale in vigore. All’inizio della settimana, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che Kiev non dovrebbe più utilizzare il conflitto in corso come pretesto per rinviare il voto.

 

Mosca ha ripetutamente sostenuto che Zelens’kyj ha «perso la sua legittimità», rendendo così giuridicamente discutibile qualsiasi accordo di pace firmato con lui.

 

Lo Zelens’kyj ha dichiarato di non voler «aggrapparsi al potere» e, in settimana, si è detto pronto a indire elezioni, purché Stati Uniti e Paesi europei forniscano «garanzie di sicurezza» durante lo svolgimento delle votazioni.

 

Podoliak ha precisato la posizione venerdì su X, spiegando che Zelensky ha invitato il parlamento a predisporre emendamenti alla Costituzione e alle leggi elettorali. Il consigliere ha tuttavia elencato tre condizioni indispensabili perché il voto possa avere luogo.

 

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«Nessun missile o drone deve sorvolare il Paese durante le votazioni. L’unica strada realistica è un cessate il fuoco», ha scritto Podoliak, aggiungendo che i militari al fronte e gli abitanti delle zone di prima linea devono poter «votare ed essere candidati». Ha poi sottolineato che «milioni di sfollati» rendono l’operazione «complessa e costosa».

 

«Questo onere non può gravare solo sull’Ucraina», ha proseguito il collaboratore dello Zelens’kyj, precisando che Kiev sarebbe «pronta» a procedere solo con finanziamenti esterni e il rispetto delle altre due condizioni.

 

Non si tratta della prima volta che l’Ucraina chiede danari occidentali pure per il voto.

 

Come riportato da Renovatio 21, due anni fa, tra i tanti rinvii citanti la legge marziale, Kiev aveva annunciato che le elezioni le avrebbe tenute qualora le avesse pagate l’Europa.

 

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Politica

Brigitta Macron contro le femministe: «stupide stronze»

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La moglie del presidente francese Emmanuel Macron, Brigitte, ha provocato un’ondata di indignazione dopo aver definito le manifestanti femministe «salles connes», cioè «stupide stronze».   All’inizio di questa settimana è emerso un video (poi cancellato) in cui la first lady francese, domenica scorsa, chiacchierava in privato nel backstage con l’attore e comico ebreo sefardita Ary Abittan, in passato accusato di stupro. L’artista 51enne era in tournée per la prima volta dopo che i giudici istruttori avevano archiviato il caso per mancanza di prove.   La sera precedente, il collettivo femminista Nous Toutes («Tutte noi») aveva fatto irruzione nel suo spettacolo di cabaret: alcune attiviste, con maschere raffiguranti il volto dell’attore e la scritta «stupratore», si erano alzate in mezzo al pubblico gridando «Abittan stupratore» prima di essere accompagnate fuori.   Nel video trapelato, Abittan scherza sul fatto di sentirsi ancora nervoso, probabilmente temendo il ritorno delle manifestanti. Si sente chiaramente Brigitte Macron rispondere in tono scherzoso: «Se ci sono delle stupide stronze, le cacceremo via».   Martedì un portavoce dell’Eliseo ha spiegato che la first lady stava solo cercando di tranquillizzare l’attore e che il suo commento era diretto unicamente ai metodi radicali usati per interrompere lo spettacolo.

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Nonostante la precisazione, le reazioni sono state immediate e trasversali: politici di tutti gli schieramenti, attivisti e personalità del mondo del cinema hanno condannato le parole.   La segretaria nazionale dei Verdi, Marine Tondelier, le ha definite «estremamente gravi»; la senatrice LR Agnès Evren le ha giudicate «profondamente sessiste». Persino l’ex presidente François Hollande ha criticato la scelta lessicale della first lady. L’attrice Judith Godrèche, divenuta simbolo della lotta contro le violenze sessuali nel cinema francese dopo aver denunciato abusi subiti da minorenne, ha chiesto la fine di questi comportamenti nel settore culturale e ha pubblicato un breve messaggio su Instagram contro le dichiarazioni di Brigitte Macron. Il collettivo Nous Toutes ha poi trasformato la frase in un hashtag virale sui social.   Brigitta Macron era già finita al centro dell’attenzione nei mesi scorsi per una lunga vicenda giudiziaria legata alle teorie complottiste che la descrivono come transgender. Una sentenza di quest’anno ha condannato e multato le due donne che avevano diffuso la falsa notizia, riaccendendo il dibattito sulle molestie online contro le figure pubbliche.   Il caso aveva avuto risonanza internazionale dopo che la commentatrice americana Candace Owens ne aveva ripreso le accuse, per poi dichiarare che i Macron avessero ordinato il suo assassinio.   Come riportato da Renovatio 21, Macron aveva chiesto personalmente a Trump di intercedere con la Owens per farla smettere di parlare dell’incredibile teoria per cui la Brigitta sarebbe nata uomo.  

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