Epidemie
L’Australia proibisce baci e abbracci a capodanno
Le autorità dello Stato del Victoria, in Australia, colpiscono ancora una volta.
Il Victoria, già noto per misure di contenimento epidemico pressoché allucinanti, ha vietato i baci e gli abbracci a Capodanno, nonostante non ci siano stati nuovi casi di COVID-19 negli ultimi due mesi.
Il Victoria, già noto per misure di contenimento epidemico pressoché allucinanti, ha vietato i baci e gli abbracci a Capodanno, nonostante non ci siano stati nuovi casi di COVID-19 negli ultimi due mesi.
Il premier dello Stato Dan Andrews ha affermato che abbracci e baci non dovrebbero aver luogo durante le celebrazioni tra le persone, tranne i familiari più stretti.
«Proprio come il Natale è stato un po diverso quest’anno, lo sarà anche il capodanno», ha detto il governo vittoriano.
«Porta con te un disinfettante per le mani, non condividere drink con gli altri e i baci e gli abbracci [del nuovo anno] dovrebbero [solo] essere condivisi con i tuoi parenti stretti».
Come rileva Summit News, il modo in cui le autorità si aspettano di applicare una tale misura è insondabile.
«Porta con te un disinfettante per le mani, non condividere drink con gli altri e i baci e gli abbracci [del nuovo anno] dovrebbero [solo] essere condivisi con i tuoi parenti stretti».
Negli ultimi due mesi non ci sono stati nuovi casi di COVID-19 a Victoria, tuttavia lo spettacolo pirotecnico di Capodanno a Melbourne è stato cancellato.
Come noto, gli australiani sono stati soggetti a uno dei lockdown più draconiani nel mondo sviluppato.
Una donna incinta è stata arrestata a casa sua davanti ai figli per aver promosso una protesta anti-lockdown su Facebook mentre le autorità hanno anche fatto irruzione nelle case persone che intendevano partecipare ed altri attivisti.
In un altro episodio brutale, una donna è stata brutalmente tirata fuori dalla sua auto dalla polizia. Le leggi pandemiche in Australia attualmente consentono di rompere i finestrini delle auto ed entrare nelle case senza permesso.
Gli australiani sono stati soggetti a uno dei lockdown più draconiani nel mondo sviluppato
Sono state inoltre introdotte misure per poter chiedere alla polizia di allontanare i bambini dalla custodia dei loro genitori al fine di garantire il rispetto delle norme sul coronavirus.
Il lockdown avrebbbe causato inoltre la morte di almeno quattro neonati a cui è stato negato un intervento chirurgico a causa delle restrizioni di viaggio imposte dal COVID.
Una nuova legge in Australia potrebbe essere istituita per arrestare i «teorici della cospirazione» del coronavirus se si pensa che possano commettere un crimine in futuro.
È di pochi giorni fa il divieto riguardante i regali di Natale, che arriva a vietare ai bambini di scartarli.
È di pochi giorni fa il divieto riguardante i regali di Natale, che arriva a vietare ai bambini di scartarli.
Immagine di Uncle Ariel via Flickr pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic (CC BY 2.0)
Epidemie
Malattia misteriosa infetta centinaia di persone in Congo
Una misteriosa malattia ha contagiato più di 400 persone nella Repubblica Democratica del Congo (RDC), principalmente bambini e individui malnutriti, spingendo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a inviare degli specialisti per indagare, ha riferito l’agenzia domenica.
La malattia non identificata si manifesta con febbre, mal di testa, tosse, raffreddore e dolori muscolari. Si è diffusa in nove delle 30 aree della zona sanitaria di Panzi, provincia di Kwango, nel Sud-Ovest del Paese.
I dati dal 24 ottobre al 5 dicembre mostrano che sono stati registrati 406 casi, tra cui 31 decessi. Secondo l’OMS, mentre il rischio complessivo per i residenti della RDC è considerato «moderato» o «alto» nell’area interessata, il livello di rischio internazionale rimane «basso».
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La crisi è aggravata dalla carenza di operatori sanitari nella regione. Di conseguenza, la diagnosi della malattia è stata ritardata. «L’area è rurale e remota, con un accesso ulteriormente ostacolato dalla stagione delle piogge in corso», ha sottolineato l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite.
Tutti i casi gravi hanno coinvolto individui affetti da grave malnutrizione e la maggior parte delle infezioni segnalate si è verificata nei bambini, in particolare quelli di età inferiore ai cinque anni.
Continuano a emergere numeri contrastanti su quanti siano morti. La scorsa settimana, il ministero della Salute della Repubblica Democratica del Congo aveva riferito che 376 persone erano state contagiate e 79 erano morte. Gli esperti sanitari osservano che la malaria, comune nella regione, potrebbe contribuire alla situazione, lasciando aperta la possibilità che più di una malattia possa essere coinvolta.
Il ministro provinciale della Salute Apollinaire Yumba ha esortato i residenti a prestare attenzione, in particolare astenendosi dal toccare i defunti, nel tentativo di frenare la diffusione della malattia. Il leader della società civile Cephorien Manzanza ha descritto le circostanze come terribili, citando la grave carenza di medicinali nell’area di Panzi, dove le infezioni continuano ad aumentare.
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Nicaise Ndembi, consulente senior dell’Africa Centers for Disease Control and Prevention (Africa CDC), ha detto a Euronews che l’organizzazione stava lavorando a stretto contatto con le autorità locali per comprendere la natura dell’epidemia. «Stiamo indagando su questo avviso con il governo della RDC», ha affermato il Ndembi.
La crisi è emersa in mezzo ad altre sfide di salute pubblica nella RDC, tra cui una grave epidemia di vaiolo delle scimmie (mpox), precedentemente noto come vaiolo delle scimmie.
L’OMS ha segnalato più di 47.000 casi sospetti di mpox e oltre 1.000 decessi sospetti nello Stato africano.
Come riportato da Renovatio 21, nel Paese un nuovo ceppo del virus era merso otto mesi fa.
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Immagine d’archivio di DFID – UK Department for International Development via Flickr pubblicata su licenza CC BY-NC-ND 2.0
Epidemie
Propagandista vaccinista avverte: pandemia il giorno dopo del giuramento di Trump
Wtf is this? Peter Hotez says they have “big picture stuff coming down the pike starting on January 21st”, then names the following that will “come crashing down on the Trump Administration”:
Bird flu New coronavirus SARS Mosquito-transmitted viruses Dengue Zika Oropouche virus… pic.twitter.com/r1dCQfonSh — Patri0tsareinContr0l (@Patri0tContr0l) December 4, 2024
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Come riportato da Renovatio 21, l’estremismo vaccinista mai domo dello Hotez lo ha portato mesi fa a chiedere l’impiego della polizia e dell’esercito contro «l’aggressione antivaccinista».“Anti-vaccine activism, which I actually call anti-science aggression, has now become a major killing force globally.” – @PeterHotez, Professor and Dean @BCM_TropMed, on the devastating impact of #misinformation and disinformation. pic.twitter.com/ZluiMGJ2gX
— World Health Organization (WHO) (@WHO) December 14, 2022
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Epidemie
Batteri mortali resistenti ai farmaci prosperano nei campi di battaglia dell’Ucraina
I professionisti sanitari in Ucraina hanno lanciato l’allarme per il batterio mortale chiamato Klebsiella pneumoniae.
Lo considerano un batterio «ipervirulento» che è «pandrug-resistent» (PRD), cioè resistente ad ogni farmaco, il che significa che nessun antibiotico può fermarlo.
Tutte le zone di combattimento in tutto il mondo sono terreni fertili per la resistenza antimicrobica, poiché proiettili e schegge possono trasportare agenti patogeni in profondità nel corpo, ma in Ucraina, gli antibiotici più potenti al mondo spesso non hanno alcun effetto.
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«È sorprendente quanto siano incredibilmente resistenti alcuni dei batteri provenienti dall’Ucraina. Non ho mai visto niente del genere», afferma Jason Bennett, direttore del Multidrug-Resistant Organism Repository and Surveillance Network presso il Walter Reed Army Institute of Research (WRAIR), secondo Science.org sito dell’American Association for the Advancement of Science.
I ricercatori hanno scoperto che i batteri resistenti hanno un enzima chiamato NDM-1 che produce un biofilm di tipo muco in grado di proteggere i batteri.
L’80% del microbo Klebsiella trovato in Ucraina trasporta l’enzima NDM-1, un tasso 10 volte superiore rispetto al resto d’Europa. L
‘Ucraina ha un tasso più alto di antibiotico-resistenza dovuto in parte a decenni di uso eccessivo di antibiotici, che possono essere acquistati senza ricetta. C’è anche stata una pratica comune di cliniche in Ucraina che prescrivono piccole dosi di antibiotici. Questo non uccide i batteri presi di mira, ma consente ai batteri di adattarsi.
I tassi elevati di antibiotico-resistenza in Ucraina sono iniziati nel 2014, quando sono iniziati i combattimenti nella regione del Donbass. Circa il 20% delle infezioni ospedaliere in Ucraina ora coinvolge batteri resistenti e la Klebsiella è la forma più comune.
Negli Stati Uniti un paziente che combatte un’infezione resistente può aspettarsi una stanza privata per l’isolamento e un team di assistenza dedicato, ma in Ucraina i pazienti il sistema sanitario è intasato. Gli ospedali non hanno sufficienti scorte di acqua e alcol per la sterilizzazione e subiscono frequenti interruzioni di corrente.
È riportato che un ospedale in Ucraina è riuscito a salvare 50 pazienti somministrando azitromicina e meropenem, che distruggono il biofilm che protegge i batteri, consentendo agli antibiotici di fare effetto.
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Immagine di NIAID via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic
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