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Feto trovato in uno stagno. Chi ce lo ha messo? E soprattutto: perché?

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Leesburg è storica cittadina di 40 mila abitanti nello Stato americano della Virginia. Si trova vicino al fiume Potomac, quello che passa per la capitale Washington.

 

Leesburg è il capoluogo di contea della contea di Loudoun – praticamente omonima della piccolo paesino francese che nel Seicento fu teatro della possessione di massa delle suore di un convento, da cui il romanzo I diavoli di Loudun di Aldous Huxley – il luogo finito nelle cronache negli scorsi mesi per il clamore seguito alle presunte molestie sessuali subite da una ragazzina adolescente in un «bagno transgender» ad opera di uno studente transessuale. Lo scandalo si moltiplicò quando la repressione si abbattè sui genitori che protestavano negli incontri con i dirigenti della scuola, con il padre della giovane vittima arrestato dalla polizia durante un meeting.

 

Lo scorso 12 marzo il dipartimento di polizia locale della piccola città americana ha emanato un comunicato stampa agghiacciante.

 

Vi si dichiara che l’11 marzo, «il dipartimento di polizia di Leesburg è stato allertato intorno alle 16:33 da un membro della comunità che ha scoperto il corpo di un feto a termine nello stagno dietro Park Gate Drive, a Leesburg». L’espressione inglese usata per il bambino, «late term», indica un bambino nato tra 41 settimane e 0 giorni e 41 settimane e 6 giorni.

 

Il feto è stato trasportato all’ufficio del capo medico legale della Virginia per l’autopsia.

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«Questa è una situazione profondamente tragica», ha detto il capo della polizia di Leesburg, Thea Pirnat. «Esortiamo chiunque abbia informazioni a farsi avanti, non solo per il bene delle indagini, ma anche per garantire che a chi ne ha bisogno ricevano cure e servizi medici adeguati».

 

La polizia ha anche ricordato alla gente del luogo le risorse disponibili per le donne incinte, inclusa l’opzione per la consegna sicura e anonima dei neonati secondo le leggi Safe Haven della Virginia, con le quali i genitori possono consegnare il proprio bambino se ha 30 giorni o meno, insomma come si faceva un tempo con la ruota degli esposti.

 

«La legge fornisce protezione dalla responsabilità penale e civile in alcuni procedimenti penali e procedimenti civili per i genitori che consegnano in sicurezza i loro bambini», dichiara il dipartimento. «La legge consente a un genitore di rivendicare una difesa affermativa davanti all’accusa se l’accusa si basa esclusivamente sul fatto che il genitore ha lasciato il bambino in un luogo sicuro designato».

 

«L’indagine viene trattata con la massima serietà e sensibilità» afferma il dipartimento nel comunicato. Per il resto, vista la mancanza di aggiornamenti sul caso, possiamo forse usare la famosa espressione giornalistica: la polizia brancola nel buio.

 

La verità è che, con grande probabilità, non si farà molto per risalire a chi ha abbandonato al bambino – anche se, a pensarci, la genetica di consumo in voga negli USA, con cui si stanno prendendo serial killer che l’avevano fatta franca per decenni, potrebbe aiutare ad avvicinarsi quantomeno ai genitori del piccolo.

 

Il vescovo della diocesi di Arlington Michael F. Burbidge ha espresso «grande dolore» per la scoperta. «Esorto i fedeli della diocesi e tutte le persone di buona volontà ad unirsi a me nella preghiera per la madre del bambino e per chiunque sia coinvolto in questo incidente».

 

Il problema è che chiunque in questo caso parte con un’idea che, per quanto non dimostrata, è persistente: si tratta di un caso di degrado, un segno orrendo di disagio sociale, un effetto del livello di bassezza cui è sprofondata la società… Cose così. Inevitabile, a questo punto, che salti fuori anche quello che dice che con l’aborto si risolveva tutto. È il tema dell’antica canzone di Elio e le Storie Tese: Cassonetto differenziato per il frutto del peccato.

 

Eccerto, se il bambino veniva fatto a pezzi nel grembo materno, gli sarebbe stato risparmiato di finire in uno stagno. La minuta voce utilitarista dentro ogni cittadino sincero-democratico dice: così non soffriva. In verità, in tanti, specie se interessati al mantenimento dell’establishment, vorrebbero dire che, uccidendolo semplicemente prima grazie alle leggi feticide, ci risparmiavamo l’orrore, lo scandalo, i quindici minuti di destabilizzazione sociale conseguenti all’orripilante scoperta.

 

Crediamo che ci sia la possibilità che si sbaglino tutti: polizia, abortisti, vescovi, pro-life pregatori vari. Potrebbe essere che si stiano ponendo la domanda sbagliata. Potrebbe essere che stiano guardando al dito invece che alla luna. Perché su Renovatio 21 stiamo, da tempo, sviluppando l’idea che tali ritrovamenti, che avvengono di continuo in tante parti del mondo, non siano casuali, e nemmeno siano tutti scaturigini del degrado sociale della società odierna.

 

Abbiamo sotto gli occhi tanti strani casi italiani, di cui da tempo stiamo tentando di iniziare un censimento.

 

Per esempio, nell’aprile 2006 a Terlizzi (provincia di Bari), in un cimitero, trovano sotterrato maldestramente un feto di sesso maschile di tre mesi: il bambino è inserito in un barattolo di vetro.

 

Nel 2017 in provincia di Benevento, i carabinieri del comando provinciale trovano «un barattolo in vetro, con all’interno un oggetto dalle presunte fattezze di un feto umano» che sarebbe stata messa, anche qui, nel verde, «in un’area prospiciente il fiume Calore, seminascosto dietro un terrapieno». Poco dopo, rientra tutto: si trattava di «due guanti in tessuto, avvolti tra loro con dello spago che erano stati riempiti con una sostanza spugnosa» scrivono i giornali. Insomma, uno «stupido scherzo», dissero. Caso chiuso.

 

A metà novembre 2019, in uno spazio verde di Piazza Benfica, a Torino, un signore che porta a passeggio un cane si accorge che qualcuno aveva messo lì un contenitore con all’interno, visibile nel liquido trasparente di conservazione, un feto embrionale. Dal primo esame svolto all’epoca dei sanitari fu detto che il feto aveva tra le 10 e le 15 settimane. Mesi dopo il Pubblico Ministero chiederà l’archiviazione. I giornali dicono che «il giallo è risolto» perché il feto risalirebbe ad almeno vent’anni prima. Ciò ovviamente non spiega nulla, ma basta trasmettere al lettore sincero-democratico che va tutto bene. Circolare, niente da vedere qui.

 

Giugno 2023, Bassano del Grappa, provincia di Vicenza: in una zona di campagna i carabinieri, secondo quanto riportato, stavano conducendo un’operazione antidroga, andando a cercare luoghi dove gli spacciatori potrebbero nascondere gli stupefacenti. Durante il setaccio, dietro un cespuglio, gli agenti scoprono un barattolo, con dentro un essere umano grande quanto il palmo di una mano. Un feto di sei mesi, conservato in un liquido che probabilmente è formalina. I giornali locali parlano di «ipotesi di riti satanici», ma come sempre, l’eterna «pista del satanismo» va a sparire dopo pochi giorni, come tutta la storia.

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Poi giace da qualche parte, enorme e dimenticato, il caso di Granarolo. Febbraio 2022: un ragazzo che recupera ferro vecchio e altri materiali nelle industrie si reca presso un capannone per eseguire una raccolta. Gli viene detto di portare via anche dei bidoni gialli, sono una quarantina, tutti accatastati lungo un muro, tra altri rifiuti. Il suo compito sarebbe di «smaltirli da qualche parte». Lui ne apre uno: è pieno di un liquido di colore verde. Dentro vi galleggia un feto umano. Il ragazzo si spaventa. Filma la situazione, poi chiama la polizia. Sembra di capire, quindi, che di feti mica ce ne era solo uno: forse che tutti quei bidoni gialli contenevano feti? Da dove provenivano? Di chi erano figli? Cosa ci facevano lì… quanti erano?

 

Come avevamo predetto su queste colonne, anche questa storia di feti abbandonati sparisce immediatamente dai radar. Non ci è chiaro cosa abbiamo fatto le autorità, se una qualche ricostruzione è stata data: avevano detto che forse centravano musei e università, ma era davvero così? Qualche responsabilità è stata assegnata? Qualche indagine è stata conclusa? Stiamo cercando, ma sembra proprio che, come avevamo preconizzato, notizie sulla vicenda non sono state più date – nel disinteresse totale di curia, politici locali, ebetudine pro-life organizzata varia. Va così.

 

Ora, il pensiero che stiamo sviluppando è quello per cui tutti questi casi di feti «abbandonati» non siano effetti casuali del disagio sociale. Potrebbe essere, invece, parti di un disegno «religioso» con forme e dimensioni ancora sconosciute. I feti non sono lasciati lì per caso: sembrano, in molti di questi casi, disposti appositamente, secondo regole precise, forse geografiche, ambientali.

 

Ci aveva colpito, ad esempio, che in Italia i bambini imbarattolati venissero trovati per lo più nel verde, in mezzo al nulla: cespugli, aiuole, campagne, lungo argine. Un po’ come il feto di Leesburg, trovato non in una fogna, ma in un placido specchio d’acqua, tra i verdi giardini delle casette residenziali lì attorno.

 

Renovatio 21 aveva fatto delle ipotesi: la società post-cristiana è in realtà divenuta anche post-satanista, dove il satanismo non più legato a messe nere e formule magiche varie, ma innestata invece nel discorso dei «diritti umani», come il feticidio e i rapporti contronatura, ora divenuti legge dello Stato moderno. Il caso del Tempio di Satana, che vuole aprire cliniche abortiste in nome della libertà religiosa, costruisce altari satanici da piazzare a Natale nei Palazzi del potere e organizza festoni satanici con green pass e mascherina obbligatori, va in questa direzione.

 

Ma quindi, perché la disseminazione dei feti?

 

Abbiamo pensato che forse, la disposizione di questi feti potrebbe suggerire che li si voglia nascondere, come si fa con gli amuleti maledetti affinché persistano la loro funzione contro la vittima: sepolti nell’erba, occultati, ma presenti nella loro drammatica verità. Delle bandierine dell’universo post-satanista, delle «antenne» con la loro funzione: reliquie occulte, ripetitori del messaggio, dell’energia del Male.

 

Un feto a termine ucciso e impiantato nel territorio può volere dire: qui si fa l’aborto. E il fatto che nel caso della Virginia si trattasse di un bambino late term, potrebbe fare pensare qualcuno: nel grande paradosso del presente americano, la Corte Suprema elimina l’aborto come diritto federale mentre una parte della politica parla apertamente di late term abortion, cioè della possibilità di abortire fino al momento della nascita, o pure dopo.

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Se vuole essere un segnale politico per la situazione attuale, il bambino a termine ucciso nello stagno offre un messaggio chiarissimo. Continueremo, andremo avanti anche con l’età dei sacrificandi. Questa terra è nostra.

 

Non è sbagliato pensare che, in questo piano metafisico, vi sia chi all’aborto dedica riti occulti – perché esso è la porta ideale per il ritorno del sacrificio umano, l’inversione definitiva della religione divina, per cui non è più Dio che si sacrifica per l’uomo (come sulla Santa Croce, come nella Santa Messa), ma l’uomo che si sacrifica per gli dei dei pagani – i quali sono, come dice il Salmo, tutti demòni.

 

Il sacrificio umano è, per il momento, illegale, l’aborto no – ed ecco che quindi che essi devono proteggerlo ad ogni costo, attendendo che la fetta superiore del panino, l’eutanasia, scenda giù schiacciando noi in mezzo, fino a rendere l’intera popolazione sacrificabile in ogni momento. Fino a disintegrare una volta per tutte la dignità umana, e rendere la vita spendibile, sprecabile a piacimento. Fino al Regno Sociale di Satana.

 

Vorremmo andare oltre. Stiamo tentando di raccogliere materiale per farci un’idea sui continui casi dei feti nei cassonetti che funestavano in passato le cronache italiane. Forse non era esattamente come pensavamo. Forse anche lì si trattava di un messaggio, della disposizione di antenne oscure, della diffusione del segnale dell’Inferno.

 

Quando avremo tempo, ce ne occuperemo.

 

Nel frattempo, preghiamo il lettore: dai gruppi che vi parlano di difesa della vita, di lotta contro l’aborto – magari chiedendovi con automatica insistenza dei danari – state alla larga.

 

Con evidenza, non hanno capito nulla di quello che sta accadendo. La loro funzione, forse, è proprio quella di farci continuare a non comprendere forme e proporzioni di questa guerra occulta.

 

Roberto Dal Bosco

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Immagine su licenza Envato, rielaborata

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Intervento pubblico di Macron alla Gran Loggia di Francia

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Lunedì 5 maggio 2025, il presidente Emmanuel Macron ha pronunciato un discorso «storico» presso la sede della Grande Loge de France (GLDF), rue Puteaux, sottolineando all’inizio del suo discorso che era la prima volta che un presidente della Repubblica francese si presentava in una loggia della GLDF per un discorso ufficiale.   Sebbene il presidente Macron avesse già visitato il Grand Oriente di Francia (GODF) nel novembre 2023 per celebrarne il 250° anniversario, nessun capo di Stato in carica aveva mai visitato in precedenza l’hotel GODF di Parigi. Con circa 32.000 membri, la GLDF è la seconda obbedienza massonica più grande in Francia, dopo la GODF (50.000 membri). Fondato nel 1894, il GLDF è considerato meno di sinistra del GODF; più «spirituale», più tradizionale e anche più «chic».   L’evento ha rappresentato una delle prime commemorazioni del 120° anniversario della legge del 1905, pietra angolare del laicismo repubblicano. In questa occasione, Macron è venuto a tenere un discorso sulla laicità. Questa legge, bisogna ricordarlo, consentiva soprattutto il saccheggio dei beni del clero, l’espulsione delle congregazioni e la frattura tra cattolici e laici.

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Il contenuto del discorso

Il discorso era incentrato sulla laicità, presentata come un pilastro senza tempo della Repubblica e una «legge di libertà». Il signor Macron l’ha presentata come uno strumento di unità, che protegge la libertà di coscienza e la neutralità dello Stato, garantendo al contempo la pratica delle religioni. Per lui la laicità è la risposta alle sfide contemporanee.   Ha anche fatto un forte elogio alla massoneria: «Il dialogo tra la Repubblica e la Massoneria è una conversazione, se così posso dire, levigata da secoli di lotta, da una comunione di pensiero e da una connivenza che non è affatto una cospirazione». Aggiungendo: «Voi siete gli ambasciatori della fratellanza (…) quindi della laicità». E ancora, le Logge sono «l’officina della Repubblica».   E cosa si aspetta il presidente dalla massoneria? In primo luogo, che costituiscano una forza di opposizione all’«illuminismo oscuro» proveniente dagli Stati Uniti. Più chiaramente: «i massoni sono in prima linea nella battaglia che conta, se vogliamo dare forma al secolo per il bene dell’umanità».   Poi hanno la missione di difendere la legge del 1905 da due strumentalizzazioni. Bisogna innanzitutto guardarsi «da coloro che vorrebbero interpretare la legge del 1905 in termini identitari con il pretesto di secolarizzare la società, al solo scopo di attaccare religioni o credenze, in particolare in nome della loro presunta incompatibilità con i valori della Repubblica».   E continua: «stiamo attenti anche a coloro che vogliono fare del laicismo uno strumento di pentimento contro la Repubblica, a coloro che prendono di mira gli eccessi del 1793 per attaccare l’eredità del 1789, fondamento della nostra storia repubblicana».

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Nel suo discorso, il Presidente Macron ha riconosciuto l’importante contributo della massoneria alla preparazione del disegno di legge sulla morte assistita. E introdusse di sfuggita la nozione del «male minore», presentandola come principio di soluzione, che gli consentiva di liquidare con un gesto della mano i sostenitori della vita.   Quindi, alcuni punti sono abbastanza chiari: in primo luogo, il fatto che i massoni sono tra i migliori sostenitori delle leggi «sociali» (contraccezione, aborto, eutanasia, PMA, etc.) che vengono preparate nelle logge; quindi, che la legge del 1905 non dovesse essere utilizzata come strumento per combattere l’islamizzazione; né un motivo per denunciare i terribili massacri anticristiani che sono come il DNA della Repubblica.   In realtà non c’è niente di veramente nuovo.   Articolo previamente apparso su FSSPX.News

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Raid del governo USA contro i criminali pedo-satanisti. Che esistono, e minacciano i vostri figli

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Il dipartimento della Giustizia USA e l’FBI hanno effettuato arresti all’interno di una rete definita da alcuni come pedo-satanista, con predatori che agiscono su internet andando in cerca di bambini da sfruttare in maniera indicibile. Lo sfondo ulteriore di questo quadro è quello dell’«accelerazionismo» di matrice satanica, un movimento che pare segretamente unire crimine e stragi in tutto il mondo.

 

Nel corso della conferenza stampa congiunta, il direttore dell’FBi Kash Patel e il segretario alla Giustizia Pam Bondi hanno rivelato che l’operazione Restore Justice dell’FBI ha portato «all’arresto di 205 predatori sessuali su minori in soli cinque giorni».

 

Funzionari dell’FBI hanno affermato che stanno conducendo più di 250 indagini in tutti i loro uffici sul campo in un gruppo che descrivono come una rete estremista violenta nichilista che cerca di «seminare caos» e «abbattere società».

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L’FBI sta indagando sul cosiddetto gruppo di predatori online 764 che è noto per spingere le vittime a «creare pornografia grafica, danneggiare gli animali domestici della famiglia, tagliarsi con oggetti appuntiti o persino morire per suicidio», riporta ABC News. Il capo dell’FBI di San Francisco Sanjay Vimani ha rivelato che l’FBI sta collaborando con le forze dell’ordine federali e statali in tutto il Paese per rintracciare e arrestare i membri del gruppo.

 

Le autorità affermano che migliaia di persone in tutto il mondo potrebbero essere a rischio di essere vittime, con le vittime più giovani di età inferiore ai 10 anni, ha detto all’organizzazione giornalistica il vicedirettore dell’FBI David Scott.

 

«Vediamo molte cose brutte, ma questa è una delle cose più inquietanti che stiamo vedendo», ha detto Scott, capo della divisione antiterrorismo dell’FBI.

 

I federali stanno considerando 764 come una potenziale forma di terrorismo interno. Una dichiarazione giurata depositata presso il tribunale federale di Washington, DC, ha sottolineato che gli obiettivi dell’acceleratore «del gruppo includono disordini sociali e la caduta dell’attuale ordine mondiale, incluso il governo degli Stati Uniti».

 

Alcuni predatori arrivano persino a tenere feste per guardare video di vittime che si fanno del male, ha riferito ABC News. Tutti e 55 gli uffici sul campo dell’FBI stanno gestendo almeno un’indagine relativa a 764. Il gruppo ha colpito ad esempio la regione americana del New England, con ABC News che fa riferimento a un incidente dello scorso anno a Vernon, nel Connecticut, dove la polizia locale ha arrestato una ragazza per aver cospirato «con un devoto 764 all’estero per dirigere le minacce di bombe nella propria comunità».

 

«Quando la polizia ha perquisito i suoi dispositivi, hanno trovato foto pornografiche di lei, foto raffiguranti automutilazione e foto del suo omaggio a 764», ha riferito la testata.

 

Le autorità hanno arrestato i presunti leader del gruppo il mese scorso, che secondo i federali ha segnato un significativo abbattimento «con la violenta rete online».

 

Un 21enne, cittadino americano residente a Salonicco, in Grecia e un 20enne della Carolina del Nord di apparenti origini sud asiatiche sono stati arrestati e accusati di gestire un’impresa internazionale di sfruttamento minorile, secondo il Dipartimento di Giustizia.

 

«Questi imputati sono accusati di orchestrare una delle più atroci imprese di sfruttamento minorile online che abbiamo mai incontrato – una rete costruita sul terrore, gli abusi e il targeting deliberato dei bambini», ha dichiarato il procuratore generale USA Pam Bondi in una dichiarazione. «Troveremo coloro che sfruttano e abusano dei bambini, li perseguono e smantellano ogni parte della loro operazione».

 

«Prendono di mira i nostri bambini e quello che fanno si sta infiltrando nella nostra società, è il peggio del peggio. Inducono i bambini ad automutilarsi. Inducono i bambini a maltrattare gli animali e poi, a loro volta, a maltrattare gli altri. È una cosa orribile e ci sono innumerevoli vittime in tutto il Paese», ha detto la Bondi. «Alle 10:45 di oggi sentirete che io e il direttore dell’FBI Kash Patel faremo un annuncio su un’altra rete di sfruttamento minorile (…) Ma sì, il nostro FBI è sulle tracce dei 764, ha arrestato questi ragazzi, ha monitorato la situazione».

 

«I bambini vengono reclutati su internet tramite videogiochi, social media, qualsiasi tipo di piattaforma social. Genitori, dovete monitorare ciò che fanno i vostri figli perché pensano di parlare con altri bambini, e non è così. Spesso parlano con dei mostri».

 

 

 

«Se fai del male ai nostri figli, non ti verrà dato alcun rifugio. Non c’è posto in cui non verremo a darti la caccia. Non c’è posto in cui non ti cercheremo e non c’è gabbia in cui non ti metteremo se fai del male ai nostri figli» ha dichiarato Patel.

 

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Il canale televisivo ABC 7 ha parlato con una madre la cui figlia è stata vittima del gruppo, spiegando che 764 utilizza giochi online come Minecraft e Roblox per comunicare con i bambini.

 

La figlia quindicenne è stata ricattata affinché si ritagliasse sulla pelle i nomi utente Internet di 764 membri e alla fine è stata swattata dopo essersi rifiutata di uccidere uno dei gatti domestici della sua famiglia su ordine della setta contorta. Lo swatting è una pratica pericolosa in cui una volta ottenuti di dati della residenza di qualcuno, si chiama la polizia dicendo che all’interno della casa c’è qualcuno di armato che sta uccidendo i famigliari, o cose del genere: la polizia si presente in assetto militare (SWAT), ingenerando situazioni che possono sfociare in violenza concreta.

 

La stessa persona che ha cercato di costringere la ragazza a uccidere il gatto ha anche cercato di convincerla a suicidarsi davanti alle telecamere, inviandole persino un «manuale sul suicidio».

 

Quanti hanno creduto alla storia della Blue Whale – il fenomeno di bambini che compirebbero autolesionismo e suicidio diretti da un «curatore» su internet – per poi vederla dismessa sui media come una bufala, a questo punto devono pensare che essa è solo la punta dell’iceberg.

 

Come riportato da Renovatio 21, quattro anni fa era stato arrestato a Nuova York, 23enne Angel Almeida, i cui dispositivi erano pieni di immagini agghiaccianti di violenza sui bambini e sugli animali e inni a stragisti di massa come Dylann Roof, accusato di aver costretto un’adolescente a fare sesso con un uomo più anziano, e di aver convinto un’altra ragazza a farsi un’immagine davanti alla telecamera e a inviargliela.

 

Quando l’FBI ha perquisito il suo appartamento di New York, ha trovato una pistola da 9 mm, munizioni e libri relativi all’Ordine dei Nove Angoli. Secondo un memorandum di detenzione del novembre 2021, hanno anche trovato una bandiera con le insegne di una propaggine degli Stati Uniti dell’OA9, il Tempel ov Blood (sic).

 

«L’elemento più significativo era un “patto di sangue” dell’O9A con un disegno imbrattato di sangue di una figura incappucciata con occhi rossi luminosi circondata da sigilli per quattro divinità dell’O9A e la didascalia Vindex, Nythra, Satana e Abatu» scrive il Guardian. In fondo alla pagina c’è un giuramento: «un patto firmato con il sangue. Possa il DIAVOLO camminare sempre con te – SATANAE MANIBUS” (“per mano di Satana”, in latino). Indizi simili sono stati trovati in possesso di assassini influenzati dall’O9A in Gran Bretagna e Canada».

 

L’Ordine dei 9 Angoli (OA9) è una realtà di cui alcuni hanno paura a parlare. Il Guardian lo definisce un «amalgama violento e sovversivo di culto esoterico di Hitler, satanismo e principi Wiccan che le autorità americane riconoscono come ideologia terroristica e che è stato collegato a omicidi e tentati attacchi terroristici in paesi tra cui Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Canada e Russia».

 

Secondo quanto noto, l’Ordine dei 9 Angoli, sarebbe nato in Galles negli anni Sessanta. Secondo gli appartenenti all’O9A, la setta sarebbe stata iniziata da una donna coinvolta con una setta segreta basata su un culto locale pre-cristiano sopravvissuto nei millenni.

 

Secondo quanto ricostruito, l’O9A promuoverebbe l’idea che la storia umana possa essere divisa in una serie di eoni, ciascuno dei quali contiene una corrispondente civiltà umana. Secondo gli adepti l’opinione che l’attuale civiltà eonica sarebbe quella del mondo occidentale, ma l’evoluzione di questa società sarebbe minacciata dall’influenza «magica/nazarena» della religione giudeo-cristiana, che l’Ordine cerca di combattere per stabilire un nuovo ordine sociale militarista, che chiama «Imperium».

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«Secondo gli insegnamenti dell’Ordine, ciò è necessario affinché si formi una civiltà galattica, nella quale la società «ariana» colonizzerà la Via Lattea. Sostiene un percorso spirituale in cui i praticanti sono tenuti a rompere i tabù sociali isolandosi dalla società, commettendo crimini, abbracciando l’estremismo politico e la violenza e compiendo atti di sacrificio umano» scrive l’enciclopedia online. «I membri dell’ONA praticano la magia, credendo di essere in grado di farlo incanalando le energie nel proprio regno “causale” da un regno “acausale” dove le leggi della fisica non si applicano, e queste azioni magiche sono progettate per aiutarli a raggiungere il loro obiettivo finale di fondare l’Imperium».

 

Secondo note dell’FBI uscite due anni fa, il tipo di pedo-satanismo di 764 «sta deliberatamente prendendo di mira le vittime minorenni su piattaforme di messaggistica disponibili al pubblico per estorcerle a registrare o trasmettere in live streaming atti di autolesionismo e a produrre materiale pedopornografico». Utilizzando tattiche manipolative, la banda ha operato su diverse piattaforme, tra cui Roblox, Discord, Twitch e SoundCloud, ma la piattaforma principale del gruppo è stata Telegram.

 

Il gruppo 764 utilizza «minacce, ricatti e manipolazioni» per convincere le vittime minorenni a registrare video che mostrano atti di autolesionismo, crudeltà sugli animali, atti sessuali e persino suicidio. Il filmato viene poi fatto circolare tra i membri, che esercitano quindi un ulteriore controllo sulle vittime. I membri condividono video «gore», cioè di orrore estremo – filmati che descrivono ogni sorta di atti orribili, al fine di «acquisire notorietà e aumentare lo status all’interno del loro gruppo».

 

In un caso, secondo Der Spiegel e Libertatea, un adolescente tedesco presumibilmente legato al gruppo sarebbe stato accusato dell’omicidio della sua famiglia affidataria in Romania.

 

Come aveva notato Renovatio 21 due anni fa, ci troviamo in un crocevia dove la pedopornografia da Whatsapp – che, come abbiamo visto è fenomeno che riguarda anche i giovani italiani in cerca di disgusto – si incontrerebbe con il satanismo organizzato, un satanismo orientato ed articolatissimo.

 

Ad assistere ai raid di questi giorni è la citizen-journalist Rebecca Spinks, attiva su Twitter, una madre americana che aveva cominciato a studiare il fenomeno delle stragi di massa (nelle scuole, nei supermercati, etc.) notando come non solo erano aumentate, ma avevano cambiato i soggetti perpertratori: molti di essi parevano avere estesi contatti internet con oscure realtà internazionali, che comunicavano con loro sino ad arrivare a dare ordini.

 

La Spinks ritiene che sullo sfondo vi sia un vero e proprio movimento «accelerazionista», cioè che vuole far finire il prima possibile l’era della civiltà occidentale per sostituirla con un ordine nuovo. La ricercatrice, che è stata oggetto di vere minacce di morte da parti di membri di questi gruppi, ritiene che in questo ambiente si sia innestato un pensiero e un’estetica di matrice satanica, come nel pensiero dell’O9A.

 

In pratica, il fine sarebbe quello di produrre un incremento di atti maligni da parte degli adepti (tutti ragazzi giovanissimi, a volte introversi o problematici), al fine di far collassare la società. Di qui la predilezione per per le stragi di persone di minoranze etniche, che creano squilibri ulteriori nella società, e l’estetica nazi-satanista che celebra le morti casuali e vedi gli stragisti di questi anni come «santi». Vi sarebbero vari casi di attentatori ispirati da questa realtà, non solo tra le note stragi recenti in USA, ma anche come quello dell’attentatore mascherato che ha accoltellato cinque persone un parco pubblico a Eskisehir, in Turchia, riportato da Renovatio 21 lo scorso anno.

 

Migliaia di bambini sarebbero manipolati da membri di questi gruppi (che hanno base in tutto il mondo, dagli USA all’Ucraina alla Gran Bretagna), che arrivano a presentarsi a casa loro, e in almeno un caso noto, rapire e violentare la bambina 14enne con cui erano in contatto online sotto mentite spoglie. I bimbi vengono contatti su internet sotto falso nome, con i predatori che si fingono coetanei, e spesso trattati col cosiddetto love bombing, una serie iperabbondante di segnali di amore.

 

In seguito i minorenni vengono indotti a inviare immagini compromettenti (di natura sessuale, in genere), a incidere il nome del loro abusatore sulla loro pelle o fare atti inqualificabili come uccidere il proprio animale domestico o molestare sessualmente un piccolo membro della famiglia – il tutto filmato, di modo che il predatore possa poi condividere nel suo network il Male procurato.

 

Uscirne è difficile, anche perché vi è la minaccia di uccidere tutta la famiglia, minaccia che in almeno un caso, con una molotov lanciata nella finestra della casa, è parsa reale. La Spinks dice che il suicidio dei ragazzini in questi casi è piuttosto comune.

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Vi è l’idea che l’accelerazionismo satanico non solo ha infiltrato tali reti sado-pedofile, ma pure gruppi vari, considerati ad un passo dal commettere atti terroristici, come gli incel, i «celibi involontari», la comunità di giovani maschi che ha rinunciato a trovare una donna, il cui risentimento di fatto è già sfociato in episodi di violenza.

 

Quindi, dal pedo-satanismo al terrorismo stragista il passo sembra essere brevissimo, e ci porta ad un vecchio quesito che qualcuno si poneva prima ancora di internet: è possibile che tutti questi celeberrimo serial killer (molti dei quali provenienti dalle fila dell’esercito USA…) comunicassero fra loro? E pensando a noi: c’è una regia tra i vari gruppi dietro alla violenza massiva delle bombe nelle piazze e sui treni durante gli Anni di piombo?

 

Il disegno potrebbe essere molto più vasto del previsto, e ne abbiamo avuto prova poco fa quando è stata data notizia dell’arresto del 17enne «neonazista» Nikita Casap (così hanno detto le cronache) che, dopo aver ucciso i genitori, voleva assassinare Trump.

 

Gli agenti del caso hanno trovato screenshot di un documento di tre pagine intitolato «Accelerate the Collapse» (accelerare il collasso), redatto il 28 febbraio. Il manifesto invocava la violenza politica, incluso l’assassinio del presidente, per scatenare il caos sociale e «proteggere la razza bianca». Sosteneva che fosse «necessario accelerare il crollo» di quelli che definiva «governi occupati dagli ebrei», a cominciare dagli Stati Uniti.

 

Da delle chat sarebbe emerso che comunicava con almeno un utente dal numero telefonico ucraino, e gli veniva spiegato come fuggire verso Kiev dopo aver realizzato l’attentato. Uno dei nickname con cui chattava era, appunto, accelerationist. Al ragazzo era stato altresì detto che la colpa dell’uccisione del presidente sarebbe stata data alla Russia, con il risultato di una guerra mondiale – vero obiettivo, da provocare ad ogni costo. (E non ci soffermiamo su Thomas Crooks, l’altro attentatore di Trump, morto apparentemente senza aver lasciato alcuna traccia su internet)

 

È un realtà mostruosa che ha radici profonde ed apocalittiche, manifestazioni di fatto diaboliche, e che minaccia da vicino i nostri figli su internet. Qualcuno che se ne voglia accorgere, tra politici e giornalisti, in Italia non pare esservi. Resta solo alle famiglie vigilare, proteggere i propri piccoli da minacce allucinanti che sono appena dietro lo schermo dello smartphone.

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Gran Maestro massone «vota» Parolin. Spunta pure la «pista bulgara». E l’accordo sino-vaticano…

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Il cardinale Pietro Parolin è la scelta di uno dei principali massoni italiani per diventare papa, e l’ex Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia ha anche lasciato intendere che il defunto papa Francesco potrebbe essere stato lui stesso un massone.   In un’intervista pubblicata da Il Fatto Quotidiano il 3 maggio, Giuliano Di Bernardo, esponente di spicco dell’ambiente massonico nazionale, ha rivelato di essere un caro amico del cardinale Pietro Parolin, affermando che lui e il cardinale Parolin si conoscono da almeno vent’anni e nutrono reciproca stima.   «Se la Chiesa ha ancora un barlume di razionalità, deve eleggere Pietro Parolin come Papa. È l’unico modo per ripristinare la sua autorità», ha dichiarato il maestro muratore, dicendo di averlo conosciuto «ventina d’anni fa. È nata subito un’intesa e completa affinità elettiva, tanto è vero che abbiamo collaborato a diversi progetti. Siamo rimasti molto amici».

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Giuliano Di Bernardo ha fatto parte di più di un gruppo massonico. Negli anni Novanta, il gran maestro aveva il Grande Oriente d’Italia (GOI) per fondare un nuovo ordine massonico, la Gran Loggia Regolare d’Italia, che, a suo dire, era più in linea con i principi della tradizione massonica inglese. Deluso anche da questa esperienza, nel 2002 ha fondato un altro gruppo massonico chiamato «Dignity Order», e l’Accademia degli Illuminati.   «Quando ho lasciato il Grande Oriente d’Italia, il Vaticano mi fece sapere che avrebbe avuto piacere di avere un loro rappresentante tra i componenti dell’Accademia. Venni allora in contatto con Giorgio Eldarov, bulgaro, di grande intelligenza e che effettivamente è stato tra i fondatori dell’Accademia» racconta il massone. «Un giorno Eldarov mi disse che nella segreteria di Stato del Vaticano c’era una persona che voleva conoscermi. Mi trovai faccia a faccia con l’allora sottosegretario, Pietro Parolin»   Monsignor Eldarov era l’uomo che all’epoca stava indagando, per conto della segreteria di Stato vaticana, sulla cosiddetta «pista bulgara» (in realtà una pista diversiva) relativa al tentato assassinio di Giovanni Paolo II. Ad oggi, Eldarov è ufficialmente annoverato tra i fondatori dell’Accademia.   Di Bernardo parla più ampiamente di questa collaborazione quando è stato interrogato dalla magistratura italiana in merito ad alcune infiltrazioni mafiose nella Massoneria. Dice che dopo il 2002 è tornato in Segreteria di Stato diverse volte aiutando Parolin a risolvere un problema con il governo cinese. Oltre la pista bulgara, ecco che spunta anche un’altra nefandezza, l’accordo sino-vaticano.  
  Il maestro massone ipotizza che Jorge Mario Bergoglio avesse legami molto forti, se non una vera e propria iniziazione, con la Massoneria in Argentina. Bergoglio, come cardinale, ha certamente avuto rapporti con la massoneria, dice il massone.   Di Bernardo nell’intervista critica Bergoglio per aver ribadito la condanna della massoneria da parte della Chiesa, ribadita da tutti i papi negli ultimi tre secoli. Tuttavia, quando il giornalista gli chiede delle «strane lettere» in cui, prima di diventare papa, Bergoglio ha più volte firmato il suo nome apponendo tre punti neri a forma di triangolo alla fine (un simbolismo di fatto massonico), l’ex Gran Maestro, senza spingersi fino a confermare l’ipotesi, ha afferma di conoscere il nocciolo della verità, spiegando che in Sud America, la Massoneria è molto potente e diffusa, e chi è Massone è spesso anche cattolico. «Non c’è incompatibilità», dice oscuramente.   Imprevedibilmente il Di Bernardo, che discende dalla famiglia Leopardi per parte di madre, si dimostra un critico del cattolicesimo postconciliare: «la Chiesa ha iniziato il proprio declino dal Concilio Vaticano II. Già Wojtyla ha distrutto la Chiesa dalle sue fondamenta, Ratzinger ha cercato di fare qualcosa, ma quando si è accorto di che voragine c’era ha preferito ritirarsi. E Bergoglio ha continuato a distruggere l’apparato papale, l’istituzione della Chiesa». Anche un orologio rotto…   Non si capisce bene come intendere questa intervista al Di Bernardo, professore di filosofia che si è dimostrato spesso pubblicamente molto loquace. Di fatto, potrebbe essere un attacco alle possibilità di elezione del Parolin: un articolo in cui si afferma la vicinanza del segretario di Stato con ambienti grembiulisti potrebbe di fatto spaventare qualche cardinale, specie tra quelli stranieri e meno smaliziati.

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Come noto, il Parolin è incorso in un’altra manovra opaca: è circolata nelle scorse ore una fake news su un suo malore. Non è il solo candidato su cui circolano voci strane: qualcuno ha messo in circolazione l’idea che il presidente francese Emmanuel Macron avrebbe riunito i cardinali connazionali a Roma per evitare un’elezione del cardinale guineano assai conservatore Robert Sarah. Anche questa notizia, finita su tutti i giornali, potrebbe essere parte di una strategia elettorale precisa, fatta di rivelazioni e colpi bassi.   Uno si chiede come si è arrivati a questo punto, al pre-conclave di illazioni, rivelazioni, voci corrosive. Spiegarselo è semplice: con Bergoglio nelle stanze dei bottini sono arrivate due categorie di religiosi di certo tipo: i gesuiti e gli omosessuali. Nessuna delle due categorie è nota per essere limpida e serena, incapace di sotterfugi e di piani contorti, se non vendicativi.   Quale papa uscirà da questo osceno caos è ancora da vedere.  

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Immagine di President of Russia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0), immagine ingrandita.
 
   
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