Misteri
Hanno appena insinuato pubblicamente che Obama è gay?
Tucker Carlson, il giornalista TV più seguito d’America, ha appena lanciato il secondo episodio della sua nuova serie, Tucker on Twitter, un «programma» caricato direttamente ed esclusivamente sul social media che rappresenta la sua risposta a Fox News che, senza dare alcuna spiegazione, lo ha tolto dal palinsesto, nonostante il suo programma fosse il più seguito dell’intera TV via cavo.
Il primo episodio ha totalizzato al momento in cui scriviamo 110 milioni di visualizzazioni. Il secondo viaggia verso i 5 milioni, dopo nemmeno 24 ore. Per fare i raffronti: come giornalista di canale all-news più seguito d’America totalizzava 15 milioni di spettatori.
Risulta quindi oggi assolutamente rilevante ciò che Carlson dice nei suoi monologhi, considerando quanta parte dell’opinione pubblica statunitense e mondiale gli dia ascolto.
Nel primo episodio ha parlato della diga di Kakhovka, sottolineando come sia improbabile che a farla saltare siano stati i russi.
Nel secondo episodio appena caricato, in una tirata di qualità retorica ed argomentativa eccelsa, si è occupato dell’erosione dei tabù della società americana come forma di controllo mentale della popolazione – con ampio passaggio sulla normalizzazione della pedofilia in corso.
È nel mezzo di questo discorso che il Carlson ha infilato un accenno che a molti ha fatto drizzare le antenne.
Parlando di come sono cambiati negli anni i costumi americani, Tucker ha ricordato il senso di oltraggio che ancora provocavano le scappatelle di Bill Clinton negli anni Novanta. Tuttavia, tale sentimento del pubblico è andato scemando, e già «nel 2008, era ovvio per chiunque prestasse attenzione che Barack Obama avesse una vita personale strana e molto inquietante. Eppure nessuno glielo ha mai chiesto».
«A quel punto, il comportamento di un leader all’interno del proprio matrimonio, la relazione fondamentale della sua vita, era stato dichiarato irrilevante. Erano affari di Barack Obama, non tuoi».
Anyone else think that Tucker Carlson Seemed to Suggest Obama is Gay In his Twitter Episode Last Night? pic.twitter.com/1rqZNsVPgH
— ShotGunBonnie (@ShotGun_Bonnie) June 9, 2023
Eh?
Nel mondo mainstream – di cui Tucker fa parte per carriera e pure per nascita, pure essendosene allontanato – nessuno aveva mai osato mettere in dubbio la vita privata del primo presidente «nero».
Ma come: il quadretto familista presidenziale? La storia d’amore con Michelle? Questa coppia dove lui è esilino mentre lei ha un braccio due volte più muscoloso di quello del marito? Le dichiarazioni contenute nel libro biografico, quando ammette che le figlie sono prodotte in laboratorio?
Barack Obama avrebbe una vita personale «creepy», dice Carlson, cioè «losca», «raccapricciante»?
Nel sottomondo che i giornaloni e i benpensanti definiscono «complottista», certo questa non è una novità.
In rete per anni si era sparsa la voce che Michelle Obama fosse in realtà… un uomo. Cioè, un transessuale. Tonnellate di materiale sull’argomento sono state postate nel tempo da quantità di utenti che credono a questa storia – un’illazione che peraltro subisce anche la First Lady di Francia, che ha minacciato di querelare chi la porta avanti.
Tucker appears to suggest Obama is GAY.
Who thinks Michelle Obama is really a man?????????♀️ pic.twitter.com/amJGwZY04H
— Lori Deers???????? (@Liana53160) June 9, 2023
La voce era così insistente che perfino l’attrice Joan Rivers la ripeté in pubblico, non si sa se scherzando o meno. Alla Rivers, considerata un’icona gay, qualcuno aveva chiesto in video se vi sarebbe stato un presidente gay.
«Lo sapete che lo abbiamo già avuto con Obama… quindi calmiamoci… Lo sapete che Michelle è un trans» disse la Rivers, che pare perfino seria.
REPOSTING …
???? OMG if the lovely, bold and beautiful Joan Rivers was alive today to see all of the madness ♥️
— “Calm down…” pic.twitter.com/uee5qy7yjY— RealKay_2 (@Real_K1776) May 16, 2023
Le precise parole di Carlson riguardo all’anno 2008 potrebbero riferirsi alle accuse pubbliche dell’ex prostituto omosessuale Larry Sinclair, che il 18 giugno 2008 – pochi mesi prima delle elezioni presidenziali del 2008 – ha tenuto un discorso al National Press Club descrivendo in dettaglio come lui e l’allora senatore Obama ha comprato e fumato cocaina e ha fatto sesso con lui nel 1999.
I dettagli sono contenuti in un libro scritto da Sinclair intitolato Barack Obama & Larry Sinclair: Cocaine, Sex, Lies & Murder?, ora terribilmente difficile da reperire.
Il giornalista investigativo Wayne Madsen ha sostenuto la tesi per cui Obama, nato in una famiglia bianca e benestante alle Hawaii e considerato «effemminato» al liceo (dove lo ricorda un’attrice di Beautiful), sia stato «trasformato» nel comportamento – vestiario, camminata, tono, accento, appeal – per procedere nella carriera politica, dove si è presentato invece come solido attivista sociale di Chicago.
A Chicago Obama avrebbe quindi conosciuto il suo futuro capo di Gabinetto, Rahm Emanuel, figlio del terrorista sionista dell’Irgun ed esperto in balletto. Emanuel, come i suoi fratelli che occupano posti di estrema rilevanza sia nella Bioetica che a Hollywood, dopo Obama (pure lasciato prima della fine del mandato) ha fatto quindi una carriera inarrestabile, divenendo sindaco di Chicago e attualmente ambasciatore USA a Tokyo.
La vicenda chicaghese andrebbe più a fondo ancora. Secondo alcuni, bisognerebbe indagare sulla questione del coro della Trinity United Church of Christ, la chiesa si Obama a quel tempo. Donald Young, il maestro del coro, fu trovato crivellato di colpi di arma da fuoco nel suo appartamento il giorno di Natale del 2007. Sulla questione vi sono speculazioni assai selvagge da parte dei nemici di Obama.
Madsen, forte probabilmente di un giro di fonti dell’Intelligence che lo hanno indirizzato, ritiene che Obama sia in realtà una creatura della CIA, costruita per essere piazzata alla presidenza. La madre cooperante giramondo (che porta il figlio piccolo in zone di guerra come l’Indonesia e il Pakistan), secondo la ricostruzione del giornalista, sarebbe stata nei servizi americani, come probabilmente anche i nonni materni, coinvolti anche in banche che finanziavano gli alleati americani nel Pacifico come Chiang Kai-Scek.
Il padre di Obama era invece uno studente alle Hawaii – che all’epoca non erano un paradiso del surf ma una grande installazione militare – dove gli USA accoglievano studenti internazionali sulla scorta di ciò che faceva Mosca con l’Università Lumumba – dove praticamente si creavano agenti di Paesi del Terzo Mondo affiliati alla superpotenza.
Curiosamente, il padre e la madre di Obama si conobbero in un corso di russo – una materia che non serve moltissimo tra le pianure nel Kenya, a meno che non si debba, magari, ascoltare qualche conversazione particolare nella lingua di Dostoevskij.
La CIA, di fatto, uscirà estremamente rafforzata dall’era Obama: il programma di attacco via droni, iniziato con il predecessore Bush jr, verrà potenziato sino a cagionare migliaia e migliaia di morti in Afghanistan e non solo. Di fatto tale programma, assegnato alla CIA e rodato ad abundantiam su talebani e sospetti terroristi, potrebbe ora essere impiegato per il nuovo vero nemico numero uno degli USA, ossia il «terrorista domestico», cioè chiunque non sia allineato alla narrativa di Washington. In una sempre più possibile Seconda Guerra Civile Americana, saranno i droni – letali ed invisibili – a sistemare le sacche di resistenza in qualsiasi landa desertica dello Utah o fattoria dell’Ohio si possano nascondere.
Secondo una serie di scoop del Washington Post, sotto Obama il programma di assassinio via drone era chiamato Disposition Matrix, «matrice di eliminazione» – una vera kill list, non lontana da quelle che vediamo stilare oggi, magari con aiuto americano, per i nemici internazionali dell’Ucraina.
Gli anni di Obama sono quelli in cui la CIA è stata lasciata libera di torturare senza pietà, e con metodi sempre più allucinanti, nei suoi black sites, in quelle che chiamano orwellianamente «extraordinary renditions» («restituzioni straordinarie»): il caso dell’«Imam rapito» di viale Jenner a Milano Abu Omar ne è un esempio.
Con Obama – e con Biden vicepresidente – si sarebbe avuta quindi l’esecuzione di Bin Laden, con il corpo «gettato in mare» secondo una supposta usanza islamica (così disse la narrativa), una storia a cui tanti, anche fra i militari americani, non hanno creduto – e nemmeno ci ha creduto il reporter premio Pulitzer Seymour Hersh, quello che ora accusa Biden di aver fatto saltare il Nord Stream 2, che la definiva «un’enorme bugia» di cui «nemmeno una parola è vera». Hersh vi scrisse un libro intitolato The Killing of Osama Bin Laden, dalla cui lettura emerge come tutta la storia, che ci era stata venduta con tanto di foto di Obama con i militari che assiste in diretta all’assassinio di Osama a fianco di Biden che sgrana un rosario, sia falsa.
Obama fu il presidente sotto cui si vide l’ascesa nella CIA di John O. Brennan, a cui si fanno risalire tante nefandezze di cui stiamo scrivendo. Brennan, come noto, divenne un nemico acerrimo di Trump ancora prima della sua elezione, e capeggiò le cinquanta firme di agenti dell’Intelligence che nel 2020 vergarono la lettera che assicurava che la storia del laptop del figlio di Biden era disinformazione russa. Come noto, la storia fu soppressa sia sui media che sui social media, facendo un grande favore alla campagna di Biden, secondo alcuni spostando pure una certa percentuale di voti.
Per anni molta parte dell’opinione pubblica conservatrice radicale – capeggiata allora dal personaggio TV Donald Trump – ha ritenuto che Obama avesse mentito sulla sua nascita: sarebbe nato in Kenya, per cui, secondo la Costituzione USA, non avrebbe mai potuto divenire presidente.
La storia dei cosiddetti Birthers – coloro che credevano che il certificato di nascita del presidente fosse un falso – fu stranamente mandata in onda, con dettagli davvero inquietanti (documenti dubbi, morti improvvise, incidenti aerei di persone coinvolte) dalla TV inglese a pochi giorni dalle elezioni 2016.
Tuttavia la realtà, come qualcuno può immaginare, potrebbe essere ben più spaventosa di un certificato falso.
Roberto Dal Bosco
PER APPROFONDIRE
Abbiamo parlato di
In affiliazione Amazon
Intelligence
Gli USA hanno sospeso lo studio sulla sindrome dell’Avana dopo che i pazienti sarebbero stati costretti a partecipare
Gli Stati Uniti hanno sospeso uno studio sulla sindrome dell’Avana dopo che un comitato di revisione interna del National Institute of Health (NIH) ha scoperto che i pazienti erano stati costretti a partecipare, ha riferitola stampa statunitense citando una dichiarazione del stesso NIH.
«A marzo 2024, il National Institutes of Health ha avviato un’indagine in risposta alle preoccupazioni dei partecipanti valutati nell’ambito di uno studio sugli Incidenti Sanitari Anomali (AHI), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista JAMA», ha affermato il NIH in una dichiarazione ottenuta dal canale TV Fox News lunedì.
«L’indagine del NIH ha rilevato che i requisiti normativi e politici del NIH per il consenso informato non sono stati rispettati a causa della coercizione, sebbene non da parte dei ricercatori del NIH».
Sostieni Renovatio 21
Secondo Fox News, alcuni pazienti si sono lamentati del fatto che l’NIH stava lavorando con la CIA per lo screening dei pazienti. «La CIA ha dettato chi sarebbe andato», avrebbe detto un paziente.
Il rapporto afferma che la CIA ha fatto pressione sui pazienti offrendo loro un trattamento presso il Walter Reed National Military Medical Center in cambio della loro partecipazione.
L’NIH ha affermato che, dato il ruolo del consenso volontario come pilastro fondamentale della ricerca etica, ha interrotto lo studio per eccesso di cautela. L’NIH ha anche affermato che i risultati dell’indagine non hanno alcun impatto sulle conclusioni dello studio.
Il governo degli Stati Uniti e il personale correlato hanno segnalato sintomi della sindrome dell’Avana dal 2015, tra cui vertigini, dolore, problemi visivi e disfunzione cognitiva a seguito di suoni intrusivi e pressione alla testa.
All’inizio di marzo, il Washington Post aveva riferito che cinque agenzie di Intelligence statunitensi hanno concluso che era «molto improbabile» che un avversario straniero prendesse di mira diplomatici e personale dell’Intelligence statunitensi con l’aiuto di una sorta di arma energetica che causava strane e dolorose sensazioni acustiche.
Il 31 marzo, la CBS aveva riferito che, sulla base di nuove prove, la Russia sarebbe dietro una serie di attacchi in stile sindrome dell’Avana, anche contro funzionari statunitensi in Vietnam prima del viaggio della vicepresidente Kamala Harris nel 2021. In seguito al rapporto, il portavoce del Cremlino Demetrio Peskov ha definito le accuse infondate e ha sottolineato che non è mai stata fornita alcuna prova a sostegno di tali affermazioni.
In una testimonianza al Congresso a maggio, la direttrice dell’intelligence nazionale Avril Haines ha affermato che l’agenzia stava continuando a indagare sugli incidenti sanitari anomali, ma aveva bisogno di colmare le lacune identificate. La Haines aveva sottolineato che la comunità dell’intelligence non ha cambiato le sue valutazioni iniziali, secondo cui è molto improbabile che dietro gli incidenti ci sia un attore straniero.
Come riportato da Renovatio 21, in una valutazione di Intelligence del gennaio 2022, la CIA aveva escluso che i sintomi della Sindrome dell’Avana siano il risultato di una prolungata campagna globale da parte di una potenza ostile rivolta a centinaia di diplomatici e spie statunitensi.
Come riportato da Renovatio 21, negli anni scorsi casi della misteriosa sindrome erano emersi presunti casi di Sindrome dell’Avana a Parigi e Ginevra. Alcuni episodi erano stati riportati presso l’ambasciata americana a Berlino. Altri ancora sarebbero stati registrati a Vienna.
Iscriviti al canale Telegram
A fine 2021, un altro caso, ancora più preoccupante, avrebbe coinvolto un membro dello staff della vicepresidente Kamala Harris, facendo tardare il viaggio della numero 2 della Casa Bianca in Vietnam.
Come riportato da Renovatio 21, anche gli USA hanno, negli anni, studiato armi in grado di colpire a distanza, e in modo invisibile, le persone: gli americani studiano l’uso di armi laser e microonde da prima della guerra del Vietnam.
Non è la prima volta che diplomatici americani lamentano l’uso di armi segrete e avveniristiche da parte dei russi. Dal 1953 al 1976 si parlò del «Moscow Signal»: una trasmissione di microonde variabile tra 2,5 e 4 gigahertz, diretta all’Ambasciata degli Stati Uniti a Mosca dal 1953 al 1976. La sua scoperta portò ad un incidente diplomatico.
Ora, in un bizzarro testacoda, la CIA – gruppo iniziatico votato alla battaglia continua contro la Russia sovietica e post-sovietica che sia – per una volta leva la colpa dai russi. Una mossa senza precedenti, che forse nasconde una mossa in un quadro più ampio.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di pubblico dominio CC0 via Wikimedia
Misteri
Trovato un secondo neonato morto nel giardino della villetta: cosa sta accadendo?
Iscriviti al canale Telegram
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Aiuta Renovatio 21
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Misteri
Tribunale francese multa due donne che hanno sostenuto che la moglie di Macron sia un uomo
Un tribunale di Parigi ha multato due donne e ha ordinato loro di pagare 8.000 euro di danni alla moglie del presidente francese Emmanuel Macron, per aver affermato di essere nata uomo.
Le voci hanno avuto inizio nel 2021, quando la sedicente «medium spirituale» Amandine Roy ha intervistato la giornalista indipendente Natacha Rey, la quale ha affermato che Brigitte Macron era nata uomo e si chiamava Jean-Michel Trogneux.
I videoclip dell’intervista circolarono online e, a dicembre, l’hashtag #JeanMichelTrogneux aveva attirato l’attenzione del Paese.
Sostieni Renovatio 21
Madame Macron, il cui cognome da nubile è Brigitte Marie-Claude Trogneux, l’anno successivo fece causa alle due donne, accusandole di diffamazione e violazione della sua privacy.
Giovedì, a Roy e Rey sono state inflitte multe sospese di 500 euro e l’ordine di pagare 8.000 euro di risarcimento alla signora Macron. È stato inoltre ordinato loro di pagare 5.000 € al fratello di lei, l’attuale Jean-Michel Trogneux.
Durante la sua intervista con Roy, la Rey ha affermato di aver trascorso tre anni a fare ricerche sul presunto segreto di Brigitte Macron e che le prove della sua transizione di genere erano conservate in «una busta sigillata depositata presso un avvocato il cui nome è ben noto». Questa informazione sarebbe stata resa pubblica se la Francia avesse introdotto la vaccinazione obbligatoria contro il COVID-19, avrebbe affermato Rey.
«La cosa peggiore» di queste «false informazioni e scenari inventati», aveva detto il presidente Emmanuel Macron ai giornalisti lo scorso anno, è che «la gente finisce per crederci».
Emmanuel Macron aveva già affrontato domande sulla sua relazione con la moglie, che ha 24 anni più di lui ed è la sua ex insegnante. Il presidente francese ha respinto le voci su una sua presunta inclinazione omosessuale durante la campagna elettorale del 2017, definendole «innanzitutto spiacevoli per Brigitte».
Sulla allucinante accusa lanciata contro la première dame Brigittesta tuttavia andando avanti la commentatrice americana Candace Owens, recentemente convertitasi al cattolicesimo.
Iscriviti al canale Telegram
La Owens poche settimane fa ha intervistato nel suo podcast il giornalista che ha ricostruito il caso, Xavier Poussard, che al telefono ha disegnato uno scenario vasto ed inquietante che di celerebbe dietro le apparenze della politica francese, di cui Macron sarebbe solo l’ultima scaturigine.
Il video con l’intervista pare sia stato rimosso da YouTube, e la Owens ne ha dato conto pochi giorni fa, ripostando il video su X e raccontando che apparentemente «non puoi dire “culto satanico” su YouTube». Tale sarebbe «la ragione che mi hanno dato per aver censurato l’intervista».
Did you know you can’t say “satanic cult” on Youtube? That was the reason they provided for why they took down the interview I did with Xavier Poussard, the brave French journalist who exposed that Brigitte Macron is, in fact, a man. Here is that censored interview: pic.twitter.com/JNypFTXmZ6
— Candace Owens (@RealCandaceO) September 11, 2024
Su questa storia la stampa internazionale, compresa quella italiana, ha calato il silenzio, appena rotto dalla notizia della condanne delle due donne oggetto di questo articolo.
Sul comportamento bizzarro e pericoloso di Macron negli ultimi mesi Renovatio 21 ha pubblicato alcune ipotesi in linea con elementi del quadro dell’ora presente.
Iscriviti alla Newslettera di Renovatio 21
Immagine di Presidencia de la República Mexicana via Wikimedia pubblicata su licenza Creative Commons Attribution 2.0 Generic; immagine tagliata.
-
Spirito6 giorni fa
Monsignor Schneider: papa Francesco ha contraddetto «tutto il Vangelo»
-
Autismo2 settimane fa
Il vaccino ha causato l’autismo della figlia dice Nicole Shanahan, vice di Kennedy. E racconta di IVF e transumanismo in Silicon Valley
-
Vaccini2 settimane fa
La FDA approva il vaccino per il vaiolo delle scimmie e avverte che potrebbe causare la morte nei vaccinati e nei non vaccinati che entrano in contatto
-
Predazione degli organi1 settimana fa
Donna senza attività cerebrale si sveglia dopo aver sentito la voce della figlia
-
Epidemie2 settimane fa
Il responsabile della risposta COVID di Nuova York organizzava festini a base di sesso e droga violando le sue stesse restrizioni pandemiche
-
Pensiero2 settimane fa
Camillo Langone sulla discriminazione della Messa in latino: «altro che inclusione»
-
Pensiero2 settimane fa
Attacco in Libano, quale tecnologia per far esplodere cercapersone walkie-talkie?
-
Pensiero1 settimana fa
Il lato oscuro di Medjugorje. Intervista a E. Michael Jones