IVF
Il fondatore di Telegram afferma di avere più di 100 figli fatti con la donazione di sperma
Pavel Durov, fondatore dell’app di messaggistica Telegram, ha rivelato di aver generato oltre 100 bambini in 12 Paesi grazie alla donazione di sperma.
L’imprenditore informatico russo ha affermato di aver iniziato a donare lo sperma 15 anni fa, quando un amico gli ha fatto una richiesta che all’inizio gli è sembrata insolita.
«Ha detto che lui e sua moglie non potevano avere figli a causa di un problema di fertilità e mi ha chiesto di donare lo sperma in una clinica per fargli avere un bambino. Mi sono fatto una gran risata prima di realizzare che faceva sul serio», ha spiegato Durov in un post su Telegram.
Ha citato i dottori che hanno detto che «il materiale di donazione di alta qualità era scarso» e che era suo «dovere civico» donare lo sperma in forma anonima per aiutare più coppie. «Questo sembrava abbastanza folle da spingermi a iscrivermi alla donazione di sperma».
Durov ha detto che ora intende rivelare il suo codice del DNA per rendere più facile ai suoi figli biologici di trovarsi a vicenda. «La mia passata attività di donazione ha aiutato oltre un centinaio di coppie in 12 paesi ad avere figli. Inoltre, molti anni dopo che ho smesso di essere un donatore, almeno una clinica per la fecondazione in vitro ha ancora il mio sperma congelato disponibile per l’uso anonimo da parte delle famiglie che vogliono avere figli».
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Durov, che non è sposato, afferma di essere consapevole che «ci sono dei rischi», ma non si pente di aver donato.
La carenza di sperma sano è diventata un problema sempre più serio in tutto il mondo, si è lamentato il Durov, aggiungendo di essere orgoglioso di aver «fatto la mia parte per contribuire ad alleviarlo».
Durov si classifica dunque come un «super-spreader», una tipologia particolare di individui che tramite il crescente fenomeno della donazione di sperma (che, senza vere regole, passa più che mai per canali come Facebook e affini) diffonde indefinitamente il proprio DNA. Sono considerabili come «super-spargitori» di spermatozoi i medici che, è emerso in vari scandali, inseminavano con il proprio seme le loro pazienti raccontando che era di qualche altro donatore.
Durov non sembra conscio del vaso di Pandora della donazione di sperma, in ispecie per quanto riguarda il cosiddetto incesto IVF, cioè la possibilità che una coppia di suoi figli finiscano per accoppiarsi.
Nato a San Pietroburgo, Durov aveva fondato VK, la risposta russa a Facebook, insieme al fratello matematico Nikolaj. I due hanno passato alcuni anni dell’infanzia in Italia, a Torino, dove già davano prova della loro prodezza: il Nikolaj si esibì pure alla TV nazionale – immaginiamo il programma di Mike Bongiorno – come bambino prodigio che sa risolvere un’equazione di terzo grado.
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Dopo traversie con il governo russo, che voleva i dati degli utenti ucraini, i fratelli hanno venduto le loro quote e riparato all’estero, dove hanno successivamente sviluppato il servizio di messaggistica social Telegram, che si descrive come uno degli strumenti di comunicazione più sicuri e protetti.
In un’intervista con Tucker Carlson a Dubai di qualche mese fa il Durov ha rivelato di essere andato via dagli USA dopo che agenti del governo americano gli avevano chiesto una backdoor per entrare in Telegram. L’app sta avendo problemi con Stati come, fra gli altri, l’Ucraina, la Spagna e la Germania, che pensano di sospendere o bandire la app. Accuse a Telegram sono arrivate anche dalla UE.
Commentando la rivelazione di Durov, l’imprenditore miliardario statunitense Elon Musk ha detto su X che avere 100 figli biologici era un «numero da principianti», attribuendo scherzosamente la citazione a Gengis Khan.
“Rookie numbers lmao” – Genghis Khan
— Elon Musk (@elonmusk) July 29, 2024
Gli storici sostengono che si stima che il sovrano mongolo dell’XI secolo abbia avuto tra diverse centinaia e un migliaio o più di figli biologici.
All’inizio di luglio, Musk ha smentito le affermazioni del New York Times secondo cui avrebbe offerto volontariamente il suo sperma per aiutare a popolare una futura colonia su Marte.
Musk ha avuto 12 figli da tre donne e, all’inizio di quest’anno, ha dato alla luce un nuovo bambino con la dirigente di Neuralink Shivon Zilis. Molti dei figli di Musk, si suppone, sono stati prodotti con la riproduzione artificiale, e alcuni anche con l’utero in affitto.
Il primogenito di Musk è morto di SIDS, o sindrome di morte infantile. Il figlio che sembra più vicino a lui in questo momento, il piccolo X (all’anagrafe X Æ A-12), avuto dalla cantautrice Claire Boucher detta Grimes, potrebbe essere stato concepito in maniera naturale, tuttavia non si hanno conferme.
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Immagine di TechCrunch via Flickr pubblicata su licenza CC BY 2.0
Autismo
Il vaccino ha causato l’autismo della figlia dice Nicole Shanahan, vice di Kennedy. E racconta di IVF e transumanismo in Silicon Valley
You can’t talk about this on YouTube, Facebook, or liberal communities.@NicoleShanahan reveals that she “gave birth to a healthy baby girl” but everything changed after “a shot at seven months old.”
“She was a different kid.” Andrew Wakefield was canceled 25 years ago for… pic.twitter.com/WdiZk4hH5u — The Vigilant Fox 🦊 (@VigilantFox) September 19, 2024
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IVF
Fecondazione in vitro, il vescovo Strickland contro Trump: «siamo senza un candidato profondamente pro-life»
Il vescovo emerito di Tyler, Texas, Joseph Strickland, ha affermato che il sostegno del presidente Donald Trump alla fecondazione in vitro ha lasciato gli elettori senza un candidato veramente pro-life nella corsa alla Casa Bianca del 2024.
In due post pubblicati uno e due giorni dopo il sorprendente annuncio fatto dall’ex presidente nello Stato chiave del Michigan, Strickland ha messo in guardia contro l’immoralità di questa pratica, lamentandone al contempo le implicazioni.
«La fecondazione in vitro ignora il disegno di Dio e condanna molti embrioni alla distruzione. La conclusione è che la fecondazione in vitro è un altro esempio di come giocare a fare Dio», ha affermato. «Biden è un’atrocità, ma Trump si sbaglia sulla fecondazione in vitro. È così triste che siamo rimasti senza un candidato profondamente pro-life».
IVF ignores God’s design and condemns many embryos to destruction. The bottom line is that IVF is one more example of playing God. Biden is an atrocity but Trump is wrong about IVF. So sad that we are left without a profoundly ProLife candidate. https://t.co/xoG75krhpy
— Bishop J. Strickland (@BishStrickland) August 31, 2024
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Strickland ha proseguito le sue osservazioni condividendo un post del caporedattore di Crisis Magazine Eric Sammons, il quale aveva sostenuto che i cattolici «non possono per nessun motivo ottenere o sostenere trattamenti di fecondazione in vitro» per tre motivi principali.
«1) Separa la procreazione dall’atto coniugale, il che mina la sacralità e lo scopo delle relazioni sessuali. 2) Conserva gli embrioni umani nei congelatori, il che è un affronto alla dignità umana. 3) In genere comporta lo scarto degli embrioni “avanzati”, il che è un omicidio diretto», ha affermato il Sammons.
Thank you for this clarity Eric. We must pray that those seeking public office will see the light of truth and we must do all we can to enlighten them. https://t.co/VReb3CvaIs
— Bishop J. Strickland (@BishStrickland) August 31, 2024
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I commenti di monsignor Strickland giungono in mezzo a un acceso dibattito tra attivisti pro-life e sostenitori conservatori di Trump. Lila Rose di Live Action è stata duramente criticata da questi ultimi dopo aver lasciato intendere che potrebbe non votare per Trump a causa della sua continua moderazione sulle questioni sociali.
Anche il gruppo di difesa CatholicVote è intervenuto sulla controversia. Il gruppo ha sostenuto Trump per la rielezione all’inizio di quest’anno.
«Kamala Harris rappresenta una minaccia molto più grande» di Trump, ha affermato il presidente di CatholicVote Brian Burch in una dichiarazione . «Sbaglia sia i mezzi che i fini. Nessun cattolico può sostenerla. Questo è ovvio. Ma i cattolici non possono nemmeno firmare un assegno in bianco a Trump. A volte è necessario reagire. Oggi è uno di quei giorni».
«Tollerare prudentemente le leggi esistenti problematiche è una cosa», ha continuato Burch, ma «è completamente diverso chiedere attivamente un cambiamento di legge che amplierebbe la politica federale che implica un male intrinseco, in particolare quelle che comportano la distruzione di vite umane innocenti».
«Eliminare le leggi statali esistenti che proteggono donne e bambini e costringere gli americani a pagare per la fecondazione in vitro, che comporta la distruzione di innumerevoli embrioni umani viventi, è inaccettabile. Trump ha semplicemente torto quando dice che la fecondazione in vitro è la risposta. Mentre condivide l’obiettivo di aiutare l’America a mettere al mondo più bambini, non capisce come dovremmo arrivarci».
Bruch ha concluso che «lanciare critiche al Presidente che ha contribuito a rovesciare Roe, ha tagliato i fondi dei contribuenti per l’aborto e ha riempito la sua amministrazione di leader pro-life può far sentire bene. Ma non ci interessa segnare punti. Ci interessa muovere la palla. E questo significa lavorare pragmaticamente con candidati e decisori politici per ottenere un vero progresso. Resta il fatto che permettere a Kamala Harris di vincere sarebbe catastrofico».
Il caporedattore di LifeSiteNews, John-Henry Westen, ha affermato che le dichiarazioni di Trump sono state «strazianti» perché, imponendo alle compagnie assicurative di coprire i trattamenti di fecondazione in vitro, sta costringendo i cristiani a violare la propria coscienza in modo simile a quanto fece il presidente Barack Obama con l’obbligo di controllo delle nascite negli anni 2010.
«La fecondazione in vitro è una misura che costa la vita a milioni di bambini», ha detto. «È orribile. Stiamo uccidendo bambini».
Il tema dell’abominio genocida della IVF non era praticato dai pro-life americani (e quindi figurarsi da quelli italiani, che vi importunano con le loro manifestazioni cretine e le loro richieste da danari), tuttavia tutto è cambiato con la sentenza della Corte Suprema dell’Alabama di inizio anno che stabiliva che gli embrioni crioconservati sono esseri umani.
Come riportato da Renovatio 21, la sentenza, davvero rivoluzionaria, ha mandato shock sismici in tutta la politica e nell’industria della riproduzione artificiale con cliniche che, per tutelarsi, hanno perfino chiuso i battenti.
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Immagine di Gage Skidmore via Flickr pubblicata su licenza CC BY-SA 2.0
IVF
Il piano di provetta gratuita di Trump porterà alla distruzione di 2,4 milioni di embrioni. Più chissà quanti esseri chimerici
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