Connettiti con Renovato 21

Geopolitica

Reuters ignora il tatuaggio con la svastica del «cittadino» ucraino sulla propria foto

Pubblicato

il

I diplomatici russi hanno protestato con l’agenzia di stampa Reuters per non aver notato che un uomo ucraino identificato solo come «residente locale» di Kharkov nella foto pubblicata aveva un elaborato tatuaggio nazista sul braccio.

 

La missione russa di controllo degli armamenti a Vienna ha twittato l’immagine incriminato con  un cerchio rosso attorno al tatuaggio dell’uomo aggiungendo un’immagine ingrandita accanto, mostrandola più chiaramente.

 

 

«Nel caso ve ne foste dimenticati, un nazista è un nazista è un nazista», ha aggiunto la missione.

 

I diplomatici hanno definito la foto «un’altra trovata propagandistica per diffamare la Russia». La Reuters aveva intitolato la foto come conseguenza di un presunto attacco russo in una zona residenziale di Kharkov. Mosca ha costantemente negato di aver attaccato le infrastrutture civili, insistendo sul fatto che prendesse di mira solo obiettivi militari.

 

«Un residente locale ispeziona un furgone danneggiato a seguito di un attacco militare, nel mezzo dell’attacco della Russia all’Ucraina» si legge nella didascalia della foto pubblicata l’8 giugno come parte di una  galleria fotografica.

 

L’uomo, il cui volto non è visibile nella foto, sta sbirciando in un furgone bianco costellato di buchi dovuti alle schegge. Un’enorme svastica all’interno di un cerchio può essere vista  uscire da sotto la manica sinistra della sua maglietta azzurra, parte di un tatuaggio che sembrerebbe una fascia da braccio indossata dai membri del partito nazista.

 

La Missione Russa di Controllo degli Armamenti in Austria non è stata la prima a notare il tatuaggio. Diversi utenti dei social media hanno risposto alla Reuters.

 

«Ci devono essere molti nazisti in questa regione se la Reuters non è riuscita a trovare la foto di un ucraino senza un tatuaggio con la svastica»,ha detto  un utente Twitter.

 

L’obiettivo dichiarato di Mosca di inviare truppe in Ucraina a febbraio era, come dichiarato dal presidente Putin, «smilitarizzare e denazificare» l’Ucraina. Gli Stati Uniti ei loro alleati, che sostengono l’Ucraina, hanno accusato la Russia di aver inventato o  esagerato  l’esistenza dei nazisti nel Paese.

 

Tuttavia, i presunti nazisti hanno continuato a comparire nelle fotografie mostrate dai media, con effetti sempre più imbarazzanti.

 

Il 9 maggio, mentre la Russia celebrava la vittoria sulla Germania nazista, il presidente ucraino Volodymyr  Zelens’kyj ha pubblicato la foto  di un soldato ucraino che indossava una  toppa Totenkopf (testa di morto) della 3a divisione SS Panzer.

 

A marzo, il ministero degli Esteri ucraino ha  twittato foto  di donne soldato, che mostravano chiaramente il  simbolo nazi-esoterico del  Sonnenrad (il cosiddetto «Sole Nero»), peraltro usato nello stemma della milizia ucraina nota come Battaglione Azov fino al rebranding avutosi pochi giorni fa.

 

 

Anche la NATO ha condiviso una foto simile di un soldato ucraino, per poi cancellare frettolosamente il tweet dopo che gli attivisti online hanno sottolineato che presentava lo stesso simbolo himmleriano.

 

Alla fine di maggio, in seguito alla resa della maggior parte dei suoi combattenti a Mariupol’, il Battaglione Azov ha annunciato  che avrebbe cambiato il suo simbolo principale nel tridente ucraino, lasciando cadere la runa Wolfsangel usata in precedenza.

 

Sia il Wolfsangel che il Sonnenrad sono stati scelti con cura dal fondatore di Azov, Andrey Biletsky, quando ha formato la milizia nel 2014, per sostenere il governo istituito dopo la rivoluzione chiamata Maidan, cioè, di fatto, il colpo di Stato sostenuto dagli Stati Uniti per allontanare Kiev dall’orbita di Mosca.

 

 

 

Immagine screenshot da Twitter

 

 

Continua a leggere

Geopolitica

Panama promette di resistere agli USA sul controllo del Canale

Pubblicato

il

Da

Panama resisterà ai tentativi del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di riprendere il controllo del Canale di Panama, ha affermato lunedì il presidente José Mulino, poco dopo il giuramento di Trump, il cui discorso inaugurale faceva esplicita menzione del desiderio di tornare in cotnrollo del Canale.

 

«Devo respingere con tutto il cuore le osservazioni fatte dal presidente Donald Trump nel suo discorso inaugurale su Panama e il suo canale», ha affermato il Mulino in una nota.

 

«L’amministrazione del canale rimarrà sotto il controllo panamense, nel rispetto della sua neutralità permanente», ha affermato il presidente, aggiungendo che «nessuna nazione al mondo» stava interferendo nel controllo del canale.

Acquista la t-shirt DONALD KRAKEN

Mulino ha sostenuto che gli Stati Uniti hanno ceduto il controllo del canale a Panama nel 1999 «come risultato di una lotta generazionale» e ha giurato di continuare a facilitare il commercio internazionale attraverso la vitale via d’acqua che collega gli oceani Atlantico e Pacifico. «Eserciteremo il diritto di proteggerci», ha affermato.

 

Trump ha ripetutamente sostenuto che gli Stati Uniti dovrebbero ristabilire il controllo del Canale per prevenire l’influenza cinese nella regione. Ha anche affermato che Panama applica tariffe eccessive alle imbarcazioni americane che navigano attraverso il canale. Durante il suo discorso inaugurale, Trump ha affermato che gli Stati Uniti «si riprenderanno» il canale.

 

Trump si è impegnato a portare avanti una politica estera robusta basata sul principio «America First», suggerendo che gli USA dovrebbero annettere la Groenlandia e persino il Canada (con accenni pure al Messico), suscitando critiche da parte dei funzionari di entrambi i paesi.

 

Come spiegato da Renovatio 21, l’espansionismo continentale di Trump riflette antiche dottrine politiche statunitensi come la Dottrina Monroe e la teoria del «Manifest Destiny» di Washington sull’America.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine di Katja Schulz via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic

Continua a leggere

Geopolitica

Mosca si congratula con Trump. Lavrov commenta le ramificazioni sui conflitti mondiali

Pubblicato

il

Da

La Russia si congratula con Donald Trump per l’insediamento come presidente degli Stati Uniti e accoglie con favore la sua dichiarata intenzione di riprendere i contatti tra i due Paesi, ha affermato Vladimir Putin, durante una riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale del Paese, tenutasi lunedì.   «Stiamo ascoltando le dichiarazioni del neoeletto presidente degli Stati Uniti e dei membri del suo team sul desiderio di ripristinare i contatti diretti con la Russia, che erano stati interrotti dall’amministrazione uscente. Abbiamo anche ascoltato la sua dichiarazione sulla necessità di fare tutto il possibile per impedire la Terza Guerra Mondiale», ha detto Putin.   «Naturalmente, accogliamo con favore un simile atteggiamento e ci congratuliamo con il presidente eletto degli Stati Uniti per l’insediamento», ha aggiunto.

Acquista la t-shirt DONALD KRAKEN

Mosca non ha mai «rifiutato il dialogo» con Washington e ha sempre espresso la sua disponibilità a trattare con qualsiasi amministrazione statunitense, ha osservato il presidente. La Russia rimane fedele ai suoi principi e ritiene che il dialogo debba essere costruito su «base di uguaglianza e reciproco rispetto», ha sottolineato Putin.   Trump ha ripetutamente segnalato la sua intenzione di impegnarsi in colloqui con Putin, in particolare con l’obiettivo di porre fine al conflitto tra Russia e Ucraina. La scorsa settimana, il presidente entrante degli Stati Uniti ha annunciato che aveva intenzione di incontrare Putin «molto rapidamente» dopo aver prestato giuramento.   «So che lui [Putin] vuole incontrarci, e lo farò molto presto», ha detto Trump lunedì scorso. «L’avrei fatto prima, ma… devo entrare in carica».   Ogni potenziale incontro di persona tra i due leader dovrebbe essere preceduto da una telefonata. Mosca ha ripetutamente segnalato la sua disponibilità a comunicare con la nuova amministrazione. Secondo il Cremlino, tuttavia, non sono stati definiti dettagli esatti su quando o dove si svolgerà un potenziale incontro.   Sulla nuova amministrazione americano è intervenuto lunedì anche il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.   Le politiche della nuova amministrazione statunitense determineranno in larga parte l’ordine mondiale, ha affermato il Lavrov. Mosca è aperta al contatto con Washington, secondo il diplomatico di alto rango.   Lavrov ha rilasciato queste dichiarazioni durante una riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale russo ospitata dal presidente Vladimir Putin.   Il ministro degli Esteri russo ha affermato che, alla luce del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca come 47° presidente degli Stati Uniti, stanno aumentando le speculazioni sulla sua influenza sui conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, tra le altre questioni.

Acquistate le Maglie Crociate

«Pertanto, molto dipende dagli Stati Uniti, prima di tutto perché gli europei e gli alleati asiatici degli Stati Uniti – Australia, Giappone, Corea del Sud, Nuova Zelanda – sono pienamente orientati verso la posizione della Casa Bianca e, in questo senso, aspettano di vedere quale sarà questa posizione nella sua forma definitiva», ha spiegato Lavrov.   Il ministro ha anche affermato che non è ancora chiaro se le promesse di Trump coincideranno con le sue azioni.   Trump ha ripetutamente promesso di porre fine ai conflitti in corso e ha criticato l’amministrazione Biden per le politiche che, a suo dire, hanno portato all’escalation delle tensioni globali e spinto il mondo sull’orlo della Terza guerra mondiale.   La scorsa settimana, mentre discuteva della transizione a Washington, Lavrov ha detto che l’amministrazione uscente stava cercando di «rovinare tutto per la prossima amministrazione prima della fine del loro mandato», denunciando il sabotaggio percepito come inappropriato «dal punto di vista morale».

Iscriviti al canale Telegram

Trump ha anche segnalato la sua intenzione di impegnarsi in colloqui con Putin, in particolare con l’obiettivo di porre fine al conflitto in Ucraina, descrivendo le ostilità tra Mosca e Kiev come un prodotto degli errori diplomatici del presidente Biden, che ha detto hanno avuto gravi ripercussioni per tutte le parti, compresi gli Stati Uniti.   Come riportato da Renovatio 21, dopo aver dichiarato che «accoglierebbe con favore» il contatto, il presidente russo la settimana scorsa si è detto pronto ad un «incontro incondizionato» con il nuovo inquilino della Casa Bianca.   Putin e Trump si sono incontrati diverse volte in passato: l’ultima occasione è stata in occasione del vertice del G20 del 2019 in Giappone.

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21
Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
 
Continua a leggere

Geopolitica

Zakharova: l’Ucraina è «una nuova colonia britannica» sotto il Trattato dei cento anni

Pubblicato

il

Da

La portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha liquidato ieri il Trattato centenario tra Regno Unito e Ucraina come poco più di una trovata pubblicitaria.

 

«Lo consideriamo un altro passo pubblicitario del regime di Kiev in agonia, pronto a firmare qualsiasi accordo sulla vendita del paese e a trasformarlo in una nuova colonia britannica», ha affermato in una dichiarazione del Ministero.

 

La Zakharova ha ricordato che il documento copre vari ambiti, tra cui commercio, scienza, energia e altri. «Il documento copre vari ambiti: commercio, scienza, ingegneria energetica e così via. Contiene disposizioni relative alla difesa. In particolare, le parti hanno concordato di stabilire una partnership nella sicurezza marittima per, tra le altre cose, rafforzare la sicurezza del Mar Baltico, del Mar Nero e del Mar d’Azov».

 

Acquista la t-shirt DONALD KRAKEN

 

«Questo sa di aspirazione di lunga data di Londra di consolidare la sua presa nelle acque sopra menzionate, in particolare il Mar d’Azov, il bacino del Mar Nero. Kiev otterrà solo un ruolo di supporto nonostante tutte le sue rivendicazioni geopolitiche».

 

«Vorremmo avvertire i sognatori di via Bankovaya e Downing Street che non c’è spazio per la cooperazione nel Mar d’Azov né per l’Ucraina né per il Regno Unito. Dopo la riunificazione della Repubblica Popolare di Donetsk, delle regioni di Zaporiggia e Kherson con la Russia nel settembre 2022, il Mar d’Azov è diventato acque interne della Federazione Russa. Qualsiasi rivendicazione su queste acque è una grave interferenza negli affari interni del nostro paese e sarà severamente repressa», ha sottolineato la Zakharova, concludendo la dichiarazione del Ministero: «cento anni sono un termine simbolico ma non vincolante. In caso di caduta della dittatura di Zelens’kyj o di dimissioni del premier del Regno Unito, difficilmente ci sarà qualcuno a ricordare questo accordo.

 

«Tuttavia, è deplorevole che nell’80° anniversario della vittoria sul nazismo nella seconda guerra mondiale la leadership del Regno Unito, nostro alleato di allora, giuri di sostenere i neonazisti ucraini di Bandera. Ci auguriamo che almeno qualcuno a Londra si vergogni di questo fatto».

Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21

SOSTIENI RENOVATIO 21


Immagine screenshot da YouTube

Continua a leggere

Più popolari