Connettiti con Renovato 21

Big Data

Viva i muri e chi li costruisce – anche sott’acqua

Pubblicato

il

 

 

 

Ho scattato questa foto al mio amico Corrado Beldì quasi 13 anni fa ad Odessa, durante quello che è stato probabilmente il viaggio più bello e incredibile mai fatto (se la gioca con l’Himalaya in moto, ma vince a man bassa su ogni altra Africa, Asia, America).

 

La trama è semplicissima: due amici si ritrovano in una Milano di un agosto torrido, vedono un quadro con una nave con su scritto «Odessa» e decidono di andarvi, pronti via, in automobile. Con una premessa del genere, non poteva che seguire un’avventura di epicità livello Gilgamesh. Forte di questo ricordo, mi è uscita, stamattina, qualche riflessione.

 

La trama è semplicissima: due amici si ritrovano in una Milano di un agosto torrido, vedono un quadro con una nave con su scritto «Odessa» e decidono di andarvi, pronti via, in automobile. Con una premessa del genere, non poteva che seguire un’avventura di epicità livello Gilgamesh

Disclaimer: quello che sta scritto sotto è quello che penso io e Corrado non c’entra nulla, mi limito solo ad usarlo come fotomodello marittimo, pensate ad una Ursula Andress alla quale, quando emerge dall’acqua, non potete assegnare le opinioni di James Bond.

 

Corrado qualche giorno fa ha postato la foto per celebrare il 25° compleanno de Il Foglio, dove ora scrive copiosamente ed ottimamente. All’epoca invece scriveva per altre grandi riviste, e ricordo ancora quando, nel mezzo dello stupendo nulla campagnolo ucraino con una gomma a terra e nessun gommista o insediamento urbano a meno di centinaia di chilometri, intervistò al telefono in viva voce Brian Wilson dei Beach Boys, cosa che non solo mandava in cortocircuito lo stuporoso stato di adrenalina del momento ma che aumentava anche, visto come rispondeva il tizio, il mio disprezzo per gli anni Sessanta.

 

Ora, quello che è visibile è questo bel giovane industriale che legge un quotidiano in riva al Mare – il Mar Nero.

 

Tuttavia quello che voglio dire ai quattro gatti che leggono le mie cose è che anche questa foto nasconde profonde, mistiche verità, retroscena indicibili – e con me non poteva essere altrimenti, no?

 

Se guardate bene l’immagine noterete, proprio dietro la scena principale, delle persone che camminano sull’acqua – e assicuriamo che non sono santi né basilischi piumati. Notate dal colore dell’acqua, e dal fatto che più verso riva invece la gente nuota, che non si tratta del fondale basso.

 

L’URSS era uno Stato serio: sapeva che il suo compito era difendere il suo popolo e i suoi confini, sapeva che la minaccia non è mai qualcosa di solamente virtuale. Contro possibilità del male in arrivo, i sovietici prendevano la cazzuola ed erigevano perfino muri sommersi

Costoro in realtà stavano in piedi su un muro subacqueo costruito su tutta la riva in era sovietica, con la funziona di impedire gli sbarchi degli invasori. Anche un semplice gommone se passa di lì si incaglia, figuriamoci i mezzi da sbarco, dalla Normandia i Russi, anche se combattevano da tutt’altra parte, hanno imparato molto. L’URSS era uno Stato serio: sapeva che il suo compito era difendere il suo popolo e i suoi confini, sapeva che la minaccia non è mai qualcosa di solamente virtuale. Contro possibilità del male in arrivo, i sovietici prendevano la cazzuola ed erigevano perfino muri invisibili.

 

Ovvio che ogni frammento che emerge di quel viaggio incredibile mi provoca nostalgie immense. Tuttavia scopro di essere nostalgico anche dell’Unione Sovietica: quando si costruivano i muri, anche sottacqua, c’era prosperità e stabilità. Poi sono arrivati i muri che crollano, ed ecco che sono entrati la globalizzazione, cioè l’impoverimento totale della classe media occidentale, e poi internet, che è pornografia di corpi, opinioni, relazioni più ulteriore povertà inferta, e infine anche i virus, tra i quali il COVID-19, che è quello che mi preoccupa meno, a dire il vero.

 

Quello che è accaduto è che con la caduta del muro di Berlino è finito il totalitarismo laggiù ed è partito qui, ma in una forma più subdola e pervasiva. Fino a pochi mesi fa lo si chiamava capitalismo di sorveglianza, ora invece si parla direttamente – grazie anche a governi e partiti filocinesi – di modello cinese. Tracciamento (c’è il COVID!), credito sociale (chi non si attiene alle norme, anche illegali, va punito!), censura (non possiamo permettere a chiunque di esprimersi liberamente!): notate come oramai non sono solo entrati nel discorso, ma sono accettati liberamente in uno stadio della Finestra di Overton piuttosto avanzato.

 

Quello che è accaduto è che con la caduta del muro di Berlino è finito il totalitarismo laggiù ed è partito qui, ma in una forma più subdola e pervasiva. Fino a pochi mesi fa lo si chiamava capitalismo di sorveglianza, ora invece si parla direttamente – grazie anche a governi e partiti filocinesi – di modello cinese

Quanto avrei desiderato un muro, anche invisibile come quello sotto il mare di Odessa, che fermasse l’invasione di questi mostri.

 

È pazzesco a pensarci, ma l’estate del 2008 è lontana, da un punto di vista di evoluzione della società del controllo, anni luce. Sparati su una decappottabile verso la Crimea,  non avevamo gli smartphone, ma dei vecchi Nokia. Avevo portato il TomTom (alcuni lettori forse nemmeno ricordano cosa sia), che arrivato a Chop – il mitico confine tra l’Ungheria (la UE) e l’Ucraina – smise di essere utile: non aveva mappe del posto in cui eravamo, nessuna, segnava una freccetta in mezzo al niente, a suo modo era poetico e divertente. Credo di ricordare che siamo ripiegati sulle mappe stradali di carta, e si vede perché abbiamo sbagliato strada più volte, allungando il viaggio di giorni, sperduti in un paradiso terrestre fatto di campagna d’oro, carretti di babushke velate trainati da asini, bambini che si tuffano in specchi d’acqua spuntati d’improvviso, mucche con al seguito pastorelle belle come dive, la spiga in mano a dirigere gli animali.

 

Voglio dire: anche senza l’elettronica, senza il digitale che ci permette di sapere in ogni momento dove siamo e cosa dobbiamo fare, era possibile vivere un’estate felice, spensierata, scollegata, anzi capisco che forse era felice e spensierata proprio perché scollegata.

 

Ogni cosa fatta in quei giorni non inviava informazioni a nessun server; nessun algoritmo poteva profilare noi e le notti in Crimea su strade deserte e piene di locuste, gli armeni che contrattano per un posto letto all’una, i boschi della Transilvania con immensi residui di tecnologia sovietica semiabbandonati ai lati della strada, quel giapponese che alla discoteca Ibiza sulla spiaggia di Arkadija piangeva al cospetto della bionda cornucopia di belle fanciulle. Di tutte queste cose, l’unica traccia è rimasta nel nostro cuore, e nelle conversazioni foto-ricordo con cui tormentiamo gli amici. Nemmeno la cosa più elettronica esperita in quei giorni, il rave di tutte le Russie in cui rocambolescamente  finimmo e di cui sommamente gioimmo, produceva, all’epoca, un granché di impronta digitale.

Anche senza l’elettronica, senza il digitale che ci permette di sapere in ogni momento dove siamo e cosa dobbiamo fare, era possibile vivere un’estate felice, spensierata, scollegata, anzi capisco che forse era felice e spensierata proprio perché scollegata.

 

Era un’altra epoca, davvero. E infatti, l’amicizia con Corrado risaliva agli inizi dei 2000, quando potevano ancora sorgere amicizie con persone che magari per mille motivi ti erano differenti. Nell’era dei social, forse non lo avete notato, è difficilissimo crearsi degli amici nuovi fuori dalla bolla di filtraggio, un po’ perché lo stigma sociale è fisicamente attivo («sei davvero contro i vaccini?» e allontanano il figlio dal tuo), un po’ perché il governo ora ha il potere di impedirti di uscire di casa, e se esci di casa non devi vedere nessuno, al massimo andare, uno per volta, alla Coop.

 

Un mondo così, libero e sereno, era possibile, era vero. In questo momento mi è impossibile pensare che sia ancora possibile.

 

Vi prego, ricostruiamo quei muri. Facciamoli ovunque serva, sott’acqua, sopra l’acqua, per strada, a Berlino, intorno alla Cina, dove volete. Fermiamo quest’invasione, questa guerra infame, che ha distrutto la bellezza, la prosperità, la pienezza della vita di tutti noi.

Vi prego, ricostruiamo quei muri

 

 

Roberto Dal Bosco

 

 

 

 

Continua a leggere

Big Data

Google sta digitalizzando campioni dei tessuti biologici dei soldati USA

Pubblicato

il

Da

Google avrebbe collaborato con il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per digitalizzare campioni di tessuto biologico prelevati da militari in servizio e memorizzarli in un database accessibile ai medici militari per la diagnosi e il trattamento di malattie. Lo rivela un articolo di ProPublica.

 

L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio denominato «Joint Pathology Center» (JPC) volto a creare un archivio digitale di campioni di tessuti di pazienti militari per migliorare la diagnosi e il trattamento delle malattie.

 

Questa collaborazione solleva preoccupazioni sulla privacy dei dati dei militari, in particolare riguardo alla possibilità che i dati possano essere utilizzati per finalità militari o di sorveglianza. Tuttavia, il Dipartimento della Difesa ha assicurato che il database sarà utilizzato solo per scopi medici e che saranno implementate rigorose misure di sicurezza per proteggere la privacy dei dati dei militari.

 

Tali collaborazioni pongono la questione della responsabilità delle aziende tecnologiche nell’uso dei dati sanitari e sottolinea la necessità di garantire che le aziende rispettino le normative sulla privacy dei dati e siano trasparenti riguardo alle loro attività nel settore della salute.

 

L’articolo sottolinea inoltre come l’iniziativa di Google sia solo una delle molte collaborazioni tra aziende tecnologiche e istituti militari per la creazione di archivi di dati medici. Tuttavia, l’articolo solleva preoccupazioni sulla natura di queste collaborazioni e sull’uso dei dati dei pazienti per finalità militari o di sorveglianza.

 

La creazione di archivi di dati medici digitali può portare a sviluppi tecnologici che sarebbero utili anche per il campo militare, come ad esempio lo sviluppo di protesi avanzate o tecnologie di diagnosi precoce. L’uso dei dati sanitari dei pazienti per la ricerca militare potrebbe minare la fiducia dei pazienti e della popolazione nel sistema sanitario e nella ricerca medica.

 

La società madre di Google, Alphabet, ha precedentemente attirato l’attenzione per i suoi sforzi per raccogliere e analizzare dati medici. Nel Regno Unito, le autorità di regolamentazione hanno rimproverato un ospedale nel 2017 per aver fornito dati su oltre 1,6 milioni di pazienti, a loro insaputa, all’unità AI di Alphabet, DeepMind.

 

Nel 2019, il Wall Street Journal ha riferito che Google aveva un accordo segreto, soprannominato «Project Nightingale», con un sistema sanitario cattolico che gli dava accesso ai dati su milioni di pazienti in 21 Stati americani, anche all’insaputa di pazienti o medici. Google ha risposto all’articolo del WSJ in un post sul blog in cui si afferma che i dati dei pazienti «non possono e non saranno combinati con i dati dei consumatori di Google».

 

Come riportato da Renovatio 21, Google ha finanziato l’organizzazione collegata al laboratorio di Wuhan guidata dal famigerato Peter Daszak – EcoHealth Alliance – per oltre un decennio.

 

«Il braccio di beneficenza del gigante della tecnologia, Google.org, ha ripetutamente fornito sostegno finanziario per ricerche e studi condotti da Daszak, colpito dallo scandalo, e dalla sua EcoHealth Alliance con sede a New York», riportava due anni fa il quotidiano britannico Daily Mail.

 

Google era altresì implicata in ricerche per lo sterminio delle zanzare, rilasciando nell’ambiente zanzare maschio infettate con un batterio che le rende sterili. Un’operazione non lontanissima da quelle finanziate da Gates (e del Pentagono suo «socio»), che usano però sugli insetti la bioingegneria spinta.

 

 

Continua a leggere

Big Data

Big Data e controllo sociale: un’arma a doppio taglio per il Partito Comunista Cinese

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 pubblica questo articolo su gentile concessione di Asianews. Le opinioni degli articoli pubblicati non coincidono necessariamente con quelle di Renovatio 21.

 

 

 

I dati personali sono una risorsa strategica per il regime. Fughe massicce di informazioni rivelano l’ambizione di una sorveglianza globale della società. Quando i dati sono controllati però dai nemici della leadership, potrebbero rappresentare un pericolo.

 

 

 

A giugno è stato venduto online un database contenente le informazioni personali di un miliardo di cittadini cinesi e registrazioni dettagliate delle chiamate alla polizia. L’hacker ha affermato che la fuga di notizie proveniva dalla polizia di Shanghai e ha chiesto 10 bitcoin (più di 200mila dollari) di riscatto.

 

I campioni contengono informazioni dettagliate su nomi, numeri di telefono, numeri di carta d’identità, date di nascita e luogo di nascita dei cittadini.

 

Secondo il Wall Street Journal, le registrazioni delle chiamate e dei casi penali risalgono addirittura al 1995. Includono frodi, furti, violenze domestiche, stupri, oltre a dettagli su cittadini convocati dalla polizia per aver discusso di questioni politiche sul web.

 

La massiccia fuga di notizie dimostra che le autorità cinesi sono all’avanguardia nel mondo nella raccolta di informazioni sui cittadini, ma non riescono a proteggere i dati.

 

Analisti di sicurezza informatica affermano che i dati rubati erano stati ospitati sul cloud di Alibaba senza blocco crittografico per oltre un anno. Le autorità di Shanghai avrebbero convocato i dirigenti del gigante tecnologico, tra cui il vice presidente responsabile del cloud computing Chen Xuesong. Le azioni di Alibaba sono scese del 7,5% il 15 luglio.

 

Alibaba è un fornitore di servizi per l’infrastruttura digitale del governo. Già nel 2016 il suo fondatore Jack Ma aveva suggerito di applicare i big data alla governance e al controllo sociale.

 

Le autorità cinesi hanno attuato una rigida politica di blocco e di «zero-COVID» grazie a un sistema di tracciamento sviluppato dai colossi tecnologici.

 

Le discussioni su questa massiccia fuga di dati sono censurate sui social network cinesi. Le autorità non hanno risposto alle richieste dei media. Casi del genere si sono verificati però diverse volte in Cina.

 

Le leggi approvate dal 2016 non hanno impedito la perdita di dati e informazioni personali online. In larga parte esse mirano a rafforzare il controllo delle autorità sui dati e a prevenire la loro fuga all’estero.

 

I fornitori di servizi internet devono conservare i dati degli utenti all’interno dei confini nazionali. Ad esempio, Apple ha dovuto creare un centro dati nel sud-ovest della Cina, controllato da una società statale, per archiviare i dati degli utenti cinesi.

 

Le autorità cinesi sostengono in modo attivo il concetto di sovranità informatica. Sull’onda della corsa al controllo digitale, esse stanno usando vari canali per ottenere dati dall’estero, tra cui operazioni per hackerare, penetrare o acquisire società straniere.

 

L’app cinese di condivisione video TikTok è diventata virale a causa delle polemiche sulla privacy degli utenti. Oltre alla censura, recentemente TikTok ha ammesso che il suo personale in Cina può accedere ai dati degli utenti in altri Paesi. TikTok nega di fornire dati al governo cinese, ma le aziende nazionali sono obbligate a divulgare le informazioni alle autorità in base alla legge sulla sicurezza dello Stato.

 

La crescente importanza dei big data accelera l’intervento delle autorità, il controllo e l’integrazione più profonda con i giganti del web, poiché le informazioni personali sono visti come un asset strategico per il controllo sociale. App di messaggistica istantanea come WeChat sono uno strumento perfetto per la sorveglianza e il controllo della popolazione.

 

I big data possono diventare però una minaccia quando sono controllati dai nemici della leadership. In questo caso le compagnie tecnologiche finiscono per essere coinvolte nelle lotte di potere per il controllo del Partito Comunista cinese.

 

Secondo diversi media stranieri, il vice presidente di WeChat Zhang Feng è stato arrestato per aver condiviso le informazioni degli utenti con Sun Lijun, un vice ministro della Pubblica sicurezza rimosso poi da Xi Jinping. Sun è stato accusato di «coltivare il potere personale e di formare un gruppo di interesse» all’interno dell’organo anti-frode del Partito. Sun avrebbe chiesto a WeChat informazioni sui suoi colleghi politici.

 

I vertici del regime sono vigili anche su un progetto incompiuto di WeChat che utilizza la scienza dei dati per prevedere chi saranno i nuovi membri del Politburo, l’organo decisionale del Partito.

 

 

 

 

Invitiamo i lettori di Renovatio 21 a sostenere con una donazione AsiaNews e le sue campagne.

 

 

 

 

Renovatio 21 offre questo articolo per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni

 

 

 

Continua a leggere

Algoritmi

Come combattere il transumanesimo e proteggere la tua privacy

Pubblicato

il

Da

Renovatio 21 traduce questo articolo per gentile concessione di Children’s Health Defense.

 

 

 

I transumanisti non devono mettere un microchip nel braccio per ottenere il controllo, alterano già la realtà e fanno il lavaggio del cervello alla popolazione attraverso la raccolta di dati e la manipolazione delle informazioni. Puoi contribuire a proteggere la tua privacy e combattere il movimento del transumanesimo evitando tutti i prodotti Google.

 

 

 

La nozione di transumanesimo è attivamente ricercata ed esplorata, mentre a un certo livello è già qui.

 

Molte persone considerano il transumanesimo come la trasformazione degli esseri umani in robot, ma in realtà descrive un movimento sociale e filosofico che coinvolge lo sviluppo di tecnologie di miglioramento umano.

 

Nell’episodio 26 di Children’s Health Defense Tea Time, ho parlato con Polly Tommey, direttrice della programmazione per CHD-TV, e colleghi dell’agenda transumanista e di come il suo obiettivo finale sia controllare la popolazione umana.

 

Il processo è stato accelerato dalla pandemia di COVID e negli ultimi due anni la cabala globale è riuscita a influenzare il comportamento, principalmente attraverso la paura e la creazione di narrazioni.

 

La maggior parte delle persone non apprezza il fatto di essere sorvegliata 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e la maggior parte della sorveglianza che stai consentendo nella tua vita e causa tua, poiché rinunci alla tua privacy e acconsenti alla sorveglianza in cambio di comodità.

 

Google è il principale colpevole, e ha un controllo e un’influenza maggiori poiché, a livello mondiale, il 93% delle ricerche effettuate online utilizza Google. È il più grande monopolio nella storia del mondo.

 

 

Stanno acquisendo i tuoi dati e influenzando la tua mente

In futuro, è possibile che il transumanesimo utilizzi tecnologie che sono fisicamente incorporate nel corpo umano o nel cervello per offrire cognizione sovrumana o forme di controllo mentale.

 

Tuttavia, in questo momento il transumanesimo sta già avvenendo, non da un dispositivo impiantabile, ma attraverso la psicosi di formazione di massa e la manipolazione dell’informazione.

 

Un esempio chiave è il termine «psicosi da formazione di massa», che il dottor Robert Malone, inventore della tecnologia della piattaforma di base del vaccino mRNA e DNA, ha menzionato in un episodio di The Joe Rogan Experience il 31 dicembre 2021. L’episodio è stato visto da più di 50 milioni di persone.

 

Il 2 gennaio, la psicosi di formazione di massa ha raggiunto un valore di 100 su Google Trends, il che significa che aveva raggiunto il picco di popolarità, dopo essere stata praticamente sconosciuta in precedenza.

 

I tecnocrati sono subito intervenuti, manipolando i risultati di ricerca e popolando Google di propaganda per screditare Malone e la teoria della psicosi della formazione di massa, anche se Mattias Desmet, professore di psicologia clinica all’Università di Gand in Belgio, che ha 126 pubblicazioni a suo nome, studia il fenomeno da molti anni, e afferma che il fenomeno in realtà risale a oltre 100 anni fa.

 

Quelli sotto l’incantesimo della psicosi di formazione di massa si concentrano ossessivamente su un fallimento del mondo normale o su un evento o persona particolare – in questo caso, COVID – che diventa il fulcro dell’attenzione e può controllare efficacemente le masse.

 

Il fenomeno porta al pensiero totalitario e, alla fine, agli stati totalitari, ed è chiaro che Google non voleva che tu lo sapessi.

 

 

Google si infiltra nella tua casa

A causa del suo monopolio, Google controlla ciò che vedi manipolando i risultati di ricerca e censurando i siti web o etichettandoli come «disinformazione». 

 

Se vuoi scoprire come mantenerti veramente in salute, ad esempio, le informazioni esistono su Internet – ci sono – ma non sarai in grado di trovarle facilmente se non sai dove cercare a causa del modo in cui Google controlla le informazioni.

 

Manipolando le informazioni, possono modellare e alterare la realtà su qualsiasi argomento, dal COVID all’Ucraina, per adattarsi alla loro agenda.

 

Non è solo il motore di ricerca di Google a monitorare ciò che fai, ma anche il tuo browser.

 

Il browser Google Chrome tiene traccia di tutto ciò che fai online, mentre Gmail cattura ogni carattere digitato e lo salva sui suoi server a tempo indeterminato.

 

Se utilizzi altoparlanti intelligenti in casa, come gli altoparlanti intelligenti Alexa e Google Home o l’app per smartphone Google Assistant, è possibile che delle persone ascoltino le tue richieste e che ascoltino anche quando non ti aspetteresti. Anche i termostati intelligenti possono avere dei microfoni.

 

Hai mai avuto una conversazione telefonica con qualcuno e poi nell’ora o nel giorno successivo hai iniziato a ricevere annunci relativi a qualcosa di cui hai parlato?

 

Questo è un potente esempio della quantità di dati che stanno raccogliendo su di te e di come lo stanno usando per controllare e manipolare il tuo comportamento. Non hanno bisogno di un dispositivo transumanista futuristico per entrare e manipolare il tuo cervello: lo stanno già facendo senza di esso.

 

 

«Hackerare gli organismi» per riprogettare la vita stessa

L’inizio del video di CHD presenta il transumanista Yuval Noah Harari, professore all’Università Ebraica di Gerusalemme e uno dei massimi consiglieri di Klaus Schwab, proprietario e presidente del World Economic Forum (WEF).

 

È importante essere consapevoli del fatto che Schwab, WEF e Harari parlano apertamente del transumanesimo come parte del Great Reset, e Harari ammette che i dati potrebbero consentire alle élite umane di fare di più che «costruire semplicemente dittature digitali».

 

«Hackerando gli organismi – ha detto Harari –le élite possono ottenere il potere di riprogettare il futuro della vita stessa perché una volta che puoi hackerare qualcosa, di solito puoi anche progettarlo». Presto, dice, alcune società e governi saranno in grado di «hackerare sistematicamente tutte le persone». E, se riescono a hackerare la vita, sarebbe la «più grande rivoluzione in biologia dall’inizio della vita 4 miliardi di anni fa». 

 

Secondo Harari:

 

«Per 4 miliardi di anni non è cambiato nulla di fondamentale. La scienza sta sostituendo l’evoluzione con la selezione naturale con l’evoluzione con un design intelligente. Non il design intelligente di qualche dio sopra le nuvole, ma il nostro design intelligente e il design intelligente delle nostre nuvole cloud — il cloud IBM, il cloud Microsoft — queste sono le nuove forze trainanti dell’evoluzione».

 

Una volta che la vita umana viene hackerata, gli hacker manterranno il controllo sulla vita stessa, un processo che è stato accelerato dalla pandemia. Dopotutto, Harari ha detto: «Si dice spesso che non dovresti mai lasciare che una buona crisi vada sprecata».

 

La sorveglianza è una parte fondamentale del piano per il controllo totalitario globale e Harari afferma che tra 100 anni le persone saranno in grado di guardare indietro e identificare la pandemia di COVID come il momento in cui un nuovo regime di sorveglianza ha preso il sopravvento – «soprattutto la sorveglianza sotto la pelle».

 

Anche se un impianto cervello-computer ha recentemente consentito a un uomo completamente paralizzato di comunicare con la famiglia e i medici con i suoi pensieri, non credo che la tecnologia sia avanzata al punto che i microchip impiantabili vengano utilizzati come interfacce cervello-macchina per controllare i tuoi pensieri .

 

Ma ciò che esiste oggi sono i passaporti per i vaccini, che possono passare a ID digitali, che poi portano alle valute digitali della banca centrale (CBDC), la fine del gioco.

 

Le CBDC sembrano essere inevitabili; non è una questione di se li avranno, ma quando. Una volta che le CBDC si saranno diffuse, saranno in grado di controllare tutto, poiché sarà difficile sopravvivere senza di loro.

 

Non devono mettere un microchip nel tuo braccio per ottenere questo controllo incommensurabile: saranno in grado di tracciare e controllare ogni tua mossa tramite CBDC.

 

 

Sviluppa la tua resilienza personale

L’ottimizzazione della tua salute è una delle misure migliori che hai per sviluppare la tua resilienza personale contro qualsiasi nuova minaccia possa presentarsi. 

 

Nel video ho delineato tre priorità principali, che includono:

1) Evita gli oli di semi nella tua dieta: gli oli di semi, che sono spesso indicati come oli vegetali, sono nascosti praticamente in ogni alimento trasformato, compresi i cibi dei ristoranti, a meno che tu non possa confermare che lo chef sta cucinando solo con il burro.

 

Non c’è praticamente niente di più distruttivo per il tuo corpo che produrre malattie cardiache, cancro, degenerazione maculare legata all’età, diabete, obesità e demenza.

 

Anche se elimini gli alimenti trasformati e altri importanti perpetratori dell’olio di semi come salse e condimenti per insalata nei ristoranti, puoi comunque essere colpito da queste tossine perniciose perché sono nascoste in cibi apparentemente «sani» come pollo e maiale.

 

Questi animali vengono nutriti con cereali carichi di acido grasso linoleico omega-6, che si trova nella maggior parte degli oli di semi e provoca danni alla salute se consumato ai livelli eccessivi che sono comuni oggi.

 

Molte persone mangiano un sacco di pollo perché è percepito come un alimento salutare ed è poco costoso, ma è una delle principali fonti di acido linoleico. Nella tua cucina, esempi di grassi sani da usare al posto degli oli di semi sono il sego di manzo, il burro o l’olio di cocco.

 

2) Evita il sovraccarico di ferro: se sei un maschio o una donna in postmenopausa, il sovraccarico di ferro può mettere a rischio la tua salute. Essendo un potente ossidante, il ferro può danneggiare i tessuti e compromettere la funzione mitocondriale. Il tuo corpo ha una capacità limitata di espellere il ferro, che gli consente di accumularsi nei tuoi organi, inclusi cuore, fegato e pancreas.

 

Gli uomini e le donne in postmenopausa possono ridurre il rischio di sovraccarico di ferro donando sangue due o tre volte l’anno. È un rimedio efficace ed economico che aiuterà anche gli altri.

 

3. Esporsi regolarmente al sole: stare all’aperto al sole, esponendo quanto più possibile la pelle nuda, è il modo migliore per garantire che i livelli di vitamina D siano ottimizzati.

 

L’esposizione al sole aumenta anche la forma attiva della vitamina A insieme alla melatonina mitocondriale, un antiossidante profondamente importante all’interno dei mitocondri che riduce lo stress ossidativo.

 

 

De-Googla te stesso

Non devi essere su Google.com per rischiare la tua privacy ed essere sorvegliato. È molto più dannoso di così, poiché i tuoi dati possono essere acquisiti mentre, ad esempio, stai parlando al telefono.

 

Le app possono tracciare e raccogliere i tuoi dati, che vengono quindi utilizzati essenzialmente per farti il ​​lavaggio del cervello.

 

È possibile de-Googlare il tuo cellulare acquistando un telefono Android che non ha un sistema operativo Google, ma dovrai trovare un esperto IT in grado di riformattare il disco rigido del tuo cellulare.

 

Puoi contribuire ulteriormente a proteggere la tua privacy e combattere il movimento del transumanesimo evitando tutti i prodotti Google.

 

Ciò comprende:

  • Smetti di usare i motori di ricerca di Google. Prova invece il motore di ricerca Brave.

 

  • Disinstalla Google Chrome e utilizza invece il browser Brave, disponibile per tutti i computer e dispositivi mobili. Blocca gli annunci e protegge la tua privacy.

 

  • Se disponi di un account Gmail, prova invece un servizio di posta elettronica non Google come ProtonMail, un servizio di posta crittografato con sede in Svizzera.

 

  • Smetti di usare Google Docs.

 

  • Se sei uno studente delle superiori, non convertire gli account Google che hai creato come studente in account personali.

 

 

Joseph Mercola

 

 

 

Pubblicato originariamente da Mercola.

 

 

 

© 18 aprile 2022, Children’s Health Defense, Inc. Questo articolo è riprodotto e distribuito con il permesso di Children’s Health Defense, Inc. Vuoi saperne di più dalla Difesa della salute dei bambini? Iscriviti per ricevere gratuitamente notizie e aggiornamenti da Robert F. Kennedy, Jr. e la Difesa della salute dei bambini. La tua donazione ci aiuterà a supportare gli sforzi di CHD.

 

 

 

Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.

 

 

 

 

Continua a leggere

Più popolari