IVF
La fecondazione in vitro per le donne over-40 è aumentata di 20 volte
Renovatio 21 traduce questo articolo di Bioedge.
Il numero di cicli di fecondazione in vitro per le donne over 40 nel Regno Unito è aumentato di oltre 20 volte negli ultimi 30 anni, secondo una revisione del 30° anniversario della Human Fertilization & Embryology Authority.
La presidente dell’HFEA Julia Chain ha affermato che ci sono stati «molti cambiamenti positivi nel trattamento dei pazienti» da quando il regolatore è stato istituito nel 1991, «con tassi di natalità in aumento, tassi di natalità multipla in calo e cure che sono diventate più sicure».
«Sappiamo che le strutture familiari stanno cambiando e continuano ad evolversi, e il settore della fertilità offre più opzioni alle persone per creare le loro famiglie»
Ha aggiunto: «Sappiamo che le strutture familiari stanno cambiando e continuano ad evolversi, e il settore della fertilità offre più opzioni alle persone per creare le loro famiglie».
In un comunicato stampa, la signora Chain si è lamentata del fatto che l’HFEA «sta lavorando con leggi che hanno 30 anni, dandoci poteri limitati e pazienti che hanno un accesso ineguale ai finanziamenti del SSN per il loro trattamento». Vorrebbe essere in grado di incorporare gli sviluppi scientifici nella cura del paziente.
Dal 1991 nel Regno Unito sono stati eseguiti oltre 1,3 milioni di cicli di fecondazione in vitro e più di 260.000 cicli di inseminazione da donatrice, che hanno portato alla nascita di 390.000 bambini (questo rappresenta circa due anni di bambini abortiti).
Dal 1991 nel Regno Unito sono stati eseguiti oltre 1,3 milioni di cicli di fecondazione in vitro e più di 260.000 cicli di inseminazione da donatrice, che hanno portato alla nascita di 390.000 bambini (questo rappresenta circa due anni di bambini abortiti)
Il rapporto annuale Fertility Trends del regolatore della fertilità evidenzia i progressi e i cambiamenti nel trattamento della fertilità negli ultimi tre decenni, mostrando che i cicli di fecondazione in vitro sono aumentati da 6.700 nel 1991 a oltre 69.000 nel 2019.
Un numero crescente di cicli coinvolge coppie lesbiche o donne single. Nel 2019, 2.435 cicli di fecondazione in vitro (4% di tutti i cicli) hanno coinvolto una partner femminile, un aumento di quattro volte rispetto ai 489 cicli del 2009 (1%).
Nel 2019, 1.470 cicli (2%) non hanno coinvolto nessun partner, rispetto ai 565 del 2009 (1%).
Il tasso di natalità multipla è al minimo di sempre al 6% nel 2019, superando l’obiettivo HFEA del 10% e scendendo dal 28% nei primi anni ’90, riducendo il rischio per migliaia di madri e i bambini nati a seguito del trattamento di fecondazione in vitro .
Il ministro dell’Innovazione Lord Bethell ha dichiarato: «Questo rapporto mette in evidenza i grandi passi avanti compiuti dal trattamento della fertilità negli ultimi 30 anni, consentendo ai genitori di sperimentare la gioia di una nuova vita quando altrimenti non avrebbero potuto».
Michael Cook
Direttore di Bioedge
Renovatio 21 offre questa traduzione per dare una informazione a 360º. Ricordiamo che non tutto ciò che viene pubblicato sul sito di Renovatio 21 corrisponde alle nostre posizioni.
IVF
Fecondazione in vitro, il vescovo Strickland contro Trump: «siamo senza un candidato profondamente pro-life»
Il vescovo emerito di Tyler, Texas, Joseph Strickland, ha affermato che il sostegno del presidente Donald Trump alla fecondazione in vitro ha lasciato gli elettori senza un candidato veramente pro-life nella corsa alla Casa Bianca del 2024.
In due post pubblicati uno e due giorni dopo il sorprendente annuncio fatto dall’ex presidente nello Stato chiave del Michigan, Strickland ha messo in guardia contro l’immoralità di questa pratica, lamentandone al contempo le implicazioni.
«La fecondazione in vitro ignora il disegno di Dio e condanna molti embrioni alla distruzione. La conclusione è che la fecondazione in vitro è un altro esempio di come giocare a fare Dio», ha affermato. «Biden è un’atrocità, ma Trump si sbaglia sulla fecondazione in vitro. È così triste che siamo rimasti senza un candidato profondamente pro-life».
IVF ignores God’s design and condemns many embryos to destruction. The bottom line is that IVF is one more example of playing God. Biden is an atrocity but Trump is wrong about IVF. So sad that we are left without a profoundly ProLife candidate. https://t.co/xoG75krhpy
— Bishop J. Strickland (@BishStrickland) August 31, 2024
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Strickland ha proseguito le sue osservazioni condividendo un post del caporedattore di Crisis Magazine Eric Sammons, il quale aveva sostenuto che i cattolici «non possono per nessun motivo ottenere o sostenere trattamenti di fecondazione in vitro» per tre motivi principali.
«1) Separa la procreazione dall’atto coniugale, il che mina la sacralità e lo scopo delle relazioni sessuali. 2) Conserva gli embrioni umani nei congelatori, il che è un affronto alla dignità umana. 3) In genere comporta lo scarto degli embrioni “avanzati”, il che è un omicidio diretto», ha affermato il Sammons.
Thank you for this clarity Eric. We must pray that those seeking public office will see the light of truth and we must do all we can to enlighten them. https://t.co/VReb3CvaIs
— Bishop J. Strickland (@BishStrickland) August 31, 2024
Iscriviti al canale Telegram
I commenti di monsignor Strickland giungono in mezzo a un acceso dibattito tra attivisti pro-life e sostenitori conservatori di Trump. Lila Rose di Live Action è stata duramente criticata da questi ultimi dopo aver lasciato intendere che potrebbe non votare per Trump a causa della sua continua moderazione sulle questioni sociali.
Anche il gruppo di difesa CatholicVote è intervenuto sulla controversia. Il gruppo ha sostenuto Trump per la rielezione all’inizio di quest’anno.
«Kamala Harris rappresenta una minaccia molto più grande» di Trump, ha affermato il presidente di CatholicVote Brian Burch in una dichiarazione . «Sbaglia sia i mezzi che i fini. Nessun cattolico può sostenerla. Questo è ovvio. Ma i cattolici non possono nemmeno firmare un assegno in bianco a Trump. A volte è necessario reagire. Oggi è uno di quei giorni».
«Tollerare prudentemente le leggi esistenti problematiche è una cosa», ha continuato Burch, ma «è completamente diverso chiedere attivamente un cambiamento di legge che amplierebbe la politica federale che implica un male intrinseco, in particolare quelle che comportano la distruzione di vite umane innocenti».
«Eliminare le leggi statali esistenti che proteggono donne e bambini e costringere gli americani a pagare per la fecondazione in vitro, che comporta la distruzione di innumerevoli embrioni umani viventi, è inaccettabile. Trump ha semplicemente torto quando dice che la fecondazione in vitro è la risposta. Mentre condivide l’obiettivo di aiutare l’America a mettere al mondo più bambini, non capisce come dovremmo arrivarci».
Bruch ha concluso che «lanciare critiche al Presidente che ha contribuito a rovesciare Roe, ha tagliato i fondi dei contribuenti per l’aborto e ha riempito la sua amministrazione di leader pro-life può far sentire bene. Ma non ci interessa segnare punti. Ci interessa muovere la palla. E questo significa lavorare pragmaticamente con candidati e decisori politici per ottenere un vero progresso. Resta il fatto che permettere a Kamala Harris di vincere sarebbe catastrofico».
Il caporedattore di LifeSiteNews, John-Henry Westen, ha affermato che le dichiarazioni di Trump sono state «strazianti» perché, imponendo alle compagnie assicurative di coprire i trattamenti di fecondazione in vitro, sta costringendo i cristiani a violare la propria coscienza in modo simile a quanto fece il presidente Barack Obama con l’obbligo di controllo delle nascite negli anni 2010.
«La fecondazione in vitro è una misura che costa la vita a milioni di bambini», ha detto. «È orribile. Stiamo uccidendo bambini».
Il tema dell’abominio genocida della IVF non era praticato dai pro-life americani (e quindi figurarsi da quelli italiani, che vi importunano con le loro manifestazioni cretine e le loro richieste da danari), tuttavia tutto è cambiato con la sentenza della Corte Suprema dell’Alabama di inizio anno che stabiliva che gli embrioni crioconservati sono esseri umani.
Come riportato da Renovatio 21, la sentenza, davvero rivoluzionaria, ha mandato shock sismici in tutta la politica e nell’industria della riproduzione artificiale con cliniche che, per tutelarsi, hanno perfino chiuso i battenti.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
IVF
Il piano di provetta gratuita di Trump porterà alla distruzione di 2,4 milioni di embrioni. Più chissà quanti esseri chimerici
Iscriviti al canale Telegram
Sostieni Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
IVF
La sofferenza e le malattie mentali causate dalla fecondazione in vitro
La pratica della procreazione medicalmente assistita (PMA) con donatore terzo non è priva di conseguenze psicologiche per il nascituro: è quanto afferma lo studio appena pubblicato da una rivista scientifica rinomata per la sua serietà nel mondo della ricerca anglosassone.
Lo studio è stato pubblicato il 27 giugno 2024 sul British Journal of Obstetrics and Gynecology (BJOG), rivista scientifica britannica di riferimento internazionale nel campo dell’ostetricia e della ginecologia.
Gli scienziati del Royal College of Obstetrics and Gynecology hanno deciso di valutare la salute psicologica dei bambini nati grazie alla riproduzione assistita con un donatore terzo. Per fare ciò, hanno sintetizzato i dati di una cinquantina di indagini effettuate nei paesi di lingua inglese, riguardanti 4.666 bambini concepiti in questo modo.
Da notare, come sottolinea il BJOG, che «dal 1991, più di 70.000 bambini sono venuti al mondo grazie alla riproduzione assistita con donazione di sperma o di ovociti nel Regno Unito»: un numero sempre crescente poiché nascono così 4.100 bambini solo per l’anno 2019 nelle Isole Britanniche. In Francia, invece, l’assicurazione sanitaria ha registrato 870 bambini nati da donatori terzi nel 2021.
Dalle 50 rilevazioni, il BJOG ha elaborato 19 studi comparativi tra soggetti nati da/fuori PMA: 14 di loro non hanno notato differenze su molti punti, ma 6 hanno notato l’insorgenza di patologie: «disturbi dello spettro autistico, deficit di attenzione e iperattività, abuso di sostanze, malattie mentali, comportamenti distruttivi e problemi di identità».
Aiuta Renovatio 21
Inoltre, tutti gli studi rivelano che i soggetti nati dalla PMA condividono preoccupazioni legate alla formazione dell’identità e al patrimonio genetico del donatore di gameti. «È plausibile che alcuni processi psicologici che avvengono nei soggetti nati sotto PMA con un donatore terzo spieghino le differenze osservate», sintetizzano gli scienziati britannici.
La sintesi del BJOG evidenzia l’impatto della possibile conoscenza da parte del soggetto del modo in cui è stato concepito: se non apprende di essere venuto al mondo per mezzo di una PMA, non si osserva alcun danno psicologico; anzi, più tardiva è questa rivelazione, più gravi sembrano essere le conseguenze sulla sua salute mentale. Ma oggi è molto difficile, spesso addirittura impossibile, secondo le leggi statali, nascondere questi dati ai soggetti.
Un modo per dimostrare che questa pratica è innaturale, e non priva di conseguenze, come – d’altro canto – qualsiasi modalità di concepimento del bambino che si allontani dalle leggi che il Creatore ha inscritto nella natura per la diffusione dell’essere umano. Per questo la Chiesa cattolica si oppone a qualsiasi tecnica artificiale di procreazione medicalmente assistita che si discosti dall’unione naturale.
E si potrebbe affermare che quanto più lo scienziato si lascia inebriare dalla potenza fornita dal progresso tecnico, tanto meno riesce a controllare la portata delle sue azioni, e alla fine la creatura umana rischia di diventare il giocattolo delle sue invenzioni.
Come ha scritto Hannah Arendt ne La condizione dell’uomo moderno «se risultasse che la conoscenza (nel senso di know-how) e il pensiero si sono separati per sempre, saremmo allora dei giocattoli e degli schiavi, non tanto delle nostre macchine, per quanto ne sappiamo, creature senza cervello alla mercé di tutti i dispositivi tecnicamente possibili, per quanto mortali possano essere».
Articolo previamente apparso su FSSPX.news.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di ZEISS Microscopy via Wikimedia pubblicata su licenza; immagine modificata
-
Spirito2 giorni fa
Bergoglio impartisce una benedizione «valida per tutte le religioni» senza fare il segno della croce
-
Spirito2 settimane fa
Suor Agnese Sasagawa, veggente di Akita, muore nel giorno dell’Assunzione. La sua tremenda profezia è ancora con noi
-
Spirito2 settimane fa
Mons. Strickland: apostasia «al vertice» della Chiesa
-
Epidemie2 settimane fa
Francesco «virologo» asseconda «i piani criminali dell’élite globalista»: mons. Viganò sull’Angelus di Bergoglio dedicato al vaiolo delle scimmie
-
Pensiero2 settimane fa
Telegram e la Francia vettore del Nuovo Ordine
-
Epidemie1 settimana fa
Ma il papa si preoccupa del vaiolo delle scimmie perché teme per i suoi cardinali gay?
-
Occulto5 giorni fa
Il cattopaganesimo papale avanza: la messa di «rito amazzonico» entra in una «fase sperimentale» di tre anni
-
Spirito1 settimana fa
Mons. Viganò sull’accettazione del papa