Intelligenza Artificiale
Telegram annuncia la partnership con Elon Musk per l’AI sull’app

Secondo una dichiarazione del CEO dell’app Pavel Durov pubblicata mercoledì, la startup di Elon Musk xAI investirà 300 milioni di dollari e implementerà il suo chatbot Grok AI in partnership con l’app di messaggistica Telegram.
Nell’annunciare l’accordo, Durov ha affermato che lui e Musk avevano concordato una partnership di un anno volta a rafforzare la posizione finanziaria di Telegram.
«Riceveremo 300 milioni di dollari in contanti e azioni da xAI, più il 50% dei ricavi derivanti dagli abbonamenti xAI venduti tramite Telegram», ha affermato.
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Musk ha poi dichiarato su X che «non è stato firmato alcun accordo», senza fornire ulteriori dettagli, spingendo Durov a chiarire che le parti avevano raggiunto un accordo di massima, con le formalità ancora da finalizzare.
Telegram ha annunciato che Grok AI sarà integrato in Telegram e che gli utenti dovrebbero iniziare ad accedere alle funzionalità basate sull’Intelligenza Artificiale a partire da quest’estate. Gli utenti potranno interagire con Grok direttamente dall’app, utilizzando un chatbot integrato per generare contenuti o partecipare a conversazioni aperte su un’ampia gamma di argomenti.
La partnership con xAI si inserisce nel contesto dell’impegno di Telegram a raccogliere almeno 1,5 miliardi di dollari attraverso una nuova emissione obbligazionaria, anche da finanziatori esistenti come BlackRock e la società di investimento di Abu Dhabi Mubadala. Si prevede che Telegram utilizzerà i fondi per riacquistare il debito emesso tramite una precedente emissione obbligazionaria.
L’accordo dimostra che gli investitori continuano a sostenere Telegram, nonostante il suo CEO sia sotto accusa in Francia.
Durov, la cui azienda ha sede a Dubai, è stato arrestato in Francia nell’agosto 2024 e accusato di complicità in crimini presumibilmente commessi da utenti di Telegram, tra cui estremismo e abusi su minori. È stato successivamente rilasciato su cauzione di 5 milioni di euro (5,46 milioni di dollari). Sebbene gli fosse stato permesso di recarsi negli Emirati Arabi Uniti a marzo, la sua recente richiesta di visitare gli Stati Uniti è stata respinta e rimane sotto sorveglianza limitata.
La popolarità di Telegram continua a crescere grazie ai servizi gratuiti offerti dall’app. Nel 2025, l’app di messaggistica ha superato il miliardo di utenti mensili e lo scorso anno ha registrato un fatturato di oltre 1 miliardo di dollari, segnando il suo primo anno in utile dall’introduzione della monetizzazione.
La crescita finanziaria dell’azienda è stata trainata, secondo quanto riferito, dall’aumento degli abbonati a Telegram Premium e dalle ottime performance pubblicitarie.
Telegram è al centro di numerose controversie politiche e geopolitiche.
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Come riportato da Renovatio 21, mesi fa secondo un post ufficiale su Facebook, le autorità ucraine hanno vietato ai funzionari governativi, al personale militare e ad altri lavoratori della difesa e delle infrastrutture critiche di utilizzare Telegram sui dispositivi forniti dallo Stato. Il segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina Oleksyj Danilov aveva dichiarato che Telegram è un servizio «pericoloso», mentre il capo dell’Intelligence militare ucraina Kyrylo Budanov in precedenza aveva apertamente definito Telegram una «minaccia alla sicurezza nazionale». A settembre dello scorso anno, il governo ha ordinato ai dipendenti di limitare l’uso dell’app sui loro telefoni di lavoro.
Telegram cinque mesi fa è stato sospeso in Spagna. L’app è stata vietata in Somalia assieme a TikTok per «terrorismo».
L’UE ha minacciato di perseguire Telegram accusando la piattaforma di nascondere il numero dei suoi utenti.
Come riportato da Renovatio 21, nei mesi della pandemia la Germania ha apertamente valutato la possibilità di chiudere Telegram, unico social che – di origine russa con server negli Emirati – pareva non censurare le opinioni degli utenti come invece facevano tutte le altre piattaforme. L’anno scorso la Germania ha messo in galera un uomo per aver sostenuto la Russia su Telegram.
In un’intervista con Tucker Carlson dello scorso anno Durov aveva raccontato di aver lasciato gli USA perché il governo federale voleva una «backdoor», cioè un punto di entrata, nell’app. Due mesi fa l’imprenditore russo ha ammesso che Telegram già condivide i dettagli degli utenti con molti Stati.
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Immagine di Ivan Radic via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Intelligenza Artificiale
ChatGPT induce alla psicosi

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Intelligenza Artificiale
Zuckerberg annuncia la creazione del suo «laboratorio per la superintelligenza»

Il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha annunciato la creazione di Meta Superintelligence Labs (MSL), una nuova divisione dedicata allo sviluppo di sistemi di intelligenza artificiale che superino le capacità umane.
L’iniziativa, presentata lunedì, riunisce sotto un’unica bandiera i principali team di Meta dedicati alla ricerca e ai prodotti in ambito intelligenza artificiale, con l’obiettivo dichiarato di offrire «una superintelligenza personale per tutti».
A capo del nuovo laboratorio c’è Alexandr Wang, il 28enne fondatore di Scale AI, che entra in Meta come Chief AI Officer a seguito dell’investimento di 14 miliardi di dollari nella sua azienda di etichettatura dei dati. A lui si uniscono Nat Friedman, ex CEO di GitHub, e un team di ingegneri senior di intelligenza artificiale provenienti da OpenAI, DeepMind e Anthropic.
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«Con l’accelerazione del progresso dell’intelligenza artificiale, si profila all’orizzonte lo sviluppo di una superintelligenza. Credo che questo segnerà l’inizio di una nuova era per l’umanità e sono pienamente impegnato a fare tutto il necessario affinché Meta possa guidare il cammino», ha scritto lo Zuckerberg in una nota interna, descrivendo la mossa come una svolta storica.
Il lancio di MSL avviene in un contesto di crescente concorrenza tra i giganti tecnologici statunitensi e di crescente rivalità con la Cina. A gennaio, sviluppatori e investitori tecnologici occidentali sono stati scossi dall’ascesa della startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek, che ha affermato che il suo prodotto era superiore a ChatGPT di OpenAI in parametri chiave dei costi operativi.
All’inizio di quest’anno, il presidente Donald Trump ha presentato l’iniziativa Stargate da 500 miliardi di dollari. Una strategia federale di ampio respiro per garantire la leadership degli Stati Uniti nell’intelligenza artificiale superintelligente. Il programma include incentivi per la ricerca nel settore privato, controlli sulle esportazioni di chip avanzati e una collaborazione diretta tra aziende statunitensi e agenzie di difesa.
Gli alleati di Trump hanno descritto l’IA come «il Progetto Manhattan della nostra generazione», insistendo sul fatto che il «futuro della civiltà umana» debba essere guidato dagli Stati Uniti. Il CEO di OpenAI, Sam Altman, ha promesso che la sua azienda si impegnerà ad aiutare il governo statunitense a salvaguardare «la leadership americana nell’IA» per proteggere i «valori democratici».
Meta, a quanto pare, sta cercando di recuperare il terreno perso negli ultimi anni a favore di OpenAI e Google DeepMind. MSL integrerà i modelli di intelligenza artificiale esistenti dell’azienda, inclusi Llama 4.1 e 4.2, in una ricerca più ampia che abbraccia la comprensione del linguaggio, della vista, del parlato e dei video. L’azienda mira ad applicare la sua scala di calcolo, compresi i suoi enormi cluster GPU –per addestrare i sistemi di intelligenza artificiale di prossima generazione, con Zuckerberg che sostiene che «Meta è in una posizione unica per fornire la superintelligenza al mondo».
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Di progetti per una superintelligenza AI firmata Facebook si parla da anni.
Facebook ultimamente si è fatta notare per una «campagna acquisti» di scienziati di AI fatta di enormi investimenti. Come riportato da Renovatio 21, un anno fa vari ricercatori IA avevano lasciato Meta.
A febbraio era emerso che l’esercito cinese avrebbe operato per trasformare l’AI open source Llama di Facebook in un’arma. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, lo strumento di Intelligenza Artificiale incentrato sull’ambito militare denominato «ChatBIT» sarebbe stato in fase di sviluppo per raccogliere informazioni di intelligence e fornirle per il processo decisionale operativo, come illustrato nel documento accademico pubblicato da Reuters.
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Intelligenza Artificiale
L’uso di ChatGPT è collegato al declino mentale: studio

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