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Liberata la diva della setta psicosessuale

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L’attrice Allison Mack, che ha recitato nella serie televisiva Smallville, è stata rilasciata dalla prigione in anticipo. Lo riporta Epoch Times, citando documenti governativi.

 

I registri online dal sito web del Federal Bureau of Prisons affermano che la signora Mack è stata rilasciata dal Federal Correctional Institution di Dublino, California, una prigione femminile a bassa sicurezza, il 3 luglio, un anno prima del previsto.

 

La signora Mack, 40 anni, è stata arrestata nel 2018 per il suo ruolo in NXIVM, una setta con sede ad Albany, capitale dello Stato di New York. Il leader del gruppo, Keith Raniere, sta scontando una pena detentiva di 120 anni per accuse di racket federale, traffico sessuale e pornografia infantile.

 

Anche Raniere, 60 anni, è stato arrestato nel 2018 nella sua villa di lusso a Puerto Vallarta, in Messico, dove era riuscito ad estendere il suo movimento, interessando la prole di alcune famiglie ultramiliardarie messicane.

 

La Mack, nota per il suo ruolo nella serie TV sulla gioventù di Superman andata in onda oramai 20 anni fa, si è dichiarata colpevole nel 2019 di racket e cospirazione dopo che i pubblici ministeri hanno affermato di aver manipolato le donne per farle diventare schiave del sesso per Raniere mentre era un membro di alto rango di NXIVM, che si autodefiniva un’organizzazione di auto-aiuto che offriva lezioni che costano fino a 5000 dollari.

 

Inizialmente, la Mack aveva affrontato una condanna fino a 17 anni dietro le sbarre, ma alla fine ha ricevuto una condanna più breve dopo aver collaborato con gli investigatori che stavano portando avanti un caso contro Raniere.

 

L’attrice ha consegnato prove ai pubblici ministeri che mostrano come il leader della setta avesse fatto il lavaggio del cervello alle donne per farle diventare «schiave» e costretto le donne del gruppo, che vivevano insieme in una zona di Albany, a fare sesso con lui.

 

In alcuni casi, le donne sono state sottoposte a diete da fame e presumibilmente marchiate a fuoco con le iniziali di Raniere, hanno detto i pubblici ministeri. Altre sono state costrette a consegnare informazioni personali o imbarazzanti su se stesse, come foto di nudo, che sono state successivamente utilizzate per ricattarli affinché non lasciassero il gruppo – una pratica strutturata che chiamavano, all’interno della cerchia, collateral.

 

La Mack è stata successivamente condannata a tre anni nel 2021 in seguito alla sua collaborazione con i pubblici ministeri.

 

In una lettera prima della sua condanna, ottenuta dalla testata dello shobiz Hollywood Reporter, la Mack si è scusata con le persone che erano state danneggiate dalle sue azioni.

 

«Ora è di fondamentale importanza per me dire, dal profondo del mio cuore, mi dispiace così tanto», ha scritto l’ex attrice. «Mi sono buttata negli insegnamenti di Keith Raniere con tutto quello che avevo… Credevo, con tutto il cuore, che il suo tutoraggio mi stesse portando a una versione migliore e più illuminata di me stessa. Ho dedicato la mia lealtà, le mie risorse e, in definitiva, la mia vita a lui. Questo è stato il più grande errore e rimpianto della mia vita».

 

Nel 2021, il Raniere è stato anche condannato a pagare quasi 3,5 milioni di dollari in rimborsi a 21 delle sue vittime.

 

Il gruppo NXIVM è stato fondato nel 1998 e si è pubblicizzato come «un’azienda professionale che fornisce strumenti educativi, coaching e formazione a società e persone di ogni ceto sociale», descrivendo la sua filosofia come «una nuova comprensione etica» che consente «all’umanità di elevarsi a la sua nobile possibilità», si legge nei documenti del tribunale. In realtà, si trattava di una psico-setta, con risvolti sessuali, che si serviva di sistemi di multi-level marketing per attrarre adepti – specie nelle sfere alte della società.

 

Esistono due diverse serie documentarie, di difficile visione per il carattere viscido e repellente del guru e della sua situazione, che raccontano la vicenda di queste ragazze.

 

La prima, uscita sul canale via cavo americano HBO, si chiama The Vow, e viene vista soprattutto dal punto di vista di fuoriusciti di alto rango come il regista Mark Vicente.

 

Il secondo, Seduced, è incentrato sulla figura di India Oxenberg, tra le ultime a uscire dal gruppo: è la figlia della bellissima Catherine Oxenberg, attrice nota per il suo ruolo nell’antico telefilm Dynasty e per essere a sua volta figlia della principessa di Jugoslavia Jelisaveta Karađorđević, che è imparentata con ogni possibile casato regnante europeo, dagli Windsor in Inghilterra ai Borbone in Ispagna.

 

È grazie anche agli sforzi di Catherine Oxenberg che a fine 2017 uscì, dopo tante pressioni e tanto materiale raccolto, un articolo sul New York Times che descriveva la realtà all’interno della setta, compresi i «tatuaggi» marchiati a fuoco sulle donne della cerchia più interna collegata a Raniere.

 

Dai primi anni 2000 erano partecipanti di alto livello del gruppo anche le sorelle Bronfman, figlie di Edgar Bronfman (1929-2013), magnate canadese statunitense dell’industria di superalcolici Seagram, nonché presidente del Congresso Ebraico Mondiale, con il quale ottenne dall’URSS di legittimare l’ebraico come lingua in territorio sovietico e di permettere agli ebrei sovietici di emigrare in Israele.

 

Il Bronfman senior era stato avvicinato da NXIUM ma non aveva gradito quello che aveva visto. Le figlie, che ne hanno ereditato l’impero, rimase invece, forte dei danari paterni, nell’organizzazione.

 

Sara Bronfman ebbe un ruolo nell’avvicinare il Dalai Lama al movimento di Raniere, con la cifra, scrive Forbes, di due milioni di dollari. L’idea era quella di ottenere una sorta di «benedizione» del leader tibetano, che – come visibile in The Vow – all’inizio era piuttosto restio a farlo, perché scottato da precedenti situazioni simili (si riferisce, forse a Shoko Asahara, il guru della setta giapponese Aum Shinrikyo, che si fece fotografare con il Dalai Lama per poi ordinare un attentato al gas nervino nella metropolitana di Tokyo nel 1995 – l’ultimo di una serie di orrori indicibili che poi vennero a galla).

 

Sara, insieme a sua sorella, Clare Bronfman, e il fondatore di NXIVM Keith Raniere formò un’organizzazione chiamata World Ethical Foundations Consortium (WEFC). Alle sorelle Bronfman è stato attribuito il merito di aver portato il Dalai Lama ad Albany per partecipare all’evento inaugurale del WEFC il 6 maggio 2009, dove il Dalai Lama tenne un discorso; durante l’evento, donò a Raniere una sciarpa bianca sul palco. Il Dalai Lama scrisse inoltre la prefazione al libro The Sphinx and Thelxiepeia, di cui Raniere è coautore nel 2009.

 

Otto anni dopo, si scoprì che nel 2009 Bronfman ebbe una relazione sessuale con Lama Tenzin Dhonden, l’aiutante del Dalai Lama che organizzò l’apparizione, il quale, essendo un monaco, aveva fatto voto di celibato. Tra le accuse di corruzione, Dhonden è stato sostituito.

 

Clare Bronfman è stata condannata nel settembre 2020 a quasi sette anni di carcere per il suo ruolo in NXIVM.

 

Gli insegnamenti di NXIVM hanno attinto a diverse influenze, tra cui la scrittrice ultraliberista («oggettivista») Ayn Rand, il fondatore di Scientology L. Ron Hubbard, lo studioso dell’ipnosi Milton Erickson, lo scrittore di fantascienza Isaac Asimov, il fondatore dell’antroposofia Rudolf Steiner, e il motivational speaker Tony Robbins nonché la programmazione neurolinguistica, di cui era esperta la donna che rivestiva la seconda carica in termini di importanza nel movimento, che incorporava elementi di marketing multilivello e pratiche del judo, con tessuti colorati per il grado e l’inchino.

 

 

 

 

 

Immagine di Kristin Dos Santos via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0 Generic (CC BY-SA 2.0)

 

 

 

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«Profonda risonanza con i principi della massoneria»: le logge massoniche salutano Bergoglio

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La morte di papa Francesco sta mostrando il cordoglio di varie logge massoniche. Istituzioni che, per natura, dovrebbero avversare totalmente il papato – al punto da includere il calpestamento della tiara in alcuni rituali – ma che invece sembrano, come in altre occasioni, davvero affettuose nei confronti dell’argentino.

 

Ieri è arrivato il comunicato della Gran Loggia d’Italia degli Antichi, Liberi, Accettati Muratori (ALAM), la quale, scrive, «si unisce al cordoglio universale per la scomparsa di Papa Francesco, un pastore che, con il suo magistero e la sua vita, ha incarnato i valori della fratellanza, dell’umiltà e della ricerca di un umanesimo planetario».

 

La Loggia degli ALAM, fondata nel 1908 da un gruppo scissionista del Grande Oriente d’Italia (GOI) nota in precedenza come Serenissima Gran Loggia d’Italia costituisce la maggiore obbedienza massonica mista: è possibile quindi per le donne di accedervi, ma non risultano, ad oggi, donne divenute Gran Maestre. La sua sede storica è piazza del Gesù a Roma, dove aveva sede anche il partito della Democrazia Cristiana. Tra i suoi iniziati, al 33° grado troviamo anche il vate Gabriele D’Annunzio.

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Illuminanti le parole del comunicato necrologico dei massoni ALAM.

 

«In questo momento di lutto, la nostra Comunione intende rendere omaggio alla visione di papa Francesco, la cui opera è connotata da una profonda risonanza con i principi della massoneria: la centralità della persona, il rispetto per la dignità di ogni individuo, la costruzione di una comunità solidale, il perseguimento del bene comune» scrive la nota massonica, che scende nello specifico.

 

«La sua enciclica Fratelli tutti rappresenta un manifesto. Libertà, Uguaglianza e Fratellanza è il triplice asset valoriale della Massoneria. Superare le divisioni, le ideologie, il pensiero unico per riconoscere la ricchezza delle differenze e costruire un’umanità unita nella diversità, questo voleva ardentemente Francesco, lo stesso disegno persegue la Gran Loggia d’Italia.

 

 

«Il pontificato di Francesco ha posto al centro gli ultimi, insieme alla cura del pianeta e a un’etica dello sviluppo fondata sulla dignità umana. Anche questo lo si ritrova nella costruzione massonica del “Tempio interiore”, basata su tolleranza, solidarietà e resistenza contro l’odio e l’ignoranza, e trova una profonda corrispondenza nella pastorale di Bergoglio, che con la sua “rivoluzione dolce”, ha mostrato che l’umiltà e il dialogo sono strumenti di autentica forza. Nel solco della “Francesco Economy” e della visione di una “casa comune”, la massoneria sostiene l’impegno per un futuro sostenibile, equo e solidale» a questo punto si dovrebbe ringraziare gli incappucciati ALAMi per la sincerità.

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«In questo tempo attraversato da gravi criticità, la Gran Loggia d’Italia si ritrova nell’appello di Papa Francesco per una “coscienza planetaria”, che riconosca l’umanità come una comunità di destino. Onoriamo la sua memoria continuando a lavorare per un’etica del limite, per il rispetto dell’altro e per la costruzione di un Tempio fondato sulla solidarietà, sulla libertà di pensiero e sulla fratellanza universale» si conclude la gran nota firmata dal Gran Maestro della Gran Loggia.

 

Le parole di elogio dei grembiulini verso il papa argentino non costituiscono, per lo meno per il lettore di Renovatio 21, una sorpresa.

 

 

La massoneria italiana aveva accolto Francesco fin dall’inizio. La sua elezione fu subito elogiata dal Gran Maestro Gustavo Raffi della Loggia Massonica del Grande Oriente d’Italia, che affermò all’epoca: «Fraternità e voglia di dialogo le sue prime parole concrete: forse nella Chiesa nulla sarà più come prima».

 

Anche la massoneria argentina ha salutato il papa connazionale. «Tuttavia, ci dispiace che durante il suo pontificato sia stata riaffermata la condanna storica della Massoneria, un punto che continua a rappresentare una dolorosa distanza tra percorsi che potrebbero essere ritrovati in valori comuni come la libertà, la fraternità e la ricerca del bene comune» scrive il messaggio di despedida, lamentando la conferma del divieto vaticano di un anno fa.

 

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Va ricordato che il 13 marzo 2013, a conclave ancora caldo, il sito di informazione Impulso Baires trasmetteva un comunicato della Gran Logia de la Argentina de Libres y Aceptados Masones: il Gran Maestro in persona, Angel Jorge Clavero, salutava il nuovo Pontefice già cardinale arcivescovo di Buenos Aires. Appena eletto, Papa Francesco riceve anche l’accorato augurio complimentoso del B’nai B’rith, che è una specie di simil-massoneria ebraica per ebrei.

 

Negli anni le illazioni su una presunta affiliazione di Bergoglio alla massoneria si sono sprecati, dall’adesione al Rotary, alla foto con la mano dentro la giacca, al singolare incontro con il discusso presidente francese Emmanuel Macron che arrivò a toccargli il volto.

 

Sono da ricordare, ad ogni modo, gli apprezzamenti per Bergoglio anche degli ultimi anni che la Loggia ha voluto fare espressamente.

 

Nell’ottobre 2020, il giornale italiano della loggia del Grande Oriente, Erasmus, ha acclamato l’enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco. «Nella sua ultima enciclica Frates Omnes, Papa Bergoglio affronta il tema della Fratellanza e dell’amicizia sociale in una nuova ed inedita dimensione e non son poche le analogie con i principi e la visione massonica».

 

L’elogio ha fatto seguito all’approvazione della loggia principale spagnola, la Gran Logia de España, che aveva affermato che l’enciclica «dimostra quanto l’attuale Chiesa cattolica sia lontana dalle sue posizioni precedenti», dichiarando che «in Fratelli Tutti, il papa abbraccia la fraternità universale – il grande principio della Massoneria moderna».

 

Sempre nel 2020, la rivista trimestrale del GOI, Nuovo Hiram, ha esaltava il patto di «Fratellanza umana» di Papa Francesco ad Abu Dhabi con il Grande Imam Ahmad al-Tayyeb sostenendo che il documento «Fratellanza umana per la pace nel mondo e per la convivenza comune» è «innovativo» e una «droga a lento rilascio» che potrebbe annunciare una «nuova era» e rappresentare un «punto di svolta per una nuova civiltà».

 

Come riportato da Renovatio 21, due anni fa sempre la Gran Loggia di Spagna, scriveva estasiata dell’incontro ecumenico di Abu Dhabi voluto da papa Francesco: «la Massoneria Universale trattiene il fiato davanti al passo da gigante compiuto dall’Umanità il 4 febbraio, quando, per la prima volta della sua Storia, il mondo ha celebrato la Giornata Internazionale della Fraternità Umana».

 

Un libro del 2013 dei giornalisti investigativi italiani Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti ha descritto l’entità dell’infiltrazione massonica in Vaticano. In Vaticano massone. Logge, denaro e poteri occulti: il lato segreto della Chiesa di papa Francesco, gli autori scrivono che «anche il Gran maestro catanese Vincenzo Di Benedetto, capo della Gran Loggia serenissima di Piazza del Gesù, alla nostra precisa domanda: “Varie fonti indicano l’esistenza di Logge massoniche anche in Vaticano; lo ritiene possibile?” ha risposto senza esitazione: “Assolutamente sì, a prescindere dalla denominazione utilizzata”» (p. 83).

 

Altri segni sono stati ancora più visibili. Nell’ottobre 2022, monsignor Francesco Antonio Soddu, vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, si rifece riprendere in video mentre reggeva il nastro per l’inaugurazione di un tempio massonico, mentre le forbici erano nelle mani del Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia (GOI) Stefano Bisi. Si trattava della loggia del GOI a Terni, una città che da Roma dista 100 chilometri.

 

Poche settimane prima di morire, il decano del giornalismo d’inchiesta italiano Andrea Purgatori fece una trasmissione televisiva in cui disse che papa Luciani, salito al Soglio nel 1978 con il nome di Giovanni Paolo, sarebbe morto la sera stessa del giorno in cui il giornalista Mino Pecorelli gli avrebbe consegnato la lista dei cardinali appartenenti alla massoneria. La rivelazione veniva fatta dalla sorella di Pecorelli, Rosita, durante una lunga trasmissione sulla TV nazionale dedicata alla figura del controverso giornalista assassinato nel 1979.

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Voci del mondo cattolico tradizionalista ritengono che vicini alla massoneria sarebbero stati anche i papi del concilio e della messa nuova.

 

Per la morte di Giovanni XXIII – «grande uomo che venne a rivoluzionare le idee, il pensiero e le forme della liturgia cattolica romana» – era arrivato un messaggio di cordoglio dalla Gran Loggia Occidentale Messicana, che ne lodava le encicliche Mater et Magistra Pacem in Terris che «hanno rivoluzionato i concetti in favore dei diritti dell’uomo e della libertà». Illazioni vennero poi fatte circolare sulla presunta affiliazione di Roncalli ad una loggia parigina.

 

Paolo VI si trovò anch’egli di fronte ad accuse di essere un massone, che arrivavano a specificare che vi sarebbe un simbolo massonico perfino nella tomba della madre. Certo, i discorsi all’ONU in cui parla di «architetti» e il via libera alla cremazione (grande caposaldo massonico) appena eletto non hanno aiutato il suo caso.

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Insegnante filo-transessuale urla ad un consiglio scolastico «Ave Satana!»

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Un’insegnante filo-transessualista con mascherina chirurgica ha urlato «Ave Satana» («hail Satan») durante un incontro del distretto scolastico di Chino Valley, in Arizona, Stati Uniti d’America.   L’incidente rivelatore è avvenuto durante una riunione del consiglio scolastico del Chino Valley Unified School District (CVUSD) nella contea di San Bernardino, in California, dove persone di entrambe le fazioni coinvolte nella controversia riguardante gli atleti transessuali che praticano sport femminili hanno tenuto discorsi sulla questione.   A un certo punto, una tizia con i capelli blu e una mascherina pandemica ha definito i presenti «pezzi di merda transfobici» e ha detto: «Spero che brucerete tutti all’inferno. Ave Satana, stronze!».  

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Ulteriormente, proseguendo la scena di disvelamento, quella che sembra una signora molto obesa, anche lei con l’immancabile mascherina, se n’è andato furibondo dalla riunione, gridando: «avete davvero paura dell’autenticità e di vedere le persone esprimere se stesse. Avete paura dell’amore, avete paura della solidarietà. Siete pazzi, completamente pazzi».   La persona dai capelli blu che gridava «Ave Satana» è stata poi identificata come un insegnante della scuola da un genitore presente.   Il genitore ha affermato: «ciò a cui abbiamo assistito è stato profondamente inquietante: adulti che si comportavano in modo sadico e pieno di odio, tutto in nome dell’uguaglianza», sottolineando che l’insegnante aveva interrotto il discorso della figlia.   Durante l’incontro l’ex atleta universitaria Sophia Lorey si è espressa a sostegno della mozione volta a vietare agli uomini biologici di competere negli sport femminili.   Lorey ha affermato che è stato «inquietante sentire le persone lavorare duramente per assicurarsi che i genitali maschili siano esposti negli spogliatoi femminili» e ha sottolineato che «le ragazze stanno perdendo posti in rosa a favore dei ragazzi (…) Stasera mi ha ricordato che sono dalla parte giusta. Primo, che la biologia è alle mie spalle, la verità è alle mie spalle. Ma gli avversari gridano: “Ave Satana”. E quando la tua fazione grida: “Evviva Satana”, sai di essere dalla parte sbagliata».   La Lorey ha caricato un video del suo discorso in cui si vedono altri dimostranti pro-trans che fanno il gesto delle corna del diavolo e gridano: «Ave Satana!»  

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Non si tratta quindi di un caso isolato, di una frase improvvisata provocatoriamente: «Ave Satana» pare essere decisamente effetto di un pensiero organizzato.   La presidente del consiglio scolastico del distretto, Sonja Shaw, che si candida anche a Sovrintendente Scolastico della California, ha dichiarato a Fox News: «Pochi giorni prima di questa riunione, ho ricevuto una violenta e palese minaccia di morte via email. Questo è il livello di odio e malvagità che stiamo affrontando. Ma nessuna minaccia, nessuna folla e nessuna macchina politica mi spaventerà fino a farmi tacere».   La corrispondenza tra ideali satanisti e politiche omotransessualiste e abortiste è allo scoperto da molto tempo. come dimostra il caso dei «diritti religiosi» invocati dal Satanic Temple, organizzazione che chiede il diritto religioso al feticidio (aprendo cliniche e numeri telefonici) e pretende l’ora di religione satanica nelle scuole.   I satanisti organizzati avevano dimostrato anche l’allineamento alle politiche pandemiche, chiedendo vaccinazione e tampone per partecipare ai loro eventi.   Di fatto, tra i satanisti e lo Stato-partito della sinistra globale non vi è più, patentemente, alcuna differenza.

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Ultras invocano Satana in una coreografia allo stadio

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Gli ultras della squadra calcistica tedesca Kaiserslautern hanno messo in scena una coreografia apertamente satanica, evocando letteralmente Lucifero durante una partita in casa dello scorso 29 marzo.

 

Durante la partita contro il Fortuna Düsseldorf del 29 marzo, i tifosi del Kaiserslautern hanno eseguito un’enorme, complessa coreografia satanica che presentava quello che sembrava un rituale di evocazione di Satana, con tanto di formula in latino.

 

Dopo un conto alla rovescia, la curva ovest del Fritz Walter Stadium si è trasformata in una superficie nera da cui è emerso un pentagramma rosso capovolto: il classico pentacolo dei satanisti, riprodotto in dimensioni gigantesche grazie all’apporto di centinaia, migliaia di persone.

 

Successivamente, sotto il simbolo diabolico, è stato svelato uno striscione, che recitava le parole latine: «Exaudi Nos, Lucifer, Et Surge Ex Abysso, Sume Animas Nostras» («Ascoltaci, Lucifero, risorgi dall’abisso e accetta le nostre anime»).

 

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Non è finita: allo striscione negromantico si è aggiunto il pezzo finale: un enorme diavolo alato è sorto dal pentacolo, come una sorta di realizzazione figurata dell’evocazione demoniaca: ha chiamato il diavolo, ti sei offerto a lui, ed ecco che il diavolo arriva.

 

 

Infine, appare un secondo striscione in latinorum. «Ad Lucem Nos Trahe, Orbem Mundi Regna, Surge ex Flammis et Appare». («Attiraci alla luce, governa il mondo, risorgi dalle fiamme e appari»).

 

Va specificato che il Kaiserslautern è storicamente soprannominata «Rote Teufel», la squadra dei «diavoli rossi».

 

 

L’allenatore del Kaiserslautern Markus Anfang ha definito la coreografia satanica un «momento da pelle d’oca» e ha affermato: «È stato semplicemente divertente essere qui in questo stadio oggi».

 

Non si registrano particolari dissensi nella Germania post-Cristiana, dove la Chiesa cattolica, ricchissima grazie alla tassa simoniaca della kirchesteuer, è il pilota globale di quel «cammino sinodale» atto a liquidare quel poco di tradizione cattolica rimasto ancora in circolazione

 

Dopo l’invocazione satanica, i diavoli rossi hanno vinto la partita contro il Fortuna Düsseldorf con 3 gol a 1.

 

Anche in Italia vi è una squadra che ha il diavolo come simbolo: il Milan. Tuttavia, non si sono mai visti spettacoli di questa portata a San Siro dove, anzi, grazie ai tifosi dell’Inter, è comparsa la Madunina in curva con il classico verso meneghino a Lei dedicato: ti te dominet Milan…

 

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Come riportato da Renovatio 21, in passato gli ultras tedeschi del Bayer Leverkusen erano stati multati per lo striscione sostenente che «ci sono solo due sessi».

 

Ultras della curva polacca si erano invece espressi contro la decisione del sindaco goscista di Varsavia di rimuovere i crocifissi dal municipio.

 

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